+ All Categories
Home > Documents >  · anche la parte del ragionamento di Susanna Camusso sulla riproposizione dell’antica...

 · anche la parte del ragionamento di Susanna Camusso sulla riproposizione dell’antica...

Date post: 21-Feb-2019
Category:
Upload: tranque
View: 213 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
17
Transcript

Venerdì 11 gennaio

NOTIZIE IN PRIMO PIANO

Sulle prime pagine di oggi le notizie politiche messe più in evidenza riguardano ancora una volta lo scontro interno al governo e il riequilibrio tra i vari

protagonisti. Sono molti i commentatori che insistono sul nuovo profilo del

presidente del Consiglio Conte che, uscito rafforzato dalla trattativa con

l’Europa, ora sta cercando di giocare la carta del presidente a tutti gli effetti ridimensionando il ruolo del ministro Salvini (lo si è visto per esempio sul caso

dei migranti da far sbarcare). Per quanto riguarda i contenuti in gioco sono

molti i temi che rischiano di far saltare gli equilibri: dalla Tav, le trivelle e i

vaccini, passando ovviamente per le innumerevoli contraddizioni del reddito di cittadinanza e sulla difficoltà di attuare una riforma delle pensioni che non

appare affatto tale. Sul fronte della politica europea da segnalare l’incontro tra

la cancelliera tedesca Angela Merkel e il capo del governo greco Alexis Tsipras

(Su Repubblica si parla dei cambiamenti avvenuti in questi anni da quando la

Germania attaccava la Grecia, Tonia Mastrobuoni, p.31). Su quasi tutte le prime pagine il ricordo di Fabrizio De Andrè, a venti anni dalla scomparsa. La

Cgil si prepara al Congresso di Bari (22-25 gennaio). Oggi si chiuderà il

Congresso dello Spi al Lingotto di Torino, dove ieri è intervenuta la leader della

Cgil, Susanna Camusso

VERSO IL CONGRESSO DI BARI. L’INTERVENTO DI SUSANNA CAMUSSO AL

CONGRESSO DELLO SPI: IL SINDACATO COME ARGINE AGLI EGOISMI E ALLA FRANTUMAZIONE DELLA SOCIETA’. LA CGIL DEVE SAPER RILANCIARE I SUOI

VALORI E DEVE RICOMINCIARE A USARE DI PIU’ IL “NOI”. BASTA CON LA

DELEGITTIMAZIONE DEI GRUPPI DIRIGENTI

Un intervento molto denso di contenuti politici e molto sentito quello di ieri del

segretario generale della Cgil, Susanna Camusso al Congresso dello Spi, il

sindacato dei pensionati, che si chiuderà oggi con l’elezione del gruppo

dirigente. La leader Cgil ha voluto affrontare le due grandi questioni del momento: la capacità effettiva del sindacato confederale di rispondere alle

tante divisioni che la politica (sempre più nazionalista) propone riconquistando

il consenso dei lavoratori alla solidarietà e la capacità del sindacato stesso di

rinnovarsi senza cedere alle tentazioni corporative. Si deve cioè valorizzare quella pratica di confederalità che ha sempre unito e ha permesso nella storia

di far convivere posizioni politiche diverse. In questo contesto Susanna Camusso non ha risparmiato qualche critica allo Spi, osservando per esempio

che il XX Congresso si concluderà senza un intervento della Cgil come è

sempre stato nella prassi congressuale del sindacato dei pensionati e di tutte le

categorie. Netta la risposta alle accuse di violazione delle regole. In questo

percorso congressuale, ha ribadito Camusso, non c’è stata alcuna violazione delle regole statutarie e, rispondendo all’appello lanciato dal segretario Ivan

Pedretti nella sua relazione introduttiva di mercoledì, Camusso ha detto che il

vero rischio di questo Congresso è quello di rovinare il grande lavoro che ha

portato negli ultimi mesi alla condivisione (al 98%) del Documento “Il lavoro è”. Stanno crescendo troppi “io”, ha detto il segretario generale, mentre si

dovrebbe avere più rispetto per il “noi”. Si deve quindi lavorare per trovare una

soluzione unitaria facendo però piazza pulita di quel processo di

delegittimazione dei gruppi dirigenti che si è palesato negli ultimi tempi. Passiamo da un documento unitario che è stato condiviso da migliaia di

delegati e lavoratori alla ricerca delle cose che ci dividono e questo non va

bene. La segreteria confederale – ha ribadito Camusso – è comunque tranquilla

perché la vera preoccupazione non riguarda quello che succederà a Bari,

quanto quello che si dovrà fare dal giorno dopo, in vista della manifestazione unitaria contro le misure del governo del 9 febbraio prossimo. E soprattutto

