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POLIURETANO · poliuretano dicembre 2004 convegno icmq sulla certificazione energetica resistenza...

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POLIURETANO Dicembre 2004 CONVEGNO ICMQ SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA RESISTENZA AL FUOCO DI TETTI A FALDA IN LEGNO SCHIUME AD ALTA EFFICIENZA PER IL TRASPORTO RECUPERO DI COPERTURA METALLICA AL CENTRO PIAVE IL PROGETTO DELL’ARCH. VIETTI PER UN NUOVO BORGO MARINARO ISOLAMENTO A SPRUZZO PER IL POLO NAUTICO DI TORRE ANNUNZIATA CANALI PREISOLATI PER LA GRANDE DISTRIBUZIONE Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigido organo ufficiale d’informazione ANPE Aut.Trib.VI n. 598 del 7/6/88 - RNS n° 8184 - Sped.in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza - Contiene I.P.
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POLIURETANO

Dicembre 2004

CONVEGNO ICMQ SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA

RESISTENZA AL FUOCO DI TETTI A FALDA IN LEGNO

SCHIUME AD ALTA EFFICIENZA PER IL TRASPORTO

RECUPERO DI COPERTURA METALLICA AL CENTRO PIAVE

IL PROGETTO DELL’ARCH. VIETTI PER UN NUOVO BORGO MARINARO

ISOLAMENTO A SPRUZZO PER IL POLO NAUTICO DI TORRE ANNUNZIATA

CANALI PREISOLATI PER LA GRANDE DISTRIBUZIONE

Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigidoorgano ufficiale d’informazione ANPE

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SOMMARIO

POLIURETANO - Dicembre 2004 3

AssociazioneNazionalePoliuretanoEspansorigido

Corso Palladio n. 15536100 Vicenza

tel. e fax 0444 327206www.poliuretano.ite-mail:[email protected]

POLIURETANODicembre 2004

Editoriale e Lettere dei lettori ...................................................... 5

AMBIENTEProve generali per la certificazione energetica .......................... 6

FOCUS TECNICIResistenza al fuoco di tetti a falda in legno ............................... 8

Schiume ad alta efficienza per il trasporto refrigerato .............12

PROGETTI & OPEREUn nuovo pacchetto per ripristinare la copertura metallica ... 15

Nel golfo di Trieste sorge un nuovo borgo .............................. 19

Dalle ceneri del polo siderurgico nasce un sito eccellente dellanautica .................................................................................... 22

Canali preisolati per le strutture logistiche della grandedistribuzione .......................................................................... 24

NEWS.................................................................................27

Coupon per i lettori .................................................................... 31

Hanno collaborato a questo numero:Rita Anni, Luciano Battistella, Aldo Francieri, Massimiliano Motta, TaniaRabarbarin, Sebastiano Spinelli, Antonio Temporin.

POLIURETANO

Quadrimestrale nazionaledi informazione sull'isolamento termicoAnno XVIn. 7, Dicembre 2004Aut.Trib.VI n. 598 del 7/6/88 - RegistroNazionale della Stampa n° 8184 - Po-ste Italiane s.p.a. - Sped.in A.P. - D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB VicenzaDirettore Responsabile:Gianmauro AnniRedazione: Studioemme NotizieCorso Palladio, 155 - Vicenzatel. e fax 0444 327206

Tiratura: 28 mila copieEditore: Studioemme SrlCorso Palladio, 15536100 Vicenza - tel 0444. 327206Stampa: Tipolitografia CampisiArcugnano (VI)

Domande e Risposte

POLIURETANO - Dicembre 2004 5

EDITORIALE

Grazie ...Un grazie caloroso ai tanti let-tori che hanno compilato e cihanno fatto pervenire (magarisubendo anche qualche dis-servizio tecnico per il quale ciscusiamo) il coupon di confer-ma del loro interesse a riceve-re la rivista Poliuretano. Tantici hanno anche offerto propo-ste tematiche e suggerimentieditoriali preziosi per migliora-re la qualità e l’interesse del-l’informazione.Il nostro prossimo impegnosarà quindi quello di cercare diadeguare sempre di più i con-tenuti della rivista alle Vostreaspettative. Già da questo nu-mero abbiamo accolto la pro-posta di inserire una rubricadedicata alle “domande e ri-sposte” sul poliuretano e sul-l’isolamento termico in gene-re. Una forma di dialogo chepresto prenderà anche la for-ma di un forum, all’interno delsito www.poliuretano.it, dovel’interscambio di informazionipotrà svolgersi in tempo reale.Tutto questo contando comesempre sulla Vostra collabo-razione.Grazie.

P.S. Coloro che desideranocontinuare a ricevere la rivi-sta, e non hanno inviato il que-stionario pubblicato sul nume-ro di luglio, possono utilizzare ilcoupon riportato a pag. 31.

Etichetta marcatura CE

Nelle etichette della marcatu-ra CE è indicato il valore λD.

Cosa significa? Per alcunimateriali isolanti il valore indi-cato è peggiore di quello ri-portato nelle schede tecnicheutilizzate per i calcoli e per laredazione dei capitolati...(A.F. - Firenze)

Con l’introduzione della mar-catura CE i produttori sonotenuti a testare i materiali se-condo norme armonizzate (peri materiali isolanti serie UNIEN 131xx). Queste prevedonola dichiarazione di un coeffi-ciente di conducibilità termicaponderato per una durata diesercizio di 25 anni riferibile al90% della produzione con il90% di confidenza statistica(λ

D). La maggior parte delle

norme UNI precedentementeutilizzate prevedevano invecela misura della conducibilitàtermica dopo 90 giorni dallaproduzione che comportaval’ottenimento di valori più bas-si. Il gruppo di norme EN per imateriali isolanti prevede cri-teri analoghi di valutazione sta-tistica (numero di test effet-tuati e dispersione dei risulta-ti); variano invece i metodi diprova per valutare il fenome-no dell’invecchiamento. Le di-screpanze da Lei lamentatetra etichetta CE e scheda tec-nica sono quindi causate dalfatto che quest’ultima non con-siderava il fenomeno dell’in-vecchiamento e/o quello stati-stico. Nel caso del poliuretano

espanso con rivestimenti fles-sibili la maggior parte dei pro-duttori ha liberamente sceltodi dichiarare, nell’etichetta enelle schede tecniche, il valo-re di λD a partire dal 1998(ben prima dell’obbligo intro-dotto dalla marcatura CE); leschede tecniche attualmentein circolazione per questo ma-teriale dovrebbero ragionevol-mente essere posteriori a taledata.

Per spiegazioni più dettagliate- sulla marcatura CE: v. Poliure-tano - Dicembre 2003- sulla valutazione dei fenomenidi invecchiamento del poliure-tano: v. Poliuretano - n. 2/1997.Le pubblicazioni sono disponi-bili in formato .pdf nella sezione“Pubblicazioni” del sitowww.poliuretano.it

Fuoco e Euroclassi

Che EUROCLASSE di reazio-ne al fuoco ottiene il poliure-tano? (C.V. - Roma)

Il comportamento al fuoco delpoliuretano varia in funzionedella composizione della schiu-ma e della natura degli even-tuali rivestimenti. Con il siste-ma delle EUROCLASSI si ot-tengono prestazioni che van-no dalla Classe B alla ClasseD per prodotti con rivestimentimetallici, dalla Classe D allaClasse E per prodotti con ri-vestimenti inorganici (fibre sa-turate o altri) e dalla Classe Ealla Classe F per quelli conrivestimenti cartacei.

