Storia del giornalismo -...

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Storia del Giornalismo A.A. 2015-16

Corso di Laurea

LINGUE E COMUNICAZIONE

Prof. Laura Pisano

Storia del giornalismo

La storia del giornalismo abbraccia la storia

moderna e la storia contemporanea, poiché la

nascita di fogli periodici è resa possibile

dall’invenzione della stampa (1442-55), ma si

sviluppa a partire da Seicento e giunge fino ai

giorni nostri.

Lo studio del giornalismo

Costituisce un osservatorio

privilegiato sulla realtà culturale e

civile nazionale ed internazionale

Lo scopo del corso

Ricostruzione storica della nascita e dello

sviluppo della comunicazione di

informazioni e idee

- con parole e immagini,

- per mezzo del discorso,

- della scrittura, della stampa,

- della radio, della televisione,

- di Internet

Opinione pubblica

è la rappresentazione che le società danno di sé

stesse e delle altre

è la molteplicità degli sforzi effettuati da tutte le

parti in gioco per modificare questa

rappresentazione

Parleremo di

Giornalismo della carta stampata e degli altri mezzi di comunicazione (radio, televisione, internet)

Ovvero di:

quotidiani, settimanali o periodici che si rivolgono ad un pubblico più o meno generico

giornali espressione di gruppi politici o di gruppi della più varia specie (economici, commerciali), che hanno una circolazione non limitata a quei gruppi, ma aperta a tutti

giornalismo della radio e della televisione

giornalismo in rete: blog

Aspetti particolarmente dibattuti

in sede storiografica

La dipendenza dei giornali dal potere

politico

La concentrazione delle testate, e in generale

delle fonti dell’informazione, nell’ambito dei

centri di potere economico.

Griglia interpretativa e metodologica

1. SITUAZIONE POLITICA, ECONOMICA E SOCIALE

GENERALE

1. LEGISLAZIONE SULLA STAMPA E PRASSI NELLA SUA APPLICAZIONE

1. CARATTERISTICHE tecniche DEI GIORNALI

1. EVOLUZIONE DELLA PROFESSIONE E DELL’IMPRESA GIORNALISTICA

1. RAPPORTI TRA POTERE POLITICO, ECONOMICO, OPINIONE PUBBLICA E GIORNALISMO

PRIMA LEZIONE

L’invenzione della stampa e

le origini del giornalismo:

gazzette e periodici letterari in Europa

dal ‘500 al ‘700

La Storia

Sono stati necessari migliaia di anni per inventare la stampa (tipografia 1455) col torchio manuale

Tre secoli per passare dai caratteri mobili alla litografia (riproduzione delle immagini, 1796)

Un centinaio di anni per arrivare alla rotativa (1843-47) (riproduzione meccanica di molte copie di un giornale)

Altri cent’anni per utilizzare il primo computer, che intorno al 1947 occupava una intera stanza

La tipografia

La tipografia (dal greco τύπος,

"impronta" e γράφειν, "scrivere") è

la tecnologia per produrre testi stampati

usando matrici in rilievo composte

di caratteri mobili o di cliché inchiostrati.

Per estensione, indica anche l'officina in

cui tale attività viene esplicata, e l'attività

artigianale o industriale connessa.

Negli anni Settanta….

Nascevano i primi personal computer

Oggi con smartphone, tablet e portatili, si

telefona, si fanno ricerche di informazioni e

si mandano e-mail in movimento

Come è stato possibile arrivare a questi

risultati nella comunicazione?

A seguito di contrasti (anche

sanguinosi) nella storia umana…

Perché?

Nel Medio Evo i governanti e le corti di tutta

Europa consolidarono l’abitudine a commissionare e ricevere notizie di vario genere.

Si servivano dei “novellieri”, che diffondevano notizie soprattutto su eventi politici.

Non solo vennero diffusi dispacci diplomatici e corrispondenza privata, ma si irradiarono nuove forme di informazione che, dai detentori del potere politico, venivano spesso considerati degli “abusi”.

Johann Gutenberg (1399-1468)

L’invenzione della stampa (1442-55)

a caratteri mobili: significato di questa scoperta

Conseguenze dell’invenzione

della stampa

La diffusione dei libri influenza il Rinascimento, e favorisce la Riforma protestante e la rivoluzione scientifica

La riscoperta e la diffusione degli autori antichi, base del Rinascimento, presuppone l’esistenza della tipografia

300.000 copie

delle opere di Lutero Senza l’effetto moltiplicatore della stampa, che

disseminò 300.000 copie delle opere di Lutero e infinite edizioni tradotte della Bibbia, non sarebbe potuta avvenire la Riforma protestante

Lo sviluppo della scienza

Senza i testi a stampa gli scienziati non avrebbero sollevato

gli occhi al “libro della natura” dando inizio alla scienza

moderna: né Keplero, né Galileo avrebbero raccolto le

informazioni necessarie per la loro ricerca

I lettori colsero subito gli enormi vantaggi

dell’invenzione di Gutenberg

La rapidità di esecuzione della stampa

L’uniformità dei testi

Il costo relativamente basso

La possibilità di avere una propria biblioteca

La laicizzazione della cultura, non più monopolio

degli ordini religiosi e della Chiesa

Effetti dell’invenzione della

stampa sulla lingua L’invenzione della punteggiatura

La virgola e il punto e virgola, pause necessarie nella scrittura, furono introdotti dalla stampa di libri

La virgola fu inventata dallo stampatore italiano Aldo Manuzio

Controlli e censura

nei secoli XVI e XVII

Interviene il controllo nelle concessioni dei privilegi (autorizzazioni, “licenze”), con conseguente censura per libri e stampati, a seconda che fossero più o meno graditi.