quello che si dovrà fare nei mesi a venire anche in vista di scadenze

fondamentali come le elezioni europee. Ci sono battaglie decisive da fare come

quella contro il federalismo secessionista che sta passando quasi inosservato. Molto netto anche il discorso sulla disobbedienza civile e l’appoggio

incondizionato ai sindaci che si sono schierati contro il decreto sicurezza e che

appoggiano il sindaco Mimmo Lucano. Per quanto riguarda il sindacato

rimangono fondamentali i temi dell’unità sindacale e della legge sulla rappresentanza, ricordando comunque che le pratiche di disintermediazione (il

governo che parla direttamente con il popolo annullando i corpi sociali

intermedi) non sono cominciate con questo governo, ma purtroppo anche con i

governi precedenti e con i partiti della sinistra. Oggi viviamo un’accelerazione di quei processi mentre il clima di egoismo nel paese rischia di degenerare in

qualsiasi momento come si vede anche dalle azioni delle organizzazioni

neofasciste che – in base alle leggi vigenti – andrebbero sciolte. Interessante

anche la parte del ragionamento di Susanna Camusso sulla riproposizione

dell’antica colpevolizzazione dei più deboli. Lo si vede per esempio dal reddito di cittadinanza: sei premiato se hai un mutuo, sei dimenticato se sei un senza

tetto. “Io – ha detto Camusso – sto con i senza tetto”. Un passaggio

dell’intervento è stato dedicato anche alla battaglia contro la violenza sulle

donne. Riprendendo la proposta di Ivan Pedretti di organizzare una manifestazione di uomini contro la violenza sulle donne, Camusso ha replicato:

“Caro Ivan, se la organizzi, io ci sarò”. Ma intanto bisognerebbe cominciare da

noi stessi, visto che certi linguaggi e certe pratiche che indeboliscono le donne

non sono superati neppure dentro il sindacato.

Oggi RadioArticolo1 manderà in onda l’intervento di Camusso che comunque è già disponibile in podcast sul sito della radio:

https://www.radioarticolo1.it/audio/2019/01/10/38900/il-futuro-corre-sui-

binari-del-lavoro

Su Rassegna Sindacale la sintesi a cura di Maurizio Minnucci.

IL PAESE DEGLI EGOISMI

“Quando un Paese si frantuma, quando cresce la contrapposizione, dobbiamo

osservare che siamo di fronte a profondi egoismi da contrastare con forza. Lo vediamo nelle politiche del governo che non aiutano i giovani, come anche

nelle nuove idee di federalismo. Un processo che l’esecutivo sta portando

avanti nel silenzio di tanti, e non è la prima volta che la destra dà risposte

secessioniste. Eppure c’è una parola che a volte pensiamo cancellata e invece vive in gran parte dei nostri militanti: la solidarietà”. Lo ha detto il segretario

generale della Cgil Susanna Camusso nel suo intervento al congresso dello

Spi in corso al Lingotto di Torino. Tra i tanti egoismi da contrastare nel Paese,

ha ricordato Camusso, c’è anche quello della chiusura dei porti, una decisone che non ha trovato adeguato contrasto nella società civile: “Dobbiamo essere

grati al sindaco Orlando che ha avuto il merito di rompere l’ipocrisia e

dichiarare che siamo di fronte a una legge anticostituzionale; noi saremo al

fianco di tutti i sindaci che non smantellano il sistema Sprar. E speriamo che il nostro congresso – ha aggiunto – sia l’occasione per sottolineare la

consapevolezza collettiva che ci serve per mobilitare le coscienze e impedire

che nel silenzio si determini la secessione”, perché un paese egoista è

“l’opposto del nostro principio di confederalità”.

IL REDDITO DI CITTADINANZA E’ SBAGLIATO

Netta la critica al reddito di cittadinanza: “Non troverò mai ragioni perché un senzatetto debba ricevere un sostegno inferiore rispetto a chi è proprietario di

casa o ha un mutuo, è davvero un moralismo inaccettabile, come lo è l’obbligo

di dover convivere sotto lo stesso tetto per le coppie che si erano separate,

cosa che metterà in grande difficoltà le donne vittime di violenze”. In generale, dunque, sono tante le ragioni per rilanciare la manifestazione del prossimo 9

febbraio insieme a Cisl e Uil: “Ci è chiarissimo il fatto che questa manovra

decide di indebitare il Paese per 50 miliardi per dare riposte elettorali, ma tale

decisone porterà pane e acqua per tutti” e su questo “dobbiamo continuare a

parlare con i lavoratori e i pensionati, perché saranno loro a pagare il conto più salato”. Per fortuna, aggiunge, “le tante cose fatte in questi anni ci consentono

di presentarci nei luoghi di lavoro per spiegare che il governo sta facendo danni

per i lavoratori e per il loro futuro”.

