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Progetto promosso e finanziato da: Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Como.
Referente del Progetto: Fondazione Minoprio
Collaborazione: Società Ortofloricola Comense
dalla conoscenza del patrimonio esistente un progetto per la riqualificazione delle serre di Villa
Olmo e del loro giardino
Serre del Lago di Como:
Censimento delle strutture serricole storiche presenti in Provincia di Como
Serre del Lago di Como: dalla conoscenza del patrimonio esistente un progetto per la riqualificazione delle serre di Villa Olmo e del loro giardino
Referenti di progetto Fondazione Minoprio: Manuela Strada, Giovanni D’Angelo Società Ortofloricola Comense: Luisella Radice Monti Collaborazione: Paolo Cottini Pagina 2 di 20
SCHEDE DI ANALISI DELLE STRUTTURE SERRICOLE PRESENTI IN PROVINCIA DI COMO
Sommario Villa Carlotta ......................................................................................................................................... 3 Villa la Collina ....................................................................................................................................... 4 Villa Erba .............................................................................................................................................. 5 Villa d’Este ............................................................................................................................................ 6 Villa del Grumello ................................................................................................................................. 7 Villa Maresi ‐ Ronconi .......................................................................................................................... 8 Villa Margherita ................................................................................................................................... 9 Villa Maria .......................................................................................................................................... 10 Villa Melzi D’Eril ................................................................................................................................. 11 Villa Mondolfo .................................................................................................................................... 12 Villa Passalacqua ................................................................................................................................ 13 Villa Pizzo............................................................................................................................................ 14 Villa Prandoni ..................................................................................................................................... 16 Villa Rosa ............................................................................................................................................ 17 Villa Sada / Bonaventura .................................................................................................................... 18 Villa Schouvaloff – Borletti – Chiara ................................................................................................... 19 Villa Sucota ......................................................................................................................................... 20
Serre del Lago di Como: dalla conoscenza del patrimonio esistente un progetto per la riqualificazione delle serre di Villa Olmo e del loro giardino
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SCHEDA DI ANALISI DELLE STRUTTURE SERRICOLE PRESENTI IN PROVINCIA DI COMO
Villa Carlotta Indirizzo: Via Regina 2, 22019 Tremezzo (Co) Proprietà: Pubblica (Ente Villa Carlotta) Accessibilità al pubblico: Ingresso a pagamento da marzo a ottobre. Tipologia di Struttura: Presenza di serra storica convertita ad altri usi, di serre fredde e calde da ricovero e di limonaie adiacenti alla villa. Struttura riscaldata: √ si no Struttura in attività: √ si no Dimensione: la serra storica ha superficie di circa 120 mq, le serre moderne hanno superficie totale di circa 400 mq.
Epoca di realizzazione: Serra storica databile ai primi del ‘900, quelle moderne sono degli anni ’70.
Descrizione/cenni storici: L’antica serra è caratterizzata da una struttura liberty, costruita con ferro e vetro nel 1905. Terminata da tempo la sua funzione di serra è stata riconvertita in caffetteria. La serra fredda degli anni ‘70 serve come ricovero delle piante equatoriali mantenute ad una temperatura di 10°. La serra calda invece prevede tre ambienti: il primo è mantenuto a 12‐13° e qui si ricoverano le specie utilizzate
nelle aiuole del parco; il secondo spazio è adibito al ricovero delle piante grasse mentre l’ultimo ambiente è la serra calda dove ad una temperatura di 16‐18° vengono ricoverate per l’inverno le piante tropicali più delicate. Stato di conservazione della serra: Ottimo, le strutture sono quotidianamente utilizzate. Coltivazioni/Collezioni presenti: Nella serra fredda sono conservate piante come felci, Papiro (Cyperus papyrus), Palme. Nel primo ambiente della serra calda sono contenute bougainvillea (Bougainvillea glabra), lantane (Lantana camara), orchidee e gerani, mentre nel secondo ambiente sono ricoverate le piante grasse del giardino roccioso e nel terzo sono mantenute specie tropicali quali Croton, Philodendron, Hibiscus, Bromeliaceae, piante di caffè (Coffea) e talee di camelia. Criticità: Non si rilevano criticità. Elementi di valore: Senza eccezionale valore architettonico, le strutture sono inserite in un sistema organizzato per le visite.
