Post on 15-Feb-2019
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Anoressia, riviste e pubblicità
Un’analisi del disturbo alimentare a partire da ciò che leggono le pazienti
dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Sant’Orsola-Malpighi
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Di cosa parleremo?
• Anoressia nervosa: dal p.v. diagnostico e
culturale.
• Tratti anoressizzanti espressi figurativamente
e plasticamente dalle pubblicità inserite nelle
riviste lette dalle pazienti intervistate tramite il
questionario DCA e Mezzi di comunicazione.
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Criteri diagnostici:(Manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali)
DSM IV-TR
1. Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale.
2. Intenso timore di acquistare peso.
3. Presenza di una alterazione dell’immagine corporea per ciò che riguarda forme e dimensioni corporee.
4. Stato di amenorrea per donne in epoca post-puberale.
DSM-5
1. Restrizione dell’assunzione di calorie che
porta a un peso corporeo significativamente
basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di
sviluppo e salute fisica.
2. Intensa paura di aumentare di peso o di
diventare grassi, oppure un comportamento
persistente che interferisce con l’aumento di
peso, anche se significativamente basso.
3. Alterazione del modo in cui viene vissuto
dall’individuo il peso o la forma del proprio
corpo, eccessiva influenza del peso o della
forma del corpo sui livelli di autostima, oppure
persistente mancanza di riconoscimento della
gravità dell’attuale condizione di sottopeso.
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Anoressia nervosa: sottotipi
• Il sottotipo con restrizioni vede come metodo
principale per perdere peso la dieta, il digiuno
o l’attività fisica eccessiva.
• Il sottotipo con abbuffate e/o condotte di
eliminazione prevede l’uso improprio di
lassativi, diuretici ed enteroclismi o
l’autoinduzione del vomito.
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Disturbi mentali associati all’anoressia
nervosa
• Depressione (umore depresso, ritiro sociale, irritabilità, insonnia e diminuito interesse sessuale).
• Disturbi ansiosi.
• Disturbo ossessivo-compulsivo (ossessione per il cibo e l’immagine corporea, rimugino continuo sugli apporti calorici, condotte alimentari ritualizzate come tagliare il cibo in pezzetti minuscoli, collezionare ricette o ammassare quantità considerevoli di alimenti, controllare le funzioni corporee, emozioni e ambiente circostante).
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Sintesi dei tratti anoressici
• Consideriamo gli elementi riconosciuti come costituenti il quadro clinico dell’anoressia (DSM-IV-TR).
• Tratti fisici: estrema magrezza, letargia (o eccessiva energia nei primi digiuni) ed eccessiva attività fisica.
• Tratti patemici: sofferenze e ossessioni che formano il carattere anoressico → umore depresso, ritiro sociale, inadeguatezza, rigidità, perfezionismo, controllo del mondo esterno e repressa espressività emotiva.
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Cultura
• L’anoressia nervosa viene comunemente riscontrata negli Stati Uniti, Canada, Europa, Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Sud Africa → prevalenza della malattia nei Paesi industrializzati (facile reperibilità del cibo, magrezza come caratteristica fisica valorizzata positivamente).
• Gli/le immigrati/e che provengono da culture in cui la frequenza del disturbo è bassa e si stabilizzano in paesi a prevalenza maggiore, possono sviluppare anoressia a mano a mano che assimilano il valore che viene conferito alla magrezza.
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Età e genere
• L'anoressia nervosa si sviluppa soprattutto tra i 15 e i 25 anni. Ci sono casi di esordio tardivo (40 anni) alcune forme successive alla menopausa e casi in cui l’esordio del disturbo avviene in età precoce o addirittura precocissima (8-9 anni).
• Secondo le stime ufficiali, il 95,9% delle persone colpite dai disturbi alimentari sono donne.
• L’incidenza dell’anoressia nervosa è di almeno 8 nuovi casi per 100mila persone in un anno tra le donne, mentre per gli uomini è compresa fra 0,02 e 1,4 nuovi casi.
Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=63&area=Disturbi_psichici
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Disturbo etnico
• Concetto formulato dall'antropologo e psicanalista Georges Devereux e riproposto da Richard Gordon (1990), uno dei primi psicologi clinici a parlare di disturbi del comportamento alimentare in termini di “epidemia sociale”.
