+ All Categories
Home > Documents > - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I...

- Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I...

Date post: 17-Feb-2019
Category:
Upload: tranliem
View: 215 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
52
Transcript
Page 1: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un
Page 2: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un
Page 3: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 3Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

COMUNICHIAMO CHE

Page 4: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 4 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Page 5: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Mensile dedicato ai Rotarianidel Distretto 2120

Rotary 2120 ROTARY INTERNATIONALDistretto 2120 Puglia e Basilicata

Ray KlinginsmithPresidente Rotary International

Marco TorselloGovernatore Distretto 2120

Anno Rotariano 2010 • 2011

SOMMARIO Dicembre 2010

3Comunichiamo che

7La foto del mese

8La logica del cowboy Ray Klinginsmith

9Non avremo un futuro se non salvaguarderemo la famiglia Marco Torsello

11Sacrum facere Maurizio Muratore

12Da imbianchino a maestro del colore, grazie anche ad una “belva-doc” Vinicio Coppola

14I sognatori del rinascimento Giancarlo De Cataldo

18La donazione degli organi un atto di grande altruismo Marco Torsello

20Rotary e chiesa cattolica nell’archivio segreto Vaticano Anna Gianfreda

24La giornata dei Presidenti Elio Cerini

28Nuvole parlanti nella città bianca Ferdinando Sallustio

31Quell’impronta rotariana del premio “Tarsitano” Antonio Biella

33La voce dei club

41Servizio e amore Alfonso Forte

43I figli: noi nella loro vita Donato Salerno

45Filantropia Erika Brescia

47Essere più che sembrare Maurizio Maurizi

49Don Bosco: educare per rinnovare la società Maria Concetta Piacente

N. 5 Dicembre 2010Autorizzazione Tribunale di BariRS 1512/07

COMITATO PER LA STAMPAROTARIANA E LA REDAZIONEDELLA RIVISTA DISTRETTUALE

Direttore responsabile:

Maurizio Muratore (R.C. Lecce)[email protected]

Componenti il Comitatodi redazione:

Francesco Lacerenza (R.C. Potenza)f.lacerenza@ memex.itSilvana Petrucelli ( R.C. Senise)[email protected] Rosaria Mastidoro (R.C SanGiovanni Rotondo) [email protected] Ciuffreda (FoggiaCapitanata) [email protected] La Rovere ( R.C. Andria)[email protected] De Cicco (R.C. Trani)[email protected] Cipriani (R.C.Casamassima) [email protected] Concetta Piacente (R.C. BariOvest) [email protected] Soltesz (R.C. Acquaviva delleFonti – Gioia del Colle) [email protected] Biella (R.C. Taranto Magna-Grecia) [email protected] Mileti (R.C. Fasano)[email protected] Bruno (R.C. Ceglie Messapica)[email protected] Di Gennaro (R.C. Nardò)[email protected]

Redazione

c/o Segreteria - via Piccinni, 3370122 Baritel. 080 5234620 - fax 080 [email protected]

Sito web

www.rotary2120.it

Impaginazione, coordinamentoeditoriale, consulenza giornalistica,editing

Maria Luisa Mastrogiovanni perIl TaccoP.zza S. Giovanni Elemosiniere, 573042 Casarano (Le)

Stampa

Altograf • z.i. Casarano (Le)

Page 6: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un
Page 7: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Foto di famiglia

Inviate le vostre foto a [email protected]

Page 8: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

LA LOGICADEL COWBOY

Pag. 8 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Ho adottato “La logica del cowboy” come mia colonna sonora per due ragioni.La prima è l’allegria della musica, che riflette il calore e l’atmosfera positiva delleriunioni dei Rotary club di tutto il mondo. La seconda ragione è il senso comunee l’approccio semplice espresso nel testo della canzone.Cinquantanni fa, sentivo dire spesso l’espressione “Mantieni le cose semplici nelRotary”. Quel monito si è un po’ perso negli anni, e voglio ricordare ai Rotarianiche il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leaderdelle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un l’altro attraverso leriunioni settimanali, che aiutano a creare amicizie, affiatamento e reti di conoscenze.Quando viene identificato il bisogno di una comunità, i soci del club scopronodi avere delle abilità sorprendenti per rispondere a tali bisogni, grazie alle personedi spicco di vari settori commerciali e professionali tra i soci, e loro sanno benecome portare a compimento i progetti!Lo stesso semplice approccio funziona per l’azione interna, l’azione professionaleed i progetti dell’azione Nuove generazioni. I Rotary club hanno il talento pervalutare i bisogni delle loro comunità e dispongono di conoscenze e risorse perrispondere ai bisogni, se i club mantengono informati e motivati i soci. Lacomunicazione all’interno del club deve essere semplice e frequente!Forse è nell’azione internazionale che la semplicità del Rotary è ancora piùevidente. I Rotariani scoprono che i soci dei loro club sono persone fidate e,incontrando Rotariani di altri Paesi, si rendono conto che anche loro sono personefidate. Ciò porta a creare amicizie con Rotariani di posti lontani, e la cooperazionetra i club che ne deriva, per i progetti internazionali, è davvero straordinaria!La canzone “La logica del cowboy” dice che i cowboy hanno una soluzionesemplice per quasi tutto. E anche i Rotariani! Si tratta dello spirito del Rotary, icui punti cardine sono l’affiatamento e l’azione. Insieme, possiamo rendere ilmondo un posto migliore, rendendo più grandi, migliori e incisivi i nostri club.Diamoci da fare! Questa è la logica del cowboy!

Klinginsmith Ray

LETTERA DEL PRESIDENTE INTERNAZIONALE

Page 9: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

NON AVREMOUN FUTURO

SE NONSALVAGUARDEREMO

LA FAMIGLIA

Pag. 9Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Dicembre è il mese della famiglia rotariana. Ma è anche il mese in cui si festeggia ilNatale, la festa più suggestiva e più popolare della cristianità, che pone in primo pianola “Sacra Famiglia”.Noi vogliamo prendere le mosse da questa duplice circostanza per parlare delle gravidifficoltà economiche nelle quali si trova ad operare la famiglia italiana peraltro semprepiù ridotta nel numero dei suoi componenti, a causa della bassa natalità.Un Paese sempre più vecchio non può sperare in un futuro migliore.La convenzione dei diritti del fanciullo, approvata dall’Onu nel novembre del 1989,sottolinea, già nel preambolo, l’essenzialità della comunità familiare per lo sviluppodei giovani e ritiene necessarie politiche che favoriscano il sostegno e l’assistenza allefamiglie.In particolare, afferma che i fanciulli vanno protetti da ogni discriminazione, devonoessere tutelati, ed aiutati a crescere in un ambiente familiare sereno.Caro Governatore, ci adoperiamo a sufficienza per favorire davvero taliobiettivi?“In virtù del suo ragguardevole patrimonio spirituale e morale, l’Europa non ha esitatoun attimo a scendere in campo per battersi a favore del diritto a costituire una famigliae a diffonderne il rispetto. Così come ce l’ha messa tutta per salvaguardare, con lostesso solerte impegno, il diritto dei minori ad ottenere protezione e cure”.Ma che succede quando la famiglia non viene adeguatamente protetta?“Succede che la società ‘invecchia’ sempre più e prevale la logica del ‘conflitto’ traanziani e la percentuale sempre più esigua dei giovani. Le società vecchie logoranole proprie tradizioni, e l’inverno demografico potrebbe diventare anche l’inverno delledemocrazie, con conseguenze allarmanti sul piano sociale e politico.”E allora?“Non bisogna chiudere gli occhi, perché dietro il problema dei tassi di natalità troppobassi in Occidente c’è il rischio reale – e, purtroppo, non molto lontano – di un drammaumanitario e culturale.”Alla famiglia, sottoposta ad attacchi violenti e concentrici, ha rivolto la sua particolareattenzione il Vaticano…In una nota redatta dal Pontificio Consiglio per la famiglia si riaffermano le ‘sceltenon negoziabili’ sul versante della bioetica, in netta difesa della dignità dell’istituto

Marco Torsello

LETTERA DEL GOVERNATORE

Un Paesesempre più vecchionon può sperarein un futuromigliore

Page 10: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 10 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

L’invernodemograficopotrebbe diventareanche l’invernodelle democrazie,con conseguenzeallarmantisul piano socialee politico

familiare. Un’attenzione che ha preso le mosse da Papa Wojtyla e che è proseguita,con medesima lena, con Papa Ratzinger. Il quale ha pubblicato un importantedocumento di sostegno alla famiglia, proprio alla vigilia dell’incontro mondiale dellefamiglie che si è tenuto a Valencia”.Ma la famiglia sta cambiando a vista d’occhio!“E’ vero. E spesso coglie impreparati genitori, nonni e figli, ma anche sociologi epsicologi. E’ un’evoluzione che si è realizzata in tre grandi fasi: si è passati dallafamiglia patriarcale agricola, a quella ‘monocellulare’, sino a giungere alla ‘famigliaallargata’ dei nostri giorni. Nella famiglia patriarcale l’autorità era proporzionaleall’età. Il più vecchio era il più autorevole: sedeva a capotavola; non si liberava di quelche possedeva se non con la morte. In quella ‘allargata’ – un modello che ha presopiede in America e in Inghilterra, e si va affermando, sia pure lentamente, anche inItalia – si realizzano nuovi equilibri economici ed affettivi che coinvolgono i coniugiseparati, i partner ed i figli”.C’è dell’altro?“C’è un dato negativo: l’Italia è tra i paesi europei che destinano la quota più bassadel prodotto interno lordo – il Pil, per intenderci – al sostegno dei nuclei familiari.La Francia, spende per la famiglia circa il doppio di quanto spendiamo noi. Senzacontare che tanti Paesi offrono, alle famiglie con bambini, servizi più idonei sia perqualità che per quantità”.Una famiglia sempre più penalizzata?“Una famiglia sempre più fanalino di coda: questo vuol dire che, quando non si hacura della famiglia, diventa sempre più precario il futuro dei nostri ragazzi. Di quil’urgenza di mutare rotta. Non per niente uno dei presidenti del Rotary Internazionale,Herbert G. Brown, riconosceva alla famiglia un ruolo fondamentale per migliorarela qualità della vita nella comunità in cui si opera; e anche per assicurare la pacificaconvivenza.Noi Rotariani, adoperandoci per sconfiggere ogni dissidio e asperità tra le muradomestiche, ed in quella grande famiglia che è la nostra Associazione il Rotary,porremo le basi per eliminare violenze di qualsiasi segno che rigurgitano qua e là inogni contrada del mondo”.

Page 11: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

SACRUM FACERE

Pag. 11Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Prima dei gruppi, associazioni, partiti, c'è la Famiglia cellula base di una nazione chenella copertina viene disegnata su un piedistallo stratificato ad indicare che anche lafamiglia ha una sua storia. Scruta l’orizzonte, cerca il futuro. Vede un profondo disagionella società del benessere, e la fatica di vivere. Giovani smarriti e insicuri dinanzi alfuturo. In una società in cui sembra che sia sempre più importante apparire piuttostoche essere, la famiglia è la prima a trovarsi in difficoltà nell'elaborare nuovi strumentieducativi che permettano ai giovani di diventare adulti responsabili e consapevoli.I giovani hanno bisogno di testimoni veri, e, i genitori devono diventare quei puntidi riferimento oramai svaniti, devono trasmettere quei valori che danno bellezzaall'esistenza. Solo così i figli potranno rimanere affascinati da un ideale di vita grandee senza andare alla ricerca di falsi miti. I tempi cambiano, ma, come dice Crepet, ciòche stiamo vivendo non è necessariamente frutto di errori di percorso o involuzioniimpreviste, ma di una straordinaria mutazione antropologica che coinvolge la famiglia,i giovani e le loro culture, ovvero l'intera comunità. Anche se i tempi cambiano, i tempidella famiglia, nei suoi valori, non possono cambiare, essa è e rimane il più grandevalore che ognuno di noi eredita dalla vita ed è il primo insegnamento che è recepitodai figli per poi essere pronti per le loro sfide.Educare oggi non vuol dire semplicemente dare, ma, insegnare il mestiere di vivere,un’arte da imparare giorno per giorno, con grande fatica, educare significa «accom-pagnare», voler rischiare di credere nell'altro, avere coraggio: proprio come amare.Oggi manca, anche nella moderna pedagogia, la cultura del ‘sacrificio’, cioè del‘sacrum facere’, rendere sacro. Si passa insieme, secondo un recente sondaggio, nonpiú di 40 minuti al giorno, e in questo si individuerebbe una delle cause che predisponea concedere tutto ai figli per paura di sentirsi rifiutati o solo per senso di colpa. Lafamiglia deve tornare ad essere fulcro dell'educazione, al centro dell'interesse delleagenzie educative. La famiglia è ancora il fulcro centrale della società, il valore famigliaè l’antidoto alle crisi di fine millennio, famiglia intesa come valore primario, nucleoforte e protettivo, punto costante di riferimento anche economico, fattore di ottimismoe positività. Il Rotary e i rotariani possono avere un ruolo rilevante nell’esortare a farcomprendere che la famiglia va intesa come: "Impresa Famiglia", e perchè la famigliastessa è un'impresa, sia dal punto di vista della gestione, sia del rischio, sia dell'impegnosociale.La famiglia deve riappropriarsi del proprio ruolo trasmettendo, con coerenza eautorevolezza e mai con autorità, i principi fondamentali dell'uomo quali: il rispettodella persona in quanto tale, la libertà e non di meno la pace e la collaborazione trai popoli. La famiglia significa amore, rispetto, comprensione e sacrificio, e per il Rotaryfamiglia, è anche, collaborazione nel servire, solidarietà, tolleranza e amicizia, principi,iscritti nel cuore dell'uomo. Se la famiglia e il matrimonio non esistessero, bisognerebbeinventarli per il bene delle persone e della società. Per questo continua a essere validal'affermazione con cui Giovanni Paolo II concludeva la sua esortazione apostolicasulla famiglia: “il futuro dell'umanità passa attraverso la famiglia».

