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Capitolo I: Dati Demografici ed Epidemiologici
Nell’intervallo temporale che va dal 2011 al 2013 il bilancio demografico italiano ha
visto la popolazione in aumento del 2,34%, con 1.388.461 unità in più al 31 dicembre
2013 rispetto allo stesso periodo del 2011, arrestando così l’incessante diminuzione di
popolazione avvenuta fino al 2011.
Per quanto riguarda il numero degli over 65, si registra un aumento pari a 1,4 punto
percentuale: da 20,2% nel 2010 passano infatti a 21,4% nel 2014. I soli over 80
aumentano dello 0,2% passando da 5,4% nel 2012 a 5,6% nel 2013 (ultimo anno
disponibile).
Figura 1: Dati demografici della popolazione italiana. 2011 - 2013
Fonte: Istat - GeoDemo 2013
L’aumento della popolazione della terza età implica un innalzamento dell’indice di
vecchiaia dal valore di 148,6 del 1 gennaio 2012 a 151,4 del 1 gennaio 2013.
Nel corso del 2013 il saldo naturale è diminuito sensibilmente raggiungendo il picco
negativo di 86.436 unità, con un tasso di crescita che segue lo stesso andamento pari
a -1,4 (Tabella 1).
Tabella 1: Movimento anagrafico della popolazione italiana residente (dati x 1.000 abitanti)
Anno Tasso
di
crescita
Saldo
naturale
2012 -1,3 -78.697
2013 -1,4 -86.436
Fonte: Istat 2012
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Area Trapianti
Nell’area dei trapianti si è riscontrato un leggero aumento del numero dei donatori
segnalati di circa lo 0,18% dal 2011 al 2013, passando da 2.266 a 2.270 donatori
(Fonte: Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute). In controtendenza il
numero dei trapianti che, aggiornati anch’essi al 2013, si attestano a 2.836: vale a
dire 107 in meno rispetto ai 2.943 del 2011 (-3,64%).
Figura 2: Andamento donazioni e trapianti. Anni 2011 - 2013
Fonte: Sistema Informativo Trapianti
In Italia sono presenti 217 centri specializzati in trapianti (Centro Nazionale Trapianti
2012), dislocati in numero diverso in tutte le Regioni escluse Molise, PA Trento e Valle
D’Aosta. In media, ogni centro effettua 13 trapianti annui.
La Tabella 2 esamina i trapianti più diffusi, e in questa analisi si evince come le
Regioni più attive siano: la Lombardia, che con 44 centri trapianti svolge circa il 20%
di attività; il Piemonte, che con 18 centri trapianti svolge il 12% di attività; ed il
Veneto, che con 18 centri trapianti svolge ben l’11% di attività. Nel Lazio, cinque
centri trapianti sono presenti soltanto nella città di Roma, e in tutta la Regione si
svolgono attività pari soltanto al 7% del totale.
