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Autori Vari
UNIONE EXALLIEVI
ED EXALLIEVE di DON BOSCO
“MANFREDINI” ESTE
Centenario di fondazione (1913/2013)
(Semplice cronistoria commentata)
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Al “Movimento Salesiano” di Este,
costituito da Sacerdoti, Coadiutori,
Cooperatori, Exallievi, Simpatizzanti,
affinché,
in coerenza con la missione affidata da
San Giovanni Bosco nel 1878,
continui a cercare e percorrere
tutte le strade
“per la salvezza dei giovani”
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L’organizzazione degli ex-allievi
Poche realtà possono vantare un‟affezione disinteressata
come quella che l‟associazione degli „Exallievi‟ (termine
di conio Salesiano) nutre per le opere di Don Bosco.
Dove è possibile trovare persone che dedicano il loro
tempo libero alla scuola che li ha formati? Si occupano di
organizzare spesso i raduni di varie classi? Gratuitamente
sostengono gli ideali salesiani, a vantaggio delle
generazioni più giovani? L‟organizzazione degli
“Exallievi e delle Exallieve di don Bosco “ è più unica
che rara nel suo genere.
Secondo la convinzione di don Bosco, le “varie anime
che si sarebbero evidenziate nel tempo” attorno alla sua
Opera, avrebbero favorito l‟educazione di giovani
soprattutto se organizzate e „normate‟ da regole consone.
Don Bosco vivente, furono imposti Regolamenti per i
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Salesiani, per le Figlie di Maria Ausiliatrice, per i
Cooperatori; così anche gli Exallievi, in virtù di quelle
promesse basilari contenute nello Statuto, voluto e
approvato (e poi revisionato) dal Consiglio Superiore dei
Salesiani dopo la morte di don Bosco, possono con pieno
diritto considerarsi componenti della Famiglia Salesiana.
Gli associati hanno motivazioni molteplici: tutti
desiderano mantenere vivo il personale ricordo,
moltissimi si sentono riconoscenti, taluni ancora
divulgano l‟insegnamento di stile salesiano; tal altri, i più
motivati danno un contributo maggiore sostenendo e
collaborando attivamente all‟educazione cattolica, e nel
volontariato-puro si sentono loro stessi un po‟ “salesiani
part-time”. (F. Dovigo, presidente )
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Com’è nata l’Associazione Exallievi
Il 24 giugno 1870, si presentarono a Don Bosco, il giorno
del suo onomastico, alcuni “antichi alunni” guidati
dall‟insegnante Capo rilegatore Carlo Gastini, per
esprimergli la loro riconoscenza. Con loro vi era anche il
parroco torinese Don Felice Reviglio. L‟appuntamento fu
molto apprezzato da don Bosco e dai suoi primi
collaboratori tanto che si volle ripeterlo annualmente
perché “foriero di tanti significati e valori”. Si capì come
lo spirito salesiano potesse esprimersi ad un nuovo
livello, altro dalla vita consacrata e altro dal movimento
„cooperatoriano‟ (riferito ai laici collaboratori
appartenenti alla congregazione dei Salesiani
Cooperatori).
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Questo sentimento partecipato di giovani grati e
riconoscenti verso i Superiori salesiani crebbe nel tempo
e si diffuse in tutto il mondo.
Nel 1908, sotto l‟impulso del Rettor Maggiore Don
Filippo Rinaldi, si preparò un apposito Statuto; così
nacque l‟idea di una Federazione Internazionale di
Exallievi ed iniziarono anche le prime riflessioni e i primi
orientamenti sulle finalità apostoliche dell‟Associazione.
Nel 1954, in un incontro di Dirigenti tenuto a Torino, la
“Federazione Internazionale” si trasformò in
“Confederazione Mondiale".
A conclusione del 1° Congresso Latino Americano di
Buenos Aires in Argentina (1956), si elaborò lo Statuto,
articolando l‟associazione in Unioni locali, in
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Federazioni Ispettoriali, Federazioni Nazionali e, a livello
internazionale, nella Confederazione Mondiale. Vennero
nel tempo modificati vari articoli in senso migliorativo,
in adeguamento ai tempi e alle nuove frontiere, come
l‟ammissione nell‟Associazione anche degli ex-allievi di
religione non-cattolica, se partecipi degli ideali di Don
Bosco e destinatari dei valori educativi del suo sistema.
In ragione del principio che, nella Famiglia Salesiana,
coerente con gli insegnamenti del fondatore, senza
rinnegare il passato, sa essere aperta alla società, e sa
cogliere suggerimenti anche dal mondo laico e civile.
L‟Associazione, inoltre, da sempre, si presenta come uno
strumento, non secondario, della diffusione dell‟azione
educatrice della Congregazione, che ne costituisce
fraterna guida, con gli Exallievi impegnati nelle proprie
famiglie, nella scuola, nelle loro specifiche competenze e
soprattutto attraverso la loro testimonianza.
Contestualmente, l‟associazione, nel corso degli anni, ha
sempre più maturato interesse nel contribuire alla
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gestione educativa delle opere salesiane. In casi
eccellenti i suoi elementi hanno saputo supplire, sia nel
Paese che all‟Estero, il ritiro parziale o il totale
abbandono dei Salesiani, senza che avvenissero
limitazioni all‟offerta nel territorio. Se le caratteristiche
dei vari gruppi, sono peculiari proprio in ragione delle
dei differenti compiti loro affidati, non si può dire la
stessa cosa sulla tipologia degli elementi, le persone che
li compongono, poiché in molti casi essi possono essere
consacrati o laici, uomini o donne, e differenziarsi solo
per la maggiore o minore competenza nelle applicazioni
specifiche. Per l‟efficienza, sarà perciò sempre più
necessario dare importanza alla famiglia salesiana nella
sua interezza, più che al lavoro dei singoli gruppi. In
futuro i regolamenti favoriranno questa integrazione delle
parti: “unità nella diversità”, che indirizzi molti “amici”
ad attivare ed attivarsi non solo in uno, ma in più gruppi
per don Bosco. (I. Alberti, vice presidente vicario)
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Cos’è l’Associazione Exallievi nel 2013
L‟associazione è strutturata in modo federativo. Alla base
si organizza in Unioni, ossia in gruppi che fanno
riferimento ad una Casa Salesiana (ma possono essere
anche essere costituiti in territori dove non esiste o non è
mai sorta una sede salesiana per iniziativa di un nutrito
gruppo di exallievi). Le Unioni sono organizzate in
Ispettorie, o aree macro-regionali. A loro volta le
Ispettorie sono raggruppate nelle Federazioni nazionali.
In ogni rappresentanza di „unione‟, di „ispettoria‟, di
„federazione‟ è previsto un delegato salesiano il quale
cura l‟animazione del gruppo dirigente come di tutti gli
associati di competenza. Uno statuto approvato dal Rettor
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Maggiore della Congregazione Salesiana regolamenta la
struttura, le attività, i compiti, la vita associativa. A
livello nazionale viene inviata a tutti gli associati una
rivista bimestrale utile a diffondere notizie e mantenere
alto il grado di conoscenza e di aggiornamento, chiamata
“Voci Fraterne”. Anche a livello ispettoriale e locale
sono possibili eventuali giornalini di contatto con gli
exallievi. Alla associazione accedono non solo gli ex
alunni o le ex alunne delle scuole salesiane, ma anche i
fruitori degli oratori o gli “amici” di don Bosco. Possono
farvi parte, anche i „simpatizzanti‟, coloro i quali
condividono le idee promosse dall‟associazione ed
all‟interno di essa non vi sono gerarchie di alcun genere.
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Si può affermare che l‟Unione di Este, grazie all‟alto
numero di allievi passati nell‟arco di 130 anni, sia fra le
più solide (oltre che una delle più antiche). Per il 90%
delle persone registrate si tratta di iscrizioni annuali
costanti e per un 10% di iscrizioni ad anni alterni o
rientranti in un quinquennio.
Si deve registrare negli ultimi anni un trend negativo per
quanto riguarda il numero complessivo, ma anche e
soprattutto l‟innalzamento della media d‟età degli iscritti,
dovuto alla difficoltà di accattivarsi le più giovani
generazioni. Parimenti si registra poca partecipazione
attiva degli associati alle manifestazioni, e calo in valore
medio pro-capite delle offerte che pervengono all‟unione.
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Tante concause, quindi, portano alle difficoltà per i
dirigenti di mantenere viva la vita associativa, sia per
mancanza di operatori che per mancanza di fondi
adeguati. Anche l‟organizzazione scolastica non prevede
attività parascolastiche coordinate con l‟associazione
Exallievi.
L‟Unione di Este assieme ad altri gruppi locali (Unioni di
Verona “Don Bosco” e “San Zeno”, Legnago, Valeggio,
Schio, Alto Vicentino, Trento, Bolzano) aderisce
all‟Ispettoria “Veneta Ovest” (sede ispettoriale Verona).
Con le altre Unioni Trivenete fa parte del Coordinamento
“Nordest” (gestito dall‟Exallievo dott. Paolo Libralon,
che ricopre la carica di Presidente Ispettoriale della
“Veneta Est” dal 2011), la cui sede è l‟istituto salesiano
“San Marco” di Mestre. (L. Rainaldi, tesoriere)
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LE ORIGINI
(1878/1913)
“Non umili furono le origini” dell‟Unione Ex-
Allievi del Collegio Manfredini, secondo il primo
reporter dell‟associazione, l‟avvocato Bortolo Galletto di
Vicenza. Gli exallievi furono attivi nel frequentare e
sostenere il Manfredini anche prima della nascita
dell‟associazione, ne è prova l‟altra cronaca ufficiale del
Collegio, quella storica tenuta dai direttori dell‟Istituto: il
gruppo era informale ma molto affiatato; i più affezionati
exallievi anche di altre sedi (in primis Antonio Venturini
– tra i fondatori del Manfredini) collaborarono con Carlo
Gastini e i suoi primi seguaci ai primi incontri con don
Bosco.
