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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER
LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Linee di indirizzo per il progetto di tirocinio1
Tavola dei contenuti
Finalità .......................................................................................................................... 2
Obiettivi ........................................................................................................................ 2
Organizzazione ............................................................................................................ 2
Appendice A: Scheda di osservazione e di analisi del contesto scolastico ............. 4
International Classification of Functioning, Disability and Health (I.C.F.) .......... 6
Appendice B: Piano Educativo Individualizzato .................................................... 12
Tappe del percorso di elaborazione del PEI ........................................................... 26
Appendice C: griglie di osservazione ....................................................................... 27
Glossario ..................................................................................................................... 36
Bibliografia ................................................................................................................. 42
1 Le linee di indirizzo per il progetto di tirocinio sono state il frutto di un lavoro di ricerca coordinato dalla Prof.ssa
Paola Aiello, ricercatore di “Didattica Generale e Pedagogia Speciale” del Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno, e supervisionato dal Prof. Felice Corona, professore associato
di “Didattica Generale e Pedagogia Speciale” del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno. L’attività di documentazione e la ricognizione delle fonti propedeutiche alla predisposizione del progetto ha
visto la collaborazione della dott.ssa Filomena Agrillo, dottoranda di ricerca in “Scienze del linguaggio, della società,
della politica e dell’educazione”, curriculum “Corporeità didattiche, tecnologie ed inclusione”, del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno.
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Finalità
Il tirocinio in oggetto propone di far perseguire competenze generali e specifiche relative alle
difficoltà classificate o classificabili nell’ambito della Disabilità, attraverso lo studio di
documentazioni, esperienze guidate, dirette ed indirette, che favoriscano la rielaborazione teorica, la
riflessione e la declinazione pratica delle conoscenze maturate durante il corso.
Obiettivi
Costruire conoscenze di base sulle diverse tipologie di Disabilità.
Acquisire conoscenza delle norme che regolano l’attività scolastica in presenza di alunni
con Disabilità.
Acquisire conoscenze sui criteri di individuazione dei disturbi associati alla Disabilità.
Acquisire le capacità di selezionare, padroneggiare ed utilizzare specifici strumenti per
agevolare il processo formativo dei soggetti con Disabilità.
Sviluppare competenze comunicative e relazionali con alunni con Disabilità.
Acquisire competenze per interagire con tutti gli attori coinvolti nel processo di
integrazione/inclusione, quali, famiglie, altre scuole, servizi sanitari, università, enti locali
pubblici e privati, ecc…
Pianificare e realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati.
Conoscere le potenzialità didattiche delle tecnologie assistive per promuovere il processo
formativo degli studenti con Disabilità.
Organizzazione Il tirocinio si compone di due fasi:
• Prima fase: osservazione e analisi dell’Istituzione scolastica;
• Seconda fase: progettazione.
I Fase del Tirocinio (Osservazione e Analisi del contesto scolastico) La prima fase del tirocinio prevede l’analisi dell’Istituzione Scolastica attraverso la raccolta di
informazioni relative alla struttura, alla sua organizzazione, ai professionisti e ad altre figure
coinvolte e ai documenti (POF; PEI; PDP; …) in uso nell’Istituto presso cui si svolgerà la presente
attività formativa.
La raccolta dei dati dovrà essere relativa al:
- Contesto socio-economico e culturale in cui la scuola è inserita;
- Grado di inclusività della scuola (numero di studenti con Bisogni Educativi Speciali,
numero docenti curriculari e docenti di sostegno, risorse che promuovono l’inclusione
scolastica e sociale degli alunni, …);
- Professionisti ed enti territoriali con cui l’Istituto collabora;
- Analisi del POF e del PAI per conoscere la tipologia di progetti attivati dalla scuola.
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Al fine di facilitare tale compito, viene fornita al corsista una scheda di analisi (Appendice A), come
strumento-guida per facilitare l’orientamento e la raccolta delle informazioni. La struttura della
scheda proposta presenta una sequenza di item che sono da ritenersi puramente indicativi. La
scheda, pertanto, non è direttamente utilizzabile, ma rappresenta uno schema da cui partire per
elaborare un personale strumento di osservazione da condividere con il tutor designato dal D.S.
prima dell’avviamento dell’attività.
I fattori da analizzare sono stati riassunti in quattro ambiti principali:
- Ambito normativo/amministrativo;
- Ambito normativo/finanziario;
- Ambito organizzativo/didattico;
- Aspetti metodologico/disciplinari.
Tali ambiti sono alla base delle principali variabili ritenute essenziali ai fini della redazione del
Piano Educativo Individualizzato (PEI).
II Fase del Tirocinio (Progettazione)
La fase operativa del tirocinio è rivolta a far acquisire metodi e strumenti funzionali all’attività
didattica in presenza di Disabilità certificate (L. 104/92). Tale fase operativa ha come obiettivo la
progettazione di un percorso didattico individualizzato attraverso esperienze dirette o indirette.
Durante questa fase i docenti orienteranno e guideranno il corsista nella redazione di un Piano
Didattico Individualizzato avente la funzione di documento di proposta che includa indicazioni
didattiche finalizzate al miglioramento dell’offerta formativa. Si richiede, inoltre, al corsista l’elaborazione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI)
cogliendo come indicazioni quelle suggerite nelle Appendice B/C.
Lo schema di PEI elaborato dal corsista sarà proposto ai tutor e concordato con i docenti (su
indicazione dei tutor) prima della compilazione. Anche in questo caso, le modifiche al modello
proposto e l’inserimento di nuovi item, in accordo a quanto descritto nella scheda di osservazione,
andranno motivati dettagliatamente.
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Appendice A: Scheda di osservazione e di analisi del contesto scolastico
Le indicazioni riportate nella presente scheda offrono suggerimenti funzionali al processo di osservazione e sono relative a tutti i gradi di scuola. L’integrazione di indicatori legati direttamente al contesto di intervento, quali grado di scuola, tipologia di disturbo, variabili ambientali, è
condizione indispensabile per la costruzione di uno strumento di osservazione valido2.
Ambito normativo/amministrativo
Modello di stipula del contratto personale;
C.C.N.L. del personale della scuola; Art. 21 della L. 59/97 (Autonomia scolastica); Legge 104/92;
ICF; O.O.C.C. : - costituzione e funzioni
- modalità di convocazione
- numero di convocazioni in un anno scolastico
- o. d. g. e tempi destinati ad ogni punto
Ambito normativo/finanziario
Leggi a cui la scuola può fare riferimento per eventuali finanziamenti; Analisi di quelle attivate nella scuola; Convenzioni e protocolli d’intesa con gli Enti Istituzionali e non
Ambito organizzativo/didattico
P.O.F. integrale e PTOF. P.E.I.; P.E.P;
P.A.I; Organi collegiali della scuola:
1. Collegio dei docenti:
- numero di partecipanti (come indice di interesse);
- conduzione (comportamento del D. S.);
- eventuali docenti leader;
- interventi dei docenti.
2 “I primi due decenni di vita sono caratterizzati da una rapida crescita e da cambiamenti significativi nello sviluppo fisico, sociale e psicologico dei bambini e degli adolescenti. Contemporaneamente, avvengono altri cambiamenti che definiscono e caratterizzano la natura e la complessità dell’ambiente infantile stesso durante la prima infanzia, l’infanzia, la preadolescenza e l’adolescenza. Ognuno di questi cambiamenti si accompagna a un aumento della competenza, della partecipazione sociale e dell’indipendenza di bambini e adolescenti.”. O.M.S., (2007). ICF-CY. Trento: Erikson, p.11
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
2. Consiglio di classe:
- ruolo dei rappresentanti delle componenti genitori/alunni; - partecipazione dei docenti;
- presenza attiva o meno dei docenti delle “educazioni”;
- partecipazione del D.S.;
- coerenza metodologico-didattica.
3. Consiglio d’Istituto:
- aspetti relazionali tra i docenti e le altre componenti
- interrelazioni tra l’operato del C.d.D. e del C.d.I.
4. G.L.I.:
- componenti;
- funzioni.
5. G.L.H.O.:
- componenti; - funzioni.
Ambito metodologico/disciplinare
1. Strategie metodologiche e didattiche - Mediatori didattici;
- Strumenti compensativi e misure dispensative;
- Apprendimento cooperativo;
- Tutoring;
- Metacognizione;
- Spazi e tempi del processo di insegnamento-apprendimento.
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International Classification of Functioning, Disability and Health (I.C.F.)
L’International Classification of Functioning, Disability and Health (I.C.F.) è uno strumento di
classificazione strutturato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.). A livello
internazionale, il suo utilizzo è stato approvato e condiviso
da 191 Paesi in occasione della 54th World Health Assembly tenutasi il 22 maggio 2001.