Maurizio MuratoreRotary Club Lecce

L’EDITORIALE DEL DIRETTORE

Page 12: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

DA IMBIANCHINOA MAESTRO DEL COLORE,GRAZIE ANCHEAD UNA “BELVA-DOC”

Pag. 12 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Povero in canna, è il più piccolo di casa Cantatore. Ultimo di otto fratelli, Domenicova a bottega sin da tenera età: non da un maestro del colore, come avrebbeardentemente voluto, ma da “un pittore di stanze”, come eufemisticamente venivachiamato l’imbianchino. Il ragazzino però non se ne adonta ed entra volentieriin quel mondo particolare che gli consente di dare la stura ad una bruciante,ascosa passione. In che modo? Dando vita qua e là, tra la dipintura di un muroe l’altro, ai cosiddetti “cieli della fantasia” che gli consentono di spaziare da unfantastico volo di rondini all’idillio pastorale di un paesaggio agreste, a scene divita metropolitana.La natura lo ha dotato di una forte tempra e di una volontà d’acciaio; doti chelo portano, ancora giovanissimo, a lasciare la natia Ruvo, dove era venuto allaluce nel marzo del 1906, per raggiungere Roma. Nella Capitale, mentre i più sidanno a bagordi e festini, lui vive anzi in monacale solitudine. Unica compagnala miseria più nera, che gli vieta di pagarsi nemmeno una lezione da un professionistadel pennello. Pertanto, va avanti da solo, tra stenti e digiuni. Poi, un bel giorno l’autodidatta decide di cambiare aria e di trasferirsi a Milano.Siamo nel 1924. Il Nostro conta appena diciotto primavere quando approda trale brume della metropoli lombarda. Freddo e nebbia gli fanno rimpiangere il soledel Sud, un sole che lui si porta dentro, insieme con le facce brunite e rugose deicontadini e delle massaie in gramaglie. Rughe emblematiche dell’età che avanza,ma anche della fatica di vivere. In quelle rimembranze il giovane Domenico trovaalimento per dar voce a chi non ha voce. Nascono così sculture dipinte dai cuivolti traspare la sofferenza di una terra arida e sitibonda, ma anche la speranzain un avvenire migliore, non più scandito dalle litanie di sacrifici e privazioni.A Milano, in verità, il lavoro non manca anche se Domenico deve far buon visoa cattivo gioco. Infatti lo assumono come sarto e in tale veste disegna abiti per unaccorsato atelier. Nei ritagli di tempo potrebbe concedersi a buon diritto qualchediversivo, ma lui pensa ad altro. E invece di starsene in panciolle si dà alla scrittura,occupandosi in particolare di critica d’arte. E in tale alveo gli è più facile approdareal sospirato traguardo: nel 1929, alla “Galleria Milano”, tiene la sua primapersonale. Ha una fifa terribile, teme di non farcela. Ma il successo arriva tutt’adun tratto e quasi alla chetichella. Domenico si stropiccia gli occhi, quasi non credeall’improvviso e inatteso bacio della Dea bendata.Il pubblico va letteralmente in delirio davanti alle sue “Nature Morte”, a quegliscorci del Sud con figure cupe ed enigmatiche. Piacciono quelle donne in nero,assise davanti all’uscio di casa. E lui? Mai avrebbe potuto immaginare che “i figli

di Vinicio CoppolaRotary Club Bari Castello

DOMENICO CANTATORE E IL FASCINO DISCRETO DI MATISSE

Page 13: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 13Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

del popolo” potessero assicurargli l’agognato posto al sole. E’ stupito a tal puntoche gli sembra di sognare. E allora non esita ad affidare le sue prime impressioniad uno scritto, in linea con l’antico adagio “Scripta manent, verba volant”: “ilvedere, il toccare, l’animo, la ragione, coscienza e conoscenza, il luogo di nascita,l’infanzia, la luce, proporzioni e sproporzioni, la presenza, la distanza, l’istinto,la memoria, fisionomie e caratteri, l’aria, l’ombra, la pelle, l’ordine e il disordine”.Nel 1932 – mentre stanno per scoccare le 26 “primavere” – prende corpo unaltro vecchio sogno: un viaggio a Parigi, dove rimane per due anni. E’ un amicoa fornirgli i mezzi per dimorare così a lungo nella “città dalle mille feste”. Nonfrequenta il “Moulin Rouge”, lo “Chat Noir” o altri peccaminosi locali notturniné diventa schiavo dell’assenzio, come il fragile Modigliani. Fa di tutto invece peravvicinarsi al mondo degli impressionisti. Conosce, oltre a Modì, Picasso e Matisse;frequenta in particolare André Derain e gli altri “fauves”. Ma è affascinatosoprattutto dalla loro tavolozza vivace, sensuale, dall’aplomb mediterraneo edall’impeto ferino con cui distorcono forme e colori.A testimonianza del soggiorno parigino restano un quaderno di appunti e qualchepuntasecca. Ma è nella sua nuova produzione che si avverte un prodigioso saltodi qualità; un salto che si coglie anche nel taglio raffinato e nella lineare purezzadell’arabesco, che rimandano alle inconfondibili “nuances” del grande HenriMatisse. Insomma, grazie all’influenza del capobranco delle “belve”, scomparedalle opere del maestro di Ruvo la cupa e bigia “performance” coloristica legataalla terra d’origine, popolata da lavoratori dei campi dai visi tristi e pensosi, dadonne quasi sempre in gramaglie. Al loro posto fanno capolino odalische formose,dai colori squillanti, ma con una corporeità che giammai tradisce la matricecontadina. Colori che mandano suadenti e avvincenti richiami anche quando èdi scena il paesaggio meridionale, con tramonti di fuoco, con orizzonti nei qualicirri e cumuli giocano a rimpiattino in un cielo percorso da pirotecnici bagliori.Una svolta quasi epocale di cui il “nuovo Cantatore” si fa portavoce, una voltarientrato a Milano, in una personale alla Galleria del Milione. I consensi di criticae pubblico non si fanno attendere, e in breve raggiungono il diapason. Tanto èvero che l’ex imbianchino sarà invitato alle Biennali di Venezia e alle Quadriennalidi Roma.Ormai, il “pittore di stanze” è andato in pensione. Al suo posto, con tutti gli onoridel caso, c’è un autentico maestro del colore. Un genuino “figlio del Sud”saldamente ancorato alla sua Puglia, un figlio che non ha mai voluto cambiarpelle, né tantomeno rinnegare le sue radici più autentiche.

CantatorePaesaggio (particolare)

Page 14: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

LA GIOIA DELLE REGOLE

Pag. 14 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Magistrato, romanziere, sceneggia-

tore televisivo, cinematografico e

teatrale, saggista. Ironico. Giancarlo

De Cataldo scandaglia con la tec-

nica del giallo anche il Risorgimen-

to. E mai periodo storico divenne

più avvincente, appassionante. Rie-

sce a scrollare via dai libri di storia

e di scuola lo spesso strato di polvere

che li ricoprono. E ci fa riscoprire

tutti ragazzi del Risorgimento.

I SOGNATORIDELRINASCIMENTO

Giancarlo De Cataldo

Giancarlo De Cataldo,lo studio del passatoper riscoprire, oggi,“la gioia delle regole”

di Maria Luisa Mastrogiovanni

Page 15: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Ha affermato di aver dovutostudiare diari e documenti perriscoprire l’epica e le passionidel Risorgimento. Perché hasentito l’esigenza di un libroche immaginasse “le vicendedi quei ragazzi che hanno fattol'Italia"?Inizialmente ero anch'io scettico,come tanti, troppi. Il Risorgimentosembrava un affare di parrucche epalandrane, barbe e busti coperti dipolvere. Ho scoperto un mondo me-ravigliosamente avventuroso conmoltissimi punti di contatto con il

presente. Studiare il passato è fonda-mentale per comprendere il nostropresente. Raccontarlo, forse, un mo-do più comprensibile per interagirecon il presente.

Com'erano i giovani padri del-la patria? Perché scopriamofinalmente e grazie al suo li-bro, che l’Italia, paese di vec-chi, è stata sognata e poi“fatta” dai giovani… E’ forsela prima vera grande rivoluzio-ne generazionale dell’epocamoderna, altro che Sessantot-to…Sì, erano ragazzi, e il Quarantottoha molti punti di contatto col Ses-santotto: la dimensione europea,l'insofferenza per un vecchio ordinesclerotico che sopravviveva a ogniistanza di cambiamento, l'avventodi nuove e rivoluzionarie tecnologie,il vento di avanzata sociale delledonne... non si possono però fare

graduatorie: i movimenti sussultorigiovanili sono ciclici e ricorrenti, eguai se non lo fossero. Senza dina-mismo e mutamento la Storia si ar-resta, e se la Storia si arresta cade ilsole e la terra sprofonda nelle tene-bre...Quali lati oscuri ha trovato nel-la storia del Risorgimento, stu-diando le “carte” originali?Due problemi c'erano e sono rimastitali e quali: il ruolo della criminalitàorganizzata al Sud e lo squilibrio fraNord e Sud. I patrioti ne ebberoimmediatamente contezza, ma nonriuscirono a risolverli. Ce li portiamoancora appresso, purtroppo.La storia che ci hanno raccon-tato sui libri, corrisponde averità? Se no, in che cosa sidiscosta?“Non è che abbiano mentito, percarità, hanno, come dire, edulcorato.E più tempo passa, più la memoriadel passato tende a sbiadire. Ci han-no detto che gli eroi erano tutti gio-vani e belli, e in parte è vero, in parteno. E ci hanno detto, poi, che eratutto un complotto massonico, e nonera vero, anche se la Massoneriagiocò un ruolo progressista e decisivo

Pag. 15Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Senza dinamismoe mutamentola Storia si arresta,e se la Storia si arrestacade il solee la terra sprofondanelle tenebre

La massoneria che fecel’Unità d’italiaera un'élite progressista,socialmentee culturalmente attiva,che si adoperavaper il cambiamentoe la sua gestioneilluminata. Tutt'altrastoria dalla P2 e affini

Una foto di scena del film tratto da “Romanzo criminale”

Page 16: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 16 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

nell'Unità d'Italia. Ci hanno taciutoi contrasti fra i capi rivoluzionari ehanno steso un velo di reticenza suimassacri compiuti in nome dellarepressione del brigantaggio. Maquando dico "taciuto", intendo rife-rirmi ai filoni di pensiero maggiori-tari, perché nelle minoranze virtuose(specialmente fra i repubblicani e isocialisti) la verità è sempre statanota, e ampiamente dibattuta.Qual è stata la più grande cen-sura della storiografia italianarisorgimentale?Sicuramente la repressione del bri-gantaggio. Gli episodi di Pontelan-dolfo e Casalduni sono lì a rammen-tarlo.Quale fu il ruolo della masso-neria nell’unità d’Italia?Lo dicevo prima. Quella massonerianon aveva niente a che spartire coni loschi comitati d'affari che affilianocapimafia coi quali siamo abituati aconfrontarci.Era un'élite progressista, socialmentee culturalmente attiva, che si adope-rava per il cambiamento e la suagestione illuminata. Tutt'altra storia,mi creda, dalla P2 e affini.

Il “patto mafia-Stato” risale alRisorgimento?Sì, e da allora, con alterne vicende,si è sempre rinnovato. Putroppo.Una certa retorica meridiona-lista parla di un Sud floridoall’epoca deiBorboni e depredato dai nuovitiranni del nord. Che cosa c’èdi vero?La borghesia meridionale era insof-ferente delle restrizioni e dei vincoliassurdi imposti dai governi borbo-nici, e guardava con grandi speran-ze al Nord. Era una borghesia co-munque avanzata e sviluppataculturalmente che, almeno nellegrandi città, su tutte Palermo eNapoli, poteva contare su una cir-colazione di idee di livello europeo.Nelle campagne, invece, si morivadi fame e d’ignoranza. Dopo l'Unitàsi saldò un patto (magnifico il rac-conto del Gattopardo di Tomasi diLampedusa, sul punto) fra le anti-che oligarchie e i nuovi, rapaci pa-droni. Pagarono il prezzo quei bor-ghesi che non vi si adattarono,perché illusi che le cose sarebberodavvero cambiate, e, naturalmente,

i contadini. Non dico niente di nuo-vo, mi limito a sintetizzare rozza-mente Salvemini e Gramsci, ma lecose andarono esattamente così.Quindi, paradossalmente, i ceti cheoggi rimpiangono il mitizzato buon-governo borbonico discendono dacoloro che stipularono quel pessimoe sconveniente patto con i "libera-tori" del Nord. Dovrebbero pren-dersela, piuttosto, con sé stessi...Chi furono i traditori, nel Ri-sorgimento?Quelli che sacrificarono l'idea diuna nazione giovane e orgogliosaal meschino e gretto calcolo deipropri interessi individuali. Gli spe-culatori avidi di sempre. La pessimaborghesia italiana che, tranne rareeccezioni, non ha mai brillato néper lungimiranza né per capacitàprogettuale.Chi sono i traditori, oggi?Sempre gli stessi. Non sono micacambiati!Ma se l’immaginare un futurodiverso comporta la capacitàdi “tradire” il vecchio per in-seguire il nuovo, come si puòessere rivoluzionari perse-guendo allo stesso tempo la“gioia delle regole”?Le regole saltano nei periodi rivolu-zionari, perché sono sostituite daaltre regole. Mazzini e gli altri com-battevano contro regimi tirannici,non erano cittadini di un Paese de-mocratico. In democrazia non c'èbisogno di rivoluzioni, ma solo diadeguamenti, di sensibilità, di pre-parazione culturale delle élite e diacculturamento delle masse. Quandole élite sono rapinose e le masse igno-ranti, la democrazia rischia di nonsopravvivere.

Era una borghesiasviluppataculturalmenteche, almeno nelle grandicittà, poteva contaresu una circolazionedi idee di livello europeo.Nelle campagne, invece,si moriva di famee d’ignoranzaCorrado Aprico, presidente

RC Riva dei Tessali e Giancarlo De Cataldo

Page 17: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 17Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Oggi sono tante le spinte sepa-ratiste, in diverse regionid’Italia. Anche nel Salento ènato un “movimento per la Re-gione Salento”. Lei, da puglie-se, studioso del Risorgimento,magistrato conoscitore dei fon-damenti della nostra Costitu-zione, che cosa ne pensa?Sono nettamente contrario a ogniipotesi separatista. Il Salento, terrameravigliosa, si percorre in un paiod'ore da capo a capo. Dovremmopensarlo come una microregione?Ma andiamo! Nel miracolo pugliese,nella buona stampa e nel positivosentire comune dei quali gode oggila nostra regione ci siamo tutti, ba-resi, foggiani, brindisini, tarentini esalentini. Queste smanie dialettofilelasciamole ad altri, va bene?

