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regione
committente
ENRICO BONETTO INGEGNERE
progettista
RELAZIONE ILLUSTRATIVA E DI CALCOLO
elaborato
progetto
VENETO
provincia
comune
VENEZIA
PORTOGRUARO
Piano di Manutenzione delle Strutture
C.F. BNT NRC 72P27 G224J
DELL'EDIFICIO DENOMINATO "EX PALESTRINA"RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO FUNZIONALE
Relazione al Cap. 10.02 del D.M. 2008
PROVINCIA DI VENEZIADipartimento dei Servizi al Territorio
L'ELABORATO È TUTELATO DAI DIRITTI D'AUTORE E NON POTRÀ ESSERE COPIATO, RIPRODOTTO O ALTRIMENTI PUBBLICATO, IN TUTTO O IN PARTE, SENZA IL CONSENSO DELLO STESSO. OGNI UTILIZZO NON AUTORIZZATO SARÀ PUNITO A NORMA DI LEGGE.
Via Enrico Medi n. 1 - 35010 Vigonza (Pd)Tel (+39) 049.8005935 - Fax (+39) 049.8599099http://www.etcstudio.it - email: info@etcstudio.it
p.zza G. Marconi 10 - Portogruaro (VE)
ad uso dell'Istituto Statale "Marco Belli"
28 marzo 2013
data
Gestione Patrimonio Edilizio
1.1 PREMESSE
La presente relazione si riferisce al calcolo strutturale relativo agli interventi di Ristrutturazione
e Adeguamento funzionale dell'edificio denominato “Ex Palestrina” adibito ad uso dell'Istituto
scolastico Statale “Marco Belli”.
Tale relazione viene eseguita nel rispetto delle vigenti norme per l'esecuzione delle opere in
cemento armato normale e precompresso e delle strutture metalliche, di cui al D.M. 09.01.1996, delle
norme tecniche relative ai "criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e
sovraccarichi", di cui al D.M. 16.01.1996, delle norme tecniche per la progettazione, l'esecuzione e il
collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento, di cui al D.M. 20.11.1987, e delle norme
per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di
fondazione, di cui al D.M. 11.03.1988, dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
20.03.2003 nr. 3.274 “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del
territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica” e successive modifiche
e/o integrazioni, del Decreto Interministeriale del 14.09.2005 con cui sono state approvate le “Norme
Tecniche per le Costruzioni”, del Decreto Ministeriale del 16.01.1996 “Norme tecniche per le costruzioni
in zone sismiche”, del ”Decreto ministeriale (infrastrutture) 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove
norme tecniche per le costruzioni (G.U. n. 29 del 4 febbraio 2008), del DGRV n.71/2008 con cui si
approva la “Mappa di pericolosità sismica del territorio Nazionale”.
Gli interventi interessano la demolizione di porzioni di parete con conseguente inserimento
di n. 2 travi in acciaio, la realizzazione di nuove pareti in muratura portante con fondazione continua in
c.a., gli interventi di miglioramento della connessione tra cordolo perimetrale in c.a. di copertura e travi
in legno ad impostazione orizzontale, per ridurre il Rischio Sismico, come illustrato nella “Relazione
Tecnico – Strutturale in merito all'intervento di Riduzione del Rischio Sismico”.
1.2 CARATTERIST ICHE DEI MATERIALI
I materiali che concorrono alla realizzazione delle strutture sono:
conglomerato classe Rck 300, per le opere di fondazione, con le seguenti tensioni di compressione
ammissibili:
per flessione c = 97.5 daN/cm²
per compressione semplice 0.7 c = 68.2 daN/cm²
mentre le tensioni tangenziali ammissibili valgono:
c0 = 6.0 daN/cm²
c1 = 18.3 daN/cm²
conglomerato classe Rck 300, per le strutture in elevazione, con le seguenti tensioni di compressione
ammissibili:
1.0 RELAZIONE ILLUSTRATIVA
per flessione c = 97.5 daN/cm²
per compressione semplice 0.7 c = 68.2 daN/cm²
mentre le tensioni tangenziali ammissibili valgono:
c0 = 6.0 daN/cm²
c1 = 18.3 daN/cm²
acciaio per barre ad aderenza migliorata tipo FeB44k con tensione ammissibile a = 2600 daN/cm².
