Tutela dell'ambiente urbano e periurbano in Mozambico

Post on 08-Mar-2016

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CeLIM - FOCSIV è un’Organizzazione Non Governativadi solidarietà internazionale, impegnata nella coopera-zione allo sviluppo e nell’educazione alla cittadinanzamondiale.

La sua mission è combattere la povertà e le disuguaglianze,promuovendo la solidarietà tra popoli, allo scopo di gene-rare speranza per un mondo più giusto.

Da più di 50 anni CeLIM - FOCSIV gestisce progetti neiPaesi in Via di Sviluppo. Oggi è presente in Africa (Zambiae Mozambico) e nei Balcani (Albania e Kosovo), occupan-dosi di sanità e lotta all’AIDS, sviluppo rurale, formazioneprofessionale, microcredito e sostegno alle comunità locali.

I progetti, pensati e realizzati in collaborazione con solidipartner locali, prevedono l’invio di volontari internazionalie sono mirati all’auto-sviluppo delle comunità.

Ma un vero sviluppo al Sud del Mondo non può prescin-dere, al Nord, dalla conoscenza delle diverse culture edalla consapevolezza che le nostre scelte influenzano l’in-tero pianeta. Per questo, a partire dagli anni ’80, CeLIM -FOCSIV svolge un’intensa attività di educazione alla mon-dialità nelle scuole e per la cittadinanza attraverso il settoreeducativo CeliMondo.

Via S.Calimero, 11/13 - 20122 Milanotel. 02 58316324 - fax 02 58317213celim@celim.it - www.celim.it

i rischi legati allapresenza di fumitossici prodotti. Parallelamente, laprogressiva diffu-sione dei fertiliz-zanti chimici perl’agricoltura com-porta un alto rischio per l’inquinamento delle falde idriche. CeLIM - FOCSIV intende quindi intervenire su diversi fronti:sensibilizzazione della popolazione attraverso campagneinformative, creazione di una capillare ed efficiente rac-colta dei rifiuti, costruzione di un sito per la produzione dicompost da distribuire come fertilizzante naturale, alterna-tivo a quello chimico.

Tutela dell'ambiente urbano eperiurbano. Un Progetto per il municipiodi Maxixe-Mozambico.in Bangladesh, combattere le malattie causate dalle acque

inquinate dall’arsenico per le popolazioni fuori castain Bolivia, garantire l’accesso all’acqua potabile nel bacino di S. Isidro

in Burkina Faso, costruire pozzi orticoli nelle province dello Houete dello Yatenga

in Camerun, garantire l’alimentazione agli orfani del centroaccoglienza di Makak

a El Salvador, incentivare la crescita di orti familiariin Ecuador, incrementare la produzione agro-zootecnica di comunità di campesinos ed in Italia sensibilizzare sul temadella sovranità alimentare

in Guinea Bissau, sostenere la gestione del Centro Nutrizionale di Bigene

in Kenya, garantire l’alimentazione agli orfani di Nginda-Embu e la formazione di “contadini in erba” con l’orto didattico

in Libano, migliorare il sistema di irrigazione per la coltivazioneortofrutticola nel villaggio di Ainata

in Madagascar, aiutare il centro di Ambanja nell’educazionealimentare e nel fornire pasti giornalieri ai bambini che lo frequentano

in Malawi, sensibilizzare la comunità locale attraversol’educazione sanitaria ed alimentare nel distretto di Machinga

in Mozambico, favorire coltivazioni di qualità attraverso l’uso di fertilizzanti naturali a Maxixe

in Nigeria, garantire l’alimentazione dei bambini disagiati di Amakohia

in Perù, potenziare l’azione di sicurezza alimentare dei Comedores Populares a Lima

nella Rep. Dem. del Congo, sostenere il centro Siloe a Kinshasanella lotta contro la malnutrizione

in Rwanda, garantire il diritto al cibo per i bambini dell’asilo di Kigali e per quelli dell’orfanotrofio di Muhura

in Senegal, sostenere cooperative nell’attività di trasformazione e conservazione degli alimenti

in Sierra Leone, migliorare la nutrizione infantile a Lunsarattraverso la realizzazione di un allevamento avicolo

in Sudan, sostenere i servizi riabilitativi per ragazzi disabili a Omdurman

in Tanzania, garantire l’alimentazione ai bambini orfani nella regione di Dodoma

in Uganda, potenziare la sovranità alimentare e la conservazioneambientale in Karamoja; a Loputuk sostenere la formazionefemminile

COSApuoi fare con una manciata di riso

Il fenomeno dell’urbanizzazione in Africa sta assumendoproporzioni molto ampie, ma le amministrazioni locali nonhanno risorse per fronteggiare i problemi emergenti adessa legati. A Maxixe, in Mozambico, la gestione dellamole sempre crescente di rifiuti comporta rischi di carattereambientale e di salute, oltre che un inquinamento massic-cio, che influenza negativamente anche le zone coltivate,causando una contaminazione di acque e terre e pregiudi-cando la qualità e la salubrità dei prodotti agricoli. L’im-mondizia smaltita in maniera scorretta danneggia lematerie prime con le quali si cucina e ci si alimenta,acuendo meccanismi di malnutrizione e malattia. Ulteriore aggravante è la frequente abitudine di bruciareindiscriminatamente i rifiuti accumulatisi in strada come ra-pido metodo per lo smaltimento, ignorando completamente