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La Via Macrobiotica® di Dealma Franceschetti – Tutti i diritti riservati.
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Titolo
“LA CUCINA DELLA SALUTE”
“Introduzione alla cucina macrobiotica”
Autore
Dealma Franceschetti
Sito internet
http://www.laviamacrobiotica.it
Nota bene: questo ebook ha esclusivamente scopo informativo e non sostituisce alcun
tipo di trattamento medico. Qualsiasi consiglio o suggerimento alimentare presente
nell’ebook, non ha valore prescrittivo medico o dietetico e il lettore si assume la
responsabilità dell’utilizzo delle informazioni in esso contenute.
La cucina della salute by Dealma Franceschetti is licensed under a Creative Commons
Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
Based on a work at www.laviamacrobiotica.it. Permissions beyond the scope of this
license may be available at www.laviamacrobiotica.it. Puoi distribuire questo libro a chiunque, in forma elettronica o cartacea, nella sua forma
integrale, senza apportare modifiche al testo.
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Introduzione
La pace e la felicità nascono in cucina
Benvenuto,
sono Dealma Franceschetti, cuoca e terapista macrobiotica.
Se hai scaricato questo piccolo ebook significa che sei una di
quelle persone che hanno scelto di intraprendere la via della
consapevolezza e della salute.
Questo ebook è un invito a percorrere insieme il sentiero che ti
porta a comprendere e a sentire, il profondo effetto che il cibo
esercita sulla tua salute. Vorrei accompagnarti in questo cammino
alla scoperta di nuovi ingredienti, ricette, rimedi, informazioni e
di una nuova visione del cibo, non solo nutrizionale, ma
soprattutto energetica.
La mia esperienza personale
Quando la macrobiotica è entrata nella mia vita, circa 6 anni fa,
molte cose sono cambiate. Per quasi 20 anni avevo cercato la
soluzione ai miei seri problemi di salute, senza ottenere risultati
significativi e duraturi. Ho sperimentato moltissime terapie
naturali, dall’agopuntura all’omeopatia, ma nonostante i benefici,
nessuna è mai riuscita a risolvere il mio problema in modo
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definitivo. Quando ho conosciuto la macrobiotica ero vegetariana
da più di 15 anni e da qualche anno avevo abbandonato anche i
latticini e le uova. L’aspetto più interessante che mi è balzato
subito agli occhi è stata la visione energetica del cibo, una visione
assolutamente olistica dell’interazione tra il cibo, il nostro corpo,
la mente e le emozioni. Ho anche scoperto che la dieta vegana
può portare a qualche problema se non si conosce l’effetto
dell’energia del cibo. Io stessa facevo molti “errori”, come ad
esempio usare il tofu crudo.
Così ho iniziato a studiare la macrobiotica e a sperimentarla su me
stessa, con risultati sorprendenti. Il mio problema di salute
principale è sotto controllo già da qualche anno e non sembra dare
segni di voler tornare, ma ho avuto benefici anche in altri aspetti
della mia salute e della mia vita. Sono spariti gli incubi notturni,
la depressione, i dolori mestruali, la cistite ricorrente e soprattutto
sono diventata più resistente alle malattie invernali.
Un tempo mi ammalavo continuamente, un’influenza dietro
l’altra, con complicazioni varie come tosse e sinusite. Ora al
massimo faccio qualche giorno con un po’ di raffreddore. La mia
vita è cambiata, ed è cambiata anche quella delle persone che
hanno deciso di seguire i miei consigli, sperimentando su se stessi
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la cucina macrobiotica. Prima fra tutti mia zia, che è riuscita a
guarire dall’artrite reumatoide, con gran sconcerto del suo
reumatologo.
Al di là degli indubbi vantaggi che ho ottenuto, sono più
consapevole degli effetti del cibo e dei bisogni del mio corpo e ho
imparato che la responsabilità della mia salute è nelle mie mani,
anzi nella mia forchetta! Attraverso la scelta quotidiana del cibo è
possibile determinare la salute o la malattia. Ti invito quindi a
seguirmi in questo percorso di scoperta della macrobiotica per
imparare come usare il cibo per vivere meglio.
Cos’è la macrobiotica
La macrobiotica è una filosofia di vita, che ricerca l’equilibrio
dell’uomo con il suo ambiente. E’ una visione del mondo basata
sull’alternanza di due energie opposte e complementari, lo yin e
lo yang. Attraverso queste polarità è possibile scegliere gli
alimenti, per rimanere in equilibrio con l’ambiente in cui vivi e
ritrovare o mantenere la salute e il benessere.