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Villa la Collina Indirizzo: Via Roma, 11 ‐ 22011 Griante (Co) Proprietà: Privata/ Fondazione K. Adenauer Accessibilità al pubblico: Accesso a pagamento senza guida e solo su appuntamento. Tipologia di Struttura: Struttura riscaldata: si √ no Struttura in attività: si √ no Dimensione: 35 mq circa. Epoca di realizzazione: Fine ‘800. Descrizione/cenni storici: Villa La Collina, costruita nel 1895 è stata, dal 1959, residenza estiva del Cancelliere tedesco Konrad Adenauer. Oggi la Villa e l'Accademia Konrad Adenauer, in un curatissimo parco di 28.000 mq, si propongono al pubblico come centri d'incontro internazionale per politica, economia, cultura. La Villa si erge su di una collina, nel mezzo di uno splendido parco con cedri, nodosi ulivi, pini silvestri, castagni e cipressi. Il pendio verso il lago è abbastanza ripido e terrazzato con muri in granito con nicchie a volta.
Le nicchie proteggono alberi di pesco, limoni, meli e peri; verso il lago si trovano ciliegi, banani e kiwi. I giardinieri di Villa La Collina hanno creato anche un orto e aiuole fiorite, protette da noccioli e cespugli di rose. Numerosi sentieri risalgono il parco per raggiungere la piscina tra rose, azalee, ortensie e rododendri. Stato di conservazione della serra: Abbandonata da una quindicina d’anni, è stata trasformata in magazzino per gli attrezzi. Coltivazioni/Collezioni presenti: Non vi sono coltivazioni presenti. Criticità: Ha perso la sua funzione ed è di aspetto sgradevole. Elementi di valore: Non si rilevano elementi di particolare valore.
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Villa Erba Indirizzo: Largo Luchino Visconti 4 , 22012 Cernobbio (Co) Proprietà: Mista pubblica/privata Accessibilità al pubblico: A pagamento in occasione di eventi, Visite guidate gratuite su prenotazione per gruppi (10 persone) Tipologia di Struttura: centro espositivo congressuale di recente costituzione. Struttura riscaldata: √si no Struttura in attività: si √no Dimensione: Il centro fieristico/congressuale si compone di un padiglione circolare e tre diverse ali: Lario, Cernobbio e Regina, per una superficie netta complessiva monoplanare di 6.500 mq circa.
Epoca di realizzazione: 1986.
Descrizione/cenni storici: Oltre ai due edifici Cima (inizi XIX) ed Erba (fine XIX, arch. G. B. Borsani e A. Savoldi) in stile manieristico è dotata anche di un centro espositivo congressuale di recente costituzione, ben inserito nel parco all’inglese vasto e pianeggiante, con alberi esotici e incantevoli scorci sul paesaggio lacustre. La serra, opera dell’arch. Mario Bellini, completamente trasparente, rappresenta un riuscito esempio di architettura moderna inserita con discrezione ed eleganza
in un parco storico. E’ costituita da un padiglione centrale circolare da cui si dipartono tre ali Cernobbio, Regina e Lario, sagomate nel rispetto del patrimonio arboreo del parco. Stato di conservazione della serra: Coltivazioni/Collezioni presenti: nessuna. Il complesso delle serre, definito centro congressi, non accoglie coltivazioni ma eventi culturali, mostre e fiere di settore e non. Criticità: Nessuna Elementi di valore: L’insolita architettura della struttura, armoniosamente inserita e percepibile anche dal lago.
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Villa d’Este Indirizzo: Via Regina 40, 22012 Cernobbio (Co) Proprietà: Privata – Struttura alberghiera Accessibilità al pubblico: Ingresso a pagamento da marzo a novembre. Le visite si tengono dalle 10.30 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 16.30 per gruppi (minimo 10 persone e massimo 30) previo appuntamento. Tipologia di Struttura: Struttura riscaldata: si √ no Struttura in attività: si √ no Dimensione: Il complesso si compone di 3 serre: 1 principale di 176 mq circa, in vetro e ferro, a due piani, con
classico camminamento superiore + 2 lettorini +2 serrette basse e tondeggianti in completo abbandono. Epoca di realizzazione: 1970 circa. Fino alla metà del 1800 Villa d’Este disponeva di ben 8 serre, purtroppo andate perdute in occasione di successive modifiche strutturali. Descrizione/cenni storici: Villa d’Este nacque a metà Cinquecento, nel 1873 diventò un albergo di
lusso, chiamato "Grand Hôtel Villa d'Este". Il complesso, attraversando cinque secoli, ha subito notevoli trasformazioni, pur conservando una fisionomia legata al passato barocco. Di eccezionale interesse l’imponente ninfeo, ricoperto da ciottoli policromi esistente, probabilmente in altre forme, fin dal XVI secolo, ma rifatto nel Settecento. Alle sue spalle, un viale prospettico, delimitato da una duplice catena d’acqua a conche. Scenografico giardino all’inglese , con fortificazioni sulla
roccia Stato di conservazione della serra: Molto degradato Coltivazioni/Collezioni presenti: Nessuna Criticità: In parte lo stato di abbandono e in parte l’uso improprio come magazzeno Elementi di valore: La serra principale a 1 sola caduta, è collocata in zona riparata, ma aperta, e contrariamente agli altri esempi, è insolitamente protetta e sostenuta da un corposo muro di sostegno alle spalle. Curiosa la disposizione verticale della struttura.