Un numero crescente di “soci in pectore” iniziarono a
frequentare Torino e la sede regionale di Verona già dal
1908, anno di partenza dell‟Associazione Mondiale degli
Exallievi (Manfredini, Cronaca della Casa, 1908).
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Dopo 35 anni di esistenza “con ininterrotta
attività” (così riportava la cronaca più antica
dell‟Unione) si era venuta maturando la possibilità di un
primo Convegno, in occasione dei festeggiamenti per il
35° di fondazione della scuola Manfredini.
Due date:
1878, il Collegio è
fondato dallo stesso
nostro don Bosco; 18
maggio 1913, il
Collegio accoglie il
primo „regolato
convegno‟ dei suoi
ex-alunni. La seconda
data tradizionalmente
decreta la nascita
ufficiale dell‟Unione
degli exallievi di don
Bosco in Este.
Il Collegio, data la sua ubicazione periferica, “non
offre immediata possibilità di arrivo e di transito; la
stessa città di Este, non posta sul tronco ferroviario
principale, presenta scomodità di accesso” (estratto della
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monografia uscita per il ventennale della fondazione
dell‟Unione 1938), per giustificare l‟assenza ai convegni
degli allievi più lontani. Ma appunto per questo i
Convegni di Este “meritano di essere sottolineati e
valutati non solo nel numero, ma nella qualità e nella
intensità operativa e fattiva onde sono caratterizzati”
(ibidem, 1938), poiché i „lontani‟ vengono ricordati dagli
amici e sono comunque presenti ugualmente „in spirito‟.
Dicendo nel 1938 che “gli Ex-Allievi vengono per
quello spirito di filiale
attaccamento che è loro
proprio, quasi per sedare
quell‟intimo senso di
nostalgia che forma la
fase più bella della loro
vita, infine per rivivere
le dolcezze del tempo
passato, dolcezze che
tanto profondamente
incidono nella loro vita
sociale” (ibidem, 1938), non si fa che descrivere un
sentimento „senza tempo‟ che pervade i partecipanti
anche al giorno d‟oggi.
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“Quando uomini della penna, del foro,
dell‟attività commerciale, medica dicono che dopo un
Convegno si sentono migliori, allora bisogna
necessariamente concludere che queste prese di contatto
esulano dal semplice campo accademico e amichevole e
rientrano nel campo educativo: è una continuazione
della formazione collegiale, un complemento della
educazione salesiana” (Lorenzo Pellizzari).
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PRIMO CONVEGNO E
PRIMA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1913/1929)
Due lapidi, murate sulla facciata interna (ora restaurate e
posizionate in atrio), ricordavano una data: 18 maggio
1913.
Era Direttore Don Marchisio, “l‟uomo delle belle,
grandiose iniziative, l‟interprete autentico dello spirito di
Don Bosco, l‟uomo che intuì la missione che doveva
svolgere il Collegio. Egli volle, egli osò” (Don Carlo
Busana, in “Don Bosco al Manfredini da 125 anni”,
2003) .
A pag. 45 del Profilo Storico del Collegio (1928)
troviamo scritto: “Il primo convegno degli ex-allievi fu
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un‟impresa coraggiosa ed audace; l‟uomo di Dio per
questo l‟affrontò con zelo e fiducia. L‟esito fu
“sorprendente”. E la giornata rimase scolpita nel marmo.
Sulla prima lapide leggiamo:
GLI EX-ALLIEVI
DEL COLLEGIO MANFREDINI
NEL XXXV° DI FONDAZIONE
PER LA PRIMA VOLTA CONVENUTI
AL NOME DI DON BOSCO
BENEDICENTI
La seconda lapide ricorda l‟insigne benefattore Cav.
Benedetto Pelà, al quale Don Bosco in persona, durante il
pranzo del 2 aprile 1879, comunicava il conferimento
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dell‟onorificenza concessa dal S. Padre. Indissociabile
questo caro nome non solo dalla fondazione ma pure dal
primo ventennio di attività.
La lapide porta:
AL CAV. BENEDETTO PELA‟
BENEFATTORE MUNIFICO
DELL‟OPERA SALESIANA IN ESTE
I FIGLI DI DON BOSCO
BENEDICENTI
Il ricordo del primo Convegno fu fissato in un
artistico Numero Unico, sul quale il Sig. Don Albera
scriveva:
“Pensate con quale vivo entusiasmo sarei
ritornato, anche per ringraziarvi di quanto avete fatto per
la mia povera persona. Ma mi trovo obbligato a star
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molto lontano da voi; e di qui, dalla Spagna, vi auguro
lunga e felice vita, rallegrata da quella fede che, in Este,
sotto i diversi Direttori, avete imparato nell‟amorevole
disciplina di Don Bosco.”
Il primo convegno aveva assunto proporzioni
straordinarie e prometteva ulteriori sviluppi, quando
scoppiò la prima guerra mondiale. Durante i periodi
bellici non sono mancate, da
parte del Direttore e
dell‟incaricato degli ex-
allievi “contatti fraterni coi
soldati” per mezzo di lettere,
consigli, interessamenti
presso le competenti
Autorità militari per una
migliore sistemazione dei
nostri amici. Questo
frangente infelice “ha
ridestato nell‟animo degli assenti le dolci impressioni
della vita collegiale con gran frutto spirituale”.
L‟attività principale di Don Ferdinando Ramelli,
Direttore dal 1919 al 1920 fu tutta dedicata a far risorgere
attorno al Collegio il “vivaio” degli ex-allievi. L‟11
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dicembre 1919 il giornale “La Libertà” pubblicava un
breve articolo di un ex-allievo e concludeva così: “Venite
anche voi a rivedere il vostro Collegio. Troverete un
nuovo Direttore, il M. Rev. D. Ferdinando Ramelli!
Egli, venuto dalla sua Milano, volle non solo
perpetuare fin dai primi giorni le gloriose tradizioni del
Manfredini, ma dare anche quello slancio che è proprio
del sangue lombardo! “L‟Avvenire d‟Italia” il 20 marzo
1920 pubblicava che il Manfredini forte di un passato di
6000 allievi si preparava ad organizzare di nuovo gli ex-
alunni. Difficoltà improbe nel rintracciare i
nomi!
Tutti i giornali del Veneto furono mobilitati, ed il
25 aprile il buon Don Ramelli vedeva attorno a se gli ex-
allievi radunati nel primo Congresso del dopoguerra.
“Veniva ricompensata una fatica lunga ed irta di ostacoli;
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la sua fu un‟audacia santa!” (ibidem, 1938). Ramelli
sostenne l‟Unione e fondò il giornaletto “PARVA
FAVILLA” che tante simpatie incontrò nel suo corso
sino al 1931. Nell‟anno 1920 morivano i due primi
direttori del Collegio; ed il 20 settembre “La Libertà”
riportava un articoletto di un ex-allievo che così
concludeva: “Ambedue gli operai del Signore hanno
deposto stanchi il loro pesante fardello per riposare
nella pace di Dio.” In questo periodo segnaliamo pure
una cospicua offerta in denaro inviata dagli ex-allievi per
il monumento a Don Bosco.
Il secondo convegno
del dopoguerra ebbe luogo
nel maggio 1921.
Riuscitissimo, perché
preceduta fin dal gennaio da
un Convegno regionale
tenutosi a Verona ed
organizzato dal Sig.
Ispettore don Giraudi.
Presieduto dal Sig. don Fascie, fu inaugurata una lapide
ai caduti nella sala maggiore del “parlatorio”, e fu
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accettata nello stesso tempo la proposta di un album-
ricordo di tutti gli ex-allievi.
I convegni si susseguirono poi periodicamente e
con regolarità sino al 1925; è il periodo più regolare.
Grande forza di coesione era il periodico “Parva Favilla”
che riferiva sull‟attività dell‟unione riportando pensieri,
lettere di ex-allievi, commenti a riunioni, feste etc. Ecco i
principali settori su cui si svolse l‟attività in questi anni,
desunta appunto dalle colonne del periodico.
1) Collaborazione fraterna fra gli ex-allievi per un
vicendevole appoggio nel campo sociale e
professionale.
2) Pratica delle virtù cristiane, richiamate da episodi
del tempo trascorso e da consigli del Direttore.
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3) Attività missionaria in collaborazione con gli alunni.
Sono ormai proverbiali le lotterie missionarie
promosse in seno al Collegio dagli alunni e concluse
nel giorno del Convegno degli ex-allievi.
4) Invio di alunni, Figli di Maria, famiglie per
consiglio degli ex-allievi. A questo proposito, per
sottolineare la forza coesiva tra i tesserati, notiamo
che il sessanta per cento degli alunni proviene da
famiglie le quali hanno già avuto qualche loro
membro: il padre, il nonno, lo zio etc. La massima
parte dell‟altra aliquota è indirizzata da qualche ex-
allievo.
5) Visite frequenti per rivedere i propri Superiori o
semplicemente gli ambienti collegiali.
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FESTE CINQUANTENARIE DEL COLLEGIO
1928
Riportiamo una lettera dell‟Avv. Comm.
Pellizzari, Presidente dell‟Unione ex-allievi sino al 1929,
perché essa rispecchia il sentimento generale del folto
gruppo.
