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04 - Ottobre

Date post: 25-Mar-2016
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Cooperativa & Cultura - Periodico trimestrale edito dalla Cooperativa Efidicatrice di Muggiò
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Si è svolta a Roma lo scorso 6 luglio l'assem- blea nazionale di Legacoop Abitanti, l'an- nuale appuntamento dell'associazione delle cooperative che ha coinciso questa volta con la presentazione del Progetto associativo per gli anni 2010-2015. Al centro del dibattito, la crisi del mercato abitati- vo e la possibile riconfi- gurazione dell'offerta delle coop aderenti, chiamate a collaborare per promuovere una nuova stagione proget- tuale in questo momen- to di grave difficoltà del settore immobiliare e delle costruzioni. I lavori congressuali sono stati introdotti dal presidente di Legacoop Abitanti Luciano Caffini, & Cultura & Cultura Cooperativa Cooperativa Periodico trimestrale edito da Cooperativa Edificatrice di Muggiò via Galvani 12, 20053 Muggiò MI tel. 039 793662 fax 039 2781072 [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 1641 del 30/11/2002 Spedizione in abbonamento postale 70% Milano Direttore responsabile Stefano Rijoff Redazione Ilaria Ramazzotti Francesca Naboni Grafica e impaginazione Valentina Gatto Stampa A.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc) Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata. 3 numero XXXII Ottobre 2010 SOMMARIO COOPERAZIONE Il Progetto associativo uno strumento condiviso dalle cooperative Marucci: "Una conferma del percorso imboccato" LIBERI PENSIERI Il valore della memoria IN MOSTA Vernissage mostra "Cassinari, Morlotti, Sironi e …" IN COOPERATIVA Alloggi e cantieri UN SOCIO Incontro con Enrico Merati IN VIAGGIO Tour invernale in Alsazia che ha esposto le tema- tiche e le motivazioni del Progetto. Hanno poi proseguito il direttore del centro ricerche Cresme Lorenzo Bellicini, che ha esposto il V° Rapporto Legacoop Abitanti- Cresme, incentrato sul tema della crisi e delle risorse del mercato della casa, il direttore genera- le dell'Associazione di fondazioni e di casse di risparmio Stefano Marchettini, intervenuto sul Sistema integrato dei fondi e del Piano casa, il presidente dell'Associa- zione nazionale delle cooperative di produzio- ne e lavoro Carlo Zini, che ha esposto il tema “Reti d'impresa e politi- che aziendali”, l'asses- sore allo Sviluppo del territorio del Comune di 2 FARE RETE FRA IMPRESE E DIALOGARE CON LE ISTITUZIONI PER REALIZZARE TRENTAMILA ALLOGGI IN CINQUE ANNI, DISEGNAN- DO IL FUTURO PROSSIMO DELLA COOPERAZIONE DI ABITANTI. PRESENTATO A ROMA IN LUGLIO IL PROGETTO ASSOCIATIVO PER GLI ANNI 2010-2015 8 6 Legacoop Abitanti in assemblea 4 10 Milano Carlo Masseroli e l'assessore alle Politiche per la casa del Comune di Torino Roberto Tricarico. Una parte dell'assem- blea è stata poi dedicata alla presentazione del nuovo libro dell'Associa- zione nazionale 'Abitan- te, socio, cittadino', con interventi di Giuseppe Roma, direttore del Censis, Pierluigi Stefanini, presidente Unipol, Fe- derico Oliva, presidente dell'Istituto nazionale di urbanistica e Paolo Cattabiani, presidente Legacoop Emilia Romagna. Le conclusioni sono state poi affidate al pre- sidente di Legacoop Giuliano Poletti, che ha ribadito l'occorrenza del lavoro in rete tipico del sistema cooperativo.
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Si è svolta a Roma loscorso 6 luglio l'assem-blea nazionale diLegacoop Abitanti, l'an-nuale appuntamentodell'associazione dellecooperative che hacoinciso questa voltacon la presentazionedel Progetto associativoper gli anni 2010-2015.Al centro del dibattito, lacrisi del mercato abitati-vo e la possibile riconfi-gurazione dell'offertadelle coop aderenti,chiamate a collaborareper promuovere unanuova stagione proget-tuale in questo momen-to di grave difficoltà delsettore immobiliare edelle costruzioni. I lavori congressualisono stati introdotti dalpresidente di LegacoopAbitanti Luciano Caffini,

& Cultura& CulturaCooperativaCooperativa

Periodico trimestrale edito daCCooooppeerraattiivvaa EEddiiffiiccaattrriiccee ddii MMuuggggiiòòvia Galvani 12, 20053 Muggiò MItel. 039 793662 fax 039 [email protected]

Autorizzazione del Tribunale di Monzan. 1641 del 30/11/2002Spedizione in abbonamento postale70% MilanoDirettore responsabileStefano Rijoff

RedazioneIlaria RamazzottiFrancesca Naboni

Grafica e impaginazioneValentina Gatto

StampaA.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc)

Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.

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numero XXXII Ottobre 2010

SOMMARIO

COOPERAZIONEIl Progetto associativouno strumento condivisodalle cooperative

Marucci: "Una conferma del percorso imboccato"

LIBERI PENSIERIIl valore della memoria

IN MOSTAVernissage mostra"Cassinari, Morlotti, Sironi e …"

IN COOPERATIVAAlloggi e cantieri

UN SOCIOIncontro con Enrico Merati

IN VIAGGIOTour invernale in Alsazia

che ha esposto le tema-tiche e le motivazioni delProgetto. Hanno poiproseguito il direttore delcentro ricerche CresmeLorenzo Bellicini, che haesposto il V° RapportoLegacoop Abitanti-Cresme, incentrato sultema della crisi e dellerisorse del mercato dellacasa, il direttore genera-le dell'Associazione difondazioni e di casse dirisparmio StefanoMarchettini, intervenutosul Sistema integrato deifondi e del Piano casa, ilpresidente dell'Associa-zione nazionale dellecooperative di produzio-ne e lavoro Carlo Zini,che ha esposto il tema“Reti d'impresa e politi-che aziendali”, l'asses-sore allo Sviluppo delterritorio del Comune di

