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03 - TOTEM MARZO 2013

Date post: 10-Mar-2016
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Totem Giornale di Squinzano (Lecce, Salento)
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L’esito delle elezioni politiche ha lasciato il segno. Non è stata premiata a sufficienza la voglia di cambiamento ma gli Italiani si sono espressi molto chiaramente: occorre invertire la rotta per salvare il Paese. Persino i Cardinali hanno fatto una scelta coraggiosa: hanno eletto un Papa fuori dagli schemi, un gesuita dal nome francescano, quasi una rivoluzione nella Chiesa cattolica. Mentre a Squinzano si insiste sul vecchio ormai superato: solite facce, stessi nomi, nella migliore delle ipotesi, prestanome di “vecchi” personaggi. Strategie immutate: basate esclusivamente sui numeri, sui pacchetti di voti, sugli accordi preconfezionati a tavolino, sui posti già assegnati, su formule magiche fissate a pappagallo sui 6x3. Che delusione! Il prossimo consiglio comunale di Squinzano? Pietanze riscaldate . Organo Ufficiale Cooperativa Soc. Onlus Agorà - Squinzano distribuzione gratuita Anno II - N. 3 - Marzo 2013 Iscritto al numero 22/2012 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce Direttore Responsabile: VINCENZO PATICCHIO Direttore Editoriale: ELEANNA BELLO seguici su Totem Giornale Invia commenti e proposte a: [email protected] La collaborazione a TOTEM è aperta a tutti, ed è sempre da intendersi a titolo gratuito. I lavori pubblicati, alla pari delle foto, riflettono il pensiero dei singoli autori, i quali se ne assumono le respon- sabilità di fronte alla legge. E’ vietata la riproduzione anche parziale dei conte- nuti, se non autorizzata. / EDITORIALE / T otem compie un anno ed è tempo di bilanci e di progetti. Il 23 marzo di un anno fa partiva una sfida, una scommessa per un gruppo che mirava e mira alla creazione di uno spazio di discussione, di informazione e di confronto. L’entusiasmo non si è spento, anzi, l’allargamento costante della redazione, ha alimentato la crescente voglia di raccontare. Il progetto di un free press “nuovo” come strumento di informazione e comunicazione leggero, libero e proiettato verso il lettore é stata premiato; la scelta di informare su ciò che offre quest’area del Salento, aiuta a riaccendere il senso di appartenenza ad una città che non è per niente morta, ma che ha solo bisogno di maggiore attenzione. Da subito, abbiamo detto a chiare lettere quello che pensiamo, abbiamo dato voce a chi solitamente non ottiene troppo spazio sui media, abbiamo anche cavalcato con orgoglio la voglia di cambiamento. Proseguiamo con lo stesso entusiasmo e anche in futuro intendiamo continuare ad insistere sulla necessità urgente di agire strutturando sul territorio una comunicazione crescente. I progetti sono tanti, in cantiere i sogni vibrano: dalla realizzazione di un sito online, passando per collaborazioni più stabili con i paesi limitrofi che ci permetteranno di aumentare il numero di pagine, alla linea diretta con i nuovi amministratori comunali che potranno informare i cittadini attraverso il nostro giornale. C’è voglia di fare sempre meglio, magari raddoppiando i risultati. Questo progetto editoriale non attinge a nessuna provvidenza, si sostiene grazie agli sponsor, per questo le soluzioni studiate hanno tenuto conto della crisi in atto. Da dodici mesi, offriamo con grande passione il nostro piccolo contributo in termini di promozione del territorio e della sua gente. È un impegno ben ripagato dall’apprezzamento e dalla carica positiva dei nostri lettori assidui, attenti, partecipi e spesso anche propositivi. Il grazie più grande della famiglia di Totem è per chi ha creduto in noi fin dal primo momento. Siamo pronti per un nuovo anno da scoprire e raccontare. Il viaggio con- tinua … Eleanna Bello UN ANNO DI SFIDE VINTE. AVANTI COSÌ ADDIO PROFESSORE ORGOGLIO DI SQUINZANO SALVATORE BACCA È STATO IL SIMBOLO DELL’UOMO BUONO, SAGGIO, CIVILMENTE BEN EDUCATO E, A VOLTE, ANCHE UN PO’ IRONICO: IL VOLTO VERO DEL BUON SQUINZANESE ANTONIO MAGGIO, CRESCIUTO A PANE, CALCIO E... CANZONI LA FAVOLA DI UN RAGAZZO NORMALE pag. 3 LE COCCOLE DI MAMMA MARIA ANTONIETTA AD UN MESE DAL SUCCESSO SANREMESE IL GRILLO PARLANTE VOGLIA DI CAMBIARE, SALTAMI ADDOSSO
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Page 1: 03 - TOTEM MARZO 2013

L’esito delle elezioni politiche ha lasciato il segno. Non è stata premiata a sufficienza la voglia di cambiamento ma gli Italiani si sono espressi molto chiaramente: occorre invertire la rotta per salvare il Paese. Persino i Cardinali hanno fatto una scelta coraggiosa: hanno eletto un

Papa fuori dagli schemi, un gesuita dal nome francescano, quasi una rivoluzione nella Chiesa cattolica.Mentre a Squinzano si insiste sul vecchio ormai superato: solite facce, stessi nomi, nella migliore delle ipotesi, prestanome di “vecchi” personaggi. Strategie

immutate: basate esclusivamente sui numeri, sui pacchetti di voti, sugli accordi preconfezionati a tavolino, sui posti già assegnati, su formule magiche fissate a pappagallo sui 6x3. Che delusione! Il prossimo consiglio comunale di Squinzano? Pietanze riscaldate .

Organo UfficialeCooperativa Soc. Onlus Agorà - Squinzano

distribuzione gratuita

Anno II - N. 3 - Marzo 2013Iscritto al numero 22/2012del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce

Direttore Responsabile: Vincenzo Paticchio Direttore Editoriale: eleanna Bello

seguici su Totem Giornale

Invia commenti e proposte a: [email protected]

La collaborazione a TOTEM è aperta a tutti,ed è sempre da intendersi a titolo gratuito. I lavori pubblicati, alla pari delle foto, riflettono il pensiero dei singoli autori, i quali se ne assumono le respon-sabilità di fronte alla legge. E’ vietata la riproduzione anche parziale dei conte-nuti, se non autorizzata.