Lo scopo dell’I.C.F. è quello di fornire un linguaggio standard e comune per la descrizione dello
stato di salute - o di altri stati ad essa correlati - al fine di promuovere una modalità di comunicazione
condivisa in materia di salute e di assistenza sanitaria in tutto il mondo, e tra le diverse scienze e
discipline (OMS, 2001, pp.13 - 14). Se l’International Statistical Classification of Diseases and
Related Health Problems (I.C.D.) fornisce un modello di riferimento eziologico sulle condizioni di
salute, l’I.C.F. definisce le componenti della salute o ad essa correlati (come l’istruzione e il lavoro).
Questi domini vengono descritti da un punto di vista corporeo, individuale e sociale.
L’I.C.F. è strutturato in due parti: la prima, si focalizza sul “Funzionamento e sulla Disabilità”,
mentre la seconda, riguarda i “Fattori Contestuali”.
Ogni parte è composta da due componenti:
1. Parte 1: Funzionamento e disabilità.
La componente del Corpo comprende due classificazioni
- funzioni dei sistemi corporei;
- le strutture corporee.
La componente di Attività e Partecipazione comprende i domini di funzionamento
secondo una prospettiva individuale e sociale.
2. Parte 2: Componenti dei Fattori Contestuali.
La prima componente dei Fattori Contestuali è un elenco di Fattori Ambientali possono
avere un impatto nelle componenti della prima parte. Inoltre, vengono inclusi tra i fattori
contestuali anche i Fattori Personali che però non sono stati classificati nell’ICF a causa
delle numerose variabili sociali e culturali che possono associarsi.
L’ICF è strutturato secondo un sistema alfanumerico in cui vengono utilizzate le lettere:
b (body), s (structure), d (domain), e (environment). Ciascuna lettera è indicativa di una componente
e classificazione specifica:
b = Funzioni Corporee
s = Strutture Corporee
d = Attività e Partecipazione
e = Fattori Ambientali
Lo stato di salute di una persona può essere registrato per mezzo dell’utilizzo di un codice o di codici
di categoria specifici a cui vengono associati dei qualificatori. Questi ultimi, specificano la gravità
del funzionamento per una specifica categoria o il grado con cui un fattore ambientale sia di ostacolo
o un facilitatore.
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
L’I.C.F. può essere adottato per molteplici propositi:
• come strumento statistico: nella raccolta e nella registrazione di dati (per es. in
demografia, negli studi e nelle inchieste su popolazioni o nei sistemi informativi);
• come strumento di ricerca: per misurare i risultati, la qualità della vita o i fattori ambientali;
• come strumento clinico: nell’assessment dei bisogni, nell’abbinamento fra trattamenti e
condizioni specifiche, nell’assessment per l’orientamento, nella riabilitazione e nella
valutazione dei risultati;
• come strumento di politica sociale: progettazione di previdenza sociale, sistemi di indennità,
pianificazione e realizzazione di progetti politici;
• come strumento educativo: programmazione di curricula e miglioramento della
consapevolezza e delle azioni sociali.
PARTE 1. FUNZIONAMENTO E DISABILITÀ
Classificazioni componente “Corpo”
I. Strutture corporee
“Le strutture corporee sono le parti anatomiche del corpo, come gli organi, gli arti e le loro
componenti” (OMS, 2001, p.73).
II. Funzioni corporee “Sono le funzioni fisiologiche dei sistemi corporei (comprese le funzioni psicologiche)” (OMS, 2007, p.135). All’interno di questa ampia macro-categoria ritroviamo:
Funzioni mentali: b110-b139 funzioni mentali globali;
• b140-b189 funzioni mentali specifiche.
Funzioni sensoriali e dolore: b210-b229 funzioni visive e correlate;
b230-b249 funzioni uditive e vestibolari;
• b250-b279 ulteriori funzioni sensoriali; b280-b289 dolore.
Funzioni della voce e dell’eloquio:
• b310-b340 funzioni della riproduzione di suoni e parole
Funzioni neuro-muscoloscheletriche e correlate al movimento:
b760 funzioni di controllo del movimento volontario; b765 funzioni del movimento involontario.
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Codici e qualificatori: funzioni corporee
Conoscere la struttura e l’utilizzo dei codici di classificazione dell’ICF è fondamentale per i docenti specializzati per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Ciò permetterà loro di interpretare, in modo corretto, le diagnosi funzionali.
Lo stato di salute di una persona può essere classificato con un insieme di codici attraverso i domini delle componenti dell’ICF. Es. b7302 Forza dei muscoli di un lato del corpo.
All’interno dell’esempio: b7302 è il codice relativo alla funzione “forza dei muscoli di un lato
del corpo”.
I codici non hanno alcuna se non accompagnati da qualificatori. I qualificatori hanno lo scopo di denotare l’entità del livello di salute o la gravità del problema in questione. Nella prima colonna della tabella sottostante le xxx (xxx perché generico) rappresentano il codice
relativo alle funzioni. Il “.1, .2, .3, .4, ecc.” rappresentano i qualificatori della funzione. Tali qualificatori esprimono il grado di menomazione (colonna2) che può essere spiegato in vari modi
(colonna 3) che corrisponde a determinate percentuali.
Codice ICF
Relativo alla
funzione
Grado di menomazione Spiegazione del grado
di menomazione
Percentuale
xxx.0 NESSUNA menomazione Assente, trascurabile 0-4%
xxx.1 Menomazione LIEVE Leggera, piccola 5-24%
xxx.2 Menomazione media Moderata, discreta 25-49%
xxx.3 Menomazione GRAVE Notevole, estrema 50-95%
xxx.4 Menomazione COMPLETA Totale 96-100%
xxx.8 NON SPECIFICATO
xxx.9 NON APPLICABILE
Es. b7302.0 - nessuna menomazione della forza dei muscoli di un lato del corpo
b7302.1 - lieve menomazione della forza dei muscoli di un lato del corpo
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Attività e partecipazione2
“L’attività è l’esecuzione di un compito o di una azione da parte di un individuo.
La partecipazione è il coinvolgimento in una situazione di vita”3. Apprendimento e applicazione delle conoscenze:
d110-d129 esperienze sensoriali intenzionali; d130-d159 apprendimento di base; d160-d179 applicazione delle conoscenze.
Compiti e richieste generali d210-d230 intraprendere un compito singolo, intraprendere compiti articolati, eseguire la routine quotidiana;
• d250 controllare il proprio comportamento.
Comunicazione:
d310-d329 comunicare-ricevere; d330-d349 comunicare-produrre; d350-d369 conversazione e uso di strumenti e tecniche di comunicazione.
Mobilità: d410-d429 cambiare e mantenere una posizione corporea; d430-d449 trasportare, spostare e maneggiare oggetti; d450-d469 camminare e spostarsi; d470-d489 muoversi usando un mezzo di trasporto.
Cura della propria persona:
• d510-d571 lavarsi, vestirsi, mangiare, bere.
Interazioni e relazioni interpersonali: d710-d729 interazioni interpersonali generali;
• d730-d779 relazioni interpersonali particolari.
Vita sociale, civile e di comunità: d920 ricreazione e tempo libero.
2 Le funzioni presentate sono state oggetto di selezione per permettere di dirigere l’attenzione osservativa sulle aree di maggior interesse del docente.
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Codici e qualificatori: attività e partecipazione
Nella prima colonna della tabella sottostante le xxx rappresentano il codice relativo alle funzioni
(xxx perché generico). Il .1, .2, .3, .4, ecc. rappresentano i qualificatori della funzione. Tali qualificatori esprimono il grado di difficoltà (colonna2) che può essere spiegato in vari modi
(colonna 3) che corrisponde a determinate percentuali.
Codice ICF Grado di difficoltà Spiegazione del grado Percentuale
relativo alla di difficoltà
funzione
xxx.0 NESSUNA difficoltà Assente, trascurabile 0-4%
xxx.1 difficoltà LIEVE Leggera, piccola 5-24%
xxx.2 difficoltà media Moderata, discreta 25-49%
xxx.3 difficoltà GRAVE Notevole, estrema 50-95%
xxx.4 difficoltà COMPLETA Totale 96-100%
xxx.8 NON SPECIFICATO
xxx.9 NON APPLICABILE
Es. d4500.0 nessuna difficoltà a camminare per brevi distanze
b7302.1 lieve difficoltà a camminare per brevi distanze
Fattori ambientali4 “Costituiscono gli atteggiamenti, l’ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza” (O.M.S., 2007, p. 182).
