Post on 18-Jul-2015
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Arrivati in hotel rimaniamo affffffascinati
dall’imponenza del nostro hotel…
E poi andiamo a dormire
Il 16 luglio del 1228, a soli due anni dalla morte, Francesco venne proclamato
santo da papa Gregorio IX; il giorno dopo, 17 luglio, lo stesso pontefice e il
rappresentante dell'Ordine minoritico, frate Elia da Cortona, posero la prima
pietra per la costruzione di quella imponente basilica, come pattuito l'anno
prima. Fu ben presto chiaro che la nuova basilica sarebbe stata una specialis
ecclesia, ovvero sia il santuario ospitante le spoglie del santo, sia la chiesa
madre del nuovo OrdineLa basilica di San Francesco ad Assisi, è il luogo che dal 1230
conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Voluta da
papa Gregorio IX quale specialis ecclesia], venne insignita dallo
stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell'Ordine minoriticoe
contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati.
Nella complessa storia che ha segnato l'evoluzione dell'Ordine, la
basilica (e l'annesso Sacro Convento) fu sempre custodita dai
cosiddetti "frati della comunità", il gruppo che andò in seguito a
costituire l'Ordine dei Frati Minori Conventuali.
Presso la Chiesa sepolcrale della Basilica dove fu eretto l'altare sulla
tomba del Santo, il 19 novembre 1585, il papa francescano Sisto V,
con la bolla Supernae dispositionis istituiva l'Arciconfraternita dei
Cordigeri.
Nel 1754 Benedetto XIV l'ha elevata alla dignità di Basilica
Patriarcale (oggi "Papale") e Cappella Papale. Nell'anno 2000,
insieme ad altri siti francescani del circondario, la basilica è stata
inserita nella Lista del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Orvieto, in provincia di Terni, chiesa madre della diocesi di Orvieto-Todi e capolavoro
dell'architettura gotica dell'Italia Centrale. Nel gennaio del 1889 papa Leone XIII l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[1]
ci sono i cinesi del puzzle La costruzione della chiesa fu avviata nel 1290 per volontàdi papa Niccolò IV, allo scopo di dare degna collocazione al Corporale del miracolo
di Bolsena. Disegnato in stile romanico da un artista sconosciuto (probabilmente Arnolfo di Cambio), in principio la direzione dei lavori fu affidata a fra Bevignate da
Perugia a cui succedette ben presto, prima della fine del secolo, Giovanni di Uguccione, che introdusse le prime forme gotiche. Ai primi anni del Trecento lo
scultore e architetto senese Lorenzo Maitani assunse il ruolo di capomastro dell'opera. Questi ampliò in forme gotiche l'abside e il transetto e determinò, pur non
terminandola, l'aspetto della facciata che vediamo ancora oggi. Alla morte del Maitani, avvenuta nel 1330, i lavori erano tutt'altro che conclusi. Il ruolo di
capomastro venne assunto da vari architetti-scultori che si succedettero nel corso degli anni, spesso per brevi periodi. Nel 1350-1350 venne costruita la Cappella del
Corporale. Nel 1408-1444 venne costruita la Cappella di San Brizio affrescata però solo più tardi (1447-1504). Anche i lavori della facciata si protrassero negli anni, fino ad
essere completati solo nella seconda metà del 1500 da Ippolito Scalza, che costruì 3 delle 4 guglie della facciata. Il Duomo è da sempre intitolato alla Madonna Assunta.
La Cascata delle Marmore è una cascate a flusso controllato, tra le più alte d'Europa, potendo contare su un dislivello complessivo di 165 m, suddiviso in tre salti. Si trova a circa 7,5 km di distanza da Terni in Umbria quasi alla fine
della Valnerina, la lunga valle scavata dal fiume Nera. Il nome deriva dai sali di calcco presenti sulle rocce che sono simili a marmo bianco.
Le acque della cascata sono sfruttate intensamente per la produzione di energia elettrica, nella centrale di Galleto. Questo fa sì che la cascata vera e propria non sia continuamente funzionante, ma per la maggior parte del tempo si riduce alle
dimensioni di un torrente. Il bacino del lago di Piediluce funge da serbatoio idrico per la centrale, costruita nel 1929, capace di produrre energia elettrica
con una potenza di circa 530 MW.Per regolare il funzionamento della centrale e per permetterne la visione a tutti, in orari e periodi definiti, la cascata viene fatta funzionare alla massima portata: un segnale acustico avvisa dell'apertura delle paratoie di regolazione, e in pochi
minuti la portata aumenta fino al valore massimo. Normalmente, la cascata funziona un paio di ore al giorno, con orari di funzionamento prolungati in occasione di giorni festivi. Si accede ai punti di osservazione migliori previo
pagamento di un biglietto d'ingresso.
Cascata delle MARMORE
Abbiamo mangiato per primo:
Le pappardelle al sugo di carne
Buonissime!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Per secondo:
Zampone con vellutata di riso
Wow!!!!!!!!
Dopo n’a bella abbuffata semo annati a visità Perugia,
mamma mia che fico!!!!!!!!!!!La Fontana Maggiore (1275-1278) è uno dei principali monumenti della città e di tutta la
scultura medievale.È costituita da due vasche marmoree poligonali concentriche sormontate
da una tazza bronzea. Le due vasche poligonali concentriche sono decorate a bassorilievi
finemente scolpiti da Nicola e Giovanni Pisano: in quella inferiore sono rappresentati i simboli
e le scene della tradizione agraria e della cultura feudale, i mesi dell'anno con i segni zodiacali
e le arti liberali, la bibbia e la storia di Roma; in quella superiore sono raffigurati nelle statue
poste agli spigoli personaggi biblici e mitologici.
L'Arco Etrusco è la più grande e monumentale delle porte di accesso alla città vecchia, parte
della cinta muraria etrusca (IV-III secolo a.C.) orientata verso nord, guarnita di poderosi
bastioni laterali realizzati in blocchi megalitici di travertino (dimensione media cm 100x60 in
facciata). Il contrafforte sinistro è sormontato da elegante loggia rinascimentale e ornato alla
base di fonte seicentesca, a sua volta sormontata da due tipici falli etruschi. Nell'arco a tutto
sesto è incisa la scritta "Augusta Perusia".
Costruita tra il 1540 e il 1543 per volere di papa Paolo III, la Rocca Paolina ha rappresentato,
fino al 1860, il simbolo del potere papale sull'antico comune. Su progetto di Antonio da
Sangallo il Giovane, l'imponente fortezza si estendeva in origine dalle attuali Piazza Italia a
Largo Cacciatori delle Alpi. Oggi, dopo le demolizioni post-unitarie, restano gli imponenti
sotterranei con i basamenti degli edifici medievali dell'antico borgo di Santa Giuliana e delle
case dei Baglioni che, insieme alla Porta Marzia, vennero inglobati nella fortezza. Oggi la
Rocca Paolina è attraversata da un percorso di scale mobili che collegano Piazza Partigiani a
Piazza Italia, in centro.