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Villa del Grumello
Indirizzo: Via per Cernobbio, 11‐ 22100 Como(Co) Proprietà: Pubblica (Associazione Villa del Grumello) Accessibilità al pubblico: Ingresso su richiesta. Tipologia di Struttura: Serra disponibile per laboratori creativi, eventi artistici e ricevimenti. Struttura riscaldata: √ si no Struttura in attività: √ si no Dimensione: Circa 120 mq. Epoca di realizzazione: La serra risale a metà ‘800.
Descrizione/cenni storici: La villa del Grumello viene ricostruita nella seconda metà del ‘500, nei secoli viene sottoposta a vari interventi di restauro. Nel 1954 la Villa viene donata all’Ospedale Sant’Anna di Como, diviene casa di riposo. Nel 2006, dopo alcuni anni di abbandono, si costituisce l’Associazione Villa del Grumello, che decide di restaurare la Villa e di darle una nuova collocazione nella vita culturale della città. La serra, recentemente ristrutturata, è inserita a monte del giardino romantico dotato di viste prospettiche a monte e a lago ed è coeva alla villa, rifatta nelle forme attuali verso il 1870 ad opera dell’ arch. Nessi. È caratterizzata dalla divisione in due corpi di fabbrica, il primo adibito a locale d’accoglienza e di servizio ed il secondo che rappresenta la serra vera e propria, costituita da una nobile struttura in ferro e vetro.
Stato di conservazione della serra: Ottimo. Recentemente ristrutturata. E’ attualmente utilizzata per manifestazioni ed eventi ed è affiancata da una struttura di servizio. Coltivazioni/Collezioni presenti: esemplari di Ficus pumila rivestono alcune nicchie Criticità: Nessuna Elementi di valore: La disposizione longitudinale con una struttura muraria che le fa da sfondo e il complesso interamente a ferro e vetri con due corpi sporgenti, nonché le nicchie sullo sfondo, una delle quali, adibita all’approvvigionamento dell’acqua, decorata con il tufo.
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Villa Maresi ‐ Ronconi Indirizzo: Strada Statale Regina, 83 ‐ Griante (CO) Proprietà: privata Accessibilità al pubblico: no Tipologia di Struttura: Struttura riscaldata: si √no Struttura in attività: √ si no Dimensione: mt.12 x 3 Epoca di realizzazione: coeva alla costruzione della villa: fine XIX inizio XX secolo Descrizione / cenni storici: la villa, ultima opera dell’arch. Mantegazza, è stata costruita per volere del signor Maresi. Circondata da un muro di cinta con merli, la dimora riprende le forme di un castello medievale con vari ordini di finestre, torrette di avvistamento e mastio ed è ancora cinta da mura. Ha un parco di notevoli dimensioni che si estende a monte fino alle radici del San Martino e verso lago, raggiunge la statale Regina. Stato di conservazione della serra: precario
Coltivazioni / collezioni presenti: nulla di rilevante Criticità: la struttura collocata alla base del parco, in ferro con copertura in vetro curvo terminante a festoni e con aperture manuali per l’aerazione situata alla base di un terrazzamento, è ben contenuta tra due muri, alle spalle e sul lato sinistro. Dotata di ampi lettorini in disuso, necessita di interventi per non perdere le caratteristiche che la identificano come tipica serra storica. Elementi di valore: il complesso delle serre e dei lettorini, sebbene in grave stato di degrado, mantengono le caratteristiche originali.
