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Serena Palmieri
Intervento su “Indagine conoscitiva sulle determinanti e modalità di internazionalizzazione produttiva delle medie e grandi imprese italiane”.
L’informazione statistica ufficiale per l’analisi economica dell’internazionalizzazione delle imprese
Roma, 12 giungo 2008
Schema della presentazione
Roma, 12 giugno 2008
Quadro generale: Progetto europeo e peculiari caratteristiche dell’indagine in Italia
Concetti economici e definizioni rilevanti per la misurazione del fenomeno
Problemi di misurazione sulla base delle statistiche disponibili
Progettazione di una rilevazione ad hoc
Principali risultati
Conclusioni
L’informazione statistica ufficiale
per l’analisi economica dell’internazionalizzazione
delle imprese
Quadro generale: Progetto europeo e peculiari caratteristiche dell’indagine in Italia
Roma, 12 giugno 2008
In Europa
Nel 2006 la Commissione Europea, con il supporto tecnico dell’Eurostat, promuove e finanzia un’indagine che si prefigge di raccogliere informazioni, armonizzate a livello europeo, sul fenomeno dell’international sourcing
In Italia
Nel corso del 2007 l’Istat realizza la raccolta dati ampliando il campo di osservazione dell’indagine al complesso delle medie e grandi imprese e integrando il questionario europeo con quesiti relativi ad altre forme di internazionalizzazione produttiva
L’informazione statistica ufficiale
per l’analisi economica dell’internazionalizzazione
delle imprese
Quadro generale: Progetto europeo e peculiari caratteristiche dell’indagine in Italia
Roma, 12 giugno 2008
Tempistica:
novembre-dicembre 2006 studio pilota
gennaio-aprile 2007 realizzazione questionario
maggio 2007 avvio indagine
giugno e settembre 2007 solleciti (postale e telefonico)
ottobre-novembre 2007 chiusura raccolta dati, controllo qualità e validazione dei
risultati
dicembre 2007 invio dei dati ad Eurostat
gennaio-marzo 2008 produzione di stime e diffusione nazionale dei risultati
L’informazione statistica ufficiale
per l’analisi economica dell’internazionalizzazione
delle imprese
Concetti economici e definizioni rilevanti per la misurazione del fenomeno
Roma, 12 giugno 2008
International sourcing (definizione EUROSTAT per l’indagine):
il trasferimento all’estero di attività economiche o funzioni aziendali precedentemente realizzate in Italia all’interno dell’impresa
Caratteristiche della definizione:
• Selettività del fenomeno: esclude lo sviluppo all’estero di nuove attività, quali nuovi prodotti, nuovi processi, produzioni per nuovi mercati, nonché forme indirette di trasferimento all’estero, come ad esempio la sostituzione di sub-fornitura nazionale con sub-fornitura estera.
• Trasversalità rispetto alle tradizionali indagini: può avvenire sia tramite attività di tipo multinazionale (acquisizione di imprese all’estero, Greenfield Investment) sia tramite scambi di mercato (ricorso alla sub-fornitura internazionale)
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per l’analisi economica dell’internazionalizzazione
delle imprese
Concetti economici e definizioni rilevanti per la misurazione del fenomeno
Roma, 12 giugno 2008
Modalità di trasferimento all’estero di attività
All’interno dell’impresa
Tramite relazioni di mercato
in Italia(IN)
Ampliamento dell’impresa
o trasferimento ad altre imprese
del gruppo
Imprese sub-fornitrici residenti
in Italia
all’estero(OUT)
Imprese estere a controllo italiano (già presente nel gruppo, nuove acquisizioni,
greenfield investment)
International insourcing
Imprese sub-fornitrici residenti
all’estero
International outsourcing
International sourcing
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Problemi di misurazione sulla base delle statistiche disponibili
Roma, 12 giugno 2008
Fonti disponibili e rilevanti per l’analisi del fenomeno
1. Statistiche sul commercio con l’estero (interscambio di prodotti intermedi)
2. Statistiche sulle imprese multinazionali (FATS) e gli investimenti diretti esteri (FDI)
Principali limiti delle fonti
parzialità (le prime misurano prevalentemente l’international outsourcing e le seconde solo l’international insourcing)
non distinguono i trasferimenti dallo sviluppo all’estero di nuove attività
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Progettazione di una rilevazione ad hoc
Roma, 12 giugno 2008
Principali vantaggi dell’indagine selettività: si focalizza sui soli trasferimenti all’estero trasversalità: considera congiuntamente l’international
outsourcing e l’international insourcing
Ulteriori vantaggi
fornisce informazioni dettagliate per attività e funzioni di supporto aziendale sui comportamenti e le modalità organizzative delle imprese sulle motivazioni al trasferimento all’estero relative alle valutazioni sugli effetti prodotti dal trasferimento
Possibili problemi qualità non sempre elevata delle informazioni raccolte in
relazione alla particolare natura dei quesiti (giudizi, valutazioni, eccetera.), in alcuni casi ritenuti sensibili dalle imprese (posti di lavoro creati o soppressi a seguito del trasferimento all’estero di attività)
possibili distorsioni nelle stime connessi ad un processo di auto selezione correlato al fenomeno oggetto d’indagine
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Progettazione di una rilevazione ad hoc
Roma, 12 giugno 2008
Principali innovazioni a livello nazionale
ampliamento dell’albero decisionale dell’impresa a considerare altre forme di internazionalizzazione (sviluppo di nuove attività e trasferimenti di tipo indiretto)
estensione del campo di osservazione relativo alle imprese con oltre 100 addetti a quelle con 50-99 addetti, al fine di avere informazioni rilevanti per il complesso delle medie e grandi imprese
