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Associazione Italiana Dislessia Via Ettore Bugatti, 1 - 20142Tel. 02 89697032 - Fax 02 91433031aidlombardia.it - milano@dislessia.it
Antonella Olivieri
Info sulla vita associativamilano@dislessia.it
Info su corsi formazioneformazione.milano@dislessia.it
***Ci si incontra ogni secondo giovedì del mese presso la sede via Ettore Bugatti, 1 a Milano alle ore 17,30.
Gli incontri - aperti ai soci e ai non-soci - sono occasioni di scambio di esperienze, informazioni e crescita della sezione.
www.dislessia.itsoci@dislessia.it – info@dislessia.it
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Antonella Olivieri
Strategie di lettura e abilità di studio
IC Allende – Paderno Dugnano
27 febbraio 2014
relatrice: Antonella Olivieri
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CENNI SU LINGUE 2 e 3CENNI SU LINGUE 2 e 3
CENNI SU MATEMATICACENNI SU MATEMATICA
DIDATTICA INCLUSIVA
LETTURA/STUDIOE DSA
INTERROGAZIONIINTERROGAZIONI e VERIFICHEe VERIFICHE
SCRITTURA e DSASCRITTURA e DSA
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premessa
PER UNADIDATTICAINCLUSIVA
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Un problema e una sfida
INCLUDENDO INCLUDENDO gli studenti con DSA (e BES, stranieri... DM 27/12/12)senza appiattirele proposte didattiche per la classe intera
PERSONALIZZANDO PERSONALIZZANDO il lavoro per gli
studenti con DSA (e BES, stranieri...
DM 27/12/12)senza
marginalizzarli
COME LAVORARE IN CLASSE?
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Dislessia: dove va la ricerca
La dislessia è una caratteristica dell’individuo
fondata su base neurologica che espone al rischio della non completa valorizzazione delle potenzialità
personali.
È interesse della società includere le persone con DSA e metterle in condizione di sviluppare le
proprie potenzialità con beneficio di tutti. [Ciro Ruggerini - 2010]
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DSA : DISTURBO – DISABILITA’ – CARATTERISTICA
Il termine DISTURBODISTURBO
approccio diagnostico e specialistico
necessità di approfondire gli studi scientifici
Il termine DISABILITÀDISABILITÀ
approccio sociale
riabilitazione e abilitazione
si usa quando si avvia una rivendicazione
Il termine CARATTERISTICA CARATTERISTICA
adatto all’ambiente scolastico
evoca condotte di
adattamento e flessibilità adattamento e flessibilità dei soggetti interessati
e del contesto
DIDATTICA INCLUSIVADIDATTICA INCLUSIVA7
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Una didattica inclusivaLe scelte didattiche e i cambiamenti
metodologici e di gestione che si devono fare per aiutare un alunno con DSA si rivelano utili a tuttitutti gli allievi, perché
rendono più efficace la pratica didattica, più consapevole il metodo di studio, più duraturi e profondi gli apprendimenti.
(dal documento congiunto della convenzione AID – Giscel)
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L’INCLUSIONE [ D.M. 27/12/12 ]
«1.6. Si è detto che vi è una sempre maggiore complessità nelle nostre classi, dove si intrecciano i temi della disabilità, dei disturbi evolutivi specifici, con le problematiche del disagio sociale e dell’inclusione degli alunni stranieri. Per questo è sempre più urgente adottare una didattica che sia ‘denominatore comune’ per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno: una didattica inclusiva più che una didattica speciale.»9
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Prima parte
DSA e LETTURASpunti di
didattica
inclusiva
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Le difficoltà di lettura nel DSA
Lettura stentata e lenta
mancata automatizzazioneLettura con molti errori carenza del magazzino lessicaleDifficoltà a capire/ricordare il testo letto la lettura resta un compito cognitivo e assorbe gran parte delle energie ci sono problemi di memoria a breve termine (ML) Scoraggiamento e rinuncia/rifiuto fatica / percezione della scarsa efficacia
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La lettura di dislessici e normodotati
TEMPI DI LETTURA Bambino normodotato di V^ :
3,5 sill/secNormodotato 3^ media :
5-6 sill/secDislessico medio lieve 3^ m.