1.3 CARATTERIST ICHE DEL TERRENO
Non è stata condotta alcuna analisi sul terreno di fondazione trattandosi di costruzioni di
modesta rilevanza, che ricadono in zone ben conosciute dal punto di vista geotecnico, ai sensi
dell’art. 6.2.2, ultimo capoverso del D.M. 14/01/2008). Si raccomanda al Direttore dei Lavori la
scrupolosa verifica di tali considerazioni e la precisa definizione della profondità del piano d'appoggio
delle fondazioni.
2.1 CARATTERIST ICHE DEI COMPONENTI STRUTTURALI
2.1.1 PREMESSA
Tale relazione viene eseguita nel rispetto delle vigenti norme per l'esecuzione delle opere in
cemento armato normale e precompresso e delle strutture metalliche, di cui al D.M. 09.01.1996, delle
norme tecniche relative ai "criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e
sovraccarichi", di cui al D.M. 16.01.1996, delle norme tecniche per la progettazione, l'esecuzione e il
collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento, di cui al D.M. 20.11.1987, e delle norme
per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di
fondazione, di cui al D.M. 11.03.1988, dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
20.03.2003 nr. 3.274 “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del
territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica” e successive modifiche
e/o integrazioni, del Decreto Interministeriale del 14.09.2005 con cui sono state approvate le “Norme
Tecniche per le Costruzioni”, del Decreto Ministeriale del 16.01.1996 “Norme tecniche per le costruzioni
in zone sismiche”, del ”Decreto ministeriale (infrastrutture) 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove
norme tecniche per le costruzioni (G.U. n. 29 del 4 febbraio 2008), del DGRV n.71/2008 con cui si
approva la “Mappa di pericolosità sismica del territorio Nazionale”.
2.1.2 CARATTERIST ICHE DEI MATERIALI
I materiali che concorrono alla realizzazione delle strutture sono:
conglomerato classe Rck 300, per le opere di fondazione, con le seguenti tensioni di compressione
ammissibili:
per flessione c = 97.5 daN/cm²
per compressione semplice 0.7 c = 68.2 daN/cm²
2.0 RELAZIONE DI CALCOLO
mentre le tensioni tangenziali ammissibili valgono:
c0 = 6.0 daN/cm²
c1 = 18.3 daN/cm²
conglomerato classe Rck 300, per le strutture in elevazione, con le seguenti tensioni di compressione
ammissibili:
per flessione c = 97.5 daN/cm²
per compressione semplice 0.7 c = 68.2 daN/cm²
mentre le tensioni tangenziali ammissibili valgono:
c0 = 6.0 daN/cm²
c1 = 18.3 daN/cm²
acciaio per barre ad aderenza migliorata tipo FeB44k con tensione ammissibile a = 2600 daN/cm².
2.1.3 CARATTERIST ICHE DEL TERRENO
Non è stata condotta alcuna anal i s i su l ter reno di fondazione t rattandos i d i
costruz ion i d i modesta r i levanza, che r icadono in zone ben conosc iute dal punto d i
v i s ta geotecnico, ai sens i del l ’art. 6 .2 .2 , u l t imo capoverso del D.M. 14/01/2008). S i
raccomanda al D i rettore dei Lavor i la scrupolosa ver i f ica d i tal i cons ideraz ioni e la
prec isa def in iz ione del la profondi tà del piano d'appoggio del le fondazion i .
2.2 DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA E DEI CARICHI
2.2.1 DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA
La presente relazione si riferisce al calcolo strutturale relativo agli interventi di Ristrutturazione
e Adeguamento funzionale dell'edificio denominato “Ex Palestrina” adibito ad uso dell'Istituto
scolastico Statale “Marco Belli”.
Gli interventi interessano la demolizione di porzioni di parete con conseguente inserimento
di n. 2 travi in acciaio, la realizzazione di nuove pareti in muratura portante con fondazione continua in
c.a., gli interventi di miglioramento della connessione tra cordolo perimetrale in c.a. di copertura e travi
in legno ad impostazione orizzontale, per ridurre il Rischio Sismico, come illustrato nella “Relazione
Tecnico – Strutturale in merito all'intervento di Riduzione del Rischio Sismico”.
