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01 matteocci

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1 ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale [email protected] La dinamica dell’incidente di Fukushima Incidente alla Centrale Nucleare di Fukushima - Aspetti di protezione dalle radiazioni Varese 13 e 14 settembre, 2012
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1

ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

[email protected]

La dinamica dell’incidente di Fukushima

Incidente alla Centrale Nucleare di Fukushima - Aspetti di protezione dalle radiazioni

Varese – 13 e 14 settembre, 2012

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TMI - 1979 Chernobyl - 1986 Fukushima - 2011

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La natura dei problemi

è nella natura delle cose

La gestione dei problemi è

nelle capacità dell’uomo

3

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Fissione nucleare

bersaglio

4

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La reazione a catena

bersaglio

Assorbitore

di neutroni

Assorbitore

di neutroni

5

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Calore di decadimento

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La fissione nucleare comporta

generazione di radioisotopi artificiali

Decadimento radioattivo con emissione di

radiazioni ionizzanti anche per tempi molto lunghi

Presenza di calore di decadimento

Proprietà fissili delle materie nucleariReazione a catena che va controllata

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Centrale nucleare a fissione

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Come si assicura la sicurezza

La Tecnologia

Il Diritto

I Sistemi di Gestione

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Il concetto di rischio

R= Probabiltà evento x Conseguenze

(Sanitarie, Sociali, Economiche)

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La Tecnologia

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Le funzioni di sicurezza

Controllo affidabile della reazione a catena e,

all’occorrenza, arresto rapido del reattore, per

evitare una eccessiva generazione di energia

Asportazione del calore generato – anche

dopo lo spegnimento del reattore - per

mantenere condizioni di temperatura e di

pressione compatibili con le caratteristiche

del combustibile e dei componenti. In queste

condizioni quasi tutta la radioattività resta

confinata all’interno del combustibile

Mitigazione dei rilasci di radioattività – Sistema

di contenimento

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Il reattore

nucleare

Elemento di

combustibile

Barretta di

combustibile

Pastiglia di

uranio

13La difesa in profondità

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La difesa in profondità

Le barriere che prevengono il rilascio

di radioattività nell’ambiente

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Livelli Obiettivo Principali misure

Livello 1 Prevenzione di condizioni

operative anomale e di

malfunzionamenti

Ampi margini progettuali ed

elevata qualità nella gestione

e nell’esercizio

Level 2 Controllo di situazioni anomale e

malfunzionamenti

Sistemi di controllo e

sorveglianza

Level 3 Controllo di eventuali incidenti

all’interno delle condizioni di

progetto

Sistemi di sicurezza e

procedure di gestione degli

incidenti

Livello 4 Controllo di eventuali situazioni

incidentali molto gravi al fine di

limitarne l’evoluzione e mitigarne

gli effetti

Misure aggiuntive di

sicurezza e specifiche

procedure di gestione degli

incidenti

Livello 5 Mitigazione delle conseguenze

radiologiche associate a

significativi rilasci di radioattività

all’ambiente

Pianificazione delle

Emergenze

La difesa in profondità

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L’analisi di sicurezza

Obiettivi

Ampio spettro eventi di riferimento (di

origine tecnologica, umana e naturale)

esclusione-protezione-verifica accettabilità

conseguenze

Strutture e sistemi di sicurezza

Procedure di gestione incidentale

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Il diritto

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Gli strumenti del diritto

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Convenzione per la sicurezza nucleare, Direttiva

UE sicurezza nucleare, Legislazione nazionale

I principi di responsabilità (nazionale, e

dell’esercente)

Il regime autorizzativo,

Il sistema di controllo tramite un’autorità

indipendente dotata di adeguate risorse

Le verifiche di sicurezza

Etc

Meccanismo di Peer review internazionale

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I sistemi di gestione

Sistema organizzativo

Qualificazione del personale

Garanzia della qualità

La cultura della sicurezza

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TMI - 1978 Chernobyl - 1986 Fukushima- 2011

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Il perché degli incidenti

Incidente di Three Mile Island

Incidente di Chernobyl

Incidente di Fukushima

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Il perché degli incidenti

Le responsabilità dell’uomo

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Three Mile Island Tecnologia

Sistemi di Gestione

Chernobyl Tecnologia

Diritto

Sistemi di gestione

Fukushima Tecnologia

Diritto

Sistemi di gestione

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Reattore tipo RBMK

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Reattore RBMK e Reattore PWR

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Incidente di Chernobyl

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L’esplosione del reattore

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Dispersione della contaminazione a livello

continentale

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Le conseguenze

Ambientali

Sanitarie

Sociali

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Il Sarcofago

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Cosa si è fatto dopo Chernobyl

