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Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sono, inoltre, attribuite le competenze in ma-teria di sport e di vigi-lanza sull'albo dei se-gretari comunali e pro-vinciali, nonché le fun-zioni di indirizzo e co-ordinamento in mate-ria di politiche giovanili e di politiche per la
famiglia.
Alla Presidenza del Consi-glio è altresì trasferita la segreteria del CIPE, non-ché l'iniziativa legislativa in materia di allocazione del-le funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane di cui all'ar-ticolo 117, secondo com-ma, lettera p), della Costi-
tuzione.
Presentazione
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 18 maggio scorso il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181 recante "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presiden-za del Consiglio dei Mini-
stri e dei Ministeri".
Il provvedimento, appro-vato dal Consiglio dei Mi-nistri del 17 maggio 2006, provvede ad un riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di alcuni Ministeri per rafforzare l'azione di governo e ren-derla più funzionale alla realizzazione del Program-
ma.
Si prevede, in primo luogo, la ripartizione tra più Mini-steri delle seguenti funzio-
ni:
le funzioni in materia di infrastrutture e trasporti sono ripartite tra il Mini-stero delle Infrastrutture e
il Ministero dei Trasporti;
le funzioni in materia di istruzione, università e ricerca sono ripartite tra Ministero dell'Istruzione e Ministero dell'Università e
della Ricerca;
le funzioni in materia di commercio con l'estero, oggi attribuite al Ministero delle Attività Produttive, sono assegnate al neoisti-tuito Ministero per il Commercio Internaziona-
le.
Si prevede, inoltre, la se-guente redistribuzione di funzioni tra Ministeri o tra Ministeri e la Presidenza
del Consiglio dei Ministri:
al Ministero dello Sviluppo Economico sono trasferite le funzioni in materia di
politiche di coesione;
al neoistituito Ministero delle Solidarietà Sociale sono attribuite le funzioni intestate al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di politi-che sociali, di lavoratori extracomunitari e di politi-
che antidroga;
al Ministero degli Affari Esteri sono trasferite le funzioni in materia di poli-tiche per gli italiani nel
mondo;
al Ministero per i Beni e le Attività Culturali sono trasferite le fun-zioni in materia di turi-
smo.
RIORDINO DELLE ATTRIBUZIONI DELLA PCM E DEI MINISTERI
SOMMARIO:
FALSA PARTENZA
ISTITUZIONALE
2
I MINISTRI DEL
GOVERNO PRODI
3
RIQUALIFICAZIONE
AREA B
4
APERTURE PROLUN-
GATE
4
POMPEI 5
TAVOLO TECNICO 6
CONGEDI 6
Notizie di rilievo:
• I MINISTRI DEL GOVERNO PRODI II
• RIQUALIFICAZIONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE.
• CASSAZIONE: MENO GRAVE COMPORTAMENTO DEL DIPENDENTE PUBBLICO CHE NON MARCA CARTELLINO
NOTIZIARIO DI CARATTERE GENERALE AD USO DEI QUADRI SINDACALI
SINDACATO CULTURA LAVORO
MAGGIO 2006MAGGIO 2006MAGGIO 2006MAGGIO 2006
NUMERO 4NUMERO 4NUMERO 4NUMERO 4
La composizione del Governo
Prodi induce chi si occupa
professionalmente di istituzioni
pubbliche ad alcune considera-
zioni sconsolate.
Una premessa che non dovreb-
be essere necessaria: la Costi-
tuzione della Repubblica italia-
na all’articolo 95 dice testual-
mente "La legge provvede
all'ordinamento della presiden-
za del Consiglio e determina il
numero, le attribuzioni e l'or-
ganizzazione dei ministeri".
Ciò significa che mentre non
c’è nessun limite prestabilito al
numero dei ministri, quello dei
cosiddetti portafogli ministe-
riali è predefinito per legge. La
confusione che spesso i giorna-
li fanno dimostra solo il livello
di ignoranza sulle nostre istitu-
zioni (stiamo parlando della
Costituzione, mica di una oscu-
ra norma) diffuso nel paese.