Prodotti e tecnologia: e115 prodotti e tecnologia per l’uso personale nella vita quotidiana; e120 prodotti e tecnologia per la mobilità e il trasporto personali in ambienti interni e esterni; e125 prodotti e tecnologia per la comunicazione;
prodotti e tecnologia per l’istruzione;
e140 prodotti e tecnologia per la cultura, la ricreazione e lo sport.
Relazione e sostegno sociale: e310-e315 famiglia ristretta ed allargata;
e320-e325 amici, conoscenti, vicini di casa e membri della comunità; e340 persone che forniscono aiuto o assistenza; e355 operatori sanitari.
Servizi, sistemi e politiche:
e585 servizi, sistemi e politiche dell’istruzione e della formazione.
4 Le funzioni presentate sono state oggetto di selezione per permettere di dirigere l’attenzione osservativa sulle aree di maggior interesse del docente.
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Codici e qualificatori: fattori ambientali
I qualificatori dei fattori ambientali indicano il grado in cui un fattore rappresenta un facilitatore o una barriera per il soggetto.
Scala negativa: i fattori ambientali agiscono come barriera
Nella prima colonna della tabella sottostante le xxx rappresentano il codice relativo alle funzioni (xxx perché generico).
Il .1, .2, .3, .4, ecc. rappresentano i qualificatori della funzione. Tali qualificatori esprimo un grado di barriera (colonna2) che può essere spiegato in vari modi
(colonna 3) che corrisponde a determinate percentuali.
Codice ICF Grado della barriera Spiegazione del grado Percentuale
relativo alla di barriera
funzione
xxx.0 NESSUNA barriera Assente, trascurabile 0-4%
xxx.1 barriera LIEVE Leggera, piccola 5-24%
xxx.2 barriera MEDIA Moderata, discreta 25-49%
xxx.3 barriera GRAVE Notevole, estrema 50-95%
xxx.4 barriera COMPLETA Totale 96-100%
xxx.8 NON SPECIFICATO
xxx.9 NON APPLICABILE
Es. e420.0 nessuna barriera inerente gli atteggiamenti individuali degli amici e420.1 lieve barriera inerenti gli atteggiamenti individuali degli amici
Scala positiva: i fattori ambientali agiscono come facilitatori
Nella prima colonna della tabella sottostante le xxx rappresentano il codice relativo alle funzioni
(xxx perché generico). Il +1, +2, +3, +4, ecc. rappresentano i qualificatori della funzione. Tali qualificatori esprimono il grado di facilitatore (colonna2) che può essere spiegato in vari modi
(colonna 3) che corrisponde a determinate percentuali.
Codice ICF Grado del facilitatore Spiegazione del grado Percentuale del
relativo alla del facilitatore facilitatore
funzione
Xxx+0 NESSUN facilitatore Assente, trascurabile 0-4%
Xxx+1 facilitatore LIEVE Leggero, piccolo 5-24%
Xxx+2 facilitatore MEDIA Moderato, discreto 25-49%
Xxx+3 facilitatore GRAVE Notevole, estremo 50-95%
Xxx+4 facilitatore COMPLETA Totale 96-100%
Xxx+8 NON SPECIFICATO
Xxx+9 NON APPLICABILE
Es. e11520+0 nessun facilitatore relativo a prodotti e tecnologia generali per il gioco
e11520+1 lieve facilitatore relativo a prodotti e tecnologia generali per il gioco
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Appendice B: Piano Educativo Individualizzato
[N.B. Il presente documento vincola al segreto professionale chiunque ne venga a conoscenza (art. 622 C.P.). Esso va conservato all'interno del Fascicolo personale dell’alunno, con facoltà di visione da parte degli operatori che si occupano dello stesso]
L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo “[…] sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. L’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità
connesse all’ handicap[…]” (L. 104/92, art. 12, commi 3 e 4).
SEZIONE I – DATI RIGUARDANTI L’ALUNNO9
COGNOME..(DA OMETTERE) NOME (DA OMETTERE)………………
DATA DI NASCITA ………………. LUOGO (DA OMETTERE)..........................
RESIDENTE A.. ..(DA OMETTERE) VIA..(DA OMETTERE) N./Tel..(DA OMETTERE)
DIAGNOSI CLINICA: ………………………………………………………………………………
Consultabile presso l’ufficio di presidenza della scuola da parte degli operatori che si occupano
del caso. 9 Il trattamento e la segretezza dei dati e delle informazioni qui registrati sono tutelati da quanto disposto dal D.Lvo 196/2003 recante disposizioni in materia di “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”. I dati sensibili dovranno essere utilizzati da parte del tirocinante esclusivamente all’interno dell’attività di tirocinio svolto presso le Istituzioni Scolastiche. Per tale motivo si chiede al tirocinante di omettere i dati che possano ledere la privacy del soggetto.
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Informazioni riguardanti il contesto familiare e sociale (rilevanti ai fini dell’inclusione
scolastica; numero dei componenti della famiglia, elementi dichiarati di familiarità, ecc..)
……………………………………….....………………………..……………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
AGGIORNAMENTO DATA
DATI RELATIVI ALLA FREQUENZA SCOLASTICA
ANNO SCOLASTICO……………………
SCUOLA (DA OMETTERE)
CLASSE………… SEZIONE (DA OMETTERE)
SCOLARITÀ PREGRESSA (INDICARE LE SCUOLE FREQUENTATE IN PRECEDENZA, EVENTUALI RIPETENZE)
DENOMINAZIONE FREQUENZA SOSTEGNO TRATTENIMENTI
REGOLARE SÌNO / RIPETENZE IRREGOLARE ORE
R/I
ASILO NIDO (DA OMETTERE)
SCUOLA (DA OMETTERE)
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA (DA OMETTERE)
SCUOLA SECONDARIA (DA OMETTERE)
I° GR
SCUOLA SECONDARIA (DA OMETTERE)
II° GR
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
SEZIONE II – AREE TRASVERSALI
Questa sezione deve essere elaborata congiuntamente dagli insegnanti, dagli operatori socio-sanitari e dai genitori dell’alunno, e, se presenti, dall’assistente ad personam (art. 9 della L. 104/92) e dal collaboratore scolastico. Il documento viene aggiornato ogni qualvolta se ne ravveda l’utilità e comunque, sulla base di quanto disposto dal comma 8, art. 12 della L. 104/92, “a conclusione della scuola materna, della scuola elementare, della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore”. Appare fondamentale che le varie aree vengano sempre trattate tenendo conto delle interazioni tra il soggetto e il contesto, con particolare attenzione alle barriere e/o facilitazioni esistenti e/o attivabili, sia nell’ambito dell’osservazione/descrizione che nell’ambito dei prevedibili livelli di sviluppo.
AREA COGNITIVA E NEUROPSICOLOGICA10
Osservazione/Descrizione dell’alunno:
a) Livello di sviluppo cognitivo (es. b1640; b1641; b1646…) ……………............................…….........…………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………
b) Capacità mnestiche (memoria, es. d130; d135…)
……………............................…….........…...………………………………………………...
…………………………………………………………………………………………………
c) Capacità attentive (attenzione, es. b1400; b1401…)
…..........................................................……………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………
d) Organizzazione spazio-temporale (es. b1140; b1141; …)
……………................................……....……………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………
e) Strategie e stili di apprendimento (es. d2100, d2102; …)
……………............................…….........................................................................................
…………………………………………………………………………………………………
f) Uso integrato di competenze diverse (es. d2101, d2105;…)
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
g) Stili cognitivi prevalenti
……………............................……....…………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
Prevedibili livelli di sviluppo:
……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………...
AGGIORNAMENTO DATA
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Consultare le griglie di osservazione (appendice C) per la compilazione
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE
Osservazione/Descrizione dell’alunno:
a) Area del «sé» (es. b1260, b1264…)
.................................................................................................................................................
……………............................…….........…………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………
b) Rapporto con gli altri (es. d730, d7400…)
…………….........................................................……………………………………….……
…………………………………………………………………………………………………
c) Motivazione al rapporto (es. d7100, d7102…)
……………............................……........................………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
d) Modalità di interazione
....................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................
Prevedibili livelli di sviluppo:
………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………...
AGGIORNAMENTO DATA
AREA COMUNICATIVA E LINGUISTICA
Osservazione/Descrizione dell’alunno:
a) Lingua prevalente
………………………………………………………………………………..
b) Comprensione linguistica (es. b16700, b16701…)
……………………………………. …………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………...
c) Produzione linguistica (es. d1700, d1720…)
…………………………………..……………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………..
d) Uso comunicativo (es. d3150, d3152…)
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
e) Necessità e modalità d’uso di sistemi di comunicazione integrativi del linguaggio verbale (comunicazione aumentativa e alternativa, Lingua dei segni, altre modalità, es. d3350, d3351... )
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
..................................................................................................................................................