CHI È

Giancarlo De Cataldo, tarantino di nascita, è Giudice di Corte d'Assise a Roma, città nella quale vive dal 1973.Scrittore, traduttore, autore di testi teatrali e sceneggiature televisive, è noto al grande pubblico per il giallo Romanzo

criminale (2002), dal quale è stato tratto un film, diretto da Michele Placido, e una serie televisiva, diretta da StefanoSollima. Collabora con «La Gazzetta del Mezzogiorno», «Il Messaggero», «Il Nuovo», «Paese Sera» e «Hot!».Nel giugno del 2007 è uscito nelle librerie Nelle mani giuste, ideale seguito di Romanzo criminale, ambientato negli anni'90, dal periodo delle stragi del '93, a Mani Pulite e alla fine della cosiddetta Prima Repubblica. I due libri hannoalcuni personaggi in comune come il Commissario Nicola Scialoja e l'amante, ex prostituta, Patrizia.Ha scritto la prefazione per l'antologia noir La legge dei figli della Casa Editrice Meridiano Zero, e ha curatol'introduzione al romanzo Omicidi a margine di qualcosa di magico scritto da Gino Saladini edito da Gangemi.Nel 2006 cura per la Rai il progetto "Crimini", una serie tv scritta da grandi autori italiani, chiamati a trasporrein film di 100 minuti l’estrema diversità, e il fascino, delle realtà locali italiane. Nel 2010 va in onda una secondaserie e il primo episodio è "La doppia vita di Natalia Blum" di Gianrico Carofiglio girato a Bari con Emilio Solfrizzi.

Da Palermo a Londra, da Roma aTorino, da Venezia alla Transilvania,nelle carceri inglesi e nei boschi dellaCalabria, tra pittori preraffaelliti ecamorristi promossi poliziotti, tra mer-canti di carne umana e lord irrequieti,giovani uomini e donne sognano, com-battono e amano.

E tradiscono. Ognuno va incontro alsuo destino.A qualcuno tocca in sorte una nuovavita.Alcuni diventano faccendieri e delin-quenti.Alcune donne guardano più avanti, piùlontano.Gli ideali più puri si fanno gretta con-venienza.Le organizzazioni criminali si innervanonella nazione che nasce.I mafiosi intraprendono. I tagliagoletagliano gole.E Mazzini tesse la sua tela di sanguee utopia.Eppure, tra battaglie e cospirazioni, travite leggere e amori complicati, si com-pone potente e netto il disegno di unastagione e di un ideale che è semprepossibile.E che di nuovo ci attrae, con l'innocenzadi una forza giovane che non possiamodissipare.Einaudi editore

Page 18: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

PER GLI ALTRI

Pag. 18 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Inutile nasconderselo: la nostra so-cietà è d’impronta sostanzialmenteegoistica. Di conseguenza, siamo abi-tuati da sempre a pensare prima ditutto e soprattutto a noi stessi, allenostre particolari esigenze ed aspira-zioni.Così facendo, ognuno è intento acoltivare il proprio orticello, igno-rando le difficoltà del vicino e - quelche è peggio - guardandosi benedall’offrirgli un minimo aiuto.Per fortuna, ogni medaglia ha il suorovescio. E, anche in un mondocosì egocentrico, prosperano istitu-zioni e associazioni che puntano adalleviare le tante miserie che affio-rano qua e là.

LA DONAZIONEDEGLI ORGANIUN ATTODI GRANDEALTRUISMO

di Marco Torsello

La prolusionedel governatorein occasionedel seminario “Il Rotaryper la donazionedi organi tessutie cellule”

Page 19: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 19Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Il Rotary ne è una riprova perchépropugna comportamenti di solida-rietà.Tenendo fede agli insegnamenti delfondatore Paul Harris, insegnamentienunciati agli albori del Novecento- il “sodalizio dalla ruota dentata”invita ad impegnare qualsiasi risorsaper obiettivi altamente etici ed uma-nitari, facendo si che i meno fortunatipossano avere la possibilità di usu-fruire di vantaggi e privilegi chesono per lo più appannaggio solodelle classi più abbienti.In tale alveo si inserisce l’iniziativadel Distretto 2120 che ha promossouna campagna di sensibilizzazionedell’opinione pubblica al problemadella donazione degli organi.Molto si è fatto, ma molto c’è ancorada fare.Le lamentele non si contano in talecampo: ce ne sono parecchie, ma vaanche riconosciuto che si registranonotevoli passi avanti. Le testimonian-ze più significative vengono daglistessi pazienti i quali sottoposti atrapianto, con successo, per questaloro provvidenziale “rinascita” rin-graziano caldamente l’anonimo do-natore e i suoi familiari.Noi Rotariani non dobbiamo perde-

re occasione per sollecitare una mag-giore sensibilità alla donazione degliorgani, chiedendo ai politici normeche favoriscano ancor di più le do-nazioni e più cospicui finanziamentia favore dei centri di trapianto.Da sottolineare che, sempre in tempirecenti, il consiglio di legislazione

del Rotary Internazionale ha appro-vato una mozione, perché sia dedi-cata un’apposita giornata alla culturadella donazione degli organi. Nonsolo. E’ stato caldamente auspicatoche il Rotary stesso debba adoperarsiper diffondere tale cultura in unasocietà dominata dall’egoismo.Si avverte, dunque, l’impellente bi-sogno di incidere nella nostra societàcon la pedagogia del dono, a partiredall’età scolare. La cultura del donoesprime una “solidarietà tra estranei”in quanto essa è “volontaria, gratuitae responsabile”.

C’è ancora moltoda fare: bisognasollecitare ai politicinorme che favoriscanoancor di piùle donazionie più cospicuifinanziamenti a favoredei centri di trapianto

Tante le autorità presenti al seminario, tracui Tommaso Fiore, assessore regionale allasanità e Vitangelo Dattoli, dirigente generaledel Policlinico di Bari. Toccante il momentoin cui i genitori di Gianmarko Bellini hannoincontrato una ragazza ricevente organi, atestimonianza del grande gesto di generositàche li ha spinti a donare gli organi del loropiccolo Gianmarko, di appena 10 anni.

Giorgia Di Paola, testimonialdel distretto 2120 per le donazioni

Page 20: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

RICERCHE

Pag. 20 Rotary International - Distretto 2120 - Diacembre 2010

La storia dei rapporti tra Rotary eChiesa Cattolica, come noto, è statasegnata dal Decreto della SacraCongregazione Concistoriale del1929, che proibì ai chierici di esseresoci del Rotary, e dal provvedimentodel Santo Uffizio del 1950, che oltrea confermare la proibizione per ichierici, esortava i laici a tenersilontano dai club rotariani.Nei fondi dell’Archivio SegretoVaticano sono conservati alcuniimportanti documenti, dalla cuiconsultazione è stato possibilericostruire le posizioni della Segreteriadi Stato nei confronti del Rotary nelperiodo compreso tra il 1927 ed il1939.Un appunto manoscritto del card.Gasparri, Segretario di Stato di SuaSantità, concernente un volume dicondanna sul Rotary pubblicato in

ROTARY E CHIESACATTOLICANELL’ARCHIVIOSEGRETOVATICANO

di Anna GianfredaRicercatrice universitaria

Continua la nostraricognizioneper approfondireuno dei temipiù delicatiper il Rotary:ossia i rapportitra l’associazionee la chiesa Cattolica,proponendoun interessantestudio portato avantida Anna Gianfreda,ricercatriceuniversitaria su alcunidocumenti conservatinell’Archivio SegretoVaticano

Page 21: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 21Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Spagna dal gesuita padre Barcena,può a buona ragione essere postoquale emblema dell’atteggiamentodelle alte gerarchie vaticane neiconfronti del fenomeno rotariano.Così scriveva il card. Gasparrinell’agosto-settembre del 1929:“Dal libro appare:

1. Che il Rotary gode di tutta la simpatia

della massoneria. A quanto ha asserito “La

Croix” i suoi fondatori sarebbero stati

massoni. Massoni sono molti rotariani: e

vi è anche un club rotariano di puri massoni.

2. È grande l’affinità tra la massoneria e

i l Rotar i smo ne i programmi –

nell’organizzazione – e forse anche nella

tattica per fare proseliti.

3. A mio sommesso parere, nel libro non

è sufficientemente provato che il Rotarismo

sia un’istituzione completamente massonica:

e non piuttosto una istituzione che fa per i

professionisti quello che la YMCA fa per

la gioventù

4. È fuor di dubbio che il Rotarismo

dottrinariamente poggia sull’indifferentismo

assoluto nell’ordine religioso e che quindi

come ogni sorta d’indifferentismo finirà col

portare all’ateismo pratico nell’ordinamento

della vita umana.

5. Non si può infine escludere che il

Rotarismo subisca influenze massoniche,

e che in un avvenire più o meno prossimo

possa convertirsi in una branca della

massoneria, specialmente nei Paesi cattolici”.

Le osservazioni del card. Gasparri,espressioni di una “preoccupatacautela”, sintetizzano la linea dellaSegreteria di Stato sul Rotary. Giàprima del 1929, infatti, in numeroseoccasioni la Segreteria di Stato avevaconsigliato ai molti vescovi, chechiedevano istruzioni sul contegnoda tenere nei confronti dei Rotaryclub, di evitare qualsiasi contatto coni rotariani e di ordinare ai fedelicattolici di allontanarsi dall’as-sociazione.Esemplificativo il caso del Vescovodi La Paz, iscritto al Rotary dellacittà. Le risposte del Segretario diStato, card. Gasparri, furono in tuttii casi univoche:“consigliare ai [...] prelati [...] di ritirarsi

da detta Associazione” (19 aprile 1928);far “[...] comprendere a mons. Vescovo di

La Paz dimettersi dal Rotary come fu anche

suggerito ad altri prelati sudamericani” (3maggio 1928).Particolare preoccupazione destòanche la vicenda del Reverendo DonGonzalo Arteche, parroco di LosAngeles, Diocesi di Concepción inCile, il quale fu definito da Mons.Felici, Nunzio Apostolico in Cile,“uno dei più ardenti fautori del Rotarismo

in Cile”. Il parroco aveva pubblicatoun’opera di accorata difesa delRotary, nella quale si affermava che“ogni cattolico può e deve sentirsiorgoglioso di collaborare in questaorganizzazione, come fannopresentemente, con riconosciutoentusiasmo, innumerevoli sacerdotied autorità della Chiesa Cattolica”.Anche in questo caso la risposta delCard. Gasparri al Nunzio Apostolicofu ferma e decisa:“Vostra Signoria 1°) smentisca nel modo

più assoluto quanto a proposito del Rotary

il parroco di Los Angeles dice del papa,

autorità ecclesiastiche e Prelati; 2°) avverta

il Vescovo di richiamare all’ordine il parroco

stesso; 3°) faccia sapere all’Arcivescovo che

l’Autorità superiore si occupa della cosa

con grave preoccupazione così che ogni

prudente figlio della Chiesa deve aspettare

il giudizio”.

Il medesimo atteggiamento diprudenza può evincersi dallacorrispondenza intercorsa tra il card.Pacelli, che seguì al CardinalGasparri nell’ufficio di Segretario diStato, e i nunzi apostolici che dallepiù diverse parti del mondoc o n t i n u av a n o a d i nv i a r einformazioni e a sollecitare istruzionisul Rotary Club.Nonostante la linea uniforme dettatadalla Segreteria di Stato, la spinositàdella questione Rotary, che destava

Nel 1929 la Chiesaproibì ai chiericidi essere socidel Rotary.Nel 1950 esortavai laicia non frequentareil clubs rotariani

Con il radicarsie il diffondersidei club in Usa,divenne semprepiù difficile emettereun giudizio univocodi condanna

CantatoreNatura morta (particolare)

Page 22: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 22 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

perplessità e preoccupazioni nelmondo cattolico era rappresentatadall’eterogeneità dei contesti localinel quale l’associazione si erasviluppata. Infatti, mentre da alcuniPaesi (come la Spagna) provenivanonotizie allarmanti sulla natura sospettadei Rotary Club, in altri Paesi (comegli Stati Uniti) i club non destavanoalcuna preoccupazione ed anzi adessi partecipavano con tuttatranquillità anche prelati cattolici.Questa situazione fu chiara allaSegreteria di Stato che, purconsigliando prudenza e cautela, sulpiano dottrinale sospese il giudizio,sollecitando, al contempo, laCongregazione del Santo Uffizio asvolgere indagini più approfondite.C o n q u e s t o o b i e t t i vo l aCongregazione nel 1936, inviò alleNunziature Apostoliche di tutto ilmondo una lettera circolare delseguente tenore:

Dal Palazzo del S. Offizio 3aprile 1936Suprema Sacra Congregazionedel Santo OffizioNum. Prot. 216/27

Emo e Revmo Sig. Mio Ossmo,Alcuni Vescovi si sono rivolti a questa

Suprema S. Congregazione del S. Officio

per chiedere come regolarsi nei riguardi

dell’associazione denominata “Rotary

International”.

Per poter rispondere a tali richieste occorre

avere sicure informazioni sia sugli scopi e

principi generali del “Rotary”, sia sulle

attività concrete e particolari dei “Rotary

Clubs” nei diversi paesi, mettendo in

evidenza gli effetti di tali attività.

Voglia pertanto l’Eminenza Vostra Rev.ma

compiacersi di inviare a questa S.

Congregazione le notizie che Le sarà

possibile avere in proposito, riferendo altresì

circa l’atteggiamento del clero, ed in

particolare, dell’episcopato nei confronti del

“Rotary” in cotesto Paese, e dando il Suo

autorevole parere in merito.

[...]