2.3 DIMENSIONAMENTO E VERIF ICA DELLE STRUTTURE
2.3.1 PROGETTAZIONE STRUTTURALE in zona s ismica 3
La progettazione ed il calcolo delle opere in c.a. è stata eseguita, in termini di
predimensionamento, secondo le norme “Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento
armato normale e precompresso e per le strutture metalliche” (D.M. 9 gennaio 1996 e D.M. 16 gennaio
1996) e successive.
In accordo alla Nuova Normativa Tecnica per le Costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008),
relativamente ai metodi di verifica, essendo la costruzione di tipo 2 (abitazione privata) e classe d'uso II
ricadente in zona 3, a valle del predimensionamento, sono state condotte verifiche puntuali delle
sezioni maggiormente sollecitate secondo il metodo di verifica agli Stati Limite.
Si è proceduto quindi alla verifica sismica dell'intero edificio ipotizzando un sistema di
comportamento globale al sisma, con forze sollecitanti orizzontali applicate a livello degli impalcati
sopportate dagli elementi più rigidi della struttura.
Per tal i ver i f iche s i è fat to r i fer imento al la Nuova Normat iva Tecnica per le
Cost ruz ioni (D.M. 14 gennaio 2008).
2.3.2 TRAVI
Per quanto riguarda il dimensionamento e la verifica delle travi del solaio, si è considerato
lo schema statico di trave continua su più appoggi:
1
L 1
1
2
L 2
2
3
L N
N
CARICO ACCIDENTALE
CARICO PERMANENTE
PESO PROPRIO
N+1
Si allega il tabulato riguardante la verifica delle travi (allegato A).
2.3.3 FONDAZIONI
Le fondazioni vengono calcolate come travi rovesce su suolo elastico, schematizzato con il
“coeff. Di Winkler” espresso in daN/cm3:
L
1
1
1
2
L 2
2
3
NL
N
SCARICO PILASTRI
COEFF. WINKLER
CARICO TOTALE
PESO PROPRIO
N+1
Si allega il tabulato riguardante la verifica delle fondazioni (allegato B).
2.3.4 ANCORAGGI BULLONATI
Gli sforzi sollecitanti sui sistemi di ancoraggio sono state desunte dai risultati ottenuti mediante
l'analisi modale con spettro di risposta allo stato post interventi illustrata nella “Relazione Tecnico –
Strutturale in merito all'intervento di riduzione del Rischio Sismico”.
Riportiamo qui le immagini dei risultati che interessano in questa sede.
Modello post interventi
Piastra particolare “A”
Sforzi normali sulle nuove travi in legno
Lo s forzo maggiore d i traz ione r i su l ta essere:
N = 7410 daN
Riport iamo tabel la car ichi forn i ta dal la d i t ta “F i scher” per tassel l i t ipo TA M.
Res is tenza a traz ione n. 5 tassel l i TA M12 = 1800 daN x 5 =
= 9000 daN > N = 7410 daN
Res is tenza a tagl io n. 3 bul lon i Φ20 = 1050 daN/cmq x 3 ,14 cmq x 3 =
= 9891 daN > N = 7410 daN
Piast ra par t icolare “B”
Sforzi normali sulle catene delle capriate
Lo s forzo maggiore d i traz ione r i su l ta essere:
N = 4040 daN
Res is tenza a traz ione n. 4 tassel l i TA M12 = 1800 daN x 4 =
= 7200 daN > N = 4040 daN
Res is tenza a tagl io n. 3 bul lon i Φ16 = 1050 daN/cmq x 2 ,01 cmq x 3 =
= 6332 daN > N = 4040 daN
- Allegato A - verifica delle travi
VERIFICA A FLESSIONE TRAVI PRINCIPALI IN ACCIAIO DI SOLAI
Caratteristiche del materiale: Fe 360
Tensione ammissibile: 1600 (daN/mmq)
Modulo di elasticità: 2100000 (daN/cmq)
Peso specifico: 7850 (daN/mc)
Limitazione freccia massima: L/ 200
DATI DI PROGETTO
Luce di calcolo: L 2,8 (m)
schema di calcolo
