Post on 22-Jul-2020
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VOLONTARIATO LIBERO
PERIODICO ANIMALISTA NUMERO 03
Grazie ai volontari che li hanno salvati eGrazie ai volontari che li hanno salvati eGrazie ai volontari che li hanno salvati eGrazie ai volontari che li hanno salvati e a chi ha aperto il cuore adottandoli.a chi ha aperto il cuore adottandoli.a chi ha aperto il cuore adottandoli.a chi ha aperto il cuore adottandoli.
SommarioSommarioSommarioSommario
- Lettere a Babbo NalaleLettere a Babbo NalaleLettere a Babbo NalaleLettere a Babbo Nalale. . . . Pag.Pag.Pag.Pag.1111
- C0nsigli pratici per sopravvivere. C0nsigli pratici per sopravvivere. C0nsigli pratici per sopravvivere. C0nsigli pratici per sopravvivere. Pag.Pag.Pag.Pag.3333
- E’ sbagliato dare amore ?E’ sbagliato dare amore ?E’ sbagliato dare amore ?E’ sbagliato dare amore ? Pag.Pag.Pag.Pag.5555
- LLLLaaaa tortura non è culturatortura non è culturatortura non è culturatortura non è cultura . . . . Pag.Pag.Pag.Pag.7777
- Dieci sempDieci sempDieci sempDieci semplici regole per..lici regole per..lici regole per..lici regole per...... Pag.Pag.Pag.Pag.8888
- Chef AnselmòChef AnselmòChef AnselmòChef Anselmò . . . . Pag.10Pag.10Pag.10Pag.10
. . . . Una pantera in miniaturaUna pantera in miniaturaUna pantera in miniaturaUna pantera in miniatura .... Pag.1Pag.1Pag.1Pag.11111
- Dialogo tra Babbo Natale e … Dialogo tra Babbo Natale e … Dialogo tra Babbo Natale e … Dialogo tra Babbo Natale e … Pag.1Pag.1Pag.1Pag.12222
- Per EttorePer EttorePer EttorePer Ettore . . . . Pag.Pag.Pag.Pag.11113333
- PrologoPrologoPrologoPrologo. . . . Pag.Pag.Pag.Pag.11114444
Volontariato libero è prodotto da Volontariato libero è prodotto da Volontariato libero è prodotto da Volontariato libero è prodotto da Una Zampa per lUna Zampa per lUna Zampa per lUna Zampa per la Va Va Va Vitaitaitaita
Proteggere gli animali contro la crudeltà degli
uomini, dar loro da mangiare se hanno fame, da
bere se hanno sete, correre in loro aiuto se
estenuati da fatica o malattia, questa è la più
bella virtù del forte verso il debole.
Giuseppe Garibaldi
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Dicembre 2014 - NNNNumero 3umero 3umero 3umero 3
Lettere a Babbo Natale
Avete mai pensato a come si approccerebbero il cane e il gatto nel dover scrivere una
lettera a Babbo Natale? Il mio Freddie la scriverebbe di sicuro così …
Ciao, vecchio ciccione! Quest'anno anch'io che sono un gatto, cioè una creatura
meravigliosa e perfetta, ho pensato di "abbassarmi" a chiederti alcune cosucce,
perché da solo non riesco ad ottenerle. E' un po' umiliante per me capirai... Pensa
che un tempo ero una divinità (tu no, vero? mai stato? Non puoi capire quindi…)
ma anch'io mi rassegnerò a scriverti la solita banale lettera ,sperando che almeno la cosa funzioni. Tengo a
precisare che la lettera è banale non sicuramente io!
Dunque Barba Bianca ecco le mie richieste:
- I cani non devono più abbaiare perché io ho un udito molto sviluppato e sono sempre un po' nervosetto,
quindi mi snervano.
- I cani non devono più accostarsi alla poltrona preferita del nostro umano, perché quella è anche la mia
preferita, la devo cospargere del mio odore così dopo mi sento più tranquillo quando mi ci metto sù, quello
sgradevole odore di cane abusivo mi esaspera.
- I miei proprietari devono osservarmi a lungo e attentamente per capire quali pappe mi piacciono di più: se
svuoto la ciotola in un colpo solo è ok, se ne mangio la metà e ritorno dopo qualche tempo è passabile, se
la annuso esitante e dopo qualche boccone li guardo disperato e non mi ci accosto più è da evitare, se non
l'assaggio nemmeno, be' a quel punto ... la dessero al cane!
- A tutti deve essere chiaro che il vero ed unico padrone di casa sono io e che agli umani spetta solo di
pagare l'affitto, il mutuo, le tasse e ovvio il cibo a me!
- Gli umani devono capire che l'ora in cui loro si sveglieranno la decido io, in genere lo capiscono, ma
impiegano troppo tempo ed io mi stanco, passeggio sulle loro schiene, “impasto”, gli mordicchio gli alluci,
gli cotono i capelli, miagolo fino allo sfinimento, finché loro si rendono conto che quello non è un incubo,
ma la realtà, si rassegnano ad accettarlo e si svegliano. Ma dovremmo stringere i tempi, ogni mattina tutto
questo lavoro è molto stressante per me, lo sai nò che sono pigro!
- Le poltrone sono mie, le sedie sono mie, i divani sono miei, il letto è mio, i tappeti sono miei, le tende
sono mie, gli asciugamani sono miei, i soprabiti sono miei, cappelli e sciarpe sono miei, tutti i ripiani e le
mensole sono miei, tutti i fili sono miei, tutti i mobili sono miei, sopra e sotto. Agli altri abitanti della casa
restano il water ed il lavandino, forse,anzi no pensandoci bene solo il WC il lavabo mi piace!