3 sill/secDislessico severo 3^ media:
1-1,5 sill/sec
È più facile ridurre gli errori che migliorare i tempiI tempi di lettura migliorano fino ai 13-14 anni (3^ media)
Il tempo minimo per una lettura efficace è di 3 sill/sec
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Le difficoltà di lettura nel DSALe difficoltà di lettura sono meno evidenti nella pratica didattica in classe nella scuola secondaria, soprattutto di 2°gradoLe difficoltà di lettura sono particolarmente
invalidanti perché la lettura è la base dello studioLe difficoltà di lettura, quindi, interessano trasversalmente tutte le disciplineAnche il dislessico medio-lieve ha comunque un carico di fatica superiore a quello dei compagni
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Le difficolta’ dei testi Lunghezza dei periodi (+ di 20 parole) Complessità della struttura testuale (flashback,digressioni,dialoghi...) Complessità della struttura sintattica (diversi livelli di
subordinate, frasi passive, implicite, impersonali...) Presenza di espressioni “ambigue”(allusione, ironia) Presenza di figure retoriche (personalizzazioni, metafore...) Assenza di elementi grafici di gerarchizzazione Complessità lessicale (termini specialistici, termini
incapsulatori, nominalizzazioni... ) Presenza di cifre, quantità, percentuali, misure...
non dipende solo dagli allievi…
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LETTURA E DISLESSIA
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solo testi verbali?
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Quando e perché si legge a Quando e perché si legge a scuola?scuola?
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COME AGIRE ?Potenziare il processo attivo
Sfruttare i vantaggi della lettura come attività socialeSfruttare i vantaggi della lettura come attività sociale
Valorizzare molteplicità di CODICI
evitare che le DIFFICOLTÀ di DECIFRAZIONEdiventino
ostacolo insormontabile alla
COMPRENSIONE17
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La “lezione-spiegazione”...1. Come la strutturiamo ?
1. Organizzazione logica-disciplinare definitiva (... conoscenze da memorizzare)
2. Organizzazione aperta “maieutica” 3. (...conoscenze da co-costruire)
2. Quanto dura? Chi “parla”?3. Come si compone?
(tipologia testuale della comunicazione e uso dei sussidi)
1. descrizioni, narrazioni2. nessi, spiegazione, argomentazioni3. Immagini, DVD, PWP, LIM
4. Che spazio ha la lettura durante la lezione?18
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Primo mediatore l’insegnanteUSARE LA LEZIONE PER ANALIZZARE IL TESTO USARE LA LEZIONE PER ANALIZZARE IL TESTO SCIOGLIENDO / ESPLICITANDO / RIFORMULANDO...
Nominalizzazioni (la conquista dei diritti politici...)
Personalizzazioni (la Germania invase il Belgio...)
Metafore e altre figure retorichePeriodi complessi, frasi passive, impersonaliInferenze (nel testo e a conoscenze extratestuali)
Connettivi ambigui e polisemici mentre avversativo/temporale; poi temporale / avversativo / conclusivo / indicazione spaziale...
Termini incapsulatori ( “le conseguenze di tutto ciòciò furono...”)
Termini specialistici ( glossario)
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Primo mediatore l’insegnante Sollecitare domande, ipotesi, confronti, discussioni Far individuare i termini difficili e i termini “densi” (agricoltura,
rivoluzione, ambiente...) Far individuare le diverse tipologie testuali e le rispettive funzioni
(narrativa, descrittiva, argomentativa, scenica...) Valorizzare le parti descrittive che creano immagini mentali Far costruire campi semantici (sinonimi, derivati...) Mettere in relazione tempi verbali e piani della narrazione Per le operazioni di riscrittura valorizzare il lavoro di coppia
produrre testi per i compagni
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Lettura e lezione: cosa cambiare Esplicitare scopi e tipologia dei testi che si leggeranno
Crea aspettative, favorisce operazioni di anticipazione Sommario con poche parole chiave alla lavagna
Facilita attenzione, collegamenti, comprensione Dare spazio alla discussione, all’elaborazione collettiva
(“lezione partecipata” : domande, collegamenti, giudizi...)
