Post on 26-Aug-2020
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STAR TRASH: LA SAGA HA AVUTO FINE MANICOMICS, IREN, LE TERZE IPSIA E IL PROGETTO “RIFIUTANDO”
“Non è poi così semplice mettersi nei panni di un attore!”. Cosi esordiscono Simone Riggio ed Artem Asauliak al termine del laboratorio di teatro che, nelle mattine di Mercoledì 28 e Giovedì 29 gennaio, ha visto impegnate le classi terze del nostro istituto. Poi aggiungono: “Anche se il pubblico erano i nostri compagni di scuola, l’imbarazzo di essere protagonisti ha reso difficile muoversi in modo adeguato e ricordare le battute, senza perdere il filo del discorso”. Già, nell’aula multimediale del Leonardo, si è improvvisato un palcoscenico, grazie al progetto portato avanti da Iren con la collaborazione di Manicomics Teatro. Proprio sotto la guida dei Manicomics, i ragazzi delle terza A e terza B si sono calati nella dimensione di attori e l’aula è diventata il teatro per una rivisitazione della famosa Saga di Star Wars. Il titolo non poteva che riprendere quello originale ed aggiungere quel tocco particolare, giusto per legarsi al tema trattato: rifiuti e riciclo. Così Star Trash ha avuto inizio e l’aula è diventata teatro e campo per sfide, incontri e mediazioni intergalattiche. Il laboratorio
teatrale ha chiamato i protagonisti ad interpretare, in una serie di battute improvvisate, anche se guidate da una accurata regia, i vari personaggi con travestimenti, che hanno reso ancor più coinvolgente il gioco, il cui principale desiderio è stato quello di emozionare, facendo riflettere sulle tematiche eco-‐‑ambientali e sul potere che ha l’uomo di agire in prima persona sul destino dell’ambiente che lo circonda. Le storie, cosi come le musiche, hanno ricalcato quelle più celebri di George Lucas. Una minaccia viene dallo spazio: Dark Trashed vuole distruggere l’eco sistema della Terra, per impadronirsi
del pianeta. Si serve di Eco-‐‑Pirati-‐‑Spaziali che vogliono depredare la terra di tutte le sostanze riciclabili
per loschi commerci intergalattici. Solo gli Jedi possono fermare Dark Trashed e salvare la Terra, perché conoscono la vera forza che c’è in tutte le cose create e non create dall’uomo. È il bene a trionfare e a riportare ordine, i mantelli candidi degli Jedi annullano quelli neri di Dark Trashed e dei sui collaboratori. Questo è stato il
finale nella finzione teatrale, che ha coinvolto tutti noi e ci ha fatto riflettere, ma il problema vero è che
dovrebbe essere così anche nella realtà, ma come sensibilizzare tutti gli abitanti del nostro pianeta? A questa domanda, al momento, non sappiamo rispondere, possiamo solo dire che noi, nel nostro piccolo, cercheremo di dare il giusto contributo. 3A / 3B
Il Giorno della Memoria e il ricordo di Cristian Gardella La partecipazione all’incontro tenutosi lo scorso 27 gennaio presso l’Aula Magna dell'ʹISII "ʺMarconi"ʺ, nella ricorrenza annuale del GIORNO DELLA MEMORIA, alla presenza delle classi quinte degli Istituti superiori piacentini, è stata l’occasione per ricordare anche Cristian Gardella, l’alunno della quinta elettrici dell’IPSIA che, nella notte tra il 23 ed il 24 febbraio 2000, è morto improvvisamente, in occasione di una gita scolastica a Monaco di Baviera, in Germania, nella quale era prevista la visita
anche all’ex campo di concentramento di Dachau. La diagnosi del decesso è stata "ʺmorte bianca"ʺ. Nei mesi successivi si è poi scoperto che questo ragazzo, nato a Pescia (Pistoia), il 16 agosto del 1981, ancor piccolo si era trasferito con la famiglia a Caorso (Piacenza) e, pur frequentando una scuola professionale, era allievo anche del Conservatorio di Musica, dove studiava trombone, e faceva parte di alcuni gruppi bandistici della Bassa Padana. Era appassionato inoltre di diverse espressioni
artistiche, fra cui la poesia, e manifestava un animo ricco di sensibilità che lo aveva spinto ad interessarsi ai luoghi della sua terra in cui avevano vissuto gli ebrei. Aveva, per questo motivo, raccolto una serie di scritti e di poesie a loro dedicate, partendo proprio dalla scoperta dei cimiteri ebraici della zona. Questa sensibilità, unita alla coincidenza della sua scomparsa, avvenuta nelle vicinanze di un luogo di sofferenza
e di un così grande dramma, quale è stato il campo di Dachau, gli è valso, da parte della comunità ebraica italiana, il riconoscimento della messa a dimora di un ulivo nel "ʺgiardino dei giusti"ʺ a Gerusalemme. Anche a Piacenza è stato donato un ulivo dal Fondo Nazionale Ebraico, a ricordo del "ʺgiusto"ʺ Cristian Gardella, piantato, con una targa ricordo, nel giardino dell’Istituto Tecnico “G. Marconi” nella parte di via Negri, che si affaccia sull’IPSIA “Leonardo da Vinci”. M.S.