…………………………………………………………………………………………………
f) Contenuti prevalenti o di interesse (es. d9200, d9201…)
…………………………………………………………………………………………………
…….....................………............................……....………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………
Prevedibili livelli di sviluppo:
……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………...
AGGIORNAMENTO DATA
AREA SENSORIALE E PERCETTIVA
Osservazione/Descrizione dell’alunno:
a) Funzionalità visiva (es. b21000, b21021 …) …………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
b) Funzionalità uditiva (es. b1560, b2301…)
………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………..……………………………………………
c) Funzionalità tattile, gustativa, olfattiva (es. d1200, d1201…)
………………………………………………..………………………………………………
……………………………………………………………………..…………………………
d) Problemi percettivi
…………………………………………..………………………………………………...
…………………………………………………………………………………………….
Prevedibili livelli di sviluppo:
………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………... AGGIORNAMENTO DATA
AREA MOTORIO-PRASSICA
Osservazione/Descrizione dell’alunno:
a) Motricità globale
………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………….
b) Motricità fine
……………..…………………………………………………………………………...
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
…………………………………………………………………………………………. c) Motricità grosso-motoria
………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………..
d) Prassie semplici e complesse
…………………………….…………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………..
Prevedibili livelli di sviluppo:
……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………..
AGGIORNAMENTO DATA
AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE E
SOCIALE Osservazione/Descrizione dell’alunno: a) Autonomia personale (es. d4600, d4602…)
…………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………….
b) Autonomia sociale (es. d7200, d7203…)
…………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………….
Prevedibili livelli di sviluppo:
………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………..
AGGIORNAMENTO DATA
AREA DELL’APPRENDIMENTO Osservazione/Descrizione dell’alunno:
a) Lettura (es. d1400…) …………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………….
b) Scrittura (es. d1450…)
…………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………….
c) Calcolo (es. b1720…)
…………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………….
Prevedibili livelli di sviluppo:
………………………………………………………………………………………………………
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
……………………………………………………………………………………………………..
AGGIORNAMENTO DATA
DESCRIZIONE DEL CONTESTO E RILEVAMENTO DEI BISOGNI
Breve e dettagliata descrizione del contesto (ambiente, ecc.), del gruppo-classe (specificare il nr. di alunni, le modalità di
rapporto presenti nella classe, le interazioni fra i compagni e tutti quegli aspetti che concorrono a descrivere il clima scolastico), degli elementi che rappresentano barriere e degli elementi che si pongono come facilitazioni e degli altri elementi ritenuti rilevanti ai fini della progettazione. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................
AGGIORNAMENTO DATA
INTERESSI, ASPETTI MOTIVAZIONALI, VARIABILITÀ DI COMPORTAMENTO
DELL’ALUNNO NEI DIVERSI CONTESTI (sociali e personali).
EVENTUALI NOTE DESCRITTIVE CHE RICHIEDONO APPROFONDIMENTI
SPECIFICI
…………………………………………………………………………………………………...
…………………………………………………………………………………………………...
AGGIORNAMENTO DATA
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Dettagliata descrizione dei bisogni dell’alunno con disabilità5: ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………
AGGIORNAMENTO DATA
SEZIONE III – APPRENDIMENTI CURRICOLARI
Questa sezione è a cura degli insegnanti e va ri-formulata ogni anno scolastico.
PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO
La programmazione, oltre al consolidamento delle strumentalità di base, riguarderà anche l’acquisizione di contenuti afferenti alle singole discipline, secondo modalità e proposte individualizzate, ma affini il più possibile alle proposte rivolte agli alunni della classe e con esse raccordate. Poiché non è possibile “omologare” la programmazione per i quattro ordini di scuola, si indica una traccia contenente alcune voci alle quali fare riferimento per la programmazione di ciascun campo di esperienza o disciplina. Ogni scuola adatta lo schema secondo la propria peculiarità:
- gli obiettivi - le finalità - i contenuti - le attività previste - la/le metodologia/e, ovvero le strategie didattiche - le risorse (umane e materiali)
- i tempi - le verifiche (i materiali di verifica, le modalità di verifica)
- la valutazione (che cosa si valuta, chi valuta) - il raccordo con la programmazione di classe (si evidenziano gli elementi che consentono e prevedono
il raccordo: possono essere contenuti, strumenti, modalità, ecc.)
5 MIUR, Linee Guida per l’integrazione degli alunni con disabilità: «La progettazione degli interventi da adottare riguarda
tutti gli insegnanti perché l’intera comunità scolastica è chiamata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o
delle diverse attitudini cognitive, a gestire in modo alternativo le attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti
e ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni»
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI
SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
In sostanza, per ogni campo di esperienza, ambito o disciplina potrà essere adottato uno schema come quello
seguente:
Campo di esperienza / ambito / disciplina ________________________
Osservazioni iniziali (livello di partenza ) ……………………………………….……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………
Finalità…………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
Obiettivi…………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
Contenuti………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
Attività…………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
Metodologie/Strategie didattiche………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Risorse (umane / materiali)……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………....……………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………….
Tempi…………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Verifiche…………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… Valutazione…………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
Raccordo con la programmazione della classe……………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… La scelta del curricolo e la Programmazione Curriculare, concordate dal team docenti, vengono riportate nel Registro dei Verbali e/o nell’Agenda di Modulo e comunicate alla famiglia. Ogni insegnante opererà secondo
quanto previsto ed esplicitato dalla programmazione (si tenga presente che la progettazione può essere oggetto di aggiornamento per una ridefinizione degli obiettivi e dei contenuti, sulla base delle necessità e delle potenzialità dell’alunno). La progettazione curriculare deve essere in sintonia con il progetto di vita. Per la sola scuola secondaria: appare fondamentale l’attenzione ad approfondire fin dall’ingresso gli aspetti connessi agli interessi e
propensioni del ragazzo, proprio nell’ottica del progetto di vita e di un proficuo inserimento sociale e
lavorativo, attraverso la tempestiva definizione di procedure e strategie per facilitare il raccordo con le
realtà post-scolastiche, inclusa la strutturazione di eventuali percorsi di alternanza scuola/lavoro. Le azioni specifiche vanno esplicitate fin da subito nella programmazione.
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
SEZIONE IV – ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA E ALTRI DATI
Orario della classe
Orario Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Interventi scolastici programmati per l’alunno
Orario Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Per ogni intervento specificare: Che cosa viene fatto / Dove / Con chi
N. di ore settimanali di sostegno didattico ________________
N. di ore settimanali di assistenza alla comunicazione e all’autonomia_______________
Risorse della scuola (eventuali progetti)
- Laboratori
- Visite didattiche
- Viaggi di istruzione
- ....
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
STRATEGIE PER LA GESTIONE DEI MOMENTI DI CRISI O DI EMERGENZA
(non compilare)
Possibili crisi (breve descrizione) ...…………………………………………………………………
Frequenza ……………………………………………………………………………………………
Strategie utili alla gestione………………………………………………………..………………….
…………………………………………………………………………………………………………….
Chi deve intervenire...............................................................................
Recapiti telefonici utili ……………………………………………………………………………...
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
INTERVENTI TERAPEUTICO-RIABILITATIVI EXTRASCOLASTICI:
- Terapie svolte in orario extrascolastico: ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
- Interventi riabilitativi svolti in orario extrascolastico: ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE (ricreative, sportive, ecc.):
……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
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Il presente PDF/PEI è concordato e sottoscritto
da ciascun componente il GRUPPO di LAVORO
Cognome/Nome
Firma
Qualifica/disciplina di insegnamento
Insegnanti della classe
Famiglia
Figure educative (art. 9 della L. 104/92)
Operatori sanitari ASL /AO
Altri operatori (collaboratori scolastici,
figure educative del territorio, extrascuola,
ecc.)
Data, ……………………………
Il Dirigente Scolastico
______________________________
Il presente PEI viene consegnato in copia a tutti i firmatari, e viene nuovamente sottoscritto nel momento in cui
vi siano modificazioni o aggiornamenti significativi
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Tappe del percorso di elaborazione del PEI
Periodo Descrizione Organismi Soggetti
Entro e non oltre il
10 settembre dell’A.S.
Trasmissione dei nominativi
degli alunni che necessitano
di elaborazione della
Programmazione Educativa
Individualizzata (PEI)
dell’UMEE.
Scuole statali e paritarie. Dirigenti.
Successivamente –non
oltre 30 gg. prima
Definizione data per incontri
per l’elaborazione del PEI.
UMEE e scuole statali e
paritarie.
