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02RDI - N.4 2006 p.06-48 OK - Rassegna dell'istruzione · ca di Orte risale all’inizio del 2001,...

Date post: 20-Jun-2020
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o visto nascere una biblioteca, ho visto nascere libri, ho visto nascere bambini che prendevano libri, che costruivano libri, che costruivano sogni. Ho visto muri bianchi diventare colorati, pareti diventare paesaggi, alberi, foglie. Ho visto sogni diventare paesi, carta, disegni, colori, ho visto sfidare questo mondo virtuale per fare un mondo da stringere tra le mani, da stringere al petto, da costruire come case, come cattedrali, come torri che vanno verso il cielo. Tutto questo ho visto e non voglio dimenticare. RI D’ DI MARIA TERESA ANELLI In primo piano “Diventa un… mouse di biblioteca”. Il progetto lettura di Orte Come scoprire, grazie alla scuola, il piacere della lettura H
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Page 1: 02RDI - N.4 2006 p.06-48 OK - Rassegna dell'istruzione · ca di Orte risale all’inizio del 2001, quando vengo chiamata da un’associa-zione professionale, in qualità di esper-ta,

o visto nascere una biblioteca,ho visto nascere libri,ho visto nascere bambini che prendevano libri,che costruivano libri,che costruivano sogni.Ho visto muri bianchi diventare colorati,pareti diventare paesaggi, alberi, foglie.Ho visto sogni diventare paesi, carta, disegni, colori,ho visto sfidare questo mondo virtualeper fare un mondo da stringere tra le mani, da stringere al petto,da costruire come case,come cattedrali,come torri che vanno verso il cielo.Tutto questo ho visto e non voglio dimenticare.

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DI MARIA TERESA ANELLIIn primo piano

“Diventaun… mouse di biblioteca”.Il progetto lettura di Orte

Come scoprire, grazie alla scuola, il piacere della lettura

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Un po’ di storia

Il progetto, realizzato presso la Dire-zione Didattica di Orte, ha avuto inizioquattro anni fa ed è tuttora in corso. Èdivenuto nel tempo uno degli elemen-ti caratterizzanti il Piano per l’OffertaFormativa e ha contribuito allo svilup-po di quell’“apprendimento organizza-tivo” utile alla diffusione di una culturacentrata sulla necessaria collegialitàsostanziale.

Il primo contatto con la realtà scolasti-ca di Orte risale all’inizio del 2001,quando vengo chiamata da un’associa-zione professionale, in qualità di esper-ta, per tenere un corso di formazionesul piacere della lettura.Gli insegnanti sono sensibili, inte-ressati e mi richiedono ulterioriapprofondimenti mirati alla letturanella scuola dell’infanzia e alla letturacome progetto. Durante i corsi mi èdato di conoscere la realtà della loroscuola, i bisogni che emergono, le dif-ficoltà che incontrano con gli allievi,alcuni interventi messi in atto. Vorreb-bero che la lettura potesse divenireuna risorsa per tutti, che non fosse vis-suta solo come un “fardello”, ma che,resa più vicina, diventasse più facil-mente uno strumento per l’esercizio diuna reale cittadinanza.Quello che mi colpisce è la frammen-tarietà delle iniziative, l’esistenza ditanti piccoli progetti che rispondonosolo settorialmente ai problemi ed incui gli insegnanti esprimono anche ildisagio di sentirsi soli, non riuscendo astabilire un confronto con tutti gli altri.Frammentarietà percepita grazie alla

mia esperienza professionale nell’am-bito delle azioni promosse dall’Ammi-nistrazione centrale per la prevenzionedella dispersione scolastica.Non posso che suggerire una rispostacomplessiva che proceda da un’analisidelle risorse e dei bisogni di tutti gli“abitanti” di quella scuola; che tengaconto di un’ottica sistemica che vedela scuola inserita in un sistema piùvasto e in continua interazione; che,utilizzando la metodologia della ricer-ca-azione, unisca l’esperienza e laricerca in una circolarità dinamica diriflessione per favorire la crescita ditutta l’organizzazione; che realizzi l’u-nitarietà del processo educativo attra-verso l’utilizzo costante della conti-nuità; che punti sulla collegialità,come moltissime esperienze hannoindicato, per realizzare “il progettodella scuola e non la scuola dei proget-ti” che già la C.M. 257/94 aveva indi-cato e che il Regolamento dell’Autono-mia invita a realizzare, fornendoanche gli strumenti.