/ EDITORIALE /

Totem compie un anno ed è tempo di bilanci e di progetti. Il 23 marzo di un anno fa partiva una sfida, una scommessa

per un gruppo che mirava e mira alla creazione di uno spazio di discussione, di informazione e di confronto. L’entusiasmo non si è spento, anzi, l’allargamento costante della redazione, ha alimentato la crescente voglia di raccontare. Il progetto di un free press “nuovo” come strumento di informazione e comunicazione leggero, libero e proiettato verso il lettore é stata premiato; la scelta di informare su ciò che offre quest’area del Salento, aiuta a riaccendere il senso di appartenenza ad una città che non è per niente morta, ma che ha solo bisogno di maggiore attenzione. Da subito, abbiamo detto a chiare lettere quello che pensiamo, abbiamo dato voce a chi solitamente non ottiene troppo spazio sui media, abbiamo anche cavalcato con orgoglio la voglia di cambiamento. Proseguiamo con lo stesso entusiasmo e anche in futuro intendiamo continuare ad insistere sulla necessità urgente di agire strutturando sul territorio una comunicazione crescente. I progetti sono tanti, in cantiere i sogni vibrano: dalla realizzazione di un sito online, passando per collaborazioni più stabili con i paesi limitrofi che ci permetteranno di aumentare il numero di pagine, alla linea diretta con i nuovi amministratori comunali che potranno informare i cittadini attraverso il nostro giornale. C’è voglia di fare sempre meglio, magari raddoppiando i risultati. Questo progetto editoriale non attinge a nessuna provvidenza, si sostiene grazie agli sponsor, per questo le soluzioni studiate hanno tenuto conto della crisi in atto. Da dodici mesi, offriamo con grande passione il nostro piccolo contributo in termini di promozione del territorio e della sua gente. È un impegno ben ripagato dall’apprezzamento e dalla carica positiva dei nostri lettori assidui, attenti, partecipi e spesso anche propositivi. Il grazie più grande della famiglia di Totem è per chi ha creduto in noi fin dal primo momento. Siamo pronti per un nuovo anno da scoprire e raccontare. Il viaggio con-tinua …

Eleanna Bello

UN ANNODI SFIDE VINTE.AVANTI COSÌ

ADDIO PROFESSOREORGOGLIO DI SQUINZANO

SALVATORE BACCAè STATO iL SimBOLO dELL’uOmO BuOnO, SAggiO, CiViLmEnTE BEn EduCATO E, A VOLTE, AnChE un pO’ iROniCO:iL VOLTO VEROdEL BuOn SquinzAnESE

ANTONIO MAGGIO, CRESCIUTOA PANE, CALCIO E... CANZONI

LA FAVOLA DI UN RAGAZZO NORMALE

pag. 3

LE COCCOLE DI MAMMA MARIA ANTONIETTAAD UN MESE DAL SUCCESSO SANREMESE

Il GrIllo Parlante VOGLIA DI CAMBIARE, SALTAMI ADDOSSO

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ECCELLENZE 2Anno II - N.3 - Marzo 2013

Beppe Longo

Solo poche parole per portare l’estremo commiato della nostra comunità civile ad un suo impareggiabile rap-presentante. Lo faccio su

delega e a nome del commissario stra-ordinario dott. Guido Aprea, del sub-commissario dott. Vincenzo Calignano e di tutta la comunità di Squinzano, che qui, nella Chiesa Matrice, è visiva-mente e calorosamente rappresentata da tutti voi. Non so se sarò all’altezza del compito: vi confesso che mi sento inadeguato ed incapace di riassumere i tanti sentimenti di vivo e sincero cor-doglio che angosciano i vostri cuori e di rappresentarli al “professore” Salva-tore Bacca. Per questo cercherò di non turbare il vostro intimo colloquio che avete stabilito durante il rito funebre celebrato, con tutta la spiritualità ed umanità di cui è capace, dall’arciprete mons. Nicola Macculi, che ha dimo-strato di aver legato bene con la nostra comunità, soprattutto perché ha saputo conquistarsi la stima e la simpatia del prof. Bacca. E questo è assolutamente un pregio! Anche se forse sei l’ultimo, solo in or-dine di tempo, grande e sincero amico di Toto Bacca, caro Arciprete, hai sa-puto scoprire con Lui la parte migliore di un paese, che è capace di grandi slanci di affetto, pur nella sua atavica pigrizia che a volte può apparire una forma di irresponsabilità civile. Il prof. Salvatore Bacca ha sempre salvato e nobilitato tutto e tutti agli occhi di chi ha conosciuto Squinzano per suo tramite. È Lui il simbolo dell’uomo buono, saggio, civilmente ben educato e, a volte, anche un po’ ironico; è Lui, insomma, il volto del buon squinza-nese.Il prof. Bacca ha sempre saputo coniu-gare le doti migliori di un maestro e di una persona civilmente impegnata. Non ha mai delegato le sue responsa-bilità, se l’è sempre assunte in prima persona e le ha poi portate a termine come meglio non si poteva.Lo so che non sono la persona ap-propriata a parlarne, perché con il “mio” professore Bacca ho giocato e gioco sempre in casa: ma negli oltre cinquant’anni di vita vissuta alla sua

Ai giOVAni LA LEziOnE di SALVATORE BACCAUOMO DI bUONA VOLONTà ChE hA SEMPRE LAVORATO PER CAMbIARE IN MEGLIO LE COSE DI qUESTO MONDO

ombra ho scoperto il segreto del suo merito più grande e più efficace. È stata la lezione più significativa, che io non ho saputo cogliere sino in fon-do. Salvatore Bacca ha superato tutti nel dimostrare, in ogni circostanza, di essere dotato di quel buon “senso comune”, che gli Inglesi attribuiscono agli uomini di buona volontà che han-no cambiato in meglio le cose di que-sto mondo. Così come il prof. Bacca ha fatto per Squinzano. Il suo buon “senso comune” lo ha portato ad esse-re un maestro di scuola elementare tra i più apprezzati dalle autorità scolasti-che e dai suoi colleghi, e soprattutto di meritare l’attenzione prima e la stima dopo di migliaia di allievi, che adesso lo ricordano con tanto affetto. Il suo buon “senso comune” ha fatto di Lui un autorevole rappresentante politico ed amministrativo di Squin-zano, che ha ricambiato con vere e sincere testimonianze di civile ammi-razione. Su questo aspetto, su quello dell’impegno politico-amministrativo di Toto Bacca, potrei portare innume-revoli testimonianze dirette, ma non ce n’è assolutamente bisogno, perché tutti conoscono, anche meglio di me, i meriti e i risultati ottenuti dal prof. Bacca. Sindaco, assessore, consigliere comunale, componente della Giunta

