Post on 01-May-2015
transcript
Un figlioin provetta?
Prof. Paolo Merlo sdb
Università Pontificia SalesianaSezione di Torino
Acqui Terme, 8 Settembre 2005
2
Sterilità, medicina ed etica
Una sofferenza antica...1
Rispose Abram:“Mio Signore Dio, che mi darai?
Io me ne vado senza figlie l'erede della mia casaè Eliezer di Damasco”
Genesi 15,2-3
Rachele,vedendo che non le era concesso
di procreare figli a Giacobbe,divenne gelosa della sorella
e disse a Giacobbe:
“Dammi dei figli, se no io muoio!”
Genesi 30,1
la sterilità vissuta comesconfitta, fallimento,
mancata realizzazione…
3
Le risposte della medicina...2
Thouretinseminazion
edella moglie
Simsinseminazion
eomologa
Pancoastinseminazione
eterologa
Edwards e Steptoe nascita di Luise Brown
da FIVET
Rock e Menkin
fertilizzazionein vitro
1785 19781866 1884 1944
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Gli interrogativi etici e giuridici...3
E’ degno di esseri umani…• riprodursi in modo artificiale?• generare con gameti altrui?• affittare l’utero?• generare con i gameti di un defunto?
La legge
• deve regolamentare gli interventi
sulla procreazione umana?
• e in quale modo?E’ degno di esseri umani…• venire prodotti in laboratorio?• nascere da donne ultrasessantenni?• venire selezionati, usati per ricerca?
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I richiami magisteriali alla dignità del procreare
1897 19871949
1956 19951951 1992
1785 19781866 1884 1944
Thouretinseminazion
edella moglie
Simsinseminazion
eomologa
Pancoastinseminazione
eterologa
Edwards e Steptoe nascita di Luise Brown
da FIVET
Rock e Menkin
fertilizzazionein vitro
S. Uffizioartificialis mulieris fecundatio:
non licēre
Pio XIIno: fecondazione artificiale (fuori / nel matrimonio)sì: facilitare a) il compimento dell’atto naturale b) il raggiungimento del fine dell’atto naturale normalmente compiuto
Pio XIIfecondazione umana “in vitro”
assolutamente illecita
leciti gli interventinon sostitutivinon sostitutivi
dell’atto coniugale
CDF, Donum vitaeno: FIVET
(anche omologa)
Catechismodella Chiesa Cattolica
Giovanni Paolo II, Evangelium vitae 14
4
6
Aspetti clinici
La terminologia1
riproduzione
artificiale
assistita
procedure ad elevata tecnologiache introducono nel processo generativouna più o meno netta artificiosità,con passaggio in vitro degli spermatozoie/o degli ovociti e/o dell'embrione
qualsiasi forma di supportoal processo riproduttivo
riproduzioneassistita
riproduzioneartificiale
naturale
7
riproduzione artificiale
omologa
eterologa
riproduzione artificiale
intracorporea
extracorporea
uno o più elementiestranei alla coppia
passaggio in vitro
maternità
naturale
sostitutiva
madre surrogata
madre portatrice
fornisceovulo + utero
fornisceutero
8
Situazioni cliniche2
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
f ertilità: 80% ca
subfertilità: 12-14%
sterilità superabile con PMAsenza ricorso a terzi: 6-8%
sterilità superabile con PMAsolo con ricorso a terzi: 1-2%
riproduzione omologa
riproduzione eterologa
9
Fattori di infertilità3
donna uomoalcoolfumo
droghefarmaci-radiazioni
malattie sessualmente trasmesseinquinamento ambiente di vita e di lavoro
etàtecniche contraccettive e/o abortive
manovre diagnostichealimentazione
0
20
40
60
80
100
120
20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49Età
Fe
rtil
ità
re
lati
va
m M
Età della donna
Fertilità relativa
20-24 100%
25-29 80-100%
30-34 50-55%
35-39 18-25%
40-44 5-7%
45-49 ---
10
CAUSA DI STERILITÀ SPIRA
frequenzaCOLLINS