lunghezza solaio sx (L1) 6 (m) Qlunghezza solaio dx (L2) 4,7 (m)
lunghezza sporgenza dx (L2) 0 (m)
L1 L2 o sporto
carichi sul solaioQperm. 200 (daN/mq)
Qacc. 130 (daN/mq)
Qtot. 330 (daN/mq)
Carico solaio trave: 1765,5 (daN/m)
Carico muro trave: 1560 (daN/m)
CARATTERISTICHE DELLA SEZIONE
Tipo: 2HEA140
A 62,8 (cmq)
J 2066 (cm4)
W 310 (cm3)
p.p 49,30 (daN/m)
VERIFICA
Qtot. 3325,5 (daN/m)
p.p 49,30 (daN/m)
Qcalcolo 3374,80 (daN/m)
Momento massimo: 3307,30 (daN*m)
Tensione massima: 1066,9 < 1600 (daN/cmq) tensione ammissibileFreccia massima: 0,62 < 1,4 (cm) freccia ammissibile
Reazioni appoggi: 4724,7 (daN)
- Allegato B - verifica delle fondazioni
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
CALCOLO TRAVE SU SUOLO ELASTICO
Lavoro : F I LO TIPO
CARATTERISTICHE TRAVE
Lunghezza del la trave = m 6 .39
Modulo d i e last ic i ta ' = kg/cmq 300000.00
Coeff ic iente d i Winkler = kg/cmc 4 .00
SEZ IONE TRASVERSALE
Base infer io re = cm 50.00
Altezza = cm 30.00
Momento d' inerz ia = cm4 112500.00
Al fa: radice quarta d i KB/4EJ = 1/cm 0 .01
CARICHI CONCENTRATI
1 ton. 0 .500 a l l 'asc issa d i m 0 .500
2 ton. 0 .500 a l l 'asc issa d i m 5 .890
CARICHI R IPARTI T I
1 t/ml 2 .000 dal l 'ascissa d i m 0 .500
t/m l 2 .000 a l l 'asc issa d i m 5 .890
2 t/ml 0 .800 dal l 'ascissa d i m 0 .500
t/m l 0 .800 a l l 'asc issa d i m 5 .890
3 t/ml 0 .400 dal l 'ascissa d i m 0 .000
t/m l 0 .400 a l l 'asc issa d i m 6 .390
RISULTATI
X Ascisse sez ioni
Y Abbassament i (pos i t iv i verso i l basso)
R Rotaz ioni (pos i t ive orar ie)
P Press ion i su l ter reno (pos i t ive verso i l basso)
M Momenti (pos i t iv i tendono le f ib re in fer ior i )
T Tagl i (pos i t iv i verso l 'a l to a s in i s t ra d i X)
X(m) Y(cm) R(rad*10^3) P(t/mq) M(t*m) T(t)
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
1 .55 0 .150 0 .189 6 .002 0 .424 -0 .003 (M max)
0 .00 0 .108 0 .315 4 .326 0 .000 -0 .000 (M min)
3 .23 0 .165 -0 .003 6 .600 0 .355 0 .003 (P max)
0 .00 0 .108 0 .315 4 .326 0 .000 -0 .000 (P m in)
0 .50 0 .124 0 .303 4 .950 0 .233 0 .960 (T max)
5 .89 0 .124 -0 .303 4 .950 0 .233 -0 .960 (T min)
0 .00 0 .108 0 .315 4 .326 0 .000 -0 .000
0 .50 0 .124 0 .303 4 .950 0 .233 0 .960
1 .00 0 .138 0 .256 5 .513 0 .385 0 .170
1 .50 0 .149 0 .195 5 .964 0 .424 0 .007
2 .00 0 .157 0 .133 6 .291 0 .408 -0 .059
2 .50 0 .162 0 .075 6 .498 0 .377 -0 .058
3 .00 0 .165 0 .021 6 .592 0 .356 -0 .019
3 .50 0 .165 -0 .032 6 .581 0 .359 0 .030
4 .00 0 .162 -0 .087 6 .462 0 .383 0 .062
4 .50 0 .156 -0 .146 6 .230 0 .414 0 .051
5 .00 0 .147 -0 .209 5 .875 0 .422 -0 .033
5 .50 0 .135 -0 .268 5 .397 0 .364 -0 .222
6 .00 0 .120 -0 .309 4 .815 0 .140 -0 .735
6 .39 0 .108 -0 .315 4 .326 0 .000 -0 .000
regione
committente
ENRICO BONETTO INGEGNERE
progettista
PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE
elaborato
progetto
VENETO
provincia
comune
VENEZIA
PORTOGRUARO
C.F. BNT NRC 72P27 G224J
DELL'EDIFICIO DENOMINATO "EX PALESTRINA"RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO FUNZIONALE
PROVINCIA DI VENEZIADipartimento dei Servizi al Territorio
L'ELABORATO È TUTELATO DAI DIRITTI D'AUTORE E NON POTRÀ ESSERE COPIATO, RIPRODOTTO O ALTRIMENTI PUBBLICATO, IN TUTTO O IN PARTE, SENZA IL CONSENSO DELLO STESSO. OGNI UTILIZZO NON AUTORIZZATO SARÀ PUNITO A NORMA DI LEGGE.