provinciale di controllo sugli atti am-ministrativi della Provincia e dei Co-muni e uomo di un grande partito: non ha mai fatto una piega, mai un errore; è stato sempre pronto ad ascoltare gli altri. Era, e lo è stato fino ai suoi ultimi giorni, un arbitro di eleganza civica, sapendo distribuire i meriti e i demeri-ti. Eppure mai nessuno ha litigato con lui, mai nessuno gli è stato ostile e tutti cercavano la sua amicizia. Lo voglio dire a tutti e lo voglio sotto-lineare soprattutto ai giovani: il prof. Bacca è un piccolo-grande uomo, la cui vita è da prendere ad esempio. Ed immagino che lo faranno soprattutto i suoi nipoti, che hanno avuto la for-tuna di sfiorare e di toccare da vicino la miracolosa semplicità di un nonno sempre pronto a scusarli, ad incorag-giarli e a spronarli per il meglio nella costruzione del loro futuro.Ma non dico nulla di nuovo se affermo che dietro ad ogni grande uomo, c’è sempre una grande donna, la “donna della Provvidenza”. La comunità di Squinzano è debitrice di tanta conside-razione verso la signora Pina Bacca: la moglie del prof. Bacca, così affettuosa e generosa, e tanto discreta. Oggi è inconsolabile per l’immenso dolore per il distacco terreno dal suo Totò, ma la signora Pina deve sapere che tutti le staremo più vicino con il cuore e, per chi crede, con le preghiere. Per suo marito in particolare, ma anche per Lei: perché superi l’angoscia di queste ore e si rafforzi in Lei l’amore per i quattro figli, per le nuore e i generi e soprattutto per i nipoti. A voi tutti, familiari, va il nostro pen-siero con grande cordoglio, e sa Iddio quanto non avremmo voluto vivere questo distacco. E’ vero, voi soffrite di più: in un attimo avete perso tutto. Ma anche noi; ognuno di noi, che ha avuto la gioia di conoscere e frequentare Toto Bacca, oggi sente un profondo vuoto di affetto e di comprensione: sentimenti grandi e forti che solo un amico vero riesce a dare, senza chie-dere mai nulla in cambio. Il professore Bacca è un amico che ci mancherà tanto.Ciao Professore! Che il Signore tenga conto di che uomo giusto è volato oggi in cielo!

- Squinzano -

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PRIMO PIANO 3Anno II - N.3 - Marzo 2013

Rita CRetì

Storia di Antonio Maggio o me-glio, storia di un ragazzo normale nato a Squinzano

e cresciuto qui a sorrisi, pane e... canzoni. “Un ragazzo all’antica”, come lo apostrofa mamma Maria Antonietta. “Ora che è spesso a Milano – dice gongolando – si ‘accon-tenta’ dei ristoranti ma quando torna a casa gli preparo tutti i piatti che solo la mamma sa cucinargli. Quando è qui preferisce assaporare i vecchi sapori di casa. Nonostante il successo è rimasto una buona forchetta”.Ma chi è il vincitore di Sanre-mo giovani 2013?Conosco Antonio Maggio - ci ha detto Pino Lagalle - fin da bambino e già allora aveva una grande passione per la musica. Quando poi è cre-sciuto, ascoltandolo cantare, ho compreso presto che mi trovavo di fronte a un vero e proprio talento ed - essen-do io stesso organizzatore di eventi - non mi lasciavo mai sfuggire l’occasione di invitarlo per farlo esibire. Ho avuto l’onore - prosegue La-galle - di ascoltare in passato qualche sua composizione in anteprima e quando ho saputo che si era chiusa l’esperienza degli Aram Quartet, ho capito subito che aveva la stoffa per intraprendere la carriera di solista cantautore. Anche quest’anno – ha concluso - ho seguito il Festival di Sanremo ed ero come sempre sotto il palco dell’Ariston, ma la pre-senza in gara di Antonio mi ha offerto sensazioni diverse e nuove. Speravo nella sua affermazione e ci è riuscito: sono stato il primo ad abbrac-ciarlo dopo la vittoria”.Quella di Pino Lagalle è una delle tante testimonianze di Squinzanesi che conoscono

ANTONIO, COME MAMMA L’HA FATTOIL VINCITORE DI SANREMO GIOVANI 2013 NEL RACCONTO DI ChI LO hA CRESCIUTO E CONOSCIUTO

Antonio. Tanti aneddoti sui suoi esordi s’intrecciano: dalle esibizioni del “bambino Mag-gio”, in piedi sulla sedia della cucina di casa a cantare le sigle tv degli anni ‘80, ai ri-cordi della signora Anna Car-luccio, la cui casa confina con la scuola media “G. Abbate”: durante le ore della lezione di musica smetteva qualsiasi at-tività e usciva in giardino per ascoltare Antonio che cantava e lì rimaneva affascinata.Ma è la mamma a tenere ban-co. Chi può conoscerlo più di lei? Ritorniamo all’Ariston.“Come si è visto in televisio-

ne, - racconta mamma Maria Antonietta - Antonio piangeva al momento della premiazio-ne. Mentre io, per l’emozione, non ho versato nemmeno una lacrima, ma ovviamente ero felice. Dalla platea sono riu-scita solo a sussurrare ‘Bed-dru miu’. Da quella sera a mio figlio ho raccomandato di rimanere così: limpido, sem-plice, senza grilli per la testa. Ma lui è fatto così, non avrà alcuna difficoltà a rimanere com’è”.“Dopo l’avventura di XFac-tor, - prosegue la mamma di Antonio - ha vissuto tra

Squinzano e Milano ma dopo lo scioglimento degli Aram è tornato a casa ed è qui che ha lavorato e composto le sue canzoni. A casa nostra, alter-nando la musica con lo studio per laurearsi”. Un ragazzo come tanti, affe-zionato alle cose semplici così ama presentarlo sua madre. “Antonio - rivela la signora Maria Antonietta - crede nei valori della famiglia che per lui è fondamentale. Anche i nonni sono stati importantis-simi nella sua vita. Credo che la citazione del nonno nei testi del suo nuovo album voglia

dire che questa figura è parte di sé”.Un’altra sua passione? Il calcio. Il papà-allenatore di pallone è fiero della sua con-vocazione nella Nazionale Cantanti. “Ad Antonio - con-clude la mamma - piaceva il calcio da piccolo, ma parteci-pando ai vari concorsi canori, doveva rinunciare spesso alle partite per evitare malanni. Ma quando gioca noi siamo sempre in ansia, anche per i possibili infortuni, come quello serio che si è procurato nella partita di esordio con la Nazionale”.Infine Salvatore, il fratello più piccolo di Antonio, appena 18enne. Anche lui protagoni-sta in casa Maggio di questo momento di gloria: “Sono molto contento per questa affermazione di Antonio con tutto ciò che comporta. È una gioia arrivata dopo un periodo duro e difficile e quindi anco-ra più inattesa e gradita: mio fratello merita tutto questo e anche di più. Fra di noi c’è stata sempre una buona intesa e tanta complicità”.Intanto le classifiche parlano chiaro. L’album “Nonostante tutto” è al settimo posto nelle hit radiofoniche, così come nel digital download e il video del brano sanremese ha sfon-dato il tetto del milione e cin-quecentomila visualizzazioni.L’applauso scrosciante che Squinzano gli ha tributato dopo l’esibizione nella festa organizzata al Medex dopo la vittoria sanremese ha evi-denziato l’affetto per questo ragazzo così umile, simpatico e bravo davvero. L’auspicio di Totem è semplice ma effi-cace. Auguriamo ad Antonio che la strada percorsa fin qui sia soltanto il trampolino di lancio per una carriera splen-dente. Identica a quella che ha sognato fin da quando, piccolino, improvvisava i suoi concerti nel salotto di casa.