- Voglio un armadio tutto mio pieno di cassetti e ripiani misteriosi con posticini ben nascosti,un armadio ad
“apertura di gatto”, mi diverte tanto giocare a nascondino e sentire che mi cercano e non mi trovano, e poi
riapparire improvvisamente dal nulla!
- La lettiera deve essere di quelle che piacciono a me, la crisi per me non esiste quindi, di ai “miei” umani
che non facciano i taccagni se no la faccio fuori!
- Nessuno deve toccare le mie vibrisse.
- E qui mio caro “ciccio natale” devi dare il meglio, divieto assoluto a livello mondiale e perché no anche
galattico dell’amputazione delle unghie, per me e i miei fratelli non sono unghie, é come se ad umano
amputassero le mani, come fanno a non capirlo???
- I vicini di casa dei gattari/e che si occupano di una colonia felina, non devono più prendersela né con loro
né con noi, devono invece aiutarli e farci tante coccole, sappiano tra l'altro, che se ci fanno causa il giudice
dà ragione a noi ,con noi è sempre una guerra persa.
- Nessuno deve far male ad un gatto mai e poi mai e per nessun motivo!
-Tutti devono amarci, proteggerci e viziarci,siamo bellissimi e buffissimi, da millenni incantiamo l'umanità,
ci meritiamo tutto il suo amore.
Ciccio non deludermi in fondo mi sono tenuto,se farai bene il tuo lavoro il prossimo anno ti permetterò di
rendermi ancor più felice,non ringraziarmi lo so,sono generoso.
Buon Natale
1
E per la legge del contrappasso …
Egregio signor Babbo Natale,
da parte di tutti i miei fratelli e sorelle cani volevo innanzitutto porgerLe i nostri più
sentiti auguri di Buone Feste, come sa, a noi le feste piacciono e siamo sempre i primi a farle!
Ci è giunta notizia che Lei, durante la notte tra il 24 ed il 25 dicembre va in giro per i cieli portando doni a
tutto il mondo, previa lettera recante elenco dei regali desiderati. E' per questo che mi accingo a
comunicarLe i nostri. Molte richieste riguardano i proprietari, altre i nostri più frequenti e dannosi
coinquilini: i gatti!
- Faccia capire ai proprietari che le loro pantofole in realtà sono nostre, è del tutto inutile che portino a casa
quelle ridicole calzature di gomma inodore, munite peraltro di un fischietto, noi cani non abbiamo mai
capito perché dovrebbero piacerci.
- Vorremmo non essere addobbati tutto l'anno come i nostri umani addobbano l'Albero in questo periodo,
treccine, collanine, perline, fiocchettini, fermaglietti, cerchietti, potrebbe farli smettere???
- I nostri nomi: Massimiliano, Giancarlino, Sebastiano, troppo lunghi ,Napoleone, Alessandro Magno, Odino,
ma chi li conosce? Shakira, Britney, Naomi, lasciamo perdere,un bel “Bobby” non è sempre preferibile?
- Vorremmo che i gatti lasciassero in pace le nostre code,non sono delle liane, non sono fatte per giocarci a
Tarzan sono delle code e sono nostre!
- A noi i biscottini e gli snacks piacciono ma se i proprietari ci portassero più spesso a passeggio, invece di
rimpinzarci a noi piacerebbe anche di più.
- I gatti dovrebbero smetterla di fiondarsi come razzi sulle nostre ciotole per sgraffignare crocchette.
- I gatti dovrebbero smetterla di usarci come materassi-termosifoni.
- Quando il nostro proprietario sta coccolando noi, i gatti dovrebbero smetterla di iniziare a sedurlo con
quei loro giretti danzanti cattura-coccole, tutti gobbi con le code alzate,l'umano inizia a pensare che "il cane
in fondo è più buono, più paziente,più comprensivo, meno esigente, capirà e non se la prenderà a male", e
così molla il cane e va dal gatto!!!
- Divani e poltrone in casa dovrebbero cominciare ad essere considerate di nostra proprietà...
- Dica agli umani che la smettano di farsi passare noi al telefono quando sono fuori, quella cornetta
gracchiante che ha la loro voce, ma non il loro odore è un incubo! Se ci vogliono davvero bene, tornassero a
casa prima.
- Vorremmo anche noi un sabato sera mondano qualche volta, uscire con gli amici, andare al pub.
- Venendo a cose più serie, potrebbe far eliminare dal vocabolario espressioni come “cane bastardo”, “solo
come un cane”, “trattare come un cane”, “cani e porci”?. Grazie!
Per quest'anno può bastare … C'è però un'ultima preghiera, per quelli fra noi più sfortunati: vorremmo che
nessun cane fosse costretto a trascorrere tutta la sua vita dietro le sbarre di un canile,noi siamo cani, siamo
nati per correre, giocare, odorare l'erba, rotolarci nella terra, e dare gioia, fedeltà ed affetto a chi ci è
vicino. “Soli come i cani” non dovremmo vivere mai.
Buon Natale
2
CONSIGLI PRATICI PER SOPRAVVIVERE (entrambi)… Anche se alcuni pet possono rimanere calmi per tutto il periodo natalizio, la maggior parte di loro non resta
indifferente a tutta l’eccitazione e al trambusto che questo periodo si porta dietro. Il loro bisogno naturale
di esplorare li porta a guardare tutto come una gigantesca palestra anzi, una giungla dove affinare le
tecniche di caccia più sopraffini, con tutte le conseguenze del caso. Proprio per questo motivo l’anno scorso
non ho addobbato l’immancabile albero, i tre dell’Ave Maria:Freddie,Susanna e terremoto Osama detto
Teo,avrebbero fatto crollare lo stesso in mia assenza e non solo.