Via Enrico Medi n. 1 - 35010 Vigonza (Pd)Tel (+39) 049.8005935 - Fax (+39) 049.8599099http://www.etcstudio.it - email: info@etcstudio.it
p.zza G. Marconi 10 - Portogruaro (VE)
ad uso dell'Istituto Statale "Marco Belli"
28 marzo 2013
data
Gestione Patrimonio Edilizio
Strutture presenti
Fondazioni
Struttureverticali
Struttureverticali
Tavole allegateal progetto
TAV. U Pianta delle fondazioni Pianta della copertura
Plinti di fondazione
Travi di fondazione
Platee di fondazione
con bicchiere
Pilastri in CA
Setti in CAColonne in acciaio
Pilastri in legno
Pareti in muratura portante
Tavolati interni
senza bicchiere
su pali dirette
su pali dirette
su pali dirette
intonacate faccia-vista
interne esterne
Travi in CA
Travi in legnoTravi in acciaio
Solaio
Scale
laterocemento legno
CA acciaio legno
in opera prefabbricati
in opera prefabbricati
Travi in CAP
acciaio CAP
ELEMENTO 3TECNICO
descrizione
modalità uso
anomalie possibili 1
guasti
controlli
cause
intervento
anomalie possibili 3
guasti
controlli
cause
intervento
anomalie possibili 4
guasti
controlli
cause
intervento
periodicitàdei controlli 1
descrizione
Assestamento differenziale delle fondazioni per cedimenti del terreno (es. traslazione verticale, traslazione orizzontale, rotazione). Schiacciamento per carico localizzato. Schiacciamento dovuto al Ispezione tecnico specializzato, progettazione di rinforzi, sottofondazioni locali, eliminazione delle cause delle eventuali modifiche geomorfologiche del terreno.
Valutazione visiva per determinare presenza e dimensioni di
Presenza di carichi superiori a quelli di calcolo, cedimenti del terreno al di sotto del piano di posa
Rimozione di carichi e/o ripristino strutturale, progettazione di rinforzi, sottofondazioni locali, eliminazione delle cause delle eventuali modifiche geomorfologiche del terreno.
Rottura che si manifesta in una qualsiasi struttura quando lo sforzo a cui è sottoposta supera la resistenza corrispondente del materiale.Fenditure interne più o meno ramificate (es. lesione isolata, diffusa, a croce, cantonale, a martello, verticale, a 45°, ecc.) e profonde (es.lesione capillare, macroscopica, ecc.).
Fattori esterni ambientali o climatici, incompatibilità dei materiali e dei componenti, mancata manutenzione.
Rimozione delle parti di calcestruzzo ammalorato e della ruggine. Protezione con idoneo passivante e ricostruzione dei copriferri.
Alterazione duratura dell'aspetto e della configurazione, misurabile dalla variazione delle distanze tra i suoi punti.Inflessione visibile; rigonfiamenti; distacchi; lesioni.
Strutture di fondazione organizzate in grigliati di travi poste a diretto contatto con il terreno.
Trasferimento delle sollecitazioni statiche e sismiche della struttura al terreno, entro i limiti di pressioni e cedimenti imposti dal progetto. E' opportuno che la struttura non venga modificata nella sua natura e nelle sue sezioni, in relazione a quanto predisposto dal progettista. Deve essere sottoposta ai carichi per cui è stata progettata.