inclusione di alcuni quesiti o opzioni aggiuntivi di interesse statistico ed economico (sono stati considerati gli accordi e i rapporti di collaborazione tra le tipologie di partner esteri coinvolte nei trasferimenti, vendita o cessione ad imprese residenti all’estero di beni strumentali materiali)
introduzione di una sezione dedicata alla policy (conoscenza delle imprese di strumenti pubblici a sostegno dell’internazionalizzazione, canale informativo e giudizio sulla rilevanza operativa degli strumenti)
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Progettazione di una rilevazionead hoc
Roma, 12 giugno 2008
Struttura logica del questionario
SEZIONE NAZIONALE
SEZIONE EUROPEA
Imprese intervistate
Imprese che NON hanno intrapreso attività internazionali nel periodo 2001-2006
Imprese che hanno intrapreso attività internazionali nel periodo 2001-2006
Sviluppo all’estero di nuove attività
Trasferimento all’estero di attività correnti
INDIRETTODIRETTO
Analisi dei trasferimenti per
funzione aziendale
Piani di trasferimento (diretto) all’estero per il periodo 2007-2009
Imprese senza pianiImprese con piani
Analisi motivazioni e destinazione geografica
Ostacoli all’internazionalizzazione delle imprese
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delle imprese
Progettazione di una rilevazione ad hoc
Roma, 12 giugno 2008
Principali azioni per aumentare la qualità delle informazioni prodotte
Introduzione di note esplicative all’interno del questionario
Questionario elettronico con controlli automatici per
la completezza e la coerenza tra quesiti
Piano di check dettagliato per percorsi di compilazione e per tipologia di funzioni aziendali trasferite
Solleciti e contatti alle imprese in modo da non alterare la coerenza delle stime
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Principali risultati (1)
Roma, 12 giugno 2008
Imprese internazionalizzate con almeno 50 addetti per modalità di internazionalizzazione e macro-settore - Anni 2001-2006
(in percentuale del totale imprese con almeno 50 addetti)
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Principali risultati (2)
Imprese internazionalizzate con almeno 50 addetti per modalità di internazionalizzazione e classe dimensionale - Anni 2001-2006
(in percentuale del totale imprese con almeno 50 addetti)
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
40,0
45,0
50,0
Grandi imprese Medie imprese Grandi imprese Medie imprese Grandi imprese Medie imprese
Imprese internazionalizzate
Imprese che hanno trasferito all'estero attività e funzioni
Imprese che hanno sviluppato all'estero nuove attività
Industria ServiziTotale
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Principali risultati (3)
Imprese con almeno 50 addetti che hanno sviluppato all'estero attività per tipologia di attività e macro-settore - Anni 2001-2006
(in percentuale del totale delle imprese che hanno sviluppato all'estero)
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Principali risultati (4)
Imprese con almeno 50 addetti che hanno trasferito all'estero attività nel periodo 2001-2006 per tipologia di trasferimento (in
percentuale del totale delle imprese che hanno trasferito all'estero)
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Principali risultati (5)
Imprese che hanno trasferito attività all'estero o in Italia per attività e funzione aziendale - Anni 2001-2006 (valori percentuali sul totale imprese con almeno 50 addetti)
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Roma, 12 giugno 2008
Principali risultati (6)
Trasferimenti verso imprese estere per tipologia di impresa estera e di attività o funzione - Anni 2001-2006
(composizioni percentuali)
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Roma, 12 giugno 2008
Principali risultati (7)
Trasferimenti all'estero per paese o area geografica di destinazione - Anni 2001-2006
(composizioni percentuali)
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Roma, 12 giugno 2008
Principali risultati (8)
Valutazioni espresse dalle imprese sulle motivazioni al trasferimento all'estero - Anni 2001-2006
(valori percentuali)
65,4%
60,1%
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Roma, 12 giugno 2008
Principali risultati (9)
Valutazioni espresse dalle imprese sugli effetti positivi prodotti dal trasferimento all'estero - Anni 2001-2006
(composizioni percentuali)
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Roma, 12 giugno 2008
Principali risultati (10)
Trasferimenti all'estero programmati per il periodo 2007-2009 per paese o area geografica di destinazione
(composizioni percentuali)
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delle imprese
Roma, 12 giugno 2008
Principali risultati (11)
Principali ostacoli all'internazionalizzazione secondo le valutazioni delle imprese internazionalizzate con almeno 50 addetti
(composizioni percentuali)
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delle imprese
Conclusioni
Le informazioni raccolte nell’ambito di questa indagine conoscitiva hanno un ruolo complementare rispetto alle altre indagini sull’internazionalizzazione delle imprese
Queste risultano di particolare interesse per l’analisi economica nonché per la definizione di misure di policy in quanto forniscono informazioni rilevanti sulle modalità organizzative, sulle determinanti e sugli effetti prodotti dall’internazionalizzazione produttiva delle imprese
Ulteriori analisi saranno rese possibili dall’integrazione, a livello di impresa, dei risultati dell’indagine con le principali indagini strutturali sulle imprese
L’Istat potrebbe valutare una ripetizione occasionale dell’indagine, tra qualche anno, a seguito di una forte domanda informativa da parte dei principali attori istituzionali
Roma, 12 giugno 2008