Si tratta di un equilibrio dinamico, da ricercare ascoltando i
bisogni del tuo corpo, in ogni momento della tua vita. La
macrobiotica è una continua sperimentazione su di sé, in base alle
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proprie caratteristiche personali, come età, sesso, costituzione,
attività fisica, lavoro e in ultimo, l’area geografica in cui si vive.
Non è una “dieta”, ma uno stile alimentare, da adattare ogni
momento alle proprie condizioni. Imparando i principi di base e
come funzionano yin e yang in cucina, potrai cominciare a
sperimentare
il cambiamento che la scelta consapevole del cibo può portare
nella tua vita.
I principi fondamentali
Seguire la stagionalità di frutta e verdura
Scegliere frutta e verdura appartenente alla fascia climatica
in cui si vive
Ridurre al minimo il cibo animale
Evitare gli zuccheri raffinati e tutto ciò che li contiene
Introdurre nella propria alimentazione i cereali integrali in
chicco e i legumi
Introdurre la zuppa di miso quotidianamente
Imparare ad utilizzare i condimenti speciali e le alghe
Alternare i vari tipi di cereali, di legumi e di verdure
Utilizzare sale marino integrale del Mediterraneo
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Il cibo è energia
Ogni alimento possiede un’energia specifica, che influenza in
modi differenti i vari organi e ogni cellula del tuo corpo. Il primo
passo verso il benessere globale, quindi non solo del corpo, ma
anche della mente, delle emozioni e dello spirito, consiste nel
diventare consapevole di quali energie introduci nel tuo corpo
mangiando e come esse influiscono sul tuo benessere.
Le qualità energetiche di un alimento, dipendono dal luogo in cui
è cresciuto, dalla sua direzione di crescita, dal modo in cui viene
preparato e cucinato. Questi fattori influiscono particolarmente
sulle qualità energetiche di frutta e verdura.
Ogni essere vivente ricerca continuamente l’equilibrio con
l’ambiente esterno. Questo vale per le piante come per gli animali
e quindi anche per gli esseri umani. Significa che se l’ambiente è
freddo, la risposta degli essere viventi è quella di trattenere il
calore ed eliminare il freddo per sopravvivere; se l’ambiente è
caldo tutti quanti, cerchiamo di eliminare il calore e trattenere il
fresco. Così una verza, per sopravvivere all’inverno, trattiene
poca acqua, al contrario di una zucchina o di un pomodoro, che
crescendo in un clima caldo, si riempiono d’acqua per “restare al
fresco”.
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Quando mangiamo la verza, portiamo dentro al nostro corpo il
“calore” che la verza ha usato per sopravvivere al freddo, così
anche noi possiamo rimanere caldi. Quando mangiamo una
zucchina o un pomodoro, cresciuti nel caldo dell’estate,
introduciamo un’energia raffreddante, la stessa che ha permesso a
queste piante di adattarsi e sopravvivere al caldo. In questo modo
rimaniamo in equilibrio con l’ambiente e di conseguenza
rinforziamo la salute. Ma cosa succede quando non seguiamo la
stagionalità di frutta e verdura? Per esempio, cosa succede quando
mangiamo frutta e verdura estive, in inverno? Portiamo nel corpo
un’energia fredda, in un momento in cui abbiamo bisogno di
energia calda. Quindi portiamo nel corpo squilibrio.
E cosa succede? Il corpo deve riequilibrarsi eliminando l’energia
che non gli serve, e che, in quel momento, lo danneggia. Come?
Nel nostro esempio dell’energia fredda, cercherà di eliminarla
attraverso un bel raffreddore o un’influenza! Tutto questo vale
anche per la frutta che non appartiene alla nostra fascia climatica.
Mi riferisco alla frutta tropicale come ananas, banana, mango,
ecc. Questi frutti crescono in un clima caldissimo, quindi si
caricano di un’energia molto raffreddante.
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Per chi vive in un clima temperato come il nostro, questa energia
può essere eccessiva addirittura d’estate, figuriamoci in inverno.
