Post on 15-Apr-2017
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Antonio D’AndriaIdentità e territorio Identità e territorio
Le storie locali di Le storie locali di Basilicata Basilicata
tra XVI e XVIII secolotra XVI e XVIII secolo
IDENTITÀElementi e processi relativi all’individuazione di
una persona, o di un soggetto collettivo, in quanto tale, da parte di sé o da parte degli altri
Necessità, da parte delle comunità del Regno di Napoli, di autorappresentazioneautorappresentazione verso la
Capitale e nei confronti di se stesse
Modalità comunicative visibili visibili
a tuttia tutti
DimorDimore e
signorsignorili ili
Modalità di comunicazione verso verso l’esternol’esterno
StoriStorie e
locallocali i
STORIOGRAFIA LOCALESTORIOGRAFIA LOCALEPratica culturale
Prodotto di una forma mentis in continua evoluzione
non ha ab initio un suo statuto, ma ingloba vari generi, diverse tipologie che
creano man mano una "regola" per un "genere storiografia"
Periodizzazione della storiografia nazionale
napoletana in quattro distinte fasi
(Aurelio Musi)
PRIMA FASEPRIMA FASEsecolo XVIsecolo XVI
ideale di “nazione aristocratica”
lento rafforzamento dei privilegi nobiliari e del patriziato
locale
SECONDA FASESECONDA FASE(fine del secolo (fine del secolo
XVI-primi XVI-primi decenni del decenni del secolo XVII)secolo XVII)
ideale di “nazione unita” che solo
dopo le rivoluzioni degli anni 1647-1648 assume la connotazione di “storiografia di
partito”.
TERZA FASETERZA FASE(quasi tutto il (quasi tutto il secolo XVII)secolo XVII)Rispecchia la
progressiva “crisi della coscienza
europea” ma non coincide,
diversamente dalle altre due fasi
precedenti, con un’ideale progetto
politico
QUARTA FASE QUARTA FASE (secolo XVIII) (secolo XVIII)
il generico “ideale di nazione” muta con il
concetto di “costruzione
materiale del Regno”, in sintonia con il
generale clima degli scritti riformatori
della seconda metà del Settecento
senso civico che affiora da questa storiografia
Primo problema Primo problema
È autocoscien
za cittadina, semplice
municipalismo?
Va visto in un contesto più ampio e variegato come il Regno di Napoli, ricco di una sua peculiare varietà demografica e territoriale che si riflette sulla varietà delle opere storiche e sul loro valore
Le storie locali NON SONO MUNICIPALILe storie locali NON SONO MUNICIPALIil giudizio di una loro "municipalità" nasce dal concetto di marginalità e perifericità
dell'Italia e di Napoli
Non si può identificare la nazione Non si può identificare la nazione con l'Italiacon l'Italia
gli storici capiscono che il problema è ancora quello del senso
dell'appartenenza alla nazione dominatrice, del rapporto con il
potere
MA
Tentativo del patriziato e degli storici che ne difendono i privilegi, di mantenere in vita mantenere in vita
le realtà locali e i loro assettile realtà locali e i loro assetti anche tramite il discorso storiografico
Storia piegata a rendersi apologiaapologia
a. della costante fedeltà dell'aristocrazia al potere
stabilitob. dell'antichità di tali seggi e
famiglie, cuore dell'ordinamento locale
Uso costante e massiccio delle archeologieUso costante e massiccio delle archeologie
ampi - e tendenziosi - ricorsi alle fonti fonti
documentariedocumentarie che vogliono corroborare il
diritto non solo di obbedienza, ma anche di resistenza al potere nel caso in cui esso ecceda
ESEMPIOESEMPIO AGIOGRAFIAAGIOGRAFIA
1. Vita del Santo patrono, con il racconto del
ritrovamento delle sue reliquie
2. descrizione delle chiese cittadine
3. Cronotassi dei vescovimodulo interpretativo
di una città come decoro urbano, una
vera città-chiesa con la sua sacralità politico-amministrativa, che si staglia di fronte alla sacralità del potere
regale e lo integra su un piano di parità.
SecondoSecondo problemaproblemaTema della fedeltà della comunitàfedeltà della comunità
Espresso con il concetto del patto tra sovrani e Regno, che di per sé implica una concezione ben ferma
del potere come cogestione e non
come pura e semplice accettazione
Il territorio si riconosce suddito del
sovrano(ne riconosce il diritto di gestire gli abitanti
e le risorse)
MAi sudditi richiedono
dei privilegi in cambio di questa loro
obbedienza e possono criticare la gestione
del potere
Modello conflittuale e dinamico di Modello conflittuale e dinamico di politica urbanapolitica urbana
sostituito nel Settecento, quando gli storici provengono da ceti "rampanti"
I GENERII GENERI
Descrizioni Descrizioni del Regnodel Regno
Storie di Storie di cittàcittà
Storie Storie ecclesiastichecclesiastich
ee
Storie Storie genealogichgenealogich
ee
Rispecchiano quanto detto in generale
IL CASO DELLA IL CASO DELLA BASILICATABASILICATA
1794179416131613
La produzione La produzione storiograficastoriografica
VENOSA 17%
MATERA 17%
SAPONARA 20%
- Sede di Regia Udienza dal 1663-Conflitti patrizi-Conflitto per la “primazia” tra la Chiesa materana e quella di Acerenza
Continuità e politicità della storiografia
(caso unico in Basilicata)
MATERAMATERA
DE BLASIIS Gianfrancesco (Clero)Cronaca di Matera, ms., 1635, conservato nel Museo «D.