“COME SI è VISTO IN TV, ANTONIO PIANGEVA DURANTE LA PREMIAZIONE. MENTRE IO, PER L’EMOZIONE, SONO RIUSCITA SOLO A SUSSURRARE BEddru MIu”.

Squinzano

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5Anno II - N.3 - Marzo 2013

CARTOLIbRERIALA PROF- Spille e calamite personalizzate- bomboniere- Composizioni con palloncini- Cancelleria- Libri di Testo (Scolastici - Vari)- Fiocchi di Nascita- Idee Regalo- Regali nel Pallone

Via R. SanzioSquinzano

SQUINZANESINEL MONDO

Emanuele Liaci, dopo aver terminato il liceo a Squinzano, studia lingue e comincia a viaggiare in tutta Euro-pa. Dopo aver insegnato, tra l’altro, all’Università per Stranieri di Perugia

decide di lasciare l’Italia e di trasferirsi in Polonia. “Da tempo avevo l’idea di essere imprenditore di me stesso e di aprire un mio Istituto modello in una capitale europea. Ho, dunque, rinunciato ad insegnare all’Università di Perugia e mi sono trasferito definitivamente a Varsavia. Il primo anno ho insegnato in un’Università privata nella capitale polacca e in diverse scuole. Poi nel 2010, finalmente, ho coronato il mio sogno. Insieme a mia moglie ho aperto la Włoski Klucz Malik-Liaci [Scuola Italiana di Cultura]. In questa struttura ho

RITRATTO

voluto ricreare l’atmosfera e gli odori dell’Italia e del Salento, in particolare. Per rendere tutto ciò possibile non mi sono limitato ad organizzare i corsi di lingua ma anche molteplici eventi nei quali cerco di trasmettere, attraverso la mia passione, la vera essenza della mia italianità e salentinità. La mia società è ancora piccola ma, e questo lo voglio dire a tutti i mie concittadini giovani, l’ho creata da solo. All’inizio ci lavoravamo solo io e mia moglie, adesso ho cinque persone che lavorano stabilmente per me e altri 3 o 4 collaboratori occasionali. Quin-di non è vero che non abbiamo una speranza, se abbiamo una buona idea dobbiamo solo cercare un buon campo dove andare a piantarla anche se a vol-te, ahimè, è lontano dalla nostra terra. Attualmente sono il direttore del mio Istituto, non ho più tempo

LA CULTURADEL SALENTOA VARSAVIA

EMANUELE LIACI

VeRoniCa notaRo

Tutto è iniziato quando ave-va soltanto due anni, con l’iscrizione a un’agenzia di Milano, e da quel momento il piccolo Giovanni Damia-

no, cinque anni, non si è più fermato, vantando tante esperienze “lavorati-ve” e un curriculum degno dei mo-delli più grandi di lui. Papà Fabrizio Damiano, squinzanese doc, lontano dal Salento dal ’97, dipendente presso la sottosezione Polizia Autostradale di Casale Monferrato, e mamma Luisa Frisella, genitori anche di Caterina, 3 anni, seguono con amore e passione il figlio in questa avventura incentrata sulla moda. Il primo servizio del baby modello è stato per Oviesse; successi-vamente, è stato richiesto da un’altra agenzia milanese “Talent Scout” e con essa ha realizzato il catalogo autunno/inverno 2013 per i celebri

CINQUE ANNI. GIOVANNI è GIà UNA STARUN bAbY MODELLO FIGLIO DI FAbRIZIO DAMIANO, SqUINZANESE DOC EMIGRATO IN PIEMONTE

DA OVIESSE A DOLCE E GABBANA. DA GIOCHI PREZIOSI A BRUMS. PASSERELLE E TVstilisti Dolce & Gabbana, e sempre per loro ha posato per il catalogo primave-ra/estate 2013. E ancora, ha preso parte al catalogo a/i e p/e 2013 per il mar-chio Idexe. Non sono mancate neppure le esperienze in tv: Giovanni ha realiz-zato, col cuoco Alessandro Borghese, un promo su Real Time per presentare la rubrica “Fuori menù”; adesso è in onda su BBC il suo spot dedicato a un nuovo giocattolo Giochi Preziosi che sarà trasmesso sulle reti Mediaset a partire dal prossimo ottobre; inoltre, ha preso parte a un servizio de “Le Iene” dedicato alla politica vista dai bambini. Giovanni, ovviamente, si dedica anche alle sfilate: ha già sfilato per Brums alla settimana della moda “Fashion Design” di Milano. Nonostante i tanti impegni modaioli, il giovanissimo mo-dello trova il tempo, come è giusto che sia, per le sue grandi passioni, ovvero il calcio (è tifosissimo dell’Inter) e il karate. È fidanzato con una collega,

di fare lezioni, scrivo e organizzo soprattutto la didattica e gli eventi culturali nei quali porto in giro la Storia del nostro Salento. All’inizio avevo pensa-to che non se lo meritasse, perché la mia Squinzano non mi ha mai saputo dare una buona opportunità per non doverla lasciare, ma poi mi sono convinto del fatto che la propria terra d’origine la si debba amare a priori e senza condizioni e che si debba fare di tutto per valorizzarla. In Polonia ho incon-trato anche il mio amore Kasia e ora abbiamo la nostra gioia, Andrea. I nostri progetti per il futuro? Vogliamo aprire una casa editrice e mia moglie sta lavorando a un blog specializzato solo sul nostro Salento. Le nostre vacanze? Per noi hanno senso solo nella nostra Casalabate insieme alla nostra famiglia”.

conosciuta alla sfilata Oviesse!Ha un debole per il cugino Paolo, ado-ra fare gli scherzi al nonno e nonostan-te sia nato e viva al Nord (Giarale, in provincia di Alessandria) il suo cuore è salentino e non vede l’ora di tornare a Squinzano per rivedere i nonni, le zie, gli zii e i cugini Paolo e Marco.