Facilita l’appropriazione/rielaborazione del testo Integrare la lettura nella lezione (anche da parte del docente)
Trasmette il gusto, il piacere della lettura
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Lettura e lezione: cosa cambiareFar conoscere modelli testuali (es. generi letterari...)
aumenta la sensazione di competenza, facilita
l’anticipazione Integrare i linguaggi visivi, il film, l’esperienza... favorisce diversi stili cognitivi e canali di accesso
stimola operazioni di confronto
Scegliere testi reperibili anche come audiolibro Esonero dalla lettura ad alta voce per DSA
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Selezionare / adattare i testi Esaminare i testi che si propongono per verificarne la leggibilità
(anche con programmi e servizi informatici come CENSOR Eulogos )
Nei testi letterari testi letterari intervenire sulla struttura grafica e/o antologizzando, far utilizzare sintesi vocale e audiolibri, potenziare la mediazione del docente e del tutor
Nei manualimanuali antologizzare e/o riscrivere operando riorganizzazioni strutturali ( sequenze cronologic. lineari) semplificazioni sintattiche e grammaticali ( periodi brevi, solo
certi tipi di subordinate, pochi pronomi, ecc.) semplificazioni lessicali ( uso di termini del VdiB) (V. ALL.1,2,3)
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La lettura nel lavoro di gruppo Il lavoro di gruppo è un importante fattore di protezione per un allievo con DSAPermette di diversificare i tempi del lavoro e l’ampiezza dei testi (racconti, novelle, poesie, articoli…) Permette di sviluppare cooperative learning e peer education È adatto a sviluppare la didattica di laboratorio, lo studio di casi, la didattica per modelliPermette di incidere sulle relazioni tra allievi e con il docente
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LA COPPIA è IL GRUPPO MINIMO
All’inizio della lezione con il compagno di banco Preparare un brainstormingLettura orientativa del manuale (survey)Ripasso prima di test/interrogazioni (anche con il
compagno di interrogazione)
Alla fine della lezione con il compagno di banco Iniziare i compitiIniziare la manipolazione del testo per studiareRiordinare appunti [dai quali chi ha un DSA è esonerato]
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Quando?
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IL LAVORO DI COPPIA: su quali temi/compiti?
Lettura orientativa del manuale, degli indici (survey)Esercizi con applicazione di procedure: espressioni,
problemi, analisi grammaticale, logica e del periodoLavori di approfondimento lessicale (tavole di nomenclatura,
glossari...)Esercizi di traduzione (tra lingue diverse, tra registri diversi)Esercizi di completamento, compilazione di tabelle,
cronologie... (...a fine capitolo nei manuali)Esercizi di comprensione della lettura di braniLavori di videoscrittura (nella fase di esercitazione)Lettura di immagini (nella fase di esercitazione)Preparazione di PWP (nella fase di esercitazione)
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LAVORO DI GRUPPO PER L’INCLUSIONE – 1
1. Lezione – base
Durata: 1 o 2 ore.
Obiettivo: individuare / creare un modello di analisi / interpretazione.
Attività: il docente sceglie un testo / un oggetto di studio di ampiezza
media, stimolante e paradigmatico propone degli strumenti per facilitare la comprensione e
l’analisi: uno schema, un questionario; si lavora insieme in classe sul testo /l’oggetto di studio scelto.
