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Sicurezza e qualità del packagingalimentare:
per consumatori ed ambiente
SANA, Bologna 12 settembre 2008
Francesca Mostardini, Global Packaging manager Pack Co
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SOMMARIO
• I consumatori • Sicurezza alimentare• Basi normative: Regolamento quadro e GMP• Le fonti di contaminazione • Osservazioni• La compatibilità ambientale • Scenari
SANA, Bologna 12 settembre 2008
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I consumatori di oggi
I consumatori oggi, soprattutto quelli italiani ed europei, stanno diventando sempre più esperti nel riconoscere il valore intrinseco di ciò che comprano, dalla scelta delle materie prime, agli aspetti tecnologici, all’attenzione rivolta al corretto utilizzo ambientale delle risorse naturali, alla logistica e al packaging, nell’ottica di un concetto di qualità globale.
SANA, Bologna 13 settembre 2008
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SICUREZZA ALIMENTARE: unaquestione per tutta la filiera
• La sicurezza alimentare riguarda tutta la filiera
• Il packaging alimentare FA PARTE DELLA FILIERA
• Stessi criteri e principi di sicurezza fra alimenti e packaging
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Panorama legislativo
• Food law: REG. (CE) N. 178/2002 del 28 gennaio2002
• Norma quadro su Materiali in contatto con alimenti: REG. (CE) N. 1935/2004 del 27 ottobre 2004
• Controlli ufficiali:
REG. (CE) N. 882/2004 del 29 aprile 2004
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I REQUISITI DI LEGGE PER I MATERIALI DESTINATI AL CONTATTO ALIMENTARE
Regolamento CE1935/2004
• Sicurezza (Art.3)• Etichettatura (Art.5)• Dichiarazione di conformità e documentazione di supporto
(Art.16)• Rintracciabilità (Art.17)• Confidenzialità e protezione dei dati
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Materiali & oggetti in contatto con alimenti(MCA)
Normativa di carattere generale
Si applica a tutti i materiali e oggetti…e quindi….
Non esistono materiali e oggetti NONregolamentati
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Le normative di riferimento• per tutti i MCA: Disposizioni di carattere generale• per alcuni MCA : Disposizioni di carattere specifico(es plastica, carta, vetro etc..)
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Articolo 3 Requisiti generalisafety clause
I materiali e gli oggetti, ……, devono essere prodotticonformemente alle buone pratiche di fabbricazioneaffinché, in condizioni d'impiego normali o prevedibili,essi non trasferiscano ai prodotti alimentari componentiin quantità tale da:a) costituire un pericolo per la salute umana;b) comportare una modifica inaccettabile dellacomposizione dei prodotti alimentari;c) comportare un deterioramento delle loro
caratteristiche organolettiche
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MCA Compliance
La dichiarazione di conformità all’Art.3 implica la dichiarazione di produrre “conformemente alle buone pratiche di fabbricazione”:
• Prima solo in linea generale• Ora secondo regole specifiche
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Art.1 Oggetto
Il presente regolamento stabilisce le norme relative alle buone pratiche di fabbricazione (GMP) per i gruppi di materiali e di oggetti elencati nell’allegato I al Reg. (CE) n. 1935/2004 e le combinazioni di tali materiali ed oggetti o di materiali ed oggetti riciclati impiegati in tali materiali ed oggetti.
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Art.2 Campo di applicazione
Il presente regolamento si applica:
•a tutte le fasi di produzione pertinenti e•a tutti i settori in cui si fabbricano materiali ed oggetti
destinati a venire a contatto con prodotti alimentari
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Art.3 Definizione
…. gli aspetti del sistema di garanzia della qualità cheassicurano che i materiali e gli oggetti siano fabbricatie controllati in modo coerente e nel rispetto dell'igiene, al
fine di conformarsi alle norme ad essi applicabili e agli standard qualitativi adeguati all'uso cui sono destinati, senza costituire rischi per la salute umana o modificare in modo inaccettabile la composizione del prodotto alimentare o provocare un deterioramento delle sue caratteristiche organolettiche
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I possibili contaminanti
•Inchiostri
•Additivi
•Coatings
•Adesivi
•Plastificanti
•NIAS (Impurità, Prodotti di degradazione,etc)
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Come si raggiunge la protezione dei consumatori
• Conoscendo i limiti di migrazione e i dati tossicologici valutati dall’EFSA sulla sostanza oggetto di interesse
• Controllando e verificando la conformità da parte sia dell’industria di packaging sia dell’industria alimentare.