Per spiegazioni più dettagliatev. Poliuretano - Dicembre 2003

AMBIENTE

6 POLIURETANO - Dicembre 2004

Convegno ICMQ - 5 ottobre 2004 SAIE Bologna

Prove generali per lacertificazione energetica

Rita Anni

Erano talmente in tanti, e so-prattutto giovani, gli interes-sati al terzo convegno orga-nizzato dall’ICMQ sul tema “Lacertificazione energetica edambientale degli edifici: comeattuarla?” che la Sala Topaziodel Palazzo Affari della Fieradi Bologna non è bastata acontenerli tutti.Un buon segno: l’interesse per il risparmioenergetico e per la riduzione dell’impatto am-bientale degli edifici è alto e il tema,di grande attualità, coinvolgeanche la futura generazionedi progettisti. I presupposti persperare che dal gennaio 2006qualcosa cambi nella praticaprogettuale e costruttiva italia-na ci sono tutti. La Direttiva Eu-ropea 2002/91/CE impone che,per almeno determinate tipolo-gie di edifici, gli Stati membri predispongano unsistema di certificazione delle loro prestazionienergetiche, la Legge 10 attende ormai da 14anni l’attuazione dell’art. 30 che pure prevede-va la certificazione, è in avanzata fase di defini-zione il quadro normativo di supporto, ed infineè cresciuta la sensibilità collettiva verso i temienergetici ed ambientali e si assiste al moltipli-carsi, a livello locale, di iniziative energetica-mente virtuose su base più o meno volontaria.

Eppure, nonostante ilcontesto favorevole,aleggia ancora una sortadi disincantata sfiduciasulla possibilità che, siapure sotto la spinta del-l’Europa, anche l’Italiapossa uniformarsi in tem-pi brevi agli standard co-struttivi energeticamente

efficienti in vigore già oggiin tanti Paesi europei. Il no-stro quadro legislativo ècomplesso: l’opportunità of-ferta dagli obblighi della Di-rettiva di aggiornare e ar-monizzare l’intero impiantolegislativo in tema di efficien-za energetica delle costru-zioni richiede il “concerto” dimolti Ministeri (Attività Pro-duttive, Ambiente e Territo-

rio, Infrastutture e Trasporti) e la condivisionedel metodo degli Enti Locali (Regioni e Provinceautonome) alle quali il decreto Bassanini haaffidato il potere legislativo sul tema della certi-ficazione. Il futuro decreto legislativo, al qualesta lavorando un’apposita Commissione istitui-ta dal Ministero delle Attività Produttiva, varreb-be quindi su tutto il territorio nazionale finoall’adozione di decreti regionali di recepimentoe potrebbe configurarsi come un “decreto qua-

AMBIENTE

POLIURETANO - Dicembre 2004 7

dro” con norme provvisorieriferite a:- Fabbisogno di energia pri-maria espresso in kWh/m2anno- Isolamento dell’involucro ca-ratterizzato dalle trasmittanzedelle superfici opache e tra-sparenti con valori limite perle nuove costruzioni e leristrutturazioni (su questotema la Commissione istituitapresso il Ministero delle infra-strutture e dei trasporti staipotizzando una gradualità ap-plicativa)- sostituzione generatore dicalore - manutenzione e ispezioniimpianti termiciSenza intoppi, l’intero iter po-trebbe concludersi in tempicompatibili con quelli previstidalla Direttiva; dobbiamo quin-di solo sperare che il prossi-mo Decreto non diventi un“quadro” come la Legge 10,più simile in realtà a una cor-nice vuota rimasta priva di re-

ali ed efficaci ricadute sullepratiche costruttive.Intanto, nell’attesa di una de-finizione a valenza nazionalee europea delle modalità del-la certificazione, alcune “pro-ve generali” volontarie sonogià state fatte: il marchio ”CasaClima” della Provincia diBolzano, lo schema di certifi-cazione “Sistema Edificio”messo a punto e testatodall’ICMQ in oltre tre anni distudi che hanno coinvolto im-prese, progettisti, enti di nor-mazione, pubbliche ammini-strazioni e università.Lo schema di certificazioneproposto da ICMQ è un siste-ma di tipo prestazionale (con-sidera le prestazioni dell’edifi-cio, valutando anche quelledei suoi subsistemi, in relazio-ne a dei requisiti, prefissati danorme o leggi o da richiestedel mercato), può essere ap-plicato in modo modulare asingoli requisiti o fasi di realiz-zazione dell’edificio ed è dina-

SISTEMA EDIFICIO - SCHEMA DI CLASSIFICAZIONETEMPORANEA DEGLI EDIFICI IN BASE AL FABBISOGNO

DI CALORE PER RISCALDAMENTO “FC”zona climatica E – da 2100 a 3000 Gradi Giorno

Livello A FC ≤≤≤≤≤ 30 Kwh/(m2a)

Livello B 30 < FC ≤≤≤≤≤ 50 Kwh/(m2a)

Livello C 50 < FC ≤≤≤≤≤ 70 Kwh/(m2a)

Livello D 70 < FC ≤≤≤≤≤ 100 Kwh/(m2a)

Livello E 100 < FC≤≤≤≤≤ 130 Kwh/(m2a)

Livello F 130 < FC ≤≤≤≤≤ 160 Kwh/(m2a)

Livello G FC > 160 Kwh/(m2a)

mico in quanto può facilmenteessere adattato sia all’evolu-zione delle esigenze che adaltri requisiti. Si prevede unaclassificazione delle prestazio-ni per fasce con un livello mi-nimo che coincide con le leggio prescrizioni vigenti; il mar-chio “SISTEMA EDIFICIO” vie-ne attribuito solo a livelli pre-stazionali elevati.Il “Sistema Edificio” proponeuna scala di prestazioni ener-getiche, espresse in KWh/m2anno, simile a quella delmarchio Casa Clima con livellidi eccellenza attribuiti fino aconsumi inferiori a 70Kwh/m2a.Se queste, condivise, valuta-zioni dovessero essere appli-cate al patrimonio edilizio ita-liano il livello ottenibile sareb-be un poco edificante “G”.Per questo è urgente che lacertificazione energetica ven-ga al più presto resa obbliga-toria; solo così il cittadino avràgli strumenti necessari per sce-gliere, acquistando o ristrut-turando una casa, di rispar-miare energia e inquinare dimeno.

