Post on 08-Jul-2020
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Storie di PietraI monumenti di Napoli
In questo numero
- Accademia di Belle Arti- Museo Cappella Sansevero- Castel Capuano- Castel dellrsquoOvo- Castel Nuovo- Catacombe di San Gennaro- Duomo di Napoli- Universitagrave degli Studi ldquoFederico IIrdquo- Cimitero delle Fontanelle- Galleria Principe di Napoli- Galleria Umberto I- Chiesa del Gesugrave Nuovo- Museo Archeologico Nazionale- Palazzo Reale- Palazzo San Giacomo- Parco Vergiliano- Reggia di Capodimonte- Teatro di San Carlo- Certosa di San Martino- Complesso Museale di Santa Chiara- Castel SantrsquoElmo- Grotta di Seiano e Parco del Pausilypon- Statua del Dio Nilo (Corpo di Napoli)- Stazione Zoologica ldquoAnton Dohrnrdquo- Complesso ldquoSuor Orsola Benincasardquo- Villa Floridiana
storIe DI PIetrA
Castelli e regge chiese e palazzi musei e aree archeologi-che la vita ultramillenaria di Napoli egrave scritta sulla pietra Sul tufo sul piperno sul marmo Ogni monumento partenopeo reca i segni di un passato straordinario vissuto e costruito da vari popoli e dinastie da sovrani e grandi artisti da un popolo che col passare dei secoli si egrave creato una propria identitagrave riuscendo a superare con orgoglio e coraggio tanti lutti e tragedie e a difendere un patrimonio culturale unico al mondo Basta girare fra vicoli strade e piazze e guardarsi attorno non crsquoegrave una zona della cittagrave che non conservi un luogo af-fascinante o un sito di notevole interesse turistico non crsquoegrave un quartiere che non vanti unrsquoattrattiva esemplare Il bello egrave ovunque a Napoli E tutti ne possono godereLrsquoestate egrave uno dei periodi migliori per andare alla scoper-ta dei nostri monumenti Per catturare centinaia di storie e leggende che hanno per protagonisti personaggi famosi e gente comune E che spesso si intrecciano col misteroBuon viaggio dunque E che la vostra sete di conoscenza non abbia mai fine
ACCADemIA DI BeLLe ArtI
Nata col nome di real Accademia del Disegno fu istituita nel 1752 da Carlo di Borbone sullrsquoesempio di Madrid e di altre grandi capitali europee La sua prima sede fu a San Carlo alle Mortelle dove da tempo erano giagrave attivi i reali laboratori degli Arazzi e delle Pietre Dure Nata con il preciso intento di educare gli aspiranti artisti alla fine del XVIII secolo diventograve la prima istituzione a Na-poli rivolta allrsquoeducazione alle arti figurative sotto la tutela e il controllo dello Stato cosigrave si concretizzograve la sua naturale vocazione di scuola superiore delle ArtiDal 1755 al 1789 fu diretta da Giuseppe Bonito pittore di corte Ma il primo vero assetto didattico ispirato a norme seguite in altre Accademie drsquoEuropa lo si ebbe nel 1890 con la nomina a direttore del tedesco J H Wilhelm tischbein coadiuvato dal napoletano Domenico MondoTischbein allontanandosi dalle impostazioni tradizionali riuscigrave a separare lrsquoinsegnamento delle arti pure da quello delle arti applicate trasferendo lrsquoAccademia che nel frat-tempo aveva preso il nome ldquodi Pitturardquo al Palazzo degli studi (allora Real Museo Borbonico)Tantissimi artisti e non solo meridionali si sono formati in essa grazie a famosi maestri e docenti in unrsquoottica di inter-nazionalizzazione incentrata su scambi relazionali e cultu-rali che ancora oggi contraddistingue lrsquoistituzione
sede Via Bellini 36
Ex convento di San Giovanni delle Monache
serviziLa Galleria dellrsquoAccademia egrave a ingresso gratuito
con prenotazione obbligatoria Visitabile dal martedigrave al sabato dalle ore 10 alle ore 14
Lunedigrave chiusa
Visite guidate gruppi adulti max 25 persone
Visite guidate gruppi scuole max 25 alunni
Info e prenotazioni galleriaaccademiadinapoliit
Info e contatti081441900 ndash 081441887wwwaccademiadinapoliit
direzioneaccademiadinapoliit
museo CAPPeLLA sAnseVero
Arte mistero creativitagrave esoterismo bellezza unicitagrave que-sto e tanto altro egrave il Museo Cappella SanseveroLa Cappella costruita nel VII secolo a partire dal Settecen-to venne ampliata da raimondo de sangro settimo princi-pe di Sansevero e arricchita con opere di altissimo valore Il Cristo Velato opera famosa in tutto il mondo e che ebbe tra i suoi grandi estimatori Antonio Canova la Pudicizia e il Disinganno lrsquoaltare maggiore con lrsquoaltorilievo della Depo-sizione la volta affrescata con colori vivi e luminosi che re-sistono splendidamente al passare del tempo il pavimento labirintico purtroppo quasi interamente perso in un crollo alla fine dellrsquoOttocento sono soltanto alcune delle opere che il principe commissionograve e contribuigrave a realizzareUna menzione a parte meritano le macchine anatomiche esposte nella cavea sotterranea realizzate usando come ldquobaserdquo gli scheletri di un uomo e di una donna che mostra-no il sistema circolatorio in modo tanto preciso da essere ritenute per anni vere
ubicazioneVia Francesco De Sanctis 1921
AperturaTutti i giorni dalle ore 930 alle 1830
Ultimo ingresso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura
Chiuso il martedigrave
Contatti0815518470
Biglietteria 0815524936wwwmuseosanseveroit
Per informazioni infomuseosanseveroit
CAsteL CAPuAno
Sorge nellrsquoarea dellrsquoantico Gymnasium successivamente adattata a cimiteroEdificato a partire dalla metagrave del XII secolo per volere del re di Sicilia Guglielmo I il malo e completato nel 1160 fu spartana residenza dei sovrani normanni Dopo la costruzione (1279-1282) da parte degli Angioini della nuova residenza di Castel Nuovo continuograve a ospitare membri della famiglia reale funzionari e ospiti illustri Durante il Vicereame spagnolo fu destinato a Palazzo di Giustizia (1503) Il vicereacute don Pedro de toledo vi riunigrave tutte le corti di giustizia furono eliminate le architetture mi-litari riconfigurati gli spazi interni e trasformati i sotterranei in prigioni Lrsquoaspetto originario si perse definitivamente con il restauro avvenuto in etagrave borbonica Il portale drsquoingresso con lrsquoaquila bicipite della casa reale di Spagna (opera del Sangallo) le colonne drsquoErcole binate lo stemma dei Savoia e lrsquoorologio (1858) introduce al cor-tile con portico in pilastri di ordine dorico Tra le sale spiccano il salone della Corte drsquoAppello la sala dei Busti e la Cappella della sommaria Sul retro del Castello egrave sita la fontana del Formiello co-struita nel 1490 come abbeveratoio per i cavalli e rifatta nel 1583 da Michele de Guido
ubicazionePiazza Enrico De Nicola
CuriositagraveAllrsquoingresso del castello era anticamente posizionata
la Colonna della Vicaria tristemente nota per un cerimoniale di punizione dei debitori insolventi
i quali vi venivano legati con le braghe calate e dovevano pubblicamente proclamare la cessione
dei loro beni ai creditori Lrsquoumiliante punizione fu abolita dal vicereacute don Pedro de Toledo
Nel XIV secolo vi soggiornograve il poeta Francesco Patrarcanella qualitagrave di legato del pontefice Clemente VI
CAsteL DeLLrsquooVo
Sorge sullrsquoisolotto tufaceo di megaride Nel I secolo aC Lucio Licinio Lucullo vi edificograve una sfarzosa villa forti-ficata alla metagrave del V secolo Il successivo insediamento di monaci basiliani portograve alla creazione di un complesso conventuale raso al suolo nel X secolo dai duchi di NapoliNel 1128 egrave testimoniata lrsquoesistenza di una fortificazione det-ta Arx sancti salvatorisruggero il normanno nel 1140 vi stabiligrave la propria reggia prima dello spostamento in favore di Castel Capuano I Normanni ampliarono il sito con la torre normandia ful-cro della fortificazione mentre gli svevi aggiunsero le torri di Colleville maestra e di mezzo Quando Carlo I drsquoAngiograve spostograve a Castel Nuovo la corte Castel dellrsquoOvo rimase sede della famiglia e del tesoro rea-le Alfonso V drsquoAragona ripristinograve il molo e ne potenziograve le strutture difensive Il massiccio intervento di ristrutturazione seguito allrsquoassedio del 1503 da parte di Ferdinando il Cattolico portograve allrsquoat-tuale configurazione Oggi egrave sede museale e ospita mostre convegni e manife-stazioni
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
In questo numero
- Accademia di Belle Arti- Museo Cappella Sansevero- Castel Capuano- Castel dellrsquoOvo- Castel Nuovo- Catacombe di San Gennaro- Duomo di Napoli- Universitagrave degli Studi ldquoFederico IIrdquo- Cimitero delle Fontanelle- Galleria Principe di Napoli- Galleria Umberto I- Chiesa del Gesugrave Nuovo- Museo Archeologico Nazionale- Palazzo Reale- Palazzo San Giacomo- Parco Vergiliano- Reggia di Capodimonte- Teatro di San Carlo- Certosa di San Martino- Complesso Museale di Santa Chiara- Castel SantrsquoElmo- Grotta di Seiano e Parco del Pausilypon- Statua del Dio Nilo (Corpo di Napoli)- Stazione Zoologica ldquoAnton Dohrnrdquo- Complesso ldquoSuor Orsola Benincasardquo- Villa Floridiana
storIe DI PIetrA
Castelli e regge chiese e palazzi musei e aree archeologi-che la vita ultramillenaria di Napoli egrave scritta sulla pietra Sul tufo sul piperno sul marmo Ogni monumento partenopeo reca i segni di un passato straordinario vissuto e costruito da vari popoli e dinastie da sovrani e grandi artisti da un popolo che col passare dei secoli si egrave creato una propria identitagrave riuscendo a superare con orgoglio e coraggio tanti lutti e tragedie e a difendere un patrimonio culturale unico al mondo Basta girare fra vicoli strade e piazze e guardarsi attorno non crsquoegrave una zona della cittagrave che non conservi un luogo af-fascinante o un sito di notevole interesse turistico non crsquoegrave un quartiere che non vanti unrsquoattrattiva esemplare Il bello egrave ovunque a Napoli E tutti ne possono godereLrsquoestate egrave uno dei periodi migliori per andare alla scoper-ta dei nostri monumenti Per catturare centinaia di storie e leggende che hanno per protagonisti personaggi famosi e gente comune E che spesso si intrecciano col misteroBuon viaggio dunque E che la vostra sete di conoscenza non abbia mai fine
ACCADemIA DI BeLLe ArtI
Nata col nome di real Accademia del Disegno fu istituita nel 1752 da Carlo di Borbone sullrsquoesempio di Madrid e di altre grandi capitali europee La sua prima sede fu a San Carlo alle Mortelle dove da tempo erano giagrave attivi i reali laboratori degli Arazzi e delle Pietre Dure Nata con il preciso intento di educare gli aspiranti artisti alla fine del XVIII secolo diventograve la prima istituzione a Na-poli rivolta allrsquoeducazione alle arti figurative sotto la tutela e il controllo dello Stato cosigrave si concretizzograve la sua naturale vocazione di scuola superiore delle ArtiDal 1755 al 1789 fu diretta da Giuseppe Bonito pittore di corte Ma il primo vero assetto didattico ispirato a norme seguite in altre Accademie drsquoEuropa lo si ebbe nel 1890 con la nomina a direttore del tedesco J H Wilhelm tischbein coadiuvato dal napoletano Domenico MondoTischbein allontanandosi dalle impostazioni tradizionali riuscigrave a separare lrsquoinsegnamento delle arti pure da quello delle arti applicate trasferendo lrsquoAccademia che nel frat-tempo aveva preso il nome ldquodi Pitturardquo al Palazzo degli studi (allora Real Museo Borbonico)Tantissimi artisti e non solo meridionali si sono formati in essa grazie a famosi maestri e docenti in unrsquoottica di inter-nazionalizzazione incentrata su scambi relazionali e cultu-rali che ancora oggi contraddistingue lrsquoistituzione