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FARE RETE FRA IMPRESE E DIALOGARE CON LE ISTITUZIONI PERREALIZZARE TRENTAMILA ALLOGGI IN CINQUE ANNI, DISEGNAN-DO IL FUTURO PROSSIMO DELLA COOPERAZIONE DI ABITANTI.PRESENTATO A ROMA IN LUGLIO IL PROGETTO ASSOCIATIVO PERGLI ANNI 2010-2015

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Legacoop Abitantiin assemblea

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Milano Carlo Masseroli el'assessore alle Politicheper la casa del Comune diTorino Roberto Tricarico.Una parte dell'assem-blea è stata poi dedicataalla presentazione delnuovo libro dell'Associa-zione nazionale 'Abitan-te, socio, cittadino', coninterventi di GiuseppeRoma, direttore delCensis, Pierluigi Stefanini,presidente Unipol, Fe-derico Oliva, presidentedell'Istituto nazionale diurbanistica e PaoloCattabiani, presidenteLegacoop EmiliaRomagna. Le conclusioni sonostate poi affidate al pre-sidente di LegacoopGiuliano Poletti, che haribadito l'occorrenza dellavoro in rete tipico delsistema cooperativo.

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cooperazione2anno VIII numero XXXII

Il Progetto associativo, uno strumento condiviso dalle cooperative

Trentamila alloggi da realizzare in cinque anni.È questo l'ambizioso obiettivo prefisso dal Progetto,frutto di un anno di lavoro svolto da 28 della maggio-ri cooperative di Legacoop Abitanti, con la collabora-zione del Cresme. Un progetto incentrato sulla pecu-liare "capacità di coniugare il mercato con il welfare,di offrire prodotti abitativi e insieme servizi per gliutenti", ha spiegato Luciano Caffini. Quella capacitàdi fare rete fra le diverse strutture associative delsistema Legacoop e di dialogare a vari livelli con ilterritorio che da sempre contraddistingue le coope-rative, oggi chiamate a cogliere le opportunità finan-ziarie ed economiche offerte dal Piano Casa delGoverno e dai fondi immobiliari etici. A questo scopo è nata Cooperhousing, laFondazione per l'housing sociale che ha promossosei fondi da destinare a progetti abitativi rivolti a gio-vani, anziani, single e famiglie a basso e medio red-dito. In questo quadro Legacoop ha poi presentatootto progetti pilota da candidare al Sif, il Sistemaintegrato dei fondi (secondo la legge 133 del 2008),che prevedono un totale di 6.210 alloggi per un inve-stimento di 853 milioni di euro, di cui l'impegno dellecooperative è di 20 milioni di euro. Il Progetto della cooperazione di abitanti diLegacoop si basa inoltre su una collaborazione strut-turata con altri operatori privati e cooperativi: il proto-collo di intesa sottoscritto nel 2008 da Ance,l'Associazione nazionale costruttori edili, LegacoopAbitanti, Ancpl-Legacoop, FederabitazioneConfcooperative, Agci Abitazione, Aniem,Federlavorom e Servizi-Confcooperative, butta incampo la possibilità di dar vita a una sorta di opera-tore globale, abbastanza forte per promuovere vastiprogetti di sviluppo o riqualificazione del territorio edi un ampio patrimonio edilizio. Il ruolo dell'operato-re globale, ovvero di un coordinamento strutturato egestito, è stato ampiamente illustrato e sostenuto daLuciano Caffini, convinto della necessità di "costruirereti fra più soggetti intorno ad un progetto unitario,stabilendo rapporti e collaborazioni anche con sog-getti specializzati in operazioni finanziarie, nellagovernance del processo, in una logica di partena-riato pubblico-privato, anche con la partecipazionedei soggetti destinatari degli alloggi e infine nellagestione del bene immobiliare realizzato, che consi-ste nell'ottimizzazione dei costi di realizzazione emantenimento in efficienza e in qualità, attraverso ilsuo adeguamento nel tempo, al fine di favorire lamigliore redditività ai partner finanziari". Senza maidimenticare di mettere al centro i soci, che sono fon-damento dell'azione cooperativa, e di seguire unalogica intergenerazionale che rafforzi le cooperativea larga base sociale. In sintesi, il futuro della coope-razione di abitanti va proiettandosi fra mercato glo-bale e radicamento territoriale. I.R.

Cooperhousing e il sistema integrato dei fondi,un codice concordatario di parametri progettuali,una nuova dimensione fra mercato globale eradicamento territoriale. Le linee portantidell'Assemblea nazionale di Legacoop Abitantiparlano di un futuro prossimo già presente nellescelte e nelle strategie del movimento, parlanodegli otto progetti pilota di housing sociale per larealizzazione di 6.210 alloggi, parlano di rete e dicoesione. "Parole d'ordine che da tempo plasma-no l'azione del movimento e anche della nostracooperativa", commenta il presidente Marucci,passando in rassegna gli interventi a cui ha assi-stito nel corso dell'assemblea. Il ProgettoAssociativo Legacoop Abitanti 2010-2015, comeè stato battezzato il nuovo corso, è il frutto dellavoro di 28 delle maggiori cooperative in questafase di crisi del sistema ancora viva. "Per quantoconcerne il mercato sicuramente c'è una riduzio-ne dell'impegno nella costruzione, pur nonessendosi ridotte le necessità abitative - com-menta Marucci - . Noi prendiamo atto del quadrogenerale, che mostra risultati in linea con ciò chevediamo nel nostro territorio di riferimento, e daquesto partiamo. In questo orizzonte - continua -l'attenzione ai fondi si allaccia alla nuova doman-da che richiede risposte di carattere sociale, a cuidifficilmente si potranno trovare soluzioni, se nonnelle cooperative. Indispensabile è però agireinsieme per creare realtà immobiliari e di welfarein grado di stare sul mercato con le capacitàfinanziarie e il know how per intervenire nellenuove dimensioni operative aperte dal Sistemaintegrato dei Fondi immobiliari. La capacità dicostruire reti fra più soggetti intorno a un proget-to unitario diventa la chiave di volta dell'azionefutura. Questo è il modello evolutivo vincente, acui noi per primi da tempo guardiamo e a cuisono orientati i nostri ultimi progetti". F.N.