La scuola crea lettori?

I dati ISTAT, riferiti al 2003, e quellidegli ultimi tre anni scaturiti dalle inda-gini dell’Associazione Italiana Editori(AIE) e di Mondadori mostrano che, aldi là di lievi oscillazioni, gli italiani cheleggono libri sono circa il 40%. L’ISTATconsidera lettori coloro che hanno lettoalmeno un libro l’anno e che, del 40%

citato, rappresentano circa il 20%. Trale statistiche sulla lettura giovanile, l’in-dagine Doxa Junior 2005 riporta che il65% dei ragazzi tra 5 e 13 anni ha lettoalmeno un libro (non di studio) nelcorso dell’ultimo anno. Se si considera-no come veri lettori quei ragazzi chehanno letto almeno tre libri nel corsodell’anno, la quota di ragazzi “veri letto-ri” si colloca intorno al 30% con unamaggioranza di ragazze lettrici.

Forse è il caso di domandarsi seria-mente se (in generale) la scuola siacompletamente esente da colpe, se sipreoccupi di favorire un incontro posi-tivo con il libro, se ponga fra i propriobiettivi quello di promuovere il piace-re della lettura, di iniziare al godimen-to estetico, all’incontro dell’intimità let-teraria, alla suggestione del rapimentonarrativo, o se, al contrario, contribui-sca a procurarne il rigetto.La scuola spesso produce molti alfabe-tizzati, ma sconta drammaticamentel’incapacità di creare lettori. Un puntodi partenza interessante può essererappresentato da Nove modi per inse-gnare ai ragazzi a odiare la lettura, cheGianni Rodari ha individuato, attin-gendo al copioso repertorio di compor-tamenti che l’adulto (maldestramente)assume in rapporto al problema.Alla scuola vengono attribuite preciseresponsabilità in ordine alle modalitàdi fruizione dei testi proposti, utiliz-zati strumentalmente allo scopo disviluppare e perfezionare abilitàmeramente tecniche (velocità, preci-sione, correttezza formale), prescin-dendo dalla più autentica vocazionedel prodotto.

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“Diventa un... mouse di biblioteca”. Il progetto lettura di Orte

IN PRIMO PIANO

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Il “piacere” della lettura è presupposto,preteso o esortato, ma risulta di fattocoartato, nel momento stesso in cui sitenta di inculcarlo mediante un’esposi-zione che non di rado presenta caratte-ri di omogeneità, artificiosità, asetticitàemotiva.D’altro canto, un apprendimentodella tecnica della lettura che risultiestenuante, perché prevalentementeaddestrativo e cognitivo, ben difficil-mente favorirà la nascita o lo svilup-po di un interesse autentico, “gratui-to”, dunque non soltanto strumentaleo estrinseco. Sia ben chiaro, onde evi-tare equivoci: la lettura “strumenta-

le”, cioè finalizzata all’incrementodelle conoscenze e allo sviluppo diabilità più squisitamente tecniche, èimprescindibile, ma per promuovereil gusto per la lettura la scuola è chia-mata anche a progettare un itinerariooperativo che miri ad un diversoapproccio della lettura stessa in cuil’incontro con il libro e la conoscenzadi essa avvenga in un clima ludico, didivertimento, emotivamente signifi-cativo e non valutativo.“Il verbo leggere – ha scritto Pennac –non sopporta l’imperativo, avversioneche condivide con alcuni altri verbi: ilverbo amare, il verbo sognare”.