sede Via Bellini 36
Ex convento di San Giovanni delle Monache
serviziLa Galleria dellrsquoAccademia egrave a ingresso gratuito
con prenotazione obbligatoria Visitabile dal martedigrave al sabato dalle ore 10 alle ore 14
Lunedigrave chiusa
Visite guidate gruppi adulti max 25 persone
Visite guidate gruppi scuole max 25 alunni
Info e prenotazioni galleriaaccademiadinapoliit
Info e contatti081441900 ndash 081441887wwwaccademiadinapoliit
direzioneaccademiadinapoliit
museo CAPPeLLA sAnseVero
Arte mistero creativitagrave esoterismo bellezza unicitagrave que-sto e tanto altro egrave il Museo Cappella SanseveroLa Cappella costruita nel VII secolo a partire dal Settecen-to venne ampliata da raimondo de sangro settimo princi-pe di Sansevero e arricchita con opere di altissimo valore Il Cristo Velato opera famosa in tutto il mondo e che ebbe tra i suoi grandi estimatori Antonio Canova la Pudicizia e il Disinganno lrsquoaltare maggiore con lrsquoaltorilievo della Depo-sizione la volta affrescata con colori vivi e luminosi che re-sistono splendidamente al passare del tempo il pavimento labirintico purtroppo quasi interamente perso in un crollo alla fine dellrsquoOttocento sono soltanto alcune delle opere che il principe commissionograve e contribuigrave a realizzareUna menzione a parte meritano le macchine anatomiche esposte nella cavea sotterranea realizzate usando come ldquobaserdquo gli scheletri di un uomo e di una donna che mostra-no il sistema circolatorio in modo tanto preciso da essere ritenute per anni vere
ubicazioneVia Francesco De Sanctis 1921
AperturaTutti i giorni dalle ore 930 alle 1830
Ultimo ingresso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura
Chiuso il martedigrave
Contatti0815518470
Biglietteria 0815524936wwwmuseosanseveroit
Per informazioni infomuseosanseveroit
CAsteL CAPuAno
Sorge nellrsquoarea dellrsquoantico Gymnasium successivamente adattata a cimiteroEdificato a partire dalla metagrave del XII secolo per volere del re di Sicilia Guglielmo I il malo e completato nel 1160 fu spartana residenza dei sovrani normanni Dopo la costruzione (1279-1282) da parte degli Angioini della nuova residenza di Castel Nuovo continuograve a ospitare membri della famiglia reale funzionari e ospiti illustri Durante il Vicereame spagnolo fu destinato a Palazzo di Giustizia (1503) Il vicereacute don Pedro de toledo vi riunigrave tutte le corti di giustizia furono eliminate le architetture mi-litari riconfigurati gli spazi interni e trasformati i sotterranei in prigioni Lrsquoaspetto originario si perse definitivamente con il restauro avvenuto in etagrave borbonica Il portale drsquoingresso con lrsquoaquila bicipite della casa reale di Spagna (opera del Sangallo) le colonne drsquoErcole binate lo stemma dei Savoia e lrsquoorologio (1858) introduce al cor-tile con portico in pilastri di ordine dorico Tra le sale spiccano il salone della Corte drsquoAppello la sala dei Busti e la Cappella della sommaria Sul retro del Castello egrave sita la fontana del Formiello co-struita nel 1490 come abbeveratoio per i cavalli e rifatta nel 1583 da Michele de Guido
ubicazionePiazza Enrico De Nicola
CuriositagraveAllrsquoingresso del castello era anticamente posizionata
la Colonna della Vicaria tristemente nota per un cerimoniale di punizione dei debitori insolventi
i quali vi venivano legati con le braghe calate e dovevano pubblicamente proclamare la cessione
dei loro beni ai creditori Lrsquoumiliante punizione fu abolita dal vicereacute don Pedro de Toledo
Nel XIV secolo vi soggiornograve il poeta Francesco Patrarcanella qualitagrave di legato del pontefice Clemente VI
CAsteL DeLLrsquooVo
Sorge sullrsquoisolotto tufaceo di megaride Nel I secolo aC Lucio Licinio Lucullo vi edificograve una sfarzosa villa forti-ficata alla metagrave del V secolo Il successivo insediamento di monaci basiliani portograve alla creazione di un complesso conventuale raso al suolo nel X secolo dai duchi di NapoliNel 1128 egrave testimoniata lrsquoesistenza di una fortificazione det-ta Arx sancti salvatorisruggero il normanno nel 1140 vi stabiligrave la propria reggia prima dello spostamento in favore di Castel Capuano I Normanni ampliarono il sito con la torre normandia ful-cro della fortificazione mentre gli svevi aggiunsero le torri di Colleville maestra e di mezzo Quando Carlo I drsquoAngiograve spostograve a Castel Nuovo la corte Castel dellrsquoOvo rimase sede della famiglia e del tesoro rea-le Alfonso V drsquoAragona ripristinograve il molo e ne potenziograve le strutture difensive Il massiccio intervento di ristrutturazione seguito allrsquoassedio del 1503 da parte di Ferdinando il Cattolico portograve allrsquoat-tuale configurazione Oggi egrave sede museale e ospita mostre convegni e manife-stazioni
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
storIe DI PIetrA
Castelli e regge chiese e palazzi musei e aree archeologi-che la vita ultramillenaria di Napoli egrave scritta sulla pietra Sul tufo sul piperno sul marmo Ogni monumento partenopeo reca i segni di un passato straordinario vissuto e costruito da vari popoli e dinastie da sovrani e grandi artisti da un popolo che col passare dei secoli si egrave creato una propria identitagrave riuscendo a superare con orgoglio e coraggio tanti lutti e tragedie e a difendere un patrimonio culturale unico al mondo Basta girare fra vicoli strade e piazze e guardarsi attorno non crsquoegrave una zona della cittagrave che non conservi un luogo af-fascinante o un sito di notevole interesse turistico non crsquoegrave un quartiere che non vanti unrsquoattrattiva esemplare Il bello egrave ovunque a Napoli E tutti ne possono godereLrsquoestate egrave uno dei periodi migliori per andare alla scoper-ta dei nostri monumenti Per catturare centinaia di storie e leggende che hanno per protagonisti personaggi famosi e gente comune E che spesso si intrecciano col misteroBuon viaggio dunque E che la vostra sete di conoscenza non abbia mai fine
ACCADemIA DI BeLLe ArtI
Nata col nome di real Accademia del Disegno fu istituita nel 1752 da Carlo di Borbone sullrsquoesempio di Madrid e di altre grandi capitali europee La sua prima sede fu a San Carlo alle Mortelle dove da tempo erano giagrave attivi i reali laboratori degli Arazzi e delle Pietre Dure Nata con il preciso intento di educare gli aspiranti artisti alla fine del XVIII secolo diventograve la prima istituzione a Na-poli rivolta allrsquoeducazione alle arti figurative sotto la tutela e il controllo dello Stato cosigrave si concretizzograve la sua naturale vocazione di scuola superiore delle ArtiDal 1755 al 1789 fu diretta da Giuseppe Bonito pittore di corte Ma il primo vero assetto didattico ispirato a norme seguite in altre Accademie drsquoEuropa lo si ebbe nel 1890 con la nomina a direttore del tedesco J H Wilhelm tischbein coadiuvato dal napoletano Domenico MondoTischbein allontanandosi dalle impostazioni tradizionali riuscigrave a separare lrsquoinsegnamento delle arti pure da quello delle arti applicate trasferendo lrsquoAccademia che nel frat-tempo aveva preso il nome ldquodi Pitturardquo al Palazzo degli studi (allora Real Museo Borbonico)Tantissimi artisti e non solo meridionali si sono formati in essa grazie a famosi maestri e docenti in unrsquoottica di inter-nazionalizzazione incentrata su scambi relazionali e cultu-rali che ancora oggi contraddistingue lrsquoistituzione
sede Via Bellini 36
Ex convento di San Giovanni delle Monache
serviziLa Galleria dellrsquoAccademia egrave a ingresso gratuito
con prenotazione obbligatoria Visitabile dal martedigrave al sabato dalle ore 10 alle ore 14
Lunedigrave chiusa
Visite guidate gruppi adulti max 25 persone
Visite guidate gruppi scuole max 25 alunni
Info e prenotazioni galleriaaccademiadinapoliit
Info e contatti081441900 ndash 081441887wwwaccademiadinapoliit
direzioneaccademiadinapoliit
museo CAPPeLLA sAnseVero
Arte mistero creativitagrave esoterismo bellezza unicitagrave que-sto e tanto altro egrave il Museo Cappella SanseveroLa Cappella costruita nel VII secolo a partire dal Settecen-to venne ampliata da raimondo de sangro settimo princi-pe di Sansevero e arricchita con opere di altissimo valore Il Cristo Velato opera famosa in tutto il mondo e che ebbe tra i suoi grandi estimatori Antonio Canova la Pudicizia e il Disinganno lrsquoaltare maggiore con lrsquoaltorilievo della Depo-sizione la volta affrescata con colori vivi e luminosi che re-sistono splendidamente al passare del tempo il pavimento labirintico purtroppo quasi interamente perso in un crollo alla fine dellrsquoOttocento sono soltanto alcune delle opere che il principe commissionograve e contribuigrave a realizzareUna menzione a parte meritano le macchine anatomiche esposte nella cavea sotterranea realizzate usando come ldquobaserdquo gli scheletri di un uomo e di una donna che mostra-no il sistema circolatorio in modo tanto preciso da essere ritenute per anni vere
ubicazioneVia Francesco De Sanctis 1921
AperturaTutti i giorni dalle ore 930 alle 1830
Ultimo ingresso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura
Chiuso il martedigrave
Contatti0815518470
Biglietteria 0815524936wwwmuseosanseveroit
Per informazioni infomuseosanseveroit
CAsteL CAPuAno
Sorge nellrsquoarea dellrsquoantico Gymnasium successivamente adattata a cimiteroEdificato a partire dalla metagrave del XII secolo per volere del re di Sicilia Guglielmo I il malo e completato nel 1160 fu spartana residenza dei sovrani normanni Dopo la costruzione (1279-1282) da parte degli Angioini della nuova residenza di Castel Nuovo continuograve a ospitare membri della famiglia reale funzionari e ospiti illustri Durante il Vicereame spagnolo fu destinato a Palazzo di Giustizia (1503) Il vicereacute don Pedro de toledo vi riunigrave tutte le corti di giustizia furono eliminate le architetture mi-litari riconfigurati gli spazi interni e trasformati i sotterranei in prigioni Lrsquoaspetto originario si perse definitivamente con il restauro avvenuto in etagrave borbonica Il portale drsquoingresso con lrsquoaquila bicipite della casa reale di Spagna (opera del Sangallo) le colonne drsquoErcole binate lo stemma dei Savoia e lrsquoorologio (1858) introduce al cor-tile con portico in pilastri di ordine dorico Tra le sale spiccano il salone della Corte drsquoAppello la sala dei Busti e la Cappella della sommaria Sul retro del Castello egrave sita la fontana del Formiello co-struita nel 1490 come abbeveratoio per i cavalli e rifatta nel 1583 da Michele de Guido
ubicazionePiazza Enrico De Nicola
CuriositagraveAllrsquoingresso del castello era anticamente posizionata
la Colonna della Vicaria tristemente nota per un cerimoniale di punizione dei debitori insolventi
i quali vi venivano legati con le braghe calate e dovevano pubblicamente proclamare la cessione
dei loro beni ai creditori Lrsquoumiliante punizione fu abolita dal vicereacute don Pedro de Toledo
Nel XIV secolo vi soggiornograve il poeta Francesco Patrarcanella qualitagrave di legato del pontefice Clemente VI
CAsteL DeLLrsquooVo