frequenzaCAUSA DI STERILITÀ
SPIRAfrequenza
COLLINSfrequenza
Fattore Femminile 57% 54%
Difetto ovulatorio 29% 27%
Fattore tubarico 16% 22%
Endometriosi 7% 5%
Fattore Cervicale 2% /
Fattore Uterino 3% /
CAUSA DI STERILITÀ SPIRA
frequenzaCOLLINS
frequenza
Fattore Femminile 57% 54%
Difetto ovulatorio 29% 27%
Fattore tubarico 16% 22%
Endometriosi 7% 5%
Fattore Cervicale 2% /
Fattore Uterino 3% /
Fattore Maschile 21% 25%
sterilità inspiegata 4% 17%
Fattore Masch-Femm. 18% /
Altri 4% /
11
Le tecniche più diffuse4
IUI
IntraUterineInsemination
intracorporea
12
GIFT
GameteIntraFalloppian
Transfer
spermatozoi
spermatozoi
ovuli
intracorporea
13
FIV-ETFertilization
In Vitroand Embryo
Transfer
extracorporea
14
FIV-ETFertilization
In Vitroand Embryo
Transfer
extracorporea
15
ICSI
IntraCitoplasmicSperm Injection
extracorporea
16
L'efficacia delle tecniche5United Kingdom
1991-1999
17
FIVET ICSI Inseminazioneeterologa
19.6
United Kingdom
1991-1999
18
Italia, CRA Catania
1998-aprile 2003
19trasferimento embrioni
gravidanze
nascitenati v
iviaborti: 1037- 988 = 49
nati morti: 988- 834 = 154
United Kingdom
1991-1999
Trasferimento embrioni, gravidanze iniziate, nascite e… “bimbi in braccio”
trasferimenti di embrioni 100 gravidanze 17
trasferimenti di embrioni 100 bimbi in braccio 14
20
Age Cases
No. Pateintswith FHPregnacy
FH P.R%No. of
EmbryosNo. of FH FH I.R.%
<30 419 141 33.7 763 188 24.6
30-34 1257 394 31.3 2323 506 21.8
35-37 838 220 26.3 1515 280 18.5
38-40 848 152 17.9 1480 183 12.4
41-43 551 49 8.9 965 51 5.3
44+ 93 5 5.4 153 5 3.3
All 4006 961 24 7199 1213 16.9
This table shows the effect of age on 'Foetal Heart Implantation Rate' (FH I.R.) for fresh embryo transfers in 2002 and 2003.
Melbourne IVF Success RatesMelbourne IVF Success Rates
Embrioni “freschi” trasferititrasferiti in utero / embrioni impiantatiimpiantati
(battito cardiaco a 6 settimane)
embrioni trasferiti 100 embrioni annidati 17
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Frequenza del ricorso alle tecniche, costi…6
General statistics:
One in six couples have fertility problems
IVF births in the UK account for 1% of all births
Since the first IVF baby was born in 1978, more than 68,000 children havebeen born through IVF
Costs of IVF treatment range from £2,000 - £4,000 per cycle and the drugscan cost an additional £1,000
In the UK, about 25% of IVF treatments are provided by the NHS. Fundingis at the discretion of local health authorities who decide which treatmentsare available, the patient eligibility criteria and how much funding to allocate
Female infertility accounts for 40% of all cases and male infertility accountsfor 30%. The remaining 30% is down to infertility in both partners andunexplained infertility
United Kingdom
1 April 2000 – 31 March 2001
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Costo standard FIVET omologa: Costo standard FIVET omologa: $ 7.900$ 7.900
Non include:Farmaci ($ 1.500-5.000),congelamento embrioni (+ un anno di crioconservazione: $ 600),crioconservazione ($ 500/anno),scongelamento e trasferimento embrioni congelati ($ 2.900), …
Altri centri USA: $ 8.000-10.000, anche $ 15.000
Costo di un ciclo di donazione ovuli: circa Costo di un ciclo di donazione ovuli: circa $ 20.000$ 20.000Di cui:$ 12.650 per il Centro,$ 2.000 per una tassa amministrativa non rimborsabile,$ 5.000 per la donatrice$ 5.000 per la donatrice,$ 350 di assicurazione medica.Non inclusi:Farmaci per la donatrice ($ 1.500-2.500) e per la ricevente ($ 500-1.000).