Nuovi ministeri, una questione
di modo
In sede di costituzione del
nuovo Governo sono stati no-
minati diciotto ministri con
portafoglio e sette senza. Poi-
ché però i ministeri erano in
tutto quattordici, con un decre-
to legge approvato dal primo
Consiglio dei ministri ne sono
stati creati quattro nuovi. Per la
cronaca: Università e ricerca,
Solidarietà sociale, Trasporti e
Commercio internazionale.
Si tratta di una decisione senza
precedenti nella storia repub-
blicana.
Il problema non è tanto – o
solo – la moltiplicazione dei
ministeri, che pure qualche
problema nella funzionalità del
Consiglio dei ministri la porrà.
Ma è soprattutto il modo. Nel
2001 la sinistra aveva addirit-
tura criticato il presidente
Ciampi per aver firmato il
decreto legge col quale non si
dava attuazione alla fusione tra
ministero della Sanità e mini-
stero del Welfare e tra ministe-
ro delle Comunicazioni e mini-
stero delle Attività produttive.
Adesso ha fatto, molto di peg-
gio creando per decreto legge
nuovi ministeri, e modificando,
sempre attraverso tale strumen-
to, in maniera molto sostanzia-
le le competenze di altri.
C’è ovviamente un problema
di costituzionalità (è un caso
straordinario di necessità e
d’urgenza?), c’è un problema
di opportunità pratica (quali
sono i benefici di separare le
competenze di chi si occupa
delle strade da quelli di chi si
occupa delle ferrovie, porti e
aeroporti?). Ma c’è in maniera
molto più preoccupante una
concezione dei rapporti tra
politica e istituzioni, direi di
più, del rapporto tra "fare poli-
tica" e "governare", che denota
una deriva pericolosa e foriera
di ulteriori passaggi.
Sul primo punto non insisto.
Altri meglio di me potrà argo-
mentare sulla incostituzionalità
del ricorso al decreto legge.
Il secondo punto è altrettanto
importante. Quando nello stes-
so decreto si spezzettano le
competenze del dipartimento
delle politiche di sviluppo tra
ministero dell’Economia, mini-
stero dello Sviluppo economi-
co e presidenza del Consiglio,
qualcuno si è chiesto quali
sono le conseguenze per i pro-
cessi di programmazione degli
investimenti pubblici? C’è una
analisi in merito? Si sono senti-
ti i principali attori della politi-
ca stessa (le Regioni, ad esem-
pio)? A nessuno è venuto il
sospetto che allontanando le
decisioni in materia di investi-
menti dalla gestione del bilan-
cio sarà molto più difficile
rispettare i programmi di spe-
sa? Gli osservatori che hanno
chiesto la riunificazione delle
competenze sull’economia
reale, sanno quali sono le atti-
vità concrete che vengono
compiute nelle diverse sedi?
Cosa significa "governare"
Ma il punto fondamentale è il
terzo. Governare non vuol dire
solo fare leggi, né a maggior
ragione singoli atti puntuali.
Vuol dire assicurare continuità,
coerenza e direzione a un insie-
me di attività, in parte svolte
dallo Stato e in parte da altri
soggetti che contribuiscono ad
affrontare e possibilmente
risolvere un problema colletti-
vo. Per far questo ci vogliono
qualche volta (molto meno di
quanto generalmente si creda)
nuove norme, ci vogliono ri-
sorse finanziarie, ma soprattut-
to ci vogliono persone che
siano capaci di tradurre gli
indirizzi in atti puntuali, in
relazioni permanenti con gli
altri soggetti interni ed esterni
necessari all’attuazione degli
obiettivi, e così via. Montare e
smontare con un tratto di penna
strutture organizzative senza le
quali svolgere tali funzioni è
impensabile, significa sostan-
zialmente rendere impossibile
il governare.
Tutti coloro che di fronte a
qualsiasi problema affermano
la necessità di una scelta orga-
nizzativa (facciamo un’agen-
zia, facciamo un authority,
eccetera) farebbero bene a
riflettere sul fatto che in primo
luogo tali trasformazioni hanno
sempre delle conseguenze
molto pratiche (quanto costa
trasferire il personale alla pre-
sidenza del Consiglio?) e che
comunque si tratta di processi
che implicano persone, compe-
tenze, tecnologie, risorse e che
come tali hanno bisogno di
essere costruiti, assistiti, curati.
Se non si dedica ad essi l’atten-
zione di cui hanno bisogno,
non si ha il diritto di lamentare
l’inefficienza amministrativa.