Sorge sullrsquoisolotto tufaceo di megaride Nel I secolo aC Lucio Licinio Lucullo vi edificograve una sfarzosa villa forti-ficata alla metagrave del V secolo Il successivo insediamento di monaci basiliani portograve alla creazione di un complesso conventuale raso al suolo nel X secolo dai duchi di NapoliNel 1128 egrave testimoniata lrsquoesistenza di una fortificazione det-ta Arx sancti salvatorisruggero il normanno nel 1140 vi stabiligrave la propria reggia prima dello spostamento in favore di Castel Capuano I Normanni ampliarono il sito con la torre normandia ful-cro della fortificazione mentre gli svevi aggiunsero le torri di Colleville maestra e di mezzo Quando Carlo I drsquoAngiograve spostograve a Castel Nuovo la corte Castel dellrsquoOvo rimase sede della famiglia e del tesoro rea-le Alfonso V drsquoAragona ripristinograve il molo e ne potenziograve le strutture difensive Il massiccio intervento di ristrutturazione seguito allrsquoassedio del 1503 da parte di Ferdinando il Cattolico portograve allrsquoat-tuale configurazione Oggi egrave sede museale e ospita mostre convegni e manife-stazioni
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ACCADemIA DI BeLLe ArtI
Nata col nome di real Accademia del Disegno fu istituita nel 1752 da Carlo di Borbone sullrsquoesempio di Madrid e di altre grandi capitali europee La sua prima sede fu a San Carlo alle Mortelle dove da tempo erano giagrave attivi i reali laboratori degli Arazzi e delle Pietre Dure Nata con il preciso intento di educare gli aspiranti artisti alla fine del XVIII secolo diventograve la prima istituzione a Na-poli rivolta allrsquoeducazione alle arti figurative sotto la tutela e il controllo dello Stato cosigrave si concretizzograve la sua naturale vocazione di scuola superiore delle ArtiDal 1755 al 1789 fu diretta da Giuseppe Bonito pittore di corte Ma il primo vero assetto didattico ispirato a norme seguite in altre Accademie drsquoEuropa lo si ebbe nel 1890 con la nomina a direttore del tedesco J H Wilhelm tischbein coadiuvato dal napoletano Domenico MondoTischbein allontanandosi dalle impostazioni tradizionali riuscigrave a separare lrsquoinsegnamento delle arti pure da quello delle arti applicate trasferendo lrsquoAccademia che nel frat-tempo aveva preso il nome ldquodi Pitturardquo al Palazzo degli studi (allora Real Museo Borbonico)Tantissimi artisti e non solo meridionali si sono formati in essa grazie a famosi maestri e docenti in unrsquoottica di inter-nazionalizzazione incentrata su scambi relazionali e cultu-rali che ancora oggi contraddistingue lrsquoistituzione
sede Via Bellini 36
Ex convento di San Giovanni delle Monache
serviziLa Galleria dellrsquoAccademia egrave a ingresso gratuito
con prenotazione obbligatoria Visitabile dal martedigrave al sabato dalle ore 10 alle ore 14
Lunedigrave chiusa
Visite guidate gruppi adulti max 25 persone
Visite guidate gruppi scuole max 25 alunni
Info e prenotazioni galleriaaccademiadinapoliit
Info e contatti081441900 ndash 081441887wwwaccademiadinapoliit
direzioneaccademiadinapoliit
museo CAPPeLLA sAnseVero
Arte mistero creativitagrave esoterismo bellezza unicitagrave que-sto e tanto altro egrave il Museo Cappella SanseveroLa Cappella costruita nel VII secolo a partire dal Settecen-to venne ampliata da raimondo de sangro settimo princi-pe di Sansevero e arricchita con opere di altissimo valore Il Cristo Velato opera famosa in tutto il mondo e che ebbe tra i suoi grandi estimatori Antonio Canova la Pudicizia e il Disinganno lrsquoaltare maggiore con lrsquoaltorilievo della Depo-sizione la volta affrescata con colori vivi e luminosi che re-sistono splendidamente al passare del tempo il pavimento labirintico purtroppo quasi interamente perso in un crollo alla fine dellrsquoOttocento sono soltanto alcune delle opere che il principe commissionograve e contribuigrave a realizzareUna menzione a parte meritano le macchine anatomiche esposte nella cavea sotterranea realizzate usando come ldquobaserdquo gli scheletri di un uomo e di una donna che mostra-no il sistema circolatorio in modo tanto preciso da essere ritenute per anni vere
ubicazioneVia Francesco De Sanctis 1921
AperturaTutti i giorni dalle ore 930 alle 1830
Ultimo ingresso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura
Chiuso il martedigrave
Contatti0815518470
Biglietteria 0815524936wwwmuseosanseveroit
Per informazioni infomuseosanseveroit
CAsteL CAPuAno
Sorge nellrsquoarea dellrsquoantico Gymnasium successivamente adattata a cimiteroEdificato a partire dalla metagrave del XII secolo per volere del re di Sicilia Guglielmo I il malo e completato nel 1160 fu spartana residenza dei sovrani normanni Dopo la costruzione (1279-1282) da parte degli Angioini della nuova residenza di Castel Nuovo continuograve a ospitare membri della famiglia reale funzionari e ospiti illustri Durante il Vicereame spagnolo fu destinato a Palazzo di Giustizia (1503) Il vicereacute don Pedro de toledo vi riunigrave tutte le corti di giustizia furono eliminate le architetture mi-litari riconfigurati gli spazi interni e trasformati i sotterranei in prigioni Lrsquoaspetto originario si perse definitivamente con il restauro avvenuto in etagrave borbonica Il portale drsquoingresso con lrsquoaquila bicipite della casa reale di Spagna (opera del Sangallo) le colonne drsquoErcole binate lo stemma dei Savoia e lrsquoorologio (1858) introduce al cor-tile con portico in pilastri di ordine dorico Tra le sale spiccano il salone della Corte drsquoAppello la sala dei Busti e la Cappella della sommaria Sul retro del Castello egrave sita la fontana del Formiello co-struita nel 1490 come abbeveratoio per i cavalli e rifatta nel 1583 da Michele de Guido
ubicazionePiazza Enrico De Nicola
CuriositagraveAllrsquoingresso del castello era anticamente posizionata
la Colonna della Vicaria tristemente nota per un cerimoniale di punizione dei debitori insolventi
i quali vi venivano legati con le braghe calate e dovevano pubblicamente proclamare la cessione
dei loro beni ai creditori Lrsquoumiliante punizione fu abolita dal vicereacute don Pedro de Toledo
Nel XIV secolo vi soggiornograve il poeta Francesco Patrarcanella qualitagrave di legato del pontefice Clemente VI
CAsteL DeLLrsquooVo
Sorge sullrsquoisolotto tufaceo di megaride Nel I secolo aC Lucio Licinio Lucullo vi edificograve una sfarzosa villa forti-ficata alla metagrave del V secolo Il successivo insediamento di monaci basiliani portograve alla creazione di un complesso conventuale raso al suolo nel X secolo dai duchi di NapoliNel 1128 egrave testimoniata lrsquoesistenza di una fortificazione det-ta Arx sancti salvatorisruggero il normanno nel 1140 vi stabiligrave la propria reggia prima dello spostamento in favore di Castel Capuano I Normanni ampliarono il sito con la torre normandia ful-cro della fortificazione mentre gli svevi aggiunsero le torri di Colleville maestra e di mezzo Quando Carlo I drsquoAngiograve spostograve a Castel Nuovo la corte Castel dellrsquoOvo rimase sede della famiglia e del tesoro rea-le Alfonso V drsquoAragona ripristinograve il molo e ne potenziograve le strutture difensive Il massiccio intervento di ristrutturazione seguito allrsquoassedio del 1503 da parte di Ferdinando il Cattolico portograve allrsquoat-tuale configurazione Oggi egrave sede museale e ospita mostre convegni e manife-stazioni
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
sede Via Bellini 36
Ex convento di San Giovanni delle Monache
serviziLa Galleria dellrsquoAccademia egrave a ingresso gratuito
con prenotazione obbligatoria Visitabile dal martedigrave al sabato dalle ore 10 alle ore 14
Lunedigrave chiusa
Visite guidate gruppi adulti max 25 persone
Visite guidate gruppi scuole max 25 alunni
Info e prenotazioni galleriaaccademiadinapoliit
Info e contatti081441900 ndash 081441887wwwaccademiadinapoliit
direzioneaccademiadinapoliit
museo CAPPeLLA sAnseVero
Arte mistero creativitagrave esoterismo bellezza unicitagrave que-sto e tanto altro egrave il Museo Cappella SanseveroLa Cappella costruita nel VII secolo a partire dal Settecen-to venne ampliata da raimondo de sangro settimo princi-pe di Sansevero e arricchita con opere di altissimo valore Il Cristo Velato opera famosa in tutto il mondo e che ebbe tra i suoi grandi estimatori Antonio Canova la Pudicizia e il Disinganno lrsquoaltare maggiore con lrsquoaltorilievo della Depo-sizione la volta affrescata con colori vivi e luminosi che re-sistono splendidamente al passare del tempo il pavimento labirintico purtroppo quasi interamente perso in un crollo alla fine dellrsquoOttocento sono soltanto alcune delle opere che il principe commissionograve e contribuigrave a realizzareUna menzione a parte meritano le macchine anatomiche esposte nella cavea sotterranea realizzate usando come ldquobaserdquo gli scheletri di un uomo e di una donna che mostra-no il sistema circolatorio in modo tanto preciso da essere ritenute per anni vere
ubicazioneVia Francesco De Sanctis 1921
AperturaTutti i giorni dalle ore 930 alle 1830
Ultimo ingresso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura
Chiuso il martedigrave
Contatti0815518470
Biglietteria 0815524936wwwmuseosanseveroit
Per informazioni infomuseosanseveroit
CAsteL CAPuAno
Sorge nellrsquoarea dellrsquoantico Gymnasium successivamente adattata a cimiteroEdificato a partire dalla metagrave del XII secolo per volere del re di Sicilia Guglielmo I il malo e completato nel 1160 fu spartana residenza dei sovrani normanni Dopo la costruzione (1279-1282) da parte degli Angioini della nuova residenza di Castel Nuovo continuograve a ospitare membri della famiglia reale funzionari e ospiti illustri Durante il Vicereame spagnolo fu destinato a Palazzo di Giustizia (1503) Il vicereacute don Pedro de toledo vi riunigrave tutte le corti di giustizia furono eliminate le architetture mi-litari riconfigurati gli spazi interni e trasformati i sotterranei in prigioni Lrsquoaspetto originario si perse definitivamente con il restauro avvenuto in etagrave borbonica Il portale drsquoingresso con lrsquoaquila bicipite della casa reale di Spagna (opera del Sangallo) le colonne drsquoErcole binate lo stemma dei Savoia e lrsquoorologio (1858) introduce al cor-tile con portico in pilastri di ordine dorico Tra le sale spiccano il salone della Corte drsquoAppello la sala dei Busti e la Cappella della sommaria Sul retro del Castello egrave sita la fontana del Formiello co-struita nel 1490 come abbeveratoio per i cavalli e rifatta nel 1583 da Michele de Guido
ubicazionePiazza Enrico De Nicola
CuriositagraveAllrsquoingresso del castello era anticamente posizionata
la Colonna della Vicaria tristemente nota per un cerimoniale di punizione dei debitori insolventi
i quali vi venivano legati con le braghe calate e dovevano pubblicamente proclamare la cessione
dei loro beni ai creditori Lrsquoumiliante punizione fu abolita dal vicereacute don Pedro de Toledo
Nel XIV secolo vi soggiornograve il poeta Francesco Patrarcanella qualitagrave di legato del pontefice Clemente VI
CAsteL DeLLrsquooVo