Firmato Sbarreti

Le risposte che, copiose, giunsero inSegreteria di Stato confermarono lavarietà delle realtà locali el’impossibilità di emettere un giudiziodi condanna univoco e definitivo sulfenomeno rotariano.La prudenza dei Segretari di Stato,la scarsità di prese di posizione ufficialidella Santa Sede e per converso laseverità dei provvedimenti degli

episcopati di alcuni Paesi (soprattuttoeuropei e dell’America Latina)dimostrano come in concreto laquestione del Rotary necessitasse unagestione ed un controllo a livello dichiese locali più che di ChiesaUniversale, perché i Rotary clubavevano tratti profondamente diversinei vari Paesi e non in tutticostituivano un problema per legerarchie cattoliche.La progressiva consapevolezza sullacomplessità del fenomeno rotarianoda parte della Segreteria di Stato hadeter minato probabi lmentel’interpretazione distensiva delDecreto del S.Uffizio del 1950 suL’Osservatore Romano: “Spetta alla

chiaroveggenza di coloro che hanno l’onere

di dirigere spiritualmente i fedeli, cioè i

Vescovi, di stabilire se, nel caso concreto,

nella propria diocesi, il «Rotary» si debba

considerare associazione «sospetta». Ora è

chiaro che dove il sospetto esiste, i Vescovi

devono esortare i cattolici a non appartenere

Ci si rese contoche la questionedel Rotary necessitavadi una gestioneed un controlloa livello di chiese localipiù che di ChiesaUniversale

Poiché i Rotary clubavevano trattiprofondamentediversi nei vari Paesi,non in tutticostituivanoun problemaper le gerarchiecattoliche Cantatore

Odalisca (particolare)

Page 23: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

al «Rotary». Dove invece non esiste, sia per

prove date nel passato, sia per serie garanzie

che intendono dare i dirigenti, i Vescovi

possono astenersi dall’esortazione in parola,

mancando il motivo impellente”.Tale interpretazione – assunta aseguito di una allarmante presa didistanza del S. Offizio nei confrontidel Rotary Club – ha probabilmentedato avvio ad una fase di reciprocaconoscenza tra le due istituzioni cheha trovato la prima espressione inItalia nel discorso pronunciato nel1957 dall’arcivescovo di Milano,mons. Montini ai rotariani milanesi,visti non più come membri diun’associazione pericolosa chediffondeva valori antagonisti a quellidella Chiesa, ma come un sodaliziodi professionisti, dirigenti e uominidi affari con cui dialogare allo scopodi instaurare una visione ed un modus

vivendi autenticamente cristiani dadiffondere nei propri settori diattività.

Spettaalla chiaroveggenzadi coloro che hannol’onere di dirigerespiritualmente i fedeli,cioè i Vescovi,di stabilire se, nel casoconcreto, nella propriadiocesi, il «Rotary»si debba considerareassociazione«sospetta»

CantatorePaesaggio (particolare)

Page 24: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

PRIORITÀ EDUCATIVE

Pag. 24 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

ROTARY E LEADERSHIP

“... ci sono sempre rischi e costi che

accompagnano ogni nuovo percorso che ci

impegna all’ azione, ma sono di gran lunga

inferiori dell’ enorme rischio di una pigra,

confortevole e dorata inerzia”

John F. Kennedy

Il Rotary è una organizzazioneinternazionale di individui chericoprono posizioni di responsabilitànelle rispettive professioni. Crediamonell’importanza dello sviluppo e nellaqualità della leadership tra i nostrisoci. Come Rotariani siamo noi stessileader nell’implementare i valori difondo della nostra organizzazione.La leadership per noi rotariani è un

LA GIORNATADEIPRESIDENTI

di Elio CeriniBoard Director Zona 12

Una nuova iniziativavolutadal governatoreMarco Torsello,per chiamarea raccoltale intellighenziedel Rotary.Pubblichiamogli abstractdelle significativerelazioni di MariaConcetta Piacenteed Elio Cerini

Page 25: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 25Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

modo di essere, come il servizio,l’amicizia, l’integrità e il rispetto perogni diversità.In questo contesto, è ancor piùstrategico il ruolo del Presidente diClub: garante della continuità e

promotore del cambiamento.Primo compito del Presidente di unRotary Club è quello di:sviluppare nei soci del Club il sensodi appartenenza al Rotary e alla suainternazionalità.Il senso di appartenenza non siesprime solo nel fare propri i principie i valori dell’ambito al qualevogliamo appartenere ma richiedela disponibilità a conoscere erispettare struttura e regole che sonocaratterizzanti di quell’ambito.Una visione positiva e costruttivadelle regole operative testimonia ilnostro senso di appartenenza el’impegno a sostenere una armoniosaoperatività di servizio nei nostri Club.Il Presidente è dunque:• Espressione della leadershiprotariana.• Promuove l’appartenenza.• Gestisce un club “efficiente”.• Conosce la via da seguire, possiedela visione della direzione, ha unpiano.• Non si limita a consigliare, maprecede e convince con l’esempio eanticipa con grande ragionevolezzale possibili conseguenze delle scelte

che s’impongono.Il Presidente è colui che ha benchiara la visione strategica delcambiamento.Il piano strategico del RotaryInternational è stato approvato dalConsiglio di Legislazione nell’apriledi quest’anno e contiene gli elementia definirne l’attuazione:• Una “mission” che aiuta ariconoscere e apprezzare i valoriportanti.• Una “visione strategica” di mediolungo periodo.• Obiettivi prioritari definiti edesplicitati • Un piano d’azioneambizioso e realizzabile.

Elio CeriniRIBD

La leadership per noirotariani è un mododi essere,come il servizio,l’amicizia, l’integritàe il rispetto per ognidiversità

Il Rotary non fornisce"risposte" o "ricette"originali per lanciareun suo modellodi leadership efficace,ma ci aiuta a porcile domande giuste

IL PIANO STRATEGICODEL ROTARY INTERNATIONAL

“Mission”Servire gli altri, diffondere elevati standard etici epromuovere la comprensione, la buona volontà ela pace attraverso una rete di professionisti,imprenditori e personaggi di spicco della comunità.“Visione strategica”Essere riconosciuto universalmente per l’impegno

nel servire al di sopra di ogni interesse personale,allo scopo di propagare la comprensione, la buonavolontà e la pace nel mondo intero.Valori fondamentaliServizio, Amicizia, Diversità, Integrità e Leadership.

Obiettivi prioritariSostenere e rafforzare i Club Focus e incrementodell’azione umanitaria.Migliorare l’immagine pubblica e la consapevolezza.

CantatoreOdalisca (particolare)

Page 26: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Nel patrimonio di valori che il Rotarypuò offrire al mondo, la leadershiprappresenta, oggi, una punta di dia-mante perché:• Arricchisce i luoghi e le occasionidell’incontro sociale, professionale,educativo• È stimolo “ricercato” per le nuovegenerazioni• È ricchezza di proposta per nuoveaggregazioniIl Rotary non fornisce "risposte" o"ricette" originali per lanciare un suomodello di leadership efficace, ma ciaiuta a porci le domande giuste; do-mande che invitano alla riflessione, ainterrogarsi di continuo e a metterciin gioco.Vivendo compiutamente e consape-volmente la cultura della leadership irotariani imparano a domandarsi se:• il benessere dell’organizzazione puòprescindere dal benessere personale• sia possibile inserire etica e consape-volezza, speranze ed emozioniall'interno di un paradigma organiz-zativo complesso• è pensabile potersi liberare dal "ter-rorismo" della ricerca del consenso“obbligato” che vige all'interno deiluoghi di lavoro abituali.Dove si posiziona la cultura rotariana

della leadership?Il percorso della concettualizzazioneprocede attraverso tre successivi livelli:• Il livello della concretezza, come cioèil concetto si estrinseca nella realtàdelle cose• Il livello intellettivo, o delle definizioni.• Il livello etico, che ci aiuta a leggerei comportamenti.Il livello dei comportamenti ci aiuta apercepire e riconoscere il leader rota-riano.• Come persona che si mette conti-nuamente in gioco;• si mette in gioco con le persone, cioèentra, vive e si appassiona a tutto ciòche lo coinvolge e che gli sta intorno;• rivela la soddisfazione di aver incon-trato persone che ha imparato a rispet-tare e dalle quali si sente corrisposto;• come ogni buon leader,coltiva il

desiderio di promuovere, di far cresce-re, di guidare verso obiettivi raggiun-gibili e di soddisfazione.

LEADERSHIPPER UN ROTARY CREDIBILE

• La leadership è un bene sociale •Non è una “technicality”, ha bisognodi un’anima• La leadership non può mai essereun’occasione mancata• Il leader ha una vita “ricca”, vissutasenza risparmio• Il leader è un riferimento significativoÈ la vita nella sua globalità, l’intrecciodelle esperienze, di intelligenze, saperie passioni ad abilitare all’esercizio diuna funzione di leader, come risultatodi una partita personale giocata a tuttocampo.Le caratteristiche peculiari del leader• Il gusto del dubbio • La capacità diascoltare e apprezzare • La voglia e lapassione di “fare scuola” • Capacità emetodo decisionale• Essere un riferimento significativo ...dare origine a una storia

LA CULTURADELL’APPARTENENZA

Chi ha letto il calendario degli “incontri”distrettuali promossi dal Governatoreavrà certamente notato la singolarità diquesta giornata dedicata ai Presidentidi Club e forse avrà commentato: è unanovità nello scadenzario abituale? E’una forma originale di riunire coloroche per un anno hanno l’onore e l’oneredi rappresentare una tesserina di quelvariegato mosaico che è il nostro Di-stretto?A mio parere, i l “senso” diquest’incontro è molto più profondo

In un contesto spesso“opaco”, specchiodei tempi,il Governatore,il Presidentesi chiedono: cosa fare?Vi propongouna risposta:riscoprire la culturadell’appartenenza

Pag. 26 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

CantatoreOdalisca (particolare)

Ogni Presidentedeve essere animatoda una efficaciaperformatricedeve cioè non limitarsia dire quelloche fa ma testimoniareche fa quello che dice

Page 27: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

perché sono convinta che il Governatoreabbia voluto dare spazio ad una sortadi priorità educativa.Mi spiego meglio: siamo tutti convintiche chi è stato eletto Presidente conoscebene le regole, si è documentato sulmodo di gestire il proprio Club, si èpreparato chiedendo collaborazioneattiva e partecipazione consapevole nonsolo al suo Direttivo ma a tutti i Soci,eppure... - c’è da chiedersi - è sufficientequesto spirito di servizio per rendere unanno rotariano degno del nome?Evidentemente non basta se si pensaalla partecipazione troppo spesso de-ludente, stantia, conformista, distrattaper non parlare poi della piagadell’assenteismo. In un contesto spesso“opaco” (Papa Giovanni XXIII) pe-raltro specchio dei tempi, il Governa-tore, il Presidente si chiedono: cosafare? Vi propongo una risposta: risco-prire la cultura dell’apparte-nenza. Non vi sembri retorico comemessaggio o se preferite come solleci-tazione ma è forse l’unico fattore ca-pace di generare linfa vitale.Ogni Presidente rifletta sulle parole diEuripide:“e sì che di superbia andiamo gonfila nostra dimora è lussuosa,abbiamo onori e rispetto...Tutto questo è nulla,sono vani i progetti,vuoti i nostri discorsise trascuriamo la Persuasione”.

Il pensare, il fare, il progettare di ogniPresidente deve ispirare credibilità eattendibilità, valori questi che discen-dono dalla consapevolezza orgogliosadi appartenere ad una organizzazione,il Rotary, di “servi liberi”.Ammoniva Menandro nel IV secoloa.c. “servi liberamente e non sarai maischiavo”.Ma per infondere e generare persua-sione, credibilità, attendibilità è indi-spensabile un processo di autoeduca-zione, un’evoluzione culturale,insomma occorre “sapere” che cosa èil Rotary. Solo chi sa è in grado ditrasmettere: non si tratta di conqui-stare o vantare titoli accademici, nonsi tratta di esibire eloqui forbiti, non sitratta di gareggiare in vuote competi-zioni, si tratta piuttosto di rifletteresulla vera essenza del Rotary e si sco-prirà, per dirla con S. Agostino, chesi può essere “dotti senza volerlo sembrare,allegri senza leggerezza,ospitali senza stravaganza”.Ogni Presidente deve essere animatoda una efficacia performatrice deve cioènon limitarsi a dire quello che fa(cattiva comunicazione) ma testimo-niare che fa quello che dice (positivocoinvolgimento).Ove ciò non accade non solo non siproducono sani principi di apparte-nenza, ma quel che è peggio lo stareinsieme, la condivisione si perde e sivanifica in un solvente individualistico. Si

rifletta: il Rotary indica nel “noi” unvalore aggiunto alla somma algebricadi tanti “ego”, nella consapevolezzadella estrema riluttività dello slogan“live is now” perché né il presente etanto meno il futuro è riconducibileall’anno rotariano in sé, bensì ad unprocesso culturale che supera i limitidel “sé” e abbraccia e coinvolge glialtri.Cultura del’appartenenza è sinonimodi coscienza critica, prometeicamenteprotesa e animata dalla sapienza delcuore.

Maria Concetta Piacente

CantatoreOdalisca (particolare)

Page 28: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

LA MOSTRA

Pag. 28 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Un suono di campana, inni estendardi, poi “nuvolette” e cartonianimati: è un Rotary virtuale quelloche, con sfrenata immaginazione, ciappare dall’analisi dello sconfinatouniverso ormai più che centenariodei fumetti e del cinema dianimazione.Il Governatore Marco Torsello èstato presente alla conclusione dellamanifestazione “Ostuni: una città afumetti”, nella quale, insieme al Clubdi Francavilla Fontana Altosalento,abbiamo festeggiato autori eoperatori del settore, oltre a premiareventi giovanissimi fumettisti dellenostre scuole, ed ora raccolgo la sfidalanciatami dal Governatore inoccasione della sua recente visita alnostro Club (Ostuni-Valle d’Itria-Rosa Marina) su quali sarebbero, trai personaggi cari a più generazioni,

NUVOLEPARLANTI NELLACITTÀ BIANCA

di Ferdinando SallustioRotary Club Ostuni, Valle d’Itria e Rosa Marina

Un iniziativaper premiaree valorizzaregiovanissimitalenti

CantatoreUomini del sud (particolare)