Ma forse c’è ancora di più e si
tratta di una eredità avvelenata
della legislatura che si è appe-
na chiusa. Anzitutto, la convin-
zione che governare male non
fa perdere le elezioni. Ora, a
parte il fatto che Silvio Berlu-
sconi le elezioni le ha perse
(per la precisione, dato che si
tende a dimenticarlo, Forza
Italia ha perso quasi 2 milioni
di elettori malgrado il fatto che
il numero dei voti validi sia
aumentato di un milione), si
poteva sperare di meglio dal
Governo dell’Ulivo.
Infine, forse, gioca la convin-
zione che liberarsi delle regole
aumenta il margine di manovra
di chi occupa posizioni di pote-
re. E questo è completamente
falso: non avere regole espone
proprio chi occupa posizioni di
potere a ogni forma di pressio-
FALSA PARTENZA IST ITUZ IONALE
Pagina 2
SINDACATO
privilegi, interventi ad hoc,
eccetera. Rende, appunto, la
funzione del governare terribil-
mente difficile. Il precedente
che è stato consumato in que-
sta occasione sarà pagato dura-
mente in sede di composizione
di tutti i prossimi governi: non
è un caso – e non è nemmeno
per mera virtù repubblicana –
che in quasi cinquanta anni di
governi a guida democristiana
una cosa di questo genere non
sia mai stata fatta.
Il Governo è nato – ribadisco:
dal punto di vista istituzionale
– nel modo peggiore possibile.
Speriamo che il futuro ci riser-
vi qualcosa di meglio.
Bruno Dente
22-05-2006
(www.lavoce.info)
«La verità era uno specchio che ca-dendo dal cielo si ruppe. Ciascuno ne prese un pezzo e veden-do riflessa in esso la propria imma-gine, credette di possedere l'intera verità”. (Mevlana Rumi, Sec. XVI)
Sottosegretario: Chiara
Acciarini
Politiche giovanili e attività
sportive
Ministro: Giovanna Melan-
dri
Sottosegretari: Giovanni
Lolli, Elidio de Paoli
Ministri con portafoglio
Affari Esteri
Ministro: Massimo D'Alema
Sottosegretari: Famiano Crucianelli, Donato di San-to, Gianni Vernetti, Vittorio Craxi, Ugo Intini, Patrizia
Sentinelli
Interno
Ministro: Giuliano Amato
Sottosegretari: Marcella Lucidi, Ettore Rosato, Ales-sandro Paino, Franco Dona-
to, Marco Minniti
Giustizia
Ministro: Clemente Mastel-
la
Sottosegretari: Luigi Man-coni, Alberto Maritati, Da-niela Melchiorre, Luigi Scot-
ti, Luigi Rigotti
Economia e Finanze
Ministro: Tommaso Padoa
Schioppa
Sottosegretar i :Mass imo Tononi, Paolo Cento, Ma-rio Lettieri, Alfiero Grandi, Casula Antonangelo, Vin-
cenzo Visco, Roberto Pinza
Sviluppo Economico
Ministro: Pierluigi Bersani
Sottosegretari: Filippo Bub-bico, Paolo Giaretta, Alfon-
so Gianni, Sergio D'Antoni
Università e Ricerca
Ministro: Fabio Mussi
Sottosegretari: Luciano Modica, Nando Dalla Chie-
sa
Istruzione
Ministro: Beppe Fioroni
Sottosegretari: Gaetano Pascarella, Letizia De Tor-
re, Mariangela Bastico
Lavoro e Previdenza Sociale
Ministro: Cesare Damiano
Sottosegretari: Antonio
Montagnino, Rosa Rinaldi
Solidarietà sociale
Ministro: Paolo Ferrero
Sottosegretari: Franca Do-
naggio, Cristina De Luca
Difesa
Ministro: Arturo Parisi
Sottosegretari: Giovanni Lorenzo Forcieri, Emidio
Casula, Marco Verzaschi
Politiche Agricole, Alimen-
tari e Forestali
Ministro: Paolo De Castro
Sottosetretari: Guido Tam-
pieri, Stefano Boco
Ambiente e Tutela del Ter-
ritorio
Ministro: Alfonso Pecoraro
Scanio
Sottosegretari: Gianni Piat-ti, Bruno Dettori, Laura
Marchetti
Infrastrutture
Ministro: Antonio Di Pietro
Sottosegretari: Luigi Medu-ri, Tommaso Casillo, Ange-
