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1° Circolo Didattico Nicola Fornelli - PIANO TRIENNALE … · 2019-01-29 · Il Piano Triennale...

Date post: 25-Jun-2020
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1 I Circolo Didattico Statale “N. FORNELLI” Via Repubblica Italiana, 116 – 70032 Bitonto Tel./fax 0803751522 Cod. Mecc. BAEE076003 - Cod. Fiscale 80022450722 [email protected] [email protected] www.scuolafornelli.edu.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. Anni scolastici 2019/20 - 2020/21 - 2021/22 Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa del 1° Circolo Didattico “ N. Fornelli di Bitonto (BA) è stato elaborato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 13/12/2018 sulla base dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico Prot. n.4543 del 26/11/2018 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13/12/2018 con delibera n. 62
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I Circolo Didattico Statale

“N. FORNELLI”

Via Repubblica Italiana, 116 – 70032 Bitonto

Tel./fax 0803751522

Cod. Mecc. BAEE076003 - Cod. Fiscale 80022450722

[email protected]

[email protected]

www.scuolafornelli.edu.it

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. Anni scolastici 2019/20 - 2020/21 - 2021/22

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa del 1° Circolo Didattico “ N. Fornelli di Bitonto (BA) è stato elaborato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 13/12/2018 sulla base dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico Prot. n.4543 del 26/11/2018 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13/12/2018 con delibera n. 62

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INDICE Pag.

LE SCUOLE DELL’ISTITUTO 3

PREMESSA 4

FINALITÀ DELL’ISTITUTO -Finalità istituzionali -educative- Scelte educative 5

LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO 7

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA 10

SCELTE STRATEGICHE - priorità strategiche e di miglioramento 13

L’OFFERTA FORMATIVA 19 Il Curricolo verticale -accoglienza, integrazione, dispersione Progetti Ampliamento dell’Offerta Formativa- scuola primaria Organi Collegiali - Comitato Valutazione Descrittori Valutazione - Scuola Infanzia- Scuola Primaria L’ORGANIZZAZIONE 60 La Progettualità Didattica ed Educativa Modello Organizzativo per la didattica Organizzazione Settimanale Rapporti Scuola . famiglia Formazione del Personale - Piano di formazione e aggiornamento attività formative destinate al personale Docente e ATA

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE - RENDICONTAZIONE SOCIAL E 67

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PREMESSA

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (DPR 275/1999 Art. 3 com. 1). La Circolare Prot. n. 1143, emanata il 17 maggio 2018 dal Capo Dipartimento per l’istruzione del MIUR avente ad oggetto “ L'autonomia scolastica quale fondamento per il successo formativo di ognuno” evidenzia il ruolo dell’autonomia scolastica, già valorizzata dalla Legge 107/2015, e la “personalizzazione” degli interventi educativi didattici sollecitati da tutta la normativa inclusiva. Pertanto, “ la scuola ha il dovere di garantire una proposta di educazione e di istruzione di qualità per tutti, in cui ciascuno possa riconoscere e valorizzare le proprie inclinazioni, potenzialità ed interessi, superando le difficoltà e i limiti che si frappongono alla sua crescita come persona e come cittadino” Il Piano triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto “Nicola Fornelli”, è il documento che riassume il percorso formativo, didattico ed educativo che la scuola intende perseguire, specificando gli obiettivi, i percorsi, le risorse, l’organizzazione e le metodologie per raggiungere la crescita personale, culturale, sociale e civile dello studente. Esso rappresenta la carta di identità della scuola, che raccoglie e presenta gli aspetti della sua azione educativa e didattica, ma anche organizzativa, con gli impegni che si assume di fronte a tutti i “portatori di interesse” (studenti, famiglie, territorio, ecc.) per rispondere sempre meglio alla funzione per la quale è nata ed esiste, in un contesto in costante evoluzione. Il nucleo centrale del PTOF è rappresentato dalla progettazione curricolare, il cui quadro di riferimento principale è costituito dalle nuove “ Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del settembre 2012. I docenti sono così chiamati ad assumere e contestualizzare le Indicazioni, “elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale”. Il PTOF è un documento aperto e dinamico e viene sottoposto a verifica in corso d’anno: pertanto è suscettibile di modifiche e/o integrazioni che potrebbero rendersi necessarie da parte di quanti operano, a vario titolo, nell’Istituto. Il presente Piano triennale dell’offerta formativa è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio Atto di Indirizzo. Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio 2019/2022 e ad aggiornarlo annualmente.

Il piano, dopo l’approvazione, viene inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. (www.scuolafornelli.edu.it)

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FINALITA’ DELL’ISTITUTO

La formazione dei ragazzi dai 3 agli 11 anni di un medesimo territorio implica la continuità e la verticalizzazione della progettualità educativa e didattica e comporta una maggiore responsabilizzazione del dirigente scolastico e dei docenti nei confronti degli alunni e delle loro famiglie.

La presenza di un allievo per molti anni nella stessa istituzione scolastica determina, infatti, lo sviluppo di rapporti educativi più profondi e la condivisione di responsabilità da parte di tutti gli attori dell’azione educativa.

La costruzione di un progetto formativo e didattico coordinato ed unitario, che favorisca la realizzazione della continuità educativa, richiede la configurazione di un ambiente professionale connotato da condizioni di vero dialogo e di continua comunicazione. Essendo la scuola un ecosistema funzionante grazie a molteplici e complesse relazioni, occorre infatti tenere in grande considerazione le caratteristiche del contesto in cui si opera e stabilire fattive interazioni con le famiglie e le altre agenzie educative presenti nel territorio.

Si tratta, quindi, di disegnare un “ambiente di apprendimento inclusivo” all’interno del quale i bisogni formativi di tutti gli alunni possano trovare risposte adeguate. L’ambiente di apprendimento traccia la dimensione del fare, dell’appartenere e dell’interagire, ed è pertanto il prodotto di una serie di fattori che riguardano non solo le caratteristiche e le risorse strutturali, ma anche e soprattutto le scelte funzionali ed organizzative, nonché il livello di partecipazione e di responsabilità di tutti i membri della comunità.

