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Prof. Danilo MONARCA
Associazione Italiana di Ingegneria Agraria
Tavola rotonda
Energia e ricerca: i poli tecnologici e le università, una risorsa da valorizzare
Roma, 3 aprile 2014
L’INTERVENTO ANALIZZERA’ DUE ASPETTI
1. Le opportunità per il Lazio legate alla utilizzazione delle biomasse di origine agricola e forestale
2. Il ruolo della ricerca e dell’Università
Prof. Danilo MonarcaDipartimento Agricoltura, Foreste, Natura ed Energia
monarca@unitus.it
la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l'acquacoltura, gli sfalci e le potature provenienti dal verde pubblico e privato, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani – D.Lgs.03/03/2011 n° 28 articolo 2 comma “e”.
Definizione di Biomassa
Utilizzo energetico delle biomasse
Bioenergie
Residui e prodotti forestali
Residui agroindustriali
Produzioni agricole
Short Rotation ForestryForeste urbane
Disponibilità delle biomasse Scarti delle lavorazioni agroindustriali
Scarti delle lavorazioni agroforestali
Scarti delle industrie di trasformazione del legno
Rifiuti organici delle industrie di trasformazione
Rifiuti degli allevamenti zootecnici
Rifiuti solidi urbani e speciali (RSU, RS e CDR)
Italia: 25Mt/anno, di cui 15/20Mt/anno utilizzabili per una conversione energetica (fonte ENEA)
Valore Energetico delle Biomasse
Disponibilità: 15 Mt/anno
Potere calorifico medio: 34,7 kWh/t
Disponibilità di energia: 4,5 Mtep/anno(circa il 2,3% del nostro fabbisogno energetico)
• Determinazione della quantità dei residui legnosi ricavabili per unità di superficie (circa 2,0 t/ha)
• Valutazione del costo di trasformazione del materiale residuale in cippato
• Caratterizzazione fisico-chimica del cippato di nocciolo
Utilizzo delle biomasse derivanti
dalla coltivazione del nocciolo
Utilizzo delle biomasse derivanti dalla coltivazione dell’olivo
Utilizzo delle biomasse derivanti dalla coltivazione dell’olivo
Potature disponibili circa 3 t/ha
INCENERIMENTO A BORDO CAMPO
TRONCHETTI CON Ø ≥ 6-8 CM USATI COME LEGNA DA ARDERE
Rimozione e smaltimentoI residui della potatura
vengono andanati al centro dell’interfila e rimossi con una “forca” agganciata al sollevatore del trattore
Prospettive per il settore agricolo:l’approccio di filiera
Due tipologie di filiera:
A - Filiera corta
B - Filiera distribuita
A) filiera corta
• biomasse disponibili e concentrate (gusci, scarti, sanse, liquami e deiezioni
zootecniche);
• minor costi energetici ed economici per il trasporto e lo stoccaggio;
• sfruttamento sul posto attraverso le tecnologie più appropriate in funzione della quantità e della distribuzione temporale
Alcune considerazioni finali
Per le biomasse:
• Tecnologie disponibili e sufficientemente mature
• Necessità di ridurre i costi economici ed energetici delle fasi di campo e di trasporto
• Approccio di filiera Prospettive incoraggianti, soprattutto per le filiere corte
• Necessità di approfondire i bilanci energetici ed economici per le filiere distribuite (fattori di scala)
• Importanza del ruolo di Regione, Enti locali e associazioni produttori
• Opportunità di impiego di manodopera
Energia per l’agricoltura
• Autoapprovvigionamento elettrico– Solare fotovoltaico– Sviluppo di impianti a biogas di piccola taglia
(<100 kW)– Mini-idraulico (aree montane e collinari)
• Recupero del minieolico
• Autoapprovvigionamento termico– Biomasse– Solare termico
Grazie per la cortese attenzione
Prof. Danilo MonarcaDipartimento Agricoltura, Foreste, Natura ed Energia
monarca@unitus.it Associazione Italiana di Ingegneria Agraria