Marucci: "Una confermadel percorso imboccato"

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Il direttore STEFANO RIJOFF

LIBERI PENSIERIDI UN VECCHIO COOPERATORE

Il valore della memoriaÈ noto che la storia si fa sui documenti e che quindi una corretta conservazione di atti, di documenti e di quantopossa rappresentare la base per la ricostruzione di una memoria collettiva è senz'altro di somma importanza.A volte sia a causa degli eventi (distruzioni dovute a determinati eventi storici, oltre alle normali incurie deltempo) sia a causa di una mancata consapevolezza del valore di lasciare delle tracce documentate non si èprovveduto a mantenere queste fonti di conoscenza. Purtroppo il mondo cooperativo, che negli ultimi annicon molti sforzi sta cercando di ricostruire la propria storia in modo documentato, trova spesso difficoltà areperire tutti gli atti necessari a tali scopi.Anche nel caso della Cooperativa Edificatrice di Muggiò non tutta la documentazione è conservata in modoorganizzato presso la sede, anche se molti materiali (atti costitutivi, verbali di assemblee e di consigli ecc.)sono comunque reperibili presso la Conservatoria di Milano.Recentemente il Centro per la cultura d'impresa (una associazione fondata dalla Camera di Commercio diMilano per valorizzare il patrimonio culturale dei soggetti economici), che ogni dieci anni fa la situazione dei variarchivi aziendali, ha constatato la consistenzadi quello della Cooperativa, riconoscendo unacerta importanza al nostro patrimonio docu-mentale, per quanto passibile di migliorie.Al momento esso annovera i verbali delleAssemblee e dei Consigli di Amministrazione,che oltre a raccontarci vari momenti dellanostra storia, riportano alla mente nomi di sociche hanno profuso il loro impegno nella vitadell'Edificatrice, compiendo quelle scelte chel'hanno portata agli attuali livelli.E poi per meglio fissare questi ricordi vi sonocentinaia di foto che narrano di assemblee,inaugurazioni, feste, pranzi e gite, insommatutti gli aspetti che hanno visto coinvolto ilnostro corpo sociale. Non possiamo dimenticare la raccolta completa dei numeri del periodico Cooperativa & Cultura, che nellesue pagine ripercorre sempre momenti della vita della cooperativa, per non parlare di tutti gli oggetti, quadri,targhe, ceramiche e soprammobili, frutto di premiazioni, doni di delegazioni o di soci, che costituiscono ulte-riori tasselli della nostra memoria.Inoltre è presente in cooperativa una copia del Cabreo dei conti Casati, documento da noi fatto restaurare eregalato al Comune di Muggiò, che riporta le mappe catastali del 1854 e due libretti colonici dei lavoranti perconto della famiglia Casati negli anni dal 1898 al 1918.Altri aspetti importanti della documentazione presente in cooperativa sono tutti i progetti delle case costrui-te, con i relativi permessi, varianti e tutti gli atti relativi; inoltre tutti i documenti contabili (fatture, bilanci, paga-menti degli affitti) nonché il materiale relativo al prestito sociale, con il primo libro dei depositi e delle opera-zioni di risparmio effettuate dai soci. Insomma un patrimonio che giustamente deve essere conservato nel migliore dei modi e possibilmente arric-chito con il contributo di tutti i soci, una sfida che la Edificatrice vive con grande impegno. In quest'ottica infat-ti è nato il progetto di un libro, (che si aggiunge a "Una vita in prestito" che racconta la storia della coopera-zione a Nova Milanese) e che ripercorre la vita del nostro sodalizio, dalle sue origini a inizio '900 fino a oggi.Una ricerca condotta da Francesca Naboni che, a partire dalla documentazione presente in Edificatrice e daquella scovata fra archivi e giornali dell'epoca, porterà alla luce un libro sulla storia della nostra cooperativa,ma anche sulla storia di Muggiò, dove la Edificatrice è nata e dove è cresciuta nel tempo.

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anno VIII numero XXXII4 in mostra

"Carpe diem". Il presidente Antonio Marucci ha chiu-so con questo invito il suo discorso di inaugurazionedella mostra di arte contemporanea organizzata dallaEdificatrice "Cassinari, Morlotti, Sironi e …". Venti teledi artisti di primo piano della scena artistica naziona-le e internazionale in esposizione dieci giorni aMuggiò, una occasione davvero da non perdere.Così come l'anno passato, la Cooperativa ha volutoportare in città una mostra di pittura di alto livello rea-lizzata grazie alla preziosa collaborazione diGabriele Cappelletti, con il Patrocinio del Comune diMuggiò, del Comune di Nova Milanese e dellaProvincia Monza e Brianza. Un percorso espositivoche si snoda fra differenti approcci, tecniche e poe-tiche di artisti novecenteschi. Oltre a Cassinari,Morlotti e Sironi, evocati nel titolo, in esposizioneanche pittori che con loro hanno condiviso un pro-fondo dialogo artistico, come Crippa, Dova, Guidi,Migneco, Francese, Frangi, Papetti, Velasco, Guida,Shafik, Mehrkens e Maggis. Alla presenza dell'assessore ai Servizi sociali, sanitàed Educazione del Comune di Muggiò, MicheleMessina, e dell'assessore alla Cultura del Comune diNova Milanese, Rosaria Longoni, Antonio Marucci haintrodotto al pubblico la collettiva: "Al centro l'Artecon la A maiuscola - ha commentato - fatta di ricer-ca e di riflessione. Una mostra che mette insiemeanche artisti che hanno condiviso percorsi e riflessio-