Per saperne di più:

Raccomandazione CTI: “Presta-zioni energetiche degli edifici.Climatizzazione invernale epreparazione acqua calda perusi igienico-sanitari”.https://www.cti2000.it (areadownload)

http://www.icmq.org (disponibiligli atti del convegno in formato.pdf)

http://www.casaclima.info

8 POLIURETANO - Dicembre 2004

FOCUS TECNICI

Prove di comportamento al fuoco di strutture edilizieisolate con schiume poliuretaniche

Resistenza al fuoco di tettia falda in legno

a cura della Commissione Tecnica ANPE

Protezione passiva dal rischio incendi

Come è noto per la valutazione del livello diprotezione passiva degli edifici dal rischio in-cendio vengono prese in considerazione le pre-stazioni di:- reazione al fuoco dei materiali utilizzati- resistenza al fuoco delle strutture portanti edegli elementi di compartimentazione (porte,pareti tagliafuoco, ecc.).Per i prodotti isolanti in poliuretano espansorigido viene valutata la reazione al fuoco, cioè“il loro grado di partecipazione al fuoco al qualesono sottoposti” (D.M. 16/2/82). La reazione alfuoco dei materiali (*) (valutata fino ad oggisecondo diversi metodi di prova adottati daisingoli Paesi e, da domani, secondo metodiunificati a livello europeo) è uno strumento diprotezione passiva nei confronti delle fasi ini-ziali dell’incendio, innesco e sviluppo; nella fasedi incendio generalizzato è invece essenzialedefinire le caratteristiche di resistenza al fuocodelle strutture.

Dal Decreto Ministeriale 30/11/1983“Termini, definizioni generali e simboli

grafici di prevenzione incendi”

Resistenza al fuoco.Attitudine di un elemento da costruzione (compo-nente o struttura) a conservare - secondo unprogramma termico prestabilito e per un tempodeterminato - in tutto o in parte: la stabilità «R»,la tenuta «E», l’isolamento termico «I», così defi-niti:- stabilità: attitudine di un elemento da costruzio-ne a conservare la resistenza meccanica sottol’azione del fuoco;- tenuta: attitudine di un elemento da costruzionea non lasciar passare né produrre - se sottopostoall’azione del fuoco su un lato - fiamme, vapori ogas caldi sul lato non esposto;- isolamento termico: attitudine di un elementoda costruzione a ridurre, entro un dato limite, latrasmissione del calore.Pertanto: - con il simbolo «REI» si identifica unelemento costruttivo che deve conservare, per untempo determinato, la stabilità, la tenuta e l’isola-mento termico; - con il simbolo «RE» si identificaun elemento costruttivo che deve conservare, perun tempo determinato, la stabilità e la tenuta; -con il simbolo «R» si identifica un elementocostruttivo che deve conservare, per un tempodeterminato, la stabilità.In relazione ai requisiti dimostrati gli ele-menti strutturali vengono classificati da unnumero che esprime i minuti primi.Per la classificazione degli elementi non portantiil criterio «R» è automaticamente soddisfatto qua-lora siano soddisfatti i criteri «E» ed «I».

(*) Con particolare riferimento ai prodotti in poliuretanoespanso rigido, il tema della reazione al fuoco è statoaffrontato nei seguenti articoli apparsi su POLIURETA-NO:

La marcatura CE e la reazione al fuoco dei materiali -Dicembre 2003Condotte preisolate: casa succede se dentro c’è ilfuoco - Dicembre 2002Comportamento al fuoco - 2/94

FOCUS TECNICI

POLIURETANO - Dicembre 2004 9

Resistenza al fuoco: comevalutarla

Il documento normativo nazio-nale su cui si fonda la valuta-zione della resistenza al fuocodegli elementi costruttivi è laCircolare del Ministero dell’In-terno n. 91 del 14 settembre1961 elaborata per fabbricaticon struttura in acciaio e, nel-la pratica, estesa anche adaltre tipologie. La Circolaredescrive il metodo sperimen-tale (basato su una prova inforno a curve unificate di tem-perature) e offre valoritabellari di resistenze termi-che per spessori definiti distrutture edilizie. In tempi piùrecenti sono stati elaboratiinoltre metodi di calcolo ana-litici (UNI 9502 per le struttu-re in cemento, UNI 9503 perquelle in acciaio, UNI 9504 perstrutture lignee) che determi-nano le prestazioni sulla basedi modelli matematici.I metodi analitici sono anchealla base degli EUROCODICI(ENV - norme europee volon-tarie in fase di recepimento)elaborati dal CEN a partiredagli anni ‘90. Alla resistenzaal fuoco si riferisce la parte 2-2 dell’ Eurocodice 1 “Azionisulle strutture - Azioni sullestrutture esposte al fuoco” ele parti 1 e 2 degli Eurocodici2, 3, 4, 5, 6 e 9, che definisco-no le procedure per determi-nare sollecitazioni e resisten-za all’azione dell’incendio del-le strutture individuate dal co-dice.

Sia i metodi sperimentali chequelli analitici presentano van-taggi e svantaggi con le inevi-tabili approssimazioni di me-todi di prova e/o di valutazioniche coinvolgono fenomenicomplessi e scarsamenteprevedibili nel loro sviluppocome sono gli incendi.

Il progetto di ricerca BINGNell’ambito delle attività di ri-cerca BING (Federazione Eu-ropea delle Associazioni delPoliuretano Espanso rigido) siè concluso nel primo trimestredel 2004 un progetto finaliz-zato ad individuare la resisten-za al fuoco di coperture incli-nate in legno isolate con schiu-me poliuretaniche.

Resistenze termiche tabellari riportate

dalla Circolare 91 del 14/9/1961

8.1 Pareti divisorie interne - Spessori minimi ai fini della lorodesignazione come pareti tagliafuoco

SPESSORE DELLE PARETI TAGLIAFUOCO

Tipo di parete spessore minimo in cm.escluso l’intonaco

Resistenza al fuoco minuti primi 15 30 45 60 90laterizi pieni con intonaco normale 6 13 13 13 26laterizi piani con intonaco isolante 6 6 6 13 13laterizi forati con intonaco normale 6 10 14 20 30laterizi forati con intonaco isolante 6 6 6 10 10calcestruzzo normale 8 8 10 10 10

8.2 Solai esclusi quelli combustibili - Valori minimi ammissibili degli spessori dei solairesistenti al fuoco (lo spessore minimo è comprensivo della cappa del pavimentonon combustibile e del soffitto quando è applicato alla soletta, espresso in cm.)

SPESSORI DI SOLAI

Tipo di solaio 15 30 45 60 90soletta in c.a. con intonaco normale (1,5 cm) 10 10 12 14 16soletta in c.a. con intonaco isolante (1,5 cm) 10 10 12 14 14soletta in c.a. con soffitto sospeso 8 8 10 12 12solaio in laterizio armato con intonaco normale (1,5 cm) 16 16 20 24 24solaio in laterizio armato con intonaco isolante (1,5 cm) 14 14 18 18 20solaio in laterizio armato con soffitto sospeso 12 12 16 16 18elementi in c.a. precompresso con int. normale (1,5 cm) 16 16 20 24 24elementi in c.a. precompresso con int. isolante (1,5 cm) 14 14 18 20 24elementi in c.a. precompresso con soffitto sospeso 12 12 16 16 18

Lo scopo principale del pro-getto era quello di evidenziarecome il particolare tipo di com-bustione del poliuretanoespanso, per certi versi similea quello del legno, con unacarbonizzazione progressivadel materiale senza fusioni ogocciolamenti tipici della mag-gior parte delle materie plasti-che, potesse contribuire a rag-giungere un buon livello di re-sistenza al fuoco in scenari diprova realistici.La ricerca è stata condotta incollaborazione con l’ IVPU, as-sociazione tedesca dei produt-tori di poliuretano espanso ri-gido, in ragione della partico-lare diffusione dei tetti a faldain legno nell’edilizia residen-ziale di tutti i paesi di area