Referenti sostegno e UMEE
Prima dell’incontro
per
l’elaborazione del
Progetto Educativo
Individualizzato
Elaborazione e stesura del
Profilo Diagnostico.
Scuole statali e paritarie Referente sostegno in
Collaborazione e
condivisione con il consiglio
di classe
Tra il 10 ottobre e il 30
novembre A.S in corso
Elaborazione e stesura del
PEI
GLHO Scuola – familiari – UMEE
– altri soggetti coinvolti nel
processo di integrazione
dell’alunno
Al bisogno (consigliato
al termine del I
quadrimestre)
Revisione del PEI
(facoltativo)
GLHO Scuola – familiari – UMEE
– altri soggetti coinvolti nel
processo di integrazione
dell’alunno
Fra i mesi di aprile
e maggio A.S. in corso
Incontro Di valutazione finale
del PEI
GLHO Scuola – familiari – UMEE
– altri soggetti coinvolti nel
processo di integrazione
dell’alunno
Entro la fine dell’A.S. Stesura della relazione
finale
Scuole statali e paritarie Referente sostegno in
collaborazione e
condivisione con il
consiglio di classe
Tabella rielaborata sulla base di quella proposta in “Banzano, S., P., Mattioli, L., (2011). Metodi e strumenti per la qualità dell’integrazione scolastica della persona disabile. Rimini: Maggioli, p. 52
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI
SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Appendice C: griglie di osservazione
Le seguenti griglie di osservazione, conformemente all’ICF-CY, alle dichiarazioni e convenzioni
internazionali nell’interesse e a tutela dei diritti dell’infanzia, sono state progettate condividendo le ragioni pratiche e filosofiche esplicitate nell’ICF-CY. Sono state quindi proposte come modello esemplificativo da ampliare a cura del docente “per documentare i problemi relativi alle funzioni e alle strutture corporee, alle limitazioni dell’attività e alle restrizioni della partecipazione che si
manifestano nella prima infanzia, nell’infanzia e nell’adolescenza, e i fattori ambientali rilevanti”11
.
Funzioni corporee (b110-b860)
Funzioni dell’orientamento b114 I osservazione (in II osservazione (in
entrata) uscita)
b1140 - Orientamento rispetto al tempo sempre spesso mai sempre spesso mai
b1141 - Orientamento rispetto al luogo sempre spesso mai sempre spesso Mai
b1143 - Orientamento rispetto agli oggetti sempre spesso mai sempre spesso mai
b1144 - Orientamento rispetto allo spazio sempre spesso mai sempre spesso Mai
Funzioni e attitudini intrapersonali b125 I osservazione II osservazione
b1250 - Adattabilità sempre spesso mai sempre spesso mai
b1253 - Prevedibilità sempre spesso mai sempre spesso Mai
b1254 - Perseveranza sempre spesso mai sempre spesso mai
b1255 - Propositività sempre spesso mai sempre spesso Mai
Funzioni del temperamento e della personalità I osservazione II osservazione
b126
b1260 - Estroversione sempre spesso mai sempre spesso mai
b1264 - Apertura all’esperienza sempre spesso mai sempre spesso Mai
b1265 - Ottimismo sempre spesso mai sempre spesso mai
b1266 - Fiducia sempre spesso mai sempre spesso Mai
Funzioni dell’attenzione b140 I osservazione II osservazione
b1400 - Mantenimento dell’attenzione sempre spesso mai sempre spesso mai
b1401 - Spostamento dell’attenzione sempre spesso mai sempre spesso Mai
b1402 - Distribuzione dell’attenzione sempre spesso mai sempre spesso mai
b1403 - Condivisione dell’attenzione sempre spesso mai sempre spesso Mai
Funzioni emozionali b152 I osservazione II osservazione
b1520 - Appropriatezza delle emozioni sempre spesso mai sempre spesso mai
11 O.M.S., (2007). ICF-CY. Trento: Erikson, p.17
28
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
b1521 - Regolazione delle emozioni sempre spesso mai sempre spesso Mai
b1522 - Gamma di emozioni sempre spesso mai sempre spesso mai
Funzioni percettive b156 I osservazione II osservazione
b1560 - Percezione uditiva sempre spesso mai sempre spesso mai
b1561 - Percezione visiva sempre spesso mai sempre spesso Mai
b1562 - Percezione olfattiva sempre spesso mai sempre spesso mai
b1564 - Percezione tattile sempre spesso mai sempre spesso Mai
Funzioni cognitive di livello superiore b164 I osservazione II osservazione
b1640 - Astrazione sempre spesso mai sempre spesso mai
b1641 - Organizzazione e pianificazione sempre spesso mai sempre spesso Mai
b1642 - Gestione del tempo sempre spesso mai sempre spesso mai
b1646 - Soluzione di problemi sempre spesso mai sempre spesso Mai
b1643 - Flessibilità cognitiva sempre spesso mai sempre spesso Mai
Funzioni mentali del linguaggio b167 I osservazione II osservazione
b16700- Recepire il linguaggio verbale sempre spesso mai sempre spesso mai
b16701 - Recepire il linguaggio scritto sempre spesso mai sempre spesso Mai
b16702 - Recepire il linguaggio dei segni sempre spesso mai sempre spesso mai
b16703 - Recepire il linguaggio gestuale sempre spesso mai sempre spesso Mai
b16710 - Espressione del linguaggio verbale sempre spesso mai sempre spesso Mai
b16711 - Espressione del linguaggio scritto sempre spesso mai sempre spesso Mai
b16712 - Espressione del linguaggio dei segni sempre spesso mai sempre spesso Mai
b16713 - Espressione del linguaggio gestuale sempre spesso mai sempre spesso Mai
Funzioni del calcolo b172 I osservazione II osservazione
b1720 - Calcolo semplice sempre spesso mai sempre spesso mai
b1721 - Calcolo complesso sempre spesso mai sempre spesso Mai
Funzioni della vista b210 I osservazione II osservazione
b21000 - Acuità binoculare nella visione a distanza sempre spesso mai sempre spesso mai
b21002 - Acuità binoculare nella visione da vicino sempre spesso mai sempre spesso Mai
b21021 - Visione dei colori sempre spesso mai sempre spesso mai
b21022 - Sensibilità al contrasto sempre spesso mai sempre spesso Mai
b21020 - - Sensibilità alla luce sempre spesso mai sempre spesso Mai
Funzioni uditive b230 I osservazione II osservazione
b2300 - Percezione del suono sempre spesso mai sempre spesso mai
b2301 - Discriminazione del suono sempre spesso mai sempre spesso Mai
b2302 - Localizzazione della fonte del suono sempre spesso mai sempre spesso mai
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
b2304 - Discriminazione delle parole
sempre spesso mai sempre spesso Mai
Funzioni della fluidità e del ritmo dell’eloquio I osservazione II osservazione
b330
b3300 - Fluidità dell’eloquio sempre spesso mai sempre spesso mai
b3301 - Ritmo dell’eloquio sempre spesso mai sempre spesso Mai
b3302 - Velocità dell’eloquio sempre spesso mai sempre spesso mai
Funzioni del movimento involontario b765 I osservazione II osservazione
b7651 - Tremore sempre spesso mai sempre spesso mai
b7652- Tic e manierismi sempre spesso mai sempre spesso Mai
b7653 - Stereotipie e perseverazione motoria sempre spesso mai sempre spesso mai
Attività e partecipazione (d110-d950)
Esperienze sensoriali intenzionali d110-d129 I osservazione II osservazione
d110 - Guardare sempre spesso mai sempre spesso mai
d115 - Ascoltare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d1200 - Toccare e sentire con la bocca sempre spesso mai sempre spesso mai
d1201 - Toccare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d1202 - Odorare sempre spesso mai sempre spesso mai
Apprendimento di base d130-d159 I osservazione II osservazione
d130 - Copiare sempre spesso mai sempre spesso mai
d1310 - Imparare attraverso semplici azioni con un
sempre spesso mai sempre spesso Mai
solo oggetto
d1313 - Apprendere attraverso il gioco simbolico sempre spesso mai sempre spesso mai
d1314 - Apprendere attraverso il gioco di finzione sempre spesso mai sempre spesso Mai
d1330 - Acquisire singole parole o simboli
sempre spesso mai sempre spesso mai
significativi
d1331 - Combinare le parole in frasi sempre spesso mai sempre spesso mai
d135 - Ripetere sempre spesso mai sempre spesso mai
d1400 - Acquisire le abilità di riconoscimento di
simboli, quali figure, icone, caratteri, lettere sempre spesso mai sempre spesso mai
dell’alfabeto e parole
d1401 - Acquisire le abilità di pronuncia di parole sempre spesso mai sempre spesso mai
scritte
d1450 - Apprendere le abilità di uso di strumenti di
sempre spesso mai sempre spesso mai
scrittura
d1452 - Apprendere le abilità di scrittura di parole e sempre spesso mai sempre spesso mai
frasi
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
d1501 - Acquisire abilità di alfabetismo numerico come contare e ordinare
sempre spesso mai sempre spesso mai
Applicazione delle conoscenze d160-d179 I osservazione II osservazione
d1600 - Focalizzare l’attenzione sul tocco, il volto e
sempre spesso mai sempre spesso mai
la voce di una persona
d1601 - Focalizzare l’attenzione sui cambiamenti
sempre spesso mai sempre spesso Mai
nell’ambiente
d161 - Dirigere l’attenzione sempre spesso mai sempre spesso mai
d1630 - Fingere sempre spesso mai sempre spesso Mai
d1631 - Speculare sempre spesso mai sempre spesso mai
d1632 - Ipotizzare sempre spesso mai sempre spesso mai
d1660 - Utilizzare le abilità e le strategie generali
sempre spesso mai sempre spesso mai
del processo di lettura
d1661 - Comprendere il linguaggio scritto sempre spesso mai sempre spesso mai
d1700 - Utilizzare le abilità e le strategie generali
sempre spesso mai sempre spesso mai
del processo di scrittura
d1720 - Utilizzare le abilità e le strategie semplici
sempre spesso mai sempre spesso mai
del processo di calcolo
d1750 - Risoluzione di problemi semplici sempre spesso mai sempre spesso mai
d1751 - Risoluzione di problemi complessi sempre spesso mai sempre spesso mai
Intraprendere un compito singolo d210 I osservazione II osservazione
d2100 - Intraprendere un compito semplice sempre spesso mai sempre spesso mai
d2101 - Intraprendere un compito complesso sempre spesso mai sempre spesso Mai
d2102 - Intraprendere un compito singolo
sempre spesso mai sempre spesso Mai
autonomamente
d2103 - Intraprendere un compito singolo in gruppo sempre spesso mai sempre spesso Mai
d2104 - Completare un compito semplice sempre spesso mai sempre spesso Mai
d2105 - Completare un compito complesso sempre spesso mai sempre spesso Mai