Degrado che implica l'evolversi di un processo chimico: rigonfiamenti del copriferro.Distacco del copriferro e formazione di colature di ruggine, aspetto degradato.
Travi di fondazione
Corrosione
Visiva
Deformazione
Lesione
frequenza 5 anni
interventi 2descrizione
frequenza quando occorre
interventi 6descrizione
frequenza quando occorre
Intervento mediante inizione di amteriale adeguatamente scelto al fine di ripristinare il materiale per il quale si è riscontrata l'anomalia.
anomalie.
Ripristino di parti mancanti o eliminate per ricostruzione dell'integrità dell'elemento.
utente personale specializzato
Ripristino
utente personale specializzato
Iniezioni di prodotti
utente personale specializzato
ELEMENTO 17TECNICO
descrizione
modalità uso
anomalie possibili 11
guasti
controlli
cause
intervento
anomalie possibili 13
guasti
controlli
cause
intervento
anomalie possibili 12
guasti
controlli
cause
intervento
periodicitàdei controlli 1
descrizione
Variazioni di temperatura, penetrazione di acqua, percentuale di umidità.
Ripristino integrità-
Valutazione visiva per determinare presenza e dimensioni di
Infiltrazione laterale della pioggia sulle pareti esposte ai venti dominanti. Infiltrazione dovuta a perdite degli impianti.
Ripristino parziale o rinnovo totale tinteggiatura ed intonaco intradosso solaio. Ispezione tecnico specializzato.
Distacco totale o parziale di scaglie di materiale di forma e spessore irregolari e dimensioni variabili.Scheggiatura e sfarinatura mensola del davanzale, pericolo per l'utenza per possibili cadute di frammenti.
Condizioni termo igrometriche interne non salubri, assenza di adeguato trattamento protettivo, polvere.
Trattamento superficiale con prodotti silossanici.
Presenza più o meno accentuata di vapore acqueo.
Chiazze di umidità sulla pavimentazione e/o sull'intradosso del solaio. Condensa. Variazione di microclima interno. Presenza di microrganismi o organismi (es. funghi, muffe, insetti, ecc.). Diminuzione della resistenza al calore dei locali.
Strutture verticali portanti realizzate in mattoni e malta con finitura di intonaco.
Trasferire le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dai piani della sovrastruttura al piano di fondazione.
Variazione del livello qualitativo della finitura superficiale.
Incremento della porosità e rugosità della superficie, variazione cromatica, aspetto degradato.
Pareti in muratura portante intonacate
Alterazione finitura superficiale
Visiva
Umidità da infiltrazione
Scagliatura
frequenza 5 anni
interventi 5descrizione
frequenza quando occorre
interventi 2descrizione
frequenza quando occorre
Ripristino di parti mancanti o eliminate per ricostruzione dell'integrità dell'elemento.
anomalie.
Rinnovo finitura protettiva.
utente personale specializzato
Tinteggiatura
utente personale specializzato
Ripristino
utente personale specializzato
ELEMENTO 26TECNICO
descrizione
modalità uso
anomalie possibili 11
guasti
controlli
cause
intervento
anomalie possibili 3
guasti
controlli
cause
intervento
anomalie possibili 4
guasti
controlli
cause
intervento
periodicitàdei controlli 1
descrizione
Assestamento differenziale delle fondazioni per cedimenti del terreno (es. traslazione verticale, traslazione orizzontale, rotazione). Schiacciamento per carico localizzato. Schiacciamento dovuto al Ispezione tecnico specializzato, progettazione di rinforzi, sottofondazioni locali, eliminazione delle cause delle eventuali modifiche geomorfologiche del terreno.
Valutazione visiva per determinare presenza e dimensioni di
Presenza di carichi superiori a quelli di calcolo, cedimenti del terreno al di sotto del piano di posa
Rimozione di carichi e/o ripristino strutturale, progettazione di rinforzi, sottofondazioni locali, eliminazione delle cause delle eventuali modifiche geomorfologiche del terreno.
Rottura che si manifesta in una qualsiasi struttura quando lo sforzo a cui è sottoposta supera la resistenza corrispondente del materiale.Fenditure interne più o meno ramificate (es. lesione isolata, diffusa, a croce, cantonale, a martello, verticale, a 45°, ecc.) e profonde (es.lesione capillare, macroscopica, ecc.).
