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SERVIZIO SANITARIO REGIONALEEMILIA-ROMAGNA
Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara
La rete dei Referenti quale modello organizzativo per rispondere a complessi bisogni assistenziali
Dott.ssa Grigatti Clementina - Direzione delle ProfessioniAOU S. Anna di Ferrara
GLI ATTORI PRINCIPALI DELL’ASSISTENZA
PAZIENTI
PROFESSIONISTI
ORGANIZZAZIONE
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I PAZIENTI
Appartengono ad una popolazione caratterizzata da un progressivo invecchiamento e da un innalzamento delle malattie cronico-degenerative; tutto questo produce un aumento della domanda di servizi per il loro trattamento.
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49%
31% 43%
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56%
31% 50%
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Fonte Bilancio di Missione AOU di Ferrara anno 2010
I PAZIENTI
Una popolazione sempre più partecipe alla definizione del percorso di cura e consapevole dei diritti di cui è portatrice; All’interno di questo quadro si delinea
l’esigenza di un percorso unitario in cui ricevere una risposta sanitaria
appropriata e meno frammentata di quello che in
numerose situazioni può avvenire.
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I dati sulle caratteristiche socio – sanitarie della popolazione trasmettono informazioni-bisogni ai qualidevono seguire progetti e idee che sappiano interpretare e anticipare il futuro.
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PROFESSIONISTI
La credibilità dell’infermiere e di conseguenzal’avanzamento della Professione dipende dalla
capacità disaper riconoscere i bisogni della popolazione e
dellatempestività nella risposta ad essi oltre che dalla
qualità edalla diffusione della stessa.
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PROFESSIONISTI
Questo processo implica la revisione e la definizione dinuovi ruoli per l’infermiere.
Per mettere in pratica questa visione è necessario unosviluppo infermieristico dove siano chiare ed esplicitate
le nuove conoscenze e competenze.
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PROFESSIONISTILa dimensione in cui si situa questo infermiere è una“rete”: la rete condivide i saperi, e dal tecnicismoarriva alla comunità di pratiche. La pluralità di attorisupera il centralismo, l’isolamento dei professionisti e persegue il lavoro di squadra.
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MODELLO ORGANIZZATIVOLA RETE DI PROFESSIONISTI
“La rete” deve necessariamente accompagnarsi ad
uno stile organizzativo capace di valorizzarecompetenze e professioni coerenti con le mutateesigenze di salute;capace di dialogare con gli attori del sistema e con i portatori di interessi.
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LA RETE DI PROFESSIONISTI
Il gestore di rete valorizza il protagonismo e lecapacità dei singoli, sapendo cogliere diciascuno talento ed attitudini, e sa stare dietrole quinte: la funzione è la regia. Gli obiettivisi conquistano attraverso alleanze e gioco disquadra.
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Non si ricerca l’omologazione e l’appiattimento, ma attraverso la responsabilizzazione si ricercal’autonomia assicurando l’efficacia delservizio e l’abbreviazione dei processi decisionali.
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ORGANIZZAZIONE
Il sistema descritto si evidenzia in primis comeun’organizzazione di persone. Il concetto chiave è lariflessività organizzativa che avviene attraversomomenti di confronto, per analizzare risultati, dati, ma soprattutto per riflettere sulle pratiche. Quest’ultimadiviene strumento di formazione, i singoli operatorifanno testimonianza della loro pratica per diffonderesaperi ed errori: un insieme di professionalità sitrasforma così in comunità di pratiche.
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Nel Piano programma 2011-2013 dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale
Nel capitolo “la sicurezza delle cure e dell’assistenza”
Tra le attività previste per il triennio riporta:- concorso allo sviluppo di adeguate
competenze negli operatori, quali elementi funzionali alla costruzione di contesti importanti al lavoro di squadra basati su un efficace comunicazione tra i professionisti
- Individuazione e diffusione di buone pratiche
Le reti dei Referenti
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Il modello per Famiglie Professionali pone particolare
attenzione alle competenze, alle conoscenze e skill
necessarie per svolgere adeguatamente il proprio ruolo,
assolvendo pienamente alle responsabilità ad esso
assegnate, ed è finalizzato a svilupparle e valorizzarle.
Il Job family Modelling
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Azienda Ospedaliero – Universitaria di FerraraDefinizione dei profili di competenza
1. Obiettivi Attua gli obiettivi strategici definiti dalla Pos. Org. di Processo applicando gli strumenti di governo e le modalità operative in sinergia con il Coordinatore.
2. Prestazione Presidia gli indicatori di prestazione, condividendo con i colleghi i risultati ottenuti.
3. Cambiamento Promuove il cambiamento, mediante un coinvolgimento sistematico dei colleghi, all’interno della UO, diffondendo conoscenze e metodologie nuove.
4. Coordinamento Partecipa ai momenti di coordinamento con i Referenti delle altre UO (per la propria attività specifica) e degli altri profili professionali, al fine di creare una cultura condivisa all’interno dell’Azienda.
5. Immagine Promuove l’immagine all’esterno.
6. Ricerca e formazione Partecipa a progetti di ricerca e a momenti dedicati di formazione anche come docente.
Le responsabilità del Referente
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1. Orientamento al risultato
2. Iniziativa
3. Orientamento all’utente (interno ed esterno)
4. Sostenere il cambiamento
5. Team leadership
6. Sviluppo
7. Autocontrollo
8. Flessibilità
9. Orientamento al servizio
Le competenze del Referente
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ALCUNI RISULTATI
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Lesioni da pressione in pazienti ricoverati Indici di prevalenza e incidenza quadriennio 2007-2011 Dato aziendale
7,8
6,9
7,9 8,58,77,67,7
6,177
5,66,3
9
10,3
5,6
2,8 2,3 2,5
0 1,9 1,1 1,4 1,1
2,3 22,8
1,8 1,7 1,8 00
2
4
6
8
10
12
Periodo dell' indagine
%
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Dott. Stefano Bianchi Area Farmaco Dipartimento Farmaceutico Interaziendale Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara
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Dott. Stefano Bianchi Area Farmaco Dipartimento Farmaceutico Interaziendale Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara
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Inoltre
- I referenti Ospedale senza dolore hanno partecipato alla diffusione della scheda unica aziendale per la rilevazione del dolore (L. 38/2010);
-I referenti sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni hanno diffuso la nuova procedura per il cateterismo vescicale.
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n. 57 Facilitatori
n. 5Consulenti
n. 5 Case
Manager
Le altre reti
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Grazie per l’attenzione