La scuola è il luogo nel quale viene garantita l’attuazione del diritto alle pari opportunità e per il successo formativo di tutti e, nel quale, gli alunni maturano il senso dell’appartenenza e la propria identità sociale e civile, ed è quindi importante riuscire a creare un contesto in cui gli scopi possano essere condivisi e la cooperazione davvero praticata.

Progettare un “ambiente di apprendimento inclusivo” significa, dunque, attivare meccanismi partecipativi permanenti attraverso una proposta formativa che implichi la continua sperimentazione di comportamenti consapevoli e di modalità di collaborazione con “l’altro e con il territorio”.

L’Istituto intende così attuare un percorso formativo, attraverso l’insegnamento delle discipline curricolari e la realizzazione di progetti; la diversificazione didattica e metodologica, in cui sia garantito il diritto allo studio e il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel rispetto della propria identità personale, culturale e sociale. La Scuola diventa, a tal fine, luogo di apprendimento, di crescita culturale, di collaborazione e scambio, di sviluppo della capacità critica, di accettazione della diversità come valore e opportunità di crescita democratica dove tutti e ciascuno raggiungano il successo formativo nella ricchezza e opportunità di essere parte di un gruppo classe.

FINALITÀ ISTITUZIONALI Le Finalità Istituzionali dell’Istituto si ispirano agli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana, alle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 e a quanto disposto dal D.Lgs. n.66 del 2017.

Le finalità educative dell’Istituto, nonché i principi fondamentali della Costituzione Italiana su cui esse si basano, prevedono che “… tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla Legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche...” (ART. 3, 1°comma).

Sulla base di ciò, pertanto, si riconosce e si valorizza l’identità di ognuno connessa alle differenze di genere, etniche, religiose e culturali.

La scuola è la prima delle agenzie formative che, in applicazione dell’art. 3 comma 2° Cost., possa intervenire concretamente per “rimuovere gli ostacoli di ordine economico – sociale, che, limitando di fatto la libertà ed uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana …”

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Inoltre, l’Istituto fa propri i principi indicati nella Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Esso pertanto si impegna a garantire:

• L’uguaglianza dei diritti dei suoi utenti realizzando quelle condizioni che fanno della scuola un luogo con FUNZIONI FORMATIVE piuttosto che selettive, anche attraverso specifici interventi previsti nel presente P.T.O.F. e in sede di programmazione, così da sviluppare, nel modo più armonioso e personalizzato, le potenzialità di ogni bambino.

• L’accoglienza e l’integrazione degli alunni e dei loro genitori, con particolare impegno verso i nuovi ingressi e verso gli alunni diversamente abili o in situazione di disagio.

• L’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri.

FINALITA’ EDUCATIVE

La nostra Scuola lavora per preparare gli studenti all’inserimento consapevole e attivo nella società, pianificando un’offerta formativa che:

• costruisce un ambiente di lavoro sereno, collaborativo e sicuro: tutti sono ascoltati nei bisogni, stimolati negli interessi personali, valorizzati nelle abilità, rassicurati e coinvolti nel processo di formazione;

• programma percorsi formativi finalizzati all’acquisizione di competenze, abilità e conoscenze vaste, approfondite, adeguate ai cambiamenti in atto nel mondo contemporaneo e stabili nel tempo;

• definisce, condivide e comunica le norme e le scelte didattiche che regolano la vita della scuola; • promuove il benessere e pratica dell’inclusione, mediante iniziative di

prevenzione/recupero/sostegno/integrazione/potenziamento; • educa alla cittadinanza attiva e consapevole; • ottimizza le risorse: non dimentica la ricchezza delle esperienze passate pur mantenendosi aperta

al cambiamento, interagisce con il territorio, valorizza gli studenti, agisce in continuità; • orienta, insegnando a ragionare su un progetto di vita possibile e coerente, di cui si è responsabili

e protagonisti; • verifica e valuta il percorso intrapreso in ogni momento e fase del suo svolgimento, pronta a

modificare itinerari, metodologie e intenzioni, sempre attenta ai bisogni e alle potenzialità di ciascuno.

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SAPERE:

padronanza delle

abilità

fondamentali dei

linguaggi

comunicativi e delle

SAPER FARE:

interiorizzazione

delle modalità

essenziali alla

comprensione del

mondo e

SAPER ESSERE: maturazione delle capacità

di azione, di esplorazione,

di progettazione,

per capire ed operare

responsabilmente nel

contesto della scuola, della

famiglia e della società

SCELTE EDUCATIVE

L’offerta formativa dell’Istituto mira “alla promozione del pieno sviluppo della persona … accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti della cultura di base” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo ).

Nella scuola l’alunno matura il proprio SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE.

Sviluppo di competenze Sviluppo - dell’identità Sviluppo di interazioni sociali

Cognitive Conoscenza di sé Gestione dei conflitti Comunicative ed esplicative integrazione educazione alla pace Psicomotorie autostima senso della legalità Affettivo-relazionale sicurezza e autonomia Tecnico-operative

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LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

LE SCUOLE DELL’ISTITUTO

Uffici di Presidenza - Segreteria Via Repubblica Italiana, 116 – 70032 Bitonto Tel./fax 0803751522 Cod. Mecc. BAEE076003 - C.F. Fiscale 80022450722 [email protected] – PEC [email protected] sito web: www.scuolafornelli.edu.it Orario di apertura al pubblico dell'Ufficio di Segr eteria Sede Centrale Dalle ore 08,00 alle ore 10,00 dal lunedì al venerdì Dalle ore 16,00 alle ore 17,30 lunedì e mercoledì

Scuola dell’Infanzia

“De Amicis”

Via G. Mazzini

080 3713629

Scuola dell’Infanzia

“Collodi”

Via Berardi

080 3758518

Scuola dell’Infanzia

“M. G. Murgolo”

Via G. Mazzini

080 3745334

Scuola dell’Infanzia

“Papa Giovanni”

Viale Giovanni XXIII

080 3717468

Scuola Primaria

“N. Fornelli”

Via della Repubblica

Italiana, 116

080 3751522

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ANALISI DEL TERRITORIO

Il Comune di Bitonto sorge nella Provincia di Bari. All’ultimo censimento demografico contava 56 518 abitanti, di cui 968 cittadini stranieri.

