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Book reading

Collaboriamo!Come i social media ci aiutano

a lavorare e a vivere bene in tempo di crisi

Milano, 21 febbraio 2013

WHAT IS THE SHARING ECONOMY?

…dalla falciatrice all’orto, dalla macchina al garage, dai vestiti ai giocattoli per bambini, dalle competenze al tempo, dal cane alle nonne, oggi in

rete si condivide e si scambia di tutto

Una macchina rimane ferma per il 92% del suo tempo...

…e ogni nucleo familiare accumula cose dicui non ha bisogno per un valore di 1.013 euro

Dentro di noi e dentro le nostre case ci sono beni e risorse che ci permettono di guadagnare,

risparmiare e fare bene all’ambiente

E allora perché non condividere?

I servizi collaborativi digitali sono tutti quei servizi che mettono in contatto persone con persone attraverso piattaforme digitali che

permettono di condividere, scambiare o vendere direttamente prodotti, beni e

competenze.

Si definiscono collaborativi perché prevedono uno scambio fra pari, e digitali perché sono

abilitati dalle nuove tecnologie.

Cosa cambia

Chi condivide?

Fidarsi degli sconosciuti è l’ostacolo più grande alla collaborazione, ma anche

l’opportunità più interessante

Gli investitori ci credono...

...e i numeri gli danno ragione

Airbnb mette in contatto chi cerca ospitalità e chi la offre. In 4 anni ha raggiunto più

di 10 milioni di notti prenotate

Taskrabbit mette in contatto chi cerca lavoro e chi lo offre. Un taskrabbit ha guadagnato

5000 dollari in un mese

CouchSurfing mette in contatto chi offre ospitalità (gratuitamente) con chi la cerca.

4 milioni di membri e più di 16 milioni di esperienze nel mondo

Blablacar mette in contatto persone che vogliono condividere un passaggio in macchina.

135% di crescita annuale dal 2009 al 2012

Etsy permette a piccoli artigiani di vendere direttamente i propri prodotti.

22 milioni di membri e 895,1 milioni di dollari venduti nel 2012

Kickstarter è il più importante servizio di finanziamento dal basso al mondo (crowdfunding). Ha finanziato progetti per 250 milioni di dollari;

2 milioni di persone hannosostenuto un unico progetto e 24.000 progetti

sono stati finanziati consuccesso

E in Italia?

Dalla metà del 2012 a oggi nascono e crescono sempre più servizi

Collaboriamo.org ha l’obiettivo di raccogliere tutti i servizi collaborativi

italiani e di creare un luogo in rete dove si parla di collaborazione

+140 servizi italiani permettono di condividere

beni e risorse

!Bike&car!sharing!

Casa/!barche!

Social!dining!

!Competenze!

!Crowdfunding! Giochi!

!

Lavoro!

Orto! Coworking!

Tempo!Libero!

+30 servizi italiani permettono di scambiare

beni e risorse

Casa$ Monete$

$Generici$Collezionismo$

!Libri!

Merca*ni!

casa!

!Ar#gianato*

!Cibo!

!Generico!

!Annunci!

+24 servizi italiani permettono di vendere

beni e risorse

Fubles mette in contatto persone che desiderano giocare a calcio nelle principali città

italiane e a Londra, Madrid, Barcellona. Conta 239.614 iscritti e oltre 48.000 partite giocate

Prestiamoci.it (social lending) ha una community di oltre 16.000 persone

Collaborare non è solo fare business ma anche fare cultura e le aziende devono

iniziare a fare la loro parte

I nuovi paradigmi

Qualcuno lo sta già facendo: c’è chi lancia il proprio servizio

collaborativo

Daimler BMW

Peugeot GM e Ford (come sponsor)

I nuovi paradigmi

“The near term future is going to be rocky and turbulent - as we are just starting to

experiment with new business model, product and services. Some are bound to fail

and others will continue to grow. Longer term, companies who embrace collaborative values and principles will thrive as the most

prosperous organizations over the next decade and beyond.”

Craig Shapiro CEO coll funds – President “Good Magazine”