Advanced Fertility Centerof Chicago
2005
24
Problematiche mediche7
iperstimolazione ovaricasindrome, cisti ovariche, tumori?
embrioni soprannumerari
eliminazione
sperimentazione
donazione ?
seme di donatore
cross-contaminazione
screening malattie genetiche
impatto sulla psiche del nascituro
salute dei neonatisottopeso
difetti cromosomici, muscoloscheletrici e neurologiciil doppio rispetto alle nascite naturali
25
L'insegnamento della Donum vitae
Oggetto dell'Istruzione1
I nterventi sulla procreazione umana
I l rispetto degli embrioni umani
Valori e obblighi che la legislazione civile deve rispettare e sancireIII
II
I • Inseminazione artificiale• FIVET
aspettimorali
aspettigiuridici
criteri per valutare ancheil ricorso ad altre
tecniche
26
Indicazioni etiche: articolazione e contenuto2
f econdazione artifi ciale eterologaA
f econdazione artifi ciale omologaB
L’ordine scelto
pare tradire la preoccupazione di trattare anzitutto
gli aspetti su cui era prevedibile un maggior consenso:
Articolazione1
• il matrimonio quale ambito proprio del procreare umano
• la fecondazione eterologa come attentato al patto nuziale
• l’illiceità della maternità sostitutiva
27
Principi di riferimento2
1. La tutela dell'essere umano fin dal concepimento
2. La procreazione umana deve aver luogo nel matrimonio
3. Il rispetto della dignità della procreazione umana
“va trattato come
persona”
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L'illiceità della fecondazione artificiale omologa3
Il cosiddetto "caso semplice",cioè una procedura di FIVET omologa,
che sia purificata da ogni compromissionecon la prassi abortiva della distruzione di embrioni
e con la masturbazione,rimane una tecnica moralmente illecita
perché priva la procreazione umana della dignitàche le è propria e connaturale.
II, B 5
principio 2nel matrimonio
principio 1tutela
principio 3
dignità
29
La fecondazione artificiale omologa
e il venir meno della dignità del procreare umano
si dissociano i due significati
- unitivo e procreativo -dell’atto coniugale
l’unità dell’essere umanoesige una procreazione
in cui si esprima l’unione fisica e spirituale
dei genitori
la dignità personale del figlioesige che egli sia
il frutto di una donazionee non il prodottodi una tecnologia?
30
Quali alternative?4
La Donum vitae riconosce nella sterilità “una dura prova”
Questa può essere “l’occasioneper una particolare partecipazione alla croce del Signore,fonte di fecondità spirituale”
Si suggerisce la prospettiva di una fecondità diversa,capace di abbracciare altre persone
“La sterilità fisica può essere occasione per gli sposi per rendere altri servizi importanti alla vita delle persone umane, quali ad esempio l’adozione, le varie forme di opere educative, l’aiuto ad altre famiglie, ai bambini poveri o handicappati”
31
Non preclude interventi medici volti a curare la sterilità,a condizione che questi siano rispettosi della dignità delle persone
A tale requisito risponde l’intervento medico“quando mira ad aiutare l’atto coniugalesia per facilitarne il compimentosia per consentirgli di raggiungere il suo fine,una volta che sia stato normalmente compiuto”
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Indicazioni per il legislatore3
1. La tutela dell'essere umano fin dal concepimento
2. La procreazione umana deve aver luogo nel matrimonio
3. Il rispetto della dignità della procreazione umana
“va trattato come
persona”
distruzioneembrioni
eterologa
omologa
1. La tutela dell'essere umano fin dal concepimento
2. La procreazione umana deve aver luogo nel matrimonio
morale diritto
la morale deve illuminare il dirittola morale deve illuminare il diritto,,anche se non si identifica con esso
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Annotazioni di tipo etico
Etica teologica in contesto "laico"1
l’approccioliberale
alle questioni etiche
etico-teologicofede cristiana
politico-giuridico
etico-filosofico
questo agireè degno di figli di Dio?
come assicurarela più ampia libertà per tutti?
questo agireè degno dell’uomo?
religionistoriche
Dio naturaumana
autonomiaassenza
di costrizione“laicità” come estraneità a prospettive religiose
ragionare, fare bioetica, legiferare… “come se Dio non ci fosse”
Una tensione irriducibile1
34
l’approcciocontrattualista
alle questioni etiche
etico-teologicofede cristiana
etico-filosofico vi è accordo tra le parti?
l’approccioutilitarista
alle questioni etiche
etico-teologicofede cristiana
etico-filosofico quale azionemassimizza il piacere [i benefici]
per il maggior numerodi individui?