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Tabella 2: Organi prelevati e trapiantati nel 2013 per regione
Regione Rene Cuore Fegato Polmone Pancreas Tot %
ABRUZZO 18 5 10 6 1 1,28%
BASILICATA 6 1 4 0 0 0,35%
CALABRIA 32 4 13 0 1 1,60%
CAMPANIA 55 15 28 6 1 3,36%
EMILIA ROMAGNA 142 17 101 18 2 8,97%
FRIULI VENEZIA GIULIA 46 5 28 4 1 2,69%
LAZIO 133 17 70 14 2 7,56%
LIGURIA 59 15 33 18 5 4,17%
LOMBARDIA 319 36 198 54 14 19,90%
MARCHE 55 4 27 8 3 3,11%
MOLISE 2 0 1 2 0 0,16%
PIEMONTE 205 21 128 27 5 12,37%
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO 20 1 10 2 1 1,09%
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO 17 4 10 3 1 1,12%
PUGLIA 43 3 31 6 0 2,66%
SARDEGNA 52 6 24 5 4 2,92%
SICILIA 95 13 48 10 3 5,41%
TOSCANA 112 16 114 23 9 8,78%
UMBRIA 16 2 11 0 0 0,93%
VALLE D'AOSTA 4 1 2 0 0 0,22%
VENETO 173 34 105 34 8 11,34%
ITALIA 1.604 220 996 240 61 100%
Fonte: Sistema Informativo Trapianti
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Alcuni esempi:
Tabella 3: Trapianti di cuore effettuati per centro trapianti– Anno 2013
CUORE
Centro Trapianto Numero Trapianti
BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 5
BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 14
BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 19
CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 5
CATANIA - AZ.OSP. V.EMANUELE FERRAROTTO S.BAMBINO
2
MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 22
NAPOLI - A. O. MONALDI 26
PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 22
PALERMO - Is.Me.T.T. 8
PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 13
ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 4
ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 6
SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 13
TORINO - AOU Città della Salute, PO OIRM 3
TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 15
UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 21
VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 16
ITALIA 214
Fonte: Sistema Informativo Trapianti
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Tabella 4: Trapianti di fegato effettuati per centro trapianti – Anno 2013
FEGATO
Centro Trapianto Numero Trapianti
ANCONA - PRESIDIO OSPEDALIERO UMBERTO I - ANCONA 38
BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 11
BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 67
BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 67
CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 19
MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 74
MILANO - ISTITUTO NAZ.LE PER CURA TUMORI - MILANO 39
MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 42
MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA
40
NAPOLI - AZIENDA OSPEDALIERA "A. CARDARELLI" 18
PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 86
PALERMO - Is.Me.T.T. 60
PISA - A.O.U. PISANA 115
ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 24
ROMA - AZ. OSP. UNIV. POLICLINICO TOR VERGATA 30
ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 11
ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 26
ROMA - POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI 21
TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 133
UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 16
VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 30
ITALIA 967
Fonte: Sistema Informativo Trapianti
Tabella 5: Numero trapianti di pancreas effettuati per centro trapianti – Anno 2013
PANCREAS
Centro Trapianto Numero Trapianti
MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO
2
MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 7
PALERMO - Is.Me.T.T. 1
PISA - A.O.U. PISANA 2
TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista
1
ITALIA 13
Fonte: Sistema Informativo Trapianti
7
Tabella 6: Numero trapianti di polmone effettuati per centro trapianti – Anno 2013
POLMONE
Centro Trapianto Numero Trapianti
BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO
6
BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 3
MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 1
MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO -
MILANO
9
PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 3
PALERMO - Is.Me.T.T. 1
PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 1
ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 11
SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 3
ITALIA 38
Fonte: Sistema Informativo Trapianti
Tabella 7: Trapianti di polmone doppio effettuati per centro trapianti – Anno 2013
POLMONE DOPPIO
Centro Trapianto Numero Trapianti
BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO
5
BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 7
MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 3
MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO
15
PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 21
PALERMO - Is.Me.T.T. 9
PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 4
ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 2
ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 6
SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 10
TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 17
ITALIA 99
Fonte: Sistema Informativo Trapianti
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Tabella 8: Numero trapianti di rene effettuati per centro trapianti – Anno 2013
RENE
Centro Trapianto Numero Trapianti
ANCONA - PRESIDIO OSPEDALIERO UMBERTO I - ANCONA 33
BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 36
BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 36
BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 47
BRESCIA - PRES. OSPEDAL. SPEDALI CIVILI BRESCIA 40
CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 26
CATANIA - A.O. UNIVERSITARIA DI CATANIA 38
COSENZA - PRESIDIO OSPEDALIERO ANNUNZIATA 13
FIRENZE - A.O.U. CAREGGI - FIRENZE 26
GENOVA - A.O.U. S. MARTINO - GENOVA 50
L'AQUILA - OSPEDALE CIVILE S. SALVATORE - L'AQUILA 16
MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 46
MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 18
MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 39
MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 21
NAPOLI - UNIV NAPOLI - FEDERICO II - FAC. MEDIC. 27
NOVARA - AOU MAGGIORE DELLA CARITA' - NOVARA 63
PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 64
PALERMO - Is.Me.T.T. 18
PALERMO - P.O. CIVICO E BENFRATELLI 59
PARMA - OSPEDALE MAGGIORE - PARMA 42
PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 25
PERUGIA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA 12
PISA - A.O.U. PISANA 22
REGGIO DI CALABRIA - OSPEDALE BIANCHI - MELACRINO - MORELLI
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ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 32
ROMA - AZ. OSP. UNIV. POLICLINICO TOR VERGATA 39
ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 13
ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 27
ROMA - POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI 26
SALERNO - OORR S.GIOVANNI DI DIO E RUGGI D`ARAGONA 19
SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 36
TORINO - AOU Città della Salute, PO OIRM 6
TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 114
TREVISO - OSPEDALE CA' FONCELLO - TREVISO 33
UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 33
VARESE - OSPEDALE DI CIRCOLO E FONDAZIONE MACCHI 41
VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 62
VICENZA - OSPEDALE DI VICENZA 20
ITALIA 1333
Fonte: Sistema Informativo Trapianti
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Capitolo II: Organizzazione del SSN
Il numero delle strutture e la loro dislocazione sul territorio è in linea con i piani
presentati e realizzati secondo quanto concordato tra il Ministero della Salute e la
Conferenza Stato Regioni. La Tabella 9 e la Figura 3 mostrano la distribuzione sul
territorio nazionale di alcune strutture sanitarie.
Nel triennio esaminato, ogni Asl comprende in media 4,9 Distretti sanitari.
Tabella 9: Caratteristiche organizzative delle Aziende locali. Anni 2009 - 2011
Anno Distretti attivati ASL
2009 736 148
2010 722 146
2011 692 145
Fonte: Ministero della Salute 2013
Figura 3: Numero di strutture ambulatoriali e laboratori pubblici e privati.
Anni 2009 - 2011
Fonte: Ministero della Salute 2013
Un dato significativo è quello relativo all’andamento del numero di ambulatori e
laboratori pubblici e privati: mentre i primi aumentano di 47 unità dal 2009 al 2011, i
secondi diminuiscono di 224 (Figura 3).
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Un altro dato emerso riguarda la forza lavoro del SSN che prima aumenta in maniera
impercettibile (+0,02%) e poi diminuisce in modo importante (-0,47%). Nel 2010
notiamo un aumento del numero dei dipendenti di 153 unità rispetto al 2009; mentre
nel 2011 si registra una diminuzione di 3.067 unità rispetto all’anno precedente
(Figura 4). Il personale da noi analizzato comprende sanitari, amministrativi,
professionali, tecnici, medici, odontoiatri, personale infermieristico e personale con
qualifiche atipiche.
Figura 4: Numero totale dei dipendenti del SSN. Anni 2009 - 2011
Fonte: Ministero della Salute 2013
L’attività ospedaliera nel 2012 è caratterizzata da una netta diminuzione del volume di
ricoveri e di giornate di degenza erogate rispetto al 2010, con circa 1 milione di
ricoveri e 5,2 milioni di giornate di degenza in meno (Figura 5).
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Figura 5: Dimissioni e giornate di degenza. Anni 2010 - 2012
Fonte: Ministero della Salute 2013
In termini percentuali invece, il numero di dimissioni scende in media del 4,67%,
mentre le giornate di degenza diminuiscono del 3,71% l’anno (Tabella 10). La
degenza media, così come per il 2011, si attesta a 6,7-6,8 giorni per ogni ricovero in
acuzie trattato in regime ordinario anche nel 2012.
Tabella 10: Dimissioni e giornate di degenza. Variazioni percentuali. Anni 2010 - 2012
Anno 2010 2011 2012 Δ '11/'10 Δ '12/'11
Dimissioni 11.277.742 10.740.307 10.249.523 -4,77 -4,57
Giornate 71.904.063 69.341.646 66.666.056 -3,56 -3,86
Fonte: Ministero della Salute 2013
A fronte di una diminuzione di attività per acuti, notiamo come la spesa sanitaria
rimanga sensibilmente in aumento (Capitolo III).