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Villa Margherita
Indirizzo: Strada Statale Regina 51, 22011 Griante (CO) Proprietà: Privata Accessibilità al pubblico: Tipologia di Struttura: Struttura riscaldata: √ si no Struttura in attività: si √ no Dimensione: Epoca di realizzazione: Metà ‘800 circa. Descrizione/cenni storici: Costruita nel 1853 su commissione dell’editore Giulio Ricordi, la villa è riconoscibile sia dal lago che dalla strada per la scritta Margherita sul frontone, l’orologio e le due sculture sul cornicione, la grande sala ad emiciclo affacciata sul giardino. Anche il giardino, in leggera discesa verso il lago è in parte visibile dalla strada, ed oggi come nell’Ottocento, ospita piante rare, azalee, rododendri e rose. Stato di conservazione della serra: Coltivazioni/Collezioni presenti: Nessuna.
Criticità: Nessuna. Elementi di valore: La struttura ottocentesca.
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Villa Maria
Indirizzo: Via Regina, 71 ‐ 22011 Griante (Co) Proprietà: Privata / ad uso abitativo Accessibilità al pubblico: Tipologia di Struttura: Serra di conservazione varietà esotiche Struttura riscaldata: √ si no Struttura in attività: si √ no Dimensione: Epoca di realizzazione: Fine 1800. Descrizione/cenni storici: La villa è stata realizzata tra il 1889 e il 1892 da Giacomo Mantegazza, ideatore, insieme al figlio Carlo, di numerose ville della zona, su progetto di Ludovico Pogliaghi Cinta da un gran parco con una serra in ferro e vetro, la villa venne commissionata dall’americano Martin Clerc e portata a termine da un’erede, Josephine May. Presenta una serra caratterizzata dall'esile architettura di ferro battuto e vetro, utilizzata nel tempo come mostra per le varietà botaniche scoperte durante i viaggi di lavoro.
Stato di conservazione della serra: Ottimo. Coltivazioni/Collezioni presenti: Nessuna. Criticità: Nessuna. Elementi di valore: La struttura architettonica esterna elegantissima e perfettamente conservata.
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Villa Melzi D’Eril
Indirizzo: Lungo Lario Manzoni, 22021 Bellagio (Co) Proprietà: Privata Accessibilità al pubblico: Apertura a pagamento da Marzo a Ottobre dalle 9.30 alle 18.30 con possibilità di alloggio. Tipologia di Struttura: Presenti nel giardino della villa sia serre per il ricovero delle piante, che una orangeria, ora adibita a museo. Struttura riscaldata: si no Struttura in attività: √si no Dimensione: Epoca di realizzazione:Il complesso risale ai primi dell’800. Descrizione/cenni storici: Il complesso fu realizzato tra il 1808 e il 1810 per Francesco Melzi d’Eril, su progetto dell'architetto e decoratore Giocondo Albertolli di tendenze neoclassiche. La villa è interamente circondata da un giardino in stile inglese, progettato dell’architetto Luigi Canonica e dall’agronomo Luigi Villoresi, che scende fino al lago. Le serre sono un raro esempio di strutture a gradoni poste su un terreno terrazzato. L’impianto ha mantenuto
sostanzialmente i caratteri originari progettati da Luigi Canonica e Luigi Villoresi; in passato era presente un impianto di riscaldamento composto da un’unica caldaia posta al piano più basso da cui le tubazioni portavano l’aria calda alle serre superiori. L’orangerie, dove venivano ricoverate le piante di aranci durante l’inverno, è luogo oggi di un museo con preziosi cimeli del periodo napoleonico, rari reperti archeologici e due affreschi rinascimentali di provenienza lariana. Stato di conservazione della serra: Perfetto. Coltivazioni/Collezioni presenti: Riparo invernale e coltivazioni di annuali da bordura. Criticità: Nessuna. Elementi di valore: Complesso interessante per gli aspetti funzionali, per le dimensioni e per il disegno.