LA DEMOCRAZIA E’ RAPPRESENTANZA

Questo compito, però, è reso arduo dal clima generale di disintermediazione

cavalcato dall’esecutivo stesso “che fa un passaggio in più, arrivando a negare

l’idea della rappresentanza dei soggetti sociali, qualunque essi siano, che riguardino il lavoro, il volontariato o il mondo delle imprese. Ma la democrazia

non si consuma solo nelle scadenze elettorali, vive anche nella

rappresentanza”. In tutto questo, ha osservato Camusso, “voglio ricordare che

la Cgil non ha fatto sconti al governo sin dal primo momento, mettendo subito

in discussone l’idea che si basasse su un contratto, una prima torsione delle regole”. Su questa linea il sindacato vuole impegnarsi attivamente in vista delle

europee di maggio: “Non sarà una campagna elettorale tradizionale, lo

ribadiremo con i lavoratori di tutto il continente: l’Europa può essere ancora il

più grande strumento per difendere il multilateralismo, dobbiamo contrastare la strada del nazionalismo e dell’autarchia imboccata dal nostro governo.

Siamo tra fondatori dell’Unione, non possiamo immaginare di chiudere i

confini”.

“PARLANO DI NOI”. IL CONGRESSO SU SITI E GIORNALI

Dell’intervento di ieri di Susanna Camusso e in generale del confronto interno

alla Cgil in vista dell’appuntamento di Bari si parla oggi su vari quotidiani.

CORRIERE DELLA SERA

La notizia è a pagina 30: “Camusso: lascio l’incarico, ma non la Cgil”. “Tranquillizzo il segretario dello Spi, che ha invitato il congresso a farmi un

applauso perché sto per lasciare: lascio l'incarico ma non la Cgil”. Così Susanna

Camusso, segretaria uscente della Cgil, replica con ironia a Ivan Pedretti,

numero uno dello Spi (pensionati) che sostiene Vincenzo Colla nella corsa alla successione (mentre Camusso appoggia Maurizio Landini).

REPUBBLICA

Su Repubblica (p.27) scrive Paolo Griseri: “Cgil, l’ultima trattativa per non spaccarsi sul nome del segretario”. Lavoriamo per arrivare uniti al Congresso.

Scrive tra le altre cose Griseri: “…Il passaggio decisivo del suo intervento è

quando dichiara che «è necessario continuare a lavorare per trovare una

condizione di ingresso unitario al congresso di Bari». Non è difficile tradurre. Nessuno oggi è in grado di dire come andrà a finire la conta tra i delegati del

congresso nazionale. Se saranno di più quelli favorevoli a Landini o a Colla. Ma

quel che conta, come dice Camusso riprendendo l'intervento del segretario dei

pensionati, Ivan Pedretti, è «mantenere il percorso unitario», evitare cioè che lo scontro tra i due candidati fmisca per mettere in discussione la legittimità e

l'autorevolezza di chi risulterà eletto. Operazione non facile a dieci giorni dal congresso. La situazione può apparire paradossale. Colla e Landini

appartengono ambedue alla maggioranza politica che in mesi di congresso, a

partire dalle assemblee sui luoghi di lavoro, ha approvato al 98 per cento il

documento congressuale, cioè il programma politico su cui impegnare i futuri

dirigenti. Camusso lo rivendica come risultato: «Abbiamo attraversato lunghe stagioni di divisione al nostro interno. Avere trovato un accordo tanto largo è

un risultato importante». Ma proprio mentre la Cgil si trova d'accordo sulla

politica, si divide sulla scelta di chi sia più adatto a portarla avanti. «Vedo il

rischio - dice Camusso - che passiamo dal fatto di avere un documento unitario alla ricerca delle cose che ci differenziano». «È legittimo non condividere una

proposta della segreteria ma bisogna far prevalere le ragioni del noi su quelle

dell'io. È meglio mantenere un'organizzazione pluralista che vivere in una in cui

tutti si incanalano dietro qualcuno».