Ora ti dirò una cosa che probabilmente non ti aspetti: anche le
arance e i mandarini raffreddano molto! Perchè sono semi-
tropicali, infatti crescono nel sud Italia, non al nord. I nutrizionisti
televisivi ci raccomandano di mangiare le arance in inverno per
introdurre la vitamina C. Dal punto di vista nutrizionale hanno
ragione, perchè le arance sono ricche di vitamina C, ma non
considerano l’aspetto energetico, che fa delle arance un alimento
raffreddante. E soprattutto non ci dicono che ci sono molte
alternative alle arance, infatti anche le verze, come altri ortaggi,
sono ricchissime di vitamina C!
Seguire l’ordine della natura è il primo gradino per salvaguardare
la salute.
La visione energetica del cibo è antichissima. Sembra sia nata con
il taoismo e la comparsa del simbolo del Tao, che
tutti conosciamo. Attraverso questa visione del
mondo, è possibile divenire consapevoli di come si
possa utilizzare questa antica sapienza in cucina, per costruire la
salute ogni giorno, ad ogni pasto.
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Yin e Yang in padella
Ogni fenomeno nell’universo ha una polarità: giorno e notte,
caldo e freddo, vuoto e pieno, maschile e femminile, ecc.
Differenziando yin e yang in ogni aspetto dell’esistenza e in ogni
fenomeno, possiamo uniformarci alle legge universale, e come
dice il Tao Te Ching: “durare a lungo”.
Tutti gli alimenti ricadono sotto questa legge universale. Ci sono
alimenti più yin e alimenti più yang. Nella visione macrobiotica
l’energia yin è un’energia fredda, di dispersione, che si muove
verso l’alto e l’esterno. L’energia yang è un’energia calda, di
concentrazione, che si muove verso il basso e verso l’interno.
Imparando a conoscere quali sono gli alimenti più yin, quelli più
yang e quelli con un buon equilibrio di yin e yang, puoi
“regolare” la tua alimentazione in base alle tue condizioni di
salute, all’età, al sesso, al livello di attività fisica, alla stagione e
alla fascia climatica in cui vivi.
Cosa NON è la macrobiotica
La macrobiotica non è un metodo rigido basato su regole ferree,
ma una filosofia di vita, fondata su principi generali, da adattare a
se stessi in ogni momento della vita. Imparare ad essere flessibile
è fondamentale, soprattutto in cucina, perché le tue condizioni
cambiano continuamente e con loro anche i tuoi bisogni. La
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rigidità, l’estremismo, il fanatismo, non appartengono alla
macrobiotica. I detrattori della macrobiotica si basano su quelle
persone che estremizzano i principi della macrobiotica, facendo
dei danni soprattutto a se stessi. Il desiderio di mangiare sano non
deve diventare un ossessione, altrimenti decade il fine ultimo del
mangiare sano: essere felici!
Una persona triste, pallida e depressa, non può definirsi
macrobiotica. Il vero macrobiotico è felice, allegro, ottimista e
soddisfatto della sua vita.
La strada che ti propongo vuole trovare un compromesso tra la
salute e il piacere del cibo. Esiste un piccolo sentiero, la via
macrobiotica, nel mezzo di due grandi strade agli antipodi tra
loro, la strada delle persone che mangiano seguendo solo il
piacere e quella delle persone che mortificano la propria esistenza
privandosi del piacere del cibo in nome della salute. Sono
convinta che sia possibile gratificare il palato, senza minare la
salute, quindi soddisfare il bisogno del piacere che ci regala il
cibo, rinforzando, allo stesso tempo, la salute.
I benefici dell’alimentazione macrobiotica
I benefici dell’alimentazione macrobiotica sono innumerevoli. La
risposta del corpo al cambiamento alimentare è pressoché
immediata e in pochi giorni si possono avvertire i primi effetti
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positivi nella digestione, la concentrazione, la qualità del sonno,
ecc. i benefici non si limitano alla salute del tuo corpo, ma anche
a quella del pianeta e del tuo portafoglio!
Questo è un elenco di alcuni dei benefici che puoi ottenere:
Energia e vitalità
Leggerezza
Prevenzione delle malattie
Migliore digestione
Regolarità intestinale
Controllo del peso
Riduzione dello stress
Miglioramento del sonno
Miglioramento della funzione immunitaria
Regolarizzazione dei valori ematici
Lucidità mentale
Stabilità emotiva
Aumento della fertilità
Regolazione della libido
Risparmio economico
Ecologia del pianeta
Consapevolezza dell’influenza del cibo su corpo, mente e
spirito
Responsabilità della propria salute ogni giorno, ad ogni pasto
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Le cattive abitudini
Di cattive abitudini ne abbiamo fin troppe. Dai cibi spazzatura,
che ci gratificano dopo una giornata stressante, ai cibi ricchi di
grassi animali e di zuccheri. Siamo abituati a cucinare al volo, a
mangiare in fretta, magari in piedi, senza “pensare” al cibo, senza
consapevolezza.
