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Dott. Geol. Vittorio Asplanato
Piazza Ricina 9/16, 16036 Recco Cell. 348/8425862 Fax. 0185/1754977
Iscrizione Albo Geologi Genova n. 608/AP P.I. 01525670996 –CF. SPLVTR74A16I225T
Iscritto al Ruolo dei Periti e degli Esperti presso CCIAA di Genova, Consulente e Perito del Tribunale di Genova
CAT. XV industrie estrattive sub. 12 Amianto,
CAT XXII ecologia, sub. 2 Prevenzione bonifica e risanamento di inquinamento
FALLIMENTO
ECO CAR S.R.L. IN LIQUIDAZIONE
SITO:
VIA CHIARAVAGNA, 145
GENOVA (GE)
RELAZIONE TECNICA
IN MERITO ALLA PRESENZA DI RIFIUTI
Dott. Geol.
Vittorio Asplanato
RELAZIONE TECNICA
SUSSISTENZA RIFIUTI
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LEGENDA
1. PREMESSA ...................................................................................................................................... 3
2. CONTESTO OPERATIVO ................................................................................................................ 4
3. MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO ........................................................................................... 6
3.1. Manufatti a matrice compatta ......................................................................................................... 6
3.2. Manufatti a matrice friabile ........................................................................................................... 12
3.3. La problematica accoppiamenti flangiati con guarnizioni ........................................................ 14
4. RIFIUTI ............................................................................................................................................ 15
4.1. Rifiuti presumibilmente pericolosi .............................................................................................. 16
4.1.1. La problematica “ex trasformatori” ............................................................................................. 19
4.2. Rifiuti presumibilmente non pericolosi ....................................................................................... 20
4.3. Possibili materie prime ................................................................................................................. 21
4.4. Impianti particolari da indagare ................................................................................................... 22
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1. PREMESSA
In data 05/08/2014, preso atto della sussistenza di rifiuti e manufatti contenenti amianto all’interno del sito di Via Chiaravagna, il Giudice Delegato Dott. Daniele Bianchi, autorizzava il Curatore Fallimentare Nicola Petrelli a nominare lo scrivente in qualità di esperto ambientale per affrontare le problematiche di cui al D.Lgs 152/06 e successive modifiche (rifiuti e possibili complicanze ambientali), provvedere a relazionare le autorità competenti (Ufficio Rifiuti del Comune, Igiene Pubblica Asl 3) e a coordinarsi, ove richiesto, con gli altri enti (Arpal, Protezione civile, etc.). In data 10 luglio 2014, lo scrivente ha provveduto ad effettuare un primo sopralluogo conoscitivo presso il sito
di Via Chiaravagna, 145 – Genova, durante il quale sono stati visitati buona parte degli edifici costituenti il
complesso industriale.
Con successivi accessi si provvedeva inoltre a distinguere i rifiuti sussistenti sulle aree di proprietà della Eco Car
S.r.l. in liquidazione rispetto a quelli abbandonati in aree già vendute nei precedenti 20 anni dal proprietario della
società in oggi in fallimento.
Dall’esame dei luoghi sono state riscontrate criticità in merito alla non caratterizzazione di rifiuti a terra e
all’interno degli impianti, ed in merito alla presenza di manufatti contenenti amianto in marcato stato di degrado.
Per quanto riguarda la presenza di amianto si rappresenta che la gran parte dei materiali sono costituiti da
cemento amianto di tipo compatto e riferibile a lastre di copertura e tamponamenti, pluviali, serbatoi in quota
parte pericolanti e in cattivo stato di conservazione; preme inoltre segnalare la presenza di amianto friabile in
anch’esso in marcato stato di degrado, in parte già a terra e/o esposto alle intemperie, costituito da coibentazioni.
La presenza di amianto a terra e comunque esposto alle intemperie comporta sicuramente problematiche legate
alla presenza di tale agente cancerogeno in ambiente ma è anche da tenere conto che lo stesso risulta messo in
opera all’interno di un sito con sporadica presenza di persone, nessun obbiettivo sensibile nelle vicinanze e presenza di ridotte unità abitative ubicate a ragionevole incolumità dei residenti.
In merito alla presenza di rifiuti pericolosi si segnalano alcuni riscontri di parti impiantistiche contenenti olii con
possibilità che contengano PCB, lane minerali, sacchi, residui di lavorazioni e porzioni di impianto all’interno delle quali se ne può presumere l’esistenza quali elettrofiltri ecc.