Miglioramento della sicurezza delle centrali analoghe e

spegnimento di alcune di esse

Provvedimenti per la mitigazione degli incidenti molto

gravi

Convenzioni internazionali (Sicurezza e Pronta notifica)

Rafforzamento sistemi di gestione e della cultura di

sicurezza e degli strumenti di gestione delle emergenze

Maggior trasparenza e informazione al pubblico

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Incidente di Fukushima

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

Prima

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

Dopo

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19 MAR 2011, 10:44 am local time

Contains DIGITALGLOBE Copyrighted Materials

FUKUSHIMA DAIICHIDopo

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

Operazioni di iniezione d’acqua

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Quali le ragioni che hanno portato a

queste catastrofiche conseguenze?

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

L’edificio reattore ed il recipiente in pressione

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

L’edificio reattore

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Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e IndustrialeISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

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Ore 14:46 del 11 marzo: terremoto magnitudo 9 seguito dopo

30 minuti da uno tsunami con onde anche oltre 14 metri di altezza

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

Al 12 maggio 15,000 morti e 10,000 dispersi

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La sequenza degli eventi

Onda da tsunami di 14 m

Ingenti danni su più unità

Perdita dell’alimentazione elettrica di emergenza e di tutti i generatori diesel (eccetto 1)

Perdita dei sistemi di sicurezza

Situazione prolungata di perdita dell’alimentazione elettrica

Una serie di esplosioni

Presenza di contaminazione e di alti campi di radiazioni

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

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Fukushima Daiichi – Feedback

11.03.2011 - 14:46

Terremoto (M 9.0); SCRAM; perdita alimentazioni elettriche esterne; attivazione automatica dei diesel di emergenza; attivazione

IC/RCIC;

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Fukushima Daiichi – Feedback

11.03.2011 - 15:37

Il picco di tsunami inonda l’impianto (14 metri).

Perse tutte le alimentazioni elettriche, mezzi di soccorso,

serbatoi di combustibile.

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Fukushima Daiichi – Feedback

A seguito della perdita dei diesel di emergenza (SBO) restano attivi i sistemi di emergenza per la refrigerazione del nocciolo;

Le valvole di sicurezza sono comandate mediante alimentazione in continua.

IC-Isolation Condenser

Unità 1RCIC- Reactor Core Isolation Colling

Unità 2&3

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Automatic reactor shutdown due to earthquake, loss of off-site power supply

(Only one of emergency air cooling DGs in Unit 6 maintained its function)

Emergency diesel generator started up and power supply was secured.

Reactor was cooled by core cooling system.

Most of electric systems including emergency diesel generators and switchboards were unavailable due to tsunami.

Station Blackout

(On March 13, Unit 5 received power supply from Unit 6 on emergency basis. )

Water injection from fire protection system (Alternative water injection)

Hydrogen generated through zirconium – water reaction. Explosions that seemed to be hydrogen explosion occurred in reactor buildings at Units 1, 3 and 4. (Pressure in the pressure suppression chamber in Unit 2 dropped simultaneously with the Unit 4 explosion.)

Motor operated pumps etc. were unavailable. (Emergency cooling was carried out by emergency condenser IC in Unit 1, reactor core isolation cooling system [RCIC] in Unit 2, and RCIC and high pressure core injection system HPCI in Unit 3.)

Cooling sea water pumps installed along the coast were also unavailable. (Loss of heat sink)

The exposure time of fuels is considered to be prolonged due to insufficient reactor depressurization (reactor depressurization operation for containment, reactor containment depressurization [vent]) to the pressure lower than the fire extinguishing pump head.

Soaking / dry-up of battery, dry-up of compressed air, etc.

Many on-site works were necessary due to difficulty of measurement / control / communication.

Unit 1 has lost its function at an early phase. Due to this reason, there was only short time to address the situation.

Serious degradation of confinement led to the release of radioactive materials into environment.

The explosions deteriorated work performance in the surrounding areas.

Water leakage from containments / buildings were observed.

Dependency on emergency power was inevitable.

Start-up / Shutdown operations for IC・RCIC were going on.

Shutdown of core cooling system

Fuels were exposed and melt down while cooling was not conducted.