Immaginate di osservare un albero di Natale con gli occhi del vostro cane o del vostro gatto, assistereste
ad uno spettacolo di luci scintillanti, di palline, di fili colorati...quasi come avere un luna park dentro
casa. In realtà gli alberi di Natale possono nascondere delle insidie per i vostri amici a quattro
zampe. Quante volte avete assistito alla scena di pezzi di palline per terra con il vostro gatto che continua a
giocare facendo finta di niente? Per evitare cattive sorprese sotto l'albero eccovi alcuni suggerimenti: i
primi per un natale creativo, il secondo per rendere sicuro e a prova di zampa il vostro tradizionale albero.
L’occorrente per realizzare un albero con i tappi di sughero:
- decine di tappi di sughero di uguale dimensione (la quantità determina la grandezza dell’albero.)
- colla vinilica.
- un nastro da pacco regalo di spessore di un tappo di sughero.
- puntine da disegno.
Lavate i tappi di sughero per rimuovere eventuali tracce di vino e
lasciate asciugare perfettamente.
Contate i tappi che avete a disposizione e calcolate di quanti tappi deve
essere composta la riga di base per creare il vostro albero.
Una volta definito il progetto, iniziate a incollare i tappi di sughero uno
accanto all’altro.
Procederete con le righe successive più corte, fino ad arrivare alla punta
del vostro albero. Lasciate riposare finché l’albero sia perfettamente
incollato e stabile.
Coprite i contorni esterni del vostro alberello con il nastro, aiutandovi
con qualche puntina per appuntarlo nei punti più difficili. Terminate la
punta con un fiocco o tagliate il nastro e
appuntate il puntale che avete scelto.
L’albero è pronto e personalizzabile secondo i
vostri gusti!
Con i tappi di sughero si possono realizzare simpatici alberelli di Natale,
ghirlande da appendere alla porta di casa (o all’interno della vostra dimora), si
possono realizzare dei presepi in sughero, dei campanellini e persino delle
renne! Insomma, come avete potuto capire con i tappi di sughero ci si può
divertire tantissimo senza spendere nulla perché questi sono oggetti che già
avete in casa. Con un po’ di colla, un taglierino e qualche altra cosetta che avete
già a portata di mano, si possono realizzare tantissimi ornamenti deliziosi,
originali, personali e a prova di Pet, una soddisfazione megagalattica!
3
Volete fare solo gli addobbi per l’albero?Un ottimo aiuto ve la fornisce la
pasta.
Come fare gli angioletti della foto: un rigatone rappresenta il corpo, 2
lumachine o pipe (il nome dipende molto dalla marca di pasta prescelta)
formano le braccia, uno gnocchetto la testa e una farfalla le ali.
Con un pacco di pasta di ciascuno di questi 4 formati potrete ricavare
un’infinità di angeli!
Con le ruote potrete realizzare delle stelle, vi basterà incollarne 7 a
corolla, cioè una centrale e tutte le altre attorno come se fossero i petali
di un fiore e poi aggiungere i raggi (altre 2 ruote per lato.)
Se desiderate creare delle stelle più particolari potete incollare a due a due le penne, incollarle tra di loro a
formare una stella e infine porvi una farfalla al centro.
Tra le decorazioni non può mancare Babbo Natale,iI nostro rigatone
penserà sempre a rappresentare il corpo, due pipe rigate
rappresenteranno le braccia, una ruota rappresenterà la testa e non
può mancare il classico berretto per il quale ci verrà in aiuto una
conchiglietta capovolta. E la barba, direte voi? Possiamo utilizzare uno
gnocchetto da incollare a metà della ruota o in alternativa degli
spaghetti sminuzzati.
Che ne dite di creare anche delle candele? Potete farlo incollando tre
o quattro rigatoni sovrapposti inserendo all’interno dell’ultimo un
fusillo o un gnocchetto per simulare la fiammella.
Se invece la vostra creatività è sopita dal logorio quotidiano e la tradizione troppo predominante la prima
mossa importante da fare è scegliere bene la posizione dell'albero,deve essere collocato lontano da
qualsiasi aiuto per la raffinata arte dell'arrampicata in cui soprattutto i gatti sono maestri indiscussi,quindi
l'albero va messo lontano da mobili, ripiani o sedie.
Il cane invece ama marcare il proprio territorio e potrebbe scambiare il vostro albero domestico per l'albero
di un parco e fare lì i propri bisogni. Per scongiurare questo pericolo potete utilizzare degli spray atossici ma
dall'odore repellente per gli animali.
Oltre che ben collocato, l'albero di Natale perfetto deve anche possedere una base larga e pesante
per evitare i temibili ribaltamenti,potrebbe essere utile assicurare l'albero agganciandolo al muro o al
soffitto.
La base dell'albero è anche il luogo deputato per lasciare i regali in attesa della Vigilia e del momento
magico in cui verranno scartati. Un momento magico e di sorpresa che potrebbe essere guastato
dalla curiosità dei cani e dei gatti e dalla loro voglia di spacchettare o addirittura masticare i nostri doni con
un po' di anticipo sui tempi,per questo è meglio pensare a soluzioni alternative!
Le lucine rendono scintillante il nostro albero, ma una scintilla che non dobbiamo far scoccare è quella
elettrica tra il nostro gatto e il nostro cane. Per evitare che prendano la scossa rosicchiando i fili sarebbe
meglio farli passare dentro tubi di protezione.
Se avete scelto un albero vero e non finto, avete un altro nemico da combattere:gli aghi di pino. Gli aghetti
potrebbero essere scambiati dai vostri amici a quattro zampe per nuove crocchette filiformi alquanto
indigeste, per questo occorre sistemare alla base dell'albero un telo o un contenitore che raccolga gli
aghi dispersi.