Partendo dal principio che la prima attività da effettuarsi è quella di provvedere ad una caratterizzazione dei
rifiuti per convalidare le valutazioni effettuate in situ dallo scrivente e in oggi non suffragate da alcuna fase
analitica, la presente relazione, ricca di documentazione fotografica, riporta una mappatura di massima dei rifiuti
presenti all’interno dello stabilimento, affinché gli Enti possano se del caso valutare la necessità di richiedere
l’emissione di ordinanza sindacale per le operazioni necessarie al ripristino ambientale nei confronti del soggetto
responsabile dell’abbandono dei rifiuti.
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2. CONTESTO OPERATIVO
Lo stabilimento ex Eco Car Srl ora fallimento si trova sulla sponda orografica sinistra del torrente
Chiaravagna e consiste in una serie di edifici, strutture ed impianti utilizzati per la cottura della dolomia
proveniente dalle limitrofe cave del Monte Gazzo, abbandonate ormai da oltre 20 anni.
Durante gli anni, quota parte degli edifici sono stati venduti e in oggi lo stabilimento risulta non
completamente collegato in quanto sussiste una frana/cedimento che interessa la viabilità interna
lasciando non raggiungibile da mezzi la parte alta degli edifi i, fr edifi io .
Edificio privato
Edificio privato
Quota parte di
edificio privato
Carrozziere
Interruzione strada
interna
Quota parte
Edificio privato
Quota parte di
edificio privato
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Cedimento della strada
Cedimento della strada
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3. MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO
Preve tiva e te al sopralluogo so o stati o seg ati allo s rive te gli atti relativi all’aggior a e to
autonotifica amianto prevista dalla deliberazione Consiglio Giunta Regionale n. 105 del 20 dicembre 1996
ex d.Lgs. 257/92 consegnati nel 2013 dalla proprietà alla ASL competente,
In esito ad incontri occorsi con i tecnici della Struttura Complessa Igiene e Sanità pubblica, si è preso atto
che i o asio e dell’aggior a e to aggio la proprietà Eco Car Srl in liquidazione ha prodotto
attraverso il Responsabile per la Gestione del Problema Amianto Arch. Rita Baraglia, uno studio sulle
criticità in essere integrativo al censimento contenente le indicazioni per un piano di bonifica e le urgenze
di intervento sui manufatti; il prossimo aggiornamento deve essere presentato entro il 31/05/2015.
Preso atto della non presenza di analisi di caratterizzazione, si premette innanzitutto che mentre per
quanto riguarda i manufatti a matrice compatta (lastre, tubazioni ecc.) vi è la certezza della sussistenza di
amianto nella matrice, per quanto riguarda le coibentazioni a matrice friabile, sussiste il dubbio sulla
presenza o no di tale agente cancerogeno che deve essere avvalorato da esiti analitici.
Il prese te apitolo o esaustivo dell’i terezza dei a ufatti o te e ti a ia to prese ti el sito già
segnalata nella auto notifica amianto, riporta stralci fotografici di quanto censito e comunicato alla ASL
competente, servizio Igiene Pubblica.
3.1. Manufatti a matrice compatta
Edificio 17 pluviali in facciata e a muro della
copertura strada
Copertura in cemento amianto
rif. Vano tecnico n. 16
di fronte a carrozziere
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pluviali a muro lato monte strada
limitrofo edificio 17
altri spezzoni nel verde
pluviali a muro lato monte strada
sotto edificio 17
pluviali a muro lato monte strada
sotto edificio 17
Pluviali in facciata
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Edificio 19 lastre NON CONTENTI AMIANTO
Edificio 19
lastre a tetto e in facciata
Edificio 19
Pluviali in facciata e in parte a terra in frantumi
Edificio 19
Pluviali in facciata e lastre
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edificio 21 lato nord
Lastre in cemento amianto
Edificio 21 – lato monte
Pluviali
Filtro 27 sud
Lastre in cemento amianto già rimosse e accastate
Veduta da sud verso nord
Lastre in cemento amianto , in verde lastre non
contenenti amianto
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Veduta dall’alto
Lastre in cemento amianto pericolanti
Veduta da sud verso nord
Lastre in cemento amianto , pluviali
edificio 5
frammenti di lastre in cemento amianto crollate a
terra
Veduta facciato Nord Est Edificio 5
Lastre in cemento amianto , pluviali
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Edificio 5
Lastre in cemento amianto a terra
Edificio 10
n. 3 serbatoi
EDIFICIO 18
tamponamenti frontali
EDIFICI 12 E 13
pluviali in facciata
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3.2. Manufatti a matrice friabile
edificio 13
Porzioni di coibentazione tubazione pensile
olio pesante
.