• "Etnico": non riferito al significato di “gruppo etnico” o “sottocultura”, ma a quello più ampio di “tipico di una cultura” o “fondamentalmente inerente a una cultura”.
• Forma di malattia che esprime le contraddizioni e le angosce profonde di una determinata società (es. isteria durante il XIX sec.).
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Anoressia come disturbo etnico
• L’anoressia esprime le contraddizioni dell’identità
femminile nelle società contemporanee.
• Anoressici/he e bulimici/he usano il linguaggio
contemporaneo per sfuggire al disagio interiore
legato a problemi identitari.
• Qual è questo linguaggio contemporaneo?
“mania delle diete, della magrezza e del controllo
dell’alimentazione, divenuti fattori endemici delle società
industriali avanzate” (Gordon, 1990: trad. it. 13).
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Dilemma identitario e DCA
• L'identità, per essere coesa, continuativa e
persistente nel tempo deve essere il risultato
di una sintesi tra fattori individuali e fattori
sociali.
• Lo sviluppo dell'identità è un processo
esistenziale ed è influenzato da diversi fattori:
condizioni storiche e sociali, esperienze
famigliari, predisposizioni biologiche e fattori
accidentali dello sviluppo.
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Identità di genere e DCA
• L'identità di genere deriva dalle prescrizioni sociali che circolano e descrivono “l'essere donna” e “l'essere uomo”.
• Il dilemma identitario insito nei DCA si gioca sull’impossibilità di coniugare le spinte di genere della sfera privata con le spinte di genere della sfera pubblica → ansie e paure che per essere affrontate necessitano di controllo.
• Es. al giorno d'oggi l'immagine della donna ha caratteristiche da superdonna: remissiva, appagante e materna (sfera privata); colta, autonoma ed economicamente affermata (sfera pubblica).
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Approccio multifattoriale
• Riccardo Dalle Grave ha rielaborato e ampliato questo modello partendo dalla teoria pluridimensionale di Garner e Bemis.
• Individuazione di tre fasi distinte concatenate → co-casualità dei fattori nello sviluppo della malattia: non basta la presenza di un’unica fase, ma devono essere presenti tutte e tre.
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Fasi
• Fattori predisponenti o di rischio →
aumentano il rischio di sviluppare il disturbo.
• Fattori scatenanti o precipitanti → stimolano
l'insorgenza del disturbo e lo conclamano.
• Fattori perpetuanti o di mantenimento e
rinforzo del disturbo → perpetuano e
confermano la presenza del disturbo.
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Fattori predisponenti
• Tratti individuali: scarsa autostima di sé, tendenza al perfezionismo, attenzione verso il proprio corpo/presenza di sovrappeso, obesità, predisposizione genetico/biologica.
• Tratti famigliari: aspettative esasperate, alto investimento emotivo, contesto famigliare problematico (famiglie iperprotettive, criticismo e biasimo genitoriale), periodo adolescenziale.
• Sfera delle amicizie: accettazione e riconoscimento (imitazione come strategia per rimanere all'interno del gruppo).
• Sistema socioculturale: pressione culturale verso la magrezza, costruzione sociale del corpo femminile, ruolo della donna, pregiudizio nei confronti di obesità e sovrappeso.
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Fattori perpetuanti
• Sviluppo di atteggiamenti e comportamenti
ossessivo compulsivi: rifiuto del cibo,
dimagrimento improvviso e repentino, messa a
punto di comportamenti compensatori per
prevenire l’aumento di peso, abbuffate.
• Cronicizzazione del disturbo: rituale, DCA
come parte di sé, interventi terapeutici
inadeguati.
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Laboratorio “Mediamente”
• Attività espressiva nata all'interno della
programmazione quotidiana di day hospital
(DH) per i pazienti con disturbi del
comportamento alimentare (DCA).
• Scopo del laboratorio: osservare il ruolo dei
dispositivi di comunicazione nell'esperienza
dei pazienti e la relazione fra il loro vissuto
patologico e i modelli socioculturali proposti da
pubblicità e informazione.