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Villa Mondolfo Indirizzo: via Museo Giovio, Como (CO) Proprietà: Privata Accessibilità al pubblico: Nessuna
Tipologia di Struttura: Struttura riscaldata: si √ no Struttura in attività: √ si no Dimensione: Lunghezza 12 m circa + serretta per ricovero piante + lettorino. Epoca di realizzazione: Fine XVIII secolo. Descrizione/cenni storici: La villa, in stile impero con due corpi affiancati collegati da un porticato – veranda, conclude la passeggiata di villa Olmo. La serra è addossata al muro di recinzione con il culmine a doppia caduta una delle quali in muratura e camminamento superiore. In ferro e vetro, è dotata di una porta centrale in ferro e vetro a doppio battente. Stato di conservazione della serra: Discreta. Coltivazioni/Collezioni presenti: Agrumi
Criticità: La copertura con ombreggianti non permette di osservare lo stato della struttura dall’esterno. Elementi di valore: Disposizione dei vetri con finiture a festone, mensole d’appoggio interne contro vetrata realizzate grazie ad un basamento di grosse pietre in serizzo, sovrastate da mensole in ferro lavorato. Copertura del tetto con piccole tegole in ardesia a forma di squame di pesce.
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Villa Passalacqua Indirizzo: Via Regina, 28 ‐ 22010 Moltrasio (Co) Proprietà: Privata Accessibilità al pubblico: Visite guidate . Tipologia di Struttura: Sono presenti tre strutture. La prima serra sulla terrazza ovest è destinata al ricovero invernale di agrumi e piante mediterranee. Struttura riscaldata: si √ no Struttura in attività: √ si no Altre due serre sono presenti sulla terrazza est, destinate alle piante stagionali e da orto. Struttura riscaldata: si √ no Struttura in attività: si √ no
Dimensione: Serra destinata al ricovero degli agrumi circa 120 mq, le serre sulla terrazza est destinate alle piante stagionali e da orto circa 130 mq.
Descrizione/cenni storici: Il nucleo originale della villa venne eretto verso la fine del '700, sulle rovine di un antico monastero; nel 1787 passò nelle mani del conte Andrea Passalacqua che ne fece una sontuosa dimora con ampio giardino. Il parco all'italiana che circonda la villa fu costruito a terrazze digradanti verso il lago collegate fra loro mediante scaloni in pietra impreziositi da statue e grandi
vasi. Le terrazze furono sistemate ad aiuole regolari secondo la tradizione del giardino all'italiana. Le serre sono adagiate sulle due terrazze simmetriche ai piedi della villa, addossate al muro di contenimento. La serra a ovest è costituita da un corpo con ali tondeggianti e un corpo centrale che funge da ingresso. La copertura è ad un solo spiovente, all’interno la serra ospita un impianto per cucinare e arredi per il pranzo. La terrazza est ospita due serre di dimensioni minori, anch’esse addossate al muro di contenimento.
Stato di conservazione della serra: Perfetto. Recentemente restaurate, come il giardino, nel rispetto del disegno originale, in particolare la serra ovest è in ottimo stato di conservazione e utilizzata, mentre le serre est sono meno utilizzate.
Coltivazioni/Collezioni presenti: Ricovero invernale per agrumi e piante mediterranee e/o stagionali utilizzate per il giardino.
Criticità: Nessuna.
Elementi di valore: La forma semicircolare della serra a destra della villa, con vetri a festone. Altre due serre in ferro e vetro uno spiovente addossate al muro di contenimento del parterre della villa. Tra le due serre un curioso accesso al lungo tunnel in pietra di Moltrasio con sbocco a lago.
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Villa Pizzo Indirizzo: Via Regina 46, 22012 Cernobbio (Co) Proprietà: Privata Accessibilità al pubblico: Ingresso a pagamento da maggio a settembre, dal lunedì al venerdì. Visite guidate solo per gruppi (minimo 10 persone). Tipologia di Struttura: Tre strutture nel complesso: ‐ Serra destinata al ricovero invernale di agrumi. Struttura riscaldata: si √ no Struttura in attività: √si no ‐ Serra destinata alla coltivazione di piante esotiche. Struttura riscaldata: √si no Struttura in attività: √si no ‐Serra con copertura in policarbonato.
Struttura riscaldata: si √no Struttura in attività: si √no
Dimensione: La serra destinata al ricovero invernale di agrumi misura circa 100mq, la serra destinata alla coltivazione di piante esotiche misura circa 60 mq, la serra con copertura in policarbonato misura circa 100 mq. Epoca di realizzazione: La realizzazione della Villa è databile a partire dalla metà del ‘400, mentre la costruzione delle due serre storiche è risalente ai primi anni del XX secolo e la serra in policarbonato è stata realizzata attorno agli inizi degli anni 80 del ‘900.