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SCRIGNO SEGRETO 6Anno II - N.3 - Marzo 2013

Beppe Longo

La forza e la grandezza dei piccoli eroi esplodono al momento della verità estrema. La scomparsa di Lino Cippone, 70 anni, ha

reso più triste tutta Squinzano; la sua morte improvvisa ha diffuso una profonda commozione in tutta una comunità, perché tutti conoscevano Lino e perché tutti hanno sfiorato la sua bontà d’animo. Era un gentiluo-mo, aveva un animo libero ed indi-pendente, perché era uno che non ha mai avuto bisogno di ricorrere a compromessi. Aveva tante piccole doti, tutte legate alla sua professione e soprattutto alla sua passione; non si è mai negato a nessuno e si è saputo spendere per quanto gli altri gli chie-devano in ufficio o a casa.La sua vicenda umana è stata sem-plice e schiva, ma così potente e ricca di soluzioni date ad ogni problema, tanto da lasciare adesso Squinzano più povera. Non ha mai avuto grandi risorse materiali, la sua ricchezza era nella qualità dello sguardo e nella capacità di ascoltare tutti, con i quali stabiliva una specie di rituale laico: l’altro che chiede ed ottiene, Lino che ascolta e concede. Sempre e con tutti!Per me scrivere di Lino Cippone è come affrontare un percorso dentro la mia vita; e non è facile per nessu-no parlare di cose che lo riguardano così da vicino. Ma per quanto cono-sco, non so immaginare un’incarna-zione della bontà umana più riuscita di quella di Lino; il suo essere figlio, marito e padre era un tutt’uno con la sua profonda e convinta militanza cattolica. Era sempre così impegnato nel vissuto quotidiano da non ac-corgersi del subdolo male che lo ha afflitto nel fisico e che lo ha portato in poco più di un mese alla fine. La sua esistenza è stata come un tea-tro invisibile con il sipario sempre aperto, dove le scene-madri, sempre le stesse, si ripetevano parlando di un continuo donarsi agli altri, dando l’illusione che l’assoluta bontà sia di

CiAO LinO, un SCATTO pER iL CiELOORA SqUINZANO è PIù POVERA. MA RESTA ARRICChITA DELLA SUA bONTà. UNICA E SENZA LIMITI

questo mondo. Con i cuori gonfi di commozione, si è avuta netta la convinzione durante la cerimonia funebre nella chiesa di Maria Regina che Lino se ne sia an-dato in Paradiso. Ma “nessuno arri-va in Paradiso con gli occhi asciut-ti”. La gioia di contemplare, sia pure senza una fidata telecamera, il Padreterno non ha asciugato del tut-to le sue lacrime per aver lasciato la vecchia madre, la moglie Rosanna e il figlio Mario. Rosanna e Mario, ai quali un po’ tutti siamo vicini, sono nello sconforto più profondo e non riescono ancora ad immaginare un futuro senza Lino. Ma loro devono vivere per testimoniare ancora tutto il loro affetto per il marito e per il padre, solo fisicamente assente. Vi-vere vuol dire trovare ogni mattina il desiderio di ricominciare, sapendo che la Speranza è la più grande for-za degli uomini di buona volontà. E, poi, la forza della Fede è irresistibi-le. Fede e Speranza sono la luce che squarcia le tenebre, sono un’onda di calore che riscalda tutti i cuori, sono l’alba di ogni rinascita.

aLessandRa Lia

“Ho fatto co-struire questo tempio con il contributo del lavoro; quale

compenso in terra, mi basta questa piccola urna”. Queste sono le paro-le scritte sulla lapide posta ai piedi della tomba di Maria Manca. Maria, pia donna, ha fortemente voluto far costruire, nel 1618, un Santuario de-dicato alla Madonna dell’Annunziata, la “giovinetta” con il garofano rosso che in un giorno qualunque le apparve per portare luce e conforto nella sua tormentata vita. Inizia, così, per Maria Manca un lungo cammino di preghiera che ha accompagnato le sue giornate fino alla morte, il 6 gennaio 1668. A Squinzano, la devozione alla Madonna del Garofano è ancora viva, grazie alla determinazione costante del Gruppo di preghiera “Maria Manca” che ha voluto portare alla luce l’operato della nostra amata compaesana. Il gruppo di volontari, non solo si riunisce in preghiera, ma ognuno di loro si prende quotidianamente cura del Santuario: ci si occupa delle pulizie per rendere più accogliente l’ambiente, si portano i fiori freschi all’altare, si accudisce la piccola cappella di campagna, la “Nunziateddra”, luogo dell’apparizione della Madonna e ci si autofinanzia an-che per consentire piccoli interventi di riparazione e restauro. L’obiettivo più importante raggiunto, spiega la signora Lia, una componente del gruppo, è aver ottenuto l’autorizzazione, da parte della Curia leccese, per la costruzione di un’antiporta. Il progetto consiste nella realizzazione di un’antiporta in legno massello, per consentire due ingressi laterali ed uno centrale, più ampio, per le cerimonie importanti. Adesso si tratta di finanziare il lavoro e il gruppo “Maria Manca” ha bisogno anche dell’aiuto di tutti. A completare e mantenere la struttura del Santuario sono, come al solito, le iniziative dei volontari. Uno di loro è Dario Spal-

IL GRUPPO DI PREGhIERA “MARIA MANCA”mEmORiA E FEdE nEL SAnTuARiO

lato, che con l’arte della fotografia, ha realizzato il quadro, raffigurato in questa pagina. In una bellissima cor-nice dorata è racchiusa una Madonna che richiama la figura sacra incastonata nel medaglione dell’altare maggiore. Sicuramente, ognuno di noi conserverà in casa un’immagine della Madonna ed allora perché non avere anche questa che ci ricorda la storia del nostro pae-se? Dario si sta anche impegnando per pubblicizzare via web questa immagine sacra per farla arrivare ai tanti nostri concittadini residenti all’estero e nelle varie città d’Italia. Inoltre, ogni dome-nica, verrà esposta nel Santuario un’an-tica statua della Madonna Addolorata, che la signora Lia ha fatto restaurare. Chi è interessato può acquistarla. Ogni singola offerta è interamente devoluta al Santuario; chi vorrà partecipare alle attività del gruppo, naturalmente è sempre ben accettato. Splendido pomeriggio, quello trascorso insieme alle volontarie del gruppo di preghiera “Maria Manca” che, insieme a don Pino Vetrugno, mi hanno accompagna-to “solamente per amore” e per bontà d’animo, alla scoperta dei prodigi e delle grazie compiuti da Maria che hanno portato tanti pellegrini a fare tappa al nostro Santuario. Quel Santua-rio, realtà artistica e culturale del nostro paese, che non tutti i giovani come me conoscono,ma che per fortuna vive an-cora nel cuore di molti squinzanesi.

via Diaz (angolo via R. Margherita)

SQUINZANO

tel. 3883539991

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VERSO IL VOTO 7Anno II - N.3 - Marzo 2013

IL PROFILO / 1

UN GEMELLAGGIOCON UN PAESE ESTEROPER APRIRE NUOVISPIRAGLI DI SVILUPPO

dato sindaco Vacca sullo scorso numero di Totem) e potrebbe rappresentare un buon punto di riferimento per tanti giovani che vorrebbero uscire dai confini nazionali per motivi di studio o professionali. Vi sono, a pochi chilometri da noi, comuni come Leverano e Sava che hanno fatto dei gemel-laggi una grande occasione di sviluppo, supportati anche da fondi stanziati per tali coopera-zioni dall’Unione Europea. Invito tutti i lettori interessati a dare un occhiata sui siti istituzionali di questi comuni portati come esempio e informarsi sulle inizia-tive che questi hanno adottato in tal senso. Fermo restando che il paese ne-cessita di interventi primari, tanti altri progetti potrebbero essere svolti in parallelo per garantire a Squinzano un processo di svilup-po nel tempo.