Bitonto è conosciuta come la città degli ulivi per gli estesi oliveti che la circondano e la produzione olearia, che costituisce ancora oggi la più importante risorsa economica della città.

Il territorio comunale include Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e la Lama Balice, sito naturalistico e paesaggistico recentemente istituito come Parco Regionale.

AGENZIE EDUCATIVE

Nel territorio bitontino hanno sede 4 Istituti Comprensivi (Scuole dell’infanzia, Scuole Primarie, Scuole Secondarie di I grado).

Le Scuole Secondarie di II grado comprendono 3 Licei, 2 Istituti Tecnici e 2 Istituti professionali. Operano, inoltre, diverse scuole dell’Infanzia private ed una Scuola Primaria paritaria.

La città di Bitonto può vantare la presenza di un teatro, di cinque biblioteche e quattro musei, dove vengono svolte mostre e offerte al pubblico percorsi formativi d’arte e di narrativa.

L’ISTITUTO Il Circolo Didattico “N. Fornelli” ha la sua sede “centrale” in via della Repubblica Italiana, 116 dove sono la Dirigenza, l’Amministrazione e la Segreteria didattica. Nell’Istituto lavorano, nel corrente anno scolastico, 96 docenti, impegnati come segue:

• 63 Scuola Primaria • 33 Scuola dell’Infanzia

. Le specifiche competenze individuali del personale sono conosciute per vie dirette ed informali (compilazione di un questionario) dalla direzione e vengono valorizzate, previa dichiarata disponibilità del docente interessato.

In virtù dell’autonomia organizzativa e didattica l’Istituto intende:

� riconoscere la valenza formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla scuola; � dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali; � maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive; � integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali; � dimostrare attenzione e disponibilità alle proposte e programmare attività comuni.

Nell’anno scolastico 2018/19 l’Istituto è frequentato da 1147 alunni, di cui 5 di nazionalità non italiana.

Nella nostra istituzione scolastica non si verificano casi di abbandono durante l’anno scolastico, né casi di non ammissione all’anno successivo.

Dai dati statistici si rileva, inoltre, che il numero degli alunni trasferiti è assolutamente minimo e il rapporto tra gli alunni in entrata e quelli in uscita è perfettamente in equilibrio.

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Gli alunni del 1° Circolo Didattico “N. Fornelli”, tutti residenti nel Comune, provengono da contesti socio-culturali eterogenei. La scuola è positivamente aperta al territorio e interagisce con numerosi operatori nel processo educativo e formativo, avendo come finalità principale l’arricchimento dell’offerta formativa e la stimolazione del senso civico negli alunni. Il nostro Istituto coinvolge, altresì, in modo attivo e collaborativo i genitori: la nascita dell’Associazione Genitori “Insieme per Crescere” concretizza questa sinergia la cui finalità condivisa è quella di migliorare l’offerta formativa. L’associazione organizza incontri e momenti formativi con docenti e genitori per comprendere e potenziare il rapporto con i propri figli.

Risorse culturali del territorio Alcune collaborazioni si sono consolidate nel tempo e si ripetono annualmente:

� Enti locali (fondi manutenzione e arredi) � Fondazione De Palo- Ungaro, Museo � Coni (alfabetizzazione motoria Scuola Primaria) � Progetto Continenti � Ente Parco dell'Alta Murgia � Ulixes � Parrocchia (catechismo) � Associazione culturale “Just immagine” � Associazione guide turistiche � Associazione Culturale D.E.A. � Associazione socio educativa Colibrì � Social Lab � ASD VIRTUS Bitonto � ASD Sporting Club Bitonto � ASD OMNIA calcio � Associazione La Mandragora � Anatroccolo � SAC NOR BARESE: Biblioteca comunale “Rogadeo” � Fare Verde � Fondazione Santi Medici � Società Cooperativa Sociale Auxilium � Comitato di Quartiere 4 “Res Publica” � Libreria HAMELIN � Just British

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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO

CODICE MECCANOGRAFICO BAEE076003

ORDINE DI SCUOLA CIRCOLO DIDATTICO

VIA VIA REPUBBLICA ITALIANA, 116

C.A.P. E CITTÀ 70032 BITONTO

TELEFONO 0803751522

POSTA ELETTRONICA [email protected]

SITO www.scuolafornelli.edu.it

GRADO DI SCUOLA

NOME CODICE MECCANOGRAFICO

TEL.

SCUOLA PRIMARIA

NICOLA FORNELLI BAEE076014 0803751522

SCUOLA DELL’INFANZIA

DE AMICIS BAAA07602X 0803713629

SCUOLA DELL’INFANZIA

COLLODI BAAA076042 0803758518

SCUOLA DELL’INFANZIA

MARIA GRAZIA MURGOLO

BAAA07601V 0803745334

SCUOLA DELL’INFANZIA

PAPA GIOVANNI XXIII

BAAA076031 0803717468

RISORSE STRUTTURALI SCUOLA PRIMARIA Via della Repubblica Italiana, 116

• n. 34 aule • n. 1 Laboratorio di informatica • n. 1 Biblioteca • n. 1 Laboratorio musicale • n. 1 Laboratorio di scienze • n. 1 Laboratorio linguistico • n. 1 aula con video proiettore • n. 1 palestra • n. 1 laboratorio con lavagna multimediale LIM • n. 1 ufficio Dirigente Scolastico • n. 1 ufficio Direttore Servizi Generali Amministrativi • n. 2 uffici amministrativi • n. 1 Aula Magna con video proiettore • n. 1 cortile esterno • n. 1 archivio • n. 2 aule mensa

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SCUOLA DELL’INFANZIA “DE AMICIS” Via G. Mazzini

• n. 3 aule per le attività didattiche delle sezioni • n. 1 spazio ludico comune • palestra in comune con la scuola primaria • cortile esterno • n. 1 aula dispensa • n. 1 refettorio

