Date post: | 01-May-2015 |
Category: |
Documents |
Upload: | alba-volpi |
View: | 216 times |
Download: | 2 times |
-Regolamento REACH-
“L’apporto dei Laboratori pubblici a supporto dell’attività di vigilanza”
17 ottobre 2012 Dr. Maurizio Garbarino
Accordo Stato-Regioni 29 ottobre 2009
I livelli di coinvolgimento delle Agenzie per l’Ambiente
DM 22/11/07
Supporto ad AC di ISPRA
Rete delle agenzie regionali
adempimenti stato membro
Supporto alla
vigilanza
Sistema Agenziale ISPRA/ARPA/APPA
STATO DELL’AMBIENTE E METROLOGIAAMB.
Gruppi tematici
Ricognizione rete REACH
CTP
La Rete dei laboratori a supporto delle attività di controllo
(punto 10 Accordo Stato-Regioni 2009)
Le Regioni, nell'ambito della propria Le Regioni, nell'ambito della propria
organizzazione e legislazione, individuano i laboratori organizzazione e legislazione, individuano i laboratori che possono eseguire le analisi dei campioni prelevati che possono eseguire le analisi dei campioni prelevati nelle attività di controllo;nelle attività di controllo;
Le Regioni, sulla base delle strutture analitiche già Le Regioni, sulla base delle strutture analitiche già esistenti, individuano e promuovono centri analitici di esistenti, individuano e promuovono centri analitici di eccellenza interregionale o nazionale, che operino eccellenza interregionale o nazionale, che operino secondo secondo un modello a rete per l'assolvimento delle un modello a rete per l'assolvimento delle esigenze analitiche connesse al controllo;esigenze analitiche connesse al controllo;
La Rete dei laboratori a supporto
delle attività di controllo (Accordo Stato-Regioni 2009)
L'Autorità competente con il supporto tecnico-scientifico L'Autorità competente con il supporto tecnico-scientifico del CSC e dell'ISPRA assicura e supporta del CSC e dell'ISPRA assicura e supporta l'armonizzazione delle prestazioni della rete dei l'armonizzazione delle prestazioni della rete dei laboratori;laboratori;
I laboratori individuati partecipano ad un sistema di I laboratori individuati partecipano ad un sistema di valutazione della qualità del dato analitico attraverso valutazione della qualità del dato analitico attraverso circuiti interlaboratori riconosciuti a livello nazionale o circuiti interlaboratori riconosciuti a livello nazionale o internazionale (ISPRA);internazionale (ISPRA);
La Costruzione della rete di laboratorio
GDl Ricognizione rete REACH
ISPRA - ARPA
CSC -_ISS
Gdl Interregionale REACH (ASL,ARPAL,Regioni)
AC nazionale
FORUM
PROTOCOLLO TECNICO NAZIONALE PER LE ATTIVITÀ DI CAMPIONAMENTO ED ANALISI
DI SOSTANZE E MISCELEBozza del 20/09/2012Tipologie di attività di laboratorio
1. attività analitica a supporto dell’elaborazione dei dossiers
di registrazione delle sostanze;2. attività di controllo ufficiale e di supporto alle
attività delle Autorità preposte al controllo;3. attività di controllo merceologico e/o di ricerca e
studio sul miglioramento delle caratteristiche merceologiche
(su richiesta di soggetti privati o pubblici e/o a supporto di certificazione di marchi volontari).
4. attività tecnico – scientifica di supporto ai laboratori di controllo.
Estratto bozza PROTOCOLLO TECNICO NAZIONALE
Per le attività analitiche di cui al punto 2), le analisi effettuate nell’ambito del controllo ufficiale devono essere effettuate dai laboratori ufficiali incaricati (laboratori di prova appartenenti a ARPA, LSP, IZS ecc.) da parte delle Autorità preposte ai controlli di cui al punto 3 dell’Allegato all’Accordo.
Per i controlli che non possono essere effettuati dai laboratori ufficiali competenti per regione o provincia autonoma, le Autorità preposte per i controlli possono avvalersi dei centri di eccellenza interregionali che sono designati di comune accordo dalle Autorità competenti regionali.
Estratto bozza PROTOCOLLO TECNICO NAZIONALE
I laboratori operanti nell’ambito del sistema di controllo REACH/CLP devono essere conformi ai criteri generali di funzionamento previsti dalla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, con particolare riferimento alla validazione dei metodi di prova, alla stima dell’incertezza di misura e all’assicurazione di qualità dei dati.
Estratto bozza PROTOCOLLO TECNICO NAZIONALE
Le attività tecnico - scientifiche a supporto delle attività analitiche dei laboratori sono svolte, dal CSC dell’ISS e da ISPRA quali Laboratori nazionali di riferimento per il REACH e CLP al fine di armonizzare le prestazioni della rete dei laboratori e riguardano :- la selezione e raccomandazione di metodi di prova per i diversi controlli, - lo sviluppo di metodi di prova per i controlli per i quali non sono disponibili metodi ufficiali o normati,- l’emanazione di linee guida sui criteri per garantire la qualità dei dati, la validazione dei metodi e la stima dell’incertezza di misura; -
Estratto bozza PROTOCOLLO TECNICO NAZIONALE
Altre azioni svolte da CSC e ISPRA quali Laboratori nazionali di riferimento • la formazione per gli esperti dei laboratori in materia di sistemi gestione per la qualità e materie correlate;• lo sviluppo di progetti di ricerca correlati alle attività previste dal piano nazionale di controllo.
