Un nuovo Occidente: Il Sacro romano impero e le origini del feudalesimo

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Un nuovo Occidente: Il Sacro romano impero e le origini del feudalesimo. TERRITORI FRANCHI NEL IV SECOLO. Stanziati fin dal IV secolo nella regione compresa tra i fiumi Mosa e Reno, i Franchi raggiungono una notevole compattezza e unità politica. CLODOVEO 482-511. - PowerPoint PPT Presentation

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Un nuovo Occidente:Il Sacro romano impero e le origini del feudalesimo

Stanziati fin dal IV secolo nella regione compresa tra i fiumi Mosa e Reno, i Franchi raggiungono una notevole compattezza e unità politica

TERRITORI FRANCHINEL IV SECOLO

grazie a Clodoveo, sovrano della dinastia merovingia, che negli anni del suo regno, dal 482 al 511, riesce a estendere i suoi domini a tutta la Gallia fino ai Pirenei.

CLODOVEO482-511

Dopo la sua morte il territorio viene però suddiviso in due regni,

MORTE DI CLODOVEO

Austrasia

MORTE DI CLODOVEO

AUSTRASIA

e Neustria, in cui il potere passa gradualmente dalle mani dei deboli sovrani merovingi a quelle dei maggiordomi di palazzo, ovvero i funzionari che sovrintendono al palazzo reale.

MORTE DI CLODOVEO

AUSTRASIA NEUSTRIA

Nel 687 Pipino di Héristal, maggiordomo di Austrasia, sconfigge il maggiordomo di Neustria e riunifica i due regni.

MORTE DI CLODOVEO

AUSTRASIA NEUSTRIA

riunificati con Pipino di Héristal nel 687

Alla morte di Pipino il titolo di maggiordomo passa al figlio Carlo Martello,

Pipino di Héristal

Carlo Martello

che consolida il regno franco

consolida ilregno franco

Pipino di Héristal

Carlo Martello

e ferma l’avanzata araba in Europa grazie alla vittoria nella battaglia di Poitiers del 732.

consolida ilregno franco

battaglia di Poitiers 732

Pipino di Héristal

Carlo Martello

Il suo successore, Pipino il Breve, depone con la forza l’ultimo sovrano merovingio e diventa re, inaugurando così una nuova dinastia, quella dei Carolingi.

Pipino di Héristal

Carlo Martello

Pipino il Brevedinastia carolingia

Il titolo di sovrano gli viene riconosciuto anche dal papa Stefano II,

Pipino il Breve

riconosciuto come sovrano dal papa

che decide di appoggiarsi ai Carolingi per cacciare i Longobardi dall’Italia, che con il loro re Astolfo stanno minacciando i territori posti sotto il dominio papale.

Pipino il Breve

riconosciuto come sovrano dal papa

il papa chiede aiuto ai franchi per cacciare i Longobardi dall’Italia

Pipino accetta di intervenire e costringe Astolfo a cedere al papa tutti i territori che negli anni precedenti i Longobardi avevano conquistato ai danni di Bisanzio: nasce così il primo nucleo dello Stato pontificio.

PRIMO NUCLEO DELLO

STATO PONTIFICIO

Desiderio, salito al trono alla morte di Astolfo, intuisce la pericolosità dell’alleanza tra i Carolingi e il papa

POLITICA DI DESIDERIO

intuisce il pericolo di un accordo tra Franchi e papa

e si affretta perciò a concludere un accordo con i Franchi, dando in matrimonio le sue figlie ai due figli di Pipino, Carlo e Carlomanno.

POLITICA DI DESIDERIO

intuisce il pericolo di un accordo tra Franchi e papa

Alleanza matrimoniale con i Carolingi

Alla morte di Pipino il regno viene diviso fra i due eredi,

morte di Pipino

CARLO CARLOMANNO

ma nel 771, scomparso improvvisamente Carlomanno,

morte di Pipino

CARLO CARLOMANNO

MUORE NEL 771

Carlo unifica sotto il suo scettro i possedimenti franchi; subito dopo, ripudia la moglie longobarda, dimostrando così di volersi inserire di nuovo nelle vicende italiane.

morte di Pipino

CARLO CARLOMANNO

MUORE NEL 771

UNICO RE DEI FRANCHI

Desiderio allora riprende la politica aggressiva,

POLITICA AGGRESSIVADI DESIDERIO

ma viene duramente sconfitto da Carlo, che si impossessa di tutti i suoi territori,

SCONFITTO DA CARLO MAGNO

POLITICA AGGRESSIVADI DESIDERIO

ponendo così fine al dominio longobardo in Italia centro-settentrionale.