I posti letto effettivi ammontano, nel 2011, a 4 ogni 1.000 abitanti, 3,4 dei quali
dedicati all’attività per acuti in regime ordinario. La riforma cosiddetta di Spending
Review ha tuttavia ridotto ulteriormente di 7.400 il numero di posti letto a partire dal
1 gennaio 2012.
L’attività clinica delle strutture sia pubbliche che private accreditate, che comprende
prestazioni di laboratorio, di diagnostica per immagini e strumentali, così come
accaduto per il 2010, vede, nel 2011, le analisi chimiche e microbiologiche di
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laboratorio al primo posto in termini di numero di prestazioni effettuate, con oltre un
miliardo (78,55%) di richieste.
Dividendo le attività cliniche per il numero di residenti al 31 dicembre del 2011
possiamo constatare come ogni residente abbia richiesto in media 22,78 prestazioni.
Dato in aumento rispetto all’anno precedente (22,53 prestazioni pro capite), non per
l’aumento diretto del numero di prestazioni ma per la diminuzione, in maniera più che
proporzionale, del numero di residenti (Tabella 11).
Tabella 11: Attività clinica per tutte le branche specialistiche*. Anni 2010 - 2011
2010 2011
Num prestazioni per branca
specialistica 1.365.800.918 1.352.879.463
Attività clinica per residente 22,53 22,78
*ATTIVITA' CLINICA, DI LABORATORIO, DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E DIAGNOSTICA STRUMENTALE DELLE STRUTTURE
SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE ACCREDITATE - PRESTAZIONI EROGATE PER BRANCA SPECIALISTICA
Fonte: Ministero della Salute 2013
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Capitolo III: La spesa sanitaria in Italia
Nonostante gli sforzi dello Stato centrale e delle Regioni per tentare in tutti i modi di
contenere la spesa pubblica, quella relativa al SSN cresce inesorabilmente arrivando,
nel 2012, a 113 miliardi di euro (Figura 6). Negli undici anni presi in esame (2002-
2012) i dati sono sempre più preoccupanti, con un differenziale tra la spesa sanitaria
di 34 miliardi di euro tra il primo e l’ultimo anno, che corrisponde ad un aumento del
43% della spesa sanitaria nazionale.
Figura 6: Evoluzione della spesa sanitaria dal 2002 al 2012 (milioni di euro)
Fonte: MEF 2013
Non poteva che seguire la stessa tendenza la spesa pro capite nazionale, che cresce
inesorabilmente attestandosi a 1.903 euro nel 2012, con un aumento del 4,5% negli
ultimi quattro anni e di circa il 34% dal 2003 (Figura 7).
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Figura 7: Spesa pro capite nazionale. Anni 2003* - 2012
* Primo anno disponibile
Fonte: MEF 2013
La spesa sanitaria qui riportata è stata calcolata come somma dei costi di produzione
delle sole funzioni assistenziali con il saldo della gestione straordinaria (Ricavi
straordinari e Costi straordinari stimati, e variazioni delle rimanenze).
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Capitolo IV: La spesa farmaceutica in Italia
Nel 2013 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a 26,1 miliardi
di euro, di cui il 75,4% è stata rimborsata dal SSN. In media, per ogni cittadino
italiano, la spesa per farmaci è stata di circa 436 euro.
La spesa farmaceutica territoriale complessiva, sia pubblica che privata, aumenta di
1,7% rispetto all’anno precedente, per un totale di 19,7 miliardi di euro.
La composizione della spesa farmaceutica lorda per i farmaci di classe A (a totale
carico del SSN) si attesta a 11,2 miliardi nel 2013, in lieve diminuzione (-2,5%)
rispetto gli 11,5 miliardi nel 2012 e i 12,3 miliardi del 2011.