Page 29: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 29Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

quelli più rispondenti ai valori delRotary (onestà, eccellenza, buoncarattere, servizio) e quelli piùlontani.Tra i vari eroi della casa editriceBonelli, accanto all’eterno Tex edall’indagatore dell’incubo DylanDog, spicca ormai da quasicinquant’anni (è nato nel 1961),Zagor Te-Nay, lo “Spirito con lascure”, che secondo me possiede iveri caratteri del rotariano: integro,professionalmente competente(anche se la sua “professione” èquella del punto di riferimento permilitari, trappers, guide e tribùindiane di metà degli Stati Uniti), esoprattutto operatore di pace esempre dalla parte dei deboli e degliinnocenti. Dopo aver assistitoall’uccisione dei suoi genitori da parte

dei Pellerossa inferociti, infatti, scegliedi non seguire la strada dellavendetta ma quella della concordia,diventando amico del “popolo rosso”e arrivando a comprendere le lororagioni dopo aver appreso che ancheil padre aveva massacrato indianiinermi. Certo, Zagor sorprende gliavversari volteggiando tra le lianedegli alberi come se si fosse nella

giungla e non nel Nord America,sopravvive a esperienze estremecome salti di cento metri nelle rapide,combatte contro scienziati pazzidotati di schermo televisivo e missiliterra aria (nell’Ottocento), ma forsequesta serie di grandi incongruenzelo rende mitico ed esemplare ancheper il superamento delle difficoltà ditutti i giorni, comprese quelle che siaffrontano nella vita dei Club.Zagor, perfetto presidente, si avvaledi un ott imo segretario, i lsimpaticissimo Felipe CayetanoLopez y Martinez y Gonzales, detto“Cico”, una sorta di Sancho Panzae di Don Chisciotte allo stesso tempo,perennemente affamato ma amicodi rara lealtà, pronto, all’occorrenza,a tirare fuori qualità nascoste dicoraggio e di intelligenza.Sarebbe accolto di sicuro in ogniRotary del mondo anche Topolino,tipico ritratto dell’”uomo medio diqualità”, amichevole, sincero,affermato, che in Italia si èguadagnato una professione diinvestigatore consultato ogni voltadal Commissario Basettoni, che faindagini per dovere istituzionale; giàlo vedo, Topolino, a presentare lasua Minni agli altri soci, e a condurresenza imbarazzo alle conviviali,come ospite, il caro amico Pippo.Nel Rotary Club di Paperopolientrerebbe con certezza, invece, ilprofessor Pico De Paperis, “unpapero effervescente, dalla mentepoliedrica, dalla cultura colossale,dall’eloquio facile. Ha ottenuto, cosìalmeno egli sostiene, il lauroaccademico di ogni disciplinaletteraria e scientifica presso i piùfamosi atenei. Si propone diinsegnare tutto e di battere tutti inbravura, intelligenza e arguzia. Non

c’è cosa al mondo che Picobrillantemente non sappia fare:individua i capolavori artistici; trattacon disinvoltura i più complicatiaffari; conosce le ultime scopertesull’atomo, la psicologia e la tecnicaradiotelevisiva”.Anche i l geniale inventoreArchimede Pitagorico verrebbecooptato, mentre la rivalità traPaperon De Paperoni e Rockerduckgià si esprime nel “Club deimilionari” dove fra i due ci sonofuribondi scambi di idee emirabolanti scommesse di impresecommerciali.Segnaliamo, allora, Brigitta, lapapera innamorata senza speranzadi Paperone, che però riesce spessoa battere il maestro creando dellemicroimprese di fascino e di successo.Nessuna speranza, purtroppo, per ilcampione di simpatia Paperino, chesa pilotare le astronavi, fa il supereroenotturno nei panni di Paperinik manon ha un’occupazione stabile e hatanti debiti, e per Eta Beta, l’uomodel Duemila, che sarebbe un buonprefetto (dal suo gonnellino puòessere estratta qualsiasi cosa, quandoserve) ma è allergico al denaro: comefarebbe a pagare le quote?Nei Club reali molti sono inveceallergici al pagamento, purfrequentando le conviviali dove certonon si cibano di naftalina come EtaBeta.I nipotini di Paperino, Qui, Quo eQua, che si differenziano tra loroper il colore dei berretti e sono figlidi Della Duck, sorella di Paperino,oltre ad essere i beniamini del “GranMogol” delle “Giovani Marmotte”sarebbero perfetti per ogni ClubInteract, dove ben figurerebberoanche i piccoli protagonisti dei

L’attaccamento inizia,neanche a dirlo,da bambinicon la madre.La madre è il prototipoche, da adulti(sia maschiche femmine)portiamo nel rapportodi coppia

Page 30: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

“Peanuts” di Charles Schulz: CharlieBrown, Sal ly, Linus, Lucy,Schroeder, eroi di un mirabilemicrocosmo carico di emozione e ditenerezza.Il cane Snoopy, scrittore (“Era unanotte buia e tempestosa”), aviatore,capo scout, medico, avvocato,dirigente (“Oggi ho preso centoventidecisioni: tutte sbagliate”) sarebbecome minimo, nel Rotary, un BoardDirector o un grande responsabiledella Rotary Foundation, perchécapace di far avverare i sogni graziealla lealtà e alla sfacciata fiducia inquanto di meglio esiste nel mondo.Il Direttivo Rotary ideale è quellodei “Fantastici Quattro”: c’è ReedRichards, uomo elastico, JohnnyStorm, “la Torcia”, velocissimo nelfare ogni cosa, Ben Grimm,fortissimo ed inattaccabile, mentreSue Storm sa rendersi invisibile comefanno molti soci quando si habisogno di loro.Spazio nei Club anche per Mafalda,la bambina contestatrice delles t o r t u r e d e l m o n d o m aprofondamente impegnata per unmiglior futuro, e per la simpaticacanaglia Calvin, bimbo di sei anniche condivide il suo approccio almondo con il tigrotto di pezzaHobbes: è notte fonda, Calvin fuggedal letto e sveglia la mammachiedendole: “Mamma! Pensi chel’amore sia solo una reazionebiochimica progettata per assicurarecontinuità alla specie?”.

“Qualunque cosa sia -risponde lamadre- è ciò che ora mi trattienedallo strangolarti”.“Le rassicurazioni notturne dellamamma- conclude Calvin- non sonomai così rassicuranti”.Forse non resisterebbe a lungo in unClub l’affascinante e disincantatoCorto Maltese: “Corto Maltese-scriveva il suo creatore Hugo Pratt- non morirà.Se ne andrà soltanto perché, in unmondo dove tutto è calcolato, tuttoè industrializzato e tutto è consumo,non c’è posto per uno come lui”.No all’ingresso nei Club anche peri supereroi, imbarazzanti perché èimpossibile paragonarsi a loro e peri problemi dell’identità segreta dariportare sull’annuario: del resto alRotary non occorrono supereroi madonne e uomini liberi e responsabili,con i superpoteri della vita e dellavoro quotidiano.Escluso dal Club anche Diabolik,orgoglioso della sua attività di ladro,e soprattutto Homer Simpson,prototipo di quell’inettitudine edell’arrogante e fiera ignoranza che

purtroppo vediamo diffusa anche insettori che dovrebbero esserneimmuni, come la politica e leprofessioni.C’è molto Rotary, invece, nellaremota e fiabesca società dei Puffi,dove il Grande Puffo, che ha 542anni, è una specie di autorevole PastGovernor (visto che c’è un Puffo Rein carica), ma ci sono, in piccolo (gliuomini blu sono alti quanto duemele) pregi e difetti dei Club, con ilpuffo dottore, il giornalista, ilfarmacista, l’ingegnere, ed anchedue prototipi rotariani: il puffobrontolone, che oggi scriverebbemail a tutti i soci del Distretto e delmondo per manifestare il propriodisappunto, e il puffo gentilone, chenon sa dire di no a chi gli assegnacompiti e gli chiede favori, ma poinon riesce a portare tutto a terminee viene rimproverato.Ma ora suona nuovamente lacampana: la riunione a fumetti èterminata.

Pag. 30 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

“L’iniziativa : “Ostuni: una città a fumetti” è stata organizzata dal 22 al25 luglio dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune e dalla dittaFioriverdi di Lecce con la collaborazione del Rotary Club di Ostuni-Valled’Itria-Rosa Marina e del Club di Francavilla Fontana Altosalento, presiedutoda Franca Brescia. Il Governatore Torsello ha premiato i più bei disegni afumetti dei ragazzi delle scuole di Ostuni. La seconda edizione, in collaboazionecon le scuole di vari Comuni, si svolgerà nel maggio 2011"

Page 31: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

ECCELLENZE

Pag. 31Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

E’ stata una manifestazione dallaforte impronta rotariana quella cheha coinvolto la città di Taranto neigiorni 22, 23 e 24 ottobre scorsi: igiorni della XXX edizione del Pre-mio Internazionale Colonie MagnaGrecia “Arialdo Tarsitano”.Un’impronta rotariana riconoscibilealmeno da tre angoli di visuale: l’altavalenza culturale in sé della manife-stazione, segno che un’associazionedi professionisti, qual è il Rotary, nonfa le cose tanto per farle, ma puntaa ciò che oggi si ama chiamare“eccellenza”; il fatto che la manife-stazione, pur coinvolgendo i rotarianidi quattro regioni, era aperta e rivoltaall’intera città, riconfermando – inquesto modo – la propensione delRotary verso il bene e il miglioramen-to della società; il rinsaldamento (at-traverso presidenti, delegati e semplici

QUELL’IMPRONTAROTARIANADEL PREMIO“TARSITANO”

di Antonio Biella

La Trentesimaedizione del premiocurata dal RCTaranto MagnaGrecia

CantatoreDonna nell’intimo (particolare)

Page 32: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 32 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

appassionati provenienti da quattroregioni) di quella amicizia rotarianache il fondatore pose alla base dellariuscita dei programmi.Il Club a cui quest’anno era affidatal’organizzazione, il Taranto MagnaGrecia (un nome … appropriato)presieduto da Enzo Tarantini haparticolarmente curato un aspetto:ha fatto sì che da una parte la cittàincontrasse la manifestazione rota-riana, grazie a una buona campagnamediatica che ha visto in campoinviti, manifesti, giornali, radio etelevisioni; e dall’altra che i rotarianidi Puglia, Basilicata, Calabria eCampania incontrassero la città perapprezzarne le bellezze e le poten-zialità. Dall’Hotel Mercure Delfinoaffacciato sul Mar Grande, al CircoloUfficiali della Marina Militare affac-ciato sul Mar Piccolo (due panoramimozzafiato); dalla visita al restauratoCastello Aragonese – che parla anchedella Taranto magnogreca – allamoderna e tecnologica Base Navalee al gioiello italiano che è la portaereiGaribaldi; tutto ha contribuito affin-ché il lungo finesettimana tarsitano-tarantino rimanesse negli occhi enel cuore dei partecipanti.

Occhi e cuore verso Taranto mentreorecchie e menti si sono saziate deilavori del Convegno vero e propriosvoltosi il sabato mattina.In particolare, la relazione di Euge-nio Lanzillotta, ordinario di StoriaGreca all’Università “Tor Vergata”di Roma sul tema “Aspetti e momentidella storia di Taranto nell’antichità”.E la Lectio magistralis di GiovanniUggeri, ordinario di Topografiadell’Italia Antica all’Università “LaSapienza” di Roma che ha incantatoil pubblico presente parlando dellastoria, dei tracciati, degli scopi dellaantica via Appia. Al professor Uggeriè andata la targa del “Tarsitano”annualmente assegnata a uno studio-so particolarmente insigne.Un bel momento è stato anche quan-do Mario Mello, ordinario di StoriaRomana all’Università di Salerno,nonché presidente del Comitatoscientifico del Premio, ha consegnatola borsa di studio del Premio“Tarsitano” a due giovani ricercatoritarantini, Riccardo Chiaradia e Ro-

berta Ursi, che hanno presentato unaccurato studio sul tracciato dellavia Appia nella provincia jonica.Il tutto sotto gli occhi compiaciutidel Governatore del nostro Distretto2120, Marco Giuseppe Torsello, delpresidente del Premio, GianfrancoCamisa e di alcuni Pastgovernors. Iltestimone ora passa al R.C. Bene-vento.Possiamo dire che il R.C. TarantoMagna Grecia ha fatto la sua parteper tenere alto tanto il nome delPremio “Tarsitano”, quanto quellodel Distretto 2120.

Occhi e cuore versoTaranto mentre orecchiee menti si sono saziatedei lavori del Convegno.Ora la staffetta passaal Rc Benevento

Nella foto, i convegnisti sul ponte di volo della portaerei Garibaldi

La manifestazione,pur coinvolgendoi rotariani di quattroregioni, era apertae rivolta all’intera città,riconfermandola propensionedel Rotary verso il benee il miglioramentodella società

Page 33: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 33Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Gigi Avanti ama definirsi “nonno” e aben guardarlo tale appare: capelli bian-chi, sorriso disarmante, eloquio rassi-curante.Ma Gigi Avanti, oltrecchè nonno, èanche il dottor Luigi Avanti, laureatoin Teologia alla Gregoriana di Roma,abilitato in Lettere, Consulente familia-re. Ha all’attivo una lunga attività pro-fessionale che lo ha portato a scriverelibri e pubblicazioni varie e a parlaredel suo lavoro per mettere a disposizio-ne, di tutti coloro che lo vogliano ascol-tare, la sua esperienza. Gigi Avanti ècapace di stabilire con chi lo ascolta un

legame che va oltre le parole dette.Eppure l’argomento della conversazio-ne, tenuta nella conviviale del29.10.2010, ai soci rotariani del Clubdi Lucera, era tra i più attuali e difficili.Oggi tante coppie vivono il disagio dinon sentirsi più tali e prendonol’estrema decisione di troncare di netto

il rapporto matrimoniale, ignari di tuttoil pregresso trascorso ed ignari del fu-turo che possono ancora costruirsi,perché indipendentemente da tutto,ciò che perdono di vista è il “sempre”del verbo amare a vantaggio “dell’hicet nunc” dell’ innamoramento.Attraverso l’umorismo, il paradosso, iracconti metaforici, Gigi Avanti haevidenziato ed invitato a riflettere chenella coppia ciò che conta è l’empatiabasata sull’integrazione piuttosto chesulla negazione delle differenze, sulrispetto e l’accettazione autentica esenza riserve dell’altro con il quale èpossibile andare d’accordo senza esseresempre d’accordo.Sicuramente ognuno di noi ha portatoa casa mille spunti di riflessione, con laconsapevolezza che la accettazionesenza se e senza ma dell’altro è uncammino lungo e irto di insidie, maper ciò stesso stimolante e vivo ognigiorno di più.