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LAVORO DI GRUPPO PER L’INCLUSIONE – 2
2. Lavoro di gruppo Durata: da 2 a 4 ore.Attività: in gruppo si applica il modello interpretativo usando gli stessi questionari o schemi su testi dello stesso genereIl docente diversifica i testi per ogni gruppo: Più brevi per DSA Più semplici per stranieri Per tema, contenuti gusti, interessiObiettivi: applicazione del modello individuato / creato apprendimento cooperativo / superamento della passività Personalizzazione /individualizzazione
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LAVORO DI GRUPPO PER L’INCLUSIONE – 3
3. Restituzione alla classeDurata: da 2 a 4 ore.Attività: Ciascun gruppo espone alla classe il proprio lavoro sul testo assegnato dividendosi ruoli e parti usando la lavagna / una presentazione PWPLa classe contribuisce con domande e pareri alla chiarezza della comunicazione e all’interpretazione del testo si prendono appunti sulla base della griglia concordataIl docente fluidifica la comunicazione riformulando, sollecitando o rilanciando le
domande, puntualizzando. alla fine aiuta a correggere / consolidare / acquisire il modello.
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LAVORO DI GRUPPO PER L’INCLUSIONE - 3 /4
Obiettivi: Verifica orale personale / di gruppo Stimolo all’ascolto Stimolo alla discussione Stimolo a prendere appunti (per i non dislessici)
4. Eventuale verifica (?) Su un testo di media ampiezza e al primo
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Didattica per modelli – Studio di casiITALIANO
Racconti di genere Racconti /novelle/poesie di uno stesso autore Testi su uno stesso tema (articoli di giornale, saggistica)
STORIA Studio di popoli, Confronti tra nascita di Stati Confronti tra città, Comuni, Signorie... Confronti tra sovrani, papi...
GEOGRAFIA Studio di regioni Studio di Stati...
ALTRE DISCIPLINE: casi aziendali, edifici e monumenti artistici, quadri...31
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La lettura personale
Per i testi narrativi si deve ricorrere al libro parlato /
l’audiolibro recuperabile da siti, centri specializzati, programmi radio (es. Fantastica mente) e ai
libri in formato digitale.32
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Come studiano i nostri allievi?IN GENERE … Eseguono per prima cosa i compiti scritti Leggono più volte il testo (con eventuali sottolineature) Ripetono a voce alta da soli o a qualcuno A volte riassumono Studiano per le lezioni del giorno dopo Studiano per le verifiche
La lettura per lo studio
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Leggere per studiare
Capire e ricordare concetti da riutilizzare Capire e ricordare informazioni specifiche Capire, far propri e riutilizzare con competenza i linguaggi specifici Capire e far proprie procedure di lavoro Imparare ad utilizzare strumenti specifici….
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In un testo da studiare… Concetti, termini, formule, definizioni, ecc. che devono essere imparati e ripetuti tali e quali
Sequenze che devono essere rispettate (cronologia, causa/effetto…)
Descrizioni, racconti, argomentazioni che possono essere riformulati in modi differenti
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Cosa dicono gli specialisti
“…un metodo di studio che tenga conto della scarsa efficienza di lettura deve essere considerato un fondamentale strumento compensativo eventualmente da affiancare a tutti gli altri, tecnologici e didattici, indicati nei documenti citati . …uno studente con dislessia… non può permettersi… di leggere più volte il materiale da studiare…”
[Cesare Cornoldi, Patrizio E. Tressoldi, Maria Lucina Stretti, Claudio Vio : Il primo strumento compensativo per un alunno con Dislessia. Un efficiente metodo di studio – Dislessia N.1 gennaio 2010 - Erickson ] 36
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Operazioni del docente per facilitare lo studio
Supportare i testi con film, video, visite, esercizi di visualizzazione mirati (schemi, tabelle,ecc.)