SCONFITTO DA CARLO MAGNO

FINE DEL DOMINIO LONGOBARDOIN ITALIA SETTENTRIONALE

POLITICA AGGRESSIVADI DESIDERIO

Dopo essersi proclamato re dei Franchi e dei Longobardi, Carlo, divenuto ormai noto come Carlo Magno, espande e consolida il suo regno affrontando altre campagne militari, tra le quali:

CAMPAGNE MILITARI

Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi

la guerra contro i Sassoni, bellicosa popolazione germanica stanziata nella regione tra l’Elba e il Reno,

Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi

- guerra contro i Sassoni

CAMPAGNE MILITARI

la conquista della Bavaria e dei territori degli Avari,

Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi

- guerra contro i Sassoni

- conquista della Bavaria e dei territori degli Avari

CAMPAGNE MILITARI

il conflitto contro gli Arabi di Spagna,

Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi

- guerra contro i Sassoni

- conquista della Bavaria e dei territori degli Avari

- conflitto contro gli Arabi

CAMPAGNE MILITARI

al termine del quale fonda la Marca spagnola, destinata a divenire uno dei baluardi di difesa dell’Occidente cristiano contro l’espansione dell’Islam.

Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi

- guerra contro i Sassoni

- conquista della Bavaria e dei territori degli Avari

- conflitto contro gli Arabi MARCA SPAGNOLA

CAMPAGNE MILITARI

Carlo Magno da protettore del papa diviene un vero e proprio campione della fede cattolica: converte infatti tutti i popoli ancora pagani da lui sottomessi.

Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi

- guerra contro i Sassoni

- conquista della Bavaria e dei territori degli Avari

- conflitto contro gli Arabi

conversione al cristianesimo dei popoli sottomessi

MARCA SPAGNOLA

CAMPAGNE MILITARI

A capo ormai di un vasto impero, egli viene perciò consacrato imperatore da Leone III nella basilica di San Pietro, la notte di Natale dell’800.

INCORONAZIONE DI CARLO MAGNO

NATALE DELL’800

Ha così inizio il Sacro romano impero;

SACROROMANOIMPERO

sacro, in quanto rinnovato in nome di Dio e consacrato dal papa

rinnovatoin nome di Dio e

consacratodal papa

SACROROMANOIMPERO

e romano, poiché il sovrano si considera un successore dei “Cesari”.

rinnovatoin nome di Dio e

consacratodal papa

SACROROMANOIMPERO

sovrano successore dei “Cesari”

Le conseguenze del gesto di Leone III sono essenzialmente due:

CONSEGUENZEDELL’INCORONAZIONE

DI CARLO MAGNO

da una parte complica i già precari rapporti tra la Chiesa e l’impero bizantino, ormai estromesso dall’Italia;

complica i rapporti

con l’impero d’Oriente

CONSEGUENZEDELL’INCORONAZIONE

DI CARLO MAGNO

le tensioni saranno appianate solo nell'812, quando con l’accordo di Aquisgrana anche l’imperatore d’Oriente riconoscerà l’autorità imperiale di Carlo Magno in Occidente.

complica i rapporti

con l’impero d’Oriente

accordo diAquisgrana

812

CONSEGUENZEDELL’INCORONAZIONE

DI CARLO MAGNO

Dall’altra sancisce la facoltà del pontefice di conferire investiture regali.

complica i rapporti

con l’impero d’Oriente

accordo diAquisgrana

812

sanciscela facoltà

del ponteficedi conferire

investiture regali

CONSEGUENZEDELL’INCORONAZIONE

DI CARLO MAGNO

A differenza dell’impero romano, Carlo Magno governa i suoi vasti territori affidandosi non tanto a un apparato di funzionari quanto piuttosto a uomini di sua fiducia.

governo tramite uomini di fiducia

L’impero infatti viene suddiviso in vaste circoscrizioni, le contee e le marche.

IMPEROCONTEE MARCHE

Le prime sono rette da un conte, con poteri civili e militari,

IMPEROCONTEE

rette da un conte con poteri civili e militari

MARCHE

le seconde, istituite nelle zone di confine, da un marchese, con funzioni principalmente militari. Conti e marchesi sono:

IMPEROCONTEE

rette da un conte con poteri civili e militari

MARCHE

rette da un marchese con funzioni militari

e istituite in zone di confine

legati al sovrano da un giuramento di fedeltà personale,

IMPEROCONTEE

rette da un conte con poteri civili e militari

MARCHE

rette da un marchese con funzioni militari

e istituite in zone di confine

legati al sovrano da un giuramento

di fedeltà

aiutati da giudici, detti scabini, nell’amministrazione della giustizia locale,

IMPEROCONTEE

rette da un conte con poteri civili e militari

MARCHE

rette da un marchese con funzioni militari

e istituite in zone di confine

legati al sovrano da un giuramento

di fedeltà

aiutati dagli scabini nell’amministrazione

della giustizia

sorvegliati dai missi dominici, inviati del sovrano, che controllano il loro operato.

