Post on 04-Jul-2015
transcript
Possibili inerbimenti in vigna
nell’Oltrepò Pavese
Relatore Dott. Thomas Abeli
Dip. Scienze della Terra e dell’Ambiente Università di Pavia
Possibili inerbimenti in vigna nell’Oltrepò Pavese
SOMMARIO
- Inerbimento come pratica colturale
- Inerbimento e qualità delle uve
- Inerbimento e meccanizzazione in vigna
- L’inerbimento come elemento paesaggistico
- Nuove possibilità di sperimentazioni
Inerbimento come pratica colturale
Negli anni ’80 il si è sviluppata una maggiore sensibilità verso una migliore
qualità dei prodotti agricoli, tra cui le uve ed i vini
Da quel momento maggiori sforzi nella ricerca agronomica per trovare tecniche
che migliorassero produttività e qualità in modo ecocompatibile
L’inerbimento è stata una rivoluzione nella gestione del vigneto ed ha permesso
di risolvere molti problemi, legati alle caratteristiche fisiche e chimiche del
terreno, alla gestione delle malattie fungine e alla lotta ai parassiti
Ha iniziato a svolgere un ruolo importante nella preservazione del paesaggio e
valorizzazione del territorio
Inerbimento come pratica colturale
L’inerbimento è una pratica agronomica, ecologico-economica che agisce sugli
aspetti fisici chimici e biologici e sulla interazione terreno–pianta
Non vuol dire lasciar crescere l’erba nel vigneto, ma seminare attivamente delle
essenze selezionate
Nel primo caso rischio di invasione di esotiche, nel secondo caso controllo delle
specie
Inerbimento come pratica colturale
Relativamente alle caratteristiche fisiche del terreno l’inerbimento favorisce la
stabilità dei terreni ed evita il compattamento dovuto all’utilizzo di mezzi
meccanici
La cotica erbosa protegge il terreno
e riduce lo scorrimento superficiale
compensando le perdite di acqua
dovute all’evapotraspirazione
dell’erba stessa
In definitiva:
terreno più stabile e maggiore
disponibilità di acqua negli strati
profondi
Cavallo et al., 2010
Inerbimento come pratica colturale
Relativamente alle caratteristiche chimiche del terreno l’inerbimento comporta
un maggiore apporto della S.O. nel suolo, ma anche di altri nutrienti
La cotica erbosa riduce la
lisciviazione dei nitrati
evitando l’inquinamento
delle falde
In definitiva:
terreno più ricco e minore impatto
ambientale
Spring, 1991
Inerbimento come pratica colturale
Relativamente alle gestione delle fitopatie l’inerbimento riduce i danni causati
da botrite e oidio e migliorando lo stato nutrizionale della pianta previene la
clorosi ferrica
In definitiva:
Viti e uve più sane
Materazzi et al., 2000
Inerbimento come pratica colturale
Relativamente alla gestione dei parassiti l’inerbimento, attraverso la
ricostituzione delle dinamiche ecosistemiche favorisce la presenza dei predatori
dei parassiti
Il caso emblematico della Flavescenza dorata
Il vettore del fitoplasma Scaphoideus titanus vive SOLO sulla vite, mentre i
suoi nemici naturali (es. imenotteri) necessitano di un ecosistema
completo
In definitiva:
Riduzione degli attacchi di parassiti
e maggiore facilità di gestione degli
stessi
Inerbimento come pratica colturale
Pregi: • controllo “ecologico” delle infestanti; • riduzione dell’erosione nei terreni collinari, miglioramento dell’infiltrazione dell’acqua; • miglioramento della struttura del terreno; • aumento della capacità portante del terreno; • mancata formazione della suola di lavorazione; • aumento della sostanza organica; • aumento della porosità; • controllo del dilavamento dell’azoto; • ottimizzazione della vigoria e miglioramento qualitativo della produzione; • miglioramento della nutrizione minerale; • riequilibrio biologico del terreno a monocultura viticola; • azione positiva verso alcune patologie (botrite, disseccamento del rachide, clorosi) e verso alcuni fenomeni di stress (freddo, asfissia radicale).
Inerbimento come pratica colturale
Difetti: • temporanea competizione nutritiva; • competizione idrica; • rischio di gelate primaverili con erba alta; • problemi di allelopatia tra vite e alcune infestanti; • possibile azione favorevole verso alcuni parassiti.