Attori della terza B in azione sotto la guida dei Manicomics
Giornale dell’IPSIA Leonardo Da Vinci di Piacenza – Esente da Autorizzazione (C.M.P. 242 del 2-‐9-‐1988) http://www.isii.it/Professionale/GiornalinoScolastico/
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A. S. 2014/2015 -‐ NUMERO 3
Cercare il lavoro al termine degli studi Il curriculum come strumento di autopromozione Le quinte del Leonardo hanno avuto, nel mese di febbraio 2015, due incontri coi Maestri del Lavoro: Roberto Girasoli, Roberto Mori e Walter Rattotti hanno trasformato l'ʹaula Magna del nostro istituto in una base operativa per la simulazione di una selezione di personale. Il primo step è stato quello di analizzare l'ʹimportanza del titolo di studio, della motivazione in ogni attività, del rapporto datore di lavoro e
lavoratore. Poi si è passati all'ʹanalisi del primo biglietto da visita alle aziende: il curriculum. Proprio la creazione di questo documento ha captato la nostra attenzione in modo particolare. Allora, quali informazioni usare per presentarci al meglio senza strafare? Sicuramente, per prima cosa, ci vorranno i dati personali che ci identificano, poi il titolo di studio e l'ʹanno in cui è stato conseguito, la scuola frequentata, le
esperienze professionali, come stage e lavoretti estivi, le lingue studiate e, espresse con cura, le conoscenze informatiche. Le indicazioni dovranno anche contenere le capacità personali, varie disponibilità ed eventuali hobby, tutto questo per dare un'ʹidea di chi noi siamo. Preso in considerazione il curriculum, probabilmente saremo poi chiamati per un colloquio. A questo punto, Andrea ha simulato questa situazione particolare per tutti i presenti. La scena l’ha visto entrare dalla porta, un po'ʹ agitato, presentarsi al Dirigente Piacentino Walter Rattotti e, seduto davanti a lui, rispondere ad alcune domande. Abbiamo osservato con attenzione il suo atteggiamento, lo sguardo, la postura, i tempi di risposta ed il tono della voce. Il tutto è sembrato molto reale: Andrea si è destreggiato in modo adeguato tra le richieste e le proposte del selezionatore, ha spiegato che la scelta del Leonardo è venuta, dopo un inizio all'ʹAgraria, per replicare il percorso professionale del padre
e che questa scuola gli ha lasciato la passione per le materie tecniche, la voglia di mettersi in gioco sporcandosi le mani, non tanto di studiare sui libri. Ha descritto poi le sue aspettative per il futuro: un lavoro dove avere possibilità di fare carriera ed eventualmente anche lavorare in proprio. Infine la domanda insidiosa sul collega "ʺdisinvolto"ʺ che non porta a termine i lavori assegnati. Di fronte alla poca correttezza, Andrea ha risposto in modo coerente con la sua nota sincerità, prospettando un comportamento giusto. La simulazione si è chiusa con un cordiale saluto. È stato il primo colloquio (anche se di prova), la prossima volta sarà forse più facile. Per ora dobbiamo pensare a superare l'ʹesame di Stato, ma facciamo tesoro di quanto i Maestri del Lavoro ci hanno voluto trasmettere, perché ci servirà, a breve, per iniziare la nostra vita lavorativa.
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AL LEONARDO VINCE LO SPORT I tornei di tiro alla fune e di calcetto
A sinistra, parla Roberto Mori In alto a destra e sotto, gli interventi di Roberto Girasoli.
A sinistra, il colloquio tra il selezionatore Walter Rattotti e lo studente Andrea Losi.
Martedi 17 Febbraio 2015, si è svolto, presso l'ʹimpianto Polisportivo di Piacenza, il primo TROFEO DI CARNEVALE. Alla manifestazione hanno partecipato gli alunni dell'ʹistituto Professionale Leonardo Da Vinci. Gli incontri si sono disputati ad eliminazione diretta. Nella prima fase, la prima A ha sconfitto la prima B, mentre la seconda B e la quarta B hanno avuto la meglio, rispettivamente, sulla seconda A e sulla quarta A. Il secondo girone ha visto prevalere la seconda A sulla prima A e la quarta B sulle due quinte. La finale si è conclusa, ai calci di rigore, con la vittoria della seconda A sulla quarta B, con il punteggio di 5 a 4. La prima classificata ha vinto un trofeo raffigurante una scarpa da calcetto appoggiata su un pallone, le altre squadre, come ricordo della manifestazione, hanno ricevuto un simpatico portachiavi. Gli alunni che si sono distinti durante il torneo sono stati: Zoumbare Yacouba, Franchi Matteo, Chiesa Simone, Lecini Issa, Rossi Lorenzo, Albasi Matteo, Lusardi Ermanno, Xeka Ndricim, Zulueta Jerlon, Ibrahimi Enea, Lister Giorgio. Un elogio ed un ringraziamento particolare vanno all'ʹalunno Hodzic Velid, arbitro Federale, che ha diretto tutte le partite del torneo in modo esemplare. La quarta A, che si riteneva la favorita del torneo, rimasta sconfitta nella prima eliminazione diretta, ha rivendicato, fin dal termine dell'ʹevento, la rivincita e ha lanciato il guanto per una nuova sfida alla seconda A: sarà accettata? J.C.
Durane la settimana, che ha preceduto le vacanze natalizie, si è svolto, presso la palestra del Leonardo, il torneo di tiro alla fune, al quale hanno partecipato tutte le classi con una selezione di studenti. Le sfide hanno visto prevalere la classe quarta B, che ha sbaragliato ogni avversario senza grandi difficoltà. Notevole il contributo che Canderle Filippo ha portato al team vittorioso: la sua forza e determinazione, nel guidare i compagni, sono stati importanti in diverse situazioni ed hanno sicuramente favorito il risultato finale. Grande la soddisfazione del gruppo vincente, ma anche di tutte le altre squadre che si sono impegnate con spirito sportivo, correttezza e la giusta dose di agonismo.