Credo che in un perio-do così critico per il paese l’apporto di noi giovani possa rivelarsi fondamentale per un

domani migliore. L’obbligo di ogni candidato alle prossime ele-zioni amministrative sarà quello di mettere in campo idee nuove e ambiziose per fermare il declino economico e culturale. Un progetto a cui mi piacerebbe lavorare sarebbe quello di gemel-lare la nostra Squinzano con un paese straniero; un “partenariato” con un paese estero comportereb-be un ottima opportunità nell’ot-tica di una collocazione in altri mercati di nostri prodotti tipici e di conseguenza, stimolerebbe la cooperazione e la produzione, potrebbe incentivare il turismo (ottime vetrine potrebbero diven-tare la nostra marina Casalabate e il parco regionale, con annesso progetto, ipotizzato dal candi-

In questa logica ho più volte manifestato l’idea di creare un comitato che svolga un’attività di mediazione tra Provincia di Lecce e Università del Salento per sondare la disponibilità e creare le premesse per ospitare nei locali dismessi della badessa una facoltà di agraria; più volte ho, anche, affermato l’idea di far conoscere ai giovani delle scuole superiori e medie del posto l’importanza che lingue come il cinese e l’arabo stanno assumendo nello scacchie-re economico internazionale e le, enormi, opportunità di lavoro che da esse derivano. Einstein affermava che è nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie e, concordando in pieno, credo che la massima “pensare globale, agi-re locale” sia quanto mai attuale e vitale.

pAOLO mOnTinARO

IL PROFILO / 2

MI SPINGE IL DISAGIODI TANTI GIOVANIMIEI CONCITTADINIPRIVI DI SPERANZA

Mino Miccoli, proprio per cercare di dare delle risposte a tutte quelle esigenze che conosco da molto vicino e che, penso, non sono più rinviabili. Il mio impegno politco è volto, infatti, a realizzare qualcosa di concreto ed utile per tutta la cit-tadinanza, con particolare riguardo per i giovani squinzanesi. Per quanto riguarda le politiche giova-nili ho idee chiare, ed ho come pri-mo obiettivo quello di realizzare, anche nel nostro Comune, un pro-getto che sia in grado di costruire nuove sinergie, creare nuove occa-sioni di crescita e sviluppo per tutti i giovani squinzanesi. Il progetto si chiamerà “Squinzano Giovane - Progetto aGio”, dove “a” sta per attivazione e “Gio” sta per giova-ne, ed è pensato per i giovani di età compresa tra i 15 ed i 35 anni”. I capisaldi di questo innovativo progetto saranno inizialmente cin-que: 1) favorire e promuovere le politi-che giovanili; 2) istituire lo Sportello Informa-Giovani;

Da ormai troppo tempo in molti pensano che le nuove generazioni hanno un atteggia-mento di prevalente

distacco e disimpegno verso la politica. Niente di più falso! Noi giovani, oggi, dobbiamo lottare ogni giorno contro diversi fattori che rendono sempre più difficili le nostre condizioni sociali. Noto un accentuato disagio tra noi giovani, che purtroppo stenta a scomparire per un semplice motivo: manca una classe politica dirigente ca-pace ed affidabile. Le istituzioni appaiono a noi giovani distanti ed incapaci di risolvere i problemi, tutto questo porta ad una triste e drammatica decisione: il nostro distaccamento dalla vita politica quotidiana. Ma il distaccamento è del tutto controproducente, perchè oggi la realtà impone alla classe politica e dirigente scelte concrete in grado di garantire opportunità ad una generazione che cresce. Ho ac-cettato la sfida di candidarmi nella lista “Squinzano ViVa”, guidata da

3) creare uno spazio di sostegno alla creatività giovanile; 4) stipulare convenzioni con Uni-versità, Scuole, enti di ricerca; 5) creare lo Sportello OrientaGio-vani. Altro importantissimo aspetto che mi ha spinto ad accettare la candi-datura è stata la voglia di ricambio della classe dirigente. Nella nostra lista “Squinzano ViVa”, per esempio, ci sarà una grande presenza di giovani, poi-ché noi tutti crediamo che vada cambiato il modo di far politica, anche nelle realtà come i consigli comunali. Bisogna partire proprio dai comuni, per poter cambiare e rottamare il vecchio della politica. Ho l’ambizione di credere di poter cambiare davvero, nel mio piccolo, un sistema ormai incapace di capire prima e dare risposte poi alle istan-ze di tutti i cittadini, e a tutti quanti mi dicono che tutto ciò è utopistico io rispondo sempre dicendo “che un viaggio di mille miglia inizia sem-pre con un passo” (cit. L.)!”

AndREA puLLi

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CARnEVALE diVERSO. nEL RiSpETTO dELLA nATuRANELLE SCUOLE DELL’INFANZIA “MONTESSORI”, “TAGLIAMENTO” E “RODARI” iLaRia BRaCCiaLe

Coriandoli, festini e stelle filanti, elementi necessari per ogni Carnevale che si rispetti; solo i vestiti e le maschere quest’anno non erano gli stessi di sempre, ma sono stati creati

direttamente dalle manine operose dei tanti bambini delle scuole dell’infanzia “Montessori”, “Tagliamento” e “Rodari” del Comprensivo 2 di Squinzano, che hanno deciso così di festeggiare un Carnevale originale, insolito e alternativo, inventando nuove e bizzarre maschere per camuffarsi e divertirsi. È partito infatti per queste classi il Progetto: Un ambiente da scoprire e rispettare, per crescere meglio, con

lo scopo di far capire ai bambini l’importanza e il rispetto per la natura e l’ambiente che ci circonda, iniziando proprio dall’osservazione del grande giardino pieno di alberi che fa da cornice alla scuola Montessori; ampio spazio poi è stato dato anche al tema del riciclaggio,

a cui i bambini sono stati avvicinati attraverso giochi, racconti e favole che gli hanno coinvolti molto e semplificato l’argomento, con l’intento di sensibilizzarli ad acquisire un atteggiamento di responsabilità verso l’ambiente naturale e una maggiore consapevolezza del valore del recupero