Vernissage mostra"Cassinari, Morlotti, Sironi e …"

ni comuni, che hanno impresse nelle loro tele attra-verso colori, come nel caso di Cassinari e Morlotti".Bruno Cassinari con la sua "vittoria della luce sul-l'ombra" è presente con due tele lontane nel tempoche ne tracciano i confini sperimentali: "Bozzetto perla pietà" del 1942, un anno dopo la sua prima perso-nale, e "Spazio azzurro", realizzato nel 1990 due anniprima della sua morte. In entrambe la sua creativitàprorompente, la sua determinazione artistica che loavvicina a un altro pittore, nonché suo grandeamico, Ennio Morlotti, anch'esso in esposizione conle opere più tardive "Rocce" e "Studio per il lago diOggiono", che ne svelano immediatamente il per-corso differente, verso l'informale e i sentieri segretidella natura. Entrambi attratti da tutto quello chesapeva di nuovo proseguono, sebbene in manieradifferente, sulle orme tracciate da Picasso. Per Cassinari e Morlotti le possibilità aperte dalCubismo nel rapporto spazio/luce/forma sono lostrumento attraverso il quale misurare il proprio futu-ro. Sono stati amici davvero. Dividevano ogni cosa:la miseria di quei giorni, le modelle, la donna di ser-vizio che riordinava le stanze di entrambi nellamedesima strada, via San Tomaso, le notti in giroper Brera. L'altro compagno di studi e di idee con ilquale condividevano esperienze, scoperte e brevivacanze in campagna è Ernesto Treccani. La loro collaborazione è stata ricordata dallo stessopresidente: "Cassinari e Morlotti hanno condiviso traloro e con altri giovani artisti antinovecentisti, come:Treccani, che abbiamo presentato nel 2009, maanche Guttuso, Birolli e altri. Tanto da dar vita nel '39a un movimento artistico e sodalizio attraverso ilperiodico "Corrente di vita", uniti nella necessità di

VENERDÌ 17 SETTEMBRE È STATA INAUGURATAL'ESPOSIZIONE DI ARTE CONTEMPORANEAPROMOSSA DALLA EDIFICATRICE PRESSO ILCENTRO CULTURALE PASOLINI. LA GRANDEARTE FA DI NUOVO TAPPA A MUGGIO'

AAnnggeelloo CCuullaattttii,, AAnnttoonniioo MMaarruuccccii,, MMiicchheellee MMeessssiinnaa ee RRoossaarriiaa LLoonnggoonnii,, aallll’’iinnaauugguurraazziioonnee ddeellllaa mmoossttrraa

RRoossaarriiaa LLoonnggoonnii ee GGaabbrriieellee CCaappppeelllleettttii

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5in mostraottobre 2010

una libera ricercaespressiva. Correnteraggruppava artisti pro-venienti da diversi oriz-zonti culturali, con ilcomune intento di aprirsialla cultura modernaeuropea, rifiutando l'iso-lamento culturale impo-sto dalla politica deltempo. Corrente nasceinfatti da una presa diposizione alternativa, neiconfronti del dogmati-smo formale delNovecento, nel nome diuna nuova forma di liber-tà espressiva…".Oltre a questa spinta allalibertà espressiva, questiartisti, insieme ad altriesposti in questa collettiva, come Dova e Francese,ed altri come Filippini, Longaretti, Ajmone, Chighine,Treccani e Birolli, condividevano anche una precisascelta dettata dal momento storico in cui si sonoaffermati, gli anni del Fascismo. Loro erano contro. Igiovani artisti che in quel tempo studiavanoall'Accademia sentono il compito di denunciare laviolenza abbattutasi sull'intera Europa. A sostenerlilo stesso bisogno di ribellarsi, la necessità di speri-mentare non solo forme e tecniche, ma idee nuove.Con loro nel quartiere di Brera nascono sodalizi cheavrebbero investito almeno i tre decenni successividella storia dell'arte italiana e non solo."Nella mostra, ancora una volta, parliamo anche delterritorio brianzolo, vista la presenza del monzeseCrippa e di Morlotti stesso, che nasce a CastelloBrianza e studia poi a Seregno, nel collegio Ballarinprima di avvicinarsi a Brera", ha precisato Marucciprima di citare in chiusura una riflessione diCassinari, che è un inno al potere della tavolozza: "ilcolore è come un canto continuo, non esiste il buio,la notte. La tavolozza ha tutti i colori della naturaesuberante, e come la natura non ha paura che tuttosi spenga improvvisamente…".

A seguire il saluto dell'assessore Messina, che haringraziato la Edificatrice per la consueta alta qualitàdella mostra offerta alla cittadinanza in occasionedella sagra cittadina e, infine, quello dell'assessoreLongoni, che ha portato gli omaggi del Comune diNova Milanese, riconoscendo la preziosa funzione"di ponte fra i due paesi svolta dalla Edificatrice,anche sul piano culturale con questa mostra dalgrande prestigio, sia per la fattura che per la realiz-zazione delle tele, che offrono una mirabile cammi-nata nella storia della pittura novecentesca italiana". "Con grande gioia sono qui oggi - ha infine chiusoGabriele Cappelletti - a inaugurare questa secondamostra insieme alla cooperativa Edificatrice, ormaidivenuta per me una grande famiglia. È un piacereessere poi qui con una collettiva così importante,che rispetto all'anno precedente ha ancora una voltaaumentato il livello di qualità, con artisti conosciuti alivello nazionale e - quest'anno - anche a livello inter-nazionale, a cui si aggiungono degli artisti cinquan-tenni che si stanno affermando ora nel panoramaartistico, come Frangi o Maggis".In chiusura il ringraziamento del presidente Marucciè andato al consiglio di amministrazione che ha cre-duto e supportato l'evento e agli sponsor che lohanno reso possibile: Unipol Assicurazione diMonza, l'agenzia di Muggiò del Banco Desio, StudioMerati e Associati, Studio Geometri Mariani,Cazzaniga Felice e Cazzaniga Emilio, AM Petroli.Le parole hanno poi finalmente lasciato spazio alcolore, nelle sue varie forme ed espressioni e i pre-senti hanno potuto ammirare le tele dei pittori espo-sti. Il momento di festa si è chiuso quindi con unaperitivo insieme. Numerosi visitatori, richiamati dal-l'alto profilo di artisti e tele esposte, hanno poi visita-to la collettiva da sabato 18 fino al 28 settembre.

F.N.

UUnn mmoommeennttoo ddeellll’’iinnaauugguurraazziioonnee.. IIll ppuubbbblliiccoo aall ccoossppeettttoo ddeellllee ooppeerree..

IIll CCoonnssiigglliioo ddeellllaa EEddiiffiiccaattrriiccee iinnssiieemmee aa GGaabbrriieellee CCaappppeelllleettttii

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In attesa di approvazione di conferma dalla commissione il piano di lavori perle residenze in edilizia convenzionata che sorgeranno fra le vie Assunta e Italia,a ridosso del canale Villoresi, a Nova Milanese. Diciassette alloggi, da due, treo quattro locali, da assegnare in proprietà ai soci, a eccezione di uno che,secondo gli accordi, sarà destinato in godimento (una sorta di affitto) a unafamiglia segnalata dal Comune di Nova Milanese. Al momento è ancora dispo-nibile un ultimo appartamento: un trilocale di circa 80 mq a pianoterra. Per laconclusione dei lavori si prevedono dei tempi di cantiere dai 18 ai 24 mesi.