Ti invito a cominciare fin da oggi, già dal tuo prossimo pasto, a
portare attenzione a ciò che mangi, a come mastichi, per quanto
tempo e all’effetto del cibo sul tuo corpo, sulla mente e sulle
emozioni. Se dopo aver mangiato ti senti appesantito, poco
lucido, con il classico “abbiocco” e dopo un’ora o due sei
nervoso, irascibile e hai fame, allora il tuo pasto non era adatto ai
tuoi bisogni.
Consideriamo le caratteristiche dei pasti più diffusi
Partiamo dalla colazione: cappuccio e brioche? Focaccia?
Nessuna delle due opzioni può rappresentare una colazione sana,
che rispetti i bisogni del corpo. Una colazione del genere è ricca
di zuccheri raffinati, farine raffinate e grassi. E soprattutto è priva
dell’elemento essenziale per caricarsi di energia e affrontare la
giornata col piede giusto: il cereale integrale, magari in chicco,
ricco di carboidrati complessi accompagnati dalle fibre, di sali
minerali e di tutti quegli elementi che la natura ha previsto che
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mangiassimo, ma che vengono eliminati con la raffinazione. Per
non parlare dell’energia vitale che racchiude il seme integro e che
viene trasferita al tuo corpo quando lo mangi.
Vediamo il pranzo: panino al volo per tornare veloce in ufficio?
Insalatona per non ingrassare? Pasta bianca al pomodoro? Anche
in questo caso c’è qualcosa che non và. Di nuovo, l’elemento che
emerge è l’assenza di un cereale integrale. Nel caso del panino si
aggiungono altri elementi problematici: salumi, formaggi e salse.
E nel caso dell’insalata? E’ sicuramente il male minore, ma il tuo
corpo per funzionare ha bisogno della benzina che la natura ha
previsto per lui: i carboidrati complessi, che attraverso la
digestione vengono trasformati in glucosio, l’unico zucchero
semplice che può essere utilizzato dalle cellule umane.
La cena: abbuffata serale, magari molto tardi? Formaggi e salumi
perché non c’è il tempo di cucinare? In questo caso
l’appuntamento con i reclami del fegato tra l’una e le tre del
mattino è assicurato. Il fegato lavora moltissimo di notte per
ripulire il sangue, ma se alla sera lo carichiamo di cibo da
elaborare si ritrova in difficoltà. Per non affaticare il fegato
dovresti cenare entro le 20,00 (intorno alle 19 sarebbe ottimale,
ma è difficile oggi, soprattutto nelle grandi città) e in modo molto
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leggero. Un vecchio detto popolare recita: “Colazione da re,
pranzo da principe e cena da povero”. La vecchia saggezza di un
tempo non sbagliava.
Se sei una di quelle persone che ha già ripulito la propria
alimentazione dagli alimenti più problematici come carne, salumi,
latticini, zuccheri e farine raffinate, o sei un vegano, ti consiglio
di imparare ad utilizzare alimenti particolarmente vitali e potenti,
come i condimenti speciali (miso, shoyu, tamari, umeboshi) e le
alghe, in modo da rinforzare il tuo corpo. E ovviamente ti
consiglio di consumare tutti i giorni la zuppa di miso e i cereali
integrali in chicco. E’ importante anche imparare ad usare
correttamente i derivati della soia. In commercio esistono infinite
versioni dei derivati della soia, ma la maggior parte non sono
salutari e altri richiedono alcuni accorgimenti importanti.
Soprattutto per chi è vegano, è essenziale imparare a conoscere le
energie dei cibi, per evitare di “raffreddarsi” troppo e soffrire di
debolezza, raffreddori frequenti, cattiva digestione, ecc.
Nutrire la vita
Il nostro corpo ha bisogno quotidianamente di cibo “vivo” e
vitale, con una forte carica energetica che ci aiuti a mantenerci in
equilibrio con l’ambiente esterno. Quali sono i cibi vitali?