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8-9Anno II - N.3 - Marzo 2013

CARnEVALE diVERSO. nEL RiSpETTO dELLA nATuRANELLE SCUOLE DELL’INFANZIA “MONTESSORI”, “TAGLIAMENTO” E “RODARI”

e del riciclo. In classe è stato messo un grande “Albero Mangiacarta”, un fantoccio a forma di albero con una folta chioma verde dove i piccoli, molto felici ed entusiasti di fare qualcosa per salvare gli alberi, buttano fogli e materiale di carta, facendo attenzione anche a mettere le cose

di plastica o le lattine nei contenitori appositi. Per Carnevale, il Comprensivo Polo 2 di Squinzano ha dato vita al Ricicreiamo Carnevale, una bellissima iniziativa grazie alla quale i bambini, con l’aiuto e la guida delle maestre, si sono rimboccati le maniche dei grembiulini e hanno

creato carinissime maschere di pagliacci, coniglietti, elefantini, personaggi dei cartoni animati e anche bellissimi cappelli con i più svariati materiali riciclati, come plastica, carta da giornale, cartoni, contenitori di uova, scatole di panettone, piatti di plastica o palloncini gonfiati e rivestiti con giornali, dando libero sfogo alla fantasia e alla creatività. I piccolini hanno partecipato attivamente al progetto, con allegria e tanto coinvolgimento, felici e fieri delle loro creazioni e hanno imparato contemporaneamente che nulla va buttato e ogni cosa può essere utile per ricrearne un’altra a volte più bella, aiutando così, nel loro piccolo, quell’ambiente che ormai ci dimostra chiaramente tutto il disprezzo per la nostra malvagità e noncuranza.

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11Anno II - N.3 - Marzo 2013COSTUME E SOCIETà

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Due meravigliose “bambine”sono le pro-tagoniste di questo ar-ticolo, la prima ha 104 anni, l’altra 106. La si-

gnora Malatesta Maria Antonia il prossimo 25 marzo spegnerà 104 candeline. Guance rosee e lisce proprio come quelle di una venten-ne, ci dice:”ce suntu ste creme, la facce se lava sempre cu l’acqua e lu sapune” e se questi sono i risul-tati vale davvero la pena ascoltarla. Il suo bagaglio di ricordi è davvero grande e interessante, a raccon-tarci della sua vita Maria Antonia si commuove spesso, soprattutto quando parla dei ricordi della sua gioventù. Nasce a Torchiarolo e all’età di 19 anni sposa un ragazzo squinzanese, “beddru” come dice lei, alto, biondo e con gli occhi az-zurri; con lui concepisce 4 figli, di cui 2 morti all’età di un anno e uno scomparso 5 anni fa, e infine la figlia Maria che ora si prende cura di lei. Ben presto però, ci racconta, iniziano i dolori e i sacrifici, prima la morte dei due figli e successiva-mente l’abbandono del marito, che per motivi di lavoro parte in Afri-ca, per poi non tornare più in Italia da lei e i suoi figli. A Maria Antonia non mancaro-no di certo i corteggiatori ma lei preferì rimanere da sola. Alla mia domanda:”cosa dobbiamo fare per arrivare belle come te alla tua età?” lei risponde: “fatiare” e si perché lei ha tanto lavorato, in campagna e nella fabbrica del tabacco. Ricorda inoltre la guerra e di quando sua madre, spaventata per il figlio diciottenne chiamato a combattere, suggeriva: “lamentate figghiu miu almenu nu te chiama-nu alla guerra”. L’ultima cosa che chiedo a Maria Antonia è di

DUE BAMBINE ULTRACENTENARIEMARIA ANTONIA E ANTONIETTA, PIù DI DUE SECOLI IN DUE

GUANCE ROSEE E PELLE LISCIA. GLI ELISIR DI LUNGAVITA? LA PIGNATA DI LEGUMI E L’UOVO FRESCO

svelarci l’alimento che più di ogni altro le ha garantito la longevità e la buona salute, considerato che lei non ha mai avuto nemmeno un raffreddore e con un meraviglioso sorriso, candidamente, ci risponde: “la pignata”. A distanza di pochi giorni un’altra festa di compleanno importante, arriva per un’altra nostra concit-tadina, la signorina Leone Anto-nietta, classe 1907, la più longeva della nostra città, che il prossimo 3 aprile di candeline ne spegnerà 106.

Antonietta che non prende nemme-no un farmaco, pur avendo subito un intervento al cuore un anno e mezzo fa, non si è mai voluta spo-sare. Ricorda i corteggiatori, gli amici, le amiche ma soprattutto la sua voglia di libertà. Chiedendo anche a lei cosa volesse raccontarci dei suoi ricordi sia belli che brutti nar-ra dei “demoni”, così chiama i te-deschi fascisti che incutevano ter-rore ovunque. Un ricordo impresso nella sua mente risale alla sera dell’armistizio del 15-18: una piaz-

za S. Oronzo tutta illuminata, pie-na di bandiere e cori di gioia. Don-na di grande fede Antonietta, dice che andare in chiesa le piaceva molto e alla mia domanda:”come si fa a vivere così a lungo?” lei giustamente risponde:”chiedilu a iddru, iddru sape, iddru decide” rivolgendo lo sguardo ad un qua-dro raffigurante Nostro Signore. Il suo alimento “magico” è l’uovo e non disdegna un buon caffè a fine pasto. Insomma tra “pignata, ove e cafè” speriamo anche noi di arri-vare almeno ad anni 103.

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ARTISTI DI CASA NOSTRA 13Anno II - N.3 - Marzo 2013

danieLa d’anna

Di tutto di più,è quel che viene da dire quando l’intervistato non è alla sua prima intervista… Un nome, una sto-ria, un personaggio di cui rivendichia-mo con orgoglio l’appartenenza geo-

