Post on 01-Jul-2015
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Terapia medica della patologia
tiroidea
Dott. Gianfranco GruttadauriaU.O. medicina internaOspedale S’Elia Caltanissetta
“Il gozzo endemico”Mussomeli 31.3.2012
MALATTIE DELLA TIROIDE
MALATTIE DELLA TIROIDE
MALATTIE DELLA TIROIDE
GOZZO ENDEMICO
REGOLAZIONE DELLA FUNZIONE TIROIDEA
Maturazione dello scheletro e del cervello in
età fetale. Aumento del metabolismo basale. Effetti inotropo e cronotropo sul cuore. Incremento della sensibilità alle catecolamine. Stimolo della motilità intestinale. Incremento del turnover osseo. Aumento del glucosio sierico, riduzione del
colesterolo.
EFFETTI DEGLI ORMONI TIROIDEI
Lo iodio è un elemento fondamentale per la corretta produzione di questi ormoni e nelle regioni dove la dieta è molto povera di iodio, la ghiandola tiroidea ha difficoltà a produrre adeguati quantitativi di ormoni tiroidei. Nel tentativo di compensare tale carenza, la tiroide si ingrossa formando il cosiddetto gozzo e nel caso che questo compenso non risulti efficace la ghiandola tiroidea tende a divenire ipoattiva (ipotiroidismo).
Stadio di vita nella quale si riscontra la carenza
Effetti
Donne in gravidanza e feto Aborto di feto morto, anomalie congenite, aumento di mortalità perinatale, aumento mortalità infantile, deficienza mentale, nanismo, sordità, mutismo, strabismo e difetti psicomotori.
Neonato Gozzo e ipotiroidismo neonatale
Bambini ed adolescentiGozzo, ipotiroidismo giovanile, danneggiamento delle funzioni mentali, ritardo nello sviluppo fisico
AdultoGozzo, ipotiroidismo e danneggiamento delle funzioni mentali
Dose di iodio giornaliera raccomandata
Neonato 40 microgrammi/die
Bambini
1-3 anni
4-6 anni
7-12 anni
70 microgrammi/die
90 microgrammi/die
120 microgrammi/die
Adulto 150 microgrammi/die
Gravidanza e allattamento 180 microgrammi/die
Per gozzo si intende semplicemente l'ampliamento abnorme della ghiandola tiroidea. E 'importante sapere che la presenza di un gozzo non significa necessariamente che la tiroide non funzioni correttamente. Un gozzo può verificarsi in una ghiandola che produce molto ormone (ipertiroidismo), poco ormone (ipotiroidismo), o la giusta quantità di ormone (eutiroidismo). Il gozzo indica la presenza di una condizione patologica che sta causando un eccessivo ingrandimento della tiroide.
Gozzodefinizione
Classificazione clinica del gozzo
Grado O: gozzo assente. Grado 1A: gozzo palpabile, ma non visibile. Grado 1B: gozzo visibile solo con il capo in
posizione estesa. Grado 2: gozzo visibile con il capo in posizione
normale. Grado 3: gozzo visibile a distanza.
Terapia del gozzo e dell’ipotiroidismo
In generale, il dosaggio raccomandato è: GOZZO: Adulti: 100-150 (200) mcg al giorno. BAMBINI fino a 14 anni: 50-
100 (150) mcg al giorno. TRATTAMENTO PREVENTIVO PER RECIDIVA DOPO LA RIMOZIONE GOZZO:
100 mcg al giorno. IPOTIROIDISMO: ADULTI: dose iniziale di 50 mcg al giorno (per circa due
settimane). La dose giornaliera può essere aumentata di 50 mcg ad intervalli di 14-15 giorni circa, fino a raggiungere la dose di mantenimento di 100-200 (300) mcg al giorno; 2-2,5 mcg / kg di peso corporeo al giorno in media.
BAMBINI: 0-6 mesi: 10 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 6-12 mesi: 8 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 1-5 anni: 6 mcg mcg / kg di peso corporeo / giorno, 5 -10 anni: 4 mcg / kg di peso corporeo / giorno.