Intraprendere compiti articolati d220 I osservazione II osservazione
d2200 - Eseguire compiti articolati sempre spesso mai sempre spesso Mai
d2201 - Completare compiti articolati sempre spesso mai sempre spesso Mai
d2202 - Intraprendere compiti articolati
sempre spesso mai sempre spesso Mai
autonomamente
d2203 - Intraprendere compiti articolati in gruppo sempre spesso mai sempre spesso Mai
d2204 - Completare compiti articolati
sempre spesso mai sempre spesso Mai
autonomamente
d2205 - Completare compiti articolati in gruppo sempre spesso mai sempre spesso Mai
31
Comunicare - ricevere d310-d329 I osservazione II osservazione
d3100 - Reagire alla voce umana sempre spesso mai sempre spesso Mai
d3150 - Comunicare con – ricevere – gesti del
sempre spesso mai sempre spesso Mai
corpo
d3152- Comunicare con – ricevere – disegni e
sempre spesso mai sempre spesso Mai
fotografie
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Comunicare - produrre d330-d349 I osservazione II osservazione
d330- Parlare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d332- Cantare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d3350- Produrre gesti con il corpo sempre spesso mai sempre spesso Mai
d3351- Produrre segni e simboli sempre spesso mai sempre spesso Mai
d3352- Produrre disegni e fotografie sempre spesso mai sempre spesso Mai
Conversazione e uso di strumenti e tecniche di
I osservazione II osservazione comunicazione
d3500- Avviare una conversazione sempre spesso mai sempre spesso Mai
d3501- Mantenere una conversazione sempre spesso mai sempre spesso Mai
d3502- Terminare una conversazione sempre spesso mai sempre spesso Mai
d3550- Discussione con una persona sempre spesso mai sempre spesso Mai
d3551- Discussione con molte persone sempre spesso mai sempre spesso Mai
d3600- Usare strumenti di telecomunicazione sempre spesso mai sempre spesso Mai
d3602- Usare tecniche di comunicazione sempre spesso mai sempre spesso Mai
Cambiare e mantenere una posizione corporea
I osservazione II osservazione d410-d429
d4100 - Sdraiarsi sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4101 - Accovacciarsi sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4102 - Inginocchiarsi sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4103 - Sedersi sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4104 - Stare in posizione eretta sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4105 - Piegarsi sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4107 - Girarsi sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4200 - Traferirsi da seduti sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4201 - Trasferirsi da sdraiati sempre spesso mai sempre spesso Mai
Trasportare, spostare e maneggiare oggetti
I osservazione II osservazione d430-d449
d4300 - Sollevare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4301 - Portare con le mani sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4304 - Portare sulla testa sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4305 - Posare degli oggetti sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4351 - Calciare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4400 - Raccogliere sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4401 - Afferrare sempre spesso mai sempre spesso Mai
28
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
d4402 - Manipolare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4403 - Lasciare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4450 – Tirare
d4451 - Spingere
d4454 - Lanciare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4455 - Afferrare sempre spesso mai sempre spesso Mai
Camminare e spostarsi d450-d469 I osservazione II osservazione
d4500 - Camminare per brevi distanze sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4501 - Camminare per lunghe distanze sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4502 - Camminare su superfici diverse sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4503 - Camminare attorno a degli ostacoli sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4550 - Strisciare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4551 – Salire sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4552 - Correre sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4553 – Saltare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4554 - Nuotare sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4556 - Trascinarsi sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4600 - Spostarsi all’interno della casa sempre spesso mai sempre spesso Mai
d4601 - Spostarsi all’interno di edifici diversi da
sempre spesso mai sempre spesso Mai
casa propria
d4602 - Spostarsi all’esterno della casa e di altro
sempre spesso mai sempre spesso Mai
edificio
Interazioni interpersonali generali d710-d729 I osservazione II osservazione
d7100 - Rispetto e cordialità nelle relazioni sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7101 - Apprezzamento nelle relazioni sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7102 - Tolleranza nelle relazioni sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7105 - Contatto fisico nelle relazioni sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7200 - Formare delle relazioni sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7201 - Porre termine alle relazioni sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7203 - Interagire secondo le regole sociali sempre spesso mai sempre spesso Mai
Interazioni interpersonali particolari d730-d779 I osservazione II osservazione
d730 - Entrare in relazione con estranei sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7400 - Entrare in relazione con persone autorevoli sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7401 - Entrare in relazione con subordinati sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7500 - Relazioni informali con amici sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7502 - Relazioni informali con conoscenti sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7601 - Relazione figlio-genitore sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7602 - Relazioni tra fratelli sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7603 - Relazioni nella famiglia allargata sempre spesso mai sempre spesso Mai
d7700 - Relazioni romantiche sempre spesso mai sempre spesso Mai
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Istruzione d810-d839 I Osservazione II Osservazione
d810 - Istruzione informale Presente Assente Presente Assente
d815 - Istruzione prescolastica Presente Assente Presente Assente
d816 - Vita prescolastica e attività connesse Presente Assente Presente Assente
d820 - Istruzione scolastica Presente Assente Presente Assente
d8200 - Accedere a un programma di istruzione
Presente Assente Presente Assente
scolastica o passare da un livello a un altro
d8201 - Mantenere un programma di istruzione
Presente Assente Presente Assente
scolastica
d8202 - Progredire in un programma di istruzione
Presente Assente Presente Assente
scolastica
d8300 - Accedere all’istruzione superiore o passare
Presente Assente Presente Assente
da un livello a un altro
d8301 - Mantenere un programma di istruzione
Presente Assente Presente Assente
superiore
d8302 - Progredire in un programma si istruzione
Presente Assente Presente Assente
superiore
Ricreazione e tempo libero d920 I osservazione II osservazione
d9200 – Gioco sempre spesso mai sempre spesso Mai
d9201 – Sport sempre spesso mai sempre spesso Mai
d9202 - Arte e cultura sempre spesso mai sempre spesso Mai
d9203 - Artigianato sempre spesso mai sempre spesso Mai
d9204 – Hobby sempre spesso mai sempre spesso Mai
d9205 - Socializzazione sempre spesso mai sempre spesso Mai
Fattori ambientali12
(e110-e590) I Osservazione II Osservazione
e1150 - Prodotti e tecnologia per l’uso personale
Presenti Assenti Presenti Assenti
nella vita quotidiana
e1151 - Prodotti e tecnologia di assistenza per l’uso
Presenti Assenti Presenti Assenti
personale nella vita quotidiana
e1152 - Prodotti e tecnologia utilizzati per il gioco Presenti Assenti Presenti Assenti
e11521 - Prodotti e tecnologia adattati per il gioco Presenti Assenti Presenti Assenti
e1200 - Prodotti e tecnologia generali per la
mobilità e il trasporto personali in ambienti interni Presenti Assenti Presenti Assenti
esterni
e1250 - Prodotti e tecnologia generali per la
Presenti Assenti Presenti Assenti
comunicazione
e1251 - Prodotti e tecnologia di assistenza per la
Presenti Assenti Presenti Assenti
comunicazione
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
e1300 - Prodotti e tecnologia generali per
Presenti Assenti Presenti Assenti
l’istruzione
e1301 - Prodotti e tecnologia di assistenza per
l’istruzione
e310 - Famiglia ristretta Presenti Assenti Presenti Assenti
e315 - Famiglia allargata Presenti Assenti Presenti Assenti
e350 - Animali domestici Presenti Assenti Presenti Assenti
e340 - Persone che forniscono aiuto o assistenza Presenti Assenti Presenti Assenti
e355 - Operatori sanitari Presenti Assenti Presenti Assenti
e15300 - Servizi di pubblica utilità Presenti Assenti Presenti Assenti
e5850 - Servizi dell’istruzione e della formazione Presenti Assenti Presenti Assenti
e5400 - Servizi di trasporto Presenti Assenti Presenti Assenti
e5702 - Servizi previdenziali/assistenziali Presenti Assenti Presenti Assenti
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Glossario
Consiglio di intersezione13
: Scuola dell’infanzia. Componenti: tutti i docenti, docenti di sostegno,
un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate, specialisti sul piano medico,
socio-psico-pedagogico e dell’orientamento; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente
parte del consiglio, da lui delegato. Si riunisce in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col
compito di formulare proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di
sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed
alunni.