______________
S. Zenone degli Ezzelini Natale 1928
Cinquant‟anni fa un piccolo ragazzino,
accompagnato dai propri genitori, entrava in Collegio
Manfredini, di sera, con la nebbia, mentre la penombra
incombeva. Qualche raro e debole lume a petrolio
rompeva, scarsamente, il buio dei freddi, glaciali
ambienti di Cà Pesaro.
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Il non breve ciclo si compie in questi giorni. Si
commemora così il natale del Manfredini, insieme al
Natale del Signore.
Simili anche nella povertà, nella oscurità, nel silenzio.
Ma quel nascere così modesto nascondeva il
segreto delle grandi Opere di S. Giovanni Bosco. E con
somma compiacenza io penso a quel giorno avventurato
del mio ingresso, e, qualche mese dopo, a quell‟altro
giorno di sole, quando il Santo fu in mezzo a noi.
Il Manfredini riceva, al compiersi dei 50 anni il
mio commosso saluto insieme ai sensi della mia più viva
e profonda gratitudine.
E questa esige che io faccia dei nomi cari, di
persone amatissime.
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Tali sono Don Tamietti, Don Gallo, il Maestro
Vota e Pietro Enria.
I fondatori, sotto la guida di Don Bosco, del
Collegio e sapienti coltivatori della buona semente, etc.
Sotto questi auspici fu indetta pel 6 maggio la
grandiosa celebrazione cinquantenaria con intervento di
autorità, superiori ed ex-allievi. Una pesca missionaria
fruttò 6000 lire.
Alla Commemorazione ufficiale, tenuta dal
Comm. Pellizzari, Presidente degli ex-allievi, intervenne
il Vescovo di Padova, il quale già l‟anno prima aveva
presenziato ad una riuscitissima accademia musico-
letteraria in onore di S. Luigi.
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Il bellissimo Numero Unico che ricorda questa
data, elenca i consensi e le adesioni delle più alte
Gerarchie della Chiesa e dello Stato; all‟occhio
superficiale tutto arrideva in un‟aura di trionfo, nota il
Cronista, ma la Divina Provvidenza contemperava la
letizia col dolore, il gaudio col pianto. L‟incendio del
giorno delle palme del 1928 aveva messo la Casa in
situazioni finanziarie assai precarie. Gli ex-allievi
dimostrarono il loro affettuoso attaccamento non solo
inviando al Direttore Don Rigoni il loro mesto senso di
condoglianza, ma unendo l‟obolo della loro fiorita
carità.
L‟Unione ex-allievi è abituata decisamente a
vivere la vita stessa del Collegio ed a partecipare ai suoi
trionfi, alle sue lotte, ai suoi lutti.
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PARIFICAZIONE DEL GINNASIO
(1930)
Era stato il sogno di Don Tamietti quello di far
riconoscere legalmente le nostre scuole; era stata
l‟aspirazione del “venerato” don Cerrutti. Dopo la
Conciliazione, il nostro Istituto ottenne un giuridico
riconoscimento dal parte dello Stato. Gli ex-allievi
gioirono di questa conquista ed “espressero verbalmente
e per iscritto la loro intima, filiale compiacenza”.
Anche le migliorie apportate nell‟Istituto nel 1929
riscossero la loro intima approvazione ed aumentarono la
comune fiducia, avendo il Manfredini quale direttore don
Matteo Rigoni.
Il „Parva Favilla‟, che uscì per 11 anni, fu periodico
informatore pieno di cose “serie e facete”.
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Negli anni „20 fu Consigliere Scolastico don
Renato Ziggiotti, già allievo del Collegio insieme al
fratello Giuseppe, morto in guerra. Don Renato, che
celebrò la sua prima Messa il 1° Dicembre 1929, sapeva
“cattivarsi” il cuore e l'intelligenza dei giovani. Don
Ziggiotti divenne poi Rettor Maggiore. Tutti i primi
successori di don Bosco privilegiarono il Manfredini
della loro visita: il beato Michele Rua nell‟aprile del
1890 e nel 1904; don Paolo Albera, nel 1905 e nel 1910;
il beato Filippo Rinaldi nel novembre del 1922 e del
1931; don Renato Ziggiotti per le celebrazioni del 75° ed
altre volte ancora; don Egidio Viganò nel 1979. In tutte
queste occasioni gli ex-allievi non mancarono il loro
interessamento, partecipazione, contributo organizzativo
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e finanziario, anche prima di costituirsi in associazione
(vedi cronaca della Casa).
Nel 1934 Don Bosco veniva proclamato Santo.
Salesiani, exallievi e i giovani del Manfredini
presenziarono in massa a Roma all‟eccezionale evento.
Fu talmente grande l‟emozione e ritenuto così importante
l‟avvenimento da volerlo fissato, a sempiterna memoria,
sul soffitto della vecchia chiesa: vi si raffigurarono la
visita di Don Bosco al Manfredini, il grande benefattore
Benedetto Pelà, l‟osanna dei Salesiani al Papa Pio XI, la
lunga teoria di ragazzi del
Manfredini guidati da
Domenico Savio verso Il
Cristo Risorto. Ancor oggi
molti exallievi si
riconoscono nelle fattezze
di allora.
Quell‟ambiente che
fu chiesa, poi magazzino,
poi sala giochi, poi aula di
meccanica, dopo 125 anni
è stata restaurata per essere adibita a mensa degli
studenti. Questa trasformazione d‟uso è un efficace
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esempio dell‟adattamento operato nel corso degli anni da
parte dei Salesiani non solo di questo spazio ma di ogni
altro bene (di “proprietà esclusiva di don Bosco”),
motivate dalle esigenze funzionali, sempre - dove
possibile - rispettando le preesistenze storiche
architettoniche ed artistiche.
L'attività delle Suore si espanse negli anni ‟20 alla
Scuola materna, organizzata in nuovi locali (chissà dove
sono finiti i frequentatori e le frequentatrici di quel
benemerito istituto, sarebbe bello organizzare un
convegno di quegli amici ed amiche di don Bosco!).
Anche il circolo ricreativo femminile (in cui si fece
il primo laboratorio professionale con una modesta
scuola di sartoria per ragazze) fu innovativo sia perché
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voleva emancipare le ragazze rispetto le uniche due
occupazioni possibili in questo territorio ancor povero ed
arretrato cioè nel bracciantato agricolo e domestico, sia
perché innalzava forniva un minimo di alfabetizzazione
alle donne (si consideri che avranno il diritto di voto solo
dal 1946). Nelle parrocchie viciniori, quasi certamente,
non era gradita questa iniziativa: le giovani e
giovanissime fedeli „espletavano‟ le quotidiane funzioni
religiose al Manfredini, assieme alle lezioni e ai
divertimenti oratoriali, secondo lo stile salesiano.
Poco, purtroppo, risulta dalle cronache ufficiali
della Casa Manfredini
sull‟opera delle Figlie
di Maria Ausiliatrice in
più di cento anni della
loro presenza qui al
Manfredini. Tale
“difetto” fu certamente
voluto: forse per non
invadere la territorialità
delle „colleghe‟ salesiane oppure perché, con tutta
probabilità, una cronaca giornaliera era tenuta anche
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dalle Suore; ma di tali documenti, come pure di eventuali
diari personali, ad oggi, non ne risultano tracce.
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SECONDA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1929/1936)
Dal 1929 sostenne la carica di presidente
l‟avvocato Bortolo Galletto, per sei anni, fino al 1936 –
lui che già aveva partecipato dagli esordi alla fondazione
dell‟associazione e l‟aveva retta nella penombra della
vice presidenza con iniziative e collaborazioni.
Con il contribuito degli ex-allievi, fu nel maggio
del‟33 la costruzione del piccolo monumento a San
Domenico Savio che ancor oggi s‟innalza sulla terrazza
del cortile interno della
Casa e che ha fa da sfondo e
compagno “immobile” in
moltissime foto d‟archivio,
conservate negli armadi
dell‟Unione.
Gli alunni che in
Collegio, godendo della
fiducia dei Superiori e dei
compagni, ricoprirono cariche nelle varie Associazioni
interne, uscirono così formati, così “attivi
nell‟apostolato” da meritare i più alti elogi delle autorità
ecclesiastiche. Molti ex-allievi continuarono l‟impegno
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nell‟Azione Cattolica o alla “San Vincenzo” di Este. Nel
campo sociale portarono lo spirito di Don Bosco,
“l‟ardore di conquista”, lo spettacolo di una “vita
intemerata” e di una mirabile abilità professionale.
I nostri
ex-allievi
occuparono
posti eminenti
nei Ministeri,
nelle
Istituzioni,
nell‟Esercito,
nella Scuola,
nella
Magistratura,
nel campo della
medicina e della chirurgia. “Qualsiasi appello rivolto
loro in qualche occasione trovò filiale adesione ed
entusiastico riscontro. Profonda sensibilità appariva dai
loro scritti, quando, pur in mezzo al turbinio della vita,
richiamarono le dolcezze dei primi anni, la pace e la
gioia della loro adolescenza” (Bortolo Galletto).
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SESSANTESIMO DI FONDAZIONE DEL
COLLEGIO (1938)
Negli anni 1932-38 i Convegni si tennero in
occasioni solenni. Così nel 1938 si celebrò il
sessantesimo di fondazione del Collegio con un
convegno straordinario sapientemente preparato.
Fu presieduta da Mons. Emmanuel, ex Superiore
dell‟Istituto. Nell‟occasione fu benedetto un vessillo,
donato dagli ex-allievi agli alunni del Ginnasio
Parificato.
Dopo
i festeggiamenti del
sessantesimo i
Convegni furono
ancora più
numerosi. Fu anche
riorganizzata
l‟Unione,
soprattutto per
merito di Antonio
Bolzonella, detto
“l‟ingegnere del
Manfredini”.