Condizioni termo igrometriche interne non salubri, assenza di adeguato trattamento protettivo, polvere.
Trattamento superficiale con prodotti silossanici.
Alterazione duratura dell'aspetto e della configurazione, misurabile dalla variazione delle distanze tra i suoi punti.Inflessione visibile; rigonfiamenti; distacchi; lesioni.
Strutture orizzontali o inclinate che trasferiscono i carichi a pilastri o pareti realizzate con profilati metallici.
Trasferire i carichi dei solai alle strutture verticali. Gli elementi non devono eseere manomessi in alcun modo pena la loro stabilità. E' vietata l'apertura di fori di qualsiasi genere se non predisposte direttamente in stabilimento.
Variazione del livello qualitativo della finitura superficiale.
Incremento della porosità e rugosità della superficie, variazione cromatica, aspetto degradato.
Travi in acciaio
Alterazione finitura superficiale
Visiva
Deformazione
Lesione
frequenza 5 anni
interventi 2descrizione
frequenza quando occorre
interventi 6descrizione
frequenza quando occorre
Intervento mediante inizione di amteriale adeguatamente scelto al fine di ripristinare il materiale per il quale si è riscontrata l'anomalia.
anomalie.
Ripristino di parti mancanti o eliminate per ricostruzione dell'integrità dell'elemento.
utente personale specializzato
Ripristino
utente personale specializzato
Iniezioni di prodotti
utente personale specializzato
RELAZIONE IN BASE AL CAPITOLO 10.02 DEL D.M. 14/01/2008
1. Software di calcolo utilizzati
– ENG
– ENG 5.0
– STRAUS7
– PRONTWIN 2010
– Fogli di calcolo autoprodotti
2. Software ENG
Descrizione
Il software ENG è prodotto da SigmaC Soft Engineering Software. Si tratta di un programma di calcolo
strutturale in ambiente DOS che consente il progetto e la verifica di elementi in cemento armato alle tensioni
ammissibili, utile al predimensionamento.
Nello specifico si divide in otto sezioni:
– strutture intelaiate,
– travi continue,
– verifica di sezioni in c.a.,
– travi su suolo elastico,
– muri di sostegno,
– verifica di pilastri in c.a.,
– verifica travi in c.a.,
– ripartizione forze sismiche.
Il software permette di sintetizzare gli elementi strutturali in due dimensioni, impostare le condizioni di
vincolo, i carichi distribuiti e concentrati, permanenti o variabili, secondo i più frequenti schemi statici.
Le strutture di fondazione sono considerate poggianti su suolo elastico alla Winkler.
Affidabilità
Il produttore ha verificato l'affidabilità del codice di calcolo attraverso un numero significativo di casi prova in
cui i risultati dell'analisi numerica sono stati confrontati con soluzioni teoriche.
Dichiarazione di attendibilità dei risultati ottenuti mediante calcolo
Il progettista strutturale dichiara che il calcolo riportato nella relazione si ritiene verificato e attendibile.
Le verifiche riportate nella relazione sono state controllate mediante opportuni calcoli sintetici effettuati dal
progettista sulla base della propria esperienza e di quanto proposto dal D.M. 2008.
3. Software ENG 5.0
Descrizione
Il software ENG 5.0 è prodotto da SigmaC Soft Engineering Software. Si tratta di un programma di calcolo
strutturale che consente il calcolo delle sollecitazioni di progetto per elementi in cemento armato, acciaio o
legno, utile per individuare le sezioni più sollecitate e l'entità di tali sollecitazioni.
Nello specifico si divide in tre sezioni:
– verifica di sezioni,
– calcolo travi continue,
– calcolo telai piani.
Il software permette di sintetizzare gli elementi strutturali in due dimensioni, impostare le condizioni di
vincolo, i carichi distribuiti e concentrati, permanenti o variabili, secondo i più frequenti schemi statici.
La verifica delle sezioni è effettuata alle Tensioni Ammissibili, quindi raramente il progettista strutturale
utilizza tale parte del programma.
Affidabilità
Il produttore ha verificato l'affidabilità del codice di calcolo attraverso un numero significativo di casi prova in
cui i risultati dell'analisi numerica sono stati confrontati con soluzioni teoriche.