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Cereali integrali in chicco, verdure, legumi, alghe e condimenti
speciali come miso, salsa di soia, umeboshi.
Se porti questi alimenti nella tua alimentazione quotidiana, puoi
nutrire il tuo corpo e la sua energia vitale.
Facciamo un esempio pratico:
Colazione
Opzione migliore da utilizzare anche tutti i giorni: crema di
cereali (integrali e in chicco) con tè bancha.
Opzione buona da utilizzare spesso: porridge con tè bancha o
caffè di cereali.
Opzione golosa da utilizzare saltuariamente: dolci naturali senza
derivati animali e zuccheri raffinati, come torte, biscotti, ecc. con
tè o caffè di cereali.
Pranzo
Opzione migliore da utilizzare anche tutti i giorni: Zuppa di miso,
un cereale integrale in chicco condito con verdure saltate in
padella (per esempio riso integrale con porri, carote e olive),
azuki con cipolle in umido.
Opzione buona da utilizzare saltuariamente: pasta integrale con
verdure.
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Cena
Opzione migliore da utilizzare anche tutti i giorni: Zuppa di miso,
un cereale integrale in chicco condito con verdure saltate in
padella, verdure a parte cucinate a piacere.
Opzione buona da utilizzare spesso: zuppe o minestre di cereali
integrali in chicco, verdure e legumi.
Opzione per chi mangia il pesce: Zuppa di miso, cereale integrale
in chicco con verdure, pesce a carne bianca come merluzzo o
nasello, verdure a parte cucinate a piacere.
Per ciò che riguarda i legumi è bene consumarli tutti i giorni, ma è
sufficiente una volta al giorno, a pranzo o a cena, a piacere.
Questo è solo un esempio per darti un’idea dell’alimentazione
macrobiotica. Esistono molti altri ingredienti per arricchire i piatti
di sapore e nutrienti come alcuni derivati della soia, per esempio
il tempeh o il tofu. E molti altri, tutti da scoprire. Molte ricette
della cucina tradizionale possono essere modificate per farne
piatti gustosi, ma leggeri e salutari. Per esempio le lasagne, le
polpette, il ragù, le salse, la pizza e ovviamente i dolci!
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Imparando a conoscere nuovi ingredienti e nuovi modi per
cucinare potrai sperimentare tu stesso le ricette della tua
tradizione trasformate e reinventate.
Una ricetta per te: la zuppa di miso
La zuppa di miso rappresenta uno dei cardini fondamentali della
ricerca quotidiana di equilibrio e di salute ed è molto di più di un
tipico piatto della cucina giapponese, è il cibo “di casa” di ogni
famiglia, preparato in modo diverso da ogni mamma, ad ogni
pasto.
La zuppa di miso viene preparata con tre verdure: una radice
allungata (per esempio la carota), una verdura tonda (come la
cipolla) e delle foglie verdi (ad esempio quelle del cavolo cinese o
dei ravanelli). A queste tre verdure si aggiungono il miso, l’alga
wakame e un tocco finale, aggiungendo del cipollotto fresco, o
del prezzemolo o altri aromi, o del succo di zenzero.
La presenza di tre verdure dalla forma e dalla direzione di crescita
differenti, rende la zuppa di miso carica di energia in movimento.
L’energia della radice si muove verso il basso, quella della
verdura tonda in tutte le direzioni e quella della foglia verde si
muove verso l’alto. Questo crea grande movimento nel nostro
corpo, favorito dalla presenza del miso e dell’alga.
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Dal punto di vista yin e yang possiede un grande equilibrio
dinamico e una forte energia che ci dona forza, energia ed
armonia.
A livello nutrizionale, il miso (un fermentato della soia) è ricco di
enzimi fondamentali per l’equilibrio della flora intestinale, tra cui
i preziosi Lattobacilli; contiene vitamine del gruppo B, sali
minerali e proteine. Migliora la digestione, rinforza il tubo
digerente, le difese immunitarie, aiuta a disintossicare il fegato e
migliora la salute di pelle e capelli. Per mantenere intatte le sue
proprietà non deve essere bollito; si usa sciolto in poca acqua
calda ed aggiunto a fine cottura, ma non solo alla zuppa di miso,
anche a qualsiasi zuppa, minestra, ecc.