10 POLIURETANO - Dicembre 2004

FOCUS TECNICI

Legenda e descrizione materiali e montaggio:

1 travi, legno tenero, dimensioni conformi ai requisiti statici (DIN 4102tabella 74) 120 x 200 mm

2 colmo e piede arcarecci, legno tenero, 140 x 70 mm3 asse fascia, legno tenero, 100 x 122 mm4 cassaforma in legno, legno tenero, 19 mm5 strato di diffusione del vapore in materiale plastico6 pannelli in schiuma poliuretanica (PIR) DIN EN 13165 spessore 100

mm, entrambi i lati rivestiti in alluminio da 50 µ7 pannelli in fibra di legno, spessore 22 mm, fissati con viti conformi da

1 lato8 giunti, fra tavolato e fianchi della trave e muratura, larghi approssima-

tivamente 40 mm riempiti con lana minerale, 30 kg/m3

9 pannelli in fibra di legno, spessore 22 mm, fissati con viti da 220 mm10 pannelli in cartongesso conformi alla norma DIN 18180, 2 x 12.5 mm

di spessore11 viti di fissaggio specifiche per sistemi isolanti

germanica. Come partnerscientifico per l’esecuzionedelle prove è stato seleziona-to l’istituto MFPA LeipzigGmbh, laboratorio specializza-to nelle prove di resistenza alfuoco con particolari esperien-ze nella valutazione di struttu-re in legno.

Metodo di provaLa prova è stata condotta nelfebbraio del 2004 secondo lemodalità previste dalla (DIN -UNI) EN 1365 per determinarela resistenza all’incendio deisolai e delle coperture espo-ste al fuoco, secondo quantoindicato nella EN 1363-1. Ri-cordiamo che le norme comu-nitarie EN sono destinate asostituire le norme nazionalinon appena siano recepitedagli stati membri, che le adot-tano anteponendo alla siglaEN quella dell’ente di norma-zione nazionale, e siano richia-mate da una norma di prodot-to a fini della Direttiva Costru-zioni e della marcatura CE.La struttura sottoposta a pro-va (v. schema e legenda alato) è una tipica copertura afalda inclinata di 25° su strut-tura in legno. L’isolamento ter-mico è stato realizzato conpannelli in schiuma PIR di 100mm di spessore con rivesti-mento in alluminio goffrato. Trapannello isolante e assito inlegno è stato interposto, se-guendo una pratica comune,un strato in poliestere con fun-zione di diffusione del vapore.

FOCUS TECNICI

POLIURETANO - Dicembre 2004 11

I risultati - REI 45

Durante la prova i parametri sono stati valutatisia mediante l’osservazione dell’operatore cheattraverso le misure rilevate dal sistema di ter-mocoppie posizionate sul campione. Il rapportodi prova che attribuisce, sia al campione valu-tato che a strutture simili per conformazione, laClasse REI 45, evidenziano questa tempistica:00’ inizio della prova21’ le fiamme attraversano il tavolato in le-

gno, i pannelli isolanti sono esposti diret-tamente all’attacco del fuoco

37’ modesto incremento della temperatura

sull’estradosso41’ modesto rilascio di fumi attraverso i giunti46’ fine del test.

La documentazione fotografica riporta immagi-ni riferite a:1) estradosso della copertura con il caricoprevisto2) intradosso in tavolato in legno3) rilascio di fumi al 41’ di prova4) intradosso al termine del test5) particolare della struttura danneggiata dalfuoco in corrispondenza della trave. Da notarelo spessore di schiuma ancora intatta.

1

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12 POLIURETANO - Dicembre 2004

FOCUS TECNICI

Dall’inizio dell’anno 2004 è d’obbligo nella Co-munità Europea, anche nel settore della car-rozzeria isotermica, l’uso di schiume poliureta-niche espanse con i nuovi espandenti eco-com-patibili. La messa al bando degli agenti espan-denti direttamente dannosi per lo strato di ozo-no costituisce certamente un’iniziativa encomia-bile, ma è necessario considerare anche gliaspetti negativi che tale scelta implica dal puntodi vista dei consumi energetici.Nella storia dell’umanità, dagli albori all’era in-dustriale, la produzione di energia è semprestata connessa all’uso di combustibili fossili (le-gno, carbone, gas e derivati petroliferi) per ali-mentare bruciatori (fuochi, caldaie a vapore,motori a combustione interna).I sistemi che attualmente si adottano per laproduzione di energia non sono sostanzialmen-te diversi da quelli usati nel lontano passato,ma ne costituiscono una semplice ottimizzazio-ne: ci troviamo, in sostanza, in una moderna“età del fuoco”.

Gli inevitabili costi delle scelte ambientaliLa fonte energetica principale nel settore deitrasporti è costituita da carburanti di originepetrolifera, la cui combustione genera emissio-ne di anidride carbonica (CO2), gas non tossicoper l’uomo, ma considerato la principale causadel famigerato “effetto serra” (surriscaldamen-to del globo terrestre). Un aumento dei consumi

di combustibili petroliferi ha dunque l’inevitabileconseguenza di un ingente impatto ambientale.Un esempio: dal 7 agosto 2003 è scattato l’ob-bligo di accendere i fari 24 ore su 24 su auto-strade e strade extraurbane principali, a doppiacarreggiata e con limite di velocità di 110 km/h.Senz’ombra di dubbio la finalità del legislatoredi aumentare la sicurezza sulla strada è nobileed apprezzabile, ma inevitabilmente comportaun notevole impatto ambientale dovuto al mag-gior consumo di carburante con un conseguen-te aggravio dei costi a carico dei cittadini.Un approfondito studio dell’istituto confederalesvizzero “Eth Zurigo 2001” evidenzia come l’uti-lizzo dei fari secondo la suddetta normativaporterà ad un incremento dei consumi di carbu-rante pari a ¼ di litro ogni 100 km percorsi; ciòsi tradurrebbe in un aumento delle emissioni diCO2 su scala nazionale nell’ordine di 3.2 milionidi tonnellate annue. In termini di costi per l’utente,ciò implica una spesa aggiuntiva che varia tragli 0.25 e gli 0.3 €/100 km a seconda del tipo dicarburante utilizzato. Quindi per un utente conuna percorrenza media di 30.000 km/anno, dicui circa il 60% ipoteticamente percorsi di gior-no, l’esborso aggiuntivo per mantenere i fariaccesi è stimabile intorno ai 55 €/anno.Analogamente, nel settore della carrozzeria iso-termica l’attuale legislazione internazionale inmateria di gas espandenti incide negativamen-te sui costi operativi dei gruppi frigoriferi, in

L’impatto economico ed ambientale deinuovi espandenti

Schiume ad alta efficienzaper il trasporto refrigerato

Massimiliano Motta - Sebastiano Spinelli

FOCUS TECNICI

POLIURETANO - Dicembre 2004 13

termini di aumento dei tempidi funzionamento. La messaal bando del Freon 141/B, purnel tentativo di salvaguardarelo strato di ozono atmosferico,ha decretato infatti la neces-sità di adottare per i prodottiespansi agenti espandenti conminori prestazioni isolanti edeconomicamente più onerosi.Le proprietà isolanti, in termi-ni di conducibilità termica λ,sono riportati nella tabella 1:di conseguenza,le nuoveschiume poliuretaniche pre-sentano una riduzione dell’ef-ficienza di isolamento che va-ria, in funzione del tipo diespandente, dal 5 al 20%.Ciò comporta uno svantaggioin termini di maggiori consumienergetici da parte del grup-po frigorifero e, di conseguen-za, in termini di maggiori emis-sioni di CO2. Considerandoper un semirimorchio un im-pegno medio del gruppo fri-gorifero di circa 2000 h/anno,la differenza di prestazioni iso-lanti fra schiume espanse a

HCFC 141b e schiume stan-dard attuali (∆=20%) può com-portare un’incremento dei co-sti anche di 600-700,00 €/anno.