Se leggi sai pensare:apprendisti o “lettori”

Occorre essere convinti che leggere hauna valenza di pensiero. Leggere non èsolo leggere, ma dà la capacità di uti-lizzare le parole attraverso la conoscen-za dei vari modi con cui una personascrive, così che il nostro pensiero puòmodificarsi, accrescersi, utilizzarsi inmodo diverso. Si potrebbe riassumerein “se leggi sai pensare”.Credere che leggere sia alla base delpensiero logico, uno strumento cono-scitivo, comunicativo e di piacere,comporta una riflessione dell’adultoeducatore.Occorre pensare a noi come lettori, ainostri atteggiamenti. Quando noiincontriamo gli amici e abbiamo lettoun bel libro, se siamo soddisfatti locomunichiamo, lo consigliamo, voglia-mo condividere questa esperienza.Il primo approccio alla lettura che uninsegnante ha con un bambino nonpuò essere: “Leggi perché così avraicategorie di pensiero che ti darannopiù possibilità di analisi della realtà”;questo potrà avvenire successivamen-te. All’inizio dovrà essere: “Leggi per ilpiacere di avere in mano una cosa chesenti tua e che puoi condividere”.

L’indagine Doxa sui forti lettori

L’analisi di un’indagine Doxa 1997,specificamente rivolta a rilevare lecaratteristiche dei “forti lettori”, inten-dendo per essi ragazzi che leggono piùdi dieci libri l’anno, fornisce alcuneindicazioni utili ed interessanti.I forti lettori, in percentuale maggioreagli altri, hanno:■ frequentato la scuola materna;■ abitudini conseguite all’internodella famiglia, come sfogliare i libri dasoli o insieme ai genitori, libri in rega-lo, ecc.;

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IN PRIMO PIANO“Diventa un... mouse di biblioteca”. Il progetto lettura di Orte

“Il verbo leggere non sopporta l’imperativo,avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo amare, il verbo sognare”

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■ genitori con più alto titolo di studio,soprattutto la madre;■ madri lettrici;■ biblioteca domestica con più volumie con più libri per ragazzi;■ insegnanti che hanno stimolato ilgusto alla lettura;■ parlato più spesso di libri con geni-tori e adulti;■ frequentato, come punto vendita peracquisto libri, la libreria più che carto-libreria e grande distribuzione.Al di là delle caratteristiche legateall’ambiente familiare e sociale, l’inda-gine sottolinea alcuni elementi che lascuola dovrebbe tenere presenti nelprogettare un intervento di promozio-ne alla lettura e garantirne l’efficacia:■ coinvolgimento della scuola mater-na, per un primo approccio e incontroal libro che possa anche riequilibraresituazioni svantaggiate;■ insegnanti che amano la lettura;■ libri, libri e ancora libri;■ la presenza della biblioteca comeambiente a loro familiare.

Ritmi e stili dei piccoli lettori

Senza libri non può esserci promozio-ne della lettura e questo presuppone,anche da parte della scuola, conoscen-za della letteratura per ragazzi di oggi.Nei libri rivolti alle nuove generazionisono diverse non solo le tematiche,ma anche e soprattutto le modalità dipresentazione.Ritmi che suscitano l’attenzione deiragazzi, ma che gli adulti non capisco-no e non condividono e che, per il loromodo tradizionale di pensare, moltospesso rifiutano.I tempi e i modi attuali di lettura, daparte dei bambini o degli adolescenti,non possono che essere inquadrati neitempi e nei modi dell’intera vita deiragazzi d’oggi.Come ci ricorda R. Denti: “Ai tempi diSalgari e di Verne un viaggio fra l’Euro-pa e l’America del Nord durava almenodue settimane (ma solo se si usava uncutter velocissimo). Nessuno oggi pensadi attraversare in nave l’Oceano Atlanti-co per recarsi a New York: l’aereo ci mettepoche ore. Quest’accelerazione investe econdiziona tutta la nostra vita, e soprat-tutto quella dei ragazzi, che non conosco-no parametri diversi.I giovani sono figli di questo tempoanche nei confronti dei libri e i ritmi discrittura sono dunque profondamentecambiati”. Parlare di libri a scuola, letteraturaper ragazzi, autori, temi e argomenti

porta con sé parlare di biblioteca.Oggi si può parlare di biblioteca sco-lastica come luogo per promuovere ilpiacere della lettura e come laborato-rio per l’apprendimento e lo sviluppodelle conoscenze. Questo presuppo-ne il superamento della concezionepuramente conservativa della biblio-teca affinché, attraverso una didatticapartecipata e progettuale, la bibliote-ca sia percepita come luogo vivo ecapace di esprimere l’identità dellascuola.