Tabella 12: Dati generali di consumo farmaceutico territoriale. Anni 2010 - 2013
Anno Spesa convenzionata lorda
(milioni)
Diretta di fascia A
(milioni)
Spesa pubblica*
(milioni)
Spesa privata
(milioni)
Num. ricette classe A-SSN
(milioni)
Tot Confezioni
(milioni)
2010 12.985 2.144 15.129 6.046 587 1.795
2011 12.387 2.832 15.219 6.346 590 1.819
2012 11.488 2.837 14.325 6.160 593 1.094
2013^ 11.226 3.003 14.229 6.406 607 1.118
*Comprensiva della spesa farmaceutica convenzionata e della distribuzione diretta e per conto di classe A-SSN. ^ Spesa di fascia A al netto della fascia C rimborsata per i titolari di pensione di guerra diretta vitalizia ai sensi della Legge
Fonte: elaborazione OsMed su dati del Ministero dell'Economica e delle Finanze e IMS Health
E’ presente un incremento nel numero delle ricette di classe A con 20 milioni di
prescrizioni in più dal 2010 al 2013. Nel 2013 le ricette prescritte sono state circa 607
milioni, circa 10 ricette per ciascun cittadino, in linea rispetto agli anni scorsi, mentre
il numero di confezioni erogate, anch’esso in aumento, ha superato il miliardo e 100
milioni di pezzi. Ogni cittadino ha consumato, in media, poco meno di 1,7 dosi di
medicinale al giorno (1.679 DDD al giorno per 1.000 abitanti).
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Come evidenziato dalla Tabella 13, sebbene tra il 2011 e il 2013 la spesa pubblica di
classe A-SSN registri una diminuzione di circa il 9,4%, appare evidente che durante
l’arco del triennio analizzato la quota di spesa di classe A-SSN imputata direttamente
ai cittadini aumenti, complice l’aumento dei ticket sanitari regionali, passando da 1
miliardo di euro a poco meno di 1,2 miliardi nel triennio selezionato (+11,3%).
Tabella 13: Composizione della spesa farmaceutica. Anni 2011 - 2013
Classificazione delle Voci 2011 2012 2013
Spesa (milioni)
% Spesa (milioni)
% Spesa (milioni)
%
Classe A-SSN 12.387 47.1 11.488 45,0 11.226 43,1
Distr. Diretta e per conto di fascia A - - 2.837 11,1 3.003 11,5
Classe A privato 1.026 3.9 1.032 4,0 1.142 4,4
Classe C con ricetta 3.207 12.2 3.000 11,8 2.966 11,4
Automedicazione (farmacie pubbliche e private) 2.113 8.0 2.128 8,3 2.298 8,8
ASL, AO, RIA,e penitenziari* 7.585 28.8 5.055 19,8 5.422 20,8
TOTALE 26.318 100 25.540 100,0 26.057 100,0
* al netto della spesa per distribuzione diretta e per conto di medicinali di classe A
Fonte: OsMed 2013
In generale la spesa totale per i farmaci diminuisce: dai 26,3 miliardi spesi per la
farmaceutica nel 2011 si passa a circa 26 miliardi spesi nel 2013 (-0,9%).
La Tabella 14 evidenzia come la quota del SSN diminuisca del 9,37%, mentre quella
imputabile ai cittadini aumenti dello 0,95%, quantificabile con 60 milioni di euro.
Praticamente i cittadini nel 2013 hanno pagato all’incirca un quarto della spesa
farmaceutica totale.
Tabella 14: Spesa totale a carico dei cittadini e del SSN (milioni di euro)
Voci di spesa 2011 2012 2013 Δ 2013/2011
Totale a carico dei cittadini (A, C, SOP e OTC) 6.346 6.160 6.406 0,95
Totale a carico del SSN (spesa lorda) 12.387 11.488 11.226 -9,37
Fonte: OsMed 2013
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Dati critici riguardano anche la spesa netta e il ticket medio pro capite (Tabella 15).