Dichiarazione di attendibilità dei risultati ottenuti mediante calcolo
Il progettista strutturale dichiara che il calcolo riportato nella relazione si ritiene verificato e attendibile.
Le verifiche riportate nella relazione sono state controllate mediante opportuni calcoli sintetici effettuati dal
progettista sulla base della propria esperienza e di quanto proposto dal D.M. 2008.
4. Software STRAUS7
Descrizione
Il software STRAUS7 è prodotto da HSH. Si tratta di un programma di calcolo strutturale che permette di
modellare in tre dimensioni l'intera struttura agli elementi finiti attraverso la generazione di nodi e di elementi
piani bidimensionali di collegamento tra essi. Ai nodi e agli elementi è possibile attribuire condizioni di
vincolo, carichi permanenti e variabili, proprietà caratteristiche del materiale. Il software di calcolo, a
modellazione avvenuta, è in grado di effettuare analisi statiche, modali, spettrali, di resistenza al calore,
consegnando risultati in termini di sollecitazioni, tensioni, deformazioni, spostamenti, vibrazioni su ogni
singolo elemento modellato.
I vincoli al suolo o all'esistente sono decisi dal progettista.
Affidabilità
Il produttore ha verificato l'affidabilità del codice di calcolo attraverso un numero significativo di casi prova in
cui i risultati dell'analisi numerica sono stati confrontati con soluzioni teoriche.
Dichiarazione di attendibilità dei risultati ottenuti mediante calcolo
Il progettista strutturale dichiara che il calcolo riportato nella relazione si ritiene verificato e attendibile.
Le verifiche riportate nella relazione sono state controllate mediante calcoli effettuati con altri programmi più
semplici come il software ENG (di cui si dichiara sopra il metodo di verifica dell'attendibilità) e opportuni
calcoli sintetici effettuati dal progettista sulla base della propria esperienza e di quanto proposto dal D.M.
2008.
5. Software PRONTWIN 2010
Descrizione
Il software PRONTWIN è di supporto al Prontuario per il Calcolo di Elementi Strutturali, è realizzato a cura di
Claudio Messina e Leonardo Paolini per Mondadori Education Spa. Si tratta di una raccolta di fogli elettronici
atti a risolvere semplici calcoli di natura geometrica sulla sezione (momenti statici e d'inerzia), risolvere
semplici schemi statici ed effettuare un primo dimensionamento di sezioni in acciaio, legno o cemento
armato. E' possibile scegliere se effettuare le semplici verifiche alle tensioni ammissibili o agli stati limite
secondo il D.M. 2008.
Tale programma è utilizzato dal progettista strutturale esclusivamente per risolvere rapidamente alcune
questioni nella fase di predimensionamento, pertanto è raramente inserito nella relazione di calcolo. E'
utilizzato frequentemente per la verifica agli Stati Limite di sezioni in c.a. presso-inflesse. E' anche utile alla
verifica dell'attendibilità di altri software più complessi.
Affidabilità
Il produttore ha verificato l'affidabilità del codice di calcolo attraverso un numero significativo di casi prova in
cui i risultati dell'analisi numerica sono stati confrontati con soluzioni teoriche.
Dichiarazione di attendibilità dei risultati ottenuti mediante calcolo
Il progettista strutturale dichiara che il calcolo riportato nella relazione si ritiene verificato e attendibile.
I risultati ottenuti sono controllati periodicamente mediante calcoli sintetici effettuati dal progettista sulla base
della propria esperienza e di quanto proposto dal D.M. 2008.
6. Fogli di calcolo autoprodotti
Descrizione
Il progettista si avvale di fogli di calcolo in Excel autoprodotti per la verifica di sezioni agli Stati Limite e alle
Tensioni Ammissibili, o di casi particolari che non sono trattati con gli altri sistemi di calcolo utilizzati, quali ad
esempio tipologie strutturali miste ed effetti del secondo ordine.
Dichiarazione di attendibilità dei risultati ottenuti mediante calcolo
Il progettista strutturale dichiara che il calcolo riportato nella relazione si ritiene verificato e attendibile.
I risultati ottenuti dai fogli di calcolo autoprodotti sono controllati periodicamente mediante calcoli sintetici
effettuati dal progettista sulla base della propria esperienza e di quanto proposto dal D.M. 2008.