lo Capodicasa
Trasporti
Ministro: Alessandro Bian-
chi
Sottosegretari: Andrea An-
nunziata, Cesare de Piccoli
Salute
Ministro: Livia Turco
Sottosegretari: Serafino Zucchelli, Antonio Gaglio-
ne, Giampaolo Patta
Beni e Attività Culturali
Ministro: Francesco Ru-
telli
Sottosegretari: Elena
Montecchi, Andrea Mar-
cucci, Danielle Mazzonis
Comunicazioni
Ministro: Paolo Gentiloni
Sottosegretari: Luigi Viner-
cati, Giorgio Calò
I MINISTR I I MINISTRI I MINISTRI I MINISTRI DELDELDELDEL GOVERNO PRODI I I GOVERNO PRODI I I GOVERNO PRODI I I GOVERNO PRODI I I
Pagina 3
NUMERO 4
Presidente del Consiglio
Romano Prodi
VicePresidente del Consi-
glio
Massimo D'Alema
Francesco Rutelli
Sottosegretari di Stato alla
Presidenza del Consiglio
Enrico Letta
Enrico Micheli
Fabio Gobbo
Ricardo Franco Levi
Ministri senza portafo-
glio
Affari regionali e autonomie
locali
Ministro: Linda Lanzillotta
Sottosegretario: Pietro
Colonnella
Attuazione programma di
Governo
Ministro: Giulio Santagata
Riforme e innovazione nella
pubblica amministrazione
Ministro: Luigi Nicolais
Sottosegretari: Beatrice
Magnolfi, Giampiero Scanu
Diritti e pari opportunità
Ministro: Barbara Pollastrini
Sottosegretario: Donatella
Linguiti
Politiche europee e com-
mercio internazionale
Ministro: Emma Bonino
Sottosegretari: Mauro Ago-
stini, Milos Budin
Rapporti con il Parlamento
e riforme istituzionali
Ministro: Vannino Chiti
Sottosegretari: Giampaolo
PROGETTO APERTURE
PROLUNGATE: LA CGIL
E LA CISL TENTANO DI
ANNULLARLO.
La CGIL e CISL hanno chiesto
all’amministrazione di cancel-
lare il progetto denominato “
aperture prolungate”o meglio,
hanno avanzato la proposta di
destinare le somme alla con-
trattazione d’Istituto.
E’ evidente che si vuole tentare
di cancellare la perequazione
la quale, a nostro parere, va
consolidata in busta paga ed il
paradosso di questa situazione
è che la stessa Amministrazio-
ne afferma che occorre dare
certezze ai lavoratori differen-
temente da quanto sostenuto da
Cgil e Cisl.
Se pur è vero che vadano af-
frontate le diverse problemati-
che connesse alle aperture
degli Istituti periferici come, ad
esempio, gli archivi e le biblio-
teche nonchè diverse soprin-
tendenze che non possono
attuare l’ orario di 11 ore a
causa della riduzione degli
organici e dei tagli sulle spese
di funzionamento, bisogna
allora modificare il progetto
originario del 2000 preveden-
do, ad esempio, che non sia più
preso il parametro dell’ apertu-
ra straordinaria ma che diventi,
a tutti gli effetti un progetto di
produttività ed efficienza e,
quindi, sganciato dalla conces-
sione di deroghe da parte del
tavolo di contrattazione.
Tutto ciò in attesa di consolida-
re i fondi direttamente in busta
paga perché le risorse messe
nella legge finanziaria oggi
non consentirebbero neanche il
pagamento della vacanza con-
trattuale poiché l’importo stan-
ziato darebbe un rinnovo con-
trattuale tra i 4 ed i 5 euro.
Pertanto lavoriamo seriamente
per consolidare quanto gia
abbiamo per tutti i lavoratori
altro che sistema premiante che
nella testa dei due sindacati
significa tanto a pochi e niente
agli altri.
R IQUALIF ICAZ IONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE.R IQUALIF ICAZ IONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE.R IQUALIF ICAZ IONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE.R IQUALIF ICAZ IONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE.