La ricerca e lo sviluppo dinuove schiume efficientiPer limitare questi effetti lega-ti alla conducibilità termica deinuovi espandenti, Duna-Cor-radini, da sempre sensibilealle esigenze del settore, haindirizzato le proprie attività diricerca allo scopo di minimiz-zare gli svantaggi derivanti dal-l’uso dei nuovi espandenti eco-logici. L’esperienza quaran-tennale del gruppo DUNA e gliingenti investimenti in ricercae sviluppo hanno consentitola realizzazione di nuovi pro-dotti che conciliano efficienzaapplicativa ed eco-compatibi-lità.La qualità dei materiali impie-gati e le specifiche lavorazioniad essi applicate, attribuisco-no ai nuovi prodotti Corafo-am® HP prestazioni isolanti di

Grafico 1 - Prestazioni isolanti

Bibliografia:- R.B. Bird,W.E. Stewart, E.N.Lightfoot – “Fenomeni di traspor-to”- Piemmenews, 19/08/2003- ATP Specifications- ACI, “Annuario Statistico 2004”- DUNA-Corradini, “Principi ge-nerali sull’isolamento termico”

Tabella 1 - Conducibilità termicadei principali agenti espandenti

ESPANDENTE λλλλλ gas 25 °C(mW/mK)

CFC 11 * 8,7

HCFC 141b * 9,7

n-pentano 15,0

ciclo-pentano 12,0

iso-pentano 15,0

HFC 365 mfc 10,6

HFC 245fa 12,2

HFC 134a 13,6

CO2

16,6

gran lunga superiori ai tradi-zionali prodotti a pentano (gra-fico 1).

L’impiego della schiumaCorafoam® HP, in sostituzio-ne di una schiuma stan-dard, incide marginalmen-te sul costo della cassa diun semirimorchio ma deter-mina un risparmio sui costienergetici e di gestione dialmeno 400,00 €/anno, al-l’attuale costo del gasolio.A fronte dei costanti aumentidei costi energetici, richiede-re che il proprio semirimorchiosia isolato con gli specialiespansi DUNA-Corradini saràsempre più sinonimo di con-venienza, efficienza e rispettoper l’ambiente.

SOMMARIO

POLIURETANO - Dicembre 2004 15

Il Centro Piave, inaugurato nel1995 con una superficie co-perta di oltre 14.000 metri qua-drati è una nevralgica struttu-ra commerciale polifunzionaledel territorio di San Donà diPiave (Treviso).Il rinnovamento delle copertu-re del Centro “Piave” si inseri-sce nell’ambito dei lavori di am-pliamento e parzialeristrutturazione di cui l’estesocomplesso è stato oggetto trail 2003 e il 2004.Il ripristino della funzionalità

del pacchetto di copertura sirendeva necessario a causadel verificarsi di gravi fenome-ni di infiltrazione, nonché alfine di aumentarne il poterecoibente, che si presentavainadeguato alle esigenze del-la struttura.Allo stato originario, difatti, ilmanto di copertura era costi-tuito da pannelli sandwich inpoliuretano con profilo supe-riore in lamiera grecata, mainterrotto in molti punti dallapresenza di corpi ed elementi

Un nuovo pacchetto perripristinare la copertura

metallicaLuciano Battistella

tecnici in elevazione (lucerna-ri, sfiati, condutture, piastre diappoggio di apparecchiatureimpiantistiche), che costituiva-no altrettanti punti didiscontinuità in grado di per-mettere copiose infiltrazioni diacqua piovana e di creare no-tevoli ponti termici; lo stessospessore coibente dei pannellisi era peraltro rivelato insuffi-ciente e sottodimensionato.L’intervento, affidato all’Arch.Roberto D’Avanzo dello Stu-dio Proteco S.c.r.l. di San

PROGETTI & OPERE

16 POLIURETANO - Dicembre 2004

Donà di Piave, ed eseguitodalla Ditta Tecnocoperture diResana, è stato condotto, nel-la prima fase dei lavori, su unasuperficie di circa 8.000 mq.In primo luogo si è eseguita laposa in opera di elementi inpolistirene espanso, apposi-

Sul piano di appoggio omoge-neo così creato è stato posa-to il nuovo strato coibente, for-mato da pannelli STIFERITECLASS B dello spessore di 30mm, fissati meccanicamentealla grecatura sottostante.Le particolari caratteristichedei pannelli CLASS B in schiu-ma Polyiso – resistenti ad ele-vate temperature di esercizio,che per punte di breve perio-do possono raggiungere an-che i 200ºC – hanno permes-so la successiva posa in ope-ra a caldo di un doppio stratodi guaine bituminose armatein poliestere delle quali quellaa vista con superficie auto-protetta da scaglie di ardesia(spessore del manto imperme-abile 4mm +4,5 kg/mq).La sigillatura dei teli è avve-nuta mediante sfiammatura e

Ampliamento eristrutturazione parziale

CENTRO COMMERCIALEPIAVE

San Donà di Piave (TV)

Committente/Proprietà:Nova Immobiliare Srl

Committente/Conduttore:Centro Piave Srl

Progettazione:Arch. Roberto D’AvanzoProteco S.c.r.l.San Donà di Piave (TV)

Opere di coibentazione e imper-meabilizzazione

TecnocopertureResana (TV)

tamente sagomati, tra gli spa-zi vuoti della grecatura dei pan-nelli esistenti, di cui pertantonon si è resa necessaria larimozione, che avrebbe arre-cato gravi disagi all’organiz-zazione del Centro Commer-ciale.

PROGETTI & OPERE

POLIURETANO - Dicembre 2004 17

fusione dei margini: que-st’operazione sottopone sia lostrato isolante che il rivesti-mento ad un forte shock ter-mico che risulta ben tolleratosia dalla schiuma polyiso (cheanche ad elevate temperatu-re non subisce deformazioni oriduzioni puntuali dello spes-sore) che dallo speciale rive-stimento in fibra di vetro bitu-mata che protegge la facciasuperiore del pannello.Grazie a questo tipo di posa siè potuta garantire una asso-luta impermeabilizzazione del-la copertura, anche nelle zonedi maggiore discontinuità cherichiedono un gran numero disaldature, senza per questopregiudicare l’uniformità dellospessore e quindi delle capa-cità coibenti dello strato iso-lante.