E finalmente passiamo ai decori, una sola parola d'ordine: materiale infrangibile,via libera a legno, feltro,
cartone, sughero .Controllate inoltre che le vernici utilizzate siano atossiche, i pelosi potrebbero mettere
gli addobbi in bocca scambiandoli per giocattoli.
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E’ SBAGLIATO DARE AMORE?
La sensibilità verso le altre specie suscita spesso fastidio immotivato e reazioni illogiche.
Recentemente è comparsa una lettera sul quotidiano La Stampa di un sacerdote che si lamentava per i
“troppi gatti" in Italia: “Otto milioni di gatti in Italia! Quanto si
spende per mantenerli? Ma soprattutto: un gatto può riempire un
cuore?”
Ho letto un articolo dove una giornalista si lamentava per la
troppa attenzione che viene data agli animali, e riporta
(appoggiandola) la denuncia pronunciata da una suora: “Pensiamo
più ai cani che ai bambini”.
Non credo che chi ama gli animali non ami il suo prossimo,anzi è
vero il contrario. Spesso chi ama gli animali è molto più sensibile e attento verso gli altri uomini di chi non li
ama.
La sensibilità verso le creature viventi, siano uomini o animali, porta innegabilmente ad essere più attenti ai
problemi degli altri, la pietà e la misericordia verso i deboli, verso chi soffre e si trova nel bisogno. Credo
che dovrebbe essere estesa a tutti, siano essi uomini o animali.
In un mondo in cui c’è bisogno di solidarietà e compassione, le parole o le posizioni di tizio o caio possono
dare indicazioni che vanno nella direzione opposta, cioè verso l’indifferenza e l’insensibilità. Un atto
d’amore non sia mai sbagliato, è forse peccato dare amore?
Eppure spesso chi ama gli animali si sente porre obiezioni del tipo "anche gli uomini soffrono, perché
privilegiare gli animali?"
E' vero che ci sono molti altri problemi che affliggono l'umanità e la sofferenza degli animali non è certo
l'unica piaga, ma queste obiezioni spesso provengono da persone che non aiutano né gli animali né gli
uomini.
La sofferenza è sofferenza che sia animale o umana, la pietà e l’amore sono sentimenti che non
dovrebbero avere confini o barriere ideologiche.
La mia battaglia in difesa degli animali non è nata da una posizione ideologica ma da un senso di pietà e
compassione verso creature che soffrono e che vivono in condizioni tali da far vergognare di appartenere al
genere umano. Ho visto (come penso molti di voi) situazioni e scene talmente penose da non riuscire più a
scordarle, soprattutto perché assolutamente inutili quando non dannose.
E’ ormai noto che gli allevamenti intensivi sono la maggior causa dell’inquinamento del pianeta, è noto che
la carne non solo non è necessaria per una alimentazione equilibrata, ma è la maggior causa di tumore e
provoca tutta una serie di altre patologie.
E’ oggi risaputo che la vivisezione e la sperimentazione animale sono pratiche che non hanno alcuna utilità
per la ricerca scientifica, le reazioni umane ai farmaci sperimentati su animali sono differenti, come
dimostra una vasta casistica.
I sostenitori della vivisezione, per colpire l'emotività delle persone che non sanno cosa sia la
sperimentazione animale e quanto sia inutile, spesso pongono l’interrogativo: "Preferisci salvare un topo o
un bambino?”. In realtà la vivisezione ammazza il topo e fa diventare una cavia il bambino.
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Chi ha avuto modo di convivere con un animale avrà potuto constatare quanto possano essere sensibili e
intelligenti, quanto siano attenti e comunicativi. Come si può tollerare che esseri intelligenti, con il solo
torto di non appartenere alla nostra specie, possano essere quotidianamente torturati, uccisi, umiliati, in
maniera totalmente gratuita? E’ questa la “civiltà” a cui siamo arrivati, nel varcare la soglia del terzo
millennio?
Per questi, e per mille altri motivi, do attenzione al problema degli animali e cerco ogni volta che posso di
fare qualcosa per aiutarli. Non ha senso fare una scala di priorità per il tipo di aiuto da dare agli esseri che
soffrono, o una gerarchia di sofferenza, la sofferenza è sofferenza, sia essa vissuta da un uomo o da un
essere non umano. E molte volte questo tipo di obiezioni riesce ad inibire un aiuto che poi non si traduce in
nessun altro tipo di solidarietà.
Leggo sulla stampa queste righe: “lo stesso amore, rispetto, attenzione, solidarietà, cura, generosità,
tolleranza, disponibilità che la società oggi ha per gli animali, li vorrei per bimbi e anziani. Anzi no, ne vorrei
di più per bimbi e anziani.” Ma ci sei o ci fai? Mi chiedo a quali lettori si rivolga costui, ma di sicuro non ha
molta stima di loro se pensa che a leggerla siano solo persone disinformate e disposte ad accettare i più
biechi luoghi comuni mascherati da informazione.
La società oggi avrebbe amore, rispetto, solidarietà verso gli animali? E come concilia questa convinzione
chi ha scritto quelle parole, con la pratica della vivisezione, con le condizioni disumane degli animali negli
allevamenti intensivi, con i macelli?
Se proprio vogliamo fare una graduatoria della sofferenza, di certo gli animali sono la fascia più debole tra
le deboli, quella che più di ogni altra ha bisogno di tutela e di aiuto per andare in pari con un minimo di
dignità di cui qualsiasi essere vivente dovrebbe avere diritto.
Amore, rispetto, solidarietà verso gli animali non sono certo valori acquisiti dalla nostra società attuale, se
vengono tollerate come normalità certe pratiche di cui ci si dovrebbe vergognare.
C’è anche chi contesta gli animalisti con luoghi comuni tipo: "anche gli animali si uccidono tra di loro, che
c'è di male a cacciarli?", "è assurdo non mangiare la carne e poi indossare la cintura di pelle", o anche “e
alle piante non pensi?”