L’alga wakame rilascia una mucillaggine che riveste le pareti del
tubo digerente, proteggendolo da irritazioni e infiammazioni. E’
ricca di sali minerali come calcio, ferro e magnesio, di vitamine
del gruppo B e della vitamina C. Come tutte le alghe, stimola il
metabolismo e la disintossicazione, favorendo l’eliminazione di
grassi, tossine, scorie radioattive e metalli pesanti.
Questa semplice minestra, che si prepara in dieci minuti, è la
miglior alleata per combattere gli effetti dell’inquinamento, dello
stress e degli eccessi alimentari, oltre che per riequilibrare le
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nostre energie alla fine della giornata, aiutandoci a ritrovare
l’equilibrio.
Ricetta per 2 persone
1 cipolla piccola
1 carota piccola
1 foglia di cavolo (o di broccolo o 2 foglie di ravanello, ecc.)
3 cm di alga wakame
2-3 T d’acqua
1 C di miso ( o più a piacere)
Aromi (cipollotto, prezzemolo, basilico, erba cipollina, succo di
zenzero, di limone, ecc.)
Metti in ammollo l’alga wakame per 10 minuti circa. Porta
l’acqua a ebollizione e nel frattempo taglia le verdure sottili.
Quando l’acqua bolle butta le verdure e l’alga tagliata a
striscioline e cuoci coperto per 5-10 minuti. Sciogli il miso con un
po’ d’acqua di cottura, aggiungilo, Mescola, spegni il fuoco e
aggiungi gli aromi.
Esistono infinite versioni della zuppa di miso, la più semplice e
veloce prevede soltanto la cipolla, l’alga, un po’ di prezzemolo a
fine cottura e ovviamente il miso.
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Ascoltare il corpo
Invece di mangiare quello che vuoi, mangia quello che “senti”.
Impara ad ascoltare soprattutto il tuo corpo. Abituati a valutare
ogni cosa con senso critico e se ti sembra sensata, c’è un solo
modo per scoprire se è corretta e adatta ai tuoi bisogni:
sperimentarla personalmente. Possiamo disquisire per ore su yin e
yang e su quali cibi usare, ma sarà il tuo corpo a dirti cosa ti fa
bene e cosa ti fa male. Bisogna soltanto imparare ad ascoltarlo. Il
problema è che ascoltare il corpo quando è intasato e intossicato
da troppo cibo spazzatura, da troppi eccessi e da troppo cibo
animale, non è facile.
Allora che fare? Pulire innanzitutto e solo dopo, ascoltare. Pulire
il corpo significa eliminare dall’alimentazione la carne, i latticini,
le uova, gli zuccheri raffinati, le farine raffinate, il caffè e l’alcol,
per un certo periodo di tempo, che può andare dai 3 ai 6 mesi, a
seconda del tuo grado di intossicazione e della capacità del tuo
corpo di eliminare gli eccessi. Ma non solo, significa anche
introdurre i cibi che ti aiutano ad eliminare gli eccessi e
recuperare l’equilibrio: cereali integrali in chicco, verdure di
stagione, legumi, alghe e condimenti speciali.
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Ascoltare e seguire i “desideri” del corpo prima di recuperare
l’equilibrio è un guaio! Perché questi desideri non corrispondono
ai bisogni reali, ma alle “voglie”, che nascono da una dieta
squilibrata e ricca di cibi con energie estreme, zuccheri raffinati,
alcool, gelati, carne, salumi, uova e in una certa misura anche i
prodotti da forno. Insomma, se “senti” il desiderio di salame o di
pasticcini, non è il tuo corpo a parlare, ma lo squilibrio presente
nel tuo corpo.
Ovviamente non è indispensabile pulire l’alimentazione di colpo,
da un giorno all’altro. Puoi scegliere di farlo gradualmente,
ricordando però che i desideri di cibi poco salutari che
arriveranno, non saranno dettati da un reale bisogno, ma da uno
squilibrio in fase di risoluzione.
Non aspettare di essere malato per occuparti della tua salute
La nostra medicina meccanicistica, che si concentra sulla
soppressione dei sintomi, ci ha abituati ad occuparci della salute
quando siamo malati. Andiamo dal medico quando abbiamo un
problema e non quando stiamo bene! Invece dovremmo occuparci
della nostra salute ogni giorno, attraverso la scelta degli alimenti,
dello stile di vita, degli amici, dei pensieri, per conservare la
salute e non ammalarci. Nell’antica Cina, le persone andavano dal
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medico soprattutto quando erano sane, per farsi aiutare a
conservare la salute. Addirittura, il medico veniva pagato finché i
suoi pazienti erano sani; se si ammalavano, non veniva più
pagato! Il medico concentrava i suoi sforzi principalmente sulla
salute e solo se falliva nel suo lavoro, si occupava di curare la
malattia.