Descrizione/cenni storici: Realizzato su di un promontorio chiamato "Pizzo", il sito fu acquistato nel 1435, divenuta una dimora signorile solo dal 1569. Nel 1629 nacque la struttura dell’attuale giardino, ampliato a fine Settecento. L’Ottocento vide un importante intervento dell’architetto Simone Cantoni. Nelle aree più vicine agli edifici principali, il giardino si sviluppa con geometrici vialetti allungati fra aiuole, siepi potate in arte topiaria e fontane barocche,
sfociando poi nel celeberrimo e lungo Viale di Cipressi, che connota la villa anche dal lago. Verso Moltrasio, il giardino si fa sempre più ricco e dotato di specie arboree ad alto fusto, intersecato da un sistema di vialetti e sentieri minori, ai cui margini vi sono una grotta d’acqua, vasche, corsi d’acqua e la "Fontana di Alessandro Volta", inserita tra le false rovine di un tempietto classico. ‐ Serra destinata al ricovero invernale di agrumi: serra in ferro e vetro, completamente smontabile, inserita ai piedi della residenza sulla terrazza che si affaccia sul lago. Nella copertura inclinata è
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ricavata una intercapedine in legno con funzione di isolamento termico. L’ingresso alla serra è consentito da una porta laterale. ‐ Serra destinata alla coltivazione di piante esotiche: addossata alla parete di sostegno del viale d’accesso al complesso, dotata di un passaggio superiore che permette l’ancoraggio delle strutture ombreggianti, attualmente antigrandine. La serra è costituita da una parte bassa, di circa 120 cm, su cui si innesta la copertura curvata. Tutta la serra è in ferro e vetro, con tutte le parti originali. I vetri di piccole dimensioni, come consentiva la tecnica dell’epoca di realizzazione, sono parzialmente sovrapposti in direzione delle curvatura della copertura e ogni elemento termina arrotondato. L’ingresso alla serra è consentito da una porta laterale. ‐ Serra in ferro con copertura in policarbonato non in attività, utilizzata come ripostiglio e rimessa delle imbarcazioni Stato di conservazione della serra
- Serra destinata al ricovero invernale di agrumi: serra in ferro e vetro con la struttura in ferro completamente conservata, mentre alcune parti in vetro sono state sostituite, ma sigillate con stucco, come le originali. Si possono rilevare ancora presenti tutti gli elementi per il montaggio, lo smontaggio, l’apertura. Non vi sono mai state strutture per l’ombreggiamento, essendo la serra apribile. Manutenzione ottima.
- Serra destinata alla coltivazione di piante esotiche: ottima - Serra in ferro con copertura in policarbonato: discreto
Coltivazioni/Collezioni presenti:
- Serra destinata al ricovero invernale di agrumi: la parete di fondo della serra è completamente ricoperta con Ficus repens, gli agrumi (mandarini, aranci, pompelmi rosa, kumquat) sono coltivati in piena terra, non trattati. Sulle mensole in legno addossate alla parte di fondo sono allevati esemplari di Fucsia magellanica.
- Serra destinata alla coltivazione di piante esotiche in vaso. All’interno ci sono agavi di cultivar differenti.
Criticità: Da un percorso di visita alle serre va esclusa la serra moderna di scarso interesse. Si consigliano gruppi di visita di dimensioni ridotte, in quanto le dimensioni dei percorsi nel giardino e, soprattutto, all’interno delle serre non consentono l’accesso a numerose persone. Nel giardino e nelle serre non vi sono cartelli esplicativi né cartellini botanici. Il complesso non appare attrezzato a fini turistici, e non si trovano mappe o libretti esplicativi in vendita. Elementi di valore: Le serre sono particolarmente interessanti sotto l’aspetto storico e architettonico, secondariamente botanico. Il complesso appare integro, ordinato e non si rilevano elementi di degrado o alterazione del valore storico e architettonico. ‐ Serra destinata al ricovero invernale di agrumi: la struttura della serra essendo completamente rimovibile permette la coltivazione in piena terra. Gli esemplari di agrumi presenti sono di notevole pregio per l’età e per le dimensioni, nonostante le potature di contenimento annuali.