Le cartellette fitte di progetti e i rendering che si sus-seguono sullo schermo ne sono la prova. LaEdificatrice è in una fase di rilancio. "Ancora nonsiamo usciti del tutto dalla crisi che ha colpito il mer-cato negli ultimi anni - spiega il presidente AntonioMarucci - ma, dopo un primo momento di attenzio-ne, finalizzata alla tutela e salvaguardia del patrimo-nio e allo studio dei nuovi meccanismi del mercato,ci stiamo muovendo nel nuovo scenario offerto daiFondi Immobiliari e dalle opportunità di lavoro chequesti offrono". I progetti, sotto illustrati, ne sono laprova. Dal nostro territorio, con interventi a NovaMilanese e Muggiò, fino a Gerenzano, Rho e Milano.Da appartamenti mansardati, a palazzine fino a grat-tacieli veri e propri. La Edificatrice torna a operare elo fa all'insegna della poliedricità: "Cerchiamo di offri-re risposte il più possibile articolate: sia nella metra-tura e nelle soluzioni architettoniche possibili chenella collocazione, per rispondere alle esigenze dichi vuole restare sul territorio così come di quei soci,più o meno giovani, interessati magari anche a spo-starsi da Muggiò o da Nova per avvicinarsi a Milano",

contestualizza il presidente. Flessibilità anche nellesoluzioni operative, come dimostra la scelta di ope-rare in cordata con altre realtà nel nome di unanuova collaborazione strutturata con altri operatoricooperativi e privati, rilanciata anche nell'Assembleanazionale di luglio. Una nuova fase di sviluppo quin-di, "ponderata e accorta però", come puntualizzaMarucci: "Ci muoviamo sulla base di studi di fattibili-tà e precise valutazioni, interveniamo laddove già sisono registrati dei risultati certi. Allo stesso modo permeglio calibrare l'azione futura, sul nuovo territorio diMonza e Brianza, abbiamo commissionato alCresme una analisi del mercato abitativo della nuovaprovincia, in modo da operare con alla mano deiparametri concreti e affidabili con cui meglio inter-pretare le opportunità: cosa si può fare e cosa nonsi deve fare". La nuova ricerca, che affiancherà i datidella Camera di Commercio e dell'Agenzia delTerritorio, offrirà per la prima volta dei dati focalizzatisull'area della Provincia di Monza e Brianza e ilnuovo panorama del mercato dell'abitazione, unapreziosa bussola per tracciare i prossimi passi.

Nova Milanese

Gerenzano,primi passi

Acquisite le aree del complesso "Ex Nivea", in via Clerici, non restache dare il via ai lavori per il nuovo progetto di edificazione previstoa Gerenzano (provincia di Varese), in collaborazione con la coopNuova Urbanistica e le altre aderenti al consorzio Coinco:Edificatrice, Auprema, Lavoratori Peschiera, Ecopolis, Degradi, Ca’Granda e Camagni Olmini. L'immobile, che sorgerà in posizionestrategica nei pressi della stazione, si caratterizzerà per la proget-tazione innovativa, sia sotto il profilo architettonico che quello ener-getico. La Edificatrice prenderà parte all'intervento con una quota di12 alloggi su circa 140 complessivi.

Nuovi progetti,fra flessibilità e attenzione al mercato

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Muggiò, sottotetti in via Manara

È in fase di partenza l'intervento sul lotto R13, a cui laEdificatrice partecipa con circa 20 alloggi che corrispondo-no a una quota del 10% rispetto agli oltre 100 alloggi in edi-lizia convenzionata, seguiti dalla società Residenze Tiziana,una realtà consortile appena costituita a cui aderiscono, oltrealla nostra cooperativa, Ecopolis, la coop Degradi, la coopCa' Granda ed Edilvit, una società privata di costruzioni. Idue edifici in via di realizzazione, rispettivamente di 12 e 16piani, prevedono appartamenti di due, tre e quattro localicon ampi terrazzi, balconi, box e giardini privati. Il progetto sidistingue per la grande attenzione al risparmio energetico,garantito dal teleriscaldamento, senza centrale termica esenza emissione di gas nell'ambiente. Inoltre edifici e faccia-te, attraverso una accorta progettazione di isolamento,ombreggiamento ed esposizione diretta al sole, valorizzanol'irragiamento solare, come fonte di riscaldamento e raffre-scamento degli ambienti. Coibentazione e pannelli sottopa-vimento a circolazione d'acqua a bassa temperatura com-pletano il sistema termico dei nuovi alloggi. Già 15 alloggi neidue lotti in via di edificazione sono stati prenotati.

Milano Certosa,R12 e R13 al via

Si delineano i contorni di un nuovo intervento per la realizzazionedi un complesso residenziale a Rho. Avveniristiche le linee delprogetto a cui aderiscono la cooperativa Edificatrice, Ecopolis,UniEco e una società privata, unite in cordata per la costruzionedi 700 alloggi, suddivisi in più edifici che si sviluppano in altezza.Cuore del progetto non solo muri e tetti, ma dare alla realizzazio-ne un'anima sociale, favorendo l'aggregazione e una reale condi-visione degli spazi comuni. Punta di diamante del futuro nuovoquartiere sarà infatti un teatro sociale al centro delle palazzine, chediventi il punto di riferimento dei nuovi residenti e della vita cultu-rale e sociale dell'area. La Edificatrice dal canto suo parteciperàcon una quota del 5% che corrisponderà a circa 35 alloggi, all'in-terno di uno dei grattacieli del complesso residenziale.