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“Diventa un... mouse di biblioteca”. Il progetto lettura di Orte

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Oggi si può parlare di biblioteca scolastica come luogo per promuovere il piacere della lettura e come laboratorio per l’apprendimento e lo sviluppo delle conoscenze

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Come nel campo della lettura parlaredi essa porta con sé parlare di libri edi biblioteca, così nella scuola parlaredi lettura può significare farsenecarico a tutti i livelli e in tutti i suoiaspetti.Questo significa elaborare un progettoorganico, rappresentativo dell’identitàdella scuola, che coinvolga tutte le suecomponenti e si sviluppi riguardo allalettura lungo i suoi tre assi principali:lettori, libri, biblioteca.

Verso il progettoIl contesto

Il Circolo didattico di Orte consta di unapopolazione scolastica di 930 alunni concirca il 10% di alunni stranieri, 96docenti e 30 unità di personale A.T.A.La scuola primaria non ha il tempopieno e ha un solo rientro settimanalepomeridiano. Si suddivide in quattroplessi nelle località di Orte, Orte Scalo,Vasanello e Gallese.

Complessivamente il bacino di utenzaè di circa 15.000 abitanti.I paesi si compongono di centri storicie di vari agglomerati urbani. Questacaratteristica determina la coesistenzadi microidentità che esprimono esi-genze e richieste differenziate.In alcuni paesi c’è una rilevante pre-senza di stranieri e famiglie trasferite-si dalla capitale e dal Meridione.Il livello socioculturale delle famiglie èmedio, con un intenso legame alle tra-dizioni. Esiste un forte pendolarismoverso la città metropolitana.I paesi non possiedono grandi attratti-ve culturali.Non ci sono librerie, se non cartole-rie/librerie scolastiche nelle vicinanzedelle scuole.Esistono biblioteche comunali, masolo a Vasanello essa costituisce unpunto di riferimento.Le scuole possiedono aule attrezzate,ma soltanto due plessi sono forniti dibiblioteca.

Le motivazioni

A febbraio 2002 il dirigente scolasticodel Circolo mi chiama per avere unconfronto e per chiedermi una collabo-razione circa l’impostazione e la realiz-zazione di un eventuale “Progetto Let-tura” che possa diventare elemento d’i-dentità della scuola.Da qualche tempo gli insegnanti evi-denziano, come uno dei problemi prio-ritari, la mancata affezione al libro daparte dei bambini.C’è un’apatia diffusa, dovuta anche allacarenza di stimoli culturali del conte-sto socio-ambientale e familiare.Le azioni messe in essere nelle lezioniquotidiane, per suscitare l’amore versoi libri, sembrano non ottenere i risulta-ti desiderati.I piccoli progetti a livello di singoleclassi e plessi con cui si è cercato dirispondere non soddisfano pienamen-

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Nella scuola parlare di lettura può significare farsene carico a tutti i livelli e in tutti i suoi aspetti

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te: il risultato è una frammentazionedelle azioni progettuali, con duplica-zioni di progetti e senza una ricercacondivisa.Quello che sembra affiorare da partedei docenti è una richiesta di moda-lità nuove sia nel ricercare risposte alproblema della lettura, e quindi agliallievi, sia nel proprio agire profes-sionale.Sembra emergere un’esigenza di con-divisione e di riflessione per cercare disperimentare insieme altri sentieri.Pensare ad un progetto comune di pro-mozione al piacere della lettura per lascuola dell’infanzia e per la scuola pri-maria è sembrato una risposta appro-priata per sviluppare una rete internadi pratiche tra i quattro plessi dell’isti-tuzione scolastica.Un progetto lettura come manifestoculturale (sapere), motore delle azioni(fare), segno d’identità (essere).Si è così scelto di privilegiare la metodo-logia della ricerca-azione, perché avreb-be potuto garantire l’efficacia del proget-to attraverso una riflessione continua eun aggiornamento professionale insituazione. Poiché circa il 40% deidocenti avevano già svolto una forma-zione specifica sull’argomento, ho evi-denziato, come presupposto irrinuncia-bile, la necessità che, prima di procede-re all’avvio del progetto, tutti gli inse-gnanti fossero almeno sensibilizzati alproblema, a garanzia di una più ampiacondivisione.Verso la fine dell’anno scolastico ho,pertanto, programmato due incontricon tutto il collegio dei docenti, finaliz-zati alla conoscenza reciproca e allacondivisione della problematica, oltreche ad individuare per grandi linee l’i-potesi di un progetto.Gli incontri si sono rivelati efficaci,tanto che si è costituito un gruppo dilavoro che, da me coordinato, ha elabo-rato una prima bozza di progetto,tenendo conto delle riflessioni emersein sede plenaria.