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SINDACATO
Dopo l’area C anche per l’area B il gruppo di lavoro tecnico istituito con D.D. inizierà il lavoro per procedere alla ripartizio-
ne dei posti aggiuntivi per la riqualificazione per ciascuna regione e per ciascun profilo professionale che ricordiamo sono:
Area Vigilanza
Area Amministrativa
Area Tecnica
Area Informatica
I posti aggiuntivi che si sommano ai 5816 iniziali sono in totale 2931 così distinti.
Area B riqualificazione Incremento posti riqualificazione
Da B2 verso B3 1727
Da B1 verso B3 182
Da B1 verso B2 1022
La prima riunione del gruppo di lavoro si terrà il 23 maggio.
APERTURE PROLUNGATE LA CONFSAL NELLA STAMPA
ADNKRONOS – 22
MAGGIO 2006
POMPEI: SCAVI A RI-
SCHIO, CHIUSURA DA
DOMANI AL 27 – IN
PROGRAMMA ASSEM-
BLEE SINDACALI
Napoli. … Disagi ai visita-
tori del complesso archeolo-
gico di Pompei nell’arco
orario dalle 8,30 alle 12,30
… a causa di assemblee
sindacali indette da Cgil,
Cisl … e CONFSAL-
UNSA-SNABCA … La
soprintendenza fa sapere
che si impegnerà a ridurre
al minimo gli eventuali di-
sagi.
IL MESSAGGERO - 10
MAGGIO 2006
STATALI PRECARI, IL
POSTO E' A RISCHIO
(P.Piovani)
Sono almeno 200 mila i
lavoratori pubblici
"flessibili".. Ma la Finanzia-
ria del 2006 impone un li-
mite di spesa. Statali preca-
ri, il posto è a rischio .
Nei prossimi mesi molte
amministrazioni non po-
tranno rinnovare i contratti
Nella pubblica amministra-
zione lavora un numero
difficilmente calcolabile di
precari: almeno 200 mila,
scuola esclusa. Nella secon-
da metà di quest’anno, mol-
tissimi di questi “lavoratori
flessibili” potrebbero tro-
varsi senza contratto. E’
stata l’ultima Finanziaria
(quella approvata alla fine
del 2005) che ha imposto
alle amministrazioni statali
una fortissima riduzione
della spesa destinata a que-
sto tipo di personale. Nella
prima parte dell’anno però
le amministrazioni non
sembrano aver limitato di
molto il numero di contratti
a termine, interinali,
co.co.co. e delle altre forme
di lavoro flessibile. Proba-
bilmente si spera che, come
spesso avviene in questi
casi, la norma venga prima
o poi corretta, tanto più che
siamo alla vigilia di un
cambio di governo. Nel
frattempo …
… Resta esclusa dal taglio
la scuola, dove pure i preca-
ri sono tantissimi, circa 200
mila. Proprio oggi il sinda-
cato autonomo SNALS-
CONFSAL dedica una ma-
nifestazione a questo tema.
Diventa meno grave il comportamento del di-pendente della pubblica amministrazione che esce dall'ufficio senza marcare il cartellino.
Le Sezioni unite penali della Cassazione inte-vengono sulla questione che negli anni ha avuto interpretazioni contra-stanti e sanciscono de-fintivamente che l'impie-gato della p.a. che non timbra il cartellino per fare risultare gli sposta-menti durante l'orario di ufficio dovra' essere pro-cessato solo per il reato
di truffa e non anche per quello di falso in atti pubblici come e' accadu-to sino ad ora.
Scrivono i supremi giudi-ci nella sentenza 15983 che ''i cartellini marca-tempo ed i fogli di pre-senza dei pubblici dipen-denti non sono atti pub-blici, essendo essi desti-nati ad attestare da par-te del pubblico dipen-dente solo una circo-stanza materiale che afferisce al rapporto di lavoro tra lui e la pubbli-ca amministrazione, ed in cio' esauriscono in via
immediata i loro effetti, non involgendo affatto manifestazioni dichiara-tive, attestative o di vo-lonta' riferibili alla p.a.''
Applicando questo prin-cipio, le Sezioni Unite di piazza Cavour hanno annullato la condanna per falso in atto pubblico inflitta dalla Corte d'ap-pello di Palermo a due dipendenti della Soprin-tendenza ai beni cultura-li ed ambientali di Agri-gento che avevano ''falsamente attestato la loro presenza al lavoro nell'ufficio, allontana-nandosene, invece, sen-za formale permesso e timbrando il proprio car-tellino in mnaiera da non fare risultare gli orari di entrata e di uscita effet-tivi''.