1

2

3

4

5

6

Stratigrafia:

1 Copertura in lamiera2 Listello in polistirene espanso3 Pannello Class B in schiuma Polyiso rivestito da fibra

minerale bitumata4 tasselli di fissaggio5 guaina bituminosa armata in poliestere spessore 4 mm6 guaina bituminosa armata in poliestere con superficie

autoprotetta da scaglie di ardesia (peso 4,5 kg/mq)

PROGETTI & OPERE

POLIURETANO - Dicembre 2004 19

Nel golfo di Trieste sorgeun nuovo borgo

Aldo Francieri

Il contestoSulla Baia di Muggia, a poche miglia marine daimoli di Trieste, e in prossimità del confine con laSlovenia, si affaccia l’approdo di Porto SanRocco, rada sicura e perfettamente attrezzataper la nautica da diporto, con i suoi 500 ormeg-gi situati in posizione strategica per le rotteverso le isole e le coste della Dalmazia, maanche eccellente base di partenza per chi vo-lesse raggiungere la città di Trieste o l’altopianocarsico.Qui, grazie ad un antico vincolo sui terreni isti-tuito nell’Ottocento dall’Impero Austro-Ungarico,è stato possibile realizzare, nell’ambito di unorganico piano di risanamento della zona bal-neare promosso dal Comune di Muggia, il nuo-vo Borgo di Porto San Rocco.

Il nuovo borgoTra le fasi di questa riorganizzazione si inseri-sce la costruzione di un grande complesso edi-lizio residenziale destinato ad ospitare, oltre acirca 170 unità abitative di superficie variabiledai 45 ai 120 mq con finiture di particolarequalità, una serie di botteghe con portici e vetri-ne, un bar con annessa piscina e un porticcioloper imbarcazioni a vela e a motore di piccole emedie dimensioni.Il progetto è l’ultimo che porta la firma prestigio-sa dell’arch. Luigi Vietti (autore di tanti progettiper il turismo più esclusivo in Costa Smeralda,Cortina, Portofino, ecc., e scomparso nel 1998)ed è stato successivamente sviluppato dalloStudio S.E.C. di Treviso, su commissione dellaSocietà “Porto San Rocco S.p.a” di Pordenone,e realizzato dalla ditta Setten Genesio S.r.l. diOderzo (TV). L’ispirazione proviene dai borghimarinari della tradizione italiana, dove l’archi-

PROGETTI & OPERE

20 POLIURETANO - Dicembre 2004

tettura spontanea ha nei se-coli generato stradine,sottopassi, vicoli e portici chesi intersecano tra loro, apren-dosi tra gli edifici in giardini,piazzette, corticelle private.La distribuzione dei vari edifi-ci, che si affacciano conpergolati in legno e terrazzesull’ampia passeggiata lungo-mare, sul porto e sui percorsiinterni – resi esclusivamentepedonali, grazie al garageinterrato con centinaia di po-sti auto – contribuisce ad of-frire a questo nuovo borgo ilfascino di un antico paese di

mare, grazie anche alle finitu-re in pietra arenaria di Muggiae all’alternanza dei colori caldima vivaci delle facciate e de-gli oscuri in legno, che varia-no dai toni della terra al rossoveneziano, dal celeste “colordell’aria” al rosa antico.

Tante piccole faldeLa stessa articolazione dei vo-lumi e dei livelli dei fabbricati,di altezza variabile tra i due e iquattro piani in funzione dellezone e delle destinazionid’uso, se da un lato rende for-

Borgo Porto San RoccoMuggia (TS)

Committente:Porto San Rocco Spa

Progettazione:Arch. Luigi ViettiStudio S.E.C. - Treviso

Impresa:Setten Genesio SrlOderzo (TV)

PROGETTI & OPERE

POLIURETANO - Dicembre 2004 21

temente suggestivi ad accoglienti questi am-bienti, dall’altro ha comportato una maggiorecomplessità in fase di progettazione, e ha ri-chiesto particolari attenzioni durante l’esecu-zione dei lavori.Per la realizzazione delle coperture degli edificidel complesso, la scelta di predisporre un pac-chetto ventilato ha infatti determinato la neces-sità di coniugare le caratteristiche progettualicon le esigenze economiche del cantiere: comesi può osservare, le strutture di copertura risul-tano frazionate in molteplici falde, talora anchedi minime dimensioni, a causa della articolatadistribuzione planimetrica dei vari corpi di fab-brica e dei numerosi salti di quota delle linee digronda. Questo fattore, unito alla presenza deinumerosi punti di discontinuità generati da ca-mini e lucernari, si è rilevato determinante perla scelta del pannello ventilato Isotec, le cuicaratteristiche dimensionali hanno permesso diminimizzare gli scarti di posa; risulta chiaro,difatti, come per una superficie di coperturairregolare, lo scarto dei pannelli posati a corre-re sia direttamente proporzionale al rapportotra la larghezza e la lunghezza del pannello

stesso: più largo è il pannello, maggiore è laporzione da eliminare.In questo caso specifico, il fatto che il pannelloIsotec sia relativamente stretto rispetto alla sualunghezza ha permesso di limitare lo scarto delprodotto al 3% circa, con un’incidenza trascu-rabile sui costi totali.La singolarità della zona ha richiesto inoltrealcuni accorgimenti: la presenza dei forti ventiche insistono sul golfo di Trieste, con rafficheche possono raggiungere anche i 190 km/h, hareso necessario il fissaggio degli elementi delmanto di copertura – costituiti in questo casoda tegole in cemento – mediante viti, diretta-mente sul correntino metallico che fa parte inte-grante del sistema Isotec.La conformazione delle falde, e la presenza dizone prive di linee di colmo orizzontali, ha crea-to l’esigenza di ventilare anche le linee didispluvio in pendenza; è stato pertanto neces-sario garantire un appoggio agli elementi delmanto di copertura anche nei punti in cui questivenivano tagliati, mediante il montaggio deicorrentini sciolti forniti dalla Brianza Plastica,posati sui due lati del bordonale.