Quest’ipotesi è stata inviata ai plessie poi discussa e valutata in sede col-legiale, rimandando l’approvazionealla stesura definitiva del gruppo diprogetto.Il collegio ha, infatti, definito compi-ti e funzioni del gruppo, che risultapertanto costituito dall’esperto ester-no con funzioni di tutor, una funzio-ne obiettivo (oggi funzione strumen-tale) con compiti di coordinamento,da otto docenti – un docente di scuo-la dell’infanzia e primaria – (nomina-ti sulla base delle competenze rispet-to all’incarico assegnato e alla dispo-nibilità) per ogni plesso, al fine digarantire una circolarità funzionaledi informazioni.

Il gruppo di progetto

Con il capo d’istituto abbiamo ritenutoessenziale per la riuscita del progettoprevedere modalità di comunicazionee di tenuta del progetto stesso, per evi-tare i rischi della delega con la conse-guente estraniazione.I vari piani di progettazione e moni-toraggio (gruppo di progetto, plesso,scuola) sarebbero dovuti essere stret-tamente connessi e integrati, al finedi poter garantire in ogni fase ampioconfronto e quindi reale partecipa-zione. Un po’ come le porte a batten-te di un saloon in un film western, perutilizzare un’immagine cinemato-grafica.A questo scopo, sono state previste siariunioni di plesso coordinate daidocenti membri del gruppo di proget-

to, sia riunioni in plenaria per lariflessione comune su quanto si anda-va costruendo.In tal modo, il progetto via via andavasvolgendo una duplice funzione: da unlato di rivisitazione delle pratichedidattico-educative finalizzate al rag-giungimento degli scopi previsti, dal-l’altro di sviluppo dell’“apprendimentoorganizzativo”, inteso come promozio-ne e consolidamento del legame traapprendimento individuale e cambia-mento organizzativo, utile alla diffu-sione di una cultura centrata su unacollegialità sostanziale.Il gruppo così costituito ha procedutoall’elaborazione di questionari inizia-li appositamente predisposti, sommi-nistrati ad alunni, docenti e genitoriper conoscere con più precisione lasituazione di partenza e definire lepriorità nella stesura del progettostesso.I questionari hanno posto in evidenzache i bambini amano sentir leggere l’a-dulto, anche se non ricercano la letturaautonoma e libera, e che nella scuola enel territorio c’è scarsa conoscenza del-l’editoria per ragazzi.Per finire, una ricognizione delle strut-ture rilevava una carenza di spazi fun-zionali alla lettura.

Linee guida del progetto

Se la finalità della scuola è quella cheognuno trovi se stesso in un contestofunzionale a sostenere le proprie poten-zialità, cioè la promozione del successoformativo, la finalità di questo progetto

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I bambini amano sentir leggere l’adulto, anche se non ricercano la lettura autonoma e libera

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è quello di far sì che ogni allievo, nelpieno rispetto dell’originalità della suapersona, abbia la possibilità di scoprireil libro come risorsa, un’occasione perritrovare come in uno specchio se stes-so, un amico con cui confrontarsi, unviatico nei giorni bui.E ancora, lo scrigno in cui ritrovare letracce della nostra storia collettiva incui potersi orientare, le chiavi di voltaper interpretare, idee e pensieri con cuiprodurre alchimie da cui potrannonascere contributi fecondi e dialetticiall’evoluzione successiva.I libri raccontano storie, tradizioni,emozioni, sogni.Ci parlano del passato, delle nostreradici, e ci proiettano nel futuro persognare mondi nuovi e possibili.Per questo la nascita di una bibliotecaè finalità, oltre che un grande momen-to significativo. A noi adulti, tutta laresponsabilità e la gioia di favorire lascoperta e l’incontro con questo maredi ricchezza.Per cui, sinteticamente, gli obiettiviprioritari individuati sono stati identifi-cati in:■ scoprire il libro e la lettura come atti-vità piacevole;■ realizzare e imparare ad utilizzareuna biblioteca come luogo vivo eaperto, iniziando con il crearla dovenon ci fosse.