Infatti si riscontra un aumento della compartecipazione che passa da 21,88 euro del
2011 a 24,1 euro pro capite nel 2013, con un aumento percentuale del 10,1%. Risulta
invece in controtendenza la spesa netta media pro capite del SSN che diminuisce di 18
euro dal 2011 al 2012 e di 2,8 euro dal 2012 al 2013. L’incremento dei ticket e la
riduzione della spesa netta pro capite possono essere parzialmente giustificati dai
recenti provvedimenti legislativi volti ad aumentare la compartecipazione dei cittadini
per alcuni farmaci di fascia A e C.
Tabella 15: Spesa farmaceutica S.S.N. Gennaio/dicembre. Anni 2011 - 2013
Voci di spesa 2011 2012 2013 Δ % Spesa netta SSN media pro capite 169,3 151,3 148,5 -12,3
Ticket medio pro-capite 21,8 23,7* 24,1 10,1
* Il valore è composto per il 41% dai ticket fissi regionali e per la residuale quota del 59% è dato dalla differenza di
prezzo tra il medicinale a brevetto scaduto prescritto e il prezzo di riferimento definito dalle liste di trasparenza AIFA.
Alcune Regioni hanno avuto il calcolo del ticket in vigore nel 2012.
Fonte: OsMed 2013
Farmaci a brevetto scaduto
Nel 2013 il consumo di farmaci a brevetto scaduto ha rappresentato il 64,3% dei
consumi in regime di assistenza convenzionata, in crescita rispetto al 60,7% dell’anno
precedente.
Come dimostra la Tabella 16, nei quattro anni presi in esame la spesa pro capite per i
farmaci a brevetto scaduto passa da 54,7 euro nel 2010 a 62,4 euro nel 2013, con un
aumento del 14,07%.
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Tabella 16: Spesa netta pro capite pesata dei farmaci a brevetto scaduto di classe A-SSN: confronto 2010-2013
Anno Nord Centro Sud e Isole Italia
2010 47,2 59,6 62,3 54,7
2011 47,8 61,7 61 54,9
2012 51 63,8 65,9 58,4
2013 54,6 67,7 70,4 62,4
Fonte: OsMed 2012
Nel 2013 i farmaci a brevetto scaduto hanno rappresentato, in termini di spesa, il
41,5% della spesa netta convenzionata con il SSN, con un incremento del 3,8%
rispetto al 2012.
Nello specifico, oggi i farmaci equivalenti rappresentano il 14,9% del totale della
spesa, in crescita rispetto al 13,4% del 2012.
Figura 8: Proporzione della spesa in regime di assistenza convenzionata netta* 2013 dei farmaci di classe A-SSN per copertura brevettuale
* Sono state utilizzate le liste di trasparenza predisposte dalle Regioni nel corso del 2012 **Si intendono farmaci equivalenti i medicinali a base di principi attivi con brevetto scaduto, ad esclusione di quelli che hanno goduto di copertura-legge 27 maggio 2005, n. 87, convertito, con modificazioni, dalla Legge 26 luglio 2005, n. 149.
Fonte: OsMed 2013
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Cap. V: Conti economici regionali
Questo capitolo del compendio riassume i dati economico-finanziari che le aziende
sanitarie comunicano annualmente alle Regioni e alle Province Autonome di propria
pertinenza, nonché al Ministero della Salute.
Il conto economico delle ASL e delle AO rappresenta il prospetto più rilevante ai fini
del monitoraggio della spesa sanitaria, da cui si possono ottenere utili informazioni
sull’efficienza aziendale comparando le singole voci di spesa con le rispettive voci dei
ricavi.
Rispetto agli anni scorsi, la situazione sembra essere rimasta sostanzialmente stabile,
anche se l’attendibilità e la congruità degli stessi è sicuramente migliorata.
Cap. VI: Sintesi dei principali studi elaborati durante l’anno
Quest’anno il centro studi SIC ha pubblicato cinque studi di cui si riportano brevi
sintesi.