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Particolarmente attivo nella cooperazione progettò e
diresse i lavori di ricostruzione di varie parti del
completo edilizio oggi esistente. Dall‟anno 1938 assieme
al Direttore Sig. don Tomba diede nuovo incremento
all‟Unione stessa, promuovendo i Convegni annuali,
seguendo anche nei particolari la vita e lo sviluppo delle
varie attività e coordinando pazientemente tutte le varie
iniziative e proposte. Nonostante le difficoltà inerenti al
tempo di guerra ed alle precedenti difficoltà che qualche
volta hanno ostacolato un concorso numeroso, l‟Unione
lavorò in vari campi.
“Capitano santo” Guido Negri – exallievo Manfredini
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TERZA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1936/1958)
Del Comitato Ex- Allievi facevano parte i
seguenti: Ing. Antonio Bolzonella - presidente, Conte G.
Antonio Fracanzani, Cav. Emilio Sinigaglia, Sac. Prof.
Giuseppe Dalla Maestra, attivi nelle attività scolastiche
assieme ad un altro gruppo, il “Comitato Allievi”
capeggiato da Angelo Pasqualini, Sergio Volpe,
Giovanni Zavarise sotto il coordinamento di Direttore
Prof. Don Giuseppe
Ghibaudo (anche noto per
essere stato insegnante
personale e poi biografo di
Guido Negri, illustre
cittadino di Este, e per
aver fondato e avviato la
Casa di Monteortone) e
Segretario Catechista Sac.
Prof. Ernesto Tomba.
Fra il 1939 e il
1945, periodo della
Seconda Guerra Mondiale,
l‟Unione lavorò con meno
40
“visibilità”, attese tempi più propizi per riattivare le sue
risorse e riprendere maggior vigore nella vita
organizzativa ed attiva. Si mantennero i contatti coi
Combattenti, che spesso scrissero dal fronte ed ai quali si
rispose puntualmente.
L‟Unione promosse nel 1946 un Grande
Convegno in cui, con l‟omaggio reso ai Caduti, nel clima
della pace, si richiamò “serenamente lo spirito di Don
Bosco che, nella società, conforta l‟animo, fortifica la
volontà nelle sante battaglie” (Antonio Bolzonella).
Altre
elezioni per il
rinnovo del
consiglio direttivo
dell‟Unione si
susseguirono, ma
evidentemente
nessuna persona
aveva il carisma di
quel presidente
“ingegnere” per
sostituirlo, e venne
riconfermato per
41
un trentennio (1936/1964). Si continuò a scrivere spesso
di Bolzonella, questo ex-allievo disponibilissimo, fra le
cronache dei Direttori, perchè molto attivo soprattutto
nelle progettazioni e direzione-dei-lavori per opere
edilizie di ricostruzione, ristrutturazione ed ampliamento
della scuola.
Finita la guerra, la mamma di due ex allievi
aveva lasciato morendo un‟offerta al Collegio; e al nome
di quei figlioli, conti Giuseppe e Luigi Agosti, è stata
dedicata la nuova costruzione in memore e riconoscente
testimonianza.
Con direttore don Lodovico Zanella nel 1953 si
celebrò il settantacinquesimo di fondazione. Dal 1954
comincia ad interessarsi degli ex-allievi, soprattutto dei
giovani-ex-allievi (oggi si
abbrevia in “gex”), don
Aurelio Olivati il delegato
salesiano che diede l‟impronta
maggiore per qualità e peso
delle iniziative; quest‟ultimo
continuò per più di vent‟anni
al servizio dell‟Unione, tra
scuola, formazione ed altri
42
impegni - anche senza incarico ufficiale di delegato - che
la sua magniloquenza accumulava rendendo così
maggiormente glorioso l‟istituto e la fama dei salesiani.
Negli anni di don Antonio Griggio si effettuarono
le ristrutturazioni dell‟entrata, del parco degli spazi
ricreativi. L‟inaugurazione avvenne nel 1958, alla
presenza del nuovo Rettor Maggiore, don Renato
Ziggiotti e nella fierezza della medaglia d‟oro dei
benemeriti della scuola e della cultura conferita al
Manfredini il 26 aprile.
Don Silvino Pericolosi improntò la sua azione “ad
esuberante cordialità salesiana”(Don Carlo Busana –
Cronaca 125° - 2003).
43
QUARTA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1958/1970)
Nel 1958 Augusto Ferrarini assunse la carica di
presidente per mantenerla fino al 1970. In quest‟epoca
don Aurelio Ferruccio Olivati lavorò per l‟Unione, come
anche per l‟Ispettoria, con attività localizzate in più parti:
Este, Padova, Verona, Rovigo, ecc. assieme soprattutto
alla dirigenza unionale e all‟ex-presidente Antonio
Bolzonella divenuto componente della presidenza
ispettoriale. Continuò per diversi anni il “Gruppo
Universitario
Exallievi don Bosco
Padova”, così come
il “Gruppo
Exallievi Salesiani
Universitari di
Bologna”, con
relatori di spicco tra
i quali cattedratici
universitari e alti prelati, su temi riguardanti i giovani in
tutti gli aspetti della vita. Sulla figura di don Olivati come
delegato salesiano, così scrisse Gaetano Berto: “senza
nulla togliere a chi lo ha preceduto e seguito, ritengo che
44
il periodo di don Olivati abbia lasciato un‟impronta
particolare per la sua disponibilità verso tutti, ma
specialmente nei confronti dei più anziani, dei lontani,
dei bisognosi. Ricordo in particolare l‟iniziativa di
istituire un corso di esercizi per gli exallievi di Este,
accanto a quello dell‟Ispettoria, particolarmente
frequentato. L‟iniziativa ebbe successo solo per la
tenacia con cui don Olivati, insieme a me, ha avvicinato
personalmente ciascuno, sapendo superare ogni
resistenza” (Don Bosco al Manfredini anno 8 – n° 2
maggio 1986, pag.4).
Prima di don Olivati furono nominati delegati
don Antonio Barbacci e don Giovanni Capuzzo.
45
Nel frattempo, si costruì la Chiesa, l‟attuale
„tempio di Don Bosco‟, su disegno dell‟architetto
Marchi. Il pittore Dinetto, estense, l‟impreziosì di un
grandioso affresco su don Bosco, di due tavole su fondo
oro rappresentanti l‟Ausiliatrice e il Sacro Cuore, e di
un‟immensa vetrata, dove la luce del giorno commenta a
bagliori e colori il „sogno delle due colonne‟, fatto da
Don Bosco nel 1862 .
Nel successivo direttorato, quello di don Guido
Cappelletto (‟70 –„75) nonostante l‟impegno degli ex-
allievi nel cercare aiuti per la continuazione, nel ‟75,
venne chiuso l‟internato (Don Carlo Busana – Cronaca
125° - 2003).
46
47
QUINTA E SESTA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1970/1973- 1973/1976)
Nuovi presidenti degli exallievi vennero eletti
l‟ingegnere Antonio Gasparetto (1970/1973), poi per tre
anni a guidare l‟Unione fu l‟indimenticato comm.
Alberto Boschiero (1973/1976); entrambi capaci
48
trascinatori dei rispettivi gruppi di incontro „locale‟, il
primo di Rovigo, il secondo di Vicenza, ebbero per
delegato salesiano don Antonio Forestan, dal 1969 fino al
1975, anno del suo trasferimento a Castel di Godego.
Così Ferrarini descrisse l‟amico Boschiero: “un
exallievo tutto d‟un pezzo, sempre fedele a tutti i
convegni annuali, pronto a intervenire, a scuotere, a
49
fare… facendosi esempio di partecipazione gioiosa e di
profondo senso religioso, perché convinto che nessun
apostolato può prescindere dalla vita interiore… nella
preparazione ai festeggiamenti … si adoperò con
meticolosa puntualità e con dedizione generosissima. …
si è unanimemente approvata la mozione d‟intitolare a
lui la nostra sede. …
… la moglie, signora Lina Blanco espresse piena
disponibilità per il “miglioramento” dell‟ambiente,
offrendo anche in dono la reliquia “ex-ossibus” di don
Bosco, appartenuta al marito e chiusa dentro artistica
50
teca d‟argento” (Don Bosco al Manfredini, Anno 10 –
numero 1 – aprile 1988, pagine 7 e 8).
51
SETTIMA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1976/1982)
Dal 1976 al 1981 resse la presidenza dell‟Unione
Francesco Giovanni Brugnaro, e con lui Panajotti
Michele vice presidente Previati Martino
vicepresidente giovani, Saccomani Mario tesoriere,
Baroni Mario / Sinigaglia Gianantonio alla segreteria e
Gasparetto Antonio, Poletti Gianni, Cremonese Raffaele,
Slanzi Olivo,
Bonfà Migliorini
Antonio, Berto
Giovanni, Realdon
Caterino, Salvan
Giovanni, Bubola
Remo, Granato
Italo, Varnier Varniero, Smanio Antonio, Bojan Luigi,
Pirondini Sante, Zanatelli Silvio, Fontana Attilio,
Zarantonello Flaviano, Zamberlan Giampaolo, De Marco
Carlo, consiglieri.
Novità assoluta l‟introduzione di Commissioni del
consiglio: “le commissioni, indipendentemente dal
funzionamento, devono esserci perché questi piccoli
organismi ci consentono la trasmissione delle tradizioni
52
e dell‟ impegno” (Brugnaro). “ Formazione culturale: A.
Ferrarini, C. Doria, L. Bojan, G. P. , Zamberlan - Liceo
– Problemi della casa salesiana: G. F. Brugnaro, M.
Saccomani, R. Cremonese, C. Doria, A. Fontana, A.