Consiglio di interclasse14
: Scuola primaria. Componenti: tutti i docenti, docenti di sostegno, un
rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate, specialisti sul piano medico, socio-
psico-pedagogico e dell’orientamento; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte
del consiglio, da lui delegato. Si riunisce in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col
compito di formulare proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di
sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed
alunni; inoltre si riunisce almeno ogni bimestre per verificare l'andamento complessivo dell'attività
didattica nelle classi di competenza e proporre gli opportuni adeguamenti del programma di lavoro
didattico.
Consiglio di classe15
: Scuola media. Componenti: docenti della classe, docenti di sostegno, i
docenti tecnico pratici e gli assistenti addetti alle esercitazioni di laboratorio, quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Scuola secondaria superiore. Componenti: docenti della classe, docenti di sostegno, i docenti
tecnico pratici e gli assistenti addetti alle esercitazioni di laboratorio, due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del
consiglio, da lui delegato.
Consiglio di circolo16
: Circoli didattici. Il consiglio di circolo, nelle scuole con popolazione
scolastica fino a 500 alunni, è costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale
docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 6 dei genitori degli alunni, il
dirigente scolastico; nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da
19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale
amministrativo, tecnico e ausiliario e 8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il dirigente
13 Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297; art.5 - Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in
materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado (s.o. G.U. n.115 del 19/5/1994)
14 Ibidem
15 Ibidem
16 Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297; art.8 - Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado (s.o. G.U. n.115 del 19/5/1994).
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
scolastico; il consiglio di circolo è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei
genitori degli alunni. La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o
tecnico o ausiliario, da 2 genitori. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico, che la presiede, e
il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta
stessa.
Consiglio d'Istituto17
: Scuola media. Il consiglio di istituto, nelle scuole con popolazione
scolastica fino a 500 alunni, è costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale
docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 6 dei genitori degli alunni, il
dirigente scolastico; nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da
19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale
amministrativo, tecnico e ausiliario,8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il dirigente scolastico;
il consiglio d'Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli
alunni. La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o
ausiliario, da 2 genitori. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore
dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa.
Scuola secondaria superiore: il consiglio di istituto, nelle scuole con popolazione scolastica fino a
500 alunni, è costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale docente, uno del
personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 3 dei genitori degli alunni, 3 degli alunni, il dirigente
scolastico; nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da 19
componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale
amministrativo, tecnico e ausiliario, 4 dei genitori degli alunni, 4 degli alunni, il dirigente
scolastico; il consiglio d'Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei
genitori degli alunni. La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o
tecnico o ausiliario, da un genitore e da uno studente. Di diritto ne fanno parte il dirigente
scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni
di segretario della giunta stessa.
Collegio dei docenti18
: è composto da tutti gli insegnanti in servizio nell' Istituto Scolastico ed è
presieduto dal Dirigente scolastico. Quest'ultimo si incarica anche di dare esecuzione alle delibere
del Collegio. Si riunisce in orari non coincidenti con le lezioni, su convocazione del Dirigente
scolastico o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti, ogni volta che vi siano decisioni
importanti da prendere.
CTS: Centro Territoriale di Supporto. È presente in ogni provincia della Regione; elemento di
coordinamento e raccordo territoriale per tutte le attività riguardanti l’inclusione. Istituiti nel 2006
nell’ambito del progetto del MIUR “Nuove tecnologie e disabilità”, con azione prevalentemente di
17 Ibidem
18 Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297; art.7 - Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado (s.o. G.U. n.115 del 19/5/1994)
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
informazione/formazione, consulenza, gestione degli ausili e cornodato d’uso, raccolta di buone
pratiche, attività di ricerca didattica e sperimentazione di nuovi ausili, il loro ruolo è stato
ulteriormente valorizzato dalla direttiva del MIUR del 27 dicembre 2012.
CTI19
: Centro territoriale per l’inclusione. Dovranno collegarsi o assorbire i preesistenti Centri
Territoriali per l’integrazione Scolastica degli alunni con disabilità, i Centri di Documentazione per
l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (CDH) ed i Centri Territoriali di Risorse per
l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (CTRH), al fine di costituire “reti territoriali tra
istituzioni scolastiche, al fine di conseguire la gestione ottimale delle risorse umane, strumentali e
finanziarie20
” e di promuovere “l'integrazione degli alunni diversamente abili, la prevenzione
dell'abbandono e il contrasto dell'insuccesso scolastico e formativo, specie per le aree di massima
corrispondenza tra povertà e dispersione scolastica21
”.
GLIP: Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale per l’integrazione scolastica. Definisce le
linee di indirizzo provinciali per l’integrazione scolastica degli alunni disabili si raccorda con il
GLIR attraverso i referenti UST e USRL e con il CTS.
GLIR: Gruppo di lavoro interistituzionale regionale per l’integrazione scolastica. Definisce le
linee di indirizzo regionale per l’integrazione degli alunni disabili e per gli alunni in situazione di
BES; si raccorda con i GLIP attraverso il referente USRL e i referenti UST/AT.
GLI22
: Gruppo di lavoro per l’Inclusività. È previsto dalla L. 104/92, in ogni istituzione scolastica.
La CM n.8 del 6 marzo 2013 ha esteso le sue competenze anche ai casi di DSA e di ulteriori BES. È
un gruppo interistituzionale, aperto cioè a tutte le agenzie che hanno competenze su questo tema:
scuola, genitori, ASL, Enti Locali e, possibilmente, anche rappresentanti della realtà associativa del
territorio. Nelle scuole superiori è importante la presenza anche degli studenti, e, in tutte, quella del
personale ATA. Affinché sia veramente uno strumento per l’integrazione, è essenziale che la
partecipazione non sia limitata solo a coloro che sono direttamente coinvolti: quindi non solo
insegnanti di sostegno, non solo genitori di alunni con disabilità, non solo studenti disabili, DSA o
BES. Ha il compito di collaborare con il Dirigente Scolastico per migliorare la qualità
dell’integrazione formulando proposte di tipo organizzativo ed educativo. Tra i suoi compiti c’è
l’elaborazione del Piano annuale per l’Inclusività (PAI) entro il 30 giugno di ogni anno scolastico.
GLHO23
: Gruppo di lavoro per l’inclusività operativo. A differenza del GLI che opera a livello di
istituzione, il GLHO opera a livello di ogni singolo alunno e indica l'insieme dei soggetti chiamati a
definire il Profilo Dinamico Funzionale e il PEI, ossia il Dirigente Scolastico con tutti gli insegnanti 19 C.M. n.8, Prot. 561, 6 marzo 2013 (http://www.areanordmontepulciano.it/wp-content/uploads/2013/03/cm-8_13.pdf)
20 Decreto-legge 9 febbraio 2012 , n. 5, art. 50 comma c
21 Decreto-legge 9 febbraio 2012 , n. 5, art. 50 comma d
22 L.104/92
23 D.M. 258/1983
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CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
dell'alunno, curricolari e per il sostegno, e gli operatori dei Servizi socio-sanitari, con la
collaborazione dei genitori.