È giunto parere positivo dallo studio di fattibilità commissionato dalla Edificatrice in merito alla possibilità di interventi di ampliamento volumetrico a uso abitativo, attraverso il recupero dei sottotetti esistenti, in accordo con il Piano Casa e la legge 13/2009 della Regione Lombardia in merito alle "Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio e urbanistico della Lombardia". Nell'edificio di via Manara, per cui era già previsto il rifacimento della facciata e la messa in operadell'isolameno a cappotto esterno, troveranno quindi spazio i nuovi appartamenti mansardati: sei alloggi lecui metrature spaziano da 50 a 80 mq. Oltre ad ampliare il patrimonio della Edificatrice, l'intervento che si svi-lupperà entro il primo semestre 2011, permetterà di abbattere notevolmente i costi energetici del caseggiato,passando dalla classe energetica G attuale alla classe C.

Rho 2015,la Edificatrice torna a costruire "in altezza"

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indivisa, cosa per cui era nata, che in forma di pro-prietà divisa. Nel 1975 la società è stata infatti trasfor-mata a proprietà mista, in quanto la gente iniziava adisporre di reddito e cominciava a chiedere l'asse-gnazione in proprietà. Ricordo che da allora lacooperativa ha operato in entrambi i modi, e nell'ulti-mo ventennio ha prevalso l'assegnazione in proprie-tà, un settore che ora va riprendendosi dopo le notevicende della crisi economica degli ultimi anni. La cooperativa ha altresì profuso la sua funzionesociale attraverso la remunerazione del prestitosociale, un dato che in questi anni è andato crescen-do e ha toccato i 18 milioni di euro. Spero che que-sto servizio possa continuare a rendere ai soci unaremunerazione significativa anche se la situazioneeconomica generale del Paese si è trasformata. Oggi il movimento cooperativo edilizio punta allafusione di società diverse, allargandosi su fasce diterritorio geograficamente più ampie e non più limita-te al singolo Comune. Abbiamo visto ad esempioche proprio nelle scorse settimane le cooperativeAuprema di Cinisello e Sestese di abitazione hannodeliberato di unirsi, così come hanno fatto anche laRogoredo e altre coop del sud di Milano.Un'operazione che per altro ha già intrapreso anchela Edificatrice di Muggiò incorporando la cooperativadi Nova Milanese. È una questione attuale in capoagli amministratori, una tendenza che sta predican-do anche Legacoop a livello nazionale.

Nel corso del tempo leiha potuto assistere auna serie di cambiamen-ti gestionali, come pensache la cooperativa abbiasaputo tenere il passocon i tempi?La cooperativa ha tenutoil passo, anche perchéper un periodo piuttostolungo l'economia nazio-nale è rimasta costante esul territorio la domandaè andata crescendo. Mami risulta chel'Edificatrice di Muggiòsia addirittura stata unadelle prime cooperativedi provincia a intavolareoperazioni immobiliari aMilano, in consorzio conaltre società. Sonofamosi i progetti alla

un socio8anno VIII numero XXXII

Socio della Edificatrice fin dai primi anni Sessanta,ne è stato anche amministratore ma soprattuttoconsulente e commercialista. Lo abbiamo incontra-to nel suo studio di via Saragat a Muggiò, con vistasulla piazza del Municipio. Muggiorese di nascita eprofondo conoscitore del nostro territorio, EnricoMerati racconta e si racconta attraverso le vicendedella sua vita pubblica e professionale, suscitandoricordi, riflessioni e prospettive aperte verso il futuro.

Come ha conosciuto la nostra cooperativa e qualeruolo ritiene che abbia svolto sul territorio nel corsodegli anni?Mi sono iscritto alla Cooperativa Edificatrice nel1962 o 1963, passando però attraverso laCooperativa di consumo con Forno, che era lacooperativa più attiva in quegli anni. La Edificatriceè stata fondata nel 1919, ma di fatto si era limitata agestire le proprietà che possedeva in via Baruso,dove c'erano il circolo e lo spaccio della Forno, cheera inquilino della Edificatrice. Come ragioniere com-mercialista sono invecediventato consulente dientrambe le società nel1964, avendo intrapresola professione l'annoprecedente. Da allora hoseguito tutta l'attività diespansione dellaEdificatrice, favorita dal-l'economia del Paese: glianni Sessanta hannorappresentato per l'Italiaun periodo particolar-mente felice, duratoalmeno fino alla metàdegli anni Settanta. La Cooperativa ha svoltoun'importante funzionedi natura sociale, perchéha provveduto a fornireun alloggio a qualchecentinaio di famiglie, siasottoforma di proprietà

UNO SGUARDO SULLA STORIA E SULL'EVOLU-ZIONE DELLA COOPERATIVA EDIFICATRICE EDELLA VITA CITTADINA MUGGIORESE GETTA-TO ATTRAVERSO LE PAROLE E LE ESPERIENZEDI UN NOSTRO SOCIO, NOTO PROFESSIONISTA

Incontro con Enrico Merati

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Bovisa di Prospettive Urbane e delle società con-sortili. Qualche operazione è ancora in atto, un'altradeve essere avviata, ma io raccomando agli ammi-nistratori di fare molta attenzione perché i tempisono cambiati: adesso i margini di remunerazionesi sono ridotti ed è anche in parte cambiato il siste-ma della tassazione, che comprime molto di piùrispetto al passato e ha ridotto le agevolazioniprima in corso.

Come vede il futuro della cooperazione di abitanti?Secondo me c'è ancora spazio per questo tipo dioperazioni, ma le cooperative devono rimodularsi inbase alle necessità che sono in trasformazione. Nelcampo dell'housing sociale c'è molto movimento,così come nell'ambito regionale per via dell'Expo2015, per la quale sono attesi dei piani interessan-ti. Anche a livello nazionale stanno lanciando nuoviprogrammi: non saprei fino a che punto sarannotutti realizzati, ma un ruolo le cooperative l'avrannosempre, anche se in forme che dovranno esseremodificate. Bisognerà tornare alla funzione iniziale,cioè all'affitto, all'assegnazione in godimento, cosache però può essere fatta soltanto attraverso finan-ziamenti agevolati. Una cooperativa non può svol-gere una funzione sociale con costi da privati: sesaranno varati dallo Stato dei piani con accesso amutui agevolati, con formula di rimborso sul paga-mento degli interessi, allora sarà possibile svolgereappieno questa funzione.