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Attività del laboratorio
• Lettura di un articolo di giornale: visione e discussione di un articolo all’interno del gruppo.
• Intervista fotografica: associazione verbale tra immagini e vissuto personale.
• Visione di uno spot: discussione del messaggio e delle tecniche narrative.
• Agenzia pubblicitaria: simulazione del lavoro di un comunicatore → dall’ideazione alla produzione di un messaggio pubblicitario.
• “Foto diario”: narrazione della loro esperienza di ricovero attraverso foto.
• Visione di film e documentari che descrivono e denunciano varie esperienze femminili.
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Questionario DCA e Mezzi di
comunicazione
• Distribuito alle/ai pazienti del DH e
dell’ambulatorio.
• Risponde alla volontà di indagare il rapporto
tra DCA, mezzi di comunicazione e nuove
tecnologie.
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Composizione del questionario
• 78 domande, aperte e chiuse a risposta multipla.
Tre macro-aree di indagine:
- nuove tecnologie
- pubblicità
- mezzi di comunicazione di massa.
• Sezione anagrafica utile a collegare l’incidenza del disturbo alle diverse fasce di età, al livello di istruzione del paziente e alla composizione del nucleo famigliare.
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Distribuzione del questionario
• Divisione del questionario in base al tipo di patologia alimentare di cui soffrono i pazienti.
• Su 61 questionari 26 riguardano l’anoressia, 15 la bulimia, 11 l’EDNOS (Eating DisorderNot Otherwise Specified) e 9 il binge eatingdisorder.
N.B. i dati non sono rappresentativi dell’incidenza del disturbo in modo assoluto, ma in relazione alla tipologia di pazienti accolti in DH.
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Analisi dei dati
Che cosa prendiamo in considerazione?
• Dati riguardanti solo l’anoressia → questa patologia è visibile e si presta (purtroppo) alla resa figurativa.
• Rapporto tra anoressia e pubblicità.
• Risposte date solo dai soggetti di sesso femminile → l’anoressia è un disturbo che colpisce più le donne che gli uomini (26 questionari: 22 donne e 4 uomini, età compresa tra i 13 e i 20 anni).
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Dati
• Il 50% delle preferenze per la pubblicità a
stampa si divide tra abbigliamento (32%) e
cosmesi (18%). L’altro 50% è diviso
abbastanza equamente tra arredamento
(14%), intimo (9%), automobili, alimentari e
sociali (7%), telefonia e internet (4%) e infine
tecnologia (2%).
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Riviste lette frequentemente
MENSILI:
- Focus
- Star bene
- Vogue
SETTIMANALI:
- D – La Repubblica delle Donne
- Vanity Fair
- Tu Style
- Donna Moderna
- Settimanale Dipiù.
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Riassumendo…
• Analizziamo pubblicità di abbigliamento,
cosmetica e servizi fotografici.
• Consideriamo le riviste lette dalle pazienti in
un periodo compreso tra il 18 Giugno 2012 e il
15 Luglio 2012 (quattro settimane), per un
totale di 6 mensili e 20 settimanali.
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Bibliografia
- Bruch, H.
1973Eating Disorders, Obesity, Anorexia Nervosa and the Person Within, Basuc Books, New York (trad.
it. Patologia del comportamento alimentare. Obesità, anoressia mentale e personalità, Feltrinelli,
Milano, 1977).
1978 The Golden Cage: The Enigma of Anorexia Nervosa, Harvard University Press, Cambridge Mass.
(trad. it. La gabbia d’oro. L’enigma dell’anoressia mentale, Feltrinelli, Milano 2003).
- Caviglia, G., Cecere, F.
2007 I disturbi del comportamento alimentare. L’approccio multidisciplinare per un intervento efficace,
Carocci, Roma.
- Cuzzolaro, M.
2004Anoressie e Bulimie, Il Mulino, Bologna.
- Gordon, R. A.
1990Eating Disorders. Anatomy of a Social Epidemic, Blackwell Publisher, Oxford (trad. it. Anoressia e
Bulimia: anatomia di un’ epidemia sociale, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2004).
- Ladogana, S.
2004/2005 Il ruolo dei mass-media nello sviluppo e nel mantenimento del disturbo del
comportamento alimentare, Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, Milano.