Ma in fondo queste sono disquisizioni che ci si può permettere quando si ha "la pancia piena", io penso che
prima di tutto si debba eliminare la sofferenza inutile, e ce n'è tanta, tantissima! Facciamo qualcosa per
abolire la vivisezione, pratica inutile quanto dannosa, che serve solo a mantenere un business utile allo
status quo, oltre che a far "divertire" e impratichire molti giovani medici. Aboliamo gli allevamenti intensivi.
Aboliamo la sofferenza-spettacolo, come i vari Palii, i circhi equestri; proviamo ad entrare nell'ottica di dare
un po' più di dignità a questi esseri che, se pur di sembianze diverse, dimostrano in mille occasioni di essere
intelligenti e sensibili. Risolti questi problemi potremo permetterci il lusso di disquisire su questioni etiche
più generali e filosofeggiare sul senso dell'universo.
Ma prima c'è molto da fare.
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LA TORTURA NON E’ CULTURA
Sorprendentemente nel XXI secolo,la corrida è ancora praticata in molti paesi del mondo,per la vergogna di
coloro che dicono che viviamo in un mondo evoluto e civile.
Tuttavia questi spettacoli continuano ad esistere grazie a potenti Lobby
che le appoggiano. Tali Lobby mantengono questo business sanguinario
per puro lucro,al costo della tortura,sofferenza e morte degli animali.
Essi ricevono l’appoggio dei governi, nazioni e dalle associazioni
locali,ricevono finanziamenti da imprese desiderose di promuovere il
proprio marchio per attribuirgli un “sapore culturale”,e hanno
l’appoggio dei mezzi d’informazione e delle riviste mondane a cui piace
mostrare le immagini degli eroi della corrida,senza tenere in minima
considerazione la sofferenza inflitta agli animali.
Nonostante negli ultimi anni ci sia stato un aumento di consapevolezza sul problema da parte del
pubblico,questa minoranza continua ad arricchirsi torturando tori e cavalli.
Le corride di beneficienza per raccogliere fondi per i bambini del terzo mondo,per la ricerca del
cancro,ecc.,sono altri tentativi appariscenti per divulgare questo “sport” dandogli una parvenza di
rispettabilità.
Come se ciò non bastasse è consuetudine che corride siano fatte in “onore” dei santi,questa ultima frase si
commenta da sola!
La verità è che non esiste alcuna giustificazione morale per rifiutarsi di prendere in considerazione la
sofferenza di un essere vivente,sia esso umano o non umano.
Non finirò mai di scrivere che gli animali sono esseri senzienti che provano felicità, gioia, dolore,paura
proprio come noi,non vi è nessuno divertimento nel farli soffrire per il nostro diletto. Questi spettacoli di
brutalità e violenza vanno fermati.
Un piccolo passo separa coloro che torturano gli animali e infliggono loro sofferenza,dal fare lo stesso sui
propri simili.
Jeremy Bentham una volta disse:”NON IMPORTA SE ESSI POSSONO RAGIONARE,NON IMPORTA SE ESSI
POSSANO PARLARE, CIO’ CHE IMPORTA E’ SE ESSI POSSANO SOFFRIRE”.
6
7
DIECI SEMPLICI REGOLE PER UN NATALE MIGLIORE
In realtà Natale non è una festa così benevola per gli animali. Come
diceva Roberto Benigni qualche anno fa: "Prova a chiedere a un
tacchino cosa pensa del Natale".
Il Natale stimola la gente a mille buoni propositi che sono di solito
rivolti agli esseri umani e si esauriscono, spesso, a Santo Stefano o nel
migliore dei casi con l'inizio dell'anno nuovo.
Mi sono così chiesta cosa potrebbe fare un animalista o in generale
una persona di "buona volontà" per comprendere nella festa del
Natale anche tutte le altre specie. E così è venuto fuori questo
decalogo che sicuramente non è esaustivo su quanto noi possiamo
fare per gli animali, ma comunque può risultare una semplice traccia
che ognuno può personalizzare come meglio crede.
1) Salviamo il tacchino.
Una semplice maniera per celebrare il Natale è pranzare vegetariano, rinunciando a tutti i prodotti che
derivino dalla morte degli animali, primo tra tutti il paté di fegato d'oca, ottenuto inchiodando al terreno
questi animali e ingozzandoli fino a fargli scoppiare il fegato.
2) Ricerca senza animali.
La bontà stimolata dal Natale, spesso si manifesta con più o meno generose offerte alle associazioni per la
ricerca, dimenticando che parte dei soldi sono impiegati per esperimenti con animali. Il risultato è un mare
di sofferenza e un'ingente quantità di soldi sprecati per esperimenti che non hanno nessun'attinenza con
quanto succede nella nostra specie. Così sarebbe altamente auspicabile chiedere alle associazioni per la
ricerca garanzie serie e documentate che nessun soldo sarà impiegato per la vivisezione.
3) Un cane per una vita.
Nessun periodo dell'anno è così favorevole per gli acquisti degli animali:cuccioli di cani e gatti, ma non solo,
sono venduti in grande quantità per fare felici soprattutto i bambini. Dopo sei mesi però, questi animali
sono diventati grandi e in vacanza molti alberghi non li vogliono. Se veramente volete regalare a vostro
figlio un animale, pensateci bene e da adulti riflettete anche sull'impegno che tale scelta implica. Se la
decisione sarà per accogliere un animale in casa, andate nei canili e nei gattili e ridate una vita a questi
esseri che hanno avuto la sfortuna di aver trovato sulla loro strada qualche essere umano di poco cervello e
cuore. In caso contrario astenersi!
