Post on 14-Feb-2019
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VADEMECUM GENITORI
Cari genitori,
questa piccola guida pratica la dedico a voi, cercherò di inserire la maggior
parte delle domande che mi vengono fatte durante i colloqui e vi prometto di
aggiornarla man mano che le domande aumentino o siano diverse.
Vorrei iniziare questo percorso con il tema del piccolo Luca, 3a elementare, un
bambino stupendo con dislessia (difficoltà di lettura)
Ritratto della mia mamma
Mia mamma si chiama Anna, è alta un po’ più di me, ha i capelli sempre con la coda e
anche se papà le dice di scioglierli secondo me sta tanto bene così. E’ morbida come un
cuscino e per me è fantastica.
Tutti i giorni facciamo insieme dei giochi per imparare a leggere meglio e anche se a
volte non ne ho tanta voglia è bello stare con lei. Mi dà tanti consigli e mi aiuta a fare i
compiti. Quando sono triste lei c’è e quando sono felice anche, con lei sono sempre
tranquillo e so che mi vuole tanto bene.
Grazie mamma, tuo Luca
Cosa dire di più? Grazie a tutti i genitori! Spero che questa guida possa esservi
utile.
Alessia
1) COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO? (D.S.A)
1) Cosa sono i D.S.A.?
I Disturbi Specifici di Apprendimento si presentano come difficoltà specifica
isolata, in un quadro di sviluppo intellettivo normale e con l’esclusione di altre cause di possibile interferenza nelle capacità di apprendimento (svantaggio
socio-culturale, deficit intellettivi, menomazioni sensoriali, danni neuropsicologici ecc).
È un disturbo di origine neurobiologica, caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura e
nella decodifica.
Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura, che può impedire la crescita del
vocabolario e della conoscenza generale.
2) Quali sono i D.S.A.?
- DISLESSIA:
Disturbo settoriale della lettura caratterizzato dalla difficoltà ad effettuare una
lettura accurata (compie numerosi errori) e/o fluente (è lento).
- DISORTOGRAFIA La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono
le parole in simboli grafici; essa si presenta con errori sistematici che possono essere così distinti: confusione tra fonemi e grafemi simili, omissioni ed
inversioni. (dott.ssa Monica Pratelli, Psicologa e psicoterapeuta)
- DISGRAFIA La disgrafia è la difficoltà nello scrivere a mano. L’alunno disgrafico scrive
molto lentamente . La grafia risulta avere molte difficoltà : scrive lettere troppo
grandi o troppo piccole, lo spazio è organizzato male, non riesce a seguire il
rigo. Spesso il bambino stesso non riesce a leggere ciò che ha scritto.
- DISCALCULIA “La discalculia evolutiva (D.E.) è una disabilità di origine congenita e di
natura neuropsicologica che impedisce a soggetti intellettivamente normodotati
di raggiungere adeguati livelli di rapidità e di correttezza in operazioni di
calcolo (calcolo a mente, anche molto semplice, algoritmo delle operazioni in
colonna, immagazzinamento di fatti aritmetici come le tabelline),e di
processamento numerico (enumerazione avanti ed indietro, lettura e scrittura
di numeri, giudizi di grandezza tra numeri)”.
(dottor Enrico Profumo, neuropsicologo)
3) Quali sono i campanelli di allarme?
I bambini con DSA possono avere difficoltà nel memorizzare i giorni della
settimana, i mesi in ordine; spesso non ricordano la loro data di nascita, il
Natale, le stagioni; a volte confondono la destra con la sinistra e non hanno
un buon senso del tempo; possono avere difficoltà nell’organizzazione del
tempo; possono manifestare difficoltà nel sapere che ore sono e nel leggere
l’orologio. Possono mostrare alcune difficoltà motorie fini, come allacciarsi le
scarpe o i bottoni. Generalmente hanno problemi di memoria a breve termine.
La lettura può apparire molto lenta o molto scorretta. La comprensione del
testo letto è spesso ridotta. A volte, soprattutto nel caso dei bambini più
grandi, è difficile accorgersi dei problemi di velocità e correttezza nella lettura.
Per questo è importante, ogni volta che si ha un sospetto, inviare il bambino a
valutazione da un esperto per effettuare un’approfondimento diagnostico.
4) La diagnosi
La diagnosi per la scuola, in Liguria, si può avere tramite un Centro di
neuropsichiatria pubblico (Asl e Centri convenzionati) o da un professionista
privato accreditato dalla Regione Liguria (vedi allegato 1)
Generalmente la diagnosi può essere per i disturbi di lettura e scrittura alla
fine della seconda elementare, mentre per il disturbo del calcolo a fine terza
elementare, prima si può avere solo una relazione per poter capire se si ha di
fronte un bambino con problemi di apprendimento, nella quale comunque si
potrebbe consigliare di iniziare dei cicli di potenziamento della difficoltà.