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Villa Prandoni Indirizzo: Via Plinio,16 – Torno (CO) Accessibilità al pubblico : su appuntamento Tipologia di Struttura: Struttura riscaldata: √ si no Struttura in attività: √ si no Dimensione: mt.17 x 4 + N° 2 lettorini Epoca di realizzazione: 1970 circa Descrizione/cenni storici: la serra attuale sorge a monte del giardino. E’ in vetro e acciaio ed è protetta da un alto muro alle spalle. La serra storica a forma circolare, che sorgeva molto più in basso ed era in vetro e rame, è stata in parte inglobata nell’ampliamento della Casa di Riposo . Come in altri giardini di lago, questo giardino ricco di alberi
monumentali tra cui alcuni esemplari di faggio, presenta tuttora ben conservati, lungo un muro di sostegno in basso al giardino, gli attacchi delle palificazioni un tempo utilizzati per il sostegno delle strutture di ricovero invernale degli agrumi con le loro corrispondenze nel suolo.
Stato di conservazione della serra: perfetto Coltivazioni /collezioni presenti: gerani, begonie, impatiens, salvie e altre stagionali Criticità: nessuna Elementi di valore: la funzionalità. Molto luminosa, dotata di moderne apparecchiature tecnologiche è utilizzata con
continuità per la riproduzione di piante annuali, stagionalmente e per il ricovero di piante mediterranee in inverno.
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Villa Rosa
Indirizzo: Via Indipendenza 6, 22011 Griante (CO) Proprietà: Privata, attualmente in vendita Accessibilità al pubblico: No
Tipologia di Struttura: Struttura riscaldata: si √ no Struttura in attività: si √ no Dimensione: 80 mq Epoca di realizzazione: Inizio ‘900 Descrizione/cenni storici: Questa villa, costruita nel 1904 dai tedeschi Heck, fu la prima ad ospitare Adenauer a Griante, che vi soggiornò nel 1956. La serra è inserita nella zona posteriore del parco pianeggiante, ben protetta dai monti del S. Martino. La struttura in ferro e vetro è bombata nella parte anteriore,
poggia su un basamento in muratura ed è contenuta sul retro e lateralmente da strutture in muratura adibite a deposito attrezzi ed altro. Stato di conservazione della serra: Completa decadenza Coltivazioni/Collezioni presenti: Nessuna Criticità: Aspetto di abbandono Elementi di valore: Nessuno
Serre del Lago di Como: dalla conoscenza del patrimonio esistente un progetto per la riqualificazione delle serre di Villa Olmo e del loro giardino
Referenti di progetto Fondazione Minoprio: Manuela Strada, Giovanni D’Angelo Società Ortofloricola Comense: Luisella Radice Monti Collaborazione: Paolo Cottini Pagina 18 di 20
SCHEDA DI ANALISI DELLE STRUTTURE SERRICOLE PRESENTI IN PROVINCIA DI COMO
Villa Sada / Bonaventura Indirizzo: Strada Statale Regina 79, 22011 Griante (CO) Proprietà: Privata Accessibilità al pubblico: No
Tipologia di Struttura: Struttura riscaldata: √ si no Struttura in attività: √ si no Dimensione: 100 mq circa Epoca di realizzazione: 1980 Descrizione/cenni storici: Villa Sada o Bonaventura, fu la seconda opera di Giacomo Mantegazza. Gli fu affidata nel 1891 dall'inglese Alfredo Trench, famoso collezionista di peltri ed ideatore degli omonimi impermeabili. Circondata da un grande giardino dotato di rare specie di piante e di fontane con giochi d'acqua, in parte attualmente perdute. La villa e' stata restaurata negli anni
'60 e '70, tra gli altri, anche da Giacomo Mantegazza junior. Moderna serra inserita in un manufatto in cemento armato a forma di “L” sul lato sud del parco protetta da una corona di cipressi. Dotata di aperture meccaniche ombreggianti e antigrandine. Stato di conservazione della serra: Ottimo Coltivazioni/Collezioni presenti: Riproduzione di stagionali e ricovero durante l’inverno per gli agrumi Criticità: Nessuna Elementi di valore: Nessuno
Serre del Lago di Como: dalla conoscenza del patrimonio esistente un progetto per la riqualificazione delle serre di Villa Olmo e del loro giardino
Referenti di progetto Fondazione Minoprio: Manuela Strada, Giovanni D’Angelo Società Ortofloricola Comense: Luisella Radice Monti Collaborazione: Paolo Cottini Pagina 19 di 20
SCHEDA DI ANALISI DELLE STRUTTURE SERRICOLE PRESENTI IN PROVINCIA DI COMO