4) Il circo della tristezza.
Ogni anno nel periodo natalizio arriva un circo, credo che la situazione sia analoga in tutte le grandi città.
Così molte famiglie decidono di andare con i figli a vedere questo spettacolo che insegnerà ai bambini che
la vita è fatta di soprusi e che, spesso, i più forti dispongono a piacimento dei più deboli, fino al punto di
umiliarli, perché nei circhi di questo si tratta. Un leone che salta nel cerchio di fuoco è un insulto alla sua
fierezza, l'elefante che si alza sulle zampe posteriori, schiacciando l'intestino e provando forte dolore, è
un'umiliazione verso la potenza di questo stupendo animale.
Genitori, astenetevi da mettere a contatto troppo presto i bambini con le brutture che gli adulti sono in
grado di creare.
5) Un morbido cappotto di sangue.
Natale cade sempre il 25 dicembre, in pieno inverno:regalare un caldo cappotto può essere un'ottima idea
che, in qualche modo, trasmette anche un senso di calore umano. Per gli animali che hanno dato la loro
vita per creare una pelliccia, la visione della questione è parecchio differente. E in generale trovo, di solito,
l'approccio un po' schizofrenico. La gente s'intenerisce per i cuccioli di cane e gatto, tanto da regalarli, ma
acquista capi di abbigliamento che sono derivati dallo scuoiamento di altri cuccioli che hanno avuto la
sfortuna di nascere della specie sbagliata, non siamo al Polo Nord e comunque anche li ormai esistono capi
di abbigliamento che scaldano molto più delle pellicce. Lasciate la pelle ai legittimi proprietari.
8
6) La bellezza che uccide.
La vanità è femmina, almeno un tempo si diceva così, oggi non ne sono così
convinta. Comunque, che sia uomo o donna, a Natale tra i regali più gettonati vi
sono cosmetici e prodotti di bellezza. Ancora troppe poche persone sanno
che per sperimentare la maggioranza di questi prodotti sono presi dei conigli,
messi in apparecchi di contenzione, spalmato il cosmetico negli occhi e tenuti per
giorni in queste condizioni. La cura della persona è un aspetto positivo che
dimostra autostima, la vanità è una sua estremizzazione di solito criticabile.
Comunque sia, cerchiamo di iniziare a Natale nello scegliere quei prodotti che
non sono stati testati sugli animali e che risultano così più in sintonia con una
festa di pace.
7) Un grande sogno che avanza.
La difesa degli animali è un tema che coinvolge sempre più persone e gli ideali
animalisti sono fatti propri da una discreta fetta della popolazione. A portare
avanti queste istanze in maniera organizzata sono le associazioni che, per
sopravvivere, e soprattutto per operare in maniera incisiva, hanno bisogno di
soldi. Facciamoci un bel regalo di Natale, prendiamo la tessera di un'associazione
animalista e possibilmente, l'anno successivo non dimentichiamoci di rinnovarla.
8) Il cibo della speranza.
L'estate è la stagione più nefasta per i canili e i gattili perché, come ho già ricordato, si riempiono di tutti gli
ex cuccioli acquistati per il precedente Natale e diventati troppo ingombranti per le ferie.
Il periodo natalizio è però, anche quello più rigido e la vita degli sfortunati animali nei canili e nei gattili
diventa precaria per il freddo. Se non potete o non scegliete di dargli una nuova casa, potete comunque
fare molto, portate cibo, coperte o qualsiasi cosa che possa aiutare a passare l'inverno. Alcuni canili
permettono alla gente di andare nelle giornate di festa a prendere un cane e portarlo fuori a correre.
Provate a farlo anche voi, magari potrebbe anche scoccare una scintilla tra voi e questo animale.
9) Sani guastafeste.
Proviamo a essere un po' rompiscatole, a Natale in fondo, essendo tutti più buoni, difficilmente qualcuno ci
picchierà! Nei molti pranzi cui parteciperemo proviamo a fare presente alcuni comportamenti
contraddittori, in maniera decisa, convincente, documentata, ma soprattutto garbata. Ad esempio,
ricordiamo che i botti tanto divertenti per alcuni, sono un trauma per la maggior parte degli animali.
10) Il nostro futuro.
I bambini sono il nostro futuro, sono la nostra speranza per un mondo migliore, i genitori sono depositari di
una grande responsabilità, quanto viene da loro fatto o detto lascia delle impronte indelebili nella memoria
e anche nell'inconscio dei piccoli. Nel periodo natalizio non esistono però solo le azioni da non farsi (come
ad esempio non andare al circo o non acquistare un animale se la scelta non è ben ponderata), ma esistono
anche i comportamenti che sarebbe auspicabile che i genitori tenessero. In questo periodo, magico per i
bambini, fate a loro presente che anche gli animali posso vivere serenamente, se noi lo vogliamo.
Regaliamo magari un libro o un video che insegni ai nostri figli cosa siano gli animali e perché hanno il
diritto di essere rispettati.
9
CHEF ANSELMO’
Se i vostri cari non ne vogliono più sapere del panettone aperto durate le festività e
vi dispiace buttarlo non disperate: ecco una ricetta che fa al caso vostro!!
I muffin di panettone sono deliziosi dolcetti arricchiti con piccoli pezzi di panettone
e scorza d'arancia che potrete preparare con il panettone avanzato.
La base di questi dolcetti è quella dei muffin ma l'aggiunta del dolce natalizio per
eccellenza li rende profumati, morbidissimi e irresistibili.
Un modo alternativo di mangiare il panettone che conquisterà anche chi,
nell'eterna opposizione, preferisce il pandoro!