Smanio - Giovani e lavoratori: M. Panajotti, M. Previati,
G. A. Sinigaglia, A. Gasparetto, A. Bonfà Migliorini, F.
Zarantonello - Missioni e Famiglia Salesiana: G. Stella,
S. Zanatelli, O. Slanzi, R. Bubola, T. Giacomelli, G.
Salvan, I. Granato - Animazione zonale: G. Berto, G.
Poletti, S. Pirondini, V. Varnier, G.C. De Marco, M.
Baroni”. Due devono essere le anime della nostra attività:
1) non tralasciare i “tiepidi” o quelli che non sono stati
53
alla scuola salesiana, 2) considerare in modo particolare
quelli che hanno studiato in scuole salesiane e che si sono
dichiarati disponibili ad una certa scelta (Brugnaro).
So che questo farà congetturare a chi lo voglia – e il
Delegato stesso mi fece giungere le voci più varie – che
forse preferisco momenti di lustro o di solennità.
La realtà umana può essere sempre letta in modi diversi.
Le intenzioni sono personali e viste da Dio.
Ho servito il Manfredini con passione, uguale a quella
con cui mi ha educato, ho stimato sempre i salesiani miei
educatori e superiori, don Bosco mi è entrato nel cuore e
nella vita. Agli exallievi giovani ed anziani, maturi e miei
ex alunni ho cercato di presentare e di far cogliere la
bellezza di essere amici cristianamente e salesianamente,
54
nel rispetto delle diversità: di età, di fede, di cultura, di
militanza politica, di censo, di provenienza.
Personalmente qualche volta mi è costato guidare
ricercando in verità il parere più largo possibile, ma don
Bosco evangelicamente ci ha raccomandato di essere
sole, luce, lievito.
Il prof. Brugnaro (che aveva rassegnato – per via
epistolare- le proprie dimissioni per ragioni personali e
professionali) è stato sostituito dall‟Avv. Panajotti, il
quale, a sua volta, ha ceduto la carica di vicepresidente al
dott. Mario Saccomani.
L‟azione promossa dall‟avvocato Panajotti fu
all‟insegna della “continuità”, proseguendo nella linea
programmatica del suo predecessore fino al giugno
dell‟anno successivo
1982, quando vennero
indette nuove elezioni
di rinnovo del
consiglio di
presidenza.
55
FESTE CENTENARIE DELL’ISTITUTO
(1978)
Il problema economico del Manfredini permase
anche lungo il direttorato successivo di don Luigi
Boscaini (‟75 –‟81) quando venne sospesa l‟attività del
liceo classico a favore del nuovo liceo scientifico che
inizia appunto con l‟anno 1977-‟78. Particolare spessore
ebbe la presidenza di Francesco Giovanni Brugnaro che,
essendo anche insegnante e preside del liceo, si prodigò
per mantenere costante l‟interesse degli ex-allievi nei
confronti della scuola, in particolar modo per cercare
finanziamenti oltre che interpellare figure importanti fra
politici, ecclesiastici, imprenditori possibili “salvatori”
dell‟Opera.
56
Notevole fu la partecipazione della dirigenza
exallievi alle feste centenarie che si conclusero con forti
impegni di rinnovamento, a partire dall‟introduzione di
uno strumento importantissimo per divulgare l‟attività
salesiana, il periodico “Don
Bosco al Manfredini”. Sul
primo numero leggiamo i
proponimenti del presidente
degli exallievi Brugnaro:
“Opportunità migliore non
potevamo avere per ridare
una «voce stampata» al
Manfredini, quale il ricordo
del suo primo centenario di
fondazione …Parleremo perciò, di questa lunga vita, dei
tanti exallievi cresciuti all‟Imperiale (così lo chiamavano
«i grandi di una volta»!), dei sacerdoti e coadiutori
salesiani nostri educatori. Ci ricorderemo delle fortune
di questa nostra casa, ma ci staranno più a cuore le
presenti sue difficoltà e trasformazioni.
Ci informeremo e con larghezza di animo
cercheremo di capire tutti insieme la natura del servizio
che a noi ora si chiede.” (Don Bosco al Manfredini -
57
Anno 0, n° 1, Aprile 1979 - pagine 3-4). Interessante
l‟introduzione delle commissioni di lavoro, attuata da
Brugnaro, poiché rese più partecipate e tematizzate le
riunioni e le attività unionali. Il presidente, pur dimessosi
per concentrarsi negli studi teologici, proseguì il suo
impegno e si interessò in soccorso al Manfredini presso
gli uffici salesiani, direttamente a Roma. Parimenti i
componenti del “direttivo” continuarono a dimostrare nei
suoi confronti particolare affetto.
Con la direzione di don GIULIO TRETTEL, (‟81
– ‟88) venne introdotta, con l‟anno scolastico ‟84 – ‟85,
l‟apertura della scuola alle ragazze. Ma il calo di numero
degli allievi e la diminuzione del numero dei Salesiani
insegnanti evidenziarono pesanti conseguenze sul piano
economico. Si incominciò a pensare di dover cambiare
l‟indirizzo scolastico in un altro, a carattere
professionale, magari “un‟istituzione staccata
dell‟Alberghiero di Abano”, oppure la creazione di un
58
“Istituto per il turismo internazionale”. Di tutte le
problematiche della scuola se ne disquisì nel “Direttivo”,
con la presidenza
di Panajotti
Michele
(1980/1985) e la
successiva di
Doria Carlo
(1985/1988), in
cui alta era la
componente di exallievi a loro volta padri di allievi
frequentanti, anche aderenti all‟AgeSC, l‟associazione
dei genitori
sostenitori delle
scuole
cattoliche,
avente filiale
tra le mura
dell‟Istituto.
59
OTTAVA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1982/1985)
Questi i nominativi alle elezioni del 1982, lista
insolitamente lunga: Baldisserotto Camillo, Berto
Gaetano, Bizzarro Gianni, Bottaro Paolo, Bottin Aldo,
Cremonese Raffaele, Doria Carlo, Dovigo Flavio,
Ferrarini Augusto, Fina Mariano, Fratucello Bruno,
Fontana Attilio, Granato Italo, Mion Ferruccio, Panajotti
Michele, Poletti Giovanni, Previati Martino, Saccomani
Mario, Salvan Giovanni, Schibotto Massimo, Selmi
Giovanni, Tavian Claudio, Tosello Ferdinando, Trentin
Gaincarlo, Trivellato Alfredo, Varneir Varniero,
Oliviero Claudio, Zamberlan Paolo, Zarantonello
Flaviano.
Il presidente Panajotti sintetizzò in poche efficaci
frasi quanto si prefiggeva l‟unione (obiettivi immutabili):
60
“Momenti ed avvenimenti significativi della vita del
Manfredini ripropongono con particolare urgenza il
tema dell‟impegno della nostra Unione. Un‟unione che si
è
richiamata
sin dalle
sue origini
ad una
presenza
incisiva
verso gli exallievi, in fedeltà allo spirito di don Bosco
con un itinerario di laicità globale in spirito ecclesiale.
Oggi, è fortemente chiamata, dalla storia che il
Manfredini sta vivendo, a soffermarsi a riflettere, con
sempre
nuova
puntualità,
sul proprio
modo di
essere
unione, di
stare al
Manfredini, di fare un servizio al Manfredini. Urge che
61
tale Unione continui a crescere per essere sempre più
luogo e stile di coerenza umana e cristiana per una
presenza di pienezza laicale. Occorre impegnarsi a
ridare senso al nostro «essere ex allievi», non solo
motivati dal ricordo, ma spinti verso un servizio in piena
e totale gratuità. Oggi la nuova frontiera della laicità
cristiana è una frontiera che passa dentro il quotidiano,
ciascuno di noi, con tutto il suo carico di «terrestrità», è
luogo di servizio.” (Giornalino Don Bosco al Manfredini
n°3 anno 4 dicembre 1982,
pag.10)
Quando divenne
delegato salesiano don Italo
Lovato, gli exallievi furono
maggiormente interessati alle
attività parascolastiche
dell‟Istituto, ma anche e
soprattutto tutti i componenti
della famiglia salesiana
contribuirono alla redazione
del giornalino “Don Bosco al
Manfredini”, che raggiunse un numero ineguagliato di
rubriche (curatore dal 1979 al 1987).
62
63
NONA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1985/1988)
Con (presidente) Doria, nel 1985, vennero votati
anche (vice presidente vicario) Boschiero Alberto,
(segretario) Rainaldi Livio, (tesoriere) Saccomani Mario,
(consiglieri) Balbo Mario, Baldisserotto Camillo, Baroni
Mario, Bonfà Migliorini Antonio, Bottaro Paolo,
Chiarelli Luca, Ferrarini Augusto, Gasparetto Antonio,
Giacomelli Tancredi, Panajotti Michele, Pellizzari
Lorenzo, Poletti Giovanni, Romito Marco, Salvan
Giovanni, Sinigaglia Gianantonio, Varnier Varniero.
L‟impresa più lodevole in questo periodo è la
realizzazione dell‟ “Annuario generale exallievi del
Manfredini” a cura di Mario Saccomani un “lavoro
alquanto impegnativo”.