Nell’a.s. 2018/2019 sono operative tre sezioni di età eterogenea. SCUOLA DELL’INFANZIA “COLLODI” Via Berardi

• n. 6 aule per le attività didattiche delle sezioni • n. 1 cortile esterno • n. 1 locale • n. 1 aula dispensa

Nell’ a.s.2018/2019 sono operative sei sezioni di età eterogenea

SCUOLA DELL’INFANZIA “PAPA GIOVANNI XIII” Viale Giovanni XXIII

• n. 3 aule per le attività didattiche delle sezioni • n. 1 spazio ludico comune • n. 1 cortile esterno • n. 1 aula dispensa • n. 2 aule laboratorio • n. 1 refettorio

Nell’ a.s.2018/2019 sono operative tre sezioni di età eterogenea. SCUOLA DELL’INFANZIA “M. G. MURGOLO” Via G. Mazzini

• n. 3 aule per le attività didattiche delle sezioni • n. 2 spazio ludico comune • n. 1 cortile esterno • n. 1 refettorio

ATTREZZATURE MULTIMEDIALI

• PC e Tablet presenti nei Laboratori………………………………………….. 40 • LIM e SmartTV (dotazioni multimediali) presenti nei laboratori…………… 2

• LIM presenti in aule didattiche…………………………………………………………………10 • Aule con connessione wifi………………………………………………………………………31

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RISORSE PROFESSIONALI

PERSONALE DOCENTE a.s. 2018/19

Nell’Istituto lavorano 100 docenti, impegnati come segue: • 67 docenti Scuola Primaria

• 33 docenti Scuola dell’Infanzia La maggior parte degli insegnanti è assunta a tempo indeterminato.

ORGANIGRAMMA a.s. 2018/19 Dirigente Scolastico (Reggente): prof.ssa Angela Maria Mangini Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi: Luigi Maggio Collaboratrici del Dirigente Scolastico: Annalisa Licinio, Concetta Caldarola. Docenti Funzioni Strumentali: Maria Putignani (area 1); Francesca Mastronicola, Maria Angela Ruggiero (area 2); Anna Murgolo (area 3); Anna Maria Vino (area 4). Referenti di Plesso Scuola dell'Infanzia: Plesso Collodi – Anna Battaglia; Plesso De Amicis – Rita Santoruvo; Plesso M.G. Murgolo – Maria Giuseppa Mancini; Plesso Papa Giovanni XXIII – Grazia Morgese. Coordinatori di interclasse: Classi 1^ - Lucia Calamita; Classi 2^ - Maria Antonino; Classi 3^ - Angela Perrino; Classi 4^ - Angela Cazzolla; Classi 5^ - Rosaria Fusari. Team Digitale: Animatore Digitale – Anna Maria Vino; Team innovazione digitale – Maria Putignani, Anna Salierno, Concetta Caldarola; Presidio di pronto soccorso tecnico personale ATA Luigi Maggio; Personale ATA amministrativo – Francesco Moretti, Alfredo Marrone.

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LE SCELTE STRATEGICHE PRIORITÀ STRATEGICHE E DI MIGLIORAMENTO

RAV (Rapporto Annuale di Autovalutazione) - PDM (Piano di Miglioramento) Dall’analisi del RAV si evincono di seguito le priorità strategiche che connotano l’Istituto “Nicola Fornelli”. Priorità relative al miglioramento degli esiti degli studenti: Priorità e Traguardi ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA

PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Migliorare con opportune strategie didattiche gli esiti formativi degli alunni che evidenzino scarsa motivazione e/o difficoltà negli apprendimenti.

Attività aggiuntive per alunni, il cui obiettivo comune è favorire lo sviluppo delle competenze di base intervenendo in maniera trasversale.

Risultati scolastici

Migliorare i livelli di conoscenza e di competenza di tutti gli alunni e potenziare le eccellenze.

Percorsi di formazione, destinati a docenti per favorire la sperimentazione di nuove metodologie, di strategie di insegnamento e di valutazione.

Competenze chiave europee Migliorare la capacità di creare rapporti positivi con gli altri e costruire il senso di responsabilità e legalità.

L'obiettivo dell'istituto è quello di abbassare la soglia percentuale delle valutazioni minime relative al comportamento, anche se esigue.

L’Istituto attua un percorso di miglioramento basato sull’individuazione di aree prioritarie su cui agire. Prima fra tutte, l’attuazione di strategie e attività didattiche di differenziazione in base alle diverse capacità degli studenti al fine di attivare apprendimenti significativi in continuità, sviluppare positivi atteggiamenti motivazionali e nuove prospettive di apprendimento con particolare attenzione sia agli alunni con bisogni educativi speciali che agli alunni con spiccate potenzialità, attraverso attività laboratoriali e metodologie di insegnamento innovative. Il percorso di miglioramento, inoltre, mira all’attuazione di relazioni efficaci e sinergiche fra il personale nella condivisione della mission dell’Istituto, anche attraverso la creazione di un curricolo di istituto e le periodica revisione e rendicontazione dello stesso. Ancora, il miglioramento delle capacità relazionali può rendere più coesa la comunità scolastica e favorire anche l'inclusione di alunni in difficoltà. OBIETTIVI DI PROCESSO:

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PRO CESSO

Favorire attività laboratoriali e progettuali per migliorare le competenze chiave, quelle sociali e civiche.

Curricolo, progettazione e valutazione

Somministrare prove di valutazione strutturate iniziali, intermedie e finali per classi parallele.

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Inclusione e differenziazione Piani di adattamento e semplificazione degli obiettivi, attività di recupero per gli alunni con l'utilizzo anche di misure dispensative.

Incentivare la formazione continua di tutto il personale scolastico, anche aderendo ai piani di formazione in rete tra scuole.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Mappare e aggiornare con regolarità le competenze professionali di tutto il personale scolastico.