Qualora non siano previsti circuiti interlaboratorio organizzati da Enti deputati/accreditati, il CSC-ISS ed ISPRA, supportano i laboratori per garantire la qualità del dato analitico attraverso l'organizzazione di circuiti interlaboratorio specifici sulle sostanze ricercate nell’ambito dei piani di controllo.
Modalità di individuazione dei laboratori
Estratto bozza PROTOCOLLO TECNICO NAZIONALELa rete laboratoristica è quindi costituita da :
•Laboratori ufficiali di controllo (10.1)•Centri analitici di eccellenza interregionali o nazionali (10.3)
•Laboratori nazionali di riferimento (10.5)
I criteri per l’individuazione dei laboratori ufficiali sono i seguenti:
a) disponibilità di uno o più metodi di prova validati e idonei all’uso, comprensivi del campionamento e del trattamento preliminare del campione, funzionali alla/e ricerca/e delle sostanze comprese nel piano annuale di controllo;
b) designazione, con atto formale, da parte della A.C. nazionale REACH o delle A.C. per i controlli REACH delle Regioni;
c) conformità alla norma internazionale UNI CEI EN ISO/IEC 17025 relativamente ai soli criteri generali di funzionamento del laboratorio. Tale conformità può essere garantita anche con l’accreditamento del laboratorio per prove diverse da quelle di interesse per il controllo previsto dal presente documento.
Estratto bozza PROTOCOLLO TECNICO NAZIONALE
Le Autorità preposte valutano l’opportunità e la necessità di avvalersi, in aggiunta o in sostituzione dei laboratori di controllo ufficiali compenti per Regione/Provincia Autonoma, anche di laboratori che fungono da centri di eccellenza interregionali, sulla base dei seguenti criteri:a- disponibilità di uno o più metodi di prova validati e idonei all’uso, comprensivi del campionamento e del trattamento preliminare del campione, funzionali alla/e ricerca/e delle sostanze comprese nel piano annuale di controllo;b- numerosità dei campioni individuata nei piani annuali di controllo;c- distribuzione geografica dei laboratori;d- distribuzione geografica delle attività di campionamento;e- costo delle analisi.
Estratto bozza PROTOCOLLO TECNICO NAZIONALE
Criteri per la programmazione delle attività di campionamento delle sostanze, delle miscele e degli articoli (strategie di campionamento e modalità di campionamento )
Criteri per l’individuazione dei metodi di prova
Gestione e accesso ai servizi dei centri di eccellenza interregionali
Analisi e Gestione dei risultati dell’analisi
Altri argomenti trattati nella bozza PROTOCOLLO TECNICO NAZIONALE
Protocolli specifici di controllo (cemento, pitture ecc)
REGIONE Liguria DGR 397 del 05/03/2010
La Regione Liguria ha recepito l’accordo
individuando:
L’AC al controllo Regionale - Dipartimento Salute regionale;
Le ASL come le articolazioni territoriali che effettuano i controlli;
L’ARPAL come il laboratorio di riferimento per le analisi di supporto al controllo;
Un gruppo tecnico con funzioni di supporto all’ACR.
Orientamenti sulle Tipologie di analisi per costituire la rete laboratoristica di
supporto Indicazioni provenienti dal piano
nazionale dei controlli;
In base al principio della massima tutela del rischio i controlli potrebbero essere orientati a sostanze allegato XVII e sostanze della “candidate list”;
Sostanze notificate negli articoli.