Tempi e modalità di intervento

Il progetto, pluriennale, si sviluppadurante tutto il corso dell’anno; alcu-ne attività sono legate a momenti par-

ticolari, altre dipendono da iniziativeesterne alla scuola.La formazione dei docenti attraversatutte le fasi del progetto, sia come essen-ziale momento della ricerca-azione, siacon momenti di formazione specifica.Le attività principali si sono snodatequindi in tre direzioni:■ lettura ad alta voce dell’insegnantenella classe e animazione alla lettura;■ costruzione di libri;■ allestimento e fruizione della biblio-teca scolastica ed iniziative di sensibi-lizzazione al libro.

A.La lettura ad alta voce ha visto impe-gnati tutti i docenti della scuola del-l’infanzia e, della scuola primaria,soprattutto quelli di lingua, cheall’interno della classe hanno garan-tito il momento della lettura dell’a-dulto. Nelle varie sezioni insegnanticon una formazione specifica hannoproposto anche animazioni.

B.La costruzione di libri ha costituitolo sviluppo naturale delle attività diascolto, soprattutto nella scuoladell’infanzia. C’è una buona produ-zione di libri ispirata alle letturesvolte, anche nella scuola primaria,dove è utilizzato il computer e doveoltre al libro sono prodotti CD. Iprodotti sono presentati ed offertialle famiglie in occasione dellamostra-mercato del libro che daanni ha luogo nelle scuole primariedi Orte, Orte Scalo e Vasanello, ingenere al termine dell’anno scola-stico in occasione di una o più gior-nate di apertura ai genitori e adaltri visitatori. Alcune volte i libri

sono stati costruiti in particolarimomenti dell’anno: la mostra diNatale ne è un esempio. In quel-l’occasione i libri sono stati costrui-ti utilizzando la tecnica del collage eavevano per tema una raccolta diricette di cucina, frutto di ricerchesul campo e multimediali.

C.L’allestimento e la fruizione dellebiblioteche scolastiche hannorichiesto l’impegno diretto deicoordinatori di plesso, ai quali sisono uniti i genitori e gli altridocenti. È questo il caso dei plessidi Orte e Orte Scalo, dove la colla-borazione tra alunni, genitori edocenti ha permesso la nascitadelle biblioteche trasformando dueampi locali anonimi in spazi parti-colarmente accattivanti, completa-mente affrescati e pieni di colore.Sono state organizzate visite allebiblioteche comunali, ove esistenti,o a librerie specializzate delle cittàvicine e incontri con l’autore.

Risultati ottenuti

Alunni

I questionari, le osservazioni informalisul linguaggio e l’espressione usati, ilcoinvolgimento nelle attività evidenzia-no notevoli progressi. La lettura di librinon scolastici registra un aumentosignificativo: da un iniziale 1-3 libri lettiper alunno in un anno, i questionarisuccessivi rilevano 3-5 libri. Si registra,poi, un aumento della partecipazioneai vari eventi, alla gestione e fruizionedella biblioteca.

Docenti

Il patrimonio di specifiche competenzeè, negli anni, notevolmente aumentatodiffondendosi in tutto il collegio, inmodo quasi omogeneo e in particolareha consentito:

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Ogni allievo, nel pieno rispetto dell’originalitàdella sua persona, ha la possibilità di scoprire il libro come risorsa, un’occasione per ritrovarecome in uno specchio se stesso

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A. La conoscenza del settore narrativaper ragazzi.■ All’inizio di ogni anno scolastico gliinsegnanti di italiano esaminano leofferte del mercato e, consapevoli deigusti e dell’età degli alunni loro affidati,scelgono le opere da leggere e le attivitàdi animazione alla lettura stessa.■ Gli stessi insegnanti propongono alresponsabile di ogni plesso titoli ditesti o collane da acquistare per arric-chire la dotazione libraria delle biblio-teche scolastiche.