• Attraverso la formazione ed educazione a tutti i livelli sui fenomeni di migrazione e i rischi conseguenti
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I benefici
…per l’Industria
Packaging industryPer una rapida valutazione della compliance del sistema
imballaggio alimentoFood IndustryIncrementare le competenze degli addetti al controllo qualità in
modo specificoMaggior conoscenza sui processi di diffusione e ripartizione dei
composti organici negli alimenti= maggior consapevolezza della sicurezza alimentare
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I benefici
…per i consumatori
Migliore sorveglianza sui FCM
Maggior confidenza nella sicurezza dei FCM
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Le norme di riferimento • EN 13428 “Packaging – Requirements specific to manufacturing and
composition – Prevention by source reduction”.
• EN 13429 : 2000: Packaging Reuse.
• EN 13430 : 2000: Packaging – Requirements for packaging recoverable by material recycling
• EN 13431 : 2000: Packaging – Requirements for packaging recoverable in the form of energy recovery, including specification of minimum inferior calorific value
• EN 13432:2000 Packaging – Requirements for packaging recoverable through composting and biodegradation - Test scheme and evaluation criteria for the final acceptance of packaging
• EN 14021 : 2002 Environmental labels and declarations – Self declared environmental claims (Type II environmental labelling)
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Analisi comparativa dei manufattiA parità di funzione e prestazione, la valutazione dell’impatto ambientale complessivo di un dato manufatto deve essere condotta secondo uno schema definito, standardizzato ed uniforme (norma europea UNI EN ISO 14040, approvata dal CEN, Comitato Europeo di Normazione, il 29 giugno 1997):
Life cycle assessment
Secondo la SETAC "[…] l'LCA è un processo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività, attraverso l'identificazione e la quantificazione dei consumi di materia, energia ed emissioni nell'ambiente e l'identificazione e la valutazione delle opportunità per diminuire questi impatti. L'analisi riguarda l'intero ciclo di vita del prodotto ("dalla culla alla tomba"): dall'estrazione e trattamento delle materie prime, alla produzione, trasporto e distribuzione del prodotto, al suo uso, riuso e manutenzione, fino al riciclo e alla collocazione finale del prodotto dopo l'uso […]" (SETAC, 1993).
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1. Definizione dell’unità funzionale da valutare ad inizio vita (materie prime, produzione di intermedi, processi), di vita in opera e di fine vita (discarica, combustione, riciclo)
2. Per tutte le fasi di vita va delineato il diagramma di flusso che evidenzi per ciascuna fase i flussi di entrata ed uscita
3. Valutazione dell’entità di modificazione ambientale (consumo energetico, consumo risorse non rinnovabili,rilascio di emissioni e rifiuti) che si determinano nella produzione, vita e smaltimento dell’oggetto
4. Normalizzazione dei risultati attraverso parametri di pesatura einterpretazione dei risultati
Studio LCA
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Categorie di impatto ambientale
• Consumo di risorse non rinnovabili• Cambiamenti climatici (riscaldamento globale espresso in Kg
equivalenti di CO2)• Effetto sullo strato di ozono (espresso in kg equivalenti di CFC11)• Tossicità per l’uomo • Ossidazione fotochimica• Acidificazione delle piogge • Eutrofizzazione delle acque
Si usano fattori di conversione-equivalenza per calcolare gli impatti di ciascuna categoria
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Osservazioni • Le valutazioni che si ottengono da questo studio sono
specifiche per ciascuna unità funzionale considerata in base alle caratteristiche fisiche e costituzionali.
• Permettono di valutare in modo oggettivo i punti di forza e di debolezza di un manufatto , del suo processo produttivo e del fine vita
• Così da rendere significativi i confronti tra le diverse unità funzionali analizzate
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Imballaggi di cartone:
rispetto a PVC vantaggi per l’impatto sul consumo di risorse e su riscaldamento globale
Svantaggi per la tossicità sull’uomo, l’acidificazione delle acque e eutrofizzazione
Esempio : caratterizzazione degli impatti ambientali delle unità funzionali scatola PVC, di PET e di cartoncino per
cioccolatini (fonte AIPE) con fine vita in discarica
Imballaggio rigido PET : impatti ambientali maggiori rispetto a quelli di PVC per tutte le categorie
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Carbon Footprint parameter
But the carbon footprint tells us only aboutcarbon emissions; it says nothing about total environmental impact.
To get an all-round picture, many other factors –acidification, ozone depletion, energy consumption, soil and water pollution, and more – need to be considered.
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Scenari
Organizzare il valore del Packaging e dei FCM lungo l’intera filiera alimentare ai fini di:
• Riempire le lacune di conoscenza in ambito risk assessment• Armonizzare gli approcci a livello EU• Sviluppare soluzioni efficienti, riutilizzabili, a basso impatto
ambientale e a costi contenuti in una prospettiva di sviluppo sostenibile
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