Direzione Organizzativa IV - Viabilità e Infrastrutture Servizi Edilizia Scolastica - Demanio e Patrimonio Immobiliare Piazza L. Lombarda, 4 23900 Lecco, Italia Telefono 0341.295406 Fax 0341.295333
=
mK=fs^==MONVPVTMNPM=`KcK=VOMNPNTMNPS =
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“G. PARINI” IN LECCO.
INTERVENTI URGENTI DI RISANAMENTO
CONSERVATIVO AL FINE DI ASSICURARE LA
PARZIALE FUNZIONALITÀ – SECONDO LOTTO PRATICA F.16.05
FASCICOLO 6.6/2016/117
PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO
- RELAZIONE GENERALE
- DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
DEGLI ELEMENTI TECNICI
IL PROGETTISTA
dott. ing. Angelo Valsecchi
Lecco, lì 10 novembre 2016
2 di 6
RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA
1. PREMESSA
la Provincia di Lecco ha aderito al bando MIUR per il finanziamento di “indagini diagnostiche dei solai
degli edifici scolastici pubblici” (art. 1, comma 177 L. 107/2015), presentando la candidatura dell’IIS
Parini in Lecco.
Con Decreto MIUR in data 10 dicembre 2015 prot. n. 933 è stata approvata la graduatoria degli
interventi finanziati, tra i quali è stato inserito l’IIS Parini in Lecco.
A seguito dell’esito delle suddette indagini, come da relazione redatta dalla società MTS Engennering srl
incaricata dell’indagine diagnostica, è risultato necessario procedere con gli interventi di messa in
sicurezza.
Con un primo intervento sono stati adeguati diversi spazi situati al piano terra e al piano secondo.
Il presente progetto è finalizzato alla messa in sicurezza dei solai del piano primo e di alcuni spazi ai
piani seminterrato, terra e secondo, compatibilmente con le risorse disponibili.
I lavori dovranno avere inizio con le modalità previste dal comma 4 dell’art. 153 (in “via d’urgenza”).
Si annota tuttavia che, in considerazione della tipologia di intervento e delle problematiche ad esso
connesse riguardanti sia le componenti impiantistiche che gli aspetti inerenti l’involucro (serramenti e
copertura del fabbricato) nonché l’impossibilità di intervenire su tutto il fabbricato, il progetto, così come
precisato, è da considerarsi un lotto di intervento e conseguentemente non può essere sufficiente a
garantire il corretto mantenimento dell’efficienza del complesso scolastico.
2. ANALISI CONTESTO - INQUADRAMENTO GENERALE
Analisi contesto
L’istituto scolastico ITC Parini, ubicato a Lecco in via Badoni n. 2, è stato realizzato all’inizio degli anni
‘70 dalla Provincia di Como; si sviluppa su un piano parzialmente interrato e su tre piani fuori terra. Il
complesso scolastico è dotato di ampie superfici esterne, confinanti con “Villa Manzoni” e destinate in
prevalenza ad uso di attività sportive per la presenza di piste e campi per le diverse discipline atletiche.
Individuazione urbanistica
A livello urbanistico l’area del complesso scolastico è individuata come segue:
PGT – Approvato con Delibera Consiglio Comunale n.43 del 24-25-26-27-28-29-30/06/2014
- Piano delle Regole: Servizi esistenti – Servizi esistenti a valenza sovracomunale (Rif: Allegato 1:
Istituto Parini in Lecco - estratto PGT Piano delle Regole tav. PR1a)
- Piano dei Servizi: Servizi esistenti / in corso di attuazione – Servizi a valenza sovracomunale – S1
Servizi per l’istruzione – S.1.4 scuola secondaria di II grado (Rif: Allegato 2: Istituto Parini in Lecco -
estratto PGT Piano dei Servizi tav. PS1a)
3 di 6
VINCOLI:
L’area dove sorge il complesso scolastico risulta soggetta ai seguenti vincoli (Rif. Allegato 3: Vincoli):
- ambientale ai sensi dell’art 142 comma 1 lettera c) del D.Lgs 42/2004 e s.m.i.
- culturale ai sensi dell’art.10 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i. (vincolo ex L.1089/39)
Individuazione catastale
Il complesso scolastico è individuato al N.C.E.U. al foglio 3 mappali 2313, 2364, 2365, 2653, 2655 del
Censuario di Lecco. (Rif.: Allegato 4: Mappa catastale)
3. DESCRIZIONE DELLE PROBLEMATICHE
Con il termine sfondellamento si intende il distacco e la successiva caduta della parte inferiore delle
pignatte. Un fenomeno tipico dei solai in laterocemento, in cui le pignatte – i blocchi inseriti nel getto di
calcestruzzo per ottenere l’alleggerimento delle solette – vengono sollecitate al punto di rompersi nella
parte inferiore che si distacca dal resto del solaio.