Far sperimentare diversi modi di rielaborare i testi da studiare, implementare le strategie di studio
Integrare nella didattica una costante riflessione metacognitiva
Integrare nella didattica la costruzione del metodo di studio
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Operazioni del docente per facilitare lo studio
Leggere prima le parti fondamentali (o quelle difficili) in classe
Far usare strumenti di lettura selettiva Survey e Question anticipazione Individuazione parole chiave Paragrafatura Schemi e tabelle semplici e doppie Mappe Cartografia, documenti visivi, cronologie…
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Operazioni del docente per facilitare lo studio di allievi con DSA
Scegliere testi di Editori che forniscono formato digitale (ormai obbligo di legge):
Esaminare con attenzione i capitoli da assegnare per Esaminare con attenzione i capitoli da assegnare per eventuali operazioni di riscrittura e semplificazioneeventuali operazioni di riscrittura e semplificazione
Concordare paragrafi e capitoli indispensabili Concordare con la famiglia
• Audiolibri (per testi narrativi)• Programmi con sintesi vocale• Chi lo aiuta a casa
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Cornoldi: costruire un efficiente metodo di studio
“La lettura per studiare deve essere […] una ricerca predefinita di informazioni e non una esplorazione senza meta alla fine della quale cercare, con successive letture, di individuare cosa è più importante e cosa non lo è.” [C. Cornoldi. art.cit.]
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Mappe, schemi e altro...Nella pratica didattica
è utile conoscerne i diversi tipi...
e usarle in funzione
...dello scoposcopo
...del contenutocontenuto
...della situazione situazione
Strumenti per facilitare la comprensione
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Con il termine MAPPAMAPPA
si indicano comunemente tutte le
rappresentazioni grafiche
di un testo altrimenti lineare/sequenziale
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a proposito di mappe...
Prevederne la diversità...per tipologia
MentaliConcettualiStrutturali Schemi a blocchiSchema libero ...
per scopo e usoCapire un testo altruiRegistrare una discussione, un brainstormingPreparare un testo, una lezione, un’interrogazione ...
non solo mappe !42
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Che fare perché le mappe siano utili
... Usarle per programmare e fare lezione
... Dissuadere gli studenti dallo scaricarle già pronte dal web
... Insegnare la grammatica e la sintassi delle mappe: • dove si collocano i concetti principali• come si formula una parola-concetto (nodo)nominalizzazione• come si formula una parola-legame (linea / freccia)Es: comprende, ha, si divide, con analisi – dettagli ... ottiene, causa, per, effetti consequenzialità – causa/effetto
... Riempire mappe semivuote / costruire mappe insieme
... Sperimentare insieme mappe con carta e penna (o post.it)
... Sperimentare software per realizzare mappe
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PDP
metacognizione
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Altri strumenti di aiuto allo studioTabelle semplici o a
doppia entrata Schemi a blocchi
Diagrammi di flusso
Riordinare informazioni secondo ...
criterio cronologico rapporti causa/effetto rapporti retroazione
Modelli mentali Frame
(scheletro/struttura vuota...)
Script (copione, narrazione...)
Richiamare una strutturaRicordare una procedura
Ricordare e ridire una routineRaccontare, esporre, narrare
PDP
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Costruire strumenti compensativi
1492 – scoperta dell’America
Un esempio: la linea del tempo...
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… un altro esempio
- Supporto allo studio…
- Strumento di arricchimento del lessico nelle lingue lingue straniere…straniere…
- Base per un test
- Spunto per l’interrogazione
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Suggeriscono criteri di ricerca delle informazioniFavoriscono l’acquisizione degli operatori disciplinari
Tabelle a doppia entrata
… un altro esempio
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METACOGNIZIONE INCLUSIONE
La competenza metacognitiva
riguarda la riflessione,
la consapevolezza e il controllo
dei processi che si utilizzano nel corso di un
apprendimento [...]Roberto Medeghini ,2001
[...] il discorso sulla metacognizione non può essere inteso come un “training”, un semplice
intervento sul metodo di studio.
Occorre [...] farne una metodologia di lavoro,
integrarne le proposte nella programmazione in atto [...]