35
I "laici" e la riproduzione artificiale2
liberalinulla da obiettare
se non c’è costrizione
contrattualismo
utilitarismo
nulla da obiettarese sono d’accordo
nulla da obiettarese la pratica non reca danno
Quanto all'embrione umano:
non c'è alcuna autonomia da rispettare,
quindi si può disporne liberamente...
Quanto all'embrione umano:
non ha alcuna sensibilità,
quindi si può disporne liberamente...
36
Un paio di possibili percorsi argomentativi
Cos'è / chi è l'embrione umano e come va trattato?
L’amore “in vitro”: è genuino amore del figlio?
2
2
1
37
Cos'è / chi è l'embrione umano e come va trattato?
Le domande sull'embrione e la loro rilevanza
1
Quale statuto biologico?
Quale statuto ontologico?
Quale statuto morale?
Quale statuto giuridico?
Che tipo di essere è?
Quali responsabilità abbiamo verso di lui?
Cosa deve prevedere la legge nei suoi riguardi?
un ammasso di cellule?un individuo appartenente alla specie umana?
una persona?
È un organismo individuale e auto-organizzato, appartenente alla specie umana?
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Quale statuto ontologico?
l’embrione ha dimensioni irrisorie…
al momento
non ha un volto,
non è in grado di pensare, di decidere di sé, di relazionarsi...
Una questione non facile…Una questione non facile…
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I dati osservabiliI dati osservabili
Dall’osservazione del processo attraverso cui prende forma un nuovo essere umano, emergono tre caratteristiche:
• coordinazionecoordinazione, • continuitàcontinuità • e gradualitàgradualità.
2 celluledette
blastomeri
4 celluledette
blastomeri
8 celluledette
blastomeri
1 celluladetta
zigote
fert
ilizz
azi
one
40
questesono due immagini
dello stesso essere umano
EVAN (blastomero)Impianto il 12.02.1999
EVAN nato il 10/11/1999
abbiamo semprelo stesso essere umano,
pur nel variaredelle sue attuazioni
fin dalla fusione dei gameti,l'embrione non è un possibile essere umano, ma un reale essere umanoun reale essere umano
Advanced Fertility Center of ChicagoAdvanced Fertility Center of Chicago
41
questesono due immagini
degli stessi gemelli
NICOLE & CODYnati il 26/12/1999
fin dalla fusione dei gameti,l'embrione non è un essere umano generico, ma proprio quell’essere umanoproprio quell’essere umano
Advanced Fertility Center of ChicagoAdvanced Fertility Center of Chicago
NICOLE & CODY(blastomeri)Impianto il 14.04.1999
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i nomi d
ell’uomo
embrione
feto
neonato
bambino
ragazzo
adolescente
giovane
adulto
anziano
vecchio
dal concepimento all'8ª settimana
dalla 9ª settimana alla nascita
primi giorni dopo la nascita
0-8/10 anni
8/10-16/20 anni
10/12-16 anni
14/16-25/30 anni
oltre 18 anni
oltre 65 anni
oltre 80 anniattuazioni s
uccessive del medesim
o essere umano
43
Se l’embrione è un essere umano, va trattato come tale…Se l’embrione è un essere umano, va trattato come tale…
• non come una cosa…• … né come materiale biologico
è un individuoappartenente
alla specie umana
EVAN (blastomero)Impianto il 12.02.1999
44
Argomenti etici comunemente addotti
Se è un essere umano come noi,l'embrione reca in séquel sigillo di nobiltà
che domanda rispetto e accoglienza,e rende immorale
la sua soppressioneed ogni suo uso strumentale
riproduzioneartifi ciale:
NOperché...
comportaspreco
di embrioni
implicalogiche
strumentali
45
Osservazioni
comportaspreco
di embrioni
implicalogiche
strumentali
è vero:in media, su ogni 6 embrioni prodotti,
si ha solo 1 "bambino in braccio"
l'argomento però verrebbe menoqualora si approntassero tecniche
in grado di evitarelo spreco degli embrioni
va argomentato...(ci ritorneremo sopra)
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L'amore "in vitro": è genuino amore del figlio?