Oggi questo termine comprende anche altri fenomeni, tra cui distacchi di intonaco, di strutture continue
in arelle o di rete intonacata. Il fenomeno dello sfondellamento riguarda tutti gli edifici con solaio in
latero-cemento, ma in particolare quelli costruiti dagli anni ‘40 agli anni ‘70, anni del boom economico in
cui la scarsa qualità dei materiali e i limitati controlli sulla posa in opera hanno ridotto la sicurezza del
solaio.
Il fenomeno appare diffuso in diverse tipologie costruttive, anche se talune presentano caratteristiche tali
da risultare maggiormente soggette. Il crollo improvviso dei plafoni comporta il distacco di circa 20÷40
Kg/mq di materiale a seconda dello spessore dell’intonaco.
L’istituto Parini in Lecco è stato edificato nel corso degli anni ’70 e presenta caratteristiche costruttive
tipiche dei fenomeni sopra descritti.
L’indagine diagnostica, effettuata nel corso dei mesi di giugno-luglio 2016, a cui si rinvia, ha consentito di
mappare la situazione e di individuare le priorità degli interventi.
4 di 6
4. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
Come noto le conseguenze di un episodio di sfondellamento, sono imprevedibili: dal caso in cui il crollo
di materiale rende inagibili locali e ne danneggia il contenuto, fino a situazioni di vera emergenza in cui
sono coinvolte persone.
A seguito degli esiti dell’indagine, in rapporto alle esiguità delle risorse finanziarie disponibili non è stato
possibile intervenire globalmente, eliminando tutti i fattori di rischio, ma il presente intervento consentirà
di restituire ulteriori spazi alla didattica, eliminando l’attuale disagio collegato alla dislocazione in diverse
sedi.
Gli interventi prevedono la posa di un sistema antisfondellamento e comprendono le opere sotto
elencate:
- Apprestamenti edilizi ed impiantistici di cantiere
- Movimentazione e/o protezione con teli di plastica o altro materiale degli arredi oltre che
allestimento di ponti di lavoro negli ambienti in cui si trovano degli apparati impiantistici fissi o non
movimentabili;
- Rimozione di controsoffittatura a doghe e a membrana ove presente
- Rimozione e ricollocamento delle componenti impiantistiche a soffitto (apparecchi illuminanti,
rilevatori fumi, distribuzione elettrica, ecc), fornitura e posa di nuove lampade di illuminazione e di
emergenza nei corridoi
- Messa in sicurezza da fenomeno di sfondellamento di solai in laterocemento tramite sistema
antisfondellamento certificato
- Messa in sicurezza delle solette di copertura in corrispondenza dei vani scala centrali mediante
sistema di contenimento in struttura metallica e successiva finitura con controsoffitto a membrana
- Rimozione e successiva ricollocazione di controsoffittatura esistente dove necessario
- Opere di finitura (pitturazioni, sigillature antincendio, sigillature serramenti, tamponamenti di
aperture nel sottotetto, delimitazioni permanenti)
- Verifiche impiantistiche e collaudo degli impianti interessati dall’intervento
- Pulizia straordinaria di primo ingresso eseguito da ditta specializzata
5. RIFERIMENTI NORMATIVI, TECNICI E LEGISLATIVI APPLICABILI AL PROGETTO
- D. Lgs. 50/2016. Codice contratti per lavori, servizi e forniture.
- D.P.R. 207/2010. Regolamento di esecuzione ed attuazione del Codice dei contratti
pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture, per gli articoli vigenti
- D. Lgs. 81/2008. Attuazione art. 1 L. 123/2007, in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro
- D.M. 37 DEL 22/01/2008. Regolamento in materia di attività di installazione degli impianti
all’interno degli edifici
- Norme CEI
5 di 6
- Norme UNI
- Regolamento d’igiene
- Regolamenti edilizi comunali
- Norme PRG comunali
- Norme PTCP
DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI
Schematicamente si possono riassumere nei seguenti punti gli interventi previsti:
APPRESTAMENTI
- Organizzazione ed allestimento aree di cantiere con la predisposizione degli apprestamenti, la
realizzazione di delimitazioni di cantiere ed il posizionamento di mezzi e servizi di protezione
collettiva (pannelli di recinzione prefabbricati per la delimitazione delle aree di intervento e di
cantiere – ponti di lavoro nei vani scala).