(Data: 22/05/2006 - Autore: Adnkronos)
CASSAZIONE: MENO GRAVE COMPORTAMENTO DEL
DIPENDENTE PUBBLICO CHE NON MARCA CARTELLINO
ha confermato la dispo-nibilità della somma di 900mila euro per garan-tire la copertura econo-mica ai progetti per gli addetti alla vigilanza. La notizia che potrebbe in-durre i lavoratori a fare marcia indietro è conte-nuta in un passaggio successivo: “a seguito della nota del Capo Di-partimento, Giuseppe Proietti del 21 aprile 20-06 - prosegue la comu-nicazione - è stato di-sposto il pagamento del lavoro straordinario per passaggio consegne re-lativo agli anni 1988/96 (TAR Campania - Sen-tenza n. 144 del ° marzo 1995; Consiglio di Stato - Sentenza n. 928 del 15 dicembre 2000), pari ad euro 458.285,38 a cari-co del Ministero, con anticipazione di cassa dal bilancio della Soprin-tendenza”. Crimaco ha armunciato che si è provveduto a dare inizio ai Corsi di formazione del Personale di Vigilan-za, come da accordo sindacale sottoscritto ieri e che la direzione ammi-
nistrativa si impegna a monitorare i percorsi formativi del personale e tutto quanto attiene agli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali”. Insomma la situazione sembrerebbe evolversi in senso positivo per le maestranze e questo potrebbe far saltare le assemblee. Con buona pace di chi ha a cuore le sorti del complesso ar-cheologico e degli attuali gestori.
Carmine Alboretti
(Il Giornale di Napoli )
23 maggio 2006
POMPEI . ASSEMBLEE SINDACAL I , A RISCHIO L 'APERTURA DEGLI SCAVI
Quattro giorni di apertu-ra a singhiozzo per gli Scavi di Pompei, Ercola-no, Oplonti e l'Antiqua-rium di Boscoreale. Lo rivela una nota dell'Uffi-cio stampa della Soprin-tendenza Autonoma, in base alla quale da oggi fino a sabato, le assem-blee sindacali indette potrebbero ritardare l'a-pertura alle ore 10,30. La mobilitazione dei sin-dacati scaturirebbe dalla mancata corresponsione degli straordinari per alcune armualità pre-gresse, oggetto di un lungo e difficile braccio di ferro tra le parti. Fin qui, dunque, la cronaca, anche se una dichiara-zione ufficiale del city manager Luigi Crimaco potrebbe rimettere tutto in discussione e far sì che i turisti che sempre più numerosi si affollano all'ingresso delle rovine romane non abbiano a subire disagi di sorta. Il direttore, infatti, nel ri-percorrere le ultime vi-cende della trattativa, ha sottolineato che l'ac-certamento del bilancio
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NUMERO 4
«Diventa meno grave il comportamento del
dipendente della pub-
blica amministrazione
che esce dall'ufficio
senza marcare il car-
«la situazione sem-brerebbe evolversi in
senso positivo per le
maestranze ”.
cesima mensilità) è possibile solo nel caso che i permessi previsti dall'art. 33, comma 2 e 3, legge n. 104/92 (ai quali ri-manda l'art. 42, commi 1 e 2, del D.lgvo n. 151/2001) venga-no cumulati con il congedo parentale.Al riguardo, nel pre-mettere che finora non sono stati portati a conoscenza dello scrivente casi di inesatta appli-cazione della normativa di cui sopra da parte di strutture periferiche, si fa presente che con circolari n. 72599 e n. 816-02, rispettivamente in data 15 ottobre 2003 e 18 novembre 2003, sono state fornite oppor-tune direttive a tutti gli Uffici dipendenti per quanto riguarda eventuali decurtazioni delle ferie e della tredicesima in conseguenza dell'utilizzo dei permessi di cui all'art. 33 della legge n. 104/92.Con tali circola-ri è stato evidenziato che, in virtù della normativa contrat-tuale (art. 18, comma 6, del CCNL del 16.5.1995, riferente-
Congedi e permessi spet-tanti ai genitori con figli
portatori di handicap.