B. La consapevolezza dell’importanza del luogo biblioteca.■ Durante il corso dell’anno gli alunnivengono accompagnati nella bibliotecascolastica o pubblica a svolgere attivitàdi animazione o semplicemente a sce-gliere libri da leggere individualmente.

C. La consapevolezza dell’importanzadi “investire” in un’attività di piaceregratuito, quale la lettura a voce alta.■ Il tempo dedicato alla lettura ha ora isuoi ritmi ed una ritualità che ne sotto-linea l’importanza e cattura l’attenzio-ne degli ascoltatori, con ricadute tra-sversali positive in ogni campo esoprattutto in quello linguistico.

D. L’utilizzo delle tecniche di anima-zione.■ Molti insegnanti hanno sviluppatocompetenze in questo campo e sono ingrado di rendere altri colleghi partecipidella propria esperienza in tutti i suoipassaggi.

Genitori

Aumentato coinvolgimento nelle atti-vità di classe (costruzione libri), nelle

visite a biblioteche e librerie, nell’orga-nizzazione di eventi quali la mostra dellibro, nel ruolo di lettori per i figli.

Alcune iniziative sono diventate prati-che dense di significato

■ Mostra-mercato del libro di fine anno“Regaliamoci un libro”, quale occa-sione per regalare e regalarsi unlibro. La mostra-mercato del libro daanni ha luogo nelle scuole primariedi Orte, Orte Scalo e Vasanello, ingenere al termine dell’anno scolasti-co in occasione di una o più giornatedi apertura ai genitori e ad altri visi-tatori. La mostra-mercato, oltre a rin-novare la centralità del libro e a crea-re momenti di gioco e incontri, è unluogo in cui conoscere le novità libra-rie e in cui la produzione di libri edoggetti legati al libro vengono presen-tati ed offerti alle famiglie. La mostradiventa così anche un’occasione difinanziamento per incrementare ladotazione libraria delle biblioteche.La mostra è, inoltre, il luogo ideale perpubblicizzare e valorizzare l’iniziativadelle donazioni, che possono essererealizzate in tutto l’anno. La donazio-ne è registrata sul “libro dei donatori”nel quale i bambini o gli adulti chescelgono di regalare un libro alla scuo-la, scrivono il proprio nome ed il titolodel libro dato; quest’iniziativa, oltre adarricchire le dotazioni librarie, mira a“formare” lo spirito di appartenenza econdivisione.■ Incontro con un autore di narrativache attiva un processo di scoperta diopere contemporanee e sollecita ildesiderio di conoscere “come nasceuna storia e i suoi protagonisti”, inco-raggiando allo stesso tempo la produt-tività e la creatività per favorire la com-presenza di lettore ed autore anche neipiccoli lettori.■ Costruzione di libri e storie comescrittura creativa, praticata da anni

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“Diventa un... mouse di biblioteca”. Il progetto lettura di Orte

IN PRIMO PIANO

Durante il corso dell’anno gli alunni vengonoaccompagnati nella biblioteca scolastica o pubblica a svolgere attività di animazione o semplicemente a scegliere libri da leggere individualmente

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fin dalla scuola dell’infanzia con pro-dotti belli ed esemplificativi di ricercafantastica e lessicale.

Biblioteche

Oltre alle due biblioteche di nuova isti-tuzione, in tutte è stato potenziato l’al-lestimento e le modalità di organizza-zione e funzionamento anche con lapartecipazione dei bambini.Le quattro biblioteche scolasticheregistrano ogni anno un piccolo

aumento del patrimonio librario gra-zie alla mostra e alle donazioni nelcorso dell’anno. Registrano, invece, in modo signifi-cativo, un aumento nel prestito libra-rio e nella frequentazione dellabiblioteca, che è divenuta il luogo piùbello della scuola e punto di riferi-mento. In essa i bambini si recanovolentieri, realizzando uno degliobiettivi prioritari del progetto: impa-rare ad utilizzare una biblioteca comeluogo vivo e aperto.

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Bibliografia

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