Gli obiettivi di processo contribuiscono al raggiungimento delle priorità attraverso l'attuazione costante di pratiche didattico- metodologiche a carattere innovativo (classe aperte, cooperative learning, flessibilità oraria) che facilitano l'apprendimento negli alunni in difficoltà e, nel contempo, potenziano le eccellenze.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Piano di Miglioramento, elaborato in seguito alle azioni di valutazione del nostro Circolo Didattico, si configura come base strategica per il conseguimento degli obiettivi individuati a conclusione dell’autoanalisi che la scuola ha fatto dei propri punti di forza e di criticità. In itinere, le finalità saranno, se necessario, modulate ed implementate in riferimento al contesto e alle specifiche esigenze che si manifesteranno in itinere; ovviamente è intenzione dell’Istituto proseguire, anche negli anni successivi, con la stessa linea d’indirizzo, dopo un’attenta valutazione dell’efficacia degli interventi intrapresi.

Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche Area di processo Obiettivi di processo

1 Favorire attività laboratoriali e progettuali per migliorare le competenze chiave, quelle sociali e civiche.

Curricolo, progettazione e valutazione

2 Somministrare prove di valutazione strutturate e per classi parallele.

Inclusione e differenziazione

1 Promuovere la presenza di docenti tutor o figure specialistiche per supportare studenti in difficoltà.

1 Implementare l’aggiornamento, aumentando la spesa media per progetti di formazione portandola in linea con il dato nazionale.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

2 Mappare e aggiornare con regolarità le competenze professionali di tutto il personale scolastico.

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Risultati attesi e monitoraggio Obiettivo di processo in via di attuazione

Risultati attesi Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

Favorire attività laboratoriali e progettuali per migliorare le competenze chiave, quelle sociali e civiche.

Miglioramento delle interazioni sociali nell’ottica della legalità. Miglioramento delle competenze di base per il successo scolastico.

Aumentare la percentuale degli alunni che, alla fine della classe 5° acquisiscano con ottimi risultati le competenze di base.

Esiti verifiche periodiche (iniziali, in itinere, finali) ed osservazioni sistematiche.

Promuovere la presenza di docenti tutor o figure specialistiche per supportare studenti in difficoltà.

Miglioramento dell’offerta formativa, per valorizzare le abilità degli studenti in difficoltà nel loro processo di formazione, anche con l’intervento di docenti dell’Organico di Potenziamento.

Aumentare la percentuale degli alunni in difficoltà che, alla fine della classe 5° acquisiscano adeguati risultati nelle competenze di base.

Esiti verifiche periodiche (iniziali, in itinere, finali) ed osservazioni sistematiche.

Somministrare prove di valutazione strutturate e per classi parallele.

Monitoraggio dei risultati conseguiti e riavvio delle azioni intraprese, misurando in modo oggettivo i progressi nelle prove curriculari.

Verificare la corrispondenza tra i risultati attesi e quelli raggiunti.

Somministrazione, rilevazione e confronto di prove di verifica strutturate iniziali, in itinere e finali.

Implementare l’aggiornamento, aumentando la spesa media per progetti di formazione portandola in linea con il dato nazionale.

Ampliamento dell’offerta formativa attraverso l’aggiornamento professionale per una didattica innovativa.

Attuare corsi di formazione su metodologie innovative per l’insegnamento della lingua straniera e l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Controllo e verifica dell’effettiva partecipazione del personale docente ai corsi organizzati.

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Mappare e aggiornare con regolarità le competenze professionali di tutto il personale scolastico.

Valorizzazione delle singole professionalità dei docenti per ampliare l’offerta formativa.

Attuare collaborazione continua fra docenti, attraverso lo scambio di competenze professionali, anche in un’ottica di attività di gruppo e/o classi aperte per potenziare la progettazione.

Attuazione di progetti di interclasse e/o di istituto, valorizzando le competenze e le risorse professionali di tutto il personale scolastico.

Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni Azione

prevista Effetti

positivi all’interno

della scuola a medio

Effetti negativi all’interno della scuola a medio

termine

Effetti positivi all’interno della scuola a lungo

termine

Effetti negativi all’interno della scuola a lungo

termine

Favorire attività laboratoriali e progettuali per migliorare le competenze chiave, quelle sociali e civiche.

Accrescimento della

motivazione e

dell’interesse

per le

discipline.

Capacità di

lavorare in

gruppo,

nell’ottica della

cooperazione e

del rispetto

Difficoltà di coordinare

l’utilizzo degli

spazi laboratoriali

in base alle

effettive necessità.

Miglioramento del livello di

apprendimento

degli alunni nelle

competenze di

base, in quelle

sociali e civiche,

attraverso

l’aumento

significativo delle

ore di utilizzo dei

laboratori.

Difficoltà di garantire il numero

adeguato di spazi

laboratoriali e

attrezzature

informatiche per

una didattica

innovativa.

Promuovere la presenza di docenti tutor o figure specialistiche per supportare studenti in difficoltà.

Attivazione di

positivi

atteggiamenti

motivazionali e

nuove

prospettive

cognitive da

parte di alunni

con bisogni

educativi

speciali.

Rischio di delega

ai docenti tutor e

alle figure

specialistiche da

parte del corpo

docente.

Attivazione di

apprendimenti

“significativi” in

continuità con gli

anni futuri.

Eccessiva

attribuzione di

responsabilità

all’attività di

recupero come

fattore di

successo/insucces-

so.

17

Somministrare prove di valutazione strutturate e per classi parallele.

Revisione e

adeguamento

della

progettazione

in base ai

risultati

ottenuti dalle

prove.

Falsificazione dei

risultati dovuta

all’effetto

cheating.

Aumento

significativo dei

risultati degli

apprendimenti

raggiunti dagli

alunni, in base

all’azione

didattica dei docenti.

Risultati sugli

apprendimenti non

in linea con le

comparazioni del

sistema nazionale

di comparazione.

Implementare l’aggiornamento, aumentando la spesa media per progetti di formazione portandola in linea con il dato nazionale.

Miglioramento

delle

competenze

individuali

attraverso un

percorso

ricerca-azione

su strategie

didattiche

innovative.

Difficoltà di

coordinare la

necessità di

realizzare progetti

di formazione con

le effettive

disponibilità

economiche della

scuola.