LA STAMPA

Sul quotidiano torinese si parla del Congresso a pagina 20. “Non scioglie il

nodo della successione a Susanna Camusso il congresso dello Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil, che con i suoi 2,7 milioni di iscritti ha il peso maggiore

all'interno della confederazione. La sfida tra Maurizio Landini, proposto dalla

segreteria e Vincenzo Colla, a cui vanno le preferenze dei pensionati si

chiuderà solo al congresso nazionale di Bari fra due settimane. La seconda giornata di lavori al Lingotto ha confermato la distanza delle posizioni. «Se si

vuole avere un percorso unitario non si tratta di trovare un accordo fra due

candidati, il luogo fisiologico in cui fare le discussioni è la segreteria. L'accordo

deve essere collegiale. È legittimo non condividere la proposta della segreteria, ma uno sfogo a distanza non fa bene alla nostra organizzazione», avverte

Camusso che lascerà l'incarico ma non la Cgil. Oggi il congresso, oltre a

confermare Pedretti alla guida dello Spi, nominerà i delegati al congresso

nazionale: i pensionati ne hanno 212 ma la metà viene lasciata alle altre categorie.

IL MANIFESTO

Sul quotidiano comunista scrive Massimo Franchi (p.4): Scrive tra le altre cose Franchi: “…La proposta di una «soluzione condivisa» avanzata da Pedretti

viene sostanzialmente rimandata al mittente: «E' stata la nostra prima

preoccupazione, Ivan, e la proposta è stata ampiamente collegiale e plurale». E

allora l'unico modo per arrivare a Bari con una «soluzione condivisa» è «continuare a lavorare in segreteria, luogo collettivo». A chi chiede che Landini

e Colla si mettano d'accordo per evitare spaccature, Camusso risponde come

rispose agli inviti a «chiudersi in una stanza con Landini» per superare le

divisioni di 4 anni fa : «Se invochiamo che due si vedano e si mettano

d'accordo, invochiamo l'uomo solo al comando». E ancora: «E' legittimo non condividere una decisione della segreteria però le battaglie politiche si fanno a

viso aperto, me lo avete insegnato voi con la vostra storia». Dopo una

mattinata in cui il gelo con Pedretti era stato sciolto da un incontro, Camusso

ha voluto togliersi più di un sassolino. «Sento parlare tanto di confederalità,

ma rischiamo di diventare una federazione: questo è il primo congresso dello Spi della storia che non si chiude con un intervento della confederazione». E

sul suo futuro precisa: «Sì, Ivan, è vero sto per lasciare, ma vorrei

tranquillizzarti: lascio un incarico, non la Cgil. Molte compagne me l'han- no

chiesto, mi metto a disposizione, sarà il gruppo dirigente a decidere perché è la Cgil che decide, non i singoli. Poi fra qualche anno andrò in pensione e sarò

felice di iscrivermi allo Spi e sono certa che mi accoglierete». Sul governo e

sull'idea di perseguire un'unità confederale lanciata da Pedretti invece i giudizi

sono molto simili e così gli applausi. «Siamo a fianco di Orlando, De Magistris e di chi manterrà gli Sprar per i migranti». E «la negazione che ci siano

organizzazioni sociali, l'autosufficienza della politica mette in discussione le

radici democratiche di questo paese». «Il tema dell'unità, su cui Ivan ha

insistito molto, è fondamentale e dobbiamo portarlo avanti innanzi tutto

riempiendo la piazza della manifestazione del 9 febbraio, sapendo che non sarà facile».

XVIII CONGRESSO CGIL. MANCANO DUE SETTIMANE ALL’APPUNTAMENTO CONCLUSIVO DI BARI

Il XVIII Congresso della Cgil si svolgerà a Bari dal 22 al 25 gennaio prossimi. Ci si arriva dopo una lunga maratona di dibattiti a tutti i livelli e una discussione

che ha coinvolto tutta la Cgil e migliaia di lavoratori. Tra il 5 aprile e il 18

maggio si sono svolte circa 1500 assemblee generali che si sono tenute nei

luoghi di lavoro su tutto il territorio nazionale. Dal 20 giugno al 5 ottobre si sono svolte le assemblee congressuali di base. Il percorso congressuale si

concluderà presso la Fiera del Levante di Bari, dove dal 22 al 25 gennaio avrà

luogo il XVIII Congresso della Cgil nazionale. Il segretario generale Susanna

Camusso ha candidato alla sua successione Maurizio Landini, una proposta

che è stata condivisa dalla maggioranza della segreteria confederale. Durante l’ultima riunione del Direttivo nazionale prima dell’interruzione natalizia, il

segretario confederale Vincenzo Colla è intervenuto per annunciare la sua

decisione di candidarsi e ha poi spiegato le motivazioni di questa decisione in

una conferenza stampa. Ora la scelta finale spetterà all’Assemblea generale nazionale che sarà eletta dal Congresso di Bari.