Il figlio desiderato: mezzo o fine?
2
I coniugi desiderano i fi gli per sé,ed in essi vedono il coronamento del loro reciproco amore.
Li desiderano per la famiglia, quale preziosissimo dono.
È desiderio, in certa misura, comprensibile.
Tuttavia, nell'amore coniugale e in quello paterno e materno deveinscriversi la verità sull'uomo,che è stata espressa in maniera sintetica e precisa dal Conciliocon l'aff ermazione che Dio "vuole l'uomo per se stesso".
Occorre, perciò, che al volere di Dio si armonizzi quello deigenitori:in tal senso, essi devono volere la nuova creatura umana come lavuole il Creatore: "per se stessa".
Lettera alle famiglie 9
47
I l riconoscimento dello statuto personale del fi glioesige che la relazione con lui siaestranea a intenzionalità strumentalizzantianche nel suscitarlo alla vita.
È questa un'esigenza profondamente consonacon una notevole acquisizione del pensiero occidentale,nitidamente formulata da uno dei padri della laicità...
48
Si tratta di un criterio che- senza scomodare la fi losofi a kantiana -
riesce agevole sottoscriverese solo riandiamo alla nostra esperienzadi soggetti cui non piace essere usati,
strumentalizzati,ridotti al rango di mezzo,
di cose…
Agisci sempre in modo da trattare l’umanità
in te stesso e nell’altrocome un fine e mai solo come un mezzo
I. Kant
49
La persona umana – anche quella del fi glio – va voluta/ amata“per se stessa”.
Volerla per altri fi ni – anche solo per appagareil proprio desiderio di maternità o di paternità –implica inevitabilmente la sua riduzione a rango di mezzo,di strumento.
Solo il dono disinteressatoconsente alla persona di iniziare la sua esistenzain modo consono alla sua dignità.
L’amore autentico dice al fi glio:
“Come è bello che tu sia!”
e non, invece: “Come è bello che tu sia per me!”
il desiderio di un fi gliodice sempre
amore disinteressato?
50
La regola fondamentale della bioeticatratta sempre l’uomo come un fine.
Prendere qualcuno come un fine significa sempre,in qualche modo,
donarsi a lui in forma disinteressata.
... questo dono disinteressatoè possibile quale risposta umana
solo sulla base del dono gratuito e redentore di Dio.
Al di fuori di tale dono,al di fuori di questo impegno di Dio per l’uomo
che solo giustifica una fiducia senza limiti,l’uomo è sempre tentato da una forma di utilitarismo.
è gratuita…
è da Dio…
agganciocon l’agape cristiana
51
Sappiamo che non tutto è sempre autentico e cristallino infatto di generazione. I n ogni desiderio si agitano fantasmie vissuti emozionali che hanno radici lontane. Così esisteanche un'ambivalenza nei conf ronti della maternità.
Avere un fi glio signifi ca per la donna coronare la propriafemminilità e insieme, talvolta, soddisfare ambizioniegocentriche o colmare un vuoto.
Vale a dire che un fi glio può essere voluto per se stesso maanche o nel medesimo tempo quale "oggetto": oggettoriparatore di un lutto , di una diffi coltà coniugale, diun'ambizione f rustrata; oggetto narcisistico digratifi cazione personale o di rassicurazione dellafunzionalità del corpo; oggetto infi ne espiatorio di unacolpa presunta.
G. Zuanazzi
elementimessi in lucedall'indaginepsicologica
Indizi di una relazione spersonalizzante sul piano dei fini
52
ll ricorso alla riproduzione artifi ciale pare diffi cilmentedissociabile dalla logica del “fi glio a tutti i costi”...
Provate a chiedere:Perché un fi glio “vostro” e non uno adottivo?
È forte il sospetto che la volontà di aggirare la condizionedi sterilità risponda non tanto alla logica di un "dono",quanto a quella di un "bisogno" dai molti volti: bisogno dimaternità/ paternità , di coronare la propria femminilità/mascolinità, di colmare un vuoto, di superare la propria nonaccettata infertilità…
I n ciascuno di questi casi, la tensione al fi glio si abbina auna palese caduta nella spersonalizzante logica dell'avere:non è il fi glio ad essere anzitutto cercato, ma un bisognodel proprio "io" (o del "noi" della coppia) mediante lapersona del fi glio.
53
Indizi di una relazione spersonalizzante
La riproduzione medicalmente assistita- che scinde l’accendersi di una nuova vita umanadal dono d’amore dei suoi genitori -assimila il concepito a un "prodotto"...
da una parte, essa implica la spersonalizzazione delconcepito, che affi ora alla vita non come “dono” (come siaddice a una persona), ma come “prodotto” di unamanipolazione bio-medica altamente sofi sticata;
dall'altra, essa comporta la riduzione dei coniugial rango di semplici “donatori di gameti” per unafecondazione operata da altri.
sul piano dei mezzi
54
Una palese logica strumentale soggiace anche a taluneprassi (ora proibite dalla legge italiana):
Si pensi alla produzione dei cosiddetti embrionisoprannumerari, esseri umani dal gelido e incerto destino,prodotti per evitare alla donna ulteriori iperstimolazioniovariche e perché – a diff erenza degli oociti – sonofacilmente crioconservabili…
...o alla pratica della cosiddetta riduzione embrionale:si sta sviluppando qualche embrione in più del previsto;per questo si interviene, riducendone il numero (= aborto)...
Ma si pensi pure all'eventuale discriminazione dei concepitiin base alla salute, al sesso, o ad altri tratti somatici...è diffi cile pensare
a un fi glioamato per se stesso!
55
Per concludere...
Nel dono d'amore che rende i due "una sola carne"una nuova persona può sorgere alla vita come dono disinteressato.
ll concepimento "naturale" non è buono ex opere operato...
... tuttavia off re le condizioni perché una nuova persona umanapossa iniziare ad esistere ed essere accoltaall' insegna del dono e non della produzione.
56
...coinvolgendo altri nell' intimità del procreare,il dono di sé al proprio coniuge non è più totale ed esclusivo
(la possibilità di generare un figlio viene infatti trasferita adaltri),
così come non è totale l'accettazione della sua persona(è quanto accade quando, non rassegnandosi alla sua sterilità,ci si rivolge ad altri per f arsi "donare" dei gameti).
Riproduzione eterologa: aggravanti etiche
Un attentato alla verità del patto nuziale
3
1
57
Un attentato alla verità della relazione genitore-figlio
Non può che riuscire carente una genitorialità in cui non sirifletta l'unitotalità dell'essere umano, "personacorporeizzata" e "corpo personalizzato".
All' integrale umanità del generare umano non può cheaddirsi il convergere di tutte le dimensioni della personaumana, inclusa quella biologica:il ricorso a gameti estranei alla coppia o a una madre"sostitutiva" comporta inevitabilmente il darsi di unagenitorialità strutturalmente defi citaria, circoscritta alsolo piano aff ettivo.Anche dall'altro versante, quello del fi glio, manca qualcosa
perché si possa parlare di una fi gliolanza integralmenteumana.
Evacuata della dimensione biologico-corporea, la relazionefi liale risulta anch'essa defi citaria.
2
58
di tipoconseguenzialista
Appendice
Il percorso degli argomenti spiccioli...1
In genere
La scarsa "resa" delle tecniche
necessità di vari (e costosi) tentativi…
...con incremento di aborti spontanei e mortalità perinatale
1
59
Le conseguenze dell’iperstimolazione delle ovaie
sindrome da iperstimolazione
possibile incremento di successive patologie tumorali?
La salute dei bambini nati da FIVET e ICSI
nascono assai sovente sottopeso…
...e con una percentuale doppia di difetti cromosomici e muscoloscheletrici
60
Sulla riproduzione eterologa
Le conseguenze nella relazione di coppia
"...alla fine, questo figlio non è tuo!"
Che ne penseranno i figli?
Pare che circa l’85% delle coppie riveli ad altri l’origine delbambino, e questo perché è troppo diffi cile mantenere ilsegreto.
I l bambino è così esposto al rischio di venire malamente aconoscenza della propria origine, senza peraltro avere lapossibilità di conoscerla realmente.
2
61
TURNER A.D. - COYLE A., What does it mean to be a donor offspring?The identity experiences of adults conceived by donor inseminationand the implications for counselling and therapy, Human Reproduction15 (2000) n. 9, 2041-2051.