Sorge sullrsquoisolotto tufaceo di megaride Nel I secolo aC Lucio Licinio Lucullo vi edificograve una sfarzosa villa forti-ficata alla metagrave del V secolo Il successivo insediamento di monaci basiliani portograve alla creazione di un complesso conventuale raso al suolo nel X secolo dai duchi di NapoliNel 1128 egrave testimoniata lrsquoesistenza di una fortificazione det-ta Arx sancti salvatorisruggero il normanno nel 1140 vi stabiligrave la propria reggia prima dello spostamento in favore di Castel Capuano I Normanni ampliarono il sito con la torre normandia ful-cro della fortificazione mentre gli svevi aggiunsero le torri di Colleville maestra e di mezzo Quando Carlo I drsquoAngiograve spostograve a Castel Nuovo la corte Castel dellrsquoOvo rimase sede della famiglia e del tesoro rea-le Alfonso V drsquoAragona ripristinograve il molo e ne potenziograve le strutture difensive Il massiccio intervento di ristrutturazione seguito allrsquoassedio del 1503 da parte di Ferdinando il Cattolico portograve allrsquoat-tuale configurazione Oggi egrave sede museale e ospita mostre convegni e manife-stazioni
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
museo CAPPeLLA sAnseVero
Arte mistero creativitagrave esoterismo bellezza unicitagrave que-sto e tanto altro egrave il Museo Cappella SanseveroLa Cappella costruita nel VII secolo a partire dal Settecen-to venne ampliata da raimondo de sangro settimo princi-pe di Sansevero e arricchita con opere di altissimo valore Il Cristo Velato opera famosa in tutto il mondo e che ebbe tra i suoi grandi estimatori Antonio Canova la Pudicizia e il Disinganno lrsquoaltare maggiore con lrsquoaltorilievo della Depo-sizione la volta affrescata con colori vivi e luminosi che re-sistono splendidamente al passare del tempo il pavimento labirintico purtroppo quasi interamente perso in un crollo alla fine dellrsquoOttocento sono soltanto alcune delle opere che il principe commissionograve e contribuigrave a realizzareUna menzione a parte meritano le macchine anatomiche esposte nella cavea sotterranea realizzate usando come ldquobaserdquo gli scheletri di un uomo e di una donna che mostra-no il sistema circolatorio in modo tanto preciso da essere ritenute per anni vere
ubicazioneVia Francesco De Sanctis 1921
AperturaTutti i giorni dalle ore 930 alle 1830
Ultimo ingresso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura
Chiuso il martedigrave
Contatti0815518470
Biglietteria 0815524936wwwmuseosanseveroit
Per informazioni infomuseosanseveroit
CAsteL CAPuAno
Sorge nellrsquoarea dellrsquoantico Gymnasium successivamente adattata a cimiteroEdificato a partire dalla metagrave del XII secolo per volere del re di Sicilia Guglielmo I il malo e completato nel 1160 fu spartana residenza dei sovrani normanni Dopo la costruzione (1279-1282) da parte degli Angioini della nuova residenza di Castel Nuovo continuograve a ospitare membri della famiglia reale funzionari e ospiti illustri Durante il Vicereame spagnolo fu destinato a Palazzo di Giustizia (1503) Il vicereacute don Pedro de toledo vi riunigrave tutte le corti di giustizia furono eliminate le architetture mi-litari riconfigurati gli spazi interni e trasformati i sotterranei in prigioni Lrsquoaspetto originario si perse definitivamente con il restauro avvenuto in etagrave borbonica Il portale drsquoingresso con lrsquoaquila bicipite della casa reale di Spagna (opera del Sangallo) le colonne drsquoErcole binate lo stemma dei Savoia e lrsquoorologio (1858) introduce al cor-tile con portico in pilastri di ordine dorico Tra le sale spiccano il salone della Corte drsquoAppello la sala dei Busti e la Cappella della sommaria Sul retro del Castello egrave sita la fontana del Formiello co-struita nel 1490 come abbeveratoio per i cavalli e rifatta nel 1583 da Michele de Guido
ubicazionePiazza Enrico De Nicola
CuriositagraveAllrsquoingresso del castello era anticamente posizionata
la Colonna della Vicaria tristemente nota per un cerimoniale di punizione dei debitori insolventi
i quali vi venivano legati con le braghe calate e dovevano pubblicamente proclamare la cessione
dei loro beni ai creditori Lrsquoumiliante punizione fu abolita dal vicereacute don Pedro de Toledo
Nel XIV secolo vi soggiornograve il poeta Francesco Patrarcanella qualitagrave di legato del pontefice Clemente VI
CAsteL DeLLrsquooVo
Sorge sullrsquoisolotto tufaceo di megaride Nel I secolo aC Lucio Licinio Lucullo vi edificograve una sfarzosa villa forti-ficata alla metagrave del V secolo Il successivo insediamento di monaci basiliani portograve alla creazione di un complesso conventuale raso al suolo nel X secolo dai duchi di NapoliNel 1128 egrave testimoniata lrsquoesistenza di una fortificazione det-ta Arx sancti salvatorisruggero il normanno nel 1140 vi stabiligrave la propria reggia prima dello spostamento in favore di Castel Capuano I Normanni ampliarono il sito con la torre normandia ful-cro della fortificazione mentre gli svevi aggiunsero le torri di Colleville maestra e di mezzo Quando Carlo I drsquoAngiograve spostograve a Castel Nuovo la corte Castel dellrsquoOvo rimase sede della famiglia e del tesoro rea-le Alfonso V drsquoAragona ripristinograve il molo e ne potenziograve le strutture difensive Il massiccio intervento di ristrutturazione seguito allrsquoassedio del 1503 da parte di Ferdinando il Cattolico portograve allrsquoat-tuale configurazione Oggi egrave sede museale e ospita mostre convegni e manife-stazioni
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneVia Francesco De Sanctis 1921
AperturaTutti i giorni dalle ore 930 alle 1830
Ultimo ingresso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura
Chiuso il martedigrave
Contatti0815518470
Biglietteria 0815524936wwwmuseosanseveroit
Per informazioni infomuseosanseveroit
CAsteL CAPuAno
Sorge nellrsquoarea dellrsquoantico Gymnasium successivamente adattata a cimiteroEdificato a partire dalla metagrave del XII secolo per volere del re di Sicilia Guglielmo I il malo e completato nel 1160 fu spartana residenza dei sovrani normanni Dopo la costruzione (1279-1282) da parte degli Angioini della nuova residenza di Castel Nuovo continuograve a ospitare membri della famiglia reale funzionari e ospiti illustri Durante il Vicereame spagnolo fu destinato a Palazzo di Giustizia (1503) Il vicereacute don Pedro de toledo vi riunigrave tutte le corti di giustizia furono eliminate le architetture mi-litari riconfigurati gli spazi interni e trasformati i sotterranei in prigioni Lrsquoaspetto originario si perse definitivamente con il restauro avvenuto in etagrave borbonica Il portale drsquoingresso con lrsquoaquila bicipite della casa reale di Spagna (opera del Sangallo) le colonne drsquoErcole binate lo stemma dei Savoia e lrsquoorologio (1858) introduce al cor-tile con portico in pilastri di ordine dorico Tra le sale spiccano il salone della Corte drsquoAppello la sala dei Busti e la Cappella della sommaria Sul retro del Castello egrave sita la fontana del Formiello co-struita nel 1490 come abbeveratoio per i cavalli e rifatta nel 1583 da Michele de Guido
ubicazionePiazza Enrico De Nicola
CuriositagraveAllrsquoingresso del castello era anticamente posizionata
la Colonna della Vicaria tristemente nota per un cerimoniale di punizione dei debitori insolventi
i quali vi venivano legati con le braghe calate e dovevano pubblicamente proclamare la cessione
dei loro beni ai creditori Lrsquoumiliante punizione fu abolita dal vicereacute don Pedro de Toledo
Nel XIV secolo vi soggiornograve il poeta Francesco Patrarcanella qualitagrave di legato del pontefice Clemente VI
CAsteL DeLLrsquooVo
Sorge sullrsquoisolotto tufaceo di megaride Nel I secolo aC Lucio Licinio Lucullo vi edificograve una sfarzosa villa forti-ficata alla metagrave del V secolo Il successivo insediamento di monaci basiliani portograve alla creazione di un complesso conventuale raso al suolo nel X secolo dai duchi di NapoliNel 1128 egrave testimoniata lrsquoesistenza di una fortificazione det-ta Arx sancti salvatorisruggero il normanno nel 1140 vi stabiligrave la propria reggia prima dello spostamento in favore di Castel Capuano I Normanni ampliarono il sito con la torre normandia ful-cro della fortificazione mentre gli svevi aggiunsero le torri di Colleville maestra e di mezzo Quando Carlo I drsquoAngiograve spostograve a Castel Nuovo la corte Castel dellrsquoOvo rimase sede della famiglia e del tesoro rea-le Alfonso V drsquoAragona ripristinograve il molo e ne potenziograve le strutture difensive Il massiccio intervento di ristrutturazione seguito allrsquoassedio del 1503 da parte di Ferdinando il Cattolico portograve allrsquoat-tuale configurazione Oggi egrave sede museale e ospita mostre convegni e manife-stazioni
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
CAsteL CAPuAno
Sorge nellrsquoarea dellrsquoantico Gymnasium successivamente adattata a cimiteroEdificato a partire dalla metagrave del XII secolo per volere del re di Sicilia Guglielmo I il malo e completato nel 1160 fu spartana residenza dei sovrani normanni Dopo la costruzione (1279-1282) da parte degli Angioini della nuova residenza di Castel Nuovo continuograve a ospitare membri della famiglia reale funzionari e ospiti illustri Durante il Vicereame spagnolo fu destinato a Palazzo di Giustizia (1503) Il vicereacute don Pedro de toledo vi riunigrave tutte le corti di giustizia furono eliminate le architetture mi-litari riconfigurati gli spazi interni e trasformati i sotterranei in prigioni Lrsquoaspetto originario si perse definitivamente con il restauro avvenuto in etagrave borbonica Il portale drsquoingresso con lrsquoaquila bicipite della casa reale di Spagna (opera del Sangallo) le colonne drsquoErcole binate lo stemma dei Savoia e lrsquoorologio (1858) introduce al cor-tile con portico in pilastri di ordine dorico Tra le sale spiccano il salone della Corte drsquoAppello la sala dei Busti e la Cappella della sommaria Sul retro del Castello egrave sita la fontana del Formiello co-struita nel 1490 come abbeveratoio per i cavalli e rifatta nel 1583 da Michele de Guido
ubicazionePiazza Enrico De Nicola
CuriositagraveAllrsquoingresso del castello era anticamente posizionata
la Colonna della Vicaria tristemente nota per un cerimoniale di punizione dei debitori insolventi
i quali vi venivano legati con le braghe calate e dovevano pubblicamente proclamare la cessione
dei loro beni ai creditori Lrsquoumiliante punizione fu abolita dal vicereacute don Pedro de Toledo
Nel XIV secolo vi soggiornograve il poeta Francesco Patrarcanella qualitagrave di legato del pontefice Clemente VI
CAsteL DeLLrsquooVo
Sorge sullrsquoisolotto tufaceo di megaride Nel I secolo aC Lucio Licinio Lucullo vi edificograve una sfarzosa villa forti-ficata alla metagrave del V secolo Il successivo insediamento di monaci basiliani portograve alla creazione di un complesso conventuale raso al suolo nel X secolo dai duchi di NapoliNel 1128 egrave testimoniata lrsquoesistenza di una fortificazione det-ta Arx sancti salvatorisruggero il normanno nel 1140 vi stabiligrave la propria reggia prima dello spostamento in favore di Castel Capuano I Normanni ampliarono il sito con la torre normandia ful-cro della fortificazione mentre gli svevi aggiunsero le torri di Colleville maestra e di mezzo Quando Carlo I drsquoAngiograve spostograve a Castel Nuovo la corte Castel dellrsquoOvo rimase sede della famiglia e del tesoro rea-le Alfonso V drsquoAragona ripristinograve il molo e ne potenziograve le strutture difensive Il massiccio intervento di ristrutturazione seguito allrsquoassedio del 1503 da parte di Ferdinando il Cattolico portograve allrsquoat-tuale configurazione Oggi egrave sede museale e ospita mostre convegni e manife-stazioni