Viene introdotta anche la censura preventiva istituzionale con organi composti da magistrati e spesso ecclesiastici.

LE RIVOLUZIONI LIBERALI DEL ‘700

PORTANO ALL’AFFERMAZIONE del DIRITTO ALLA LIBERTA’ DI STAMPA

Indipendenza americana, 1776

Rivoluzione francese, 1789

Perché nasce il giornale

Necessità di nuove forme di informazione,

brevi, sintetiche, e molteplici

Il libro costituisce in genere una lettura

impegnativa e monotematica

Le notizie devono correre su strumenti di

lettura con una periodicità definita

XVI SECOLO (1500): Sviluppo dell’esigenza di

essere informati

Venezia: scrittori di avvisi

Roma: gazzettanti

Parigi: nouvellistes

Londra: writers of news’ letters

Germania: Zeitunger

Sono i fornitori di rassegne settimanali (le notizie

scritte) che si sviluppano nelle grandi città

commerciali del Nord Europa, e in alcune città

italiane

La circolazione delle merci

e delle notizie E’ conseguenza del grande commercio

internazionale.

Le borse, la posta e la stampa nascono pressoché

contemporaneamente: istituzionalizzano contatti

e comunicazioni stabili.

la diffusione di

PERIODICI A STAMPA

a partire dal Seicento, si può parlare propriamente di

‘nascita dei giornali’, cioè pubblicazioni

a periodicità stabile

con testata fissa

con indicazione della data di pubblicazione

con notizie su avvenimenti realmente accaduti (o

ritenuti tali)

basati su fonti in una certa misura citate e riscontrabili

SVILUPPO IN TUTTA EUROPA DI

PERIODICI DI INFORMAZIONE A

STAMPA: GAZZETTE.

L’origine del termine GAZZETTA viene fatta

generalmente risalire alla moneta veneziana

con cui venivano pagate, ma è incerta.

La Gazzetta Veneta

di Gaspare Gozzi (1760-1762)

le gazzette si diffondono nelle grandi città del Nord

Europa (Anversa, Amsterdam, Londra), dove la

presenza di traffici e commerci favorisce il bisogno

di conoscenza

In Italia si ha rapido sviluppo e consolidamento delle

gazzette a Venezia, Roma, Firenze, Genova, Milano.

In Italia contengono soprattutto informazioni

politiche, in modo cronachistico e senza commenti

Dalla metà del XVII SECOLO: SI

AFFFERMANO I PERIODICI ERUDITI,

REDATTI DA LETTERATI

i letterati - per distinguere i loro periodici dalle

gazzette, loquaci e frivole - li chiamano

giornali.

Anche questa è una definizione che si diffonde

in tutta Europa (journal).

Nel periodo iniziale, si ha cura di distinguere il

giornale dalla gazzetta, e quindi il gazzettiere dal

giornalista.

Giornale è un vocabolo più nobile; il giornalista

delle origini è il redattore di “novelle letterarie”

(resoconti, informazioni, recensioni, critica letteraria

ecc.), contrapposto al gazzettiere, compilatore di

notizie cittadine e politiche

Lo sviluppo del giornalismo inglese.

Il ruolo della stampa

nell’illuminismo francese.

I periodici in Germania e Russia.

L’influenza dei giornali di opinione e di

informazione nell’Italia del ‘700

Nel corso del ‘600 il giornalismo inglese

rivendica la libertà di parola e di stampa, che i

governi cercano di controllare.

Nel 1644, John Milton rivolge l’Areopagitica,

un appello al Parlamento, l’istituzione che ben

presto si affermerà come il principale strumento

per la progressiva estensione delle libertà

politiche.

Discorso di J. Milton al Parlamento inglese a

favore della libertà di stampa senza censura

(1644)

AREOPAGITICA

Sottotitolo: A speech for the liberty of unlicensed

printing (libri + STAMPATI)

All’appello dà il nome di AREOPAGITICA (in

riferimento all’Areopago, il Tribunale del Monte

Ares nell’antica Grecia, che assolve Oreste dal

parricidio)

Importanza di questo testo

Lo scritto di Milton, grande poeta inglese,

costituisce il primo testo della letteratura

europea interamente dedicato al tema della

libertà di stampa e di pensiero.

TUTTAVIA nel 1662 il Licensing Act

introduce la censura preventiva

Il travagliato percorso della libera informazione

si compì a seguito della Glorious Revolution,

che successivamente (1688) portò sul trono

Guglielmo d’Orange.