Progettazione, in

gruppo, di azioni

didattiche in

verticale, da

realizzare e

valutare nelle

classi/sezioni di

docenti

partecipanti alle

attività formative.

Partecipazione

non totale dei

docenti alle

iniziative di

formazione.

CARATTERI INNOVATIVI

Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro di riferimento

Attivazione di percorsi laboratoriali e progettuali per migliorare le competenze chiave, quelle sociali e civiche.

• potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

• potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema;

• sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture;

• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.

• Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare.

• Creare nuovi spazi per l’apprendimento.

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Attivazione di percorsi di recupero attraverso la presenza di docenti tutor o figure specialistiche per supportare studenti in difficoltà.

• potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;

• valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.

Somministrazione di prove di valutazione strutturate e per classi parallele.

• individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;

• definizione di un sistema di orientamento.

Incremento dell’aggiornamento dei docenti, aumentando la spesa media per progetti di formazione portandola in linea con il dato nazionale.

• valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;

• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;

• valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.

• Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti

(dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari,...)

• Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.

Registrazione e aggiornamento regolare delle competenze professionali di tutto il personale scolastico.

• valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;

• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;

• valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.

• investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti

(dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari,...)

• Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.

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L’OFFERTA FORMATIVA L'elaborazione del progetto formativo esplicita con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi del processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si opera che delle risorse disponibili.

La sua pianificazione prevede: • analisi della situazione iniziale; • definizione degli obiettivi generali di tipo pedagogico e disciplinari; • selezione dei contenuti, delle metodologie e delle strategie più efficaci nel rapporto insegnamento-

apprendimento; • attuazione di procedure di verifica e valutazione.

IL CURRICULO VERTICALE

Il curriculo è un percorso (formativo) con dei traguardi da raggiungere (nel tempo), una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto. Il nostro Istituto ha in fase di realizzazione il Curricolo Verticale, scuola dell’Infanzia e Primaria coerente con le Indicazioni Nazionali del settembre 2012.

I TRAGUARDI DI COMPETENZA

Le raccomandazioni del parlamento europeo e del consiglio del 7 settembre 2006 contengono le seguenti definizioni:

CONOSCENZE Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento; sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio.

ABILITA’

Indicano le capacità di applicare le conoscenze, per portare a termine compiti e risolvere problemi; sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo, creativo) e pratiche (abilità manuali, uso di metodi, materiali, strumenti).

COMPETENZE

Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazione di lavoro e di studio. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:

� comunicazione nella madrelingua; � comunicazione nelle lingue straniere; � competenza digitale; � competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia; � imparare a imparare; � competenze sociali e civiche; � spirito di iniziativa e imprenditorialità; � consapevolezza ed espressione culturale.

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Nel 2006 il Parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa hanno stabilito, per tutti i Paesi dell’Unione, che le competenze devono essere il punto di riferimento per valutare e certificare i profili di professionalità e per organizzare i curricoli dei sistemi scolastici e formativi.

La certificazione non va intesa «come semplice trasposizione degli esiti degli apprendimenti disciplinari, ma come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati».

Il processo che porta alla certificazione è competenza del Consiglio di classe è quindi frutto di una operazione e decisione di tipo collegiale.

Secondo il decreto legislativo n. 62, 13 aprile 2017, art. 9, la certificazione: � Descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di

cittadinanza progressivamente acquisite. � Viene rilasciata al termine della Scuola Primaria e del Primo ciclo di istruzione. � Fa riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo

della Scuola dell’Infanzia e del primo Ciclo di istruzione. � E’ ancorata alle competenze chiave individuate nell’Unione Europea, così come

recepite nell’ordinamento italiano. � E’ definita, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle

competenze. � Valorizza eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di

apprendimento non formale e informale.

� E’ coerente con il Piano Educativo individualizzato per le alunne e alunni con disabilità.

Indica, in forma descrittiva, il livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.

La certificazione delle competenze, prevista già dal DPR 275/99 e obbligatoria dal 2007, era formulata su modelli che le scuole predisponevano nella propria autonomia. Il modello definitivo di certificazione, negli intendimenti del MIUR, è entrato in vigore nell’a.s. 2016/2017. Viene predisposto al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado.

Il decreto legislativo n. 62, 13 aprile 2017 ha individuato le norme in materia di “Valutazione e certificazione delle competenze nel primo Ciclo ed Esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180,81dellalegge107/2015.

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ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE, DISPERSIONE

La scuola accoglie l'iscrizione di tutti gli alunni che ne fanno richiesta (nei limiti oggettivi della capienza delle sue strutture), riservando particolare attenzione agli alunni fragili, con problematiche cognitive e comportamentali o con bisogni speciali.. Le azioni positive che la scuola pone in essere per gli alunni frequentanti le prime classi, nei primi giorni di lezione, sono le seguenti:

a) Creazione di un ambiente sereno e accogliente; b) Conoscenza degli alunni di classe, degli insegnanti e del Dirigente Scolastico; c) Conoscenza degli ambienti scolastici; d) Esecuzione di semplici attività/test per la verifica del livello di apprendimento; e) Guida all’acquisizione di un corretto metodo di studio

Sul piano dell'integrazione la scuola opera per:

a) assicurare il sostegno ad alunni diversamente abili. A tal fine è costituito un Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLHI) presieduto dal Dirigente Scolastico, e dai docenti di sostegno in servizio nella scuola e dalle figure di sistema. Il gruppo ha compiti di referenza circa le esigenze più avvertite da questi alunni e dalle rispettive famiglie, di consulenza sui problemi dell'handicap, di proposta di attuazione di attività operative, integrative, di recupero e di sostegno anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche. La Scuola si è già dotata e continuerà a dotarsi di software informatico appropriato per rispondere alle esigenze di apprendimento e di crescita umana e culturale di questi alunni;

b) garantire l'inserimento degli alunni stranieri e/o nomadi che dovessero eventualmente iscriversi; c) realizzare un clima di classe sereno e cooperativo; d) ridurre, contenere, colmare lo svantaggio nell'apprendimento e socio-culturale.