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IPOTIROIDISMO
Terziario (di origine ipotalamica) Ridotta attività biologica del TSH
IPOTIROIDISMI
Ipotiroidismo primitivo
CongenitoDa ridotta massa tiroidea Agenesia-Disgenesia-EctopiaDa ridotta funzione Difetti dell’ormonogenesi Carenza iodica Passaggio transplacentare di
farmaci o anticorpi
AcquisitoProcessi autoimmuni Tiroidite di Hashimoto Tiroidite atrofica (mixedema
idiopatico) Evoluzione della malattia di
BasedowProcessi infiammatori o
degenerativi (tiroidite di De Quervain)
Cause iatrogene e alimentari Tiroidectomia Terapia con radioiodio Farmaci (litio, perclorato,
antitiroidei, amiodarone, interferone-)
Carenza iodica
Ipotiroidismo centraleSecondario (di origine ipofisario) Deficit isolato di TSH Panipopituitarismo Resistenza del recettore ipofisario del
TSH
IPOTIROIDISMO: SEGNI E SINTOMI
Adinamia Cute secca Sonnolenza ed eloquio lento Sensazione di freddo Macroglossia ed edema al volto Secchezza e fragilità dei capelli Cardiomegalia Pallore cutaneo Riduzione della memoria Stipsi Voce rauca Menometrorragie
DIAGNOSI DI LABORATORIO
TSH - FT4• Gozzo• Ipotiroidismo post-chirurgico• Terapia con radioiodio• Tiroiditi
IPOTIROIDISMO PRIMITIVO
TSH - FT4 N
IPOTIROIDISMO SUBCLINICO
IPOTIROIDISMO
Terapia del gozzo e dell’ipotiroidismo
In generale, il dosaggio raccomandato è: GOZZO: Adulti: 100-150 (200) mcg al giorno. BAMBINI fino a 14 anni: 50-
100 (150) mcg al giorno. TRATTAMENTO PREVENTIVO PER RECIDIVA DOPO LA RIMOZIONE GOZZO:
100 mcg al giorno. IPOTIROIDISMO: ADULTI: dose iniziale di 50 mcg al giorno (per circa due
settimane). La dose giornaliera può essere aumentata di 50 mcg ad intervalli di 14-15 giorni circa, fino a raggiungere la dose di mantenimento di 100-200 (300) mcg al giorno; 2-2,5 mcg / kg di peso corporeo al giorno in media.
BAMBINI: 0-6 mesi: 10 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 6-12 mesi: 8 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 1-5 anni: 6 mcg mcg / kg di peso corporeo / giorno, 5 -10 anni: 4 mcg / kg di peso corporeo / giorno.
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IPERTIROIDISMO
TIREOTOSSICOSI CLASSIFICAZIONE
Con iperfunzione tiroideaGozzo diffuso tossico (Morbo di Basedow)
Gozzo multinodulare tossico
Adenoma tossico (Morbo di Plummer)
Inappropriata secrezione di TSHDa adenoma ipofisario TSH secernenteDa resistenza ipofisaria agli ormoni tiroidei
Ipertiroidismo da eccesso di iodio
Fasi di ipertiroidismo nella tiroidite di Hashimoto
TIREOTOSSICOSI CLASSIFICAZIONE
Senza iperfunzione tiroidea
Fase di tireotossicosi nella tiroidite silente
Fase di tireotossicosi nella tiroidite subacuta
Non di origine tiroidea
Factitia e iatrogena
Struma ovarico
Metastasi funzionanti di carcinomi tiroidei differenziati
MORBO DI GRAVES
Età: 30-60 aaPatogenesi autoimmune (TrAb stimolanti)Trasmissione poligenica (sesso F, ereditarietà, fumo, eventi stressanti)
Storia naturale:
episodio singolo (mesi-anni) decorso persistente (tutta la vita) episodi ricorrenti
MORBO DI GRAVES
CLINICA:IpertiroidismoGozzoOftalmopatia infiltrativa, esoftalmoMixedema localizzatoAcropachia
dimagrimento intolleranza al caldo espressione apprensiva/spaventata pelle liscia,lucida palpebre retratte gozzo evidente eloquio rapido e concitato atteggiamento irrequieto incapacità a concentrarsi
ASPETTO GENERALE
CUTE E ANNESSI
cute calda, umida e vellutata eventuale eritema, prurito capelli sottili, radi, alopecia unghie fragili iperpigmentazione, vitiligine
OCCHI
retrazione palpebrale (apparente esoftalmo) discinesia palpebrale sintomi irritazione congiuntivale
Retrazione palpebrale
SISTEMA NERVOSO E MUSCOLARE
nervosismo, iperattività fisica labilità emotiva, ansia, irritabilità,