Maria Massaro Bambacigno

ROTARYCLUB LUCERA

CRISI DI COPPIA:ANTIPATIA,SIMPATIAED EMPATIATRA I CONIUGI

Pio Affatato e Gigi Avanti

Un Rotary aperto al territorio perscoprirne le eccellenze, questo l’intento,fortemente voluto dal presidente PietroFacchini, che ha ispirato l’incontro, aRuvo di Puglia, con la Itelpharma,azienda leader nella produzione diradio traccianti innovativi nella dia-gnostica tumorale per una diagnosiprecoce. L’Itelpharma nuova divisionedella Itel Telecomunicazioni, si occupadi radio farmaci indispensabili ad ese-

guire esami radiologici di MedicinaNucleare; con questo scopo l’aziendaintercetta un bisogno emergente sulterritorio nel momento in cui si mol-tiplicano le richieste di analisi attraversola PET: di qui la sua collocazione stra-tegica a Ruvo di Puglia in modo dapoter raggiungere tutti i centri PETpugliesi. L’incontro del 29 ottobre, che

ha visto la partecipazione di numerosirotariani, di medici della zona,dell’assessore ai lavori pubblici delComune di Ruvo, e di rappresentantidella stampa locale, si è svolto nell’aulaconferenze della Itelpharma. Dopol’indirizzo di saluto del presidente Fac-chini, il socio Enzo Moret Iurilli, me-dico, con semplici ed efficaci parole,

ROTARYCLUB MOLFETTA

ITELPHARMA,L’ECCELLENZAA RUVO

Pietro Facchini

Page 34: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Venerdì 24 Settembre il Club Rotarydi Nardò, nell’ambito del ProgrammaDistrettuale “ La Gioia delle Regole”,ha avuto il piacere di ospitare duerelatrici d’eccezione .Sono intervenute Maria Cristina Rizzo,procuratore capo del Tribunale deiMinori e Francesca Muci, regista tele-visiva per RAI Cinema. Le relatricihanno affrontato, ciascuna nel proprioambito, tematiche legate alle modalitàcon le quali gli adolescenti da unaparte, e le famiglie dall’altra, si con-frontano con le dinamiche relazionaliche devono affrontare.In modo particolare la dott.ssa Muciha proiettato un cortometraggio pro-dotto dalla Rai e del quale è stata laideatrice e la regista, che, attraversouna serie di interviste, ha tracciatouno spaccato trasversale per l’Italia delmondo giovanile ed adolescenziale inparticolare. Particolarmente interessan-te è stato cogliere come i ragazzi, forsepiù avvezzi ad una telecamera che a

relazioni istituzionali quali la famigliao la scuola, abbiano rappresentato in modo estremamente chiaro la loropercezione della struttura societarianella quale inevitabilmente sono inse-riti.Il cortometraggio ha evidenziato comel’atteggiamento dei ragazzi apparente-mente più “contro “ le comuni regole,nascondesse, per loro stessa dichiara-zione, il bisogno di valori base e fon-danti del vivere comune quali la ricercadi una stabilità familiare e del lavoro.In una ideale staffetta Maria CristinaRizzo ha raccolto le conclusioni dellarelazione cinematografica introducen-do le tematiche legate alla propriaattività di magistrato nell’ambito delTribunale dei Minori.Una relazione appassionata ed a tratticruda ma di grande efficacia ed impattoemotivo, ha trascinato i Soci e gli ospitiin un mondo di regole violate del qualespesso si percepisce purtroppo solo la

manifestazione mediatica ma che na-sconde realtà molto più complesse espesso molto più prossime di quantonon si possa immaginare .La relazione ha avuto anche un tagliopropositivo, nel rispetto della tematicaverso la quale il governatore ha volutostimolare i Club; quindi la Maria Cri-stina Rizzo, partendo dagli effetti hariportato l’uditorio alle cause che lehanno generate ed ha analizzato qualifossero state le regole violate nei singolicasi, offrendo infine una sintesi dellasua esperienza di magistrato e madrenel rapporto con i figli.I Soci anche durante il buffet seguitoalle relazioni, hanno continuato adinterrogare le relatrici che, generosa-mente, non si sono sottratte alle nu-merose domande. Il presidente Gabriele Onorato haringraziato le Gentili ospiti donandoun gagliardetto del Club quale ricordodella serata

Pag. 34 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Franco Orlando, Gabriele Onorato, Maurizio Vaglio

ROTARYCLUB NARDÒ

LA GIOIADELLE REGOLEÈ DONNA

ha illustrato il valore di questi nuovifarmaci, che consentono una diagnosiprecoce di malattie di una certa gravità.La parola è passata quindi agli esperti.In primo luogo i l presidentedell’azienda, Leonardo Diaferia, hapresentato il percorso che ha portatoalla creazione dell’azienda; un percorsonon facile, caratterizzato da difficoltàdovute anche all’impatto ambientale,che solo la determinazione della pro-prietà ha consentito di superare, dandoluogo ad una “impresa”, che oggi è

una splendida realtà. E’ seguita larelazione del dott. Roberto La Forgia,direttore tecnico dell’azienda che hadescritto il ciclo produttivo che portaalla creazione di radio farmaci marcaticon fluoro 18, di un prodotto di eccel-lenza utilizzato da ospedali e clinichedel territorio; un prodotto che si avvaledel contributo di alte competenze edel sostegno dell’università di Bari.L’intervento del dott. La Forgia è statoparticolarmente apprezzato e ha datoluogo a numerose domande da parte

dei presenti alle quali sia il presidentesia il direttore tecnico dell’aziendahanno fornito esaurienti risposte. Inchiusura il presidente Facchini ha ri-cordato che, su proposta del club diMolfetta la Itelpharma ha ottenuto unsignificativo riconoscimento da partedella Fondazione “Il Rotary per losviluppo dell’imprenditoria nell’ItaliaMeridionale”; ha ringraziato infine irelatori ai quali ha donato il guidoncinodel club.

Page 35: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 35Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Rotariani di Potenza

Un angolo della hall del GrandeAlber-go nel centro storico della città è dal20 settembre di quest’anno interamen-te dedicato al Rotary Club di Potenza.Fondato nel 1950, il più antico delDistretto dopo quello di Bari, il presti-gioso Club del capoluogo lucano hada oggi in quell’angolo il suo archiviostorico. Una imponente targa di legnocon incisi in oro tutti i presidenti e lerispettive classifiche occupazionali at-trae subito la curiosità del visitatore.Una bacheca in vetro raccoglie i pre-ziosi volumi che compongonol’archivio. Questo è stato voluto dalpresidente Francesco Lacerenza cheha raccolto e fatto rilegare tutti i bol-lettini editi dal Club dalla fine deglianni 70 ad oggi. Vi sono inoltre raccoltiimportanti documenti dai quali si evin-ce la vita del Club fin dagli anni 60:

notizie su presenza ed interventi divecchi soci, verbali di riunioni e diret-tivi, iniziative intraprese. Tutto, comeera consuetudine del tempo, rigorosa-mente scritto a mano in bella grafiasu appositi registri. Completanol’archivio le pubblicazioni che hannoriguardato la storia del Club o di im-portanti rotariani, per tutte una rac-colta di discorsi al Rotary del pastgovernor Rocco Berardi e la storia delclub dell’ultimo decennio curata pro-prio da Francesco Lacerenza.

All’angolo, che fa bella mostra di senel più importante albergo della città,sede storica del Rotary di Potenza, i“veli” sono stati tolti dal GovernatoreMarco Torsello nel corso di una sug-gestiva cerimonia di inaugurazione. Eil materiale raccolto ha, comes’intuisce, un rilievo storico che va oltrel’interesse rotariano, come ha fattonotare i l Magni f ico Rettoredell’Università degli Studi della Basi-l i c a t a F i o re n t i n o , p re s e n t eall’inaugurazione.

ROTARYCLUB POTENZA

NASCEL’ARCHIVIOSTORICODEL CLUB

Franco Lacerenza

Page 36: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 36 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Il Rotary Club Lecce, ha conferitoad Alfredo Mantovano, sottosegre-tario al ministero dell’Interno. E’la massima onorificenza rotariana“PAUL HARRIS FELLOW,nell’ambito del Programma “Lagioia delle regole”.Il riconoscimento è stato consegna-to, dal presidente Paolo Babboall’On. Alfredo Mantovano, qualeesempio di uomo coerente con ele-vati principi etici e per l’azione chesta svolgendo, in qualità di Sotto-segretario del Ministero degli In-terni, per le azioni che il Governosta svolgendo contro le infiltrazionicriminali nell’economia.

Il Rotary Club Lecce, istituzional-mente impegnato da anni nellarealizzazione di progetti di servizioa favore della comunità locale, in-tende avviare azioni a sostegno perl ’ e d u c a z i o n e a l l a l e g a l i t à .“La gioia delle Regole” è un pro-gramma che il Rotary Club di Lec-ce, sta portando avanti organizzan-do cicli di incontri con testimonial,seminari ed iniziative.E’ un programma che vede unaprogettualità congiunta tra varieistituzioni pubbliche e private, con

interventi di vario genere attraverso la

messa in opera di interventi educativi in

rete che sviluppino, oltre ad una sempre

più matura la convinzione della natura

e della funzione delle regole nella vita

sociale, i valori della democrazia,

l’esercizio dei diritti di cittadinanza

tendendo a facilitare la partecipa-zione responsabile alla vita socialee a sviluppare la concezione deldiritto come espressione del pattosociale, valorizzando la nozione diinteresse comune.L’educazione alla legalità, comeq u e l l a a l l a s a lu t e o comel’educazione ambientale, è ormaiuno dei temi cardine nella realtàcontemporanea, continua fonte distimolo e confronto rispetto ai con-cetti di norma, devianza o più sem-plicemente di crescita sociale ecivile. L’educazione alla legalità èinoltre considerata uno strumentodi conoscenza del mondo giovanile(e non solo) e delle sue problema-tiche, rivestendo così un alto valoreculturale e di contiguità non inelu-dibile fra saperi e comportamenti.Nella riscoperta dei valori fonda-mentali come la certezza delle re-gole, il riconoscimento dei diritti,il rispetto dei doveri e l’assunzionedi responsabilità, elementi essen-ziali per ogni società democratica,

l’educazione alla legalità rappre-senta indubbiamente un percorsospeciale per trasmettere ai bambi-ni, alle giovani generazioni e alleloro famiglie, un rafforzamentodella consapevolezza del ruolo dicittadini (attuali e futuri) e un invitoconcreto a combattere contro ogniforma di illegalità, di corruzionee di omertà che si incontra nellavita di tutti i giorni.La legalità rappresenta un princi-pio etico imprescindibile nel viveresociale e come valore astratto vadiffuso, spiegato, coltivato e tra-mandato alle nuove generazioni:risulta corretto, pertanto, parlaredi cultura, di un modo di pensareed agire che deve entrare a farparte del patrimonio civile di unpopolo.

ROTARYCLUB LECCE

IL “PAUL HARRISFELLOW”AD ALFREDOMANTOVANO

L’on. Alfredo Mantovano e Paolo Babbo

Page 37: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

IL ROTARY CLUB FOGGIA‘RIVISITA’ MATERA

Nei primi anni cinquanta proprioquando veniva fondato il RotaryClub Foggia s’iniziava a program-mare ed attuare l’abbandono deiSassi a Matera verso i costruendinuovi quartieri La Martella e Bor-go Venusio, realizzati, in primis,per dare condizioni di vita digni-tose ed accettabili.Dopo oltre mezzo secolo, il Club,

con la presidenza di Nicola MariaAuciello, ha voluto ‘rivisitare’ lacittà apprezzata da intellettuali estorici di valore, da Carlo Levi,spedito al confino in Basilicata dalfascismo, nel suo “Cristo si è fer-mato ad Eboli” a Pier Paolo Paso-lini che colse la grandiosità sceno-grafica del paesaggio culturale eantropologico con le scene del suofilm “Il Vangelo secondo Matteo”.Com’è noto i Sassi — iscritti nelp a t r i m o n i o d e l l ’ u m a n i t àdell’UNESCO nel 1993, primo sito

dell’Italia meridionale — rappre-sentano un ecosistema urbano stra-ordinario capace di “narrare visi-vamente dal più lontano passatopreistorico i modi di abitare dellecaverne”. Eccezionale esempio diutilizzazione accurata nel tempodelle risorse della natura: acqua,suolo, sole.I rotariani del Club Foggia, con ilpresidente Nicola, accompagnatidal presidente RC Matera, AntonioZagaria e dal Past President FrancoPalumbo, dopo aver visitato visitato

Pag. 37Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Amicizia, franchezza e spirito disevizio: questi i valori-chiave chehanno caratterizzato la visita delGovernatore del Distretto di Pugliae Basilicata Marco Torsello al Ro-tary Club Foggia, presieduto daNicola Auciello e giunto ai suoi 56anni di vita ed attività.Il presidente Auciello, nel corsodella consueta serata conviviale,dopo avere ricordato, con una pau-sa di raccoglimento, la recentescomparsa di Germana Borghesan Danza, innerina, sorella e mogliedei past president Rodolfo e Ciria-co, ha sottolineato l’impegno delClub nel sociale, dal progetto perle giovani generazioni ‘Giova perla Vita’, in collaborazione con laPolizia Stradale al progetto plurien-nale ‘Adotta un giardino’, alla rac-colta fondi per l’eradicazione defi-

nitiva della poliomelite, nell’ambitodel progetto del R.I. ‘End polioplus’.Protagonisti della serata sono stati Pierluigi Di Giuseppe, nuovo Sociopresentato da Camillo Maruotti,medico diabetologo, appassionatod’ambiente, e Lucio Altamura,prefetto del Club e già segretario,insignito dal Governatore dellao n o r i f i c e n z a “ Ro t a r i a n odell’Anno”, figlio della signora Ne-lide, di origine triestina, fondatriceed ispiratrice, nel 1983, dell’InnerWheel a Foggia, e di Antonio, ap-

prezzato avvocato civilista, presi-dente del Club nel 1976-1977.Marco Torsello, nel suo intervento,con semplicità e garbo, assicurandol’attenzione del Distretto per i pro-grammi e le azioni del Rotary ClubFoggia, ha evidenziato che il Clubefficiente si esprime attraverso isuoi Soci impegnati nelle professio-ni con il massimo di eticità, nonsenza rimarcare l’importanza delleregole “il Rotary si nutre di sostan-z a m a a n ch e l a f o r m a èimportante”.