PROGETTI & OPERE

22 POLIURETANO - Dicembre 2004

Dalle ceneri del polosiderurgico nasce un sitoeccellente della nautica

Tania Rabarbarin

La riqualificazione industriale

A Torre Annunziata, l’area dismessa dell’ex polosiderurgico Deriver è oggetto di una delle piùimportanti opere di riqualificazione industrialedel Mezzogiorno. Il progetto punta al recuperodi un intero vecchio opificio industriale e del-l’area circostante riqualificandola all’interno diun più vasto piano di riassetto urbanistico mes-so in atto dall’Amministrazione del Comune diTorre Annunziata (NA). Il piano è nato e si èsviluppato tenendo fermi due concetti : la voca-zione forzatamente industriale del sito e lariconversione dei vecchi impianti industriali incantieri nautici capaci anche di una forte attra-zione turistica che sottolinei il rapporto

inscindibile tra il territorio, la sua economia e ilmare.Il protagonista di uno dei più importanti investi-menti industriali nel settore nautico (45 milionidi Euro e una ricaduta occupazionale, compre-so l’indotto, stimabile in circa 750 unità) è ilGruppo Ferretti/Apreamare, che con gli oltre250.000 mq di superficie di siti produttivi strate-gicamente collocati e più di 1.200 dipendentioltre l’indotto, ben rappresenta l’eccellenza del-la produzione cantieristica internazionale.Presso l’unità produttiva di Torre Annunziata siinsedierà il cantiere Apreamare, unità del Grup-po dedicata alla costruzione dei famosi gozzisorrentini, dotati delle soluzioni costruttive piùavanzate per le quali sono necessarie la cura e

PROGETTI & OPERE

POLIURETANO - Dicembre 2004 23

l’applicazione di artigiani e ma-estri d’ascia altamente qualifi-cati. Imbarcazioni di pregio edi lusso che potranno raggiun-gere il costo di circa un milio-ne di euro.Oltre agli stabilimenti produtti-vi il nuovo polo nautico potràcontare su una darsena pri-vata di circa 10 mila metri qua-drati con oltre 100 posti barcae tutte le attrezzature neces-sarie per interventi anche suimbarcazioni di grandi dimen-sioni.

Il recupero delle coperture

L’intervento della Tecnopur èstato finalizzato al recupero deicirca 50.000 metri quadrati dicopertura del complesso, sen-za grossi interventi demolitivi,mediante l’applicazione aspruzzo di uno strato di poliu-retano (PURETAN - spessore30 mm) direttamente sul vec-chio e fatiscente manto imper-meabile. Si è così realizzatauna nuova impermeabilizzazio-ne, elastica e senza soluzione

Cantiere navale Ferretti - ApreaVia Saline (ev Deriver)Torre Annunziata (NA)

Committente:Ferretti - Aprea

Progettazione:Arch. Anna Auricchio,Arch. Marcello BiancoGeom. Annalisa D’Auria

Impresa:Ca.Vi. Costruzioni s.n.c.

Impermeabilizzazione:Tecnopur Srl - Napoli

FASI DI LAVORO

a) Pulizia delle superfici da de-triti, fango e vegetazione;

b) Rimozione della guainafatiscente e/o distaccata(ove necessario);

c) Revisione delle grondaie erelativi impluvi;

d) Posa in opera di lucernari;

e) Applicazione a spruzzo dipoliuretano (PURETAN) peruno spessore medio di 3 cmcon raccordi ai lucernari epareti verticali;

f) Verniciatura delle superficicon vernice poliuretanica dicolore rosso.

di continuità, conferendo allostesso tempo un buon isola-mento termico alla copertura,necessario per garantire al-l’interno degli opifici le condi-zioni termoigrometriche idealiper la lavorazione di manufattiin vetroresina. Tra i fattori de-terminanti per la scelta va ri-cordata l’ottima resistenza delpoliuretano alle atmosfere sa-line e aggressive tipiche dellelocalità marine.

PROGETTI & OPERE

24 POLIURETANO - Dicembre 2004

Canali preisolati per lestrutture logistiche

della grande distribuzione

Antonio Temporin

La crescente diffusione della grande distribu-zione organizzata non implica soltanto l’apertu-ra di nuovi supermercati, ma anche la gestionepuntuale ed efficace della logistica e degli ap-provvigionamenti. Le grandi catene abbisogna-no così di grandi insediamenti sul territorio dautilizzare come magazzini di smistamento. Tragli ultimi nati nel Triveneto si registra il nuovo

centro logistico Coop per il Friuli, sito a S. Vitoal Tagliamento in provincia di Pordenone.A fronte della evidente deperibilità di gran partedelle merci stoccate (tra le quali salumi, latticini,carne e pesce) le condizioni ambientali dei ma-gazzini assumono un’importanza determinante.Per la corretta distribuzione dell’aria la Coop siè affidata per il nuovo insediamento friulano ai

PROGETTI & OPERE

POLIURETANO - Dicembre 2004 25

Centro di distribuzione COOPSan Vito al Tagliamento (PN)

Committente:COOP

Progettista:Tecnopolis (BO)

Installatore:Stanzani Umberto Srl (BO)

Canalista:MCR Srl (PN)

Tipo materiale e quantità:Pannello Piral HD Hydrotec4500 mq

canali in alluminio pre-isolatoP3ductal.Questa scelta rappresenta unpunto di svolta importante peri canali preisolati, e per P3 inparticolare, che vedono rico-nosciuti i propri vantaggi an-che in un settore storicamen-te “fossilizzato” sui canali inlamiera.L’installazione P3ductal nellostabilimento COOP si caratte-rizza per l’ampia articolazionedella rete aeraulica collegataad oltre venti UTA (Unità Trat-tamento Aria) e per le notevolidimensioni dei canali posati.La scelta è ricaduta suP3ductal soprattutto sulla basedi un attento esame delle ele-vate prestazioni tecniche.I grandi locali di stoccaggio,infatti, richiedono un controllodella temperatura costante eduna distribuzione omogeneadell’aria refrigerata in tuttol’ambiente. Sotto questoaspetto le performanceP3ductal, in termini di ridotteperdite di carico e basse per-

dite per fuoriuscita, offrono lecaratteristiche necessarie.Da non trascurare anche legaranzie di sicurezza che ilcanale P3ductal presenta sulversante del comportamentoal fuoco. La ridotta partecipa-zione all’incendio del pannel-lo, certificata da numerosi testrealizzati da P3 tra i quali ilprobante Room Corner Test,rappresenta un elemento nontrascurabile a fronte della ti-pologia di applicazione.Un altro aspetto fondamenta-le che ha determinato la scel-ta di adottare il canale in allu-minio preisolato è individuabilenell’assoluta igiene dell’aria

trasportata, garantita dallaprotezione del materiale iso-lante con una lamina di allu-minio che esclude qualsiasi ri-lascio di particelle o polveri.Da segnalare anche la perfet-ta costruzione e posa in operagarantita dal professionale in-tervento della ditta MCR diPordenone, storico canalistacertificato P3ductal.Il binomio così composto daqualità del prodotto P3ductale qualità dell’intervento rap-presenta la miglior garanziaper la piena e correttaoperatività ed efficienza delnuovo centro logistico Coop.