Villa Schouvaloff – Borletti – Chiara Indirizzo: Blevio (Co) Proprietà: Privata Accessibilità al pubblico: no
Tipologia di Struttura: Struttura riscaldata: si √ no Struttura in attività: si √ no Dimensione: mt.10x5x3 Epoca di realizzazione: Anni Quaranta dell’Ottocento Descrizione/cenni storici: Villa Borletti poi Chiara, fatta costruire dal Conte e diplomatico Russo Gregorio Petrovic, su un terreno in riva al lago nel paese di Blevio, vagamente somigliante ad uno chalet: assisa su uno sperone roccioso, la dimora prenderà il nome di Al Poncett. Trasferitosi in villa con la moglie Sofia Soltikoff, alla morte della quale il conte si fece frate nell’Ordine dei Barnabiti, con il nome di Padre Agostino Maria Schouvaloff. e trasferendosi dapprima a Milano quindi a Parigi. Alla morte del barnabita, la proprietà bleviana passò nelle mani
dell’ordine religioso, che poi la rivendette a Cristina Trivulzio Belgiojoso. Contessa, scrittrice e rivoluzionaria, a Blevio Cristina diede vita ad un salotto letterario che spesso fece parlare i bleviani. Amante della montagna di Blevio, spesso Cristina si attardava in rilassanti passeggiate in compagnia del fido Bodòz, un servo turco incristianito che aveva seguito la contessa sul lago di Como. Altrettanto spesso era poi in visita dalle amiche Giuditta Pasta e Maria Taglioni nelle loro sontuose ville, poste a breve distanza da quella di Cristina. Morta Cristina, la proprietà passò, nel secolo XX, alla famiglia Borletti, quella dei famosi industriali produttori di macchine da cucire. Attualmente di proprietà russa. Stato di conservazione della serra: ottimo, in quanto recentemente ripristinata con rispetto Coltivazioni/Collezioni presenti: attualmente nessuna, perché è in atto il passaggio di proprietà Criticità: nessuna Elementi di valore: la struttura originale, con un locale attiguo per il rinvaso.
Serre del Lago di Como: dalla conoscenza del patrimonio esistente un progetto per la riqualificazione delle serre di Villa Olmo e del loro giardino
Referenti di progetto Fondazione Minoprio: Manuela Strada, Giovanni D’Angelo Società Ortofloricola Comense: Luisella Radice Monti Collaborazione: Paolo Cottini Pagina 20 di 20
Villa Sucota
Indirizzo: Via per Cernobbio 19, 22100 Como (Co) Proprietà: Privata – Fondazione Ratti Accessibilità al pubblico: La villa è aperta al pubblico in occasione di mostre, convegni, laboratori. Tipologia di Struttura: Serra per coltivazione di ortaggi.
Struttura riscaldata: si no Struttura in attività: si no Dimensione:
- Serra dismessa: lunghezza 15 m circa. - Serra in ferro e vetro: lunghezza 25 m circa.
Epoca di realizzazione: Descrizione/cenni storici: Villa neo‐classica, attualmente ospita la Fondazione Antonio Ratti. Sono presenti due strutture al culmine del giardino disposte su terrazzamenti sovrapposti e una struttura pentagonale, forse una limonaia, all’estremo limite sud. Serra dismessa: Situata al centro del terrazzamento inferiore, dismessa da una ventina d’anni, in ferro, legno e
vetro a un solo spiovente con la parte posteriore addossata al muro di contenimento. All’interno è presente una stufa con camino a gomito verso l’esterno Serra in ferro e vetro: Situata in parallelo sul terrazzamento superiore, a doppio spiovente, interamente protetta dal muro di contenimento alle spalle. Struttura pentagonale marrone e giallo, situata in luogo molto riparato. Addossata al muro di confine è per la maggior parte in legno con 4 finestre a quadrotti di vetro trattenuti da sottili telai di ferro sigillati a stucco e una porta a vetri e doppio battente al centro. Internamente la parete di fondo addossata al muro di confine è in muratura a forma tondeggiante e accoglie 3 gradoni in cotto decorato. Tetto a 5 spioventi. All’esterno il disegno pentagonale è ripetuto su due gradoni a ciottoli. Stato di conservazione della serra: Le serre sono fortemente degradate. Coltivazioni/Collezioni presenti: Nessuna. Criticità: A causa della difficoltosa accessibilità delle strutture, queste sono state abbandonate e attualmente si evidenziano gravi problemi di degrado che ne limitano l’accessibilità al pubblico. Elementi di valore: La struttura in legno.