La prevenzione della dispersione scolastica è assicurata:

a) dal controllo sistematico del numero, della frequenza e durata delle assenze con il conseguente richiamo delle famiglie per la giustifica delle stesse;

b) da corsi pomeridiani di recupero di abilità trasversali (area linguistico- espressiva e logico-matematica) tenuti da docenti di questa scuola, per gruppi ristretti di alunni;

c) dalla predisposizione di progetti specifici, tesi a favorire la partecipazione attiva degli alunni a rischio, in collaborazione con docenti di questa scuola.

L'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza, sono assicurati da interventi coordinati della scuola e dei servizi presenti sul territorio.

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ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

Negli ultimi anni il nostro Istituto ha avuto un notevole incremento di presenze di alunni stranieri, anche di recente immigrazione. Pertanto, intende attuare un protocollo di accoglienza e integrazione che si colloca nel panorama di ricca produzione e ricerca istituzionale e culturale sulla questione integrazione dei bambini stranieri nella Scuola italiana.

“La presenza di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da tempo le caratteristiche di un fenomeno strutturale, che la scuola ha affrontato nella sua complessità, con esperienze di innovazione. Tenuto conto della rilevanza di tale fenomeno ,e ai fini di una proficua integrazione dei minori interessati, dovrà essere posta particolare attenzione a tutta la complessa problematica che caratterizza l’iscrizione e la scolarizzazione di taluni alunni.”

COSA E’ IL PROTOCOLLO

Il protocollo di accoglienza e integrazione contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati, definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo, dei mediatori culturali.

Traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzare.

FINALITA’

Il protocollo si propone di:

• Definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema di accoglienza di alunni stranieri.

• Facilitare l’ingresso a scuola di bambini di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale. • Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto. • Favorire una clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali

ostacoli alla piena integrazione. • Costruire un contesto favorevole all’incontro con altre e con le “storie” di ogni alunno. • Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e

dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.

ORGANIZZAZIONE DEL PROTOCOLLO

Il protocollo d’accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere:

• Amministrativo-burocratico-informativo che riguardano l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri.

• Comunicativo-relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell’accoglienza a scuola.

• Educativo-didattico che traccia le fasi relative all’assegnazione della classe, insegnamento dell’italiano come seconda lingua.

• Sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio.

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A tal fine il protocollo di accoglienza:

• prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza formata dal Dirigente Scolastico, Docente referente (FS), personale amministrativo referente per la iscrizione degli alunni stranieri.

• definisce le fasi e le modalità dell’accoglienza a scuola, specificando compiti e ruoli degli operatori scolastici nel loro complesso.

• propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari.

MODALITA’ DI INTERVENTO

Al momento della richiesta di iscrizione si attiva la Commissione di Accoglienza che, dopo un primo colloquio con le famiglie per l’illustrazione dell’organizzazione scolastica, provvederà alla realizzazione di attività di accoglienza. L’accoglienza dovrebbe corrispondere ad una modalità di lavoro atta ad instaurare e mantenere un clima accettabile e motivante per tutti i protagonisti dell’azione educativa. La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione: la lingua è trasversale e l’alunno appartiene alla classe, non ad un unico insegnante. Sarà compito delle insegnanti preparare l’accoglienza predisponendo attività mirate a:

• sensibilizzare la classe all’accoglienza del nuovo compagno e favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe;

• favorire la conoscenza dei tempi e dei ritmi della scuola;

• favorire la conoscenza degli spazi della scuola; • rilevare i bisogni specifici di apprendimento;

• individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione:

• programmare l’attività con l’insegnante che segue l’alunno straniero;

• valorizzare la cultura “altra”. Il protocollo di accoglienza della Scuola costituisce la base sulla quale verrà costruita una rete di raccordo ed integrazione delle istituzioni scolastiche e del Servizio Sociale del Comune. “Tutto ciò avrà il fine di garantire ad ogni alunno straniero il diritto fondamentale all’istruzione e alla promozione della propria personalità. Le scuole, possibilmente con azioni in rete, vorranno, pertanto, sollecitare o assecondare attivamente le iniziative degli Enti locali e/o di altri soggetti a livello istituzionale per l’adozione di misure di prevenzione, orientamento e controllo circa l’assolvimento dell’obbligo scolastico. Si rivela poi di fondamentale importanza l’instaurazione di un attento e proficuo rapporto tra le scuole e le famiglie dei minori iscritti, eventualmente facilitato dall’intervento di mediatori culturali e di operatori del volontariato sociale e di associazioni interculturali”.

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INCLUSIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Le legge n.170/2010 riconosce i disturbi specifici d'apprendimento, che possono costituire un ostacolo al processo educativo, e si propone il fine di garantire il pieno diritto all'Istruzione e il successo formativo degli allievi con detti disturbi, personalizzando l'insegnamento e avvalendosi di strumenti compensativi e misure dispensative. E’ importante che il bambino con DSA riceva un adeguato supporto nel percorso scolastico che tenga conto delle sue difficoltà e che derivi soprattutto da una efficace collaborazione tra scuola, famiglia e operatore sanitario. La diagnosi, che deve essere eseguita da un professionista esperto, consente di mettere in atto aiuti specifici, tecniche di riabilitazione e di compenso, nonché alcuni semplici provvedimenti della modifica della didattica a favore dei ragazzi con DSA e contenute nelle direttive Ministeriali (Prot. n. 4099/A/4 del 5/10/2004), come ad esempio la concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento di compiti, l'uso della calcolatrice e/o del computer. Tali provvedimenti devono poter essere utilizzati anche nei momenti di valutazione, compresi gli Esami di Stato (Legge 170 /10) - Art.2 Finalità: e) “Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti”; Decreto applicativo (n.5669/) - Art. 6 Forme di verifica e valutazione: “La valutazione scolastica, periodica e finale degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi pedagogico-didattici di cui ai precedenti articoli”; DPR N. 122 del 22.06.2009 - Regolamento della Valutazione -Art. 10 Valutazione degli alunni con DSA: “Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati, la valutazione e la verifica degli apprendimenti […] devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti idonei”. Per favorire una progettualità che risponda in modo mirato alle esigenze degli studenti con DSA, la nostra Scuola prevede la compilazione del "PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO STUDENTI DSA" (PDP). Per predisporre adeguati interventi personalizzati per un allievo con DSA occorre conoscere bene:

� Diagnosi (quale e quando) � Punti forti / Punti deboli � Stile cognitivo � Metodo di studio

Le scelte didattiche e i cambiamenti metodologici e di gestione che si devono fare per aiutare un alunno con DSA si rivelano utili a tutti gli allievi, perché rendono più efficace la pratica didattica, più consapevole il metodo di studio, più duraturi e profondi gli apprendimenti.