5) Mio figlio ha una “diagnosi di DSA”, cosa significa far protocollare la diagnosi?
Come si fa a far protocollare la diagnosi? La segreteria della scuola deve
mettervi un numero preso dal registro del protocollo. Con questo si attesta
ufficialmente che la scuola ha ricevuto la documentazione. Il numero di
protocollo deve essere messo sia sulla copia che depositate sia su quella che
rimane in vostro possesso.
6) La collaborazione
La scuola, la famiglia, il servizio sanitario (o lo specialista privatamente
scelto dalla famiglia), devono costruire rapporti di reciproca collaborazione, nel
rispetto delle diverse competenze e dei ruoli, con lo scopo di giungere alla
definizione e all’attuazione di un piano didattico personalizzato effettivamente
tarato sulle specifiche condizioni di ciascun alunno e a forme di valutazione
dell’efficacia degli interventi che producano – ove necessario – rapide
modifiche.
7) Stesura del PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
I bambini/ragazzi con DSA hanno il diritto di raggiungere gli stessi obiettivi
didattici dei loro compagni e per questo è previsto dalla normativa la stesura
del Piano Didattico Personalizzato (PDP) che permette di poter sviluppare al
meglio le proprie personali potenzialità.
Alla stesura vi partecipano gli insegnanti, i genitori, l’esperto. Deve essere
redatto all'inizio dell'anno, dopo un adeguato periodo di osservazione
(solitamente entro il primo trimestre), ed essere presentato ai genitori che
dovranno leggerlo e, laddove necessario, condividerlo.
Il PDP deve essere formulato secondo i bisogni educativi specifici del
bambino/ragazzo e comprensivi anche di tutte le misure compensative e
dispensative e delle forme di verifica e di valutazione che risulteranno
necessarie per il raggiungimento del successo formativo.
Copia del PDP resterà nel fascicolo dell'alunno per tutto l'iter scolastico. La
famiglia ne può richiedere la copia.
Laddove la scuola non si occupasse di redigere questo documento, ecco un fac-
simile proposto dall’AID per la richiesta del PDP.
…………..…...., data…………..………. AL DIRIGENTE SCOLASTICO
…………………………
Istituto …………………………
Città …………………………….
P.c.
Al Referente dislessia ………….
Al Doc.coordinatore del Consiglio di cl./sez...
Oggetto: Richiesta di Percorso Personalizzato per lo studente….
Vista la Legge 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in
ambito scolastico” (G.U. n.244 del 18/10/2010)
Viste le precedenti leggi, circolari e note ministeriali: DPR 1999 N°275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche, all’art.4 Autonomia didattica Legge 53/2003 (riforma Moratti) Circ.prot. n. 4099/A/4 del 5/10/2004
Circ. prot n. 26/A 4 del 5/1/2005
Circ. prot. n° 4798/ A4a del 27/7/2005 Indicazioni per il Curriculo, 2007
Circ. prot. n. 4674 del 10/05/2007
Legge 169/2008 conversione DL 137/08 Art. 3 comma 5
DPR 122/2009 art. 10
Noi sottoscritti……..………………………………………….., a seguito della presentazione
della diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento di nostro figlio/a …………….iscritto/a
alla classe …………sez… di codesto Istituto, protocollata in data………, chiediamo che sia
redatto, per l’anno scolastico in corso, dai docenti/ Consiglio di Classe, un Percorso
Personalizzato *, in cui siano indicati gli strumenti compensativi, le misure dispensative, le
strategie didattiche/metodologiche di supporto, le forme di verifica e di valutazione adeguate alle
sue necessità formative, da applicare per favorire il successo scolastico di nostro figlio.
Chiediamo che tutti gli organi scolastici dell’Istituto pongano la massima attenzione su una
delle novità normative più rilevanti contenute nella legge n. 170 dell’8.10.2010: l’esplicito
riconoscimento, contenuto nell’art. 5, 1° comma, di un vero e proprio diritto degli studenti con
diagnosi di DSA, a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di fessibilità
didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.
Consapevoli dell’importanza di un rapporto collaborativo scuola - famiglia per il
superamento delle difficoltà scolastiche legate ai D.S.A., siamo a disposizione, anche nella fase
preparatoria del documento, per momenti d’incontro e di dialogo tra docenti, famiglia e specialisti
nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.
Chiediamo sin d’ora che ci sia consegnata copia del percorso personalizzato che sarà
approvato e dichiariamo la disponibilità a rapportarci con i docenti tutte le volte che sarà necessario.
Ringraziando per l’attenzione, porgiamo distinti saluti.