Il primo si sviluppa sul progetto più importante portato avanti da FederAnziani
denominato “Registri della Salute”: si tratta di questionari composti di domande
raggruppate per patologia e distribuiti ai nostri aderenti attraverso i quali è possibile
mappare lo stato di salute della popolazione over 65, capire i percorsi diagnostico
terapeutici che intraprendono i nostri anziani per ogni tipo di patologia loro
diagnosticata (patologie ad alta incidenza quali le cardiovascolari, le oncologiche, le
respiratorie, le osteoarticolari, le urologiche, le diabetiche, il dolore cronico) ed avere
informazioni sui loro stili di vita.
Centinaia di migliaia di questionari sono già presenti nel database FederAnziani, ma i
dati a nostra disposizione aumentano di giorno in giorno grazie all’arrivo di nuovi
Registri compilati. Per il momento sono stati catalogati ed elaborati 40.462 Registri,
ma quelli compilati sono circa 273.000. Lo studio si serve di tale ampia base numerica
e, tramite l’elaborazione dei dati, offre una fotografia dell’epidemiologia nei diversi
ambiti presi in considerazione.
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Il secondo studio riguarda le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA), a causa delle
quali muoiono ogni anno in Italia circa 7.000 pazienti fragili. Lo studio dedica
un’attenzione particolare alle infezioni provocate da un batterio denominato
Clostridium Difficile, che è alla base di gravi problemi gastrointestinali e a volte causa
anche la morte del soggetto che lo contrae. La nostra indagine è stata portata avanti
in circa 140 ospedali in tutta Italia, ai quali abbiamo richiesto informazioni
sull’attuazione di alcune pratiche per la gestione di questo tipo di evento avverso.
Molto spesso, infatti, questo batterio viene confuso con una semplice gastrite e, se
non vengono eseguiti esami specifici, è quasi impossibile fare una corretta diagnosi. I
soggetti coinvolti nella compilazione del questionario sono stati le direzioni sanitarie, i
responsabili di medicina interna e i responsabili del reparto di microbiologia, ove
presente. FederAnziani, per portare avanti questo progetto, ha istituito un Advisory
Board specifico, costituito dai massimi rappresentanti delle Società Scientifiche
(SIMPIOS, FADOI, SIMI) che si occupano della tutela dalle infezioni ospedaliere. Dai
dati emerge che, a seconda della posizione geografica, non tutte le strutture coinvolte
nel progetto effettuano i test che evidenziano la presenza di questo batterio ed,
inoltre, che non tutti gli ospedali sono dotati di reparti di malattie infettive.
Il terzo progetto qui riassunto si focalizza sull’incontinenza urinaria e sulla sua
gestione a livello ospedaliero. I programmi di terapia che vengono seguiti per trattare
questa patologia sono svariati, ma quasi sempre non risolvono il problema. Gli ausili
assorbenti vengono forniti gratuitamente dalle Asl con un tetto massimo di volumi
mese/persona ed, inoltre, spesso causano imbarazzo in chi li indossa. Essi hanno,
peraltro, un costo fisso mensile che, con l’utilizzo di terapie alternative e più avanzate,
potrebbe ridursi a zero. Lo studio ha come scopo anche quello di capire se vi siano, e
quali, problemi burocratici nell’accesso degli incontinenti alle terapie più avanzate in
ambito ospedaliero. Anche in questo caso, è stato inviato un questionario ad alcune
strutture sanitarie su tutto il territorio nazionale, per cercare di capire dalle risposte se
effettivamente si può tentare, attraverso terapie alternative, di cominciare a
risparmiare salute da una parte e moneta dall’altra.
Le patologie respiratorie sono tra quelle che più di tutte tendono a sfociare nella
cronicità ed in Italia, come in altri Paesi industrializzati, la loro gestione genera dei
costi elevatissimi. Il quarto studio è dedicato alla salute respiratoria degli over 65;
l’indagine è stata portata avanti durante il Forum della Salute, iniziativa nata durante
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il II Congresso della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute svoltosi a
Rimini nel 2013, nel corso del quale, con le principali Società Scientifiche in ambito
respiratorio (SIMER, AIMAR, AIPO, SIMREG), sono state effettuate 949 spirometrie
con la seguente distribuzione per genere: 574 soggetti di sesso femminile (60.5 %) e
375 maschi (39.5 %). L’età media dell’intero campione risulta essere pari a 66,2 anni.