In favore degli alunni con DSA vengono attuati interventi individualizzati/personalizzati. Per didattica individualizzata si intende l’attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze, anche nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio. Le attività individualizzate possono essere svolte nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente. La didattica personalizzata, anche sulla base della Lg. 53/2003 e del DL. 59/2004, calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo; si può favorire, così, l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo consapevole delle sue preferenze e del suo talento. Le attività personalizzate possono essere

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svolte attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo di ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, ecc.) l’attenzione agli stili di apprendimento... Per le misure dispensative, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti:

� Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline.

� Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa. (a 30% in più secondo Linee guida)

� Organizzazione di interrogazioni programmate. � Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non

della forma. Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati:

� La sintesi vocale (lettura ascolto) � Il registratore (per gli appunti) � I programmi di videoscrittura con correttore ortografico � La calcolatrice � Altri strumenti tecnologicamente meno evoluti, quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.

Verifiche: � Verifiche brevi e frequenti, su porzioni di programma � Inserire item basati su linguaggi visivi � Lasciare alcuni esercizi facoltativi /dare più tempo � Nelle verifiche di storia, geografia… inserire domande aperte e test strutturati � Nelle verifiche di grammatica inserire elenchi dei termini specifici necessari o dare schemi,

formulari da consultare � Nel proporre test con risposta a scelta multipla fare attenzione alla lunghezza degli item.

INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Il Bisogno Educativo Speciale (BES) rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o apprenditivo che necessita di educazione speciale individualizzata e finalizzata all’ inclusione.

Dalla Direttiva del 27 dicembre 2012

“…ogni alunno, in continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

• Con la C.M. n.8 del 6 marzo 2013 vengono fornite le indicazioni operative che si completano con il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66;

• L’attivazione del GLI che assume la denominazione di Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), con il preciso compito di elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES.

• L’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e/o dispensative, nella prospettiva di inclusività di tutti gli alunni.

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• Redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

Le metodologie e le strategie didattiche devono essere volte a:

• ridurre al minimo i modi tradizionali di “fare scuola”; • sfruttare i punti di forza di ciascun alunno; • utilizzare mediatori didattici diversificati; • favorire attività di tipo laboratoriale; • far leva sulla motivazione ad apprendere.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEI MINORI ADOTTATI Il nostro Istituto ha aderito ad un Protocollo di buone prassi per l’accoglienza di minori adottati, il fine è quello di creare una rete di supporto, comunicazione e collaborazione fra scuola, famiglia, servizi preposti ed Enti autorizzati.

La scuola, nell’ottica dell’accoglienza e inclusione, assume un atteggiamento di disponibilità all’ascolto dei bisogni e di continua collaborazione con la famiglia per garantire adeguate modalità d’inserimento e di integrazione, utilizzando risorse e strategie condivise e agevolando il dialogo, la relazione e la cooperazione fra tutte le parti coinvolte.

INTEGRAZIONE NEL TERRITORIO In virtù dell’autonomia organizzativa e didattica l’Istituto intende:

• riconoscere la valenza formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla scuola; • dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali; • maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive; • integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali; • dimostrare attenzione e disponibilità alle proposte e programmare attività comuni.

Tutte le componenti della comunità scolastica sono perciò impegnate a favorire il rapporto fra la scuola e le altre agenzie educative del territorio, anche allo scopo di rendere la scuola stessa centro di promozione culturale, sociale e civile.

MODALITÀ D’ INTERAZIONE CON IL TERRITORIO

Ambito culturale

• Realizzazione di iniziative culturali rivolte a genitori, alunni e insegnanti, anche mediante intese, accordi o convenzioni con associazioni culturali e enti pubblici.

• Promozione della biblioteca come centro di ricerca e studio polivalente non solo per gli alunni ma per tutta la cittadinanza , anche in collaborazione con le circoscrizioni comunali.

• Uso degli strumenti informatici e delle tecnologie multimediali come veicolo di conoscenza e di connessione con altre realtà, anche attraverso la partecipazione a progetti nazionali e locali e la collaborazione con scuole superiori ad indirizzo tecnico-scientifico.

• Potenziamento dello studio delle lingue comunitarie, attraverso l’uso dei laboratori linguistici e degli strumenti informatici anche in rete locale.

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• Partecipazione ad attività culturali a livello locale, nazionale ed internazionale e confronto sull’attività di ricerca-azione con altre scuole.

• Giochi studenteschi sportivi. • Partecipazione a gare e concorsi esterni. • Divulgazione delle iniziative scolastiche e dei materiali didattici prodotti tramite il sito web

d’istituto.

Ambito metodologico

• Attività di ricerca ed esplorazione sul territorio • Lezioni in ambienti didattici decentrati (ambienti naturali, musei, cinema, teatro…)

COLLABORAZIONI CON ENTI PUBBLICI E PRIVATI DEL TERRITORIO Progetto Nazionale MIUR-CONI-CIP-PCM

“SPORT DI CLASSE” Primaria

Impegno congiunto del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per promuovere l’educazione fisica fin dalla scuola primaria e favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni. L’efficacia di interventi qualificati sull’attività fisica e la coordinazione motoria, permettono di diffondere tra i giovani l’idea che lo sport sia una sana abitudine quotidiana che favorisce un corretto stile di vita (direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità). Il progetto coinvolge tutte le classi di quarta e quinta).

Associazione culturale ed ambientale: “LