Post on 02-May-2015
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Un mondo perdutoLa scomparsa del Lago d’Aral
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Il nome del lago deriva dal chirghiso "Aral Denghiz", che significa "mare delle isole", per le numerose isole
presenti soprattutto lungo la costa orientale
1848. Il Lago d’Aral secondo il pittore Taras ShevchenkoIl Lago d’Aral oggiL’acqua è scomparsa, relitti di barche
aspettano il nulla
Il lago d’ Aral si trova in Asia centrale, è attraversato dal confine tra il Kazakistan e l’Uzbekistan
Originariamente, l’ Aral con i suoi 68.000 km2 era il quarto lago del mondo
L’Aral è un lago endoreico, ossia privo di emissari. Una volta era alimentato da due immissari: il Syr Darya
e l’ Amu DaryaLa cartina rappresenta una situazione che non esiste più da molto tempo
Diffidate delle cartine…
A partire dal 1960 l’ Aral ha preso a prosciugarsi. In una quarantina di anni ha ridotto del 90% la sua
superficie
220 km circa
1960. L’Aral presenta una massa d’acqua compatta. Muynaq è il principale porto sul
lago.
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1987. Le isolette a est sono rimaste in secca , quelle a ovest aumentano la loro superficie e si
saldano tra loro
Il “mare” di isolette da cui l’Aral deriva il suo nome
.
Vozrozhdeniye
L’isola di Vozrozhdeniye, della quale torneremo a parlare
La città di Muynaq dista ormai un centinaio di Km dall’acqua
1999. Si distinguono ormai un Piccolo Aral a nord e un Grande Aral a Sud, a sua volta
distinto in due bracci collegati a sud da una sottile striscia d’acqua
2009. Il braccio ovest del Grande Aral è ormai scomparso
2006. I bracci est e ovest del Grande Aral sono ormai separati. La zona dove c’era l’sola di
Vozrozhdeniyenon è più circondata dall’acqua ma collegata
con la terraferma.
.. .
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Attorno al lago si sviluppava una fiorente economia basata sulla pesca e sull’industria conserviera del
tonno in scatola. Oggi la maggior parte delle specie ittiche è scomparsa
Di tutte quelle attività non restano che carcasse di pescherecci arenate tra le sterpaglie
…e il triste monumento di benvenuto, all’ingresso di Moynaq , che continua ad
alludere alle onde del lago, ai pesci che vi si pescavano…
L’Aral è un lago salato. Svanita l’acqua, in molti punti resta un deserto di sale
Alle origini del disastro
Anni ’30 del Novecento: in Asia Centrale, il dittatore sovietico Stalin decide di dare forma a
5 repubbliche (Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan e Tagikistan)
Il dittatore intendeva fare di quest’area un serbatoio di risorse naturali e manodopera per
l’allora URSS, perché ricca di minerali, gas e aree fertili, immense e poco popolate.
Sterminate distese brulle ed aride divennero campi di grano e di cotone, un ‘miracolo’ reso possibile dalla realizzazione di un reticolo di
canali, in grado di prelevare e deviare le acque degli immissari del lago d’Aral.
Grigory Voropaev., responsabile sovietico del piano di sfruttamento dei fiumi:
“L’Aral è un errore della natura, il mio scopo è di farlo morire serenamente”
Voropaev riteneva che il lago, una volta ridotto ad una grande palude acquitrinosa sarebbe stato facilmente utilizzabile per la
coltivazione del riso.
Il prelievo idrico è stato talmente massiccio che il fiume, per molti anni, non ha portato acqua al lago
d'Aral contribuendo significativamente al suo disastroso prosciugamento
Solo in tempi recenti le autorità Kazake hanno messo in opera alcuni lavori che hanno riportato il fiume
(seppur in misura ridotta) a sfociare di nuovo nel Piccolo Aral.
Torniamo dunque ai nostri immissari
Nel loro lungo corso, il Syr Darya e l’Amu Darya forniscono l'acqua per irrigare le zone
più fertili dell'Asia centrale, coltivate prevalentemente a cotone.
Syr Darya
Il fiume scorre attraverso il Turkmenistan da sud a nord, ma ormai, diversamente da quello che vedete
nella cartina, non riesce più a raggiungere il Lago d’Aral
Amu Darya
Per fertilizzare il deserto del Karakorum, è stato costruito un canale che preleva l’acqua dall’Amu Darya e la trasporta attraverso il Turkmenistan fino al Mar
Caspio
Amur Darya
Canale del Karakorum
Il canale del Karakorum è il più grande canale di irrigazione del mondo.
Il corso d’acqua è navigabile per la maggior parte dei suoi 1375 km
Il canale del Karakorum è uno dei maggiori responsabili del disastro del Lago d’ Aral.Lungo il suo tracciato il
canale alimenta vari canali minori e numerosi bacini di
raccolta Quelli che vedete sono due di questi bacini
all’ingresso di Ashgabat, capitale del Turkmenistan
Canale del Karakorum
Il vento che spira costantemente verso est/sud-est trasportando la sabbia del lago, salata e tossica per i pesticidi, ha reso inabitabile gran parte delle zone costiere; le malattie
respiratorie e i tumori hanno un'incidenza altissima sulla popolazione locale. Le polveri sono arrivate fino su alcuni
ghiacciai dell'Himalaya
Per coltivare il cotone si è fatto abbondante uso di diserbanti e pesticidi che hanno inquinato l’area e, trasportati dagli
immissari, hanno contaminato L’Aral
http://www.youtube.com/watch?v=nVUR0hmXnUI
Il vento avvelenato dell’Aral
E Vozrozhdeniye?
VozrozhdeniyeVozrozhdeniye, conosciuta anche
come isola della Rinascita, è in realtà un'ex isola oggi collegata alla terraferma.
Data l'inaccessibilità del luogo, l'isola fu
usata dai sovietici per effettuare test
di guerra batteriologica.
Nel 1991 il laboratorio è stato
abbandonato, ma una grande quantità di
armi chimiche è rimasta nei suoi
magazzini
Molti dei contenitori che conservavano le spore ed i bacilli non furono immagazzinati
correttamente. Nel corso degli anni, si sono deteriorati al punto da far fuoriuscire il loro
pericolosissimo contenuto.
L’isola oggi è stata solo parzialmente bonificata.C’è il timore che gli animali presenti nei
dintorni possano addentrarsi nell'impianto ed entrare in contatto con gli agenti contaminanti
disperdendoli nell'ambiente con gravissimo rischio di epidemie mortali.
Certamente l’isola ha contribuito a rendere tossica la sabbia che oggi si alza dell’Aral
La base segreta sull’isola
Nel 1948 sull’isola fu costruito un laboratorio top-secret per la produzione di armi biologiche. Qui spore di antrace e
bacilli di peste bubbonica furono trasformati in armi .
Secondo il premio nobel Gore Vidal, quella del Lago d’Aral è stata la catastrofe
ambientale più grave di tutti i tempi
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