Quindi non aspettare di avere dei problemi per investire le tue
risorse nella cura della tua salute. E se hai già dei problemi, non
perdere tempo e fidati del naturale potere di guarigione nascosto
nel tuo corpo. Il cibo ha il potere di ostacolare o favorire questa
capacità innata. Ippocrate (460-370 a.C.), il padre della medicina,
diceva: “Fa che il cibo sia la tua medicina e la tua medicina il tuo
cibo”. Dipende solo da te. Sei tu l’artefice della tua salute. Non ti
sto incoraggiando a non andare dal medico quando è necessario.
E’ sempre bene consultare il medico e fare gli esami diagnostici
necessari e a volte, purtroppo, è anche necessario assumere i
farmaci prescritti. Ti sto suggerendo di acquisire la
consapevolezza di quanto TU puoi fare la differenza con le tue
scelte nella salute o nella malattia.
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E’ difficile cambiare alimentazione?
Dipende. Se non ci sono problemi di salute particolari o gravi e
nemmeno vuoi disintossicarti velocemente, puoi avvicinarti alla
macrobiotica con calma, un passo alla volta, senza stravolgere la
tua alimentazione. Sappiamo tutti che cambiare è difficile, ma
cambiare alimentazione in modo radicale è ancora più difficile,
perchè richiede una determinazione e una costanza che
difficilmente emergono senza dei veri problemi di salute.
Dipende anche dal motivo che ti spinge a conoscere la
macrobiotica e dall’entità del cambiamento che decidi di attuare.
Se la spinta deriva dalla curiosità o dalla voglia di migliorare la
tua alimentazione, per aumentare il tuo benessere, da una parte
può essere facile, perchè non è necessario seguire una
macrobiotica “stretta”, ma dall’altra può essere difficile, perché la
curiosità, da sola, non è mai una motivazione sufficiente.
Se invece, ciò che ti spinge è un problema di salute, magari
piuttosto serio, da una parte può essere più difficile, perché per
ottenere dei risultati è necessario un cambiamento radicale, ma
dall’altra è facile, perché possiedi una forte motivazione.
Insomma dipende anche da quale punto di vista guardi questo
cambiamento.
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Se nonostante i problemi di salute vuoi operare un cambiamento
lentamente, avrai comunque dei risultati, ma più lentamente. Il
cambiamento alimentare stimola sempre il corpo a guarirsi, anche
se lo attui lentamente.
Chi viene spinto a cambiare radicalmente senza un motivo
contingente, raramente continua su questo percorso perché ne
viene un po’ “sconvolto”, non solo a livello psicologico per via
della privazione di alcuni alimenti a cui si è abituati o addirittura
dipendenti, ma anche a livello fisico perché il corpo inizia le
“pulizie di primavera” cominciando dalla prima cosa da fare:
buttare via la spazzatura.
In caso di cambiamento radicale immediato, si può risentire di
sintomi di eliminazione come raffreddore, mal di testa, diarrea,
ecc. Niente di grave o di prolungato, solitamente i sintomi
scompaiono nel giro di qualche giorno, ma è comunque
fastidioso. Se sei abituato a bere molto caffè, alcol, a mangiare
molti dolci o a fumare, è possibile che tu possa avvertire qualche
sintomo da astinenza (se elimini queste sostanze) che può durare
da qualche giorno a qualche settimana. I sintomi di eliminazione
invece scompaiono più velocemente e vanno considerati un primo
passo verso l’equilibrio o la guarigione. Nel caso dovessero
persistere è bene consultare il proprio medico.
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Se non hai seri problemi di salute e non sei già abituato a seguire
un regime alimentare, ti consiglio di cominciare ad introdurre più
che ad escludere. Per esempio, puoi cominciare ad inserire nella
tua alimentazione i cereali integrali in chicco, i legumi e le alghe.