Sostanze allegato XVIIAggiornamento Regolamento CE
n.552/09
Sostanze allegato XVIIAggiornamento Regolamento CE
n.552/09Sostanza limitazione
mercurio Non ammesso :termometri,manometri,barometri
Composti dell’arsenico Non ammesso prodotti antincrostanti
Composti organostannici Non ammesso come biocida in vernici
cadmio Limiti nelle pitture, vietato indumenti, altre limitazioni per colorazione articoli in materie plastiche
nickel Non è consentito l’uso :orecchini,collane ,anelli,casse orologi, bottoni automatici, cerniere, ecc. se tasso cessione > 0,5 mcg/cmq/sett; piercing max 0,2
Ftalati (dibutilftalato,benzilbutilftalato,diisononilftalato,diisododecilftalato)
Max 0,1% nella parte plastica dei giocattoli
nonilfenolo Max 0,1% preparati per pulizia
Sostanze nella “candidate list” (destinate ad allegato XIV)
FtalatiFtalati Composti dell’arsenico (As2O3 Composti dell’arsenico (As2O3 CarcCarc, AsO5 , AsO5 CarcCarc, Trietil , Trietil
Arseniato Arseniato CarcCarc, Piomboidrogenoarseniato , Piomboidrogenoarseniato Carc/reprCarc/repr) ) Cobalto cloruro Cobalto cloruro CarcCarc Antracene Antracene PBTPBT 4,4’ diamminodifenilmetano 4,4’ diamminodifenilmetano CarcCarc Cloroalcani C10-C13 Cloroalcani C10-C13 PBT, vPvBPBT, vPvB Bicromato di sodioBicromato di sodio Bis tributilstagno ossido Bis tributilstagno ossido PBTPBT Esabromociclododecano Esabromociclododecano PBTPBT 5-ter-butil-2,4,6 trinitro-m-xilene (musk xylene) 5-ter-butil-2,4,6 trinitro-m-xilene (musk xylene) vPvBvPvB
Altre tipologie di analisi da prevedere per la rete di
laboratorio Prodotti pericolosi per la salute (notifiche
sistema RAPEX)• Articoli Giocattolo tipo tappetino a base di EVA (etilene vinil
acetato) a seguito vulcanizzazione rilascia Acetofenone (irritante per occhi R36 e R22 nocivo per ingestione) + 1,4 diacetilbenzene
Sostanze problematiche negli articoli >0,1% w/w (candidate list , classificate SVHC art. 57 )
• Cancerogene cat 1 e 2; Mutagene cat 1 e 2;• Tossiche per la riproduzione cat 1 e 2;• PBT e vPvB;• Interferenti endocrini;
Articoli,preparati di importazione extra UE DOGANE
Sostanze “preoccupanti” in articoli Formaldeide; Metalli pesanti:As,Pb (gioielli),Cd,Cr tot, Cr VI, Ni, Co, Hg, Be,
Sb; Nichel (migrazione specifica da accessori); Ftalati; Ammine aromatiche da coloranti azoici; Nonilfenolo; Clorofenoli; Composti stannorganici; Coloranti cancerogeni e allergenici; PCDD/PCDF, PBDD/PBDF, PCBs; IPA; Ritardanti di fiamma bromurati; Toluene e benzene clorurati (carriers), Paraffine clorurate; VOC; CFC; DMF.
Proposta di piano nazionale dei controlli - Anno 2011/12 -> En-
force-2 ll target group richiesto dall’ECHA è ll target group richiesto dall’ECHA è
rappresentato darappresentato da utilizzatori a valle che utilizzatori a valle che agiscono in quanto responsabili della agiscono in quanto responsabili della formulazione di miscele: formulazione di miscele:
Aziende che producono pitture, lacche e Aziende che producono pitture, lacche e vernicivernici
Aziende che formulano surfattanti, Aziende che formulano surfattanti, detergenti e prodotti per la puliziadetergenti e prodotti per la pulizia
Aziende che mescolano o formulano specifici Aziende che mescolano o formulano specifici prodotti chimici per i settori trasporti e prodotti chimici per i settori trasporti e costruzionicostruzioni (limitatamente alle restrizioni nel comparto (limitatamente alle restrizioni nel comparto trasporti e costruzioni: CrVI nel cemento, IPA nei pneumatici trasporti e costruzioni: CrVI nel cemento, IPA nei pneumatici --progettoprogetto). ).
Primi elementi di rete nazionale
Controllo su lacche e vernici ARPAER, ARPAT IPA pneumatici ARPAP CrVI cemento ARPAL e in attivazione ARPAER, ARPAV Amianto (in corso la ricognizione) ARPAL disponibile
Risultati questionario di ISPRA e Ministero per ECHA
AC individuerà il Laboratorio di seconda istanza :
ISS o uno degli specialistici diverso dal primo.
Impegno a finanziamenti specifici per lo sviluppo di centri specialisticiIpotesi di tariffa , potenzialità campioni, tempi di risposta->sistema di
convenzioni /accordo quadro
Sintesi contributi specialistici di ARPAL a supporto
dell’attività di vigilanza e controllo in tema di REACH (PRP 2010-12, DGR 1545
17/12/10) ARPAL, sulla base della programmazione
regionale, potrà essere chiamata a fornire un supporto specialistico:
Analisi di laboratorio mirate in caso di criticità emerse durante l’esame delle documentazioni, sia nei propri laboratori sia appoggiandosi alla rete agenziale;
Partecipazione alla rete come centro di eccellenza
Sintesi contributi specialistici di ARPAL a supporto
dell’attività di vigilanza e controlloin tema di REACH
• Supporto tecnico per correlazioni con normative specifiche di competenza ARPAL :
- Aziende a rischio di incidenti rilevanti (Seveso)
- Classificazione dei rifiuti che sono strettamente correlate alla pericolosità delle sostanze presenti nei cicli produttivi (scelta delle aziende) .
• Contributi formativi
• Partecipazione a GdL Regionale per la pianificazione dei controlli
GRAZIE E BUON LAVORO
Maurizio Garbarino
Direzione Scientifica - Responsabile Struttura Coordinamento Attività