Gli esami spirometrici sono stati preceduti dalla compilazione di un questionario, diviso
in una parte anagrafica e una parte su alcune abitudini di vita, ad esempio l’abitudine
al fumo. Obiettivo del progetto è stato proprio quello di sensibilizzare un campione
random di soggetti provenienti da tutta Italia sull’importanza di conoscere, per poterle
gestire, questo tipo di patologie. Si pensi che dal questionario è emerso che soltanto 3
soggetti su 632 hanno saputo dare il corretto significato all’acronimo BPCO e solo 15
(su 632) ha saputo dire con chiarezza che la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva è
una patologia “ostruttiva” delle vie aeree. Circa 60 soggetti sottoposti ad esame
spirometrico presentavano “ostruzione” bronchiale (in qualche caso anche di grado
moderato) pur avendo risposto negativamente alla relativa domanda del questionario.
I dati elaborati con questo studio hanno permesso di evidenziare un’ostruzione
bronchiale nel 10,2% dei soggetti analizzati.
Il quinto studio che qui proponiamo non è dedicato ad una patologia specifica ma
tratta di una questione di importanza trasversale: può dirsi che le risorse disponibili
per il servizio sanitario siano gestite in maniera efficiente ed evitando sprechi? Gli
acquisti che le strutture sanitarie effettuano, i soldi che investono per organizzare
l’assistenza, rispondono a criteri uniformi di corretta gestione? Spesso non ci si
accorge degli sprechi perché non dappertutto si rivolge l’attenzione. Il nostro studio è
stato condotto proprio con l’intento di evidenziare l’annidarsi di sprechi in voci di costo
non sanitarie del Conto Economico di ASL e Aziende Ospedaliere, quasi mai
considerate, ma che invece, come le altre, pesano sui bilanci. Il fine è quello di
individuare possibili aree in cui intervenire per “recuperare” risorse da destinare,
piuttosto, al miglioramento dell’assistenza sanitaria. L’analisi di tali componenti di
costo è stata condotta sul triennio 2009 – 2011 e su ambito territoriale regionale,
oltre che naturalmente nazionale. I confronti triennali si sono basati sull’utilizzo di tre
parametri: il numero dei dipendenti del SSN, il numero totale delle giornate di
degenza ed il numero totale dei ricoveri. Questi sono stati i termini di raffronto per le
cinque macro aree in cui sono state raggruppate le voci di costo esaminate (Pulizia,
lavanderia e materiali di guardaroba; Prodotti alimentari e mensa; Utenze telefoniche;
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Riscaldamento; Premi assicurativi). Lo studio, confrontando i valori delle diverse
Regioni con quello della seconda Regione più virtuosa, ha evidenziato che si sarebbe
potuto risparmiare il 36,31% delle risorse che sono state imputate alle cinque macro
aree di costo considerate, ovvero in media quasi 1,5 miliardi di euro l’anno.
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Cap. VII: Sanità Indirizzi e Acronimi
Per il secondo anno consecutivo viene pubblicato il capitolo SIA (Sanità Indirizzi e
Acronimi), un nutrito elenco di indirizzi e acronimi legati al mondo della sanità. La lista
degli indirizzi consente un semplice e veloce accesso ad informazioni, quali le
anagrafiche di tutte le strutture sanitarie pubbliche ed accreditate suddivise per nome,
indirizzo, contatti e ne descrive la loro forma giuridica di appartenenza; Asl, Ospedali
a gestione diretta, Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari, Istituti di Ricerca e
Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), Case di Cura e Ospedali Classificati.
Per quanto riguarda gli acronimi, viene riproposto un elenco alfabetico dei più
importanti sia in italiano che in inglese, in modo da consentire al lettore una rapida
ricerca per patologie, trattamenti o termini medici generalmente abbreviati; nome
dell’istituzione; denominazione della società scientifica; sigla della struttura sanitaria.