NEWS

POLIURETANO - Dicembre 2004 27

Nuovi prodotti per i tettiventilatiLa ventilazione e la microventilazione dei tetti afalda è una soluzione applicativa che consente,con modesti incrementi di costo, di migliorare lecondizioni termoigrometriche degli ambientisottostanti e di prolungare la durabilità deglielementi di copertura in laterizio. Sono questi imotivi che ne determinano il successo nell’edili-zia residenziale e che stimolano le aziende pro-duttrici di materiali isolanti alla messa a punto diprodotti specifici per questa applicazione. Pre-sentiamo le più recenti proposte dalle industriedei poliuretani.

da Isolparma: ALISEO

Il pannello, in schiuma Polyiso, ha le dimensionidi 1200 x 1020 mm ed è prodotto negli spessoristandard di 50, 60, 80 e 100 mm, conbattentatura laterale.Sulla faccia superiore del pannello sono fissatitre profili metallici preforati per l’aggancio delletegole, la microventilazione della copertura e ildeflusso in gronda di eventuali infiltrazioni. Iprofili sono fissati al passo standard di 37 cmche può, su richiesta, essere modificato peradattarsi al passo dell’elemento di copertura.Il sistema prevede degli elementi di raccordotra pannelli, che assicurano la continuità delprofilo metallico di aggancio delle tegole, e ban-de adesive in alluminio/butile per la sigillaturadei giunti. Due le tipologie previste:

ALISEO AA con rivestimenti in alluminiogoffrato da 60 micron impermeabile all’acquae al vapore

ALISEO AA - Sistema di aggancio tra pannelli

ALISEO LT - Sigillatura dei giunti

ALISEO LT con rivestimenti in poliestere ar-mato velo vetro di colore azzurro scuro ogrigio che assicura impermeabilità all’acqua eun’ottima permeabilità al vapore (µ = 43). Que-st’ultimo prodotto è indicato per coperture dovesi voglia garantire la traspirabilità delle strut-ture.

da STIF: TEKNOROOF

La schiuma verde che compone il pannelloTEKNOROOF è un poliuretano di nuova gene-razione (PIR) che garantisce oltre alle elevateprestazioni termiche (λ

D = 0,026 W/mk) anche

un’ottima stabilità dimensionale e una buon com-portamento al al fuoco (Classe D). Il rivestimen-

NEWS

28 POLIURETANO - Dicembre 2004

Soci AggregatiUn’altra azienda del settore ha aderito alla ca-tegoria dei Soci Aggregati ANPE. È la SocietàEigenmann & Veronelli Spa di Milano che dal1910 opera nel settore della produzione e di-stribuzione di “fine chemicals” utilizzati anchedalle industrie produttrici di poliuretano.

da Stiferite: ISOVENTILATO

La recente evoluzione del pannelloISOVENTILATO, pannello di grandi dimensioni1200 X 2400 mm con spessori standard di 50-60- 80 e 100 mm, ha moltiplicato le sue poten-zialità applicative. Il nuovo rivestimento inLaminglass, permeabile al vapore e impermea-bile all’acqua, lo rende idoneo anche ad appli-cazioni dove deve essere garantita una buonapermeabilità al vapore come, ad esempio l’iso-lamento dall’interno di pareti perimetrali contamponamento in cartongesso fissate ai listelliin legno inglobati nella schiuma. Nelle applica-zioni in copertura, la listellatura in legno, pre-sente anche nella versione precedente, con-

sente il fissaggio sia del pan-nello alla copertura (funzio-nalità utile anche per solu-zioni che non prevedono laventilazione) che dell’ele-mento per la ventilazione(profilo metallico o listello inlegno) la cui altezza e il pas-so possono esseredimensionati a piacere.

to del pannello è in alluminio goffrato, con spes-sore 50 micron, che costituisce sia un’efficacebarriera al vapore che uno strato impermeabilea protezione della schiuma contro accidentaliperdite d’acqua dal manto di copertura.Il profilo metallico inserito nel lato lungo delpannello è funzionale sia ad attivare la micro-ventilazione della copertura sia a costituire ilsupporto di aggancio (o fissaggio nel caso diforti pendenze) delle tegole.Il pannello viene prodotto nelle dimensioni stan-dard di 342x2400 mm e con spessore 60 o 80mm.

Il Sistema ISOTEC, sempre all’avanguardia nel-la soluzione del termoisolamento delle copertu-re a falde, è prodotto in una gamma di 4 spes-sori (60-80-100-120 mm) che consente di sod-disfare le diverse esigenze dell’utenza finale.Nello spessore di 60 mm, grazie al materiale dicui è composto (poliuretano espanso rigido,densità 38 kg/m3) non si limita a rispettare ivalori previsti dalla attuale normativa di leggesul risparmio energetico, ma assicura, nell’abi-tazione, un clima molto confortevole anche incondizioni atmosferiche estreme, con un rispar-mio, fino al 40%, sulle spese di riscaldamento;risparmio ulteriormente incrementabile utilizzan-do ISOTEC negli spessori di 80, 100 e 120 mmche rappresentano il miglior modo di ottimizzarel’investimento per il tetto. Le diverse soluzioni dispessore di ISOTEC, offrono quindi la possibili-tà di scegliere il livello di risparmio e benesseredesiderati.

da Brianza Plastica: ISOTEC

NEWS

POLIURETANO - Dicembre 2004 31

SOCI ORDINARI

BRIANZA PLASTICA SpaVia Rivera, 50 - 20048 Carate Brianza (MI)tel. 0362 91601 - www.brianzaplastica.it

DUNA CORRADINI SrlVia Modena - Carpi, 388 - 41019 Soliera (MO) tel. 059 893911 - www.dunacorradini.it

ISOLPARMA SrlVia Mezzavia, 134 - 35020 Due Carrare (PD)tel. 049 9126213 - www.isolparma.it

P3 SrlVia Don G. Cortese, 3 - 35010 Ronchi di Villafranca (PD)tel. 049 9070301 - www.p3italy.it

STIF SpaVia Brentelle, 11 - 31037 Ramon di Loria (TV) tel. 0423 485841- www.stif.com

STIFERITE SrlViale Navigazione Interna, 54 - 35129 Padova tel. 049 8997911 - www.stiferite.com

SOCI SOSTENITORI

BAYER Spa - Viale Certosa, 12620156 Milano (MI) - www.bayer.de

COIM Spa - Via Ricengo, 21/2326010 Offanengo (CR) - www.coimgroup.com

DOW ITALIA Spa Divisione Poliuretani - Via Carpi, 2942015 Correggio (RE) - www.dow.com

ELASTOGRAN ITALIA Spa - Strada per Poirino, 3814019 Villanova d' Asti (AT) - www.elastogran.de

HUNTSMAN ITALY Srl - Via Mazzini, 5821020 Ternate (VA) - www.huntsman.com

SOCI AGGREGATI - ONORARI

ACHILLE SANTORO Sas - Via Dürer, 2739100 Bolzano (BZ) - www.achillesantoro.it

CANNON AFROS Spa - Via G. Ferraris, 6521042 Caronno Pertusella (VA) - www.cannon.it

EIGENMANN & VERONELLI Spa - Via Wittgens, 320123 Milano - www.eigver.it

EURO. PAN Srl - Via Vegliaturo sn, Piano Lago87050 Figline Vegliaturo (CS) - www.europan.com

EURO POLIURETANI Sas - Via Castellana, 6835010 Trebaseleghe (PD) - www.europoliuretani.com

GOLDSCHMIDT ITALIA Srl - Via Falconera, 726025 Falconera (CR) - www.goldschmidt.com

PU. MA. Srl - Via Germania, 535020 Tribano (PD) - www.pumasrl.com

SILCART Srl - Via Spercenigo, 5 Mignagola31030 Carbonera (TV) - www.silcartcorp.com

TECNOPUR Srl - Via Caserta al Bravo, 18480144 Napoli (NA) - www.tecnopur.com

Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigidoCorso A. Palladio n. 155 - 36100 Vicenza - tel. e fax 0444 327206

WebSite: www.poliuretano.it - e-mail: [email protected]


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