Richiesta di intervento ai fini di una corretta applicazione della normativa.In merito alla richie-sta avanzata con lettera n. 1121 in data 27 aprile 2006, nella quale l'Organizzazione Sindaca-le SALFI, Federazione CON-FSAL/UNSA (vedasi comunica-to n. 120/06 del 10.05.2006, n.d.r.), fornendo alcuni autore-voli pareri in merito all'applica-zione della normativa, ha fatto presente che da parte di non precisate strutture periferiche è stato erroneamente decurta-to il monte ferie di genitori fruenti dei permessi previsti per assistenza a figli portatori di handicap grave di congedi pa-rentali, pur in mancanza di uti-lizzo di congedi parentali, si fa
presente quanto segue.
La predetta decurtazione è illegittima in quanto la riduzio-ne delle ferie (come della tredi-
si ai 3 giorni mensili di cui al comma 3 dell'art. 33 della legge n. 104/92), i permessi per assi-stenza a portatori di handicap grave della legge n. 104/92 non comportavano alcuna riduzione delle ferie, mentre, sulla base dell’orientamento espresso dal Dipartimento della Funzione Pubblica (nota dell'8.7.2002), la tredicesima poteva essere de-curtata solamente in caso di
cumulo con i congedi parentali.
I documenti esplicativi in que-stione, sebbene anteriori al parere n. 3389 in data. 9.11.2005 del Consiglio di Sta-to, risultano essere perfetta-mente in linea con l'interpreta-zione normativa resa dal pre-detto Consesso, che l'Organiz-zazione Sindacale SALFI cita a sostegno delle proprie argo-mentazioni. CONF.SAL Dipar-
timento per le Politiche Fiscali
Il Direttore dell’Ufficio - Aldo Bovi Il Segretario Nazionale –
Sebastiano Callipo)»
CONGEDI E PERMESSI PER GENITORI CON FIGLI PORTATORI DI HANDICAP
TAVOLO TECNICO LAVORATORI PRECARI: ISTITUITO CON D.D. 17/02/2006 PER L’ESAME DELLE PROBLEMATICHE RELA-TIVE ALL’APPLICAZIONE DELL’ART. 1 COMMA 247 DELLA
LEGGE FINANZIARIA 2006.
Il tavolo tecnico sui lavoratori precari, che anche oggi si è riunito, al fine di affrontare le problematiche connesse all’articolo 1 comma 247 della legge finanziaria 2006, ha rassegnato un documento conclusivo e, pertanto, sotto-scritto dai componenti designati dalle OO.SS. che ne hanno condiviso gli intenti. Da premettere che l’UNSA, a più riprese, è stata contraria al concorso con apertura anche agli esterni e quindi, coerentemente, aveva ritirato la pro-pria delegazione. Il tavolo tecnico, comunque, nel rassegnare il documento di cui sopra, ha auspicato che l’Amministrazione recepisca la proposta e ciò consenta di garantire, nel contempo, le posizioni dei dipendenti in servizio a tempo determinato e il rispetto delle prescrizioni legislative. 26 maggio 2006
C.O.N.F.SAL
UNIONE NAZIONALE
SINDACATI AUTONOMI
S.N.A.B.C.A
NOTIZIARIO DI CARATTERE GENERALE AD USO DEI QUADRI
S INDACALI DELL’ UNSA BENI CULTURALI
SEGRETERIA NAZIONALE
Via del Collegio Romano, 27
C.A.P. 00186 ROMA
Tel. 06 67 23 23 48—06 67 23 28 89
Fax.06 67 85 55 2—178 607 0337
e-mail. unsasnabca@libero.it
Sito Internet: www.unsabeniculturali.it
COMMISSIONE DI GARANZIA – COMPARTO AGENZIE FISCALI
– DEFINIZIONE ACCORDO SUI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI
IN CASO DI SCIOPERO - Si comunica che la Commissione di garanzia, nella seduta del 24 Maggio
2006, ha deliberato di convocare l’ARAN e le OO.SS. del Comparto Agen-
zie Fiscali per il giorno 30 maggio 2006, alle ore 16.30, per la definizione
dell’accordo sui servizi pubblici essenziali in caso di sciopero.
Dott. Renato Playa