Si tratta di uno studio su 13 donne e 3 uomini, di età compresa tra i 26 ei 55 anni, di cultura medio-alta, residenti in paesi anglofoni (negli USAla maggior parte; altri in UK, Canada e Australia), paesi nei quali non èriconosciuto il diritto di conoscere l'identità del "donatore".
I quesiti si soffermavano, in particolare, sulle circostanze in cui eraavvenuta la conoscenza delle modalità del concepimento,sull'estensione di questo segreto e su una loro eventuale percezione,sulla eventuale ricerca del genitore genetico (il "donatore") e sulleconseguenze di queste esperienze sulla loro identità, sulla loroopinione circa le tecniche di fecondazione eterologa e la gestionefamiliare di tale situazione, sulla comunicazione con altri.
i risultati di una ricerca...
Le risposte pervenute ai ricercatori hanno descritto unanimemente contoni drammatici il ricordo del momento della conoscenza della verità:
un ricordo che rifletteva un groviglio di sentimenti contrapposti tra cuipredominava la perdita di sicurezza e di fiducia nella famiglia che sirifletteva in tutte le relazioni interpersonali e la sensazione che laconsapevolezza della discontinuità genetica familiare avessecompromesso l'identità personale.
Alcuni di loro riferirono sentimenti anche molto aggressivi spesso neiconfronti della madre, ritenuta colpevole di aver ridotto la loroesistenza ad una bugia e di aver minato così anche la propriaautostima.
Solo qualcuno, già profondamente deluso dal "padre putativo", si sentìsollevato dalla certezza di non esserne geneticamente legato.
Un altro elemento frequente tra i partecipanti era aver percepito chequel "segreto" aveva condizionato negativamente le dinamiche familiaritra gli stessi coniugi e tra loro e il figlio, spesso in modo irreversibile,determinando disistima e addirittura il rigetto verso lo stesso genitore.
Solo alcuni erano riusciti, dopo lo shock iniziale, a operare unarivalutazione in senso positivo della scelta dei genitori, cercando unagiustificazione sia alla loro scelta sia ai loro errori nel relazionarsi.
Generalmente condivisa è risultata anche la rivendicazione del diritto diconoscere la propria origine genetica, la persona con cui confrontare leproprie caratteristiche fisiche ma anche i tratti del propriotemperamento e della personalità, le eventuali predisposizioni amalattie. E molti, anche per fronteggiare questa percezione difettivaavevano rivelato di aver costruito con la propria fantasia questapersona e le sue caratteristiche.
Alcuni partecipanti riferirono particolarmente forte questa sensazionedi "perdita", attribuendola non solo alla mancanza del padre biologicoma anche al sentirsi parte e prodotto di procedure mediche prive diemozioni, alla depersonalizzazione del proprio concepimento, e perciòriportarono una rappresentazione brutale di quei momenti immaginatiin un laboratorio.
Qualcuno aveva addirittura tentato, invano, di intraprendere uncontatto con il genitore biologico e tale rifiuto ne ispirava sentimenti didisprezzo e allo stesso tempo di denuncia, nei confronti delleistituzioni, per il diniego alla responsabilità genitoriale concessa al"donatore" e per l'accondiscendenza dei medici, ritenuti ugualmenteirresponsabili nel sostenere tale scelta.
Per quanto concerne la ricerca del genitore biologico predominava lasensazione di una contrapposizione tra desiderio di conoscenza dellapropria storia genetica, oltre che del genitore, e percezione di unasocietà - rappresentata da amici e vicini ma anche dagli stessi medici -che non supportava, anzi scoraggiava, tale desiderio noncomprendendone il significato e l'importanza.
D'altronde tale difficoltà a far condividere la propria storia e a farneconoscere i risvolti era evidenziata da molti partecipanti, alcuni deiquali avevano timore di rivelare ad altri il loro segreto, frustrati da essofino a considerarsi "un mostro", un prodotto di sperimentazioniscientifiche.
Gli Autori dello studio concludono che negare a queste persone ildiritto di conoscere completamente la propria storia genetica potrebbecomportare serie minacce all'identità personale e varie importanticonseguenze sul piano terapeutico, e perciò invitano gli psicologi adun approccio molto attento a queste persone "in qualche modotipiche", mirante soprattutto a instaurare fiducia e comunicazione eraggiungere una capacità liberatoria di dialogo.