[TORINO 75] LASTAMPA CRONACA 55 UNTITLED 24 05 11...Chivasso («La Piemontesina» in frazione...

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  • ALESSANDRO PREVIATI

    Una vecchia stalla trasformata

    in asilo, dove i bimbi cresconoa

    contatto con la natura e gli ani-

    mali.ARivarolo, in frazioneAr-

    gentera,haaperto l’agriasiloni-

    do «Cascina Torrione». Il pri-

    mo inCanavese, il quinto inpro-

    vinciadiTorino.

    L'idea è nata sulle orme dei

    progetti realizzati, dal 2004 a

    oggi, in altre aziende agricole di

    Poirino (agriasilo «Il trenino»),

    Chivasso («La Piemontesina»

    in frazione Mandria), Leinì e

    Settimo, dove gli agriasili han-

    no dovuto far fronte ad un vero

    e proprio boom di iscrizioni.

    Una realtà nata negli ultimi an-

    ni, che si basasuun’idea sempli-

    ce: far crescere i bambini in un

    ambiente ricco di stimoli e a

    contatto con la natura. Dove

    giocare all’aria aperta è parte

    integrante del programma di-

    dattico, con piante e animali da

    scoprireeconoscere.

    «Incontriamo sempre più

    spessobambini che faticanoase-

    dersi a terra perché hanno pau-

    ra dell’erba - dice Paolo Odetti,

    vicepresidente provinciale della

    Coldiretti - gli agriasili aiutano a

    superare problemi che sono figli

    della modernità e che, fino a

    qualcheanno fa, noneranonem-

    meno ipotizzabili». È stata pro-

    prio la Coldiretti a sostenere la

    leggechehapermessoalleazien-

    de agricole, come la Cascina

    TorrionediRivarolo, la diversifi-

    cazione delle proprie attività.

    Promuovendo, in tutta la provin-

    cia,anche lanascitadegliagriasili.

    «Ladiversificazionedelmon-

    do agricolo ne garantisce la so-

    pravvivenza - aggiunge Odetti -

    per questo la Coldiretti ha ap-

    poggiato i progetti educativi

    promossi dalle aziende, come

    gli asili o le fattorie didattiche».

    All’Argentera, ad esempio, do-

    ve le strutture interne sono sta-

    te ricavate in una vecchia stalla,

    i bimbi potranno improvvisarsi

    piccoli contadini. «All’interno

    dell’azienda agricola di famiglia

    abbiamo pensato a uno spazio

    dedicato ai bimbi dai 6 mesi ai

    tre anni - spiega la responsabile

    Maria Signoroni, laureata in

    Scienze dell’educazione -, un ni-

    do dove i pargoli possono cre-

    scere in un ambiente rurale, a

    stretto contatto con la natura».

    I bambini potranno osservare il

    lavoro dei «grandi» e tra un gio-

    co e l’altro, cimentarsi in attivi-

    tà di semina, travasi e raccolta.

    Vere e proprie sperimentazioni

    sul campo,per rendereeffettivo

    il legamecon lanatura.

    Ferree le regole da rispettare

    perottenere tutte le autorizzazio-

    ni, perché l’agriasilo deve rispet-

    tare alla lettera le norme di sicu-

    rezza. Negli spazi interni, che ri-

    cordano quelli di un asilo «cano-

    nico» (non fosse che sui muri, al

    posto di Winnie the Pooh, sono

    disegnati peperoni e carote che

    sorridono), e in quelli esterni, do-

    ve i bimbi prendono contatto con

    le piante e gli animali della fatto-

    ria. «Sono cresciuta in questo

    ambiente - aggiunge Maria Si-

    gnoroni - dove ho apprezzato le

    mille occasioni di creare nuovi

    giochinell’aia.Mipiaceoffriread

    altri bimbi questa opportunità».

    Unicoproblema, sempreammes-

    so che lo sia davvero, la limitata

    disponibilità di posti. Ogni agria-

    silo, infatti, può ospitare una

    quindicinadibimbi.

    Crescere nell’agriasiloNuove tendenze

    Un ambiente naturale e ricco di stimoli è l’ingrediente principale dei nidi che nascononelle cascine alle porte della città. Con semina, travasi e raccolti è subito boom di iscrizioni

    L’ultimo inCanaveseI primi agriasili nido sono sorti a Poirino, Chivasso, Leinì e

    Settimo Torinese. L’ultimo nato è in Canavese

    CINQUE STRUTTURE

    La formula è sostenutada Coldiretti e coinvolge

    le aziende agricole