Ingredienti per 15 muffin
- Panettone 150 g
- Bicarbonato mezzo cucchiaino
- Burro a temperatura ambiente 190 gr
- Farina 00 400 gr
- Latte 200 ml
- Lievito chimico in polvere per dolci 1 bustina
- Sale 1 pizzico
- Uova 3 medie
- Arance la scorza di 1 non trattata
- Zucchero 200 g
Per preparare i muffin di panettone per prima cosa sfilacciate il panettone in pezzi piccoli e tenetelo da
parte.In una ciotola setacciate la farina insieme al lievito, al bicarbonato e al sale . Lavorate con una
planetaria o con uno sbattitore elettrico il burro con lo zucchero fino a
ridurlo in crema . Aggiungete una alla volta le uova , le polveri e per
ultimo il latte a filo , continuando a montare. Quando gli ingredienti
saranno ben amalgamati tra loro, aggiungete la scorza grattugiata di un
arancia non trattata e il panettone sfilacciato prima , quindi incorporatelo
al composto con una spatola. Trasferite il composto in una sac-à-poche ,
preparate uno stampo da muffin con i pirottini e riempiteli fino al bordo .
Cuoceteli in forno già caldo a 180° per 25 minuti : ecco pronti i muffin di
panettone!
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UNA PANTERA IN MINIATURA
Diverse organizzazioni di salvataggio animali lo hanno denunciato, i gatti
neri sono in svantaggio significativo quando si tratta di adozione, i gatti
neri hanno la metà delle probabilità di trovare una casa rispetto ai gatti
con il pelo di altro colore.
Perché i gatti neri hanno meno probabilità di essere adottati?
Non c’è una risposta precisa e scientifica a questa domanda,
probabilmente tutto dipende dalla superstizione.
La tradizione vuole il gatto nero come emblema principale di sfortuna,
un pregiudizio che giunge sin dal Medioevo quando purtroppo venivano
bruciati vivi, i piccoli dal manto nero sono sempre stati temuti e odiati. Questa terribile nomea non li ha
abbandonati e in alcune zone sono ancora molto perseguitati.
Negli ultimi anni, in prossimità della notte delle streghe, si è registrato un aumento delle sparizioni e delle
morti feline.
Ecco quindi 10 buoni motivi per scegliere un gatto nero.
Prima di tutto non si corre il rischio di perderlo in mezzo alla neve, abitate in un posto di mare? Niente
paura, il gatto nero risalta anche sulla spiaggia!
Il nero va con tutto, se state per uscire per una serata elegante e il vostro adorato micio vi chiede le ultime
coccole, potrete fargliele senza remore: i peli che vi rimarranno addosso non si noteranno affatto!
I gatti neri sembrano delle pantere, il loro comportamento regale è più che evidente.
Un gatto nero non potrà che aggiungere eleganza alla vostra casa.
Nero è bello, pensate alle infinite sfumature: nero intenso, ramato, sfumato nero, nero blu, nero con
macchie bianche, nero lucido, e poi … nero con gli occhi gialli, nero con gli occhi verdi, nero con gli occhi
grigi …
Quando si ama un gatto nero, la fortuna è dalla nostra parte! Anche Groucho Marx lo diceva: “Un gatto
nero che attraversa la vostra strada, significa che sta andando da qualche parte”.
I gatti neri sono divertenti, giocosi, pieni di vitalità e di energia, sono come il sole in una giornata piovosa,
sono semplicemente fantastici.
Adottare un gatto nero è un “atto di coraggio” nei confronti dell’immaginario comune,che vuole i gatti neri
magri, brutti, con baffi e artigli lunghissimi, cupe figure di ogni favola,vedendolo nella sua maestosità dovrà
ricredersi.
L’amore non conosce colore.
Infine, ragione non meno importante per adottare un gatto nero, è sovvertire le statistiche!
“ Dedicato a Luna e Zoe due gatte meravigliosamente nere,dalla forza e dal temperamento invidiabile.”
Questo scritto risale al Dicembre 2013 volevo semplicemente cambiare la dedica ma poi ho pensato …
Saluto la mia Zoe che oggi non c’è più e do il benvenuto a Ginger che di temperamento ne ha da vendere!.
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DIALOGO TRA BABBO NATALE E LA BEFANA Siamo in casa di Babbo Natale, in località che non posso rivelare per ovvi
motivi. Fuori c’è la neve (questo è un buon indizio per trovare la casa!) e
dalla finestra si vedono le renne mansuete che cercano stentati fili d’erba
(e le renne sono un altro indizio, su, ormai dovrebbe essere facile!).
Babbo Natale ha un biglietto in mano e va su e giù per la stanza, “Questo è un altro.Vogliono tutto da me,e se ne ricordano sempre a Natale…!”
La Befana che parla poco, si limita a un cenno d’assenso e riprende a
rammendare una calza, poi alza gli occhi al cielo, come per dire (ma, in
realtà, non lo dice): “Con i tempi che corrono chissà che ci metterò dentro”.
Cosa procura tanto affanno a Babbo Natale? Presto detto: i biglietti a lui diretti.
Fino all’anno scorso il problema non s’era posto perché nessun desiderio, pretesa o rivendicazione veniva a
turbare il Natale di Babbo Natale,grazie alle Poste i biglietti con i desideri più stravaganti giungevano
sempre in ritardo, sicché Babbo Natale si sentiva sollevato da ogni preoccupazione.
Trascorreva così il Natale tranquillo, scorrazzando con le sue renne portando doni a destra e manca.
Ma quest’anno inspiegabilmente arrivano letterine a fiumi: “Babbo Natale, aiutami ad arrivare alla fine del mese con la mia pensione …” o “Fai ritornare da me Caterina che non mi vuole più bene …” o “Mi porti un televisore che trasmetta solo programmi intelligenti?”. “È una parola!”, pensava Babbo Natale.