Per avere informazioni aggiornare e il quadro completo del Congresso è

possibile seguire il sito di Rassegna Sindacale (www.rassegna.it) e le

trasmissioni speciali di RadioArticolo1: http://www.radioarticolo1.it/tag/xviii-congresso-cgil. Sul sito della Cgil nazionale (www.cgil.it) tutti i documenti e le

informazioni utili sul Congresso. La redazione di Rassegna Sindacale ha inoltre

predisposto uno spazio dedicato interamente al Congresso, una pagina

speciale con la selezione delle notizie più importanti relative ai vari Congressi

che si sono già svolti: http://www.rassegna.it/speciali/speciale-xviii-congresso-cgil

SPAZIO LUDOTECA

Al fine di rendere più inclusiva e agevole la partecipazione ai lavori delle

compagne e dei compagni in occasione del XVIII Congresso Cgil, è stato

predisposto uno spazio ludoteca per i bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni, che verrà allestito in un'apposita area all'interno della Fiera del Levante.

Il servizio sarà attivo nelle seguenti date/fasce orarie: 22 gennaio, dalle ore

9,30 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,30 23 gennaio, dalle ore 9,30 alle 12 e

dalle 15,00 alle 18,30 24 gennaio, dalle ore 9,30 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,30 25 gennaio, dalle ore 9,30 alle 12,00.

L’intrattenimento sarà affidato a personale specializzato dell'Associazione

“REVOLUTION STYLE” di Bari e le attività proposte saranno distinte in base alla fascia di età dei bambini interessati. Per i più piccoli (dai 3 ai 6 anni): - bolle di

sapone - zucchero filato - mascotte - giochi vari Per i più grandi (dai 7 ai 10

anni): - baby dance - ballon art - trucca bimbi - proiezione di film d'animazione

- karaoke - digitopittura - giochi vari (staffetta, percorsi, ruba bandiera, etc.) Per rispondere alle richieste che sono pervenute all’organizzazione, la Cgil

nazionale ha attivato anche un servizio rivolto ai bambini più piccoli (12-36

mesi).

Una volta arrivati i genitori dovranno registrare il bambino all'ingresso dello

spazio ludoteca compilando un apposito modulo e lasciando un documento di

identità.

L’area organizzazione della Cgil, per poter predisporre al meglio il servizio, ha

urgente bisogno di conoscere il numero esatto di partecipanti e la loro età. L'invito dunque è a comunicare all'indirizzo mail [email protected]

nome, cognome ed età del bambino entro la giornata di oggi.

NOTIZIE FLASH

SI CHIUDE OGGI A TORINO IL CONGRESSO NAZIONALE DELLO SPI CGIL

Dopo l’intervento del Segretario generale della Cgil Susanna Camusso di ieri,

si chiuderà oggi al Lingotto di Torino il XX Congresso dello Spi, il sindacato dei

pensionati della Cgil.

Oltre agli ultimi interventi dei delegati e delle delegate questa mattina ci sarà il

talk dal titolo "Restiamo umani" a cui parteciperanno l'arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Zuppi, lo scrittore Gianrico Carofiglio e il direttore de

L'Espresso Marco Damilano.

L'intervento conclusivo sarà affidato al Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan

Pedretti, che parlerà intorno alle 12. Seguirà l'elezione dei delegati e delle delegate al Congresso nazionale della Cgil e degli organismi statutari dello Spi-

Cgil. Nel pomeriggio la convocazione dell'Assemblea generale e l'elezione del

Segretario generale dello Spi-Cgil.

CONGRESSO DEL SILP CGIL

Daniele Tissone è stato confermato alla guida del Silp, il sindacato dei

lavoratori di polizia della Cgil. Nel corso del suo intervento introduttivo a Rimini aveva attaccato il ministro Salvini. "Sotto la felpa niente signor ministro!". E' il

messaggio rivolto dal segretario generale del Silp-Cgil, Daniele Tissone, a

Matteo Salvini durante la relazione introduttiva al V Congresso nazionale del

sindacato di polizia in corso a Rimini alla presenza del capo della polizia Franco Gabrielli e del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico

Cafiero De Raho. Il rappresentante del sindacato ha lamentato "le mancate

risposte del governo ai poliziotti in materia di contratto, riordino, assunzioni e

pensioni. Non solo. Rispetto alla nostra proposta sull'unificazione tra le due polizie a competenza generale, che Salvini nel 2014 appoggiava e che i 5 Stelle

sostenevano prima di essere anch'essi al governo - ha detto Tissone - cosa

affermano oggi codesti rappresentanti? Non s'ha da farne piu' niente? Un

silenzio penetrante e imbarazzante - ha concluso il segretario generale del Silp - che ci fa dire, insieme alle mancate risorse per il contratto, le

assunzioni e il riordino: 'Sotto la felpa niente signor ministro!'