Limitrofo filtro 27 - serbatoio olio combustibile
Serbatoio coibentato esposto alle intemperie
Lastre in cemento amianto ex copertura filtro
Limitrofo filtro 27 – serbatoio olio combustibile
Serbatoio coibentato esposto alle intemperie
A fianco altro serbatoio coibentato rivestito con
coppelle
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Edificio sub 5 piano primo
Grosso complesso coibentato
Circa 100 mq. Di pavimento interessato da presenza
di amianto e perle di bitume secco e tubazione
nafta coibentata
Edificio sub 5 piano primo
Grosso complesso coibentato
Circa 100 mq. Di pavimento interessato da presenza
di amianto e perle di bitume secco e tubazione
nafta coibentata
Edificio sub 5 piano terra
Tubazioni del complesso coibentato
E materiale a terra da notare la presenza di vasche
di pece
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3.3. La problematica accoppiamenti flangiati con guarnizioni
Si rappresenta che la Legge 257/92 ha dato il divieto di utilizzo dell’a ia to a partire dal , perta to tutte le guarnizioni inserite negli accoppiamenti flangiati (ovviamente già in opera in quella data) sono da
identificarsi come contenenti amianto e pertanto da rimuoversi con impresa iscritta alla categoria 10
dell’Al o Gestori A ie tali previo i oltro di pia o di lavoro art. d.Lgs. /
Tratta dosi di i pia ti or ai a i alizzati o so o state ris o trate grosse strutture i pia tisti he a soltanto porzioni residue abbandonate.
Edificio 21
Accoppiamenti flangiati
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4. RIFIUTI
Come già anticipato in premessa, in assenza di analisi di caratterizzazione, sono stati suddivisi i
rifiuti ris o trati sulla s orta dell’esperie za di ri ve i e ti i siti si ilari, la divisio e è osì
costituita:
Rifiuti presumibilmente pericolosi
Coibentazioni con lana di vetro, roccia, altri isolanti
Filtri e maniche filtranti
Serbatoi idrocarburi senza certificazioni gas free
Bitume e pece
Pannelli isolanti
Sacchi contenenti sostanze sconosciute da caratterizzare
Pro le ati a legata alla prese za di ir a , litri di olii all’i ter o della ex a i a di
media tensione
Rifiuti presumibilmente non pericolosi
Detriti
Legno
Plastica
Pneumatici
Apparecchiature fuoriuso (quadri di comando)
Possibili materie prime
Trattasi di materie prime ancora inserite nei silos o già a terra con possibile valore commerciale
per le attività similari che effettuano la gestione della dolomia.
Impianti per i quali necessitano ulteriori attività di indagine in merito alle componenti
Di seguito si riporta l’estratto fotografi o:
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4.1. Rifiuti presumibilmente pericolosi
Impianti esterni edificio 5 e vari
Coibentazioni da caratterizzare
Sotto struttura 25
Coibentazioni da caratterizzare
Impianti 25
Coibentazioni da caratterizzare
Sotto filtro n. 27
Residui di legno e filtri a manica a terra
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Edificio 21
N. 2 Serbatoi nafta, vuoti ma senza certificazioni di
avvenuta bonifica
Edificio sub 5 piano primo
Coibentazioni da caratterizzare
Edificio sub 5 piano primo
Perle di bitume a terra
Edificio sub 5 piano terra
Vasche di pece
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Edificio 19
Scatole contenenti pannelli coibentati da
caratterizzare
Edificio 19
Rifiuti a terra
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4.1.1. La problematica “ex trasformatori”
Edificio 7 cabina di trasformazione
Edificio 7 cabina di trasformazione
Olii rimanenti
Edificio 7 cabina di trasformazione
Veduta della cabina
Edificio 7 cabina di trasformazione
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4.2. Rifiuti presumibilmente non pericolosi
Edificio 17
Detriti, plastica, pneumatici
Edificio 5 piano strada
Magazzini con
legno, corde, plastica, pneumatici e vari rifiuti da
cernire per tipologia
Edificio 5 e vari
Apparecchiature elettriche
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4.3. Possibili materie prime
Edificio 5
n. 3 Silos contenenti dolomia
Edificio 5
Silos contenenti dolomia
Sotto Edificio 18
Residui di carbone coke utilizzato per la cottura
della dolomia
Sotto Edificio 18
Oltre 500 mc. di dolomia in varie pezzature
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4.4. Impianti particolari da indagare
Tratta dosi di i pia ti deputati alla filtrazio e, si presuppo e all’i ter o la prese za di a i he filtra ti e parti impiantistiche che potrebbero avere elementi di pericolosità tali da essere identificati con codice CER
pericoloso.
Impianto 27 Nord
Filtro
Impianto 27 Nord
Filtro