E ancora: “Mi porti il vetro per il mio I phone che si è rotto?”. E qui Babbo Natale pensò” cos’è un I phone?”,
e ancora: “Il mio lavoro non mi piace, vorrei beccare un terno al lotto, così mi riposo un po’…” oppure
“Babbo Natale, perché non fai ribassare il prezzo delle cime di rapa?...” e così via.
“Vorrei… vorrei… vorrei… Quanti vorrei!”, disse seccato Babbo Natale. Poi guardò dalla finestra e vide da
lontano gli abeti natalizi artificiali, scintillanti di lampadine, e spiegò alla Befana: “Li hanno messi in molte stazioni ferroviarie e i passeggeri, tra un ritardo e l’altro, per far passare il tempo, ci appiccicano i bigliettini con i desideri , il sistema funziona meglio delle Poste, perché, appena un bigliettino viene appeso al ramo, il desiderio, come portato dall’aria, si materializza qui da noi”. Alla Befana venne subito in mente il fax, ma
non lo disse. “Lo scorso anno”, aggiunse Babbo Natale, “alcuni bigliettini sono arrivati a Carnevale. Peggio per loro”.
“Senti questo!”, disse Babbo Natale, sventolando l’ultimo desiderio appena giunto. Si schiarì la voce: “Ehm, ehm… Caro Babbo Natale,… eccetera… eccetera… ti scrivo questa lettera… eccetera… eccetera… per dirti che sono molto triste, anche se fra pochi giorni è Natale…”. Babbo Natale si rattristò anche lui,diede
un’occhiata al mittente: “È stata scritta da un bambino e mi sa che è un altro che ci chiede l’impossibile”,
disse pensieroso alla Befana e si rigirò il biglietto tra le mani.
La Befana un pò corrucciata, commentò: “Oh, immagino! Vorrà tanti di quei giocattoli strani e costosi,sai, quelle cose elettroniche e altre diavolerie che io, anche volendo, non saprei neppure dove trovare. Senza considerare che l’euro è stata una mazzata anche per noi Befane!”.
Babbo Natale l’interruppe: “Per la verità non vuole niente di tutto questo”.
“Niente?”, si stupì la Befana. “Ma non è possibile!”.
“Questo qui vuole solo la pace e il rispetto verso tutti gli esseri viventi”.
“Che modello?”, chiese sospettosa la Befana,e aggiunse: “Di certo vorrà l’ultima versione che, ovviamente, è sempre la più costosa”.
“Se è cara”, convenne Babbo Natale, “credo proprio che non possiamo permettercela,la pace costa, mi sa che anche quest’anno ce la sogniamo”.
Poi guardò ancora una volta il foglietto ed esclamò: “Ma la lettera non è diretta a noi!”.
“Fammi vedere, vecchio rimbambito”, disse la Befana, strappandogliela di mano.
“E adesso”, disse babbo Natale, “come faccio a farla arrivare a Quello che sta lassù?”
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PER ETTORE
Addio per sempre amico mio,
novembre da me ti ha portato via.
L’ultima volta che mi sei salito in braccio,
sapevo che quella sarebbe stata l’ultima,
sapevo che non ti avrei più rivisto.
Come vorrei vederti ancora,
sentirti fare le fusa,
vederti dormire e venirti a fare un po’ di coccole.
Come vorrei accarezzarti,
toccare il tuo piccolo musetto bianco e rosso,
vederti correre insieme alla tua amichetta Luna.
Riposa adesso fra gli Angeli e le stelle.
Addio per sempre amico mio,
mi raccomando controlla la piccola Viola
e dille che anche se a distanza e per pochissimo le ho voluto bene.
Addio per sempre amico mio,
anzi scusa mi correggo,
ti dico solo arrivederci …
La Zia
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PROLOGO ...
Ed eccoci ad un altro Natale,certo ho ricordi di Natali molto più sentiti,via via ogni anno il Natale lo si sente
sempre meno.
Forse quello che ci tocca vedere tutto l’anno,non ci fa sentire ne migliori ne tanto meno più “buoni” come
vorrebbe la migliore tradizione.
La corsa al tacchino di Natale o all’agnolotto & Co. non aiuta.
L’anno scorso scrivevo per un'altra associazione animalista,poi iniziò un alterco proprio in prossimità del
Natale,per cui non pubblicarono l’ultimo giornalino scritto da me,questa precisazione va fatta perché ho
deciso di riprendere delle cose scritte in quell’occasione.
Buttarle via mi sarebbe dispiaciuto, non è semplice articolare certi argomenti ,la sofferenza è sempre
molto complicata da trattare.
Tornando al Natale, da tempo i miei doni vengono selezionati molto ,per cui rimangono: genitori, marito ,
figli pelosi e amici intimi.
La cosa che ritengo bella del regalo, che sia Natale o no, è il pensare al regalo non al regalo di per se.
Per i miei amati gatti l’anno scorso mi sono sbizzarrita,ma con estrema delusione ho capito che forse
sarebbe meglio investire i miei soldi in maniera differente.
In barba alle cucce & Co. Teo dorme dentro un cartone, soprannominato dalla Zia Erika” il
clochard”,Freddie su una amaca che non ne può più, ma guai sparisse fortuitamente,e Susy su un cuscino
capitato li per caso,oppure su di me.
Poiché cucce ,tappetini e ceste vengono contemplate silenziosamente,mi permetto un consiglio :portate i
vostri cani a fare lunghe passeggiate nei boschi con la scusa delle festività,e per quei pigroni dei gatti
lanciatevi sui dolcetti fatti per loro,altro che maglie, amache e cucce,anche loro saranno felici di avervi
intorno più del solito.
Auguriamo a voi tutti un sereno Natale in compagnia pelosa con gioia ,fusa e tanto amore.
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