Se ne è parlato ieri a RadioArticolo1 durante la trasmissione Work in news

condotta da Patrizia Pallara. https://www.radioarticolo1.it/audio/2019/01/10/38881/sicurezza-legalita-

diritti-obiettivo-concorso-il-prezzo-della-liberta

LAVORO, VERTENZE E PENSIONI

PENSIONI. SORRENTINO (FP CGIL) AL MINISTRO BONGIORNO: NO MANI IN

TASCA A LAVORATORI PUBBLICI

"Quindi il ministro ancora una volta, in questo caso a distanza di meno di 24

ore, smentisce se stesso dichiarando apertamente che si metteranno le mani

nelle tasche dei lavoratori pubblici". Così la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, commenta le parole del ministro della Pubblica

amministrazione, Giulia Bongiorno, che oggi, a differenza di quanto affermato

ieri, sostiene che solo una parte degli interessi per avere subito la buonuscita

sarà a carico dello Stato. "È un problema del governo - prosegue - aver determinato una disparità di

trattamento tra lavoratori pubblici e lavoratori privati e una penalizzazione per i

dipendenti pubblici e ora, addirittura, dovrebbero pagare in parte il

percepimento anticipato del Tfr/Tfs che è, ricordiamolo, accantonamento di

parte di salario. Non ci stiamo, contrasteremo questa ingiustizia", conclude Sorrentino.

TRASPORTI: SINDACATI, CONFERMATI SCIOPERI 14 E 21 GENNAIO CONTRO

MOBILITY PACKAGE

“Confermati gli scioperi nazionali del 14 e 21 gennaio, rispettivamente dei

lavoratori del trasporto merci e logistica e del trasporto pubblico locale e noleggio pullman”. Lo riferiscono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti,

Faisa Cisal e Ugl Fna, spiegando che “pur registrando una moderata

soddisfazione per le misure non approvate dalla Commissione Trasporti del

Parlamento europeo sui tre pilastri del Mobility Package, che riteniamo sarebbero devastanti per le condizioni di lavoro e sicurezza, il quadro resta

molto negativo con profonde divisioni tra delegazioni nazionali e gruppi

politici”.

“L’iter parlamentare Mobility Package - proseguono le organizzazioni sindacali - adesso passa alla seduta plenaria del Consiglio che dovrebbe riunirsi entro fine

gennaio. Inoltre il 22 gennaio la Commissione Trasporti voterà la proposta di

modifica del regolamento europeo 1073/09 che riguarda la liberalizzazione del trasporto pubblico locale superiore ai 100 km. E’ opportuno - affermano infine

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna - tenere alta l’attenzione

affinché il Parlamento europeo non adotti misure che siano contro la sicurezza

dei lavoratori e degli utenti della strada”.

MEDICI. FP CGIL: IL GOVERNO CHIUDA SUBITO SUL RINNOVO CONTRATTO

"Il governo chiuda subito il contratto di tutti i Dirigenti del Servizio sanitario

nazionale". A chiederlo è la Fp Cgil Nazionale in un Ordine del giorno approvato

ieri all'unanimità dal Comitato direttivo che fa chiarezza sull'emendamento 687

della legge di Bilancio che modifica l'accordo quadro del 2016 sulle aree contrattali del pubblico impiego e soprattutto richiama il governo alle sue

responsabilità.

"Siamo preoccupati - si legge nell'Ordine del giorno - per quanto accaduto con l'inserimento nella legge di Bilancio del comma 687, che di fatto modifica

unilateralmente l'accordo quadro sottoscritto nel 2016 dalle Organizzazioni

sindacali confederali per la definizione delle aree contrattuali del pubblico

impiego. Una norma irrispettosa delle prerogative sindacali che, inoltre, rischia di far retrocedere al punto di partenza la contrattazione faticosamente portata

avanti in questi mesi dai sindacati dei medici e dei dirigenti sanitari, annullando

di colpo i sacrifici di centinaia di migliaia di professionisti che da mesi

protestano contro l'ingiustificato blocco contrattuale che si perpetua da 11

anni".