irrequietezza capacità concentrazione e memoria debolezza muscolare tremori mani (evidente a mani tese), anche
braccia, gambe, lingua, testa miopatia, astenia con debolezza muscolare (respiratoria e orofaringeadifficoltà a
deglutire, raucedine) oftalmoplegia
Tremori delle dita delle mani
CUORE
FC ( contrattilità miocardio, gittata sistolica, resistenze periferiche)
palpitazioni, tachicardia, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca, dispnea a riposo
PA differenziale polso arterioso celere, ipertensione sistolica
SISTEMA GASTROINTESTINALE
ipermotilità intestinale diarrea
METABOLISMO
consumo ossigeno e substrati produzione calore appetito
Compenso inadeguato calo ponderale (+ accentuato in anziani e obesi) nei giovani prevale appetito lieve incremento ponderale
APPARATO ENDOCRINO
oligomenorrea (donne) libido e ginecomastia (uomini) riassorbimento osseo attività osteoclastica
DIAGNOSI
Laboratorio FT3 e FT4 TSH basso
TSH basso anche in : pz eutiroidei con secrezione autonoma tireotossicosi subclinica invecchiamento pz con malattie extratiroidee
DIAGNOSI
Strumentale① ecografia tiroidea② scintigrafia tiroidea utile per adenoma
tossico e gmn tossico③ captazione tiroidea: in ghiandola
iperfunzionante (tranne in tiroidite subacuta, tireotossicosi
esogena)
TERAPIA
MEDICA farmaci antitiroidei elettiva nella maggior parte dei pz inibizione sintesi ormoni tiroidei e conversione
periferica T4-T3 azione immunosoppressiva
remissione nel 40-50% casi: esordio recente tireotossicosi lieve-moderata gozzo piccolo o assente trattamento di lunga durata a dosi maggiori
TERAPIA
MEDICA MMI: metimazolo (tapazole) assorbimento rapido picco concentrazione dopo 1 h
dall’assunzione emivita 4-6 h dosaggio: 10-20 mg/die metabolismo più lento maggiore potenza
TERAPIA
MEDICA PTU: propiltiouracile (propycil) assorbimento rapido picco concentrazione dopo 1 h
dall’assunzione emivita 1-2 h dosaggio: 300-450 mg/die metabolismo più rapido multiple somministrazioni giornaliere inibizione periferica della conversione T4-T3
TERAPIA
MEDICA Inizio terapia a dosi massimeinibizione completa Miglioramento dopo 1-2 settimane Controllo a 4-6 settimane FT4 (TSH permane basso per la pregressa soppressione) Eutiroidismoprogressiva riduzione (inibizione parziale) rischio ipotiroidismo Terapia di mantenimento Durata del trattamento 1-2 aa Recidive nei primi mesi: altro tentativo con terapia medica casi di tireotossicosi in mantenimento a bassi dosaggi per anni terapia ablativa
TERAPIA
MEDICAEffetti collaterali:
2-5% prurito, orticaria, artralgia, mialgia, febbre 0.2-0.5% agranulocitosi trombocitopenia, anemia aplastica, epatiti, vasculiti
monitorare emocromo, indici funzionalità epatica
sospendere o sostituire il farmaco in uso
GOZZO MULTINODULARE TOSSICO
gozzo di vecchia data donne > 60 aa tireotossicosi si manifesta tardivamente all’esordio forma subclinica, poi franca
Diagnosi: laboratorio, ecografia, scintigrafia Terapia medica (no remissione spontanea)Radioiodio (dosi multiple, ipotiroidismo)Chirurgia
GOZZO MULTINODULARE TOSSICO
ADENOMA TOSSICO
età 30-60 aa nodulo solitario > 3 cm quadro clinico variabile tireotossicosi permanente, no remissione spontanea
Diagnosi: laboratorio, ecografia, scintigrafia radioiodio (raro ipotiroidismo) chirurgia
NODULO TIROIDEO
DEFINIZIONE
Entità anatomoclinica costituita da un accrescimento volumetrico circoscritto (> 1 cm), raramente “solitaria”, più spesso asintomatica, di solito iscritta in tessuto diffusamente iperplastico
Noduli Tiroidei
Estremamente frequenti, soprattutto nel sesso femminile Rapporto F/M di 4:1 Prevalenza del 5% nelle aree con apporto iodico adeguato La quasi totalità è di natura benigna Reperto spesso occasionale in quanto in assenza di
sintomatologia, il nodulo viene notato dal pz solo quando si rende visibile.