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazionePiazza Enrico De Nicola
CuriositagraveAllrsquoingresso del castello era anticamente posizionata
la Colonna della Vicaria tristemente nota per un cerimoniale di punizione dei debitori insolventi
i quali vi venivano legati con le braghe calate e dovevano pubblicamente proclamare la cessione
dei loro beni ai creditori Lrsquoumiliante punizione fu abolita dal vicereacute don Pedro de Toledo
Nel XIV secolo vi soggiornograve il poeta Francesco Patrarcanella qualitagrave di legato del pontefice Clemente VI
CAsteL DeLLrsquooVo
Sorge sullrsquoisolotto tufaceo di megaride Nel I secolo aC Lucio Licinio Lucullo vi edificograve una sfarzosa villa forti-ficata alla metagrave del V secolo Il successivo insediamento di monaci basiliani portograve alla creazione di un complesso conventuale raso al suolo nel X secolo dai duchi di NapoliNel 1128 egrave testimoniata lrsquoesistenza di una fortificazione det-ta Arx sancti salvatorisruggero il normanno nel 1140 vi stabiligrave la propria reggia prima dello spostamento in favore di Castel Capuano I Normanni ampliarono il sito con la torre normandia ful-cro della fortificazione mentre gli svevi aggiunsero le torri di Colleville maestra e di mezzo Quando Carlo I drsquoAngiograve spostograve a Castel Nuovo la corte Castel dellrsquoOvo rimase sede della famiglia e del tesoro rea-le Alfonso V drsquoAragona ripristinograve il molo e ne potenziograve le strutture difensive Il massiccio intervento di ristrutturazione seguito allrsquoassedio del 1503 da parte di Ferdinando il Cattolico portograve allrsquoat-tuale configurazione Oggi egrave sede museale e ospita mostre convegni e manife-stazioni
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
CAsteL DeLLrsquooVo
Sorge sullrsquoisolotto tufaceo di megaride Nel I secolo aC Lucio Licinio Lucullo vi edificograve una sfarzosa villa forti-ficata alla metagrave del V secolo Il successivo insediamento di monaci basiliani portograve alla creazione di un complesso conventuale raso al suolo nel X secolo dai duchi di NapoliNel 1128 egrave testimoniata lrsquoesistenza di una fortificazione det-ta Arx sancti salvatorisruggero il normanno nel 1140 vi stabiligrave la propria reggia prima dello spostamento in favore di Castel Capuano I Normanni ampliarono il sito con la torre normandia ful-cro della fortificazione mentre gli svevi aggiunsero le torri di Colleville maestra e di mezzo Quando Carlo I drsquoAngiograve spostograve a Castel Nuovo la corte Castel dellrsquoOvo rimase sede della famiglia e del tesoro rea-le Alfonso V drsquoAragona ripristinograve il molo e ne potenziograve le strutture difensive Il massiccio intervento di ristrutturazione seguito allrsquoassedio del 1503 da parte di Ferdinando il Cattolico portograve allrsquoat-tuale configurazione Oggi egrave sede museale e ospita mostre convegni e manife-stazioni
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneVia Eldorado 3
AperturaNel periodo estivo
(in coincidenza con lrsquoapplicazione dellrsquoora legale)Giorni feriali dalle ore 9 alle 1930
ultimo accesso ore 1845Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Nel periodo invernaleGiorni feriali dalle ore 9 alle ore 1830
ultimo accesso ore 1745Giorni festivi e la domenica dalle ore 9 alle 14
ultimo accesso ore 1315
Lrsquoingresso egrave gratuito
Info e contatti0817954593
casteldellovocomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
CAsteL nuoVo
Sconfitti gli Svevi nel 1266 e trasferita la sede reale da Pa-lermo a Napoli Carlo I drsquoAngiograve decise di abbandonare lrsquoantica residenza normanna di Castel Capuano in favore di un nuovo castello in prossimitagrave del mare I lavori durarono dal 1279 al 1282 Storica reggia-fortezza sede di sovrani e di personaggi il-lustri teatro di importanti vicende storiche (tra cui il celebre gran rifiuto di Celestino V e la successiva elezione al soglio papale di Bonifacio VIII) e luogo di fosche trame e leggen-de fu nei secoli ampliato rafforzato e abbellito di pregevoli opere drsquoarte (la splendida Cappella Palatina la maestosa sala dei Baroni lrsquoelegante arco trionfale del Laurana) In epoca aragonese fu ristrutturato in stile gotico-catalano con cinque torri rotonde quattro delle quali inglobavano le precedenti angioine a pianta quadrataDestinato agli inizi del XX secolo a scopi civili fu ristruttu-rato assieme allrsquoarea circostante a partire dal 1923 con lrsquoeliminazione delle superfetazioni aggiunte nel tempoOltre che sede di alcuni uffici comunali e del museo Civico ospita anche eventi e spettacoli
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneVia Vittorio Emanuele III
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 830 alle 19
CuriositagraveSecondo unrsquoantica leggenda
nei sotterranei del castello si trovava una fossa che veniva usata per segregare i prigionieri
i quali spesso sparivano percheacute catturati da un coccodrillo che penetrava da unrsquoapertura nel sotterraneo
e li trascinava in mare
Contatti0817957708 0817957709
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
CAtAComBe DI sAn GennAro
Risalenti al II-III secolo dC rappresentano una delle piugrave vaste aree archeologiche sotterranee del mondo In esse furono sepolti i resti mortali di santrsquoAgrippino con-siderato il primo patrono della cittagraveIn etagrave successiva il vescovo Giovanni I (413-431) fece tra-slare in un cubicolo della catacomba inferiore le spoglie di san Gennaro dando il via al culto del martireLa devozione per il santo portograve al conseguente sviluppo delle Catacombe con la costruzione di nuove tombe e di nuovi cubicoli Lrsquoarea cosigrave diventograve nel corso dei secoli luo-go ldquoesclusivordquo per la sepoltura di alti prelati e di aristocraticiNellrsquo831 a seguito di un assedio alla cittagrave di Napoli le spo-glie di San Gennaro furono trafugate e portate nella sede episcopale di Benevento dal principe longobardo Sicone I e questo comportograve per le Catacombe un periodo di abban-dono Soltanto nel XVIII secolo grazie al ritorno drsquointeresse da parte di studiosi vi fu la riscoperta del sito tappa obbli-gata del turismo a Napoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneLrsquoingresso egrave adiacente alla Basilica del Buon Consiglio
in Via Capodimonte 13 Lrsquoingresso per i disabili egrave in Vicoletto San Gennaro
dei Poveri 22 (apertura su prenotazione)
AperturaDal lunedigrave al sabato dalle ore 10 alle 17
La domenica dalle ore 10 alle 14
CuriositagraveGrazie alle caratteristiche delle varie tombe
si puograve risalire al ceto sociale del defunto I sepolcri piugrave umili venivano scavati a terra o in corridoi
periferici Quelli appartenenti alle persone facoltose si possono riconoscere anche dalle decorazioni che potevano essere ad affresco o a mosaico
Info e contatti0817443714
infocatacombedinapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
Duomo DI nAPoLI
La Chiesa Cattedrale di Napoli sorge in un luogo che fin dallrsquoantichitagrave ha ospitato numerosi edifici sacriLa costruzione iniziograve nel XIII secolo per volere di Carlo II di napoli La facciata ricostruita piugrave volte assunse lrsquoattuale aspetto con unrsquoaltezza di circa 50 metri e dotata di tre por-tali alla fine dellrsquoOttocento grazie al progetto dellrsquoarchitetto enrico AlvinoLrsquointerno ha una pianta a croce latina Lrsquoimponente navata centrale lunga circa 100 metri egrave separata dalle due latera-li da due serie di pilasti su cui poggiano archi decorati Sul soffitto e sulle pareti egrave possibile ammirare opere di Luca Giordano Giovanni Balducci Girolamo ImparatoAi lati dellrsquoingresso il Duomo ingloba altri due edifici sorti autonomamente la Basilica di santa restituta (IV seco-lo) al cui interno egrave possibile ammirare lrsquoantichissimo Batti-stero di San Giovanni in Fonte e la reale Cappella del te-soro di san Gennaro edificata agli inizi del Seicento per un voto fatto dalla cittagrave che custodisce le reliquie (tra cui le ampolle con il sangue) del santo e il museo del tesoro di san Gennaro oltre a opere artistiche di gran pregio
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneVia Duomo 149
AperturaDal lunedigrave al sabato ore 8-1230 e ore 1630-19
Domenica ore 8-1330 e ore 17-1930
CuriositagraveSecondo alcune recenti valutazioni di esperti
il valore del Tesoro di San Gennaro sarebbe superiore a quello del Tesoro della Corona drsquoInghilterra
Tra i vari pezzi presenti la Collana di San Gennarocon tredici grosse maglie in oro massiccio alle quali sono
appese croci tempestate di zaffiri e smeraldie la Mitra drsquoargento dorato con 3694 rubini
smeraldi e brillanti
Contatti081449097
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
unIVersItAgrave DeGLI stuDI ldquoFeDerICo IIrdquo
Fondata nel 1224 dallrsquoimperatore del Sacro Romano Impe-ro e Re di Sicilia Federico II di svevia egrave il principale ate-neo napoletano e fra le piugrave importanti universitagrave in Europa La scelta di Napoli quale sede dellrsquoUniversitagrave fu dettata da motivi culturali legati alla lunga tradizione in merito e da motivi geografici ed economici Pier delle Vigne e taddeo da sessa eccellenti giuristi campani furono chiamati dal sovrano affincheacute si occupas-sero dellrsquoorganizzazione dello StudiumGli indirizzi di studi oggi diversi furono inizialmente il dirit-to le arti liberali la medicina e la teologia Durante il periodo angioino (1265-1443) la struttura e lrsquoor-ganizzazione dellrsquouniversitagrave restarono sostanzialmente im-mutate e lrsquoateneo si rese indipendente dal potere papaleNel 1443 con lrsquoavvento del dominio aragonese fu costret-to alla chiusura e solo nel 1465 fu riaperto per poi essere di nuovo chiuso nel 1490 Nel 1507 fu di nuovo riaperto nel convento di San Dome-nico Maggiore che ne fu la sede per tutto il CinquecentoDopo vari spostamenti nel 1884 lrsquouniversitagrave fu collocata al Corso umberto I odierna sede centrale
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
sede centraleCorso Umberto I al civico 40
studenti iscritti 78324 (dato anno accademico 20152016)
CuriositagravePoicheacute fu creata per volere dellrsquoimperatore
fu la prima universitagrave laica in Europa di tipo statale fondata da un provvedimento sovrano e non da
corporazioni o associazioni di intellettuali o di studenti
Info e contatti0812531111 wwwuninait
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
CImItero DeLLe FontAneLLe