64
Doria ebbe modo di scrivere: “La scuola che
abbiamo frequentato certamente ha lasciato in noi
un‟impronta in qualche cosa che ci distingue e ci
caratterizza. Infatti tanti nella loro vita hanno fatto
l‟esperienza gioiosa di trovare sullo stesso cammino
qualche exallievo e di certo il viso e l‟animo si è aperto
ad un sorriso, ad un momento di gioia nostalgica e cara:
«Anch‟io sono stato al Manfredini!» ed allora ecco, è
logico sentirsi della stessa matrice, condividere principi
e posizioni che si sono radicati nel cuore e nella mente e
ci si riconosce fratelli in don Bosco, il Padre e Maestro
che nel periodo della nostra giovinezza, ci ha guardato
negli occhi, ci ha detto la parolina all‟orecchio per
svegliare in noi quel senso di onestà e bontà che di certo
è il fondamento della nostra vita di «exallievi»…Per cui
agli exallievi è necessario dire che occorre mettere una
mano al cuore, perché si sentano più impegnati e
presenti e perché diano una mano per fronteggiare gli
65
impegni economici del momento”. (Don Bosco al
Manfredini Anno 8 - n° 2 - maggio 1986 – pag. 3).
Si succedettero don Italo Lovato, di nuovo per
qualche anno don Aurelio Olivati, c don Giulio Trettel a
partire dal 1989, alla responsabilità di delegato salesiano
per gli exallievi.
Ritornato direttore don LUIGI BOSCAINI (‟88 –
‟94), fu necessario studiare a fondo la situazione del
Manfredini, non senza il coinvolgimento degli exallievi.
Dapprima sembrò opportuno l‟introduzione di un liceo
scientifico sperimentale sul modello di Mogliano e
Treviglio. Ma la questione dei costi fece ben presto
archiviare la proposta.
66
67
DECIMA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1989/1995)
Il nuovo direttivo dal giugno 1989 vedeva questa
compagine: presidente Rainaldi Livio, vice presidente
vicario Romito Marco, Presidente Gex Parmagnani
Michele, segretario Lucchetti Alberto, tesoriere
Saccomani Mario, membri eletti Balbo Mario,
Baldisserotto
Camillo, Bonfà
Migliorini Antonio,
Bottaro Paolo,
Chiarelli Luca, Doria
Carlo, Ferrarini
Augusto, Gasparetto
Antonio, Marin
Adriano, Panajotti
Michele, Poletti Giovanni, Salvan Giovanni, Satin
Riccardo, Sinigaglia Gianantonio, Varnier Varniero.
Così Rainaldi dopo la nomina: “chiamato dalla
benevolenza degli eletti all‟incarico di Presidente,
desidero esprimere un caloroso fraterno saluto alla
moltitudine degli exallievi, che educati e formati nel
Manfredini, operano nella società a tutti i livelli… il
68
nuovo Direttivo è consapevole dell‟importanza di
conservare ed approfondire l‟educazione ricevuta ed è
animato dal desiderio di operare per il consolidamento
della nostra Unione”.
Dal 1988 al 1995 l‟ex segretario comunale di
Este, Livio Rainaldi prima eletto e poi riconfermato
presidente, dimostrò particolare sensibilità nella cura dei
rapporti personali ed epistolari nei confronti dei singoli
exallievi, come per la tenuta e gestione dei registri dei
verbali, della parte di segreteria e archivio. Bella
l‟iniziativa annuale della consegna dei cappelli ai neo
universitari, maturi degli anni 80. Allo stesso modo
69
particolare segnalazione va fatta per il Tesoriere Mario
Saccomani, il quale pur ottenendo ad ogni elezione (ogni
tre anni) ampi consensi, sebbene sollecitato dai tanti
estimatori, per propria modestia, non volle mai ricoprire
cariche più “in vista”. Ma fu certamente prezioso nel suo
ruolo, quanto in quello di archivista, storiografo del
Manfredini, tanto appassionato da redigere più un
volume pluri-“annuario” con nomi indirizzi, classi, dalle
origini (1878 fino al 2000). Grazie soprattutto a queste
due figure si continuò l‟impulso alla formazione
spirituale durante le riunioni del direttivo, come la
partecipazione agli esercizi spirituali, ospitati
annualmente stabilmente a Torreglia presso Villa
Immacolata, l‟accogliente casa delle suore Salesie nel
periodo delle ferie estive. Ulteriormente - in questo
periodo - a “qualificare l‟impegno della nostra Unione” si
70
ricorda l‟istituzione di “borse di studio” o più
propriamente „finanziamenti particolari‟ alle attività della
scuola Manfredini e iniziative „pro missione‟ con la
raccolta di offerte nelle occasioni d‟incontro.
L‟8 settembre 1990 il nostro consigliere exallievo
Mario Baroni “entrava nella vita salesiana con la
professione religiosa nella basilica di Maria Ausiliatrice
a Torino” (Don Bosco al Manfredini – Anno 12 n° 2 –
dicembre 1990 – pag. 7), notizia di particolare orgoglio
per l‟associazione intera.
Il 18 ottobre 1991 si ritirarono dall‟opera
Manfredini le Figlie di Maria Ausiliatrice, quasi senza far
rumore così come erano arrivate il secolo precedente -
poco dopo i Salesiani – e, d‟altronde, nel loro stile di
71
modestia ed umiltà professata. “”Comunità religiosa,
silenziosamente e fervidamente operosa di Consorelle”
(don Olivati, in don Bosco al Manfredini – Anno 13 - n°
2 – 1991 – pag. 11).
Questa partenza delle suore fece temere
l‟imminente „fuga‟ anche dei Figli di don Bosco. Si
discusse, infatti, tra le altre cose, anche sulle voci di ritiro
dei salesiani dal Manfredini: la proposta ventilata generò
in tutti imbarazzo e sconcerto. Pure fra i componenti del
Direttivo unionale degli exallievi cominciò a serpeggiare
il pessimismo. A sostenere la proposta di istituire un
Centro di Formazione Professionale, affiliato all‟Istituto
S.Zeno di Verona, furono in tanti, e soprattutto il
vescovo di Padova, La Regione Veneto, il clero locale i
72
laici, genitori, exallievi e amici dell‟Opera. Si
cominciarono alcuni corsi - paralleli al liceo – dal
settembre 1992 a cura del prof. Luigi Fumanelli.
Nel 1994 subentrò il nuovo direttore don
CORNELIO BUGNA.
Prese sempre più piede il CFP e nel 1995 iniziò
anche il settore grafico, mentre nel ‟97 si determinò la
chiusura progressiva della Scuola Media inferiore.
Il direttivo dal 1992 era così composto: Rainaldi
Livio – presidente - , Romito Marco – vice presidente - ,
Paoni Alberto – vice presidente gex - , Saccomani Mario
– tesoriere - , Lucchetti Alberto – segretario -, Panajotti
Michele, Baldisserotto Camillo, Doria Carlo, Dall‟O‟
Elena, Patuzzo Chiara, Sinigaglia Gianantonio, Varnier
Varniero, Santin Nadia, Dall‟O‟ Mario, Balbo Mario,
Bottaro Paolo, Parmagnani Michele, Salvan Giovanni.
73
UNDICESIMA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1995/1998)
Un impulso al ringiovanimento del gruppo
dirigente dell‟Unione fu la presidenza di Alberto Paoni
(1995/1998), ricca di iniziative per incoraggiare le
giovani generazioni a partecipare nei convegni,
soprattutto facendo incontri specifici per
giovanissimi.
Questa fu la composizione del direttivo per il
periodo 1995/1998: Paoni Alberto presidente, Rainaldi
Livio vice presidente, Romito Marco vice presidente gex,
Saccomani Mario tesoriere, Pastorello Marta e Lucchetti
Alberto segretari; gli altri componenti eletti: Panajotti
Michele, Doria Carlo, Gasparetto Antonio, Chiodarelli
Giovanni, Baldisserotto Camillo, Giacomelli Tancredi,
74
Salvan Giovanni, Lupato Giampaolo, Peruffo Marco,
Balbo Mario, Varnier Varniero, Parmagnani Michele,
Vettorello Michela, Dall‟O‟ Mario. Al collegio dei
revisori dei conti vennero eletti: Ferrarini Augusto,
Smanio Antonio, Bertoncin Giovanni.
Questa la linea della presidenza, espressa nella
prima comunicazione ai soci: “muovendo dalle iniziative
precedenti, il nuovo direttivo è animato dal desiderio di
allargare e consolidare la nostra unione e di cercare
interenti concreti nel sociale…Essere exallievi vuol dire
mantenere stretto il legame fra il tempo della maturità e
quello della nostra educazione, e sapere che oggi siamo
chiamati a vivere secondo quegli ideali con cui ieri ci
siamo confrontati. Stiamo abbandonando le vecchie vesti
di un associazionismo nostalgico che viveva del passato,
per tuffarci nella mischia dell‟impegno sociale…lo sforzo
più grande sarà quello di appianare, grazie a tutti gli
exallievi inseriti nel mondo del lavoro e
75
dell‟imprenditoria, la radicata distinzione fra cultura e
professionalità, supportando il più possibile la nuova
realtà Manfredini: quella del C.F.P… un‟ultima
considerazione dedicata
ai gex miei coetanei: noi
coltiviamo un enorme
bagaglio di esperienze,
ricordi, emozioni dovuti
al nostro curriculum scolastico e tipici; se vogliamo che
altri provino una simile educazione, facciamoci
portavoce di questa realtà con quanto più gente
possibile, consci così di permettere la sopravvivenza di
un Istituto e di una presenza altrimenti destinati a sparire
da Este” (Don Bosco al Manfredini – Anno 17 – n°1 –
Gennaio 1995- pag.27).
Nel settembre del 1998, subentrato come direttore
don CARLO BUSANA, al CFP si aggiunse il nuovo
76
settore della Meccanica. Iniziarono nel 2001 i lavori di
rinnovamento dell‟ala nord ovest del Manfredini, che dal
settembre del 2002 ospitò tutto il settore meccanico,
dando anche maggior ampiezza d‟azione agli altri due
settori. Nello stesso anno il rinnovo della Dirigenza trovò
in Marco Romito (1998/2005) il presidente idoneo, attivo
- in questa fase - anche nella collaborazione con la scuola
per un progetto (società) atto all‟inserimento di ragazzi
della scuola di grafica nel mondo del lavoro (continuità
del servizio per i giovani).