MESSA IN SICUREZZA SOLAI IN LATEROCEMENTO
- Movimentazione arredi e protezione con teli di plastica o altro materiale degli apparati impiantistici
fissi o non movimentabili e realizzazione di ponti di lavoro per l’esecuzione delle lavorazioni negli
ambienti ove sono collocati tali arredi.
- Adattamento/spostamento e smontaggio/rimontaggio degli impianti esistenti
- Rimozione di controsoffitti esistenti
- Rimozione e successiva ricollocazione, previo necessari adattamenti, di impianti esistenti presenti
nell’intercapedine soprastanti i controsoffitti rimossi
- Esecuzione di tamponamenti perimetrali lungo le pareti perimetrali soprastanti i controsoffitti
rimossi (zona intercapedine), realizzati mediante lastre in gessofibrorinforzato in classe A2-s1,d0 di
reazione al fuoco, sp. 13 mm, completo di orditura metallica in acciaio zincato, pannelli in lana di
roccia, spessore 30 mm, inseriti nell'intercapedine tra lastre e tavolato
- Messa in sicurezza dei solai dei vani scala centrali mediante posa di sistema di contenimento in
elementi metallici e finitura con controsoffitto a membrana
- Formazione di delimitazione permanente, a segnalare pericolo di caduta a livello del sottotetto in
corrispondenza dell'interruzione della soletta, realizzata mediante paletti in pvc bianco / rosso h
110 cm da fissare a pavimento su basi tassellate alla soletta lungo il bordo dell'apertura (interasse
di riferimento n.1 palo ogni 2 m ca), catena in plastica con anelli colore bianco e rosso 5x20x60
mm da collocare tra i pali di sostegno, cartello "pericolo di caduta" in alluminio e pellicola adesiva,
colore testo nero, colore di fondo giallo, dim. ca. 125 x 350 x sp 0,5 mm da fissare mediante viti e
supporto alla catena tra un palo e l'altro
- Realizzazione nuovi impianti di illuminazione e di emergenza
6 di 6
- Formazione di controsoffitto antisfondellamento eseguita con lastre in gessofibrorinforzato, armate
mediante accoppiamento solidale con rete a doppia orditura in fibra di vetro, in classe A2-s1,d0 di
reazione al fuoco, sp. 13 mm (in aggiunta con resistenza al fuoco REI 120 per gli spazi della
biblioteca) fissate attraverso viti autoforanti (con punta a chiodo e testa svasata) all'intelaiatura
primaria in profilati sagomati C60x27x0,7 mm. in acciaio zincato ad elevata resistenza meccanica
secondo la normativa EN 14195, ancorati ai travetti del solaio attraverso tasselli meccanici ad
espansione, classe 8.8 secondo norma UNI 5739 - DIN 933, con bussola in ottone e cavaliere in
acciaio zincato di connessione, spessore 1,2 mm, con resistenza a strappo superiore a 150 kg.
Inserimento di pannelli in polistirolo in classe E di reazione al fuoco, spessore 20 mm, inseriti
nell'intercapedine tra lastre ed intradosso del solaio e di guide U28x30x0,5 mm in acciaio zincato
per il fissaggio lungo le pareti perimetrali.
- Finitura con garza adesiva e due mani di stucco lungo i bordi delle lastre, con cordolo di silicone
lungo il perimetro, per rendere le superfici pronte per le opere di tinteggiatura.
- Pitturazioni, sigillature antincendio e sigillature serramenti, tamponamenti aperture varie nel
sottotetto
- Verifiche impiantistiche e collaudo degli impianti interessati dall’intervento (impianto di rilevazione
fumi/incendi, impianti antintrusione, diffusione sonora, ecc,), compresi eventuali ripristini
- Pulizia straordinaria di primo ingresso eseguito da ditta specializzata a seguito dei lavori di
risanamento conservativo, riferito a tutte le aree di intervento ed ai locali messi a disposizione
dell'impresa per l'esecuzione dell'intervento (es.: locali uso ufficio, spogliatoi e servizi igienici).
Allegato 1: Istituto Parini in Lecco - estratto PGT Piano delle Regole tav. PR1a
7
Allegato 2: Istituto Parini in Lecco - estratto PGT Piano dei Servizi tav. PS1a
8
Allegato 3: Istituto Parini in Lecco - estratto PGT Vincoli e tutela beni culturali e paesaggistici tav. DP13
9
Allegato 4: mappa catastale
10