Ridola», Matera
VENUSIO Donato (Clero)Cronaca di Matera sino al 1711 con appendice di
notizie appartenenti alla Città di Matera raccolte da diversi autori, ms., 1711, conservato nel Museo «D. Ridola», Matera
NELLI Niccolò Domenico (Clero)Descrizione della Città di Matera, della sua origine e
denominazione: de' suoi cittadini; e delle sue Chiese e Monasteri si antichi che moderni ecc., raccolti da vari autori e da diversi manoscritti antichi, posti in opera sino all'anno 1751, ms., 1751, conservato nel Museo «D. Ridola», Matera
COPETI Arcangelo (Uffici pubblici)Notizie della città e di cittadini di Matera, ms., 1780,
conservato nel Museo «D. Ridola», Matera
VENOSAVENOSA-Storiografia feudale, ma “in lotta” con il vescovado1. Achille Tommaso Cappellano (Clero)Discrittione della città di Venosa, sito et qualità di essa (28 Febbraio 1584), ms., conservato nella Biblioteca Casanatense, Roma
2. Giacomo Cenna (Clero)Cronica Antica della città di Venosa (tra il 1614 e il 1640)3. Pietro Antonio Corsignani (Vescovo)Historica Monumenta Selecta, in Synodus diocesana in Cathedralis Venusina celebrata iv, v, vi mensis aprilis. Accesserunt ejusdem Ecclesiae ac Civitatis historica monumenta una cum Episcoporum catalogo, Venusiae 1728
PISTICCIPISTICCI1. Liber Niger Pisticii, compilato nel 1567 dal dottore in utroque jure Andrea Marzio - Raccolta di documenti- Espressione di una volontà autonomista contro il potere feudale dei Sanseverino
2. Memoria del notaio Paolo D'Avenia vicende di Pisticci durante e dopo le gravissime crisi che colpirono il Regno e la Basilicata nel secondo Seicento: a.la grande rivolta del 1647-48, b.la peste del 1656, la carestia del 1673-74c.in particolare per Pisticci, un moto popolare del 1677
POTENZAPOTENZA- Storiografia di prevalente derivazione «feudale»
- Si espresse all’inizio ed alla fine dell’età moderna, in concomitanza con l’ascesa ed il declino della signoria dei propri feudatari, i conti Loffredo
1. Orazione latina del dottore in utroque jure Francesco Teleo (perduta)Recitata nel 1578, in occasione dell’entrata in città del nuovo feudatario Alfonso de Guevara, probabilmente come captatio benevolentiae per ottenere la concessione della Carta cittadina
2. Istoria della città di Potenza del canonico Giuseppe Rendina (1668-1673)Libro I: origini della città (mitistoria)Libro II: leggenda, di origine beneventana, dei Santi dodici fratelli cartaginesi, martirizzati sotto l’imperatore Massimiano e proclamati patroni della città Libro III: incentrato sulle vicende della cattedrale e di Gerardo La Porta, vescovo di Potenza e patrono della città; vescovi suoi successori e loro opera di costruzione degli spazi sacri Libro IV: microgenealogia della famiglia Loffredo
3. Memorie della Città di Potenza del canonico Emanuele Viggiano (1805)
- Storia feudale- Paradossalmente, rappresentava ancora la città basentana formalmente ripartita secondo l’antico modulo parrocchiale
SAPONARASAPONARA
- Varie ricerche archeologico-erudite volte a mantenere l’autonomia della comunità
1. Giacomo Antonio Del Monaco (Accademia)Lettera del Signor Giacomo Antonio Del Monaco intorno all'antica colonia di Grumento oggi detta la Saponara indirizzata al Signor Matteo Egizio, in Napoli, nella stamperia di Felice Mosca, 1713
2.Bonifacio Pecorone (Clero) Memorie dell’Abate D. Bonifacio Pecorone della Città di Saponara, Napoli, Angelo Vocola, 1729
3. Niccolò Domenico Ramaglia (Governo dell’Universitas)Memorie grumentine saponariensi, ms., 1736, conservato nella Biblioteca Comunale di Moliterno
4. Francesco Saverio Roselli (Dottore in utroque jure)Storia Grumentina, s.l., s.e., 1790
GLI STUDIGLI STUDI
19611961 20042004 20132013