A.Antonietti, M.Cantoia, 2000
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Far capire la finalità dei compiti e dello studio assegnato
Trasmettere e/o costruire insieme modelli e schemi compensativi (riassunti, temi, commenti, relazioni, traduzioni, analisi logica e sintattica)
Ampliare il repertorio di strategie di studio Far acquisire le logiche disciplinari
STRUTTURARE LE LOGICHE INDIVIDUALIRiflettere insieme sulle verifiche (errori, punti di
forza, evoluzione...)
POTENZIARE LE COMPETENZE METACOGNITIVE
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Incoraggiare la programmazione del proprio lavoro pomeridiano (planning, luoghi, modi, diario,“cartella”...)
Promuovere e monitorare l’auto-osservazione dello studente (tempi, difficoltà, metodi efficaci...)
Sostenere nell’acquisizione di padronanza degli Sostenere nell’acquisizione di padronanza degli ausili ausili (PC e tastiera, libri parlati, WEB, audiolibri, software specifici...) e concordarne la scelta e l’uso e concordarne la scelta e l’uso
Consolidare autonomia
POTENZIARE LE COMPETENZE METACOGNITIVE
PDP
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...per programmare il lavoro a casa
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All. 1 – Semplificare un testo – 1
La struttura strutturare il testo in brevi paragrafi segnalando
“l’accapo” con un rientro distinguere le informazioni principali e secondarie; usare caratteri maiuscoli o grandi (arial 14); usare spaziature, punti elenco, colori… evitare fotocopie “sporche” o con caratteri deformati
e bordi neri; ordinare le unità informative in senso logico e
cronologico; evidenziare i termini specifici e le parole chiave; inserire immagini o disegni o grafici per facilitare la
comprensione.56
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All.2 – Semplificare un testo – 2
La sintassi costruire frasi brevi (10-15 parole); preferire strutture paratattiche; tra le subordinate
preferire temporali, causali, finali; usare per lo più i modi finiti dei verbi, evitando - per
quanto possibile - infiniti, participi e gerundi; preferire l’indicativo: presente, passato prossimo,
futuro semplice, imperfetto. preferire la forma attiva; nella costruzione della frase rispettare l’ordine
Soggetto – Verbo – Oggetto (SVO) evitare gli incisi, la doppia negazione.
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All.3 – Semplificare un testo – 3
Il lessico fare riferimento al Vocabolario di base della lingua
italiana di Tullio de Mauro (VdB) fornire un glossario delle parole che non rientrano in
tale vocabolario; ripetere il nome o altre parole chiave evitando l’uso di
sinonimi e facendo ricorso in modo limitato ai pronomi;
evitare espressioni idiomatiche, forme figurate e personalizzazioni, metafore e altre figure retoriche;
per unire frasi usare i connettivi più comuni (e, o, ma, perché, quando, ecc.).
(rielaborazione di A. Olivieri da : D. Bertocchi, materiali per il corso Non uno di meno. Studiare in L2, Centro COME, Milano, 2008)58
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Testi e film suggeritiM.E.Bianchi, V.Rossi, L. Ventriglia, (2011) Dislessia: la legge 170/2010 –
Il Decreto attuativo e le Linee guida, il PDP. Firenze Libri liberi ed.Antonio Calvani (2011) Principi dell’istruzione e strategie per
insegnare. Roma - Carocci editore V.Cornoldi e altri, Il primo strumento compensativo per un alunno con
dislessia. Un efficiente metodo di studio – Dislessia –gennaio 2010Mario Gineprini Marco Guastavigna, (2004) Mappe per capire. Capire
per mappe. Rappresentazioni della conoscenza nella didattica, Carocci Faber Roma
DVDAID, Come una macchia di cioccolatoAamir Khan, Stelle sulla terra (2007)AID, Come può essere così difficile
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SITOGRAFIA
www.aiditalia.orgwww.didasfera.itwww.ilsussidiario.net www.passodopopasso.blogspot.itwww.mapper.itwww.tuttiabordo-dislessia.blogspot.itwww.cmaptools.it/www.studioinmappa.itwww.bibliolab.ithttp://www.liberliber.it/progetti/manuzio/http://www.fingertalks.it/aritmeticando/
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