Mentre riprendeva vigore il gruppo di Cooperatori
grazie all‟interessamento particolare di Giovanni
Dall‟O‟, a partire dal 1996, a livello ispettoriale si era già
deciso di chiudere la scuola media e con essa concludere
il doposcuola (servizio ininterrotto dal 1878 per interni
ed esterni, e dal 1976 solo per gli esterni), senza
consultare le associazioni del Manfredini in particolare
gli exallievi, che in passato avevano contribuito non poco
alla soluzione di molte situazioni.
77
DODICESIMA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(1998/2005)
Nel 1998 venivano eletti i nuovi consiglieri
dell‟Unione: Romito Marco (presidente), Parmagnani
Michele (vice presidente), Bisterzo Luca (vice presidente
gex), Rainaldi Livio (segretario), Saccomani Mario
(tesoriere), Balbo Mario, Baldisserotto Camillo, Bisterzo
Andrea, Bonato Filippo, Bonato Giorgio, Ferrian
Caterina, Lorenzetto Samuel, Lupato Giampaolo,
Panajotti Michele, Parolo rag. Francesco, Peruffo Marco,
Rinaldo Cristiano, Salvan Giovanni, Varnier Varniero.
L‟interesse della Presidenza è votata al sostegno
della scuola: “rivedere la proposta scuola media,
rielaborandola per offrire qualità educativa a famiglie
che da tempo la ricercano e spesso non la trovano…
appare indubbiamente un bel progetto che si innesta
nello spirito da pionieri che i Salesiani venuti a Este
78
hanno sempre dimostrato, da don Bosco fino a Fumanelli
e don Carlo. Vi invito quindi, exallievi e non , a sostenere
questa iniziativa… ognuno di noi è chiamato a dare il
proprio contributo, non ultimo partecipando a costituire
una borsa di studio per gli alunni, rinverdendo una
tradizione che gli exallievi hanno sempre portato avanti:
daremo nuova linfa al nostro essere figli di don Bosco”
(Don Bosco al Manfredini - Anno 21 - aprile 1999 - pag.
12-13).
Questi anni
sono caratterizzati da
un ringiovanimento
della componente
rappresentativa degli
exallievi soprattutto
per merito dei salesiani don Vinicio Greggio e don Giulio
Trettel che sollecitavano i giovani a farsi partecipi nelle
attività parascolastiche. Di converso, l‟elettorato
diventava sempre più anziano e formato da exallievi
prevalentemente di formazione liceale, mancando
impulso da parte del personale educativo della scuola
professionale alla continuazione formativa umana
nell‟ambito associativo.
79
125° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DEL
MANFREDINI (2003)
Particolare rilievo va fatto sul lavoro di
preparazione al 125° anniversario del Manfredini che gli
exallievi svolsero, anticipando tutti, dal giugno 2001.
Il consiglio intanto dal 2001 si rinnovava con i
seguenti eletti: Romito Marco (Presidente), Bisterzo Luca
(Vice Presidente), Dovigo Francesco (Vice Presidente
Gex), Livio Rainaldi (Segretario e Tesoriere), Balbo
Mario, Baldisserotto Camillo, Bisterzo Andrea, Bonato
Filippo, Bonato Giorgio, Cartisano Pierpaolo, Doria
Carlo, Lorenzetto Samuel, Panajotti Michele,
Parmagnani Michele, Parolo Francesco, Peruffo Marco,
Saccomani Mario, Salvan Giovanni, Varnier Varniero,
Zampollo Stefano, Zarantonello Flaviano. A fine maggio
del 2001 veniva a mancare un exallievo modello ed un
dirigente impareggiabile per l‟Unione, il dott. Mario
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Saccomani, perciò cooptato al suo posto Lupato
Giampaolo, primo dei non eletti.
Subito dal giugno 2001,
quindi, varie iniziative per la
ricorrenza sono state ipotizzate,
discusse, elaborate, trovando sintesi
nel concorso per un logo
celebrativo e la collaborazione con
le altre componenti della famiglia
salesiana in appuntamenti che si
sono protratti da ottobre 2002 a novembre 2003.
Così commenta Marco Romito l‟esperienza della
celebrazione: “L‟occasione importante per la Famiglia
Salesiana ha costituito momento essenziale del cammino
della pastorale di don Bosco nel nostro territorio,
ribadendo l‟attenzione al mondo giovanile, al contesto in
cui questo cresce e sviluppo ai propri talenti. L‟incontro
con chi è sorgente di „salesianità‟ ed interlocutore forte
(Don Pasqual Chavez Villanueva – Rettor Maggiore)
segna l‟esperienza cristiana di ognuno di noi nel proprio
vivere la quotidianità consapevole di essere figlio di Dio
ogni giorno, ognora, con tutti. La strenna 2004 richiama
tutti, salesiani, exallievi, cooperatori, a vivere come
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testimonianza forte la nostra vita cristiana ordinaria verso
i giovani” (Don Bosco al Manfredini – Anno 24 – n°2 –
2003, pag. 1).
Dal settembre 2004 il direttore fu DON SERGIO
BORSATO. La scuola serale si specializzò nell‟ITI
Istituto Tecnico Industriale con prèsidi Maria Teresa
Baratto e poi don Rodolfo
Bogotto, mentre nel CFP al
direttore Giampaolo Lupato
subentrò l‟ingegnere salesiano Adriano Riccadonna. I
lavori di ristrutturazione completa della villa Pesaro
furono ingenti e senza precedenti, seguiti dal dott.
Lorenzo Marsilio, padre di ben tre ex-allievi. La scarsità
di aule, così, penalizzò le associazioni che persero
temporaneamente le loro sedi „storiche‟, a vantaggio di
aule e uffici di presidenza.
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83
TREDICESIMA PRESIDENZA DELL’UNIONE
(2005/)
Dal 2005 per rinnovo della presidenza fu eletto
presidente Francesco Dovigo; delegati: prima il direttore
don Sergio Borsato e da febbraio 2007 don Rodolfo
Bogotto.
“Dalle elezioni del 15 maggio 2005 e dopo le
votazioni interne del 19 giugno per le nomine, sono
emersi i seguenti responsi: Presidente è Francesco
Dovigo, Vice Presidente è Luca Bisterzo, Vice Presidente
Gex è Ilaria Alberti, Segretario è Stefano Zampollo,
Tesoriere è Livio Rainaldi; Consiglieri sono: Andreotti
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Antonio, Balbo Mario, Baldisserotto Camillo, Bellini
Corinna, Bisterzo Andrea, Bonato Filippo, Bonato
Giorgio, Cavallaro Ivano, Doria Carlo, Lorenzetto
Samuel, Michielon Eva, Panajotti Michele, Parmagnani
Michele, Romito Marco, Salvan Giovanni. Fungono da
Consiglieri Supplenti: Cartisano Pierpaolo, Lupato
Giampaolo, Parolo Francesco, Peruffo Marco,
Travaglini Emilio. Questi ultimi sono stati “cooptati”
per lavorare nelle Commissioni del Direttivo” (Don
Bosco al Manfredini – anno 26 – n°1 – 2005).
Questi i propositi della presidenza Dovigo: “ alle
riunioni ci sia ampia partecipazione e maggiore
confronto possibile. I progetti delle attività sono tanti,
ma difficili da realizzare, poiché le finanze in cassa sono
nulle. Pertanto, da parte mia è necessario invocare, oltre
la vostra partecipazione come exallievi - tesserati
nazionali - o tesserati locali come amici di Don Bosco,
anche di un qualche vostro atto generoso, qualche
offerta. Tuttavia, oltre che poveri, siamo anche in pochi
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numericamente e voi potreste anche materialmente
sostenerci. Il gruppo cerca l‟apporto di entusiasmo e la
voglia di proporre-elaborare-fare che sono alla base di
ogni impresa produttiva. Voi siete allievi, ex-allievi,
genitori, parenti, conoscenti, benefattori, sostenitori
dell‟Opera salesiana, tutti voi avete la possibilità di
contribuire alla realizzazione di questi eventi che vi
esortano sia artefici che beneficiari. L‟Unione ha tra le
sue priorità
il sostegno al Direttore del Manfredini, per le
iniziative che vorrà proporre,
la promozione della scuola nei suoi molteplici
indirizzi, e
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in particolare la cura dei giovani nel momento
del distacco, abilitati alla professione, non
ancora autonomi nelle scelte, forse ancora
spaesati di fronte ad un mondo desolatamente
“secolarizzato”: egoistico, utilitaristico,
consumistico.
E poi, ancora, lo sguardo a tutti i giovani che
non hanno frequentato il Manfredini, che cercano
un punto di riferimento;
non ultimi gli amici che non conoscono ancora i
Salesiani, vogliamo rendere anch‟essi partecipi e
protagonisti.
Qui al Manfredini da oltre 125 anni le idee sono
chiarissime, limpide, trasparenti: ragione, religione,
amorevolezza. Chi si fa scudo di queste armi non teme
nessuna crisi; chi si allontana da esse troverà solo
sfruttatori o distrazioni a condurlo fuori pista.”