S. d. J.

ROTARYCLUB FOGGIA

FOGGIACON MARCO

Nicola Auciello

Page 38: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 38 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

il centro con piazza Vittorio Venetoed una suggestiva vista panoramicasul Sasso barisano, hanno potutoammirare la peculiarità architetto-nica della Chiesa di San GiovanniBattista.Posta fuori le mura, questa chiesa,risalente al 1233, trasformata inetà barocca, con struttura romani-co-pugliese a tre navate ed ottocolonne l’una diversa dal’altra sor-montati da capitelli figurati diffe-renti ma comunicanti, che risentedegli influssi gotici borgognoni, sicaratterizza per la sua “asimmetriaarmonica disarmante”. Solo in Si-ria sono state edificate chiese nellostesso stile.La visita alla casa-grotta di VicoSolitario nel Sasso Caveoso, abita-zione tipica dei Sassi, scavata nellaroccia, arredata con mobili e at-trezzi d’epoca, consente di cono-scere l’evoluzione della culturacontadina, alla sezione d’arte mo-der na de l Museo naz ionale‘Domenico Ridola’ , con le colle-

zioni dei dipinti di Carlo Levi eLuigi Guerricchio, alle chiese ru-pestri, anche queste scavate nellaroccia d’origine marina (perl’esercizio del culto religioso), im-preziosite da affreschi favoriti dalla

natura della roccia lavorata da ma-estri esperti ed il giro panoramicocon sosta e la veduta a piccosull’ampia e profonda gravina conlo sguardo verso il suggestivo SassoCaveoso sono state le tappe di una

intensa giornata rotariana.La cena conviviale - conil tradizionale scambio deigagliardetti fra i presidentiNicola Auciello ed AntonioZagaria - presso il risto-rante tipico Baccus nelSasso Barisano, fra spe-cialità e prodotti tipici lo-cali, oltre ai vincoli diamicizia e condivisione, haconfermato l’attenzione ela simpatia dei rotarianifoggiani per Matera, re-centemente candidata acapitale europea del lacultura 2019.

Saverio di Jorio

La serata con i Presidenti

Il Gruppo del RC FOGGIA sul belvedere di Matera.

Page 39: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 39Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Nonostante le condizioni meteo mi-nacciose, eravamo circa 200all’interclub organizzato dai R.C. diBrindisi, Brindisi Valesio, Appia Anti-ca, Ceglie Messapica, Francavilla Fon-tana Altosalento, Rotaract, Interact eInner Wheel.L’incanto del castello Alfonsino illumi-nato da tante fiammelle che rendeva-no l’atmosfera magica; la visita guidataalla mostra di arte contemporanea“Miraggi”; un concerto di pianofortedel sorprendente giovane maestroGiuliano Graniti, applauditissimo daun pubblico attento e competente:questi gli elementi caratterizzanti diuna serata indimenticabile.Un’artista benefattrice ha realizzatoun bellissimo quadro, oggetto di lotte-ria, raffigurante un bimbo impaurito,il cui viso viene sorretto da una manocaritatevole (l’umanità, la solidarietà,il Rotary), in uno sfondo azzurro(l’universalità del Rotary).“Storia Arte e Solidarietà” è il titolodi queste serate, che tutta la famigliarotariana della zona di Brindisi, orga-nizzerà nei castelli della provincia:visitare i nostri castelli, rivivere la no-stra storia, trascorrere momenti di arteconsentirà di contribuire al nobile

progetto “Polioplus” per l’eradicazionedella polio nel mondo.Questo del 9 settembre 2010, è statoil primo appuntamento del progetto“Il Rotary dei castelli”.Grazie a un duro e intenso lavoro, itre obiettivi che ci eravamo posti: rac-cogliere fondi,- curare e accrescerel ’ immagine del Rotary nel lacomunità locale, -incrementarel’effettivo rafforzando i rapporti diamicizia nel club e tra i club, sono statiampiamente raggiunti.

Il prossimo appuntamento ci coinvol-gerà piacevolmente il 04 dicembre p.v.nel Castello Normanno Svevo di Me-sagne.

Franco FacecchiaPresidente R.C. Brindisi Valesio

ROTARYCLUB BRINDISI

“IL ROTARYDEI CASTELLI:STORIA ARTESOLIDARIETÀ“I° APPUNTAMENTOCASTELLOALFONSINOBRINDISI

Un momento della manifestazione

Page 40: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Pag. 40 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

“Incoraggiare e sviluppare l’idealedel “servire” inteso come motore diogni attività del Club”: questele vie d’azione che caratterizzanol’agire del Rotary International.In spirito di condivisione ed in sim-biosi con gli alti ideali che muovonol’agire rotariano si porranno dunquetutte le attività del Club di Lucerache cercherà di fare dell’azione edella concretezza nel sociale la pro-pria bandiera.E proprio per marcare questo impe-gno il Rotary di Lucera ha organiz-zato, con la partecipazione deglialtri Club di Capitanata, una seratadi beneficenza che ha visto ospitegraditissimo la Fanfara della MarinaMilitare Italiana di Taranto.Ha fatto da scenario suggestivo edal tempo stesso inusuale la trecente-sca Basilica Cattedrale di Lucerache, con la sua eleganza e purezzadi stile, si è prestata in modo egregioad esaltare le caratteristiche di unorganico cosìprestigioso e con un repertorio cheabbraccia tutti i generi musicali.LaFanfara Dipartimentale trae originedalla ex Banda Centrale della Mari-na Militare.Quando, nel 1991, quest’ultima èstata trasferita nella sede di Roma,presso il Dipartimento Militare Ma-rittimo di Taranto è stata costituitala Fanfara Dipartimentale, inizial-mente basata su di un organico dicirca 35 elementi.Successivamente, nel giugno 2000,la Fanfara Dipartimentale ha assor-bito anche la Fanfara del Comando

in Capo della Squadra Navale, finoad allora imbarcata sulla Nave Ga-ribaldi.La serata, svoltasi alla presenza diautorità religiose, militari e civili, èstata l’occasione per reperire fondida destinare all’Associazione di vo-lontariato “I DIVERSABILIO.N.L.U.S.” di Lucera che si occupadelle persone diversamente abili dal1992 ed ha come obiettivi:- la valorizzazione del ruolo socialedella persona diversamente abile edella sua dignità personale;- l'integrazione nella scuola e nellasocietà ;- la tutela dei diritti;- l’informazione e la sensibilizzazionedell'opinione pubblica, l’estensionee l'abbattimento delle barriere archi-tettoniche e culturali nonchèl'aggregazione delle famiglie e lapromozione di una rete territorialedi associazioni ed enti per il sostegnodei disabili.Subordinazione di ogni attivitàall’utilità sociale (service not self)dunque , nella consapevolezza chela crescita di una comunità passaobbligatoriamente attraverso lo spi-rito di fratellanza e di solidarietà ,spirito che l’attuale società consumi-stica sembra avere definitivamentedimenticato.Paul P. Harris scriveva nella suaautobiografia My Road to Rotary:“Il grande fiume è la somma totale

dei contributi di centinaia, forse an-che di migliaia, di piccoli ruscelli chevi affluiscono dalle colline e dai mon-ti, mormorando dolcemente, impa-zienti di tuffarsi nella sua corrente”.Ed è proprio questo che hanno vo-luto essere i Rotary Club di Capita-nata patrocinando l’iniziativa sopracitata: un piccolo ruscello che versala sua acqua nella corrente dellasolidarietà sperando che questa cor-rente possa presto trasformarsi inoceano.

P. CasiereRoyary Club Lucera

ROTARYCLUB LUCERA

“FANFARA”DI SOLIDARIETÀ

La fanfara della Marina Militare

Rotary, M.M. e solidarietà

Page 41: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

SERVIZIOE AMORE

Pag. 41Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Avetrana, Potenza, Novi Ligure. Tre località, sparse in differenti zone del Paese.Tre Comuni dal passato sereno che, invece, hanno da raccontare –ognuno perproprio conto- tre grandi tragedie, frutto della cattiveria, quando non della pazziaumana.Ma Avetrana Potenza Novi non sono sole in questo scenario di tristezze. Esistonoin Italia e nel mondo intero, villaggi, città, metropoli che hanno ciascuno danarrare proprie storie di infamie, di omicidi, di furti, di rapine, di stragi. Comunitàumane che tengono, con malcelata vergogna, incastrati nei cuori, cementati nellememorie fatti, episodi, accadimenti che, giorno dopo giorno, li fanno centrali diegoismo, di ingiustizia, di immoralità, e ne annullano ogni residuo valore.In tutto questo marasma, la gente per bene, gli uomini del vecchio stampo –chepure sopravvivono e restano attoniti a tanto disastro – si chiedono se questoscempio si fermerà ad un certo momento, o se non si tratti di una condannaeterna, senza fine.Altri uomini di buona volontà si domandano se non oggi, domani, ci possa essereuno o cento o mille o un milione di esseri che, venuti da chissà dove, riuscirannofinalmente a mettere ordine e pace e serenità nei borghi, nei paesi, nelle città, nelmondo. Gente saggia, che con prudente capacità di convincimento, sappianoriportare l’umanità sulla strada delle regole, della correttezza, dell’onestà; finalmente,del vivere civile, della convivenza pacifica, della giustizia e della sollecitudine.Intanto, confuso in un pianeta di oltre sei miliardi di persone, si muove ed operauna fetta di popolo –sparuta, in proporzione- che, mossa da una forte volontà difar bene, da un secolo serve l’umanità, al disopra di ogni interesse personale. Noiche ci stiamo dentro -da pochi o da molti anni non conta- sappiamo chequell’organismo si chiama Rotary; e ne conosciamo bene i ruoli, i compiti, lefunzioni, le finalità. Sappiamo soprattutto quale e quanto bene questa nostraAssociazione riesca a fare a favore di milioni di bambini che hanno fame di ciboe di medicine e di istruzione, di tanti anziani che soffrono di solitudine, di tant’altraumanità che chiede aiuto e libertà dal bisogno.Ma sappiamo pure che un milione e duecentomila uomini e donne non possonoda soli, ad onta di ogni buona volontà, cambiare il presente e promettere un futuromigliore. Siamo una forza impari rispetto alle enormi esigenze materiali e moraliche l’umanità oggi implora, da tanti angoli del pianeta, non escluse le “nostreafriche”. Il nostro destino è soltanto quello di cogliere obiettivi congrui alle nostreforze, anche se si vorrebbe realizzare di più, molto di più.

di Alfonso ForteRotary Club Bari

A PARER MIO

Page 42: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Allora, se più di quanto il Rotary fa non è possibile in termini materiali, io penso,io sogno che si possa impostare una nuova missione, percorrere un’altra stradaparallela a quella attuale, lungo la quale distribuire ulteriore solidarietà, più fortecondivisione, più intenso amore.Victor Hugo affermava “Amare significa agire“. Continuando a ‘dare servizio’,mettiamo dunque più amore nella quotidianità, nella nostra professione, nei Club,nell’ambiente esterno in particolare. Facciamo nostro il motto del past PresidenteGlenn Estess: “Serviamo con amore, per meglio servire, poiché con l’amorepossiamo cambiare molte cose nell’umanità”.Riflettiamo sul pensiero di Martin Luther King :”La razza umana deve uscire daiconflitti respingendo la vendetta, l’aggressione e lo spirito di rivincita. Il mezzoper uscirne è l’amore.”Meditiamo su quanto disse Madre Teresa: “Ciò che importa non è quanto si dà,ma è l’Amore che accompagna l’azione. Quando c’è l’amore, l’effetto dei nostriinterventi presso coloro che aiutiamo, si trova moltiplicato”. E ancora:“ Il mondonon ha bisogno solo di cibo, ma di amore”.E Paulo Coelho: “L’amore ci aiuterà a crescere; e solo allora saremo capaci dicapire stelle angeli miracoli”.Operando lungo i sentieri appena indicati, il Rotary si affermerà ancor più nelmondo quale dispensiere di servizio e “apostolo d’amore”. Perché anche dare epromuovere amore è servizio.Natale è vicino.

Un milionee duecentomilauomini e donnenon possonoda soli, ad ontadi ogni buonavolontà, cambiareil presentee promettereun futuro migliore

Page 43: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

I FIGLI:NOI NELLA LORO VITA

Pag. 43Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Spes messis semen

Il rapporto genitori-figli è la migliore metafora della vita, la risultante di ungroviglio complesso di ambizioni e speranze, ma anche di delusioni ed incertezze.I nostri figli sono quella parte di noi che si distacca e diventa sé, diverso da noi.L’educazione familiare ha come unico progetto, ripreso poi anche dalla costituzioneAmericana, la felicità della prole realizzata attraverso l’apprendimento delle dueregole della sapienza greca, conosci te stesso (le tue virtù) e non oltrepassare lagiusta misura (i tuoi limiti). La conquista della felicità però è un lavoro, non è undono del cielo ed il contributo dei genitori in questa ricerca è difficile maimprescindibile, per combattere il nichilismo esistenziale dei giovani.Ma per attuare questo impegnativo programma in realtà c’è poco tempo. Percreare questo imprinting familiare i genitori dispongono solo dei primi 7 anni di vitadel figlio! Poi l’adolescente cerca di affermare una sua identità, in sintonia conil proprio tempo, e spesso entra in contraddizione, se non in conflitto, con noi.D’altra parte anche la rapidità con cui avviene cambiamenti sociali nei tempi diInternet, crea spesso una difficoltà di comunicazione e di comprensione. I nostrivalori non sono sempre necessariamente i loro , sia nella scuola che nella famiglia.Ma il disagio dei giovani d’oggi nasce oltre che da una inadeguata educazionenella famiglia (spesso irretita dai propri idoli, che considera ideali) per mancanzadi un dialogo serrato, anche dall’assenza di prospettive future. Fabrizio De Andrè,che era sicuramente in sintonia con la gioventù d’oggi, ammoniva in propositoche “non è che i giovani non hanno valori. Ne hanno altri che noi non capiamo, forse perché

siamo troppo affezionati ai nostri”.