Inerbimento e qualità delle uve
L’inerbimento comporta una competizione tra vite ed essenze erbacee per
acqua ed elementi nutritivi che riduce lo sviluppo vegetativo della vite e migliora
quindi la qualità dei grappoli
Aumenta il contenuto in antociani e
zuccheri
Di conseguenza i vini risultano avere
caratteristiche olfattive ed
organolettiche più complesse
Bovio et al. 2000
Inerbimento e meccanizzazione in vigna
In generale l’inerbimento è vantaggioso per tutte le operazioni meccanizzate
che si eseguono in vigna (es. trattamenti fitosanitari, vendemmia meccanizzata)
Ma anche per facilitare le operazioni manuali (es. potatura, sfogliatura,
vendemmia), soprattutto in condizioni di maltempo o di suoli molo bagnati
Inerbimento e meccanizzazione in vigna
La meccanizzazione della vendemmia è sempre più diffusa in Oltrepò
Le vendemmiatrici sia trainate che semoventi hanno un notevole peso e sono
agevolate dagli inerbimenti, che rendono il suolo più compatto, soprattutto in condizioni di maltempo
L’Oltrepò pavese ha una forte vocazione turistica anche se poco sfruttata. Trae
vantaggio dalla vicinanza a Milano, da numerosi prodotti tipici e dalla presenza di numerose strutture ricettive (soprattutto agriturismi).
L’inerbimento come elemento paesaggistico
In un luogo che vive di
produzioni agroalimentari e di
natura il paesaggio è un elemento fondamentale
I vigneti occupano 14.000 Ha e
sono quindi il principale
elemento del paesaggio della fascia collinare
L’inerbimento come elemento paesaggistico
I vigneti inerbiti migliorano la percezione del paesaggio e rendono più
apprezzabile il territorio. Ciò costituisce la premessa per una maggiore affluenza di visitatori.
L’inerbimento come elemento paesaggistico
L’inerbimento di una superficie consistente di vigneti comporta un aumento della biodiversità, in linea con la sensibilizzazione verso l’eco-compatibilità.
L’inerbimento come elemento paesaggistico
Come inerbire i vigneti dell’Oltrepò?
La scelta delle specie è importante. Devono avere queste caratteristiche:
- Essenze locali
- Di bassa taglia
- Autoriseminanti
- Non irrigue
Si utilizzano soprattutto graminacee perenni (Festuca, Lolium, Poa) o
leguminose annuali (Trifolium, Medicago)
A queste si possono aggiungere miscugli di sementi di piante da fiore
spontanee che arricchiscono la biodiversità e abbelliscono il vigneto
Nuove sperimentazioni
Il sovescio
Sempre più praticato permette di arricchire in sostanza organica e azoto il
terreno mediante l’interramento della cotica erbosa.
Si effettua in estate per ridurre la competizione con la vite, mentre in inverno il
terreno inerbito previene l’erosione
Può sostituire la concimazione
Nuove sperimentazioni
La bioremediation
L’applicazione di composti di rame in viticoltura ha permesso l’accumulo di
rame nel suolo con conseguente inquinamento di suolo e acque.
La bioremediation consiste nella sottrazione del rame dal suolo mediante
specie vegetali in grado di accumularlo al loro interno (metallofite) o attraverso
batteri
Ad esempio alcuni ceppi batterici in grado si accumulare rame si trovano nella
rizosfera di Plantago e Avena
Ulteriori ricerche sono necessarie per definire quali essenze locali possono
essere usate nella bioremediation dei vigneti
Approfondimenti
Bovio et al. 1991 – Tillage, permanent grass cover, chemical weed control in a
sloping vineyard. III Sympoaium International sur la colture de la vigne
(Montpellier).
Materazzi et al. 2000 – Inerbimento del vigneto e muffa grigia: osservazioni su
sangiovese nel Chianti classico. Progetto di ricerca e sperimentazione, vol.4
Valenti et al. 2012 – Gestione del suolo nel vigneto verso la sostenibilità.
Informatore Agrario 26/2012
Possibili inerbimenti in vigna
nell’Oltrepò Pavese
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Dip. Scienze della Terra e dell’Ambiente Università di Pavia