.………………………………
NOTA BENE:
Nessuno dei problemi indicati dipende dalla volontà dell’alunno con D.S.A.,
importantissimo quindi avere pazienza e insegnare ai ragazzi a essere pazienti
con se stessi!
8) Cosa sono gli strumenti dispensativi?
DISPENSARE significa esentare l’alunno da un impegno, da un obbligo, da
un’attività che si sa potere essere fallimentare poiché non dipende
dall’impegno profuso dall’alunno.
Le misure dispensative sono dei facilitatori formali, necessarie per colmare
alcune carenze difficilmente colmabili. Ecco alcuni esempi ovviamente sono da
tarare sulla singola situazione:
- DISPENSA DALLA LETTURA AD ALTA VOCE, A MENO CHE IL BAMBINO
NON LO RICHIEDA ESPRESSAMENTE
- DISPENSA DALLA COPIATURA ALLA LAVAGNA
- DISPENSA DALLA SCRITTURA VELOCE SOTTO DETTATURA
- DISPENSA DALLO STUDIO MNEMONICO (VERBI, TABELLINE, FORMULE,
POESIE)
- DISPENSA DALL’USO DEL VOCABOLARIO
- DISPENSA, OVE È NECESSARIO, DALLO STUDIO DELLA
LINGUASTRANIERA IN FORMA SCRITTA
- PROGRAMMAZIONE DI TEMPI PIÙ LUNGHI PER PROVE SCRITTE E PER LO
STUDIO A CASA
- ORGANIZZAZIONE DI INTERROGAZIONI PROGRAMMATE
- VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE E ORALI CON MODALITÀ CHE
TENGANO CONTO DEL CONTENUTO E NON DELLA FORMA
9) Cosa sono gli strumenti compensativi?
COMPENSARE : significa dare l’equivalente di una cosa, di un’attività con
un’altra, supplendone il difetto, la mancanza. Gli strumenti compensativi sono
tecnologie / risorse che vengono utilizzate dall’ alunno in modo STRATEGICO al
fine di favorire il suo successo formativo. Ecco alcuni esempi ovviamente sono
da tarare sulla singola situazione:
- MAPPE CONCETTUALI
- SINTESI DELLE LEZIONI
- LINEA DEL TEMPO
- USO DI PAROLE-CHIAVE
- GLOSSARI SPECIFICI
- FORMULARI DI ALGEBRA, GEOMETRIA, TRIGONOMETRIA
- REGISTRATORE
- FASI DELLO SVOLGIMENTO DEL PROBLEMA
- CALCOLATRICE
- TAVOLA PITAGORICA
- TABELLA DEI NUMERI E DELLE MISURE
- COMPUTER :
SINTESI VOCALE; DIZIONARI ELETTRONICI; ENCICLOPEDIA
MULTIMEDIALE; TRADUTTORE
Inoltre per la scuola media…
Mi piacerebbe fare una precisazione alla definizione di disturbo specifico di
apprendimento aggiungendo la parola modalità (disturbo specifico della
Modalità di Apprendimento) ; infatti, modificando la modalità di accesso ai
contenuti, i nostri ragazzi riescono a far emergere ottime potenzialità!!
Un ragazzo con dislessia è un madrelingua orale, cioè un ragazzo
predisposto naturalmente all’apprendimento per via orale, attraverso l’ascolto,
al contrario del madrelingua scritto che basa l’acquisizione di informazioni sulla
letto-scrittura.
Quindi uno degli obiettivi dell’officina e comunque un obiettivo che deve essere
perseguito è quello di fornire ai ragazzi strumenti che attivino e potenzino il
canale uditivo-verbale (ascolto) per l’apprendimento e il canale visivo come
sistema di ancoraggio dell’informazione verbale in memoria.
Un altro obiettivo è il concetto di “autonomia”, cioè la possibilità di
permettere ai ragazzi con disturbi dell’apprendimento, intelligenti per
definizione, di essere autonomi nell’apprendimento e quindi di provvedere ai
bisogni formativi senza l’intervento di una persona esterna.
Non bisogna confondere una cosa importante: l’apprendimento dell’uso degli
ausili informatici (software) come strumento per l’autonomia non è il fine ma
solo un mezzo!
Un altro importante obiettivo che deve essere proposto è quello di far
sperimentare ai ragazzi “il senso di farcela”, di poter recuperare un’identità
positiva nello studio!
Ecco alcuni strumenti per l’AUTONOMIA:
SCANNER
Lo scanner è una sorta di fotocopiatrice che collegata al
computer consente di trasformare documenti cartacei (libri,
riviste, ecc.) in un'immagine dentro al computer.