grafica, Vincenzino Pagliara. Per tirare dritto alla conclusione si fa prima a dire che ha al suo attivo 32 anni di radio. Nato con radio Amica, conti-nuato con RT1 radio Trepuzzi, direttore di radio Quinzio a Squinzano, conduttore di radio Fax per 12 anni a Campi. Ma c’è anche Vincenzino Pagliara scrittore , la sua prima narrazione risale a quando aveva 20 anni “Tra le spine” il titolo del romanzo : 1000 copie in seconda edizione, poi segue “Il silenzio parla... ascolta”, una radioa-scoltatrice ispira all’illustre Vincenzino l’idea di raccogliere i temi trattati in radio in un volume. L’altro libro scritto da un sociologo Giampaolo Lusso su “Vincenzino Pagliara e dolci ricordi in musica “, sottotitolato “Un uomo e la Radio”, edi-zioni Acustica. Ma la sottoscritta ha avuto l’onore e il piacere di incontrare una persona prima che da uno showman. Mi ha accolto nella sua casa dove ogni oggetto porta con sé una testimonian-za di vita e di reciprocità artistica. Tra i ricordi spicca la partecipazione nell’84 alla” Ruota della fortuna”, la famosa trasmissione di Mike Buon-giorno. Non solo giornalista radiofonico ma anche cantautore , autore di una inedita” Ave Maria” e un “Angelo mio”dedicata alla madre e poi ha cantato altri testi, per 9 anni organista di tutte le Parrocchie di Squinzano fino a 24 anni per 5oo lire al mese. Lasciato la radio nel giugno 2007 dopo 10 giorni la vita cambia per lui...inizia così l’importante esperienza di educatore prima per la nipote , preludio alla grandiosa opera umana che viene più avanti con il carcere, dove svolge tuttora felicemente l’attività di comunicatore di emozioni positive. Vincenzino dice che fa quello che faceva in radio ma è chiaro che è molto di più... Ma rivolgiamogli qualche domanda abbrac-ciando tutta la sua esperienza di vita.

Ieri e oggi. Due mondi a confronto. Quale è la differenza nella musica?

In tante canzoni di oggi manca il sentimento quindi diventa facile dimenticarle.

Secondo te, per avere successo il caratte-re conta molto più del talento?

VinCEnzinO, nOSTALgiA CAnAgLiATRENTADUE ANNI DI RADIO POI LA SVOLTA: VOLONTARIO IN CARCERE PER DONARE SPERANZA

LE CORDE DEL CUORE: “PER ME IL SORRISO DI UN DETENUTO VALE MOLTO DI PIù DI UNO STIPENDIO”La gente si accorge subito di come sei fatto, se

lo stai facendo ad arte o perchè ti viene dal cuore. E’ importante . Io ho voluto dare in silenzio. Ho co-nosciuto migliaia di persone. Nelle mie trasmissioni non ho mai parlato di calcio né di politica. Non vo-levo farmi nemici.

Parlami in breve della tua attività nella realtà delle persone che vivono nello stato di prigionìa, alle quali continui a donare.

Quello che mi importa è appunto dare senza assolutamente ricevere in senso materiale. Un loro sorriso vale per me uno stipendio. Entro non nelle case ma nel cuore delle persone di tutte le età. Tanti suggerimenti, tanti consigli, tante belle parole e poi se offro una caramella è come se avessi fatto tanto! Penso che riesco a toccare qualche corda nel loro intimo. Non farei più radio anche se lo volessi, non mi sento di lasciare queste persone. Per sintetizzare la mia esperienza inviterei ad ascoltare il mio brano, anche se è anteriore cronologicamente, “la vita è un sogno”. Un inno all’amicizia che non ha tempo...

giuseppe BeLLo Roma

Appuntamento da non perdere sa-bato 30 marzo , ai LABORATORI MUSICALI di Trepuzzi , dove sarà ospite, per una CLINIC ,uno dei più importanti chitarristi al mondo, STEF BURNS. Originario della California, è considerato uno degli assi mondiali della sei corde, ed è stato paragonato a leggendari mostri sacri, come Steve Vai e Joe Satriani . STEF bURNS ha collaborato nella sua ricca carriera con moltissimi artisti nel panorama internazionale , tra i tanti Alice Cooper, Michael Bolton. Tutti noi lo conosciamo benissimo inoltre , per essere presente dal 1995, nei numerosi live del più grande ro-cker italiano VASCO ROSSI. Stef burns, negli anni, si è costruito an-che una solida carriera solista: lo Stef Burns Group che spazia dal-le atmosfere rock a quelle fusion. Dal 1998 ad oggi, Stef ha pubbli-cato tre album, tutti caratterizzati dalla presenza di numerosi brani interamente strumentali. Grande evento quindi , e grande musica quella vera, quella che accarezza l’anima.

ABBigLiAmEnTO 0-16 Anni

ViA REginA ELEnA 18/A, SquinzAnO (LE)

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Tantissimi auguri

dalla redazione di Totem.

DenIse nIcolarDI 04/03/2013

GIusePPe Bello roma 24/03/2013

Col tempo ti accorgi di quanto eventi , emozioni ed amici siano irripetibili. Tanti auguri Giuseppe, dai tuoi amici Cristian ed Emanuele Romano

Tanti cari ed affettuosi auguri di Buon Compleanno

dalla tua Roberta.

Greta tonDo 31/03/2013

Sei il nostro tesoro immenso.

Auguri per il tuo terzo

compleanno da mamma Rita

e papà Cristian.

luca romano

27/03/ 2013

Una marea di auguri

per i tuoi 7 anni. I tuoi

nonni Pino e Lina.

matteo cretì

25/03/ 2013

Sei come il buon vino: più invecchi, più migliori!Buon

compleanno dai tuoi figli e dalle

tue nipotine Sara e Alessandra.

tonIno maIorano 21/03/2013

E anche questo anniversario

sarà il più bello della vostra

vita,perché è incastonato

proprio come un diamante...

Auguri da Marianna e Angelo

antonIo e annunzIata

scarDIa 22/03/2013

Infiniti auguri da mamma Silvana, papá Lino, Paolo e dalla vostra principessa Miriam.

Pasquale serratí 30/03/2013 e marIna consalvo 11/03/2013

Per il vostro compleanno avevamo pensato a qualcosa di speciale, unico, mitico...tanto pensare non costa nulla!!! e sono 30...Auguri Stefano e Simone

stefano 29/03/2013 e sImone 22/03/2013

Tanti Auguri a voi.. Splendide Stelle! Da Marco e famiglia.

BeneDetta e GIorGIa Bertone 03/02/2013 08/03/2013

francesca 09/03/2013 e GIanmarco 08/03/2013

Tanti auguri per il vostro compleanno da Zia Assunta e Marcolino

francesca GIannone 14/03/2013

Ti auguriamo un felicissi-mo compleanno e che per te sia un giorno fantasti-co e speciale. Auguri da Irene, Simona, Emanuela, Gioia, Laura, Roberta, Marco, Davide, Andrea, Federico e Francesco.

carmela BlasI 31/03/2013

Un piccolo pensiero per un grande giorno. Auguri nonna per i tuoi 97 anni dai tuoi nipoti Barbara,

Desirè, Antonella, Lucia e Francesco

Congratulazioni per il traguardo che hai raggiunto. Ti auguro un futuro ricco di successi. Sei la storia di Squinzano, dalla tua fan Barbara Panico

DeDIca aD antonIo maGGIo

Gli anni passano, ma tranquilla... dimostri solo

quelli migliori. Auguri dai tuoi figli e dalle tue

nipotine Sara e Alessandra

anna Palma 19/03/2013

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