Egrave situato nel rione sanitagrave in una delle cave di tufo da cui veniva estratto il materiale per costruire la cittagraveNel 1656 la peste colpisce in modo terribile Napoli le cronache parlano di 240mila morti su una popolazione di 450mila abitanti Fu cosigrave deciso di utilizzare la vecchia cava per riporvi una parte delle salme Negli anni successivi a Napoli ci furono epidemie carestie rivolte popolari terremoti ed eruzioni del Vesuvio e il Cimi-tero venne utilizzato per seppellire soprattutto i morti dei ceti popolari ma anche quanti non trovavano posto nelle chiese o in altri cimiteriQuando nella seconda metagrave dellrsquoOttocento le migliaia di ossa ritrovate vennero ordinate e accatastate sorse un culto spontaneo e quasi pagano nei confronti della spo-glie mortali con tante donne che adottavano un teschio (la capuzzella) e pregavano per la salvezza delle anime ab-bandonate (le anime pezzentelle)Nel 1969 il Tribunale ecclesiastico proibigrave il culto individuale delle capuzzelle e questo insieme a un generale disinte-resse fece abbandonare il Cimitero Nel 2002 fu riordinato e messo in sicurezza ma stabilmen-te riaperto al pubblico solo a partire dal 2010 grazie alle pressanti richieste degli abitanti del rione Sanitagrave
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneVia Fontanelle 80
AperturaTutti i giorni dalle ore 10 alle 17Lrsquoingresso egrave libero e consentito
fino a 30 minuti prima della chiusura
CuriositagraveFra le migliaia di capuzzelle del Cimitero
le piugrave famose e ldquomiracoloserdquosono quella del Capitano e quella di Donna Cuncetta
a cui sono legati aneddoti e leggende
Info e Contatti08119703197
wwwcomunenapoliitcimiterofontanelle
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
GALLerIA PrInCIPe DI nAPoLI
Egrave una galleria commerciale realizzata tra il 1870 e il 1883 nellrsquoarea tra il Museo Archeologico Nazionale e lrsquoAccade-mia di Belle ArtiCostruita in muratura con una copertura di ferro e vetro il progetto originario prevedeva fosse costituita da quattro bracci ma uno non venne mai realizzato per la presenza della adiacente Chiesa di santa maria di CostantinopoliDei tre ingressi con scalinate di altezza diversa a causa del diverso livello del suolo quello di fronte al Museo Nazio-nale presenta un ampio porticato restaurato dopo il crollo parziale della facciata nel 1965Ospita la sala Gemito ed egrave sede del centro giovanile co-munale ldquoCommon Galleryrdquo
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
IngressiPiazza Museo
Via Enrico PessinaVia Broggia
CuriositagraveNellrsquoestate del 1965 la facciata dellrsquoingresso
su piazza Museo crollograve Qualcuno ne approfittograve per proporre addirittura lrsquoabbattimento dellrsquointero
monumento per realizzare al suo posto un edificio per uffici e abitazioni o unrsquoarea verde o un parcheggio
sotterraneo per il Museo Archeologico Nazionale Nel 1967 il Comune stanziograve 107 milioni di lire
per la ricostruzione della facciata I lavori iniziarono nel 1969 e diedero alla Galleria lrsquoaspetto
che si egrave conservato fino a oggi
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
GALLerIA umBerto I
Realizzata in soli tre anni tra il 1887 e il 1890 in una zona ritenuta malfamata divenne ben presto uno dei luoghi di ritrovo piugrave eleganti di napoli Una galleria commerciale formata da due strade che si intersecano perpendicolarmente coperte da una struttura realizzata in ferro e vetro con una cupola che raggiunge i 57 metri di altezzaLrsquoingresso principale su Via San Carlo costituito da una facciata semicircolare con un porticato retto da colonne di travertino e gli altri accessi su Via Toledo Via Santa Brigida e Via Verdi collocano la galleria nelle immediate vicinanze dei luoghi della politica della cultura e della tradizione partenopeaNel piano sottostante la galleria nel 1890 fu inaugurato il salone margherita il primo cafeacute chantant italiano che agli inizi del Novecento rappresentograve il luogo simbolo della Belle Eacutepoque in Italia con le sue rappresentazioni ispirate al mondo parigino
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
IngressiVia San Carlo
Via Giuseppe VerdiVia Santa Brigida
Via Toledo
CuriositagraveSulle colonne poste ai lati dellrsquoingresso su Via San Carlo
sono posizionate quattro statue che simboleggiano lrsquoEuropa lrsquoAsia lrsquoAfrica e le Americhe
Nelle nicchie sovrastanti vi sono delle sculture raffiguranti la Fisica la Chimica il Genio della Scienza il Lavoro
il Commercio lrsquoIndustria e la Ricchezza Su altre quattro colonne sono presenti statue raffiguranti
le quattro stagioni A realizzare queste opere fu lo scultore carrarese Carlo Nicoli (1843-1915)
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
CHIesA DeL GesUgrave nuoVo
Detta anche Chiesa della Trinitagrave Maggiore deve il suo nome al fatto che al momento della sua costruzione in cittagrave era giagrave presente unrsquoaltra Chiesa del Gesugrave (detta perciograve del Gesugrave Vecchio)Fu edificata a partire dal 1584 nellrsquoarea che ospitava il grande palazzo dei sanseverino principi di Salerno I gesuiti entrati in possesso del palazzo a seguito della confisca dei beni dei Sanseverino lo sventrarono completamente conservando solo la caratteristica facciata a bugne e il portale rinascimentaleAllrsquointerno della chiesa si trovano tracce dei maggiori artisti che operarono a napoli dal seicento in poi le decorazioni e le sculture marmoree di Cosimo Fanzago Pietro Bernini e Girolamo DrsquoAuria gli affreschi di Belisario Corenzio Giovanni Lanfranco Aniello Falcone Francesco Solimena e Paolo De Matteis i dipinti di Jusepe de Ribera Massimo Stanzione e Luca Giordano
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazionePiazza del Gesugrave Nuovo 2
AperturaDalle ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 1930
Info e contatti0815578111
wwwgesunuovoitparrocogesunuovoit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
museo ArCHeoLoGICo nAZIonALe
Tra i primi realizzati in Europa con oltre tremila oggetti esposti e centinaia di migliaia di reperti databili dallrsquoetagrave prei-storica alla tarda antichitagrave puograve vantare il piugrave ricco e prege-vole patrimonio di opere drsquoarte e manufatti di interesse archeologico in Italia Nel 1585 per ordine del vicereacute di Spagna don Pedro Gi-ron venne costruito il primo impianto dellrsquoedificio che con i successivi lavori di trasformazione avvenuti tra il 1610 e il 1615 fu adibito a Palazzo degli studi Nel 1777 lrsquoUniversitagrave fu trasferita nel Real Convitto del Sal-vatore e lrsquoedificio per decisione del re Ferdinando IV fu destinato a sede del Museo Borbonico e della Real Bibliote-ca realizzando cosigrave il progetto dei Borbone di creare a Na-poli capitale del Regno un grandioso istituto per le ArtiGli architetti Ferdinando Fuga e Pompeo schiantarelli si occuparono dellrsquoampliamento dellrsquoedificio per convertirlo in MuseoTra il 1821 e il 1825 lrsquoarchitetto Pietro Bianchi completograve i lavori di costruzione occupandosi tra lrsquoaltro della posa del-la statua di Ferdinando I di Borbone eseguita dal Canova nel mezzo dello scalone monumentale del MuseoCon lrsquounitagrave drsquoItalia il Real Museo Borbonico divenne pro-prietagrave dello Stato assumendo la nuova denominazione di Museo Nazionale
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazionePiazza Museo Nazionale 19
AperturaTutti i giorni dalle ore 9 alle 1930
Chiusura settimanale martedigrave Festiva 1deg gennaio 1deg maggio 25 dicembre
serviziLa Biblioteca possiede volumi e riviste di carattere
specialistico di argomento archeologico e numismatico e ogni pubblicazione relativa al Museo vi si puograve accedere
dal lunedigrave al venerdigrave dalle 9 alle 1430
AllrsquoArchivio Fotografico si puograve accedere previa richiesta di autorizzazione scritta e su
appuntamento dal lunedigrave al venerdigrave dalle ore 9 alle 15
Visite didattiche per singoli e per gruppi informazioni e prenotazioni al numero 848800288
o 00390639967050 dallrsquoestero e dai cellulari dal lunedigrave al sabato ore 9-1330 e 1430-17
Visite didattiche per le scuole informazioni e prenotazioni al numero 00390817410067
lunedigrave ore 9-14 martedigrave-venerdigrave ore 9-17
Info e contatti0814422149
wwwmuseoarcheologiconapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
PALAZZo reALe
Edificato accanto al demolito Palazzo Vicereale Vecchio e ai giardini del Maschio Angioino con la grande facciata a ovest sul Largo di Palazzo (oggi Piazza del Plebiscito) fu concepito dallrsquoarchitetto Domenico Fontana come palazzo del Re di Spagna Filippo III drsquoAsburgo Il complesso di stampo tardo rinascimentale si articola attorno al cortile centrale a pianta quadrata con portico a piano terra e loggiato interno al primo piano Lrsquoarticolata facciata presenta colonne e ornamenti classici Con gli ampliamenti del 1734 furono creati altri apparta-menti e due nuovi cortili mentre tra il 1838 e il 1858 vi fu un rifacimento in stile neoclassico Dopo il 1860 fu residenza dei Principi di Piemonte Con la cessione al demanio statale nel 1919 divenne sede della Biblioteca nazionale mentre lrsquoala piugrave antica sul Cortile drsquoOnore fu destinata a prestigiosa sede museale Tra gli splendidi ambienti si segnalano lo scalone drsquoono-re il Teatrino di Corte e la Cappella Palatina
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazionePiazza del Plebiscito 1
AperturaDal giovedigrave al martedigrave dalle ore 9 alle 20
Chiuso il mercoledigrave
serviziAppartamento storico composto da trenta sale arredate
al piano nobile dellrsquoantica residenza vicereale e borbonica tra le quali il Teatrino di Corte la Sala del Trono e la Cappella Reale Le visite sono ammesse dalle ore 9
alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19) Chiuso a Natale Capodanno 1deg Maggio e Ferragosto
Cortili liberamente visitabili dalle ore 9 alle 19 nel periodo invernale sino alle 17
Info e contatti0815808255
wwwpalazzorealenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
PALAZZo sAn GIAComo
Voluto da re Ferdinando I di Borbone come sede unitaria e prestigiosa per i ministeri e le segreterie di Stato del Regno delle Due Sicilie Palazzo San Giacomo (cosigrave denominato dalla cinquecentesca Chiesa di san Giacomo degli spa-gnoli ora inglobata nella costruzione) fu realizzato dal 1819 al 1825 sulla vasta area compresa tra la Via di San Giaco-mo il Vico della Concezione (ora via Paolo Emilio Imbriani) e il Largo del Castello (in parte lrsquoattuale Piazza Municipio) Progettato dagli architetti stefano e Luigi Gasse Vincen-zo Buonocore e Antonio De simone si presentava con unrsquoimponente facciata principale in stile neoclassico tre piani piugrave un piano ammezzato e tre portoniLrsquoingresso centrale originariamente immetteva nel vestibolo principale da cui si accedeva al corridoio (in parte galleria coperta con tettoia in vetro e ferro) di circa 160 metri che attraversato tutto il fabbricato giungeva in Via ToledoDivenuto di proprietagrave del Governo italiano dopo la caduta dei Borboni fu in parte ceduto allrsquoAmministrazione cittadi-na che ne fece sede di alcuni uffici La parte restante fu acquistata dal Banco di Napolisede del sindaco e della Giunta comunale ospita nume-rosi uffici del Comune
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazionePiazza Municipio
VisiteSezione storica
(durata circa 1 ora e 30 minuti)Storia del palazzo e curiositagrave
La facciata e lrsquoingresso principaleIl cortile
Le scale del PalazzoLa sala della Giunta (storia e veduta)La sala riunioni del sindaco di Napoli
Lrsquoufficio del sindaco di Napoli storia e usanze
Sezione attualitagrave (durata circa 60 minuti)
Si svolge nella sala Giunta e prevede una delle seguenti attivitagrave in funzione degli impegni del giorno