The Daily Courant

Nel 1695, il Licensing Act viene abolito,

(anche se nel corso del ‘700 l’applicazione

della libertà di stampa sarà tutt’altro che

incontrastata)

nel marzo 1702 nasce a Londra quello che

viene considerato il primo quotidiano

moderno: The Daily Courant di Samuel

Buckley

Il primo quotidiano del Regno Unito (1702)

dI Samuel Buckley

Nel primo ‘700 inglese si distinguono due giornalisti-

scrittori rimasti famosi soprattutto per due loro romanzi:

D. Defoe, Robinson Crusoe

J. Swift, Gulliver’s Travels

Scrittori-giornalisti

Jonathan Swift, irlandese, sosteneva le ragioni dell’aristocrazia e denunciò la degenerazione morale della nuova Londra “mercantile”, scrivendo pagine di corrosivo giornalismo satirico

Daniel Defoe esaltava lo spirito imprenditoriale e mercantile della nuova borghesia commerciale

Jonathan Swift

1667-1745 collaborò ai giornali The Examiner, The Tatler, The Spectator

Il pamphlet di tipo giornalistico

inaugurato da Swift

A modest proposal

(Una modesta proposta: per evitare che i

figli degli Irlandesi poveri siano un peso

per i loro genitori o per il Paese, e per

renderli un beneficio per la comunità)

In sostanza, un po’ scherzando un po’ sul

serio, Swift portava all’estremo quelle che

potevano essere le conseguenze di uno

sviluppo economico e demografico

incontrollato

Daniel Defoe 1660-1731 The Review (1704-1714)

Defoe

Londinese, fondò il trisettimanale The Review, destinato a

durare dieci anni e diventare una pietra miliare nella

storia del giornalismo.

Quasi tutti gli articoli erano dello stesso Defoe,

Pur dichiarandosi indipendente, aveva un accordo con il

primo ministro Robert Harlev, che gli aveva promesso

l‘amnistia per il reato di bancarotta

L'opera giornalistica di Defoe fu pionieristica: fondò il

giornalismo tabloid

Dalla biografia di Defoe in

Enciclopedia Treccani sappiamo che:

fu arrestato nel 1702 e condannato alla prigione e alla berlina, pena che servì a renderlo di nuovo popolare presso i correligionarî.

Fu scarcerato nel 1704 per opera di Robert Harley, un tory moderato, che fornì a D. i fondi necessarî per il giornale The Review che cominciò ad apparire il 26 febbraio 1704, interamente redatto dal D.

Una rubrica della Review, lo Scandal Club, con le sue discussioni di morale e di costume, servì da modello ai saggi del Tatler e dello Spectator.

Nel 1709 apparve ad Edimburgo un'edizione scozzese della Review, contenente gli stessi articoli dell'edizione di Londra, ma con una cronaca locale;

sicché a ragione il D. può chiamarsi il precursore del giornalismo moderno.

Tabloid

È il formato compresso, circa 43 cm x 27,

che si contrappone al formato “lenzuolo”

Deriva il nome dai farmaci compressi che

prendono piede soprattutto nell’Ottocento

I periodici che segnarono l’inizio della grande tradizione del giornalismo inglese furono:

The Tatler (il chiacchierone), fondato nel 1709 da Richard Steele

The Examiner (1710-14) fondato da Jonathan Swift

The Spectator, fondato da Joseph Addison e Richard Steele nel 1711

The Tatler

The Spectator

di Addison e Steele (1711)

Le difficoltà nell’affermazione della libertà di stampa in Inghilterra:

Stamp Act del 1765: il Parlamento impone un alto bollo

/imposta da pagare allo Stato per poter pubblicare un giornale.

Stamp Act del 1765

Legge approvata dal parlamento inglese il

22 marzo 1765, che impose nelle colonie

americane una tassa su giornali, documenti

commerciali, atti legali e ogni sorta di

documento a stampa.

Reazioni popolari

allo Stamp Act Promulgato per aumentare il gettito fiscale

necessario a far fronte al crescente debito pubblico britannico e ai costi di amministrazione dell'impero

Venne interpretato dai coloni come un attacco contro la loro libertà e i loro diritti

Suscitò tumulti popolari e infine la revoca del provvedimento nel 1766.

Il Libel Act nel 1792

Stabilisce che la stampa non può essere sottoposta a censura preventiva o a controllo da parte di organi dello Stato, bensì deve rispondere solo di eventuali abusi commessi (ad es. la diffamazione), identificati caso per caso e giudicati con piene garanzie costituzionali.

The Times

Il Daily Universal Register (1785) dal 1788 diventa

The Times. Direttore-editore: John Walter.

Inizialmente invischiato in finanziamenti pubblici e

privati, in polemiche e contese

Assume rapidamente un’informazione accurata,

approfondita, tempestiva e (almeno in linea di

principio) imparziale

The Daily Universal Register

(1785), poi The Times (1788) DI JOHN WALTER