Possono essere dotati di funzionalità autonoma (scintigraficamente caldi) quadro di ipertiroidismo
Più frequentemente sono non funzionanti (scintigraficamente freddi) carcinomi (0.3%), tiroiditi
Possono essere di natura neoplastica o non neoplastica.
EPIDEMIOLOGIA DEL NODULO TIROIDEO
BENIGNO 4-10% della popolazione adulta F : M = 4.3 : 1
CARCINOMA 2-3% nei noduli tiroidei
TIROIDEO F : M = 1.8 : 1 0,5-1% di tutti i carcinomi 40 casi/milione/anno 5 decessi/milione/anno
Adenomi
Embrionale Fetale Microfollicolare Macrofollicolare Cistoadenoma papillare Adenomi funzionanti
LipomiEmangiomiTeratomi
NEOPLASIE TIROIDEENeoplasie benigne
AdenocarcinomiDifferenziatoPapillare o papillare-follicolareFollicolare
Neoplasie maligne
NEOPLASIE TIROIDEE
Indifferenziato A piccole cellule A cellule giganti
Carcinoma Midollare
Altri (sarcoma, linfoma, tumori metastatici)
SCREENING CLINICO ORIENTATIVO NELLA DIAGNOSI DEL NODULO TIROIDEO
PROBABILE LESIONE BENIGNA SOSPETTO DI MALIGNITA’
ANAMNESI FAMILIARITA’ GOZZIGENA PROVENIENZA AREA
ENDEMICA
FAMILIARITA’ PER K MIDOLLARE PREGRESSE RADIAZIONI IONIZZANTI AUMENTO VOLUMETRICO RAPIDO FENOMENI COMPRESSIVI
CLINICA
SESSO: FEMMINILE GOZZO MULTINODULARE ETA’: ADULTA CONSISTENZA:
PARENCHIMALE
SESSO: MASCHILE NODULO SOLITARIO O DOMINANTE ETA’: INFANZIA, SENILE ADENOPATIA LATEROCERVICALE INFILTRAZIONE DEI TESSUTI
PERITIROIDEI
SCINTIGRAFIA AREA “CALDA” NODULO “FREDDO”
ECOGRAFIA LESIONE CISTICA CON NETTA
DEMARCAZIONE
STRUTTUTA SOLIDA, SOLIDA/MISTA, CISTICA CON PROPAGGINE ENDOLUMINALE
ESAMI BIOUMORALI
ELEVATO TITOLO ANTICORPALE
AUMENTO CT
RISPOSTA ALLA SOPPRESSIONE CON TIROXINA
REGRESSIONE INSENSIBILITA’
ECOGRAFIA TIROIDEA
Tecnica non invasiva
Sonda ad alta frequenza (7.5-10MHz)
Dimensioni, numero, dislocazione topografica, struttura dei noduli, FNAB ecoguidato
Color-power Doppler: vascolarizzazione nodulare
FNAB Semplice
Economico
Identifica la natura del nodulo
Complicanze: rare e minori (lieve dolore transitorio, piccolo ematoma)
FNAB
Sensibilità: 80-90%
Specificità: 90-98%
Falsi negativi: 1-8%
Falsi positivi: 1-5%
MICRONODULI TIROIDEIFNA
IN ETA’ PEDIATRICA
IN SOGGETTI CON FAMILIARITA’ PER K TIROIDEO
IN PAZIENTI CON SEGNI ECOGRAFICI DUBBI
MICROCALCIFICAZIONI
ADENOPATIA ASSOCIATA
Risultati dell’agoaspirato
Soddisfacente Benigno Indeterminato Maligno
Non soddisfacente Non diagnostico
Terapia soppressiva con L-tiroxina
Trattamento del nodulo solitario Trattamento del gozzo diffuso o
multinodulare non tossico Profilassi post-operatoria dopo tiroidectomia
parziale In pazienti con storia di irradiazione del
collo In pazienti con storia familiare di carcinoma
tiroideo