ICF24
: Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute. È
realizzata per documentare le caratteristiche dello sviluppo delle persone e l’influenza dell’ambiente
circostante. Può essere usato da chi eroga servizi, dagli utenti e da tutti coloro che hanno a che fare
con la salute, l’istruzione e il benessere delle persone. La versione ICF-CY Offre un modello
concettuale di riferimento e un linguaggio e una terminologia comuni per registrare i problemi che
emergono nella prima infanzia, nell’infanzia e nell’adolescenza, che riguardano le funzioni e le
strutture corporee, le limitazioni dell’attività e le restrizioni alla partecipazione, nonché i fattori
ambientali rilevanti per i bambini e gli adolescenti.
INDEX FOR INCLUSION25
: Uno strumento che promuove un percorso di progettazione che in
un’ottica partecipativa coinvolge numerosi professionisti e attori (dirigenti; insegnanti;
amministratori; famiglia; membri di comunità; …) in un’ottica multidisciplinare e multi-
professionale. L’Index offre un percorso che sostiene l’autoanalisi e il miglioramento del grado di
inclusività delle scuole aiutando il corpo docente e la dirigenza a meglio progettare il Piano
dell’Offerta Formativa (POF) e Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) secondo dei valori
inclusivi.
PAI26
: Piano annuale dell’lnclusività. Riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di
ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). Il Piano deve essere discusso e deliberato in Collegio
dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR, per la
richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di assegnazione
delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi di Programma in vigore o altre
specifiche intese sull’integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali.
PDF: Profilo dinamico funzionale. “Il profilo indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed
affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di
handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e
progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata
[…]Il profilo dinamico-funzionale è aggiornato a conclusione della scuola materna, della scuola
elementare e della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore”26
.
PEI/PEP27
: Piano Educativo Individualizzato/Piano Educativo Personalizzato. Descrive
annualmente gli interventi educativi e didattici destinati all’alunno portatore di disabilità, definendo
obiettivi, metodi e criteri di valutazione. Contiene, inoltre, l'indicazione delle risorse necessarie per
il successivo anno scolastico, sia in termini di sostegno che di assistenza, ricordando che le ore di
sostegno devono essere finalizzate esclusivamente all'educazione e all'istruzione. Al suo interno si
specificherà, inoltre, quali altre risorse professionali e materiali saranno necessarie per
l'integrazione e l'assistenza dell'alunno disabile, sia a carico di altri soggetti istituzionali che della
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
scuola stessa (ad esempio, l'assistenza igienica di base). Poiché la valutazione degli alunni con
disabilità è riferita al PEI, sia per quanto riguarda obiettivi che metodi e criteri di verifica, questo
documento dovrà contenere in modo chiaro tutti gli elementi che consentiranno poi effettivamente
di valutare gli esiti dell’azione didattica. Il PEI viene redatto all’inizio di ciascun anno scolastico ed
è soggetto poi a verifica. È redatto congiuntamente dalla scuola e dai Servizi (équipe psico-
sociosanitaria) con la collaborazione della famiglia.
PDP: Piano didattico Personalizzato. Previsto dalla Legge 170 del 2010 e poi esteso a tutti gli
alunni con bisogni educativi speciali. È uno strumento di progettazione che “ha lo scopo di definire,
monitorare e documentare — secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le
strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti(...). È necessario che
l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi
Speciali sia deliberata in Consiglio di classe - ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti
del team docenti - dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi
specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia. Nel caso in cui sia necessario trattare dati
sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte
della famiglia” 28
.
POF29
: Piano dell’Offerta Formativa. È il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro
autonomia; è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi
determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale,
sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale
dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di
gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità; è elaborato dal collegio dei docenti
sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di
amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri
formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie
superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto; è reso pubblico e
consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione.
PTOF306: Piano Triennale dell’Offerta Formativa. È il documento che il Collegio dei Docenti e il
Consiglio d’Istituto assumono come fondamentale costituente dell’identità culturale e progettuale
dell’istituto. Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa.
Prima declinato annualmente, ora è caratterizzato da una pianificazione didattica a lungo termine. Il
Piano è orientato all’Atto di Indirizzo delle attività della scuola, delle scelte di gestione e
19 O.M.S., (2007). ICF-CY. Trento: Erikson
20 Ianes & Dovigo, (2008). Trento: Erickson
21 C.M. n.8, Prot. 561, 6 marzo 2013
26 Legge 104/92
27 Ibidem
30 Legge 107/2015
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
amministrazione. È redatto dal Dirigente Scolastico, elaborato dal Collegio dei Docenti, approvato
dal Consiglio d’Istituto.
UST/AT: Ufficio Scolastico Territoriale/Ambito Territoriale. E’ un ufficio periferico dell’Ufficio
Scolastico Regionale.
UMEE30
: Unità multidisciplinare dell’età evolutiva. È composta da un neuro-psichiatra infantile,
uno psicologo, un pedagogista, un assistente sociale, uno o più tecnici della riabilitazione come
logopedisti, fisioterapisti, psicomotricisti, musicoterapisti, uno o più consulenti nella patologia
segnalata. All'interno dell'Unita multidisciplinare è individuato un coordinatore.
SPORTELLO AUTISMO: Sportello che offre supporto alle scuole che accolgono studenti con
autismo e ritengono di non avere al proprio interno competenze professionali adeguate. Presso lo
sportello è presente un docente esperto sull’autismo che ha il compito di favorire l’applicazione
delle nuove tecnologie alla didattica; promuovere la presa in carico, educativa e abilitativa, di alunni
autistici; offrire alle scuole consulenza e formazione relativa ai problemi di inclusione; selezionare e
diffondere buone pratiche in materia; collaborare con le associazioni e gli enti già attivi. In seguito,
l’attività di sportello potrà rivolgersi anche alle famiglie, divenendo un punto di riferimento e di
raccordo tra scuola, genitori e servizi socio-sanitari.
28 Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012
29 Legge 15 marzo 1999, n.59 30 L.r. 18/1996
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Bibliografia
C.M. n.8, Prot. 561, 6 marzo 2013 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” -INDICAZIONI
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percorsi inclusivi. In l’integrazione scolastica e sociale, 9/4 settembre 2010, pp. 330-340
Canevaro, A., (2013). Scuola inclusiva e mondo più giusto. Trento: Erikson
Corona, F., Fulgione, M., D., R., (2008). Didattica e tirocinio. Modelli formativi per docenti.
Roma:
Aracne
D.M. 258/83 “Indicazione di linee di intesa fra Scuola Enti Locali e UU.SS.LL”
Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 “Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in
materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado”
Decreto-legge 9 febbraio 2012 , n. 5 “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di
sviluppo”
Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
Dovigo, F., & Ianes, D. (2008). L'Index per l'inclusione. Promuovere l'apprendimento e la
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Franzoni, F., Anconelli, M., (2003). La rete dei servizi alla persona. Dalla normativa
all’organizzazione. Roma: Carocci Faber
Ianes, D., Cramerotti, S., (a cura di), (2013). Alunni con BES. Trento: Erickson
L. 59/97 "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali,
per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa"
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LINEE DI INDIRIZZO PER IL PROGETTO DI TIROCINIO
Legge 18/1996 “Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore delle
persone in
Legge 104/92 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate."
O.M.S., (2007). ICF-CY. Trento: Erikson
O.M.S. (2001). ICF. Trento: Erickson.
Pradal, M., (2014). L’approccio pedagogico della classificazione ICF-CY. In l’integrazione
scolastica e sociale, 13/2 maggio 2014, pp. 164-175
situazione di handicap”
Per approfondimenti si rimanda a:
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Aiello, P., (2012). Il cammino della ricerca didattica sul corpo in movimento verso la
semplessità. Aspetti epistemologici e metodologici. Lecce: Pensa Editore
Corona, F., (2008). Gioco ed attività ludico-motorie e sportive nella scuola: indicazioni
didattiche.
Lecce: Pensa Editore
Corona, F., (a cur di), (20104). Special educational needs. Roma: Aracne
De Anna, L., (1998). Pedagogia speciale. i bisogni educativi speciali. Milano: Guerini Studio
Rivoltella, P., C., Rossi, P., G., (eds.), (2012). L’agire didattico. Manuale per l’insegnate.
Brescia:
La Scuola
Sibilio, M., (a cura di), (2002). Il laboratorio come percorso formativo. Itinerari per la
formazione degli insegnanti della scuola primaria. Napoli: Ellissi