Post on 17-Feb-2016
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sviluppare le proprie attività online - esordisce Ro
berta Milano - Detto questo, credo che la parola di
sintermediazione vada sempre legata allacapac ità di
un hotel di rendersi "particolare" e distinto dag li altri.
Ad esempio, andrebbero valorizzati i propri punti di
forza e la propria storia. Altro suggerimento è quello
di creare servizi che soddisf ino specificamente alcu
ne nicchie di mercato. Ricordandosi sempre, però,
che il web 2.0 ha riportato con forza in primo piano
la quali tà e valori antich i come pulizia, affidabi lità e
cortesia. Valori che rimangono, sempre ecomunque,
alla base di un passaparola positivo sul web. Back to
basics insom ma. Aggi ungerei soltanto il consiglio di
."('1' saIWI'U(' di I.iù- Roberta Milano insieme al giornalista Mario Gerosa ha recentemente curato per FrancoAngeli "Viaggi in Rete", vademecum per un nuovo marketing turistico basato sulla costruzione di relazioni e sulla fiducia. Motore di tutto è il web che può e deve essere uno strumento per
...._-------,-1 legare conoscenze, territorio e cultura e, soprattutto, per fare promozione (FrancoAngeli, Collana Scienze e Professioni del Turismo, p. 256, 31 euro).
picmelahotel 18
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considerare la forte domanda di connessione Internet,
spesso insoddisfatta o soddisfatta acosti esorbitanti.
Èch iaro, poi, che per muoversi in rete l'albergatore
deve imparare a conoscere almeno i più elementari
meccanismi delvveb marketing (come il monitoraggio
del propriObrand attraverso un semplice Google Alert)
che per mol ti è ancora un "pianeta sconosciuto". E
soprattutto saper muoversi con una certa scioltezza
tra i diversi social network - dai consol idati Twitter
e Facebook fino agli emergenti Foursquare e Insta
gram - che possono davve ro fare cassa di risonanza
alle iniziative dell'hotel e generare un effetto domino
pOSitivo in termini di notorietà del brand". Ma per far
questo ci sono in giro fior di consulenti in grado di
sviluppare in outsourcing una miriade di attività sul
FRONT OFFICE web
web 2.0. "Errore - ribatte l'esperta -. Il consulen
te va bene ma solo in una logica di affiancamento.
Delegare completamente amio avviso non funziona.
È fondamentale che ci sia un coinvolgimento della
proprietà esoprattutto tanta passione eimpegno». La
domanda, aquesto punto, è se la disintermediazione
è un obiettivo alla portata di tutti. "Dipende molto
dall'ubicazione dell'hotel. Se parliamo di strutture in
aree non notissime serve sviluppare contestualmen
te alle inizative promozionali relative alla struttura
anche un'attività in collaborazione con le pubbliche
amministrazioni locali per creare nuova domanda tu
ristica. Più difficile vedo l'affrancamento dai grandi
portali per strutture posizionate in destinazioni ad alta
densità turistica». Creare reti parallele di dialogo con i
LA FINESTRA DI JOHA'RI, UNO SCHEMA PER MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE SUL WEB
Quello che io Quello che io so di me NON so di me
ZONA ZONA Quello che gli altri CONOSCIUTA CIECA
sanno di me (ARENA)
Quello che gli altri ZONA ZONA NON sanno di me PRIVATA INCONSCIA
(FACCIATA)
. Fonte: dal libro "Viaggi in Rete" acura die Roberta Milano e Mario Gerosa, FrancoAngeli
Anche nel turismo, come illustra lo schema, per migliorare la comunicazione efficace occorre lavorare in 2 direzioni: 1) quella dell'ascolto di recensioni per capire cosa si dice del proprio hotel; 2) quella del racconto, valorizzando punti di forza che spesso si tengono nascosti.
"futuri ospiti" attraverso i blog oFacebook può anche
servire afarsi una reputazione? «Certamente sì edirò
di più: credo che modelli come TripAdvisor diverranno
molto vulnerabili . I consumatori presto andranno a
ricercare le recensioni non più su siti dedicati, ma su
blog osocial network generalisti che danno maggiori
garanzie di affidabilità e, soprattutto, di affinità in ter
mini di interessi. In altre parole, ognuno si collegherà
al suo blog preferito o si farà consigliare dalla "sua"
community».
L'ingTesso di num'i a.ttOl'i Un'ultima battuta riguarda il futuro. "Siamo alle pre
se con uno scenario in divenire - conclude Milano
- e penso che l'ingresso di nuovi attori come Google
Hotel Finder, cambierà i connotati al mercato: e, dun
que, influenzerà in maniera significativa le strategie di
disintermediazione. Strategie che, è bene ricordare,
hanno almeno il merito di produrre della ricclìezza che
resta in Italia: oggi, gran parte dei turisti che vengono
nel nostro Paese usano i portali di prenotazioni online
che non solo si prendono almeno il 15% del prezzo
della camera ma che, essendo tutti soggetti esteri ,
delocalizzano ricavi e profitti che certo non vengono
reinvestiti nel nostro sistema». Il
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