simulazione di una riunione della Giunta comunaleinformazioni sulla cittagrave di Napoli (abitanti tributi
popolazione) e analisi di alcuni problemiincontro con sindaco o assessori a cui porre quesiti
Per giorno e orario visite bisogna consultare il sito wwwcomunenapoliit e provvedere alla prenotazione
compilando lrsquoapposito modulo online
CuriositagraveFerdinando II di Borbone volle acquistare a Londra
nel 1853 un orologio da sistemare davanti alla facciata di Palazzo San Giacomo Durante il tragitto lrsquoorologio si danneggiograve e il re fece pagare i danni (mille ducati)
allrsquoAmministrazione cittadina
Info e contatti0817951111
wwwcomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
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teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
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Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
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CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
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CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
PArCo VerGILIAno
Monumento nazionale conosciuto come ldquoParco della tom-ba di Virgiliordquo egrave ricco di importanti testimonianze della sto-ria dei Campi Flegrei e dellrsquoantica Neapolis Deve la sua fama alla presenza del cenotafio di Virgilio un colombario di etagrave romana ritenuto la tomba del poeta Publio Virgilio marone Inoltre dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi traslate dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove era stato sepolto dopo la morte nel 1837Con lrsquoUnitagrave drsquoItalia il sito monumentale fu acquistato dallo Stato Solo intorno al 1930 divenne Parco e grazie a enrico Cocchia latinista e filologo classico italiano fu sistemato secondo lrsquoattuale itinerario Nel 1976 fu restaurato e riaper-to al pubblicoLungo la salita del Parco fra i vari reperti troviamo la tomba di Leopardi rappresentata da unrsquoalta ara dove egrave segnato il nome del poeta e a fianco di essa da una stele firmata da Vittorio Emanuele III a suggello dellrsquoattendibilitagrave della tom-ba da parte dello Stato italiano Continuando nella passeggiata si incontra la Crypta Nea-politana detta anche Grotta di Pozzuoli o di Posillipo gal-leria di epoca romana posta a collegamento tra Mergellina e Fuorigrotta
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneSalita della Grotta 20
AperturaDal 16 ottobre al 15 aprile ore 10-1450
Dal 16 aprile al 15 ottobre ore 9-19Chiuso il martedigraveIngresso libero
utenzaNel 2016 il sito ha fatto registrare 23479 visitatori
CuriositagraveAllrsquointerno del Parco egrave presente unrsquoedicola in piperno
con due lapidi risalenti al 1668 sulle quali sono incise le malattie curabili dalle acque termali
presenti nellrsquoarea flegrea
Contatti081669390
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
reGGIA DI CAPoDImonte
La Reggia di Capodimonte egrave stata residenza storica dei Borbone dei Bonaparte di Gioacchino murat e dei sa-voia prima di diventare sede (1957) del museo nazionale di Capodimonte La costruzione articolata su due livelli e voluta da Carlo di Borbone per ospitare la Collezione Farnese fu iniziata nel 1738 A pianta rettangolare articolata intorno a tre cortili interni e con due corpi di fabbrica alle due estremitagrave presenta carat-teristiche pareti esterne intonacate in rosso napoletano A piano terra cinque portali con arco a tutto sesto immettono nei cortili lesene in piperno grigio si alternano a finestre e balconi al primo piano e a finestre quadrate al secondo Il Parco sistemato a partire dal 1742 dallrsquoarchitetto Ferdi-nando sanfelice presenta una spianata ellittica di fronte al palazzo da cui partono viali e diramazioni minori che at-traversano il bosco Sparse nel parco statue fontane e costruzioni adibite ad abitazioni o a fabbriche tra cui la famosa manifattura di arazzi (1737) e quella prestigiosa della porcellana (1743)Le sale dellrsquoAppartamento Reale al primo piano conservano gli arredi originali mentre le restanti sale il secondo piano il sottotetto e lrsquoammezzato sono destinati a sale museali
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
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CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
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CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneVia Miano 2
orari visiteDalle ore 830 alle 1930
Chiusa il mercoledigrave
CuriositagraveNel 1819 nella Reggia soggiornograve il diplomatico e politico austriaco Klemens von Metternich uno dei protagonisti
del Congresso di Vienna Durante la permanenza dellrsquoillustre ospite furono preparati banchetti per oltre mille
invitati e organizzati spettacoli dintrattenimento in uno di questi un quadrupede fu paracadutato sul Parco
da un pallone aerostatico
Info e contatti0817499111
wwwmuseocapodimontebeniculturaliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
teAtro DI sAn CArLo
Grazie alla volontagrave di re Carlo III di Borbone fu costruito nel 1737 dallrsquoarchitetto Giovanni Antonio medrano e da Angelo CarasaleIl progetto iniziale prevedeva una capienza di tremila spet-tatori Oggi dopo le varie ristrutturazioni avvenute puograve ospitare fino a 1386 spettatori divisi tra unrsquoampia platea cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo un ampio palco reale e un loggioneInizialmente fu sede dellrsquoopera seria e nei primi anni gli artisti che si esibivano sul palcoscenico erano prettamente quelli di scuola napoletana ma lrsquoaumento del prestigio del Teatro attirograve diversi artisti di fama internazionale Durante la Repubblica Napoletana nel 1799 prese il nome di Teatro Nazionale di San Carlo Ritornograve alla vecchia de-nominazione dopo la caduta della RepubblicaDurante il decennio francese fu gestito dallrsquoimpresario Do-menico Barbaja che si occupograve della sua ristrutturazione dando allrsquoedificio lrsquoaspetto che ha ancora oggiDal 1815 al 1822 la direzione musicale del Teatro fu affi-data a Gioachino rossini e dal 1822 al 1838 a Gaetano DonizettiNella prima metagrave del XX secolo nonostante i conflitti bellici lrsquoattivitagrave teatrale fu influenzata dalle tendenze musicali in-ternazionali con la messa in scena di rappresentazioni con grandi tenori musicisti e direttori drsquoorchestra
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazione Via San Carlo 98F
serviziAcquisti per gruppi (almeno 10 persone)
0817972468 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)
promozionepubblicoteatrosancarloit
Acquisti per le scuole0817972310 (dal lunedigrave al venerdigrave dalle 10 alle 14
e dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle 14)scuoleteatrosancarloit
CuriositagraveGli specchi nelle pareti laterali dei palchi sono inclinati
in modo tale da riflettere il palco reale per fare in modo che ogni spettatore non applaudisse prima del sovrano
ContattiBiglietteria
0817972331 - 412 biglietteriateatrosancarloit
wwwteatrosancarloit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
CertosA DI sAn mArtIno
Egrave uno dei piugrave fulgidi esempi di arte barocca a napoli sia da un punto di vista architettonico che per le opere contenute nei diversi ambienti Dopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia divenne proprietagrave dello Stato e nel 1866 destinata a museoDal cortile monumentale si accede alla chiesa con diversi capolavori della pittura e della scultura napoletana del seicento e del settecento Nei sotterranei gotici sono esposte sculture che vanno dal Medioevo al XVIII secolo Nel museo navale ci sono la lancia reale di Carlo di Borbone e quella di Umberto I di Savoia oltre a modelli e strumenti nautici Nella sezione presepiale la principale raccolta pubblica dedicata al presepe napoletano si puograve ammirare il grandioso Presepe Cuciniello Inoltre nella Certosa sono visitabili una raccolta di dipinti dellrsquoOttocento napoletano immagini e memorie di Napoli dal Quattrocento allrsquoOttocento con la famosa Tavola Strozzi il Quarto del Priore con la Vergine con Bambino e san Giovannino di Pietro Bernini lrsquoAndrone delle Carrozze una Sezione Teatrale con immagini e cimeli di attori autori scenografi musicisti napoletani
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneLargo San Martino 5
AperturaTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930 La biglietteria chiude unrsquoora prima
Chiusa il mercoledigraveAlcune sezioni hanno orari diversi o sono visitabili
con apertura programmata
Info e contatti848800288 ndash 0639967050
wwwpolomusealecampaniabeniculturaliitindexphpcertosa-e-museo
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ComPLesso monumentALe DI sAntA CHIArA
Egrave una cittadella francescana fatta erigere da roberto DrsquoAngiograve tra il 1310 e il 1328 e contiene una chiesa un monastero di Clarisse e un convento di Frati MinoriLa chiesa costruita in stile gotico fu notevolmente modificata nel Settecento assumendo un aspetto barocco per poi ritornare allrsquoaspetto originario allrsquoatto della ricostruzione dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondialeIl Chiostro delle Clarisse egrave uno dei luoghi piugrave celebri di Napoli Circondato da un porticato con pareti affrescate due viali dividono il giardino in quattro settori Ai lati dei viali 64 pilastri rivestiti di maioliche dipinte a mano uniti da sedili anchrsquoessi rivestiti da maiolicheAllrsquoingresso del Chiostro crsquoegrave una sala dove egrave conservato un magnifico esempio di presepe napoletano con pastori del Settecento e dellrsquoOttocentoNellrsquoarea archeologica poi egrave possibile visitare i resti di uno stabilimento termale del I secolo dC venuti alla luce durante i lavori di ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneVia Santa Chiara 49c
AperturaGiorni feriali dalle ore 930 alle 1730
Giorni festivi dalle ore 10 alle 14
serviziPercorso Qr Code con possibilitagrave di accedere a contenuti
multimediali durante la visita e di effettuare una visita virtuale agli ambienti monastici di norma non visitabili
Info e contatti08155166730817971224
wwwmonasterodisantachiaracominfomonasterodisantachiaraeu
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
CAsteL sAntrsquoeLmo
Lrsquooriginaria fortezza normanna sita sulla collina del Vome-ro (il ldquoBelforterdquo 1275) nel 1329 fu trasformata dallo scultore e architetto senese tino di Camaino in castello (castrum Sancti Erasmi) a pianta quadrata con due torri crollate con il terremoto del 1456 Durante il vicereame spagnolo (1504-1707) assunse una struttura a pianta a stella su progetto (1537) dellrsquoingegnere valenciano Pedro Luis escrivagrave per volere del vicereacute don Pedro de Toledo Sul portale drsquoingresso campeggia lrsquoaquila bicipite asbur-gica stemma di Carlo V La Piazza drsquoArmi la chiesetta di SantrsquoErasmo gli alloggi e il deposito delle polveri furono gravemente danneggiati nel 1587 dallrsquoesplosione della santabarbara colpita da un fulmine e ricostruiti tra il 1599 e il 1610 Carcere militare dal 1860 al 1952 il castello fu restaurato a partire dal 1976 Egrave sede museale espositiva e centro polifunzionale (fo-toteca e biblioteca di storia dellrsquoarte ldquoBruno Molajolirdquo audi-torium)