“Tra le più impellenti scadenze vi annuncio la
seconda assemblea annuale degli exallievi, che faremo
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coincidere con la festa tradizionale dei Salesiani, la
“castagnata”, agli inizi di Novembre”
“Il problemi personali e
del mondo ci distraggono
continuamente. Tuttavia, sono
convinto che proprio nei tempi
più bui e difficoltosi si ha
maggior modo di fermarsi a
riflettere sulle cose e su noi stessi, sulla relatività della
condizione nostra; basta confrontarci alle situazioni
molto più gravi delle nostre e dire “in fondo non mi va
così male”. Questa vista prospettica è l‟unica arma per
superare anche il disagio
giovanile, la paura del futuro,
l‟incertezza della busta paga, la
confusione sui veri valori della
vita. Ottimo modo per superare
le proprie difficoltà è lasciare
che sia il Cielo ad aiutarci,
pregando e operando per il bene soprattutto dei più
bisognosi. Presi da impegni altruistici, molte volte ci si
accorge di quanto la solidarietà sia contagiosa e di
quanto spesso le problematiche si risolvano serenamente.
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Riflettiamo, allora, sul fatto che anche i giovani, i
prediletti di Don Bosco, sono bisognosi di attenzione.
Dell‟aiuto ai giovani i Salesiani hanno fatto la loro
missione, ma hanno bisogno dell‟approvazione, del
sostegno, della manovalanza di tutti gli amici,
cooperatori, delle opere salesiane; in particolare gli
exallievi e i loro amici, vogliono essere fra i primi e i più
zelanti.” ( versione estesa dell‟articolo pubblicato in Don
Bosco al Manfredini n°2 del 2005).
Dal 2007 Francesco Dovigo è membro della
presidenza ispettoriale per l‟Ispettoria Veneta Ovest.
Continuano l‟informatizzazione della Segreteria
dell‟Unione e la Trascrizione dell‟Archivio Manfredini,
per ricostruire la storia dell‟Unione exallievi/e.
Inizia l‟era di internet anche per l‟Unione con la
realizzazione di blog, pagine in Facebook, inserzioni su
siti per la promozione dell‟associazione, inserimenti di
video su Youtube, ed altre iniziative giovanili.
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ATTUALE PRESIDENZA DELL’UNIONE
(2010/2014)
Per direttiva ispettoriale le elezioni in tutte le
Unioni si tengono nel 2010, anno che precede il rinnovo
delle cariche in sede ispettoriale Si delibera per praticità
di passare da venti a dieci il numero dei componenti della
presidenza Per la prima volta gli elettori scelgono
direttamente il presidente. E‟ riconfermato Francesco
Dovigo. Alla prima riunione il consiglio nomina le altre
cariche: Vice Presidente è Ilaria Alberti. Vice Presidente
Gex è T. Rosa, Segretario è Filippo Buratto, Tesoriere è
Livio Rainaldi; Consiglieri gli altri eletti: Andreotti
Antonio, Cartisano Pierpaolo, Doria Carlo, Fornasiero
Giovanni, Salvan Giovanni. A don Rodolfo Bogotto
subentra, come delegato salesiano, don Pietro Bianchi.
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Diventano più frequenti le collaborazioni nella
famiglia salesiana del Manfredini, per organizzare e
promuovere gli eventi, (vedi Feste Estate, Marcia
Gabbiano, Castagnate) e si partecipa più frequentemente
(anche in gruppo) a convegni e incontri dell‟Ispettoria
Nordest e IVO.
Grazie alla generosità dei nostri associati è
possibile intervenire in aiuto finanziario alla Comunità
Salesiana. Vengono realizzati progetti fondamentali alla
missione educativa, per lo più strumentazioni
tecnologiche, a vantaggio dei giovani del centro di
formazione professionale e finalizzati anche a corsi per i
loro famigliari, spesso stranieri poco scolarizzati.
Si attiva il riconoscimento “exallievo dell‟anno”.
Ai convegni e in occasioni speciali celebrative
vengono invitati personalità del mondo salesiano: Mons.
Francesco Brugnaro (concerto), don Battista Busolin
(missione salesiana India), Luisa Bertiato
(v.pres.naz.gex), Michele Panajotti (dir. Voci Fraterne).
91
PREPARAZIONE FESTA DEL CENTENARIO
(2013) (o Postfazione)
Già dal 2007 si “fantastica” sul centenario della
nostra associazione (1913-2013). Le idee sono tante,
talune molto interessanti ma
irrealizzabili perché troppo
onerose per le nostre finanze.
C‟è l‟intenzione di festeggiare
degnamente l‟Unione anche
„tenendo un basso profilo‟.
Ugualmente abbiamo
ritenuto dover dare massimo
rilievo alla memoria di molti
generosi amici, giusta
rilevanza al lavoro compiuto
per la famiglia salesiana ad
Este, al recupero di idee,
valori, simboli, strumenti che
hanno guadagnato
l‟apprezzamento di
“patrimonio collettivo degli
Exallievi”, con una
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pubblicazione, preoccupandoci più al contenuto che alla
forma. Questo volumetto è da considerarsi solo una
riepilogazione semplice della vita della nostra
associazione, sintesi di verbali, cronache, ritagli di studi
e programmi, resoconti e
bilanci. E‟ una cronistoria
commentata, che si presenta
come bozza preparatoria, “un
incompiuta” in divenire, lo spunto per redigere una
monografia più “corretta”, possibilmente curata da
autori più autorevoli e capaci,
in primis coloro i quali vengono
citati o nominati in questa
cronaca, importanti figure che
hanno costruito la storia dell‟
Unione. Si perdonino eventuali omissioni o
incompletezze o inesattezze, certamente non volute.
La presidenza invita all‟invio di lettere, commenti
a questo libretto o alla iniziativa,
saluti, soprattutto le persone che
non potranno essere presenti nei
giorni dei festeggiamenti, con
particolare riguardo soprattutto ai Salesiani,
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Cooperatori, dirigenti Exallievi, Amici di don Bosco.
Con essi invitiamo tutte le importanti personalità
coinvolte a vario titolo nella storia dell‟Unione, come
autorità pubbliche religiose e civili, Ex - allievi che si
sono distinti nel mondo, amici del
Manfredini, collaboratori e
simpatizzanti dell‟Unione.
Affiggeremo i materiali pervenuti
su varie bacheche nelle sale: saranno gradite letture per
i visitatori poiché daranno il senso dell‟affettività, della
vicinanza e della familiarità che sostengono - oggi come
sempre – oltre che la nostra associazione centenaria,
tutto il movimento salesiano di Este.
(Francesco Dovigo – 31 Gennaio 2013)
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95
Fonti bibliografiche
- Cronaca della Casa Manfredini, 1878/2013
- Monografia uscita per il ventennale della
fondazione dell‟Unione 1938
- “Profilo Storico del Collegio”
- “Omaggio-Ricordo del primo cinquantenario di
fondazione del Collegio Manfredini” (1928)
- Ricordo del primo Convegno fissato in un
artistico “Numero Unico” (perduto?)
- “Il Manfredini nel settantacinquesimo dell‟opera
salesiana” (1953)
- Giornale quotidiano “La Libertà” del 11
dicembre 1919
- Giornale quotidiano “L‟Avvenire d‟Italia” del 20
marzo 1920
- Giornale quotidiano “La Libertà” del 20
settembre 1920
- Giornale “PARVA FAVILLA… eco del
Manfredini”, (edito negli anni dal1919 al 1931)
- Don Bosco al Manfredini da 125 anni 1978-2003
Cronaca quotidiana - 2003
96
- Fascicolo di Documenti e Corrispondenza del
delegato prof.don Aurelio Olivati (1961/1969)
- Verbali degli incontri della Presidenza Unione
Exallievi Manfredini (1985/2007)
- Giornalino “Don Bosco al Manfredini”
(1978/2013)
- “Il Collegio Manfredini di Este nel primo
centenario – 1878/1978” – Vicenza - 1978
- Siti internet nazionali: Salesiani, Exallievi,
Cooperatori
Logo celebrativo dell‟Unione Manfredini per il
Bicentenario della Nascita di San Giovanni Bosco (2015)
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INDICE
L‟organizzazione degli “exallievi”…….........…….. 03
Com‟è nata l‟associazione exallievi……..……….. 05
Cos‟è l‟Associazione Exallievi nel 2013……......... 09
LE ORIGINI (1878/1913)………….…………….. 13
IL PRIMO CONVEGNO e PRIMA
PRESIDENZA DELL‟UNIONE (1913/1929)…..... 17
FESTE CINQUANTENARIE DEL
COLLEGIO (1928)……………………….………. 25
PARIFICAZIONE DEL
COLLEGIO (1930) ………………………………. 29
SECONDA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (1929/1936)……………………. 35
SESSANTESIMO DI FONDAZIONE
DEL COLLEGIO (1938).…………………………. 37
TERZA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (1936/1958)………………..…… 39
QUARTA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (1958/1970)…………………..… 43
QUINTA E SESTA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (1970/1976)…………………..… 47
SETTIMA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (1976/1982)……………….……. 51
98
FESTE CENTENARIE
DELL‟ISTITUTO (1978) ………………………... 55
OTTAVA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (1982/1985)………………..….... 59
NONA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (1985/1988)..………………….... 63
DECIMA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (1988/1995)……………………. 67
UNDICESIMA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (1995/1998)………………….…. 73
DODICESIMA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (1998/2005)……………….……..77
125° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
DEL MANFREDINI (2003) …………………..….. 79
TREDICESIMA PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (2005/)………………………..… 83
ATTUALE PRESIDENZA
DELL‟UNIONE (2010/2014)………………….... 89
PREPARAZIONE DELLA FESTA
DEL CENTENARIO (2013)…………………….... 91
FONTI BIBLIOGRAFICHE ……………………... 95
INDICE ……………………………….…………...97
99
Prestazione degli Autori totalmente gratuita --
Realizzazione in economia -
Diritti riservati all‟Unione Exallievi “Manfredini”
Eventuali OFFERTE saranno devolute in beneficenza
100
Festa di San Giovanni Bosco
31 Gennaio 2013 - Este