"Pur guardando con favore al reinserimento della Dirigenza Tpa nel contratto

della Dirigenza Medica e Sanitaria - prosegue l'Odg della Fp Cgil -, ribadiamo

come questo non debba in alcun modo determinare un ulteriore rallentamento nelle trattative che dopo tre scioperi e numerosi sit-in in tutti i territori avevano

finalmente registrato un'apertura delle Regioni volta a chiudere rapidamente

anche questo contratto. Una soluzione è a portata di mano: il Ministro della

Funzione Pubblica dia mandato ad Aran per convocare rapidamente le parti e procedere ad un'immediata e puntuale integrazione dell'attuale accordo

quadro, consentendo per questa via la rapida conclusione del confronto per il

rinnovo del Contratto della Dirigenza del Ssn, un accordo che per noi deve

essere in grado di cogliere e valorizzare tutte le diverse specificità professionali ricomprese in quest'area contrattuale. Per tutti questi motivi sosteniamo lo

sciopero del prossimo 25 gennaio, impegnando tutte le strutture al massimo

sforzo per la riuscita della mobilitazione unitaria", conclude.

PORTI. FILT CGIL: IL GOVERNO RISPONDA ALLA UE GARANTENDO LO

SVILUPPO DEL SETTORE

“Non apriamo ad alcuna trasformazione delle Autorità di Sistema Portuale in

Spa”. Lo afferma la Filt Cgil nazionale, chiedendo che “ora si apra il confronto col Governo sulla portualità italiana”

“Abbiamo subito provato - spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil - a sollevare l’attenzione sul tema urgente del pronunciamento della Commissione

UE che consideriamo sbagliato e che rischia di determinare il blocco allo

sviluppo infrastrutturale della portualità italiana. L’Italia deve, entro due mesi,

formulare le motivazioni affinchè la stessa Commissione possa rivedere i propri

convincimenti. In questo quadro - prosegue la Filt - abbiamo chiesto al Governo di aprire un confronto col sindacato sullo sviluppo della portualitá e

sulle leve giuridiche utilizzabili che, nel salvaguardare il ruolo e le funzioni delle

AdSP, non soffochino la sua operatività e le azioni che sono necessarie a

reggere la competitività dei nostri porti. È evidente - conclude la Federazione dei Trasporti della Cgil - che la discussione sulla trasformazione delle AdSP in

imprese è pretestuosa e rischia di snaturarne le funzioni senza risolvere i

problemi”.

COSTRUZIONI, IL 15 MARZO A ROMA 10 MILA LAVORATORI IN MARCIA PER

CHIEDERE IL RILANCIO DEL SETTORE

Il 15 marzo a Roma 10 mila lavoratori delle costruzioni manifesteranno per

chiedere il rilancio del settore, che dall’inizio della crisi ha perso 600 mila posti

di lavoro e 120 mila aziende. La manifestazione, che sarà il culmine di una serie di iniziative che si terranno in tutta Italia è stata annunciata dai sindacati

FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. “Nelle aziende, nei cantieri, nei territori –

hanno detto ai giornalisti i segretari generali delle tre sigle, Vito Panzarella,

Franco Turri, Alessandro Genovesi – incontreremo i lavoratori delle costruzioni per confrontarci sul futuro del settore, che rischia davvero di

scomparire senza investimenti, una programmazione e una politica industriale

per la creazione di lavoro, e in assenza di interventi per la messa in sicurezza

del territorio e degli edifici pubblici e privati” proseguono i sindacati, che nel

corso del percorso di avvicinamento alla manifestazione chiederanno nei territori incontri alle istituzioni locali e ai prefetti.

Tra le proposte dei sindacati ci sono un nuovo piano di investimenti, il

completamento di tutte le opere avviate e l’avvio di quelle per le quali

ci sono risorse, l’istituzione di un Fondo nazionale di garanzia creditizia, interventi mirati sul sistema bancario nazionale, investimenti sulla

qualificazione delle stazioni appaltanti, una revisione mirata del

Codice Appalti, la messa in campo di nuove misure per le politiche

abitative, il potenziamento del sistema degli incentivi, la promozione della qualificazione delle imprese, il rafforzamento del meccanismo del

Durc e misure per contrastare il dumping contrattuale, che riduce diritti

e tutele, in particolare su salute, sicurezza, formazione.

SINDACATO. IL 18 GENNAIO A ROMA LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO SULLA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO

L’appuntamento è per il prossimo 18 gennaio, Sala Santi della Cgil nazionale, Corso d’Italia 25 dalle ore 10 alle 12. Alla tavola rotonda delle 10

parteciperanno Pierangelo Albini, direttore dell’Area Lavoro e Welfare di

Confindustria, Tiziana Bocchi, segretaria confederale della Uil, Fulvio Fammoni, presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Franco Martini,

segretario confederale della Cgil, Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto

della Cisl, Tiziano Treu, presidente del Cnel, Susanna Camusso, segretario

generale della Cgil.