Deve essere utilizzato in abbinamento a un software
denominato OCR. L'OCR è il software che traduce l'immagine
acquisita con lo scanner in testo digitale. Essendo questa una
operazione basilare, si consiglia di utilizzarne uno di qualità
professionale, in grado di acquisire anche testi complessi
senza fare errori.
SINTESI VOCALE
La sintesi vocale è l'applicativo che trasforma il testo digitale
in audio, quindi una buona sintesi vocale riuscirà a simulare
adeguatamente la lettura umana. (In officina si utilizza la
sintesi vocale Loquendo edita da Anastasis)
Il software che gestisce la sintesi vocale sarà utilizzato per
"pilotare" la sintesi, quindi per inviare il testo da leggere, per
regolare la velocità di lettura, per rileggere parti di testo,
insomma per gestire tutte le necessità dell'utilizzatore.
Una buona sintesi vocale e un buon software di gestione della
sintesi consentiranno di prevenire anche i possibili problemi di
accesso al significato. Non dobbiamo infatti dimenticare che
questi strumenti saranno utilizzati per studiare spesso testi
non semplici. Quindi sarà utile avere un doppio accesso al
testo, visivo e uditivo.
Il testo letto verrà contemporaneamente evidenziato sullo
schermo, comportandosi dunque come un assistente di lettura:
il ragazzo può leggere il testo con gli occhi, mentre il
computer e la sintesi vocale riproducono in audio lo scritto.
Questo permette una simultanea presentazione multi-
sensoriale del testo (Esempi di software di gestione di sintesi
vocali Carlomobile, Carlo II V6, Superquaderno, ecc.).
LIBRO CARTACEO
Il libro cartaceo è lo strumento principalmente utilizzato,
almeno all'interno delle scuole, per la trasmissione della
conoscenza.
In molti casi, i ragazzi con dislessia lo considerano un nemico
che aprono a fatica. Tuttavia, possiamo sfruttare anche
questo formato: infatti, i libri di studio contengono, oltre al
testo in sé, immagini con didascalie, titoli e parole in neretto
che possono diventare concetti chiave, box con
approfondimenti, vocabolario (indici testuali), che consentono
un accesso ai contenuti senza passare attraverso la lettura
dell'intero testo. Quindi tali indici possono essere sfruttati
per fare ipotesi sul contenuto del testo scritto e attivare le
conoscenze pregresse sull'argomento; inoltre, possono essere
estremamente utili in sostituzione degli appunti e in supporto
al ripasso oppure, ancora, possono essere utilizzati per la
creazione di mappe concettuali e schemi.
LIBRO DIGITALE
Il libro digitale, che è il formato digitalizzato della versione
stampata: si presenta dunque come la versione cartacea, ma
dentro al computer. Tale strumento permette quindi di evitare
la fase di scannerizzazione e solitamente quella di utilizzo
dell'OCR, per passare direttamente all'utilizzo del software
di gestione della sintesi vocale per la lettura attraverso
l'ascolto.
AUDIOLIBRO – LIBRO
PARLATO
L'audiolibro e il libro parlato sono formati audio di testi. In
questo caso un lettore "presta" la propria voce che viene
registrata e distribuita su cd o su audiocassetta. Non vi è
dunque il doppio canale di esposizione, d'altra parte sono
comunque documentati miglioramenti ai test di comprensione
anche solo utilizzando questi due tipi di ausili.
TUTORE DATTILO e
KEYZARD
Due applicazioni per aiutare i ragazzi a familiarizzare con la
tastiera del computer.
SUPER-QUADERNO
(spiegazione tratta dal
sito
www.anastasis.it)
SuperQuaderno , è un elaboratore di testi dotato di sintesi
vocale che, oltre ad avere un'interfaccia gradevole e intuitiva,
contiene oltre un migliaio di immagini relative ai vocaboli di
maggior frequenza, che per favorire la scrittura spontanea, si
inseriscono automaticamente nel testo a fianco della parola
digitata.
L'utilizzo di molteplici canali sensoriali, quali il canale visivo (le
parole scritte e rappresentate attraverso figure) ed il canale
uditivo (le parole lette dalla sintesi vocale espressiva) stimola
la curiosità e l'interesse per la scrittura che diventa
immediatamente divertente, gratificante e non più fonte di
fatica e di frustrazione. Sono presenti oltre 1000 immagini, il
quaderno di Inglese, con correttore ortografico e immagini
tradotte nelle diverse lingue e la calcolatrice parlante
integrata.
E' presente anche una funzione specifica per leggere i libri
digitali in formato PDF.
SUPER – MAPPE
SuperMappe favorisce l'elaborazione e la memorizzazione di
quanto studiato attraverso la creazione con facilità di mappe
concettuali e multimediali e attraverso la possibilità di
leggerle “con le orecchie”.