Lei è socio della Edificatrice e ha anche fatto partedel Consiglio di amministrazione: come ha vissutoqueste esperienze?Come socio devo dire di non avere mai usufruitodei servizi, mentre per un anno o due ho partecipa-to al Consiglio di amministrazione. Poi, quando si ècreata incompatibilità con il mio lavoro di consulen-te, ne sono uscito. Ma come professionista hosempre seguito da vicino questa società. Fornivo lemie modeste competenze e i miei suggerimenti alConsiglio, che è stato sempre formato da personeprima di tutto corrette e poi appassionate all'attivitàcooperativa. Devo dire che in questi anni quello cheè venuto a mancare è stata l'affluenza di giovani,così come è accaduto in tutto il movimento coope-rativo. Probabilmente noi non siamo stati capaci difornire e di comunicare le giuste motivazioni, e

un socio

bisognerà trovare una strada per riaccendere que-sta passione.

Motivazioni che ritiene legate alla condivisione divalori?Sì, a valori e funzioni sociali. Ecco perché dico chela cooperazione deve ritornare a insistere sul ver-sante dell'assegnazione in godimento dell'alloggio,per cui il socio deve pagare l'affitto e anche usufrui-re con costanza del servizio che gli viene reso. Cosìla cooperazione fornirebbe una casa a chi ha menodisponibilità economiche, come le giovani coppie ogli anziani. La gran parte dell'attività dovrebbe esse-re orientata verso questo obiettivo, con la premes-sa che il Governo dovrebbe però predisporre ade-guate politiche abitative e i relativi finanziamenti.

Lei a Muggiò ha anche svolto attività politica…Sono stato vicesindaco dal 1970 al 1980, un'attivitàche mi ha interessato parecchio. Ero stato elettonelle liste del Partito socialista italiano, ed ero inconsiglio comunale con Renzo Thurner, che abitavaqui ed era stato assessore regionale. All'epoca ilComune non era così coinvolto nell'amministrazio-ne sociale come lo è diventato dopo con l'entrata infunzione delle Regioni e con le deleghe rilasciatemano a mano dallo Stato. Oggi infatti sono molti dipiù i servizi e le competenze attribuite ai Comuni. Lamia esperienza è stata comunque positiva, soprat-tutto durate il primo quinquennio. Era tuttavia ildecennio della prima fondamentale riforma tributa-ria e, con l'avvento nel 1972 dell'Iva e della riformafiscale, i miei impegni professionali andavano cre-scendo, perché noi commercialisti siamo stati chia-mati a svolgere compiti sempre più gravosi. Io nonavrei voluto continuare anche nel secondo quin-quennio, ma ero stato sollecitato a non uscirne. Gli ultimi due anni sono stati faticosissimi, proprioperché dovevo conciliare l'impegno pubblico conquello professionale.

Nell'arco di tempo che ha vissuto la vita cittadina havisto cambiare i valori sociali?I miei sono rimasti quelli che erano, ma credo cheper la società i valori siano fondamentalmente cam-biati. Basta vedere come sono i reality show televi-sivi in voga in questi anni per constatare quanto siacambiato il mondo. I.R.

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in viaggio10anno VIII numero XXXII

DA COLMAR, LA PICCOLA VENEZIA, EMULHOUSE A STRASBURGO, IN DICEMBRE. LACOOPERATIVA PROPONE UN VIAGGIO DI TREGIORNI NEL CUORE DELL'EUROPA

Tour invernale in Alsazia

Quest'anno l'Edificatrice invita soci e amici inAlsazia, lungo un itinerario tracciato da Colmar aMulhouse a Strasburgo. In agenda dal 4 al 6 dicem-bre, il tour è dedicato alla visita delle città, dei loroluoghi e monumenti principali, ma anche alla sco-perta dei tradizionali mercatini di Natale che vi sisvolgono. "Quando lo scorso settembre siamoandati in gita sociale in Piemonte, abbiamo propo-sto l'idea di questo nuovo viaggio in Francia - spie-ga Mariuccia Camurri, responsabile dellaCommissione mostre e gite della cooperativa -, e ilgiorno successivo abbiamo già ricevuto le primeprenotazioni. In breve tempo copriremo i 50 postiprevisti. Lo scorso anno abbiamo visitato i mercatinidi Natale a Innsbruck e Salisburgo in Austria, ed èstato molto bello, ma quest'anno abbiamo volutoproporre un'altra realtà europea - prosegue -.Abbiamo scelto Colmar perché è chiamata la picco-la Venezia ed è una località visitata da numerosi turi-sti, mentre Strasburgo, sede del Parlamento euro-peo, è di sicuro importante. Mulhouse, dove pernot-teremo, si trova a metà strada ed è un'altra localitàspiccatamente alsaziana, ricca di particolari caratte-ristiche regionali - sottolinea -. Ci auguriamo così diottenere il riscontro che pensiamo questo viaggiomeriti. Soprattutto, sappiamo che questo eventodarà agli iscritti tanta allegria, come sempre succe-de nei nostri tour. Ormai si sono formati dei gruppi diamici che non mancano di partecipare a questeoccasioni speciali, che includono svago e soprattut-to buona compagnia".

Colmar, la piccola VeneziaIn calendario come prima tappa, Colmar offrirà ainostri soci il suo paesaggio naturale, disteso ai piedidel massiccio dei Vosgi, e quello cittadino, pittore-sco e ricco di canali, piazze e strade costellate dalleluci e dagli addobbi accesi per l'arrivo delle festenatalizie. Se l'atmosfera fiabesca che caratterizzaquesta località splendida e unica permane nell'arcodi tutto l'anno, è infatti nel periodo invernale che rag-giunge il suo apice: le vie si riempiono di colori, voci,canti di Natale e bancarelle ricche di articoli da rega-lo realizzati in legno e materiali naturali. Colmar, che con oltre 65 mila abitanti è la terza cittàdell'Alsazia e la seconda del dipartimento dell'Alto