IMPEROCONTEE

rette da un conte con poteri civili e militari

MARCHE

rette da un marchese con funzioni militari

e istituite in zone di confine

legati al sovrano da un giuramento

di fedeltà

aiutati dagli scabini nell’amministrazione

della giustizia

sorvegliatinel loro operato

dai missi dominici

Da un punto di vista legislativo e culturale Carlo Magno

POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO

per discutere e approvare le leggi riunisce a corte due volte l’anno tutti i nobili del regno in assemblee, le diete, e ogni primavera convoca l’assemblea plenaria, detta Campo di Maggio;

POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO

- convocazione delle diete e del Campo di Maggio

raccoglie tutte le decisioni prese nei capitolari, che riguardano gli argomenti più disparati;

POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO

- convocazione delle diete e del Campo di Maggio

- redazione dei capitolari

fonda numerose biblioteche e scuole, tra cui la Scuola palatina, aperte sia ai laici che al clero, in cui è possibile apprendere le sette arti liberali del trivio e del quadrivio;

POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO

- convocazione delle diete e del Campo di Maggio

- redazione dei capitolari

- fondazione di scuole e biblioteche

favorisce la produzione di codici, impreziositi da bellissime miniature e redatti con una scrittura più chiara e leggibile, la cosiddetta carolina.

POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO

- convocazione delle diete e del Campo di Maggio

- redazione dei capitolari

- fondazione di scuole e biblioteche

- produzione di codici redatti con una nuovo tipo di scrittura, la carolina

Dopo la sua morte, avvenuta nell’814, l’impero si indebolisce rapidamente

POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO

- convocazione delle diete e del Campo di Maggio

- redazione dei capitolari

- fondazione di scuole e biblioteche

- produzione di codici redatti con una nuovo tipo di scrittura, la carolina

814 MORTE DI CARLO MAGNO

fino a che nell’843, con il trattato di Verdun, viene diviso in tre parti affidate rispettivamente

TRATTATO DI VERDUN 843

a Ludovico il Germanico,

TRATTATO DI VERDUN 843

Ludovico il Germanico

Lotario

TRATTATO DI VERDUN 843

Ludovico il Germanico

Lotario

e Carlo il Calvo.

TRATTATO DI VERDUN 843

Ludovico il Germanico

Lotario

Carlo il Calvo

Nel frattempo nelle varie regioni sotto il dominio franco si sono venute creando notevoli differenze linguistiche, tanto che i preliminari del trattato di Verdun, per essere compresi dagli eserciti, sono redatti in due lingue, quella “franca” e quella “teodisca”.

differenze linguistichetra le diverse

parti dell’impero

TRATTATO DI VERDUN 843

Questi preliminari, che sono noti con il nome di “Giuramenti di Strasburgo”, sono il primo documento ufficiale in volgare della storia europea.

differenze linguistichetra le diverse

parti dell’impero

“Giuramenti di Strasburgo”primo documento ufficiale

europeo in volgare

TRATTATO DI VERDUN 843

Con la deposizione nell’887 dell’ultimo discendente dei Carolingi, Carlo il Grosso,

887 deposizione di Carlo il Grosso

l’impero subisce un’ulteriore divisione, che porta alla formazione di cinque regni indipendenti:

887 deposizione di Carlo il Grosso

regno di Francia,

regno di Francia

887 deposizione di Carlo il Grosso

regno di Germania,

regno di Francia regno di Germania

887 deposizione di Carlo il Grosso

Alta Borgogna,

regno di Francia regno di Germania

Alta Borgogna

887 deposizione di Carlo il Grosso

Bassa Borgogna,

regno di Francia regno di Germania

Alta Borgogna

Bassa Borgogna

887 deposizione di Carlo il Grosso

regno d’Italia.

regno di Francia regno di Germania

Alta Borgogna

Bassa Borgognaregno d’Italia

887 deposizione di Carlo il Grosso

Nell’età di Carlo Magno si consolida il feudalesimo, ossia un sistema di organizzazione politica, sociale ed economica che è il risultato di profonde trasformazioni iniziate sin dagli ultimi secoli dell’impero romano.