La presentazione del Rapporto sulla contrattazione di secondo livello sarà a

cura di Nicoletta Brachini, Beppe De Sario e Salvo Leonardi. Alle 12 è

previsto un incontro con la stampa.

I lavori saranno trasmessi in diretta da RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it e

a Roma anche in modulazione di frequenza 97,700

CIRCHI. SLC CGIL: NO Al MALTRATTAMENTO DEGLI ANIMALI E ALLO

SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI. ENTE CIRCHI SOTTOSCRIVA IL CONTRATTO

"Il dibattito sulla presenza degli animali negli spettacoli circensi è

profondamente sbagliato e riduttivo: ovviamente anche questo settore si

evolve, esiste un circo con gli animali e un circo contemporaneo che rinuncia ad essi, portando al centro l’uomo artista e creando, tramite una regia e una

sceneggiatura, veri e propri spettacoli." Così commenta Emanuela Bizi, di Slc

Cgil nazionale, in occasione della notizia dei controlli riguardante il Circo Orfei a

Brescia. "Crediamo che una tale discussione sia sbagliata, perché pensare di cancellare con un colpo di spugna il circo tradizionale non è ovviamente

possibile, ma lo è altrettanto pensare che anche che questo circo debba

rimanere cosi com’è e che gli animali non debbano essere adeguatamente

tutelati. La stessa legge per lo spettacolo disciplina il graduale superamento degli animali nei circhi, anche se ad oggi, nonostante le dichiarazioni

autorevoli, i decreti attuativi sono scaduti e non prorogati."

"Invece scarsa se non inesistente attenzione viene posta nei confronti dei

lavoratori che operano nei circhi - prosegue la sindacalista. Apprendiamo che un’ispezione dei carabinieri forestali di Brescia al Circo Davide Orfei ha rilevato

non soltanto una cattiva condizione per gli animali, ma anche per i lavoratori in

nero (così come sono emersi recentemente altri casi di disagio per gli animali).

Ovviamente seguiranno tutti gli accertamenti e contestazioni del caso."

"Abbiamo diverse volte chiesto all’Ente Nazionale Circhi aderente all’AGIS di sottoscrivere un contratto nazionale per regolare le attività lavorative nel

comparto, che gode, anche se in modo minore, di contributi del Fondo dello

Spettacolo. Ma abbiamo sempre ottenuto risposte negative."

"L'Ente Circhi intende mantenere i lavoratori in una situazione grigia, dove le

scorrettezze sono la regola? conclude Bizi. Solo questo può giustificare l’indisponibilità a sottoscrivere un contratto. Questi lavoratori devono ottenere

condizioni dignitose e solo un Contratto nazionale che sappia guardare alle

particolari condizioni di questo settore può far si che questo succeda."

CULTURA POLITICA

A SETTANT’ANNI DALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA COSTITUZIONE

Lunedì 14 gennaio 2019 seminario Cgil con Camusso, Ghezzi, Montali, Pepe, Smuraglia. In diretta dalla ore 15.00 su RadioArticolo1

Il prossimo lunedì 14 gennaio 2019 RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it, e a

Roma 97.700 Fm) trasmetterà a partire dalle ore 15 i lavori del seminario “Lavoro, diritti, modello sociale: dalla Costituzione le sfide

per il futuro” che conclude le iniziative del sindacato per i settant’anni

della Costituzione.

Sono previste le relazioni del professor Adolfo Pepe (Fondazione Di Vittorio): “Il contributo delle Sinistre alla Costituente”; del professor Edmondo Montali

(Fondazione Di Vittorio): “Il contributo dei Cattolici alla Costituente”; del

professor Carlo Smuraglia (Presidente emerito dell’Anpi): “L’attualità della

Costituzione”.

Concluderà i lavori Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. Coordinerà l’iniziativa Carlo Ghezzi, segretario della Fondazione Di Vittorio.

==================================================================================================

Mattinale chiuso alle 7,30. Sul sito della Cgil nazionale (www.cgil.it) tutti gli

aggiornamenti sugli appuntamenti e le iniziative

=================================================

=================================================

Ricevi questo messaggio perché il tuo indirizzo risulta iscritto alla mailing list “Mattinale CGIL”. Per rimuoverlo dalla mailing list, rispondi a questa email

([email protected]) con un messaggio contenente il testo "cancellazione",

avendo cura di verificare che l'indirizzo email dal quale rispondi sia

l'indirizzo che riceve il Mattinale.

You are subscribed to “Il Mattinale CGIL” mailing list. To unsubscribe, reply to

this email ([email protected]) with the word “remove” in the text body.

==================================================================================================


Recommended