Dopo il 1968 con la rivoluzione culturale il nozionismo accademico, che avevail suo strumento migliore nella lezione frontale, è andato in crisi. La scuolasoprattutto non può più limitarsi ad “istruire” o peggio ancora solo a “formare”il giovane (metonimia di Morphè, mettere in forma), ma ha l’ardua missione di“educare”, cercare cioè di tirar fuori dalla loro personalità il meglio e nelcontempo costruirgli uno spirito critico, alla libera ricerca di sé e del mondo.L’impegno pedagogico ha come obiettivo quindi la costruzione di un equilibriorazionale ed emotivo dell’ Io che sia a suo agio in casa sua, possibile solo attraversola comprensione delle diverse personalità dei ragazzi, che hanno differenti “timing”di maturazione dell’intelligenza. Tutto ciò richiede competenze psicologiche,sensibilità umana, attitudini un tempo non richieste agli insegnanti, di solito

DISSONANZE

di Donato SalernoRotary Club Gallipoli

Page 44: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

impegnati solo al trasferimento di nozioni e dati nei vari campi dello scibile umano.Oggi il giovane deve essere preparato anche ad una grande apertura e disponibilitàverso gli altri e verso il mondo esterno, dove l’alterità deve diventare motivo dicuriosità ed arricchimento culturale ed umano e non paura del diverso. Si devecomprendere che il proprio giudizio, che poi è sempre un pre-giudizio (fruttodella propria storia culturale), può crescere solo se si confronta con il pre-giudizio dell’altro, anche se completamente diverso. Il mondo multietnico è diventato inrealtà un mondo multiculturale. E non sbaglia Marcello Veneziani quando silamenta che purtroppo per qualcuno, ancora oggi, fare cultura è “come fare atti

osceni in luogo pubblico”. I giovani di oggi, che hanno voluto fortemente il superamentodei nostri angusti confini culturali in cui per secoli ci siamo sentiti rassicurati eprotetti, invece sono pronti a sintonizzarsi rapidamente con lo spirito del tempo(pensate al cambiamento del rapporto medico-paziente oggi più consapevole eresponsabile che non caritatevole e paternalistico, come un tempo).Il mito di Edipo è più attuale che mai: con tutte le sue misteriose ambiguità,ripercorse dalla psicoanalisi, sia nel ruolo amoroso della madre Giocasta sia nellatragica fine del padre laio, dove forse è simboleggiata la demolizione che il figliofa del modello paterno nel suo percorso esistenziale. Questo enigmatico mito èquindi in definitiva la vera rappresentazione antropomorfa del conflitto esistenzialeche l’uomo deve mettere in atto per la costruzione definitiva del proprio Io. Perdirla con Shakespeare (La Tempesta) si può insegnare ai figli che “la vita è della

stessa sostanza dei sogni” o degli ideali, in cui essa è racchiusa, oppure che ha unaconsistenza più solida, più concreta. Perché,come diceva Truffaut, ripetendoSartre, in definitiva siamo quel che abbiamo fatto di noi, a partire da quello chegli altri (genitori, insegnanti !) hanno fatto di noi. Ecco perché se uno non si è maispostato dal suo contesto culturale, ha difficoltà ad ampliare il suo orizzonte.Ma non tutti i giovani percorrono questo sentiero di difficile conoscenza, a volteessi assimilano passivamente i modelli culturali paterni, ripercorrendo vie piùrassicuranti, collaudate e risparmiandosi inoltre i traumatici conflitti generazionali.Questa condizione che può apparire favorevole per l’individuo, in definitiva rendepiù statica la società globale, privandola così di energie vitali e idee nuove.E’ in definitiva, come la debolezza organica dei cloni! .

E mentre le vite dei genitori e figli si incrociano, sovrapponendosi nell’alternarsidelle stagioni e nel ritmo regolare delle ricorrenze attese, come il Natale, ed deilieti e meno lieti eventi, tra noi ..the time goe’s by!

Pag. 44 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Page 45: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

FILANTROPIA

Pag. 45Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

La prima campagna di raccolta fondi ebbe luogo nel 1643 all’Università diHarvard, Stati Uniti e produsse la somma 500 sterline. I volontari lo definironol’”esordio”.Benjamin Franklin fu uno dei primi benefattori americani. Nel 1731 fondò infattila prima biblioteca pubblica per permettere, anche ai cittadini con risorse limitate,di avere accesso alla lettura. Più di cento anni dopo, nel 1835, Alexis de Tocquevillepubblicò il primo volume de “La Democrazia in America” sottolineando che unodei punti di forza della vita negli Stati Uniti era la tendenza a creare organizzazionidi volontariato a scopo benefico e di associarsi ad esse.George Peabody è considerato il padre della filantropia moderna. Nel 1867 istituìil Fondo Peabody per l’istruzione (Peabody Education Fund) e finanziava la costruzionedi edifici, erogava borse di studio, sovvenzionava l’istruzione degli insegnanti ela formazione in campo industriale per favorire la ripresa del Sud dopo ladevastazione della Guerra Civile.Nel 2000 le Nazioni Unite stabilirono come obiettivo per i Paesi più ricchi ilversamento di un contributo pari allo 0,7% delle entrate nazionali lorde a favoredella assistenza allo sviluppo con il fine di ridurre la povertà su scala mondialeentro il 2015. Nel 2008 solo 5 paesi hanno raggiunto l’obiettivo: Danimarca,Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia.I primi 5 donatori per contribuzione totale in dollari – Stati Uniti, Germania,Francia, Regno Unito e Giappone – hanno rappresentato il 59,4% delle contri-buzioni ufficiali totali nel 2007. Il totale delle contribuzioni private, a parte gliStati Uniti, sono cresciute del 67% tra il 2006 ed il 2007.L’89% delle famiglie statunitensi devolvono ogni anno in beneficenza una mediadi $ 1.620.Nel 2007 la beneficenza da privati a favore dei Paesi in via di sviluppo ha prodottopiù di 49 miliardi di dollari, di cui tre quarti provenienti dagli Stati Uniti.Nel 2007 i Governi hanno donato 103 miliardi di dollari a favore dei paesi in viadi sviluppo, rispetto ai 519 milioni di dollari donati da benefattori provenientidalle 22 nazioni più ricche del mondo – l’ammontare include le donazioni, lerimesse degli immigrati che inviano il denaro nei loro paesi, e i fondi delle societàche investono nelle nazioni in via di sviluppo –.Nel 2007, rispetto alle 22 nazioni più ricche del mondo, gli Stati Uniti ed ilGiappone hanno contribuito con la percentuale minima stabilita per l’assistenza:

DAL ROTARY INTERNATIONAL

a cura di Erika Brescia

Page 46: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

lo 0,18 % delle entrate nazionali lorde previste per la assistenza ufficiale allosviluppo. Nel 2007 il contributo ufficiale ha costituito solo il 9% su un totale di235 miliardi di dollari provenienti da fonti statunitensi.Nel 2007/08 la Fondazione Rotary ha impegnato 208 milioni di dollari insovvenzioni, impegno che la colloca ai primi posti delle organizzazioni benefiche.La Fondazione Bill & Melinda Gates è la prima in termini di contributo totalecon $2,011,675,000.

Jason Grotto

Page 47: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

ESSEREPIÙ CHE SEMBRARE

Pag. 47Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Alla Nunziatella, antica e prestigiosissima scuola militare che ha sede a Napoli, gliallievi da sempre vanno fieri di uno dei motti che la contraddistinguono “essere piùche sembrare”, in quanto rappresenta una sfida che, dal momento in cui sono statiammessi a farne parte, continua per tutta la vita ed anche perché chi cavalca davverol’apparire per dimostrare di essere, sceglie la precarietà dell’effimero.E’ un motto che, specie negli ultimi decenni, può sembrare anacronistico perché sivive nel mondo dell’avidità della sete di potere e di ricchezza, dell’apparire e del gossipche, dell’apparire, rappresenta la punta di diamante. Un mondo sommerso daldecadimento di tutti i valori e così differente da quello che, per secoli, si è vissuto nellanostra penisola ma, ora, resta solo nei ricordi di coloro che, come me, lo hannoconosciuto e tanto amato e lo rimpiangono con struggimento ed anche con una certamalinconia, visto il degrado etico e la forte disgregazione sociale che ci circondano.Infatti non solo alla Nunziatella ma in tutte le scuole di ogni ordine e grado, i ragazzivenivano spronati ed aiutati a impegnarsi nei confronti di tutti e di tutto, dallo studio,alla famiglia, ai compagni.Si cercava di educarli al rispetto e a cooperare con gli altri, a sviluppare solidarietà ecomportamenti positivi come l’autodisciplina, il senso di responsabilità, la fiducia inse stessi e a spronarli a vivere cercando di dominare, per quanto possibile, emotività,ansia ed ira.In altre parole a saper distinguere i veri valori della vita, a sapersi opporre alle pressioninegative e, al contempo, a ricercare quanto di positivo c’era intorno a loro.Ma sono trascorsi oltre quarant’anni, che sono un niente se riferiti alla storia di unpopolo, ma un’eternità per quanto riguarda i cambiamenti avvenuti nel nostro Paese.Il tempo ha fatto il suo lavoro, non bene ma lo ha fatto.E così non ci riconosciamo quasi più, se non in caso di eventi straordinari.Una ventata di speranza si è verificata, infatti, in occasione del drammatico terremotoche ha colpito l’Aquila e parte della sua provincia, quando abbiamo potuto riscontrareche non tutto è andato perduto. Gli Abruzzesi, invero, hanno potuto contare, sin dalleprime ore, sull’abnegazione e sul senso del dovere di tanti uomini comuni, di tantimilitari, di appartenenti alle forze dell’ordine o ad associazioni di volontariato che sisono prodigati con entusiasmo, capacità, spirito di sacrificio, notte e giorno senzasosta. Per non parlare dei vigili del fuoco e degli uomini della Protezione Civile che,sprezzanti del pericolo ma mai incoscienti, hanno rischiato la vita nella ricerca diquanti rimasti tra le macerie, per la messa in sicurezza delle mura pericolanti o

di Maurizio MauriziPdg Distretto 2090

PENSIERI

Page 48: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

nell’accompagnare a recuperare qualcosa che potesse aiutare chicchessia a non sentirsicompletamente perduto.Un lavoro silenzioso ma fondamentale in cui tutto è essere e nulla l’apparire. Ma lasolidarietà non si è esaurita con i soccorsi. La Nazione si è mobilitata nel cercare diraccogliere aiuti di ogni genere e denaro per contribuire alla ricostruzione. È questala nostra Italia, è questo il dna del nostro popolo e sono queste le manifestazioni chefanno sperare in un futuro meno buio e ad essere più ottimisti.È stata una gara entusiasmante che ha visto correre da un lato i semplici cittadini, daipiù modesti economicamente ai più ricchi, e dall’altra istituzioni, enti, istituti di credito,associazioni e, fra esse, in prima linea il Rotary e i Rotariani che, da subito, hannodato prova della loro efficienza, del loro essere solidali, delle loro disponibilità alservizio, della loro generosità.Mentre i terremoti sono un fenomeno naturale dal quale non possiamo sottrarci el’unica possibilità che abbiamo è quella di conviverci in sicurezza, cioè di creare untessuto urbanistico adatto a resistere all’energia liberata dal sisma, l’ottimismo è unatteggiamento coraggioso. Esso è proprio di coloro che, come i Rotariani, interpretanola vita partendo dalla certezza che l’uomo è capace di atti di bontà e, nel compimentodel bene, realizzano la dignità che gli è propria, credendo in una filosofia che va oltrela politica, la religione, le razze e i colori della pelle e cercano di operare sempre conintensità ed abnegazione.

Pag. 48 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Page 49: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

DON BOSCO:EDUCARE PER RINNOVARELA SOCIETÀ

Pag. 49Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Una delle “emergenze” più scatenanti (spesso tragicamente vissute) nel nostrotempo è di certo quella educativa: conquistato dogmaticamente dal vertiginosoprogresso scientifico e tecnologico, ammaliato da mode estemporanee, sedotto dacomportamenti ispirati ad una pseudo teatralità, l’uomo contemporaneo è, a dipoco, latitante nell’assumersi e nell’assolvere i doveri educativi; di conseguenza, ilsuo essere periferico ha notevolmente contribuito alla crisi della famiglia, dellasocietà, della politica.Tale problema è ben noto ai Rotariani che non trascurano di organizzare tavolerotonde o seminari guardando con particolare (intelligente!) interesse all’Interacte al Rotaract. Ma evidentemente non basta: perciò forse non è fuor di luogo,ancora una volta, tornare indietro con la mente a quei pensatori del passato chehanno lasciato testimonianze pedagogiche di grande levatura. Fra questi vale lapena di riflettere sul vissuto di una grande personalità del XIX secolo che nonsi limitò ad enunciare principi o ad introdurre nuove tecniche metodologiche, ma– “uomo del suo tempo” – ne colse le problematiche etiche e sociali e dedicò lasua vita al tentativo instancabile di porvi rimedio: Don Bosco, un autenticospirito rivoluzionario!Nel crogiuolo culturale europeo dell’Ottocento, dominato dalla incalzanterivoluzione industriale, dalla ideologia marxista, dagli aneliti socialisti, Don Bosco(1815 – 1888) si immerse nella realtà sociale della sua Torino (…e non solo)prediligendo i “ragazzi” più bisognosi; autorevole maestro di vita imperniò il suoinsegnamento sul lavoro che “produce dignità” e sulla collaborazione che “produceamicizia”.Sorsero così gli Oratori salesiani, ancora oggi vivi ed operanti in tutto il mondo,espressione di autentico “associazionismo” che per Don Bosco era un’“esigenza costitutiva del progetto di rinnovamento civile e sociale”.Si pensi alla fondazione della “Società dell’allegria” (1831), vera palestra dipedagogia associazionistica, dotata di estrema chiarezza programmatica: “evitarele maldicenze, non compiere azioni disdicevoli, fare il proprio dovere, stare allegri”.Per Don Bosco l’educare mirava a “rinnovare dall’interno la società”, ritmandoi tempi del lavoro. L’obiettivo era triplice: “prevenire, moralizzare, preparare. Con pregevole

incessante alacrità improntò ogni attività e usò “i mezzi leciti ed onesti per opporsi al torrente

che tenta di travolgere nelle corrotte sue onde la società”. Così facendo, l’educazione sitrasforma in azione politica perché protesa alla formazione delle coscienze.Ancora: Don Bosco educa i suoi giovani al senso del “dovere”. Così scriveva:

di Maria Concetta PiacenteRotary Club Bari Ovest

VALORI SENZA TEMPO

Page 50: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

“Non vi raccomando penitenze, ma lavoro, lavoro, lavoro, vissuto come un’ occasione gioiosa,

solidale, costruttiva del futuro”.

Questa si che può definirsi una rivoluzione culturale, funzionale propedeutica ad unaautentica civiltà innovativa nella quale il singolo integrando corpo-cuore-animadiventa fautore di rapporti e progetti all’ insegna dell’Umanità.Quale livello di rotarianità in questa testimonianza di vita: laboriosità, professionalità,solidarietà, eticità, passione civile, progettualità politica. Non sono forse questi ivalori tanto esaltati nelle Vie d’azione? Non sono forse questi i cardini su cui farleva per essere buoni rotariani? A mio parere, molti ne sono convinti, ma nonsono pochi i latitanti e i periferici. Peccato! perché sul piano educativo-deontologicoil Rotary – come del resto la vita – è un’occasione da non perdere per sentirsiparte attiva nella costruzione di una società migliore.

Pag. 50 Rotary International - Distretto 2120 - Dicembre 2010

Page 51: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un
Page 52: - Dicembre 2010 - rotary2120.org · che il concetto di base del servizio del Rotary è semplice. I soci del club, leader delle comunità, imparano a conoscere ed apprezzarsi l’un

Recommended