E’ un modo per iniziare il cambiamento senza soffrire per la
privazione di alimenti a cui sei abituato da una vita. Questi
alimenti ti aiuteranno ad avvertire il desiderio di abbandonare
alimenti come la carne, gli zuccheri o i latticini, ma con il minimo
sforzo e senza “inconvenienti”.
Con questo non voglio dire che adottando completamente la dieta
macrobiotica entri in un mondo fatto di privazioni e cibi senza
sapore e piacere. Tutt’altro! Scoprirai pian piano che è possibile
mangiare in modo sano appagando il palato. Addirittura con i
dolci! Sì, perché i dolci macrobiotici sono deliziosi. Comunque
considera che, saltuariamente, puoi sempre tornare ai vecchi cibi
senza risentire degli effetti negativi. Nella macrobiotica è molto
importante appagare il gusto, altrimenti si creano delle pericolose
“voglie” di cibi decisamente poco sani.
Ogni cambiamento nella vita richiede determinazione, impegno e
costanza. Il cambiamento alimentare richiede tutto questo
moltiplicato per mille, perché il cibo è parte integrante della
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nostra vita e siamo profondamente influenzati dalla cultura, dalla
famiglia in cui siamo cresciuti, dai messaggi pubblicitari e dai
prodotti in commercio. Non è facile, ma è possibile. Non
scoraggiarti però, c’è una bella notizia: quando il corpo comincia
a cambiare ed inizi ad avvertire i primi segni di miglioramento, la
motivazione a continuare su questa strada aumenta e diventa tutto
più facile. Inoltre, pulendo il corpo, comincerai a non sentire più
il bisogno di certi alimenti problematici e rinunciarvi non
costituirà più uno sforzo.
La cucina come luogo di crescita e di cambiamento
Il cibo è un potente mezzo di evoluzione personale, che può
aiutarti ad assumerti la responsabilità della tua salute e della tua
vita. Il cibo influenza il corpo, la mente, le emozioni e anche la
tua crescita spirituale. Non è un caso che in tutte le tradizioni
religiose, sia presente un momento di astensione da alcuni cibi o
addirittura il digiuno, per prepararsi spiritualmente.
Il cibo animale ci tiene ancorati alla realtà materiale, ostacolando
lo sviluppo spirituale. Al contrario, i cereali integrali in chicco e
in particolar modo il riso, ci aiutano a crescere spiritualmente. In
generale un’alimentazione basata sui vegetali (cereali, verdure e
legumi) è la più adatta per un percorso spirituale. Nel mondo
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moderno, questo aspetto del cibo viene sottovalutato o ignorato,
tanto che, i praticanti di discipline spirituali o energetiche (penso
allo yoga, allo shiatsu, al reiki, ecc.) raramente si interrogano
sulla loro alimentazione. Credo che, soprattutto le persone che
praticano su se stesse o sugli altri le discipline energetiche,
abbiano bisogno di seguire un’alimentazione che possa
accompagnarle e sostenerle nel lavoro con l’energia e nel loro
percorso evolutivo.
Per entrare nel mondo della cucina macrobiotica, è necessario
acquisire competenze teoriche e pratiche. Georges Ohsawa, il
padre della macrobiotica, diceva: “La teoria senza la pratica è
inutile e la pratica senza la teoria è dannosa”, quindi impara la
teoria e poi datti da fare in cucina! La tua cucina è sicuramente il
posto migliore dove imparare a cucinare e a riconoscere i bisogni
del tuo corpo.
Se vorrai seguirmi in questo percorso sulla Via Macrobiotica, ti
aiuterò a conoscere gli aspetti teorici e pratici, per imparare a
cucinare tante deliziose ricette. Potrai utilizzare gli ebook e i corsi
multimediali che pubblicheremo, per imparare comodamente a
casa tua, oppure partecipare personalmente ad uno dei miei corsi,
che tengo attualmente in varie sedi in provincia di Alessandria e
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saltuariamente in giro per l’Italia. Sarà mia premura tenerti
aggiornato su tutte le mie attività. E se ne avrai bisogno potrai
contattarmi direttamente per una consulenza personalizzata.
Spero di averti chiarito gli intenti di questo percorso e i principi
alla base della cucina macrobiotica. Ora, se lo desideri, puoi
proseguire il cammino verso una più profonda consapevolezza del
cibo, per assumerti, in prima persona, la responsabilità della tua
felicità e della tua vita.
Ti aspetto sul sito e sul blog, con tante ricette e consigli.
Buon appetito!