FEUDALESIMO

Dal punto di vista politico, il feudalesimo è caratterizzato dal frazionamento dell’autorità dello stato:

frazionamento dell’autorità statale

FEUDALESIMO

va infatti affermandosi la consuetudine da parte del re di concedere terre in usufrutto ai suoi funzionari perché le amministrino in sua vece,

frazionamento dell’autorità statale

il sovranoconcede al

feudatario terrein usufrutto

perchéle amministri in sua vece

FEUDALESIMO

ricevendo in cambio un giuramento di fedeltà e appoggio militare e finanziario.

frazionamento dell’autorità statale

il sovranoconcede al

feudatario terrein usufrutto

perchéle amministri in sua vece

il feudatario giura fedeltà al sovrano e

gli offreappoggiomilitare e finanziario

FEUDALESIMO

I funzionari diventano perciò vassalli, veri signori all’interno del loro feudo,

BENEFICI DEI FEUDATARI

godono di benefici come l’immunità,

BENEFICI DEI FEUDATARI

- immunità

possono batter moneta,

BENEFICI DEI FEUDATARI

- immunità

- possibilità di batter moneta

chiamare gli abitanti del feudo alle armi o a lavori a titolo gratuito.

BENEFICI DEI FEUDATARI

- immunità

- possibilità di batter moneta

- chiamare gli abitanti del feudo alle armi o a lavorare gratuitamente

Inoltre, anche i vassalli del re possono a loro volta concedere terre e prerogative ad altri uomini liberi;

BENEFICI DEI FEUDATARI

- immunità

- possibilità di batter moneta

- chiamare gli abitanti del feudo alle armi o a lavorare gratuitamente

- concedere terre e privilegi ad altri vassalli

si viene a creare quindi una fitta rete di rapporti personali e si realizza il passaggio dei poteri dallo stato ai privati.

BENEFICI DEI FEUDATARI

- immunità

- possibilità di batter moneta

- chiamare gli abitanti del feudo alle armi o a lavorare gratuitamente

- concedere terre e privilegi ad altri vassalli

FITTA RETE DI RAPPORTI PERSONALI

E PASSAGGIO DEI POTERI DELLO STATO

AI PRIVATI

Col tempo i feudatari acquistano sempre più autonomia: agendo come sovrani all’interno del feudo

feudatari veri e propri sovrani del feudo concesso

lo trasformano man mano da istituzione pubblica in un vero e proprio possedimento privato, anche perché il feudo, in teoria concesso in usufrutto, diviene di fatto una proprietà irrevocabile.

feudatari veri e propri sovrani del feudo concesso

trasformazione del feudo in proprietà privata irrevocabile

Nell’877, con il capitolare di Kiersy, i sovrani riconoscono anche formalmente l’ereditarietà dei feudi maggiori

feudatari veri e propri sovrani del feudo concesso

trasformazione del feudo in proprietà privata irrevocabile

capitolare di Kiersy 887ereditarietà dei feudi

maggiori

e nel 1083, con la Constitutio de feudis, quella dei minori.

feudatari veri e propri sovrani del feudo concesso

trasformazione del feudo in proprietà privata irrevocabile

capitolare di Kiersy 887ereditarietà dei feudi

maggiori

Constitutio de feudis 1083ereditarietà dei feudi

minori

Il sistema feudale dunque rimodella e cambia radicalmente tutta la società del tempo.

SOCIETÀ FEUDALE

Il ruolo dominante viene ricoperto dalla nobiltà, composta dai grandi, medi e piccoli feudatari, ma anche dagli ecclesiastici e dai milites, nobili privi di terre, che si arruolano nell’esercito di un altro signore in cerca di fortuna.

SOCIETÀ FEUDALE

NOBILTÀ

In un gradino nettamente inferiore ci sono i piccoli proprietari, gli artigiani e i commercianti, che risiedono, questi ultimi, nelle città e nei borghi a ridosso dei castelli, residenza dei signori.

SOCIETÀ FEUDALE

NOBILTÀ

PICCOLI PROPRITARIARTIGIANI COMMERCIANTI

L’ultimo livello della società è rappresentato dai contadini, che possono essere liberi o “senza terra”, quindi veri e propri “servi della gleba”, acquistati e venduti con i terreni e costretti a fornire lavori gratuiti, le corvées.

SOCIETÀ FEUDALE

NOBILTÀ

PICCOLI PROPRITARIARTIGIANI COMMERCIANTI

CONTADINI LIBERIO

SERVI DELLA GLEBA

L’economia feudale, incentrata sulla proprietà terriera e quindi sull’agricoltura, si sviluppa intorno alla curtis, il mercato recintato all’interno del castello del signore e del borgo: si tratta di un sistema economico chiuso, per la scarsa vitalità dei commerci, e autosufficiente, poiché quasi tutto viene prodotto all’interno della curtis e per gli abitanti della curtis.

ECONOMIACHIUSADI TIPO

CURTENSE

La vita dei contadini durante dell’Alto Medioevo viene scandita dal lavoro dei campi legato al ciclo delle stagioni, dalle scadenze dei tributi da versare al signore, ma anche dalle ricorrenze religiose, che prevedono obblighi, digiuni e riti da celebrare in onore dei santi o della Madonna.

TEMPO DEI CONTADINI

-ciclo delle stagioni

-scadenze dei tributi

-feste religiose