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Fukushima Daiichi – Feedback

Dopo circa un’ora la potenza del reattore è scesa all’1,5 % della

potenza nominale

(Unità 1: 1300MWt 20 MWt)

1100 K fusione barre controllo (SIC)

1500 K produzione significativa H2

1700 K fusione acciaio

2500 K fusione della ceramica

3100 K fusione UO2

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Fukushima Daiichi – Feedback

12.03 – Esplosione di idrogeno Unità 1

14.03 – Esplosione di idrogeno Unità 3

15.03 – Esplosione di idrogeno Unità 4

Danneggiamento piscina di soppressione Unità 2

11.03 – Si inizia a scoprire il reattore dell’Unità 1

13.03 – Si inizia a scoprire il reattore dell’ Unità 3

13.03 – Si inizia a scoprire il reattore dell’ Unità 2

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

Le esplosioni da idrogeno nelle Unità 1 e 3

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

Il danneggiamento della piscina di combustibile

nell’Unità 4

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Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e IndustrialeISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Interconnessione linee di rilascio al camino tra le Unità 3 e 4

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Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e IndustrialeISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Elementi piscine del combustibile

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Dopo

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Contains DIGITALGLOBE Copyrighted Materials

FUKUSHIMA DAIICHIDopo

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I rilasci in atmosfera e l’impatto radiologico

Iodio e Cesio gli

isotopi più significativi

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

I rilasci in mare

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ISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale

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Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e IndustrialeISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Alcune riflessioni

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NUREG-1150

Vol. 1

An Assessment for Five

Severe Accident Risks:

An Assessment for Five

U.S. Nuclear Power Plants

Final Summary Report

U.S. Nuclear Regulatory

CommissionOffice of Nuclear Regulatory Research

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Internal events 1,2 E-5 %

Station

Blackout

1,1 E-5 92

ATWS 5,1 E-7

Table 6.2 Summary of core damage frequency results: Grand Gulf.*

NUREG- 1150 Vol. 1

Severe Accident Risks: An Assessment for Five U.S. Nuclear Power Plants

Final Summary Report

Manuscript Completed: October 1990

Date Published: December 1990

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“Those managing the accident were unprepared for thesignificant amount of hydrogen generated during theaccident. Indeed, during the TMI-2 licensing process whichconcentrated on large-break LOCAs, the utility representedand the NRC agreed that in the event of a large-break LOCA,the hydrogen concentration in containment would not besignificant for a period of weeks. In the first 10 hours of theTMI accident (a small-break LOCA), enough hydrogen wasproduced in the core by a reaction between steam and thezirconium cladding and then released to containment toproduce a burn or an explosion that caused pressure toincrease by 28 pounds per square inch in the containmentbuilding. Thus, TMI illustrated a situation where NRCemphasis on large breaks did not cover the effects observedin a smaller accident”

From these studies may emerge desirable modificationsin the design of plants that will help prevent accidentsand mitigate their consequences.

For example:(i) Consideration should be given to equipment thatwould facilitate the controlled safe venting of hydrogengas from the reactor cooling system.

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Understand what was wrong, identify corrective actions, design and

implement

A few lessons after TMI - 1979

Need to counteract hydrogen production during a core melt

accident

Develop PSA studies to undestand critical sequences and to

improve safety functions – Station Blackout main contributors to

Core Damage Frequency

Key phenomena in Fukushima - 2011

Prolonged loss of AC power (Station black-out)

Hydrogen explosions

Importance of developing a factual lessons

learning culture

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Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e IndustrialeISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

La sicurezza è un processo dinamico

WHAT SAFE IS SAFE ENOUGH ?

SAFETY IS NEVER ENOUGH

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Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e IndustrialeISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Conclusioni

Inaccettabilità scenari incidentali dalle gravi

conseguenze per l’uomo e per l’ambiente

Necessità di una rimodulazione degli obiettivi di

sicurezza e di una continua e rigorosa verifica delle

modalità adottate per raggiungerli

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Conclusioni (2)

Assicurare un elevato livello di sicurezza nucleare è una

sfida per i Governi, le Autorità di sicurezza, gli Esercenti

e le Organizzazioni internazionali

La gravità dell’incidente e la sua peculiare

evoluzione hanno stimolato l’avvio di molte iniziative

in tema di sicurezza nucleare (“Stress test” in

ambito Europeo, Action plan IAEA) – Necessità di

riacquisire confidenza

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Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e IndustrialeISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

What must be admitted – very painfully – is that this was a

disaster “Made in Japan”.

Its fundamental causes are to be found in the ingrained

conventions of Japanese culture: our reflexive obedience; our

reluctance to question authority; our devotion to „sticking

with the program‟; our groupism; and our insularity.

Had other Japanese been in the shoes of those who bear

responsibility for this accident, the result may will have been

the same.

Kiyoshi Kurokawa

Chairman of the Kukushima Nuclear Accident Independent Investigation Commission

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TMI - 1979 Chernobyl - 1986 Fukushima - 2011

….e che questa

casella resti per

sempre vuota

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Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e IndustrialeISPRAIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Grazie per l’ attenzione


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