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
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ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneVia Tito Angelini 22
orariTutti i giorni dalle ore 830 alle 1930
Accesso al Museo Novecento a Napoli tutti i giorni tranne il martedigrave dalle ore 930 alle 17
Piazza drsquoArmi spalti e camminamenti pedonali tutti i giorni dalle ore 17 alle 1830
Contatti0812294431
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
GrottA DI seIAno e PArCo DeL PAusILYPon
Esteso dal promontorio di trentaremi al vallone della Gaiola e con accesso attraverso lrsquoimponente Grotta di Seiano il parco archeologico-ambientale di Posillipo o del Pausilypon egrave unrsquoarea archeologica aperta al pubblico dove in epoca romana senatori e ricchi cavalieri fecero costruire le loro villeNellrsquoarea del parco a picco sul mare si possono ammirare i resti risalenti allrsquoepoca romana della Villa del Pausily-pon del teatro romano dellrsquoodeion e di alcune sale di rappresentanzaDal 2002 lrsquointera area egrave tutelata dallrsquoistituzione della limi-trofa area marina protetta Parco sommerso di GaiolaLa Grotta di Seiano fu scavata in epoca romana nella col-lina di Posillipo per collegare le ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e CumaeDimenticata nel corso dei secoli nel 1841 durante i lavori per una nuova strada fu riportata alla luce e resa percor-ribile per volontagrave di Ferdinando II di Borbone diventando meta turistica Nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio antiaereo per gli abitanti di Bagnoli
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ubicazioneLrsquoingresso egrave dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36)
AperturaTutti i giorni
servizi1deg itinerario visita Grotta di Seiano e Parco archeologico
del Pausilypon Turni ore 9 1030 1230 Costo itinerario euro 500
2deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Battello Aquavision) Unico turno ore 9 Costo itinerario euro 1800
3deg itinerario visita Grotta di Seiano Parco archeologico del Pausilypon e area marina protetta del Parco
Sommerso di Gaiola (Snorkeling) Unico turno ore 930 Costo itinerario euro 2500
ContattiPrenotazioni 0812403235 ndash 3285947790
infogaiolaorgwwwgaiolaorgScuolehtm (per visite guidate
con scolaresche e altre attivitagrave didattiche)
stAtuA DeL DIo nILo (CORPO DI NAPOLI)
Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
stazionezoologicasznitwwwsznitindexphpit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
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Si trova a pochi metri da spaccanapoli nella parte centrale del Decumano Inferiore concentrata in un gruppo scultoreo in marmo del II-III secolo dC Conosciuta come Corpo di Napoli rappresenta una celebrazione del fiume Nilo a testimonianza dei rapporti della Napoli grecoromana con lrsquoAntico egitto Raffigura nella versione attuale un uomo anziano con una lunga barba sdraiato su una roccia da cui sgorga acqua con nella mano destra una cornucopia adornata di fiori e sotto i suoi piedi un coccodrillo simbolo dellrsquoEgitto e con il braccio sinistro appoggiato su di una piccola sfingeNel corso dei secoli se ne sono perse spesso le tracce e in un recupero avvenuto nel 1476 la statua fu trovata priva della testa In un primo momento si ipotizzograve che fosse una statua di donna collegata al mito di Parthenope ma successivamente fu riconosciuta come statua del Dio Nilo Dopo la seconda guerra mondiale la testa della sfinge che caratterizzava il blocco di marmo fu trafugata e soltanto nel 2013 ritrovata in Austria Dopo vari restauri che hanno previsto anche il ricollocamento della testa della sfinge nella posizione originaria il 15 novembre 2014 la statua egrave stata collocata nella posizione attuale
ubicazioneLargo Corpo di Napoli
CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
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ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
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VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
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CuriositagraveLrsquoanno del primo restauro (il 1657 in numeri romani
MDCLVII) egrave stato indicato nellrsquoepigrafe in maniera imprecisa (MDCLXVII) Matteo Egizio autore della scritta
riparograve allrsquoerrore indicando lrsquoanno corretto in una sua raccolta epigrammatica
stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
Info e contatti0815833111
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Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
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VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
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stAZIone ZooLoGICA ldquoAnton DoHrnrdquo
Fondata nel marzo 1872 da Anton Dohrn naturalista e zo-ologo tedesco nato a Stettino in Pomerania (ora parte della Polonia) divenne subito un punto di riferimento nello stu-dio della flora e fauna marina Negli anni 1885-1888 venne costruito lrsquoadiacente secondo corpo e nel 1905 il cortile e la parte occidentale Lrsquoacquario pubblico aperto nel 1874 con una superficie di 527 mq egrave il piugrave antico acquario del XIX secolo ancora in attivitagrave ed egrave dedicato allo studio della fauna e flora del MediterraneoAccanto ai laboratori e alle vasche espositive nel 1873 fu creata la Biblioteca che oggi conta oltre 90mila volumi I reparti originari di Zoologia Botanica e Fisiologia sono at-tualmente affiancati dai nuovissimi laboratori di ricerca (Biochimica e Biologia molecolare Neurobiologia Oceano-grafia biologica Botanica marina Biologia cellulare Eco-fisiologia e Ecologia bentonica) da una ricchissima biblio-teca nel campo della Biologia Marina dallrsquoArchivio storico e dalle collezioni scientificheAllrsquointerno del ex-macello comunale di Portici egrave stato di recente creato il Centro Ricerche Tartarughe Marine con spazi dedicati alla cura e riabilitazione delle tartarughe ma-rine
ubicazioneVilla Comunale di Napoli
CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
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Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
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Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
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Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
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CuriositagraveNei suoi 145 anni di storia la stazione zoologica
ha ospitato centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo e una ventina di Premi Nobel
fra cui James Watson che nel 1953 insieme a Francis Crick scoprigrave la doppia elica del Dna
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ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
sede centraleCorso Vittorio Emanuele 292
studenti iscritti8114 (dati anno accademico 20152016)
Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
Pubblicazione a cura del Servizio Comunicazione Istituzionale e Gestione dellrsquoImmagine dellrsquoEnte
comunicazioneistituzionalecomunenapoliit
ComPLesso ldquosuor orsoLA BenInCAsArdquo
Un antico sito conventuale posto alle pendici del colle di santrsquoelmo dal quale si ammira lrsquointero panorama del Golfo di Napoli egrave oggi sede dellrsquouniversitagrave degli studi ldquosuor orsola Benincasardquo La cittadella monastica composta da otto corpi di fabbrica due chiese chiostri e giardini pensili nacque sui resti di due monasteri fondati tra il XVI e il XVII secolo dalla suora napoletana Elemento di punta di una delle zone della citta-della egrave la Chiesa dellrsquoImmacolata fondata da suor Orsola nel 1580 e ristrutturata nel Settecento da Rocco DoynoLrsquoarchitettura della odierna sede universitaria egrave molto parti-colare in quanto egrave conseguente a sovrapposizioni avvenu-te nel tempo quali ad esempio un grandioso eremo desti-nato alle romite (suore di clausura) costruito su indicazioni testamentarie di suor OrsolaDopo lrsquoUnitagrave drsquoItalia e a seguito del riconoscimento a ldquoOpe-ra pia a carattere laicalerdquo che consentigrave alla cittadella mo-nastica di aggirare la legge sullrsquoincameramento statale dei beni degli ordini religiosi con la fondazione di una scuola gratuita si delineograve per la cittadella la nascita di un proget-to pedagogico completatosi nel 1885 con lrsquoistituzione del-la Facoltagrave di Magistero riformata nel 1995 attraverso la co-stituzione dellrsquoistituto universitario ldquoSuor Orsola Benincasardquo e lrsquoattivazione della Facoltagrave di Scienze della FormazioneNel 2004 lrsquoistituto ha acquisito lrsquoodierna denominazione di Universitagrave degli Studi
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Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
IngressiVia Cimarosa 77 - Via Aniello Falcone 171
orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
Il Museo egrave chiuso il martedigrave
Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
Arte medievale e rinascimentale con accompagnamento alle ore 930 11 1230 15 e 16
Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
Contatti0815781776
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Info e contatti0812522350 - 319wwwunisobnait
VILLA FLorIDIAnA
La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
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orariDalle ore 830 alle 19 (Museo e Parco)
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Apertura sezioniPorcellane orientali 830-1645Porcellane europee 930-1645
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Visita completa a tutte le sezioni ogni giorno con accompagnamento alle ore 17
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La tenuta fu acquistata nel 1817 dal re Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia migliaccio di Partanna duchessa di Floridia (da cui Villa Floridiana) sposata in Sicilia nel 1814 dopo la morte della regina Maria Carolina Lrsquoarchitetto Antonio niccolini incaricato della ristruttura-zione (1817-1819) concepigrave un complesso in stile neoclas-sico articolato in un corpo centrale rettangolare con due bracci perpendicolari simmetrici e un piccolo porticato per le carrozze allrsquoingresso principale della villa La facciata meridionale aperta sul panorama del Golfo su terreno in forte pendenza egrave raccordata al Parco da una scalinata in marmo a doppia rampa I giardini furono ripro-gettati in stile inglese con prati alternati ad aiuole boschetti e costruzioni varie (teatrino allrsquoaperto tempietto in stile io-nico serre e grotte) Il complesso subigrave numerose trasformazioni da parte degli eredi della duchessa Nel 1919 lo Stato italiano acquistograve la villa destinandola a museoIl museo Duca di martina dal 1931 ospita una delle mag-giori raccolte italiane di arti decorative dal XII al XIX secolo Prestigiosa egrave la collezione di porcellane europee del XVIII secolo e quella orientale con porcellane cinesi e giappo-nesi
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