Reno, possiede numerose costruzioni antiche e tipi-che dell'architettura della regione. Sarà poi possibilevisitare la chiesa gotica di San Martin, del XIV secolo,e osservare la moderna replica della Statua dellaLibertà, alta dodici metri e posta all'entrata settentrio-nale della città. Da non perdere è la pittoresca zonadenominata 'piccola Venezia', caratterizzata da tipi-che costruzioni a bordo dell'acqua. Qui il nostro grup-po potrà rilassarsi con lunghe passeggiate nell'ampiazona pedonale, passando in rassegna i vari negozipieni di giocattoli e di souvenir, godendo appieno ipeculiari canali che scorrono a filo delle tipiche abita-zioni alsaziane di questa affascinante città. Girando fra i mercatini, sarà soprattutto nella placedes Domenicains che i visitatori avvertiranno palpa-bile la diffusa atmosfera religiosa e spirituale, accen-tuata dalla adiacente chiesa dei Domenicani che,risalente al XIV secolo, sfoggia preziose vetrate arti-stiche. Nella piazza Jeanne D'Arc si potranno inveceassaporare i migliori prodotti della gastronomia alsa-ziana: i panetti di fois gras, alcuni caratteristicibiscotti, il panpepato, il miele, i dolci dei vosgi, il for-maggio Munstervini e infine sorseggiare le birre alsa-ziane e il vin brulè. A place de l'Ancienne Douane sitroveranno infine dei veri e propri oggetti d'arte comevetri soffiati, sculture in legno, lavori di oreficeria epezzi d'antiquariato.

Strasburgo, crocevia al centro dell'EuropaIl secondo giorno di viaggio prevede una visita aStrasburgo, sulla linea di confine tra Francia eGermania. Una linea che nei secoli ha attraversatoquesta località come tutta l'Alsazia, segnandole diincontri, scontri e anche aspri conflitti. I 270 mila abi-tanti della città vivono tutt'oggi in un'area urbanatransfrontaliera che comprende anche la città tede-sca di Kehl. Ma è anche per la sua identità binazio-nale e biculturale che Strasburgo è diventata unadelle capitali dell'Unione Europea, simbolo del rilan-

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cio e della condivisione di ideali di pace e democra-zia. Oggi, insieme a Bruxelles e Lussemburgo, èsede di importanti istituzioni quali il Consigliod'Europa, la Corte europea dei diritti dell'Uomo e ilParlamento europeo, che i partecipanti al tourpotranno ammirare dall'esterno. Il luogo più visitato della città è tuttavia il suo centrostorico, noto col nome di Grande Île, inserito nell'e-lenco dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco nel1988, quando per la prima volta un intero centro sto-rico ha ricevuto questa onorificenza. Si tratta di uncentro cittadino che, protetto da due bracci dell'Ill, unaffluente del Reno, è uno scrigno ricco di preziosigioielli architettonici e artistici che i soci visiteranno oscorgeranno nel corso della loro permanenza. Fraquesti, la piazza della Cattedrale, circondata da anti-che dimore e dominata dalla celebre chiesa gotica,la place du Chateau, la facciata del castello di Rohane il pittoresco quartiere della Petite France, anticazona degli artigiani costellato da mulini ad acqua. Nel periodo natalizio il centro di Strasburgo ospita ilChiskindelsmarik, il mercato che, con i suoi 500 annidi storia, è il più antico di Francia. Qui si ammireràun enorme albero di Natale e si curioserà fra banca-relle di ogni tipo dove acquistare di tutto: dalle deco-razioni per le feste ai presepi, dagli oggetti dell'arti-gianato locale a quelli più esotici. Ogni anno la PlaceGutemberg, una delle piazze su cui si snoda il mer-cato, è infatti dedicata a un differente paese stranie-ro e all'esposizione dei suoi prodotti caratteristici.

Mulhouse, città di museiSe la geografia colloca anche questa città nell'ambi-to dei confini francesi, terza fra le città dell'Alsazia, ilsuo nome suona di certo tedesco: Mulhouse, cioèl'antica "casa del mulino". A Mulhouse, luogo delpernottamento in albergo, i partecipanti disporrannodi tempo per effettuare visite libere durante il terzogiorno del tour. Oggi la città è associata soprattuttoalla presenza del Museo nazionale dell'automobile,un'esposizione che comprende la collezioneSchiumpf, la più preziosa al mondo con le sue 437macchine di 97 differenti marche, fra cui Bugatti,Hispano-Suiza, Ferrari, Rolls-Royce, Maserati,Maybach, Mercedes. Ma Mulhouse ospita anchealtri considerevoli musei: il Museo storico, il Museodelle belle arti, il Museo del treno, il Museo dell'elet-tricità, il Museo della stampa su stoffa, che racconta250 anni di storia della tessitura, un'attività che inquesta città ha messo piede fin dai tempi della rivo-luzione industriale. Ancora una volta i soci saranno poi piacevolmenteaccolti e coinvolti dalla vivacità e dall'allegria dellocale mercatino natalizio, che qui si tiene ogni annonella centrale place de la Reunion ed espone unagrande quantità di prodotti artigianali e gastronomi-ci, oltre ai banchi di decorazioni natalizie e quelliimmancabili dei giocattoli per i bambini.

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Il tour proseguirà infine sulla cosiddetta "strada delvino", con tappa in alcuni caratteristici villaggimedioevali nella zona vinicola di Riesling, fra cui ilborgo di Riquewhir e Kaiserberg. Nel corso del viag-gio non mancherà l'occasione di fermarsi in localecaratteristico, assaporate l'ottimo vino locale e lespecialità gastronomiche. E una volta giunto al terzogiorno della tabella di marcia, il gruppodell'Edificatrice rientrerà in serata a Muggiò portan-do a casa un bagaglio di esperienze e di emozionidal gusto decisamente mitteleuropeo. I.R.

Auguri in musicacon il coro MeglaoIn occasione del periodo natalizio l'Edificatrice proporràdegli eventi musicali a cura del Coro Meglao di Muggiò,diretto dal maestro Giovanni Ferrari di Milano, che provaogni lunedì nel salone della nostra cooperativa aMuggiò. Il 10 dicembre alle ore 21 vi si terrà un concer-to al quale tutti i soci sono invitati per uno scambio diauguri e un brindisi all'insegna della buona musica.La sera del 17 dicembre il Coro Meglao si esibirà inveceall'Auditurium della Parrocchia SS. Pietro e Paolo in piaz-za Burghett a Muggio, proponendo un concerto apertoa tutta la cittadinanza e ispirato al Natale.Segnaliamo infine che anche la festa dellaBefana si terrà in Auditorium.Sarà la volta del tradizionale spettacolo dedi-cato ai bambini, accompagnato da donie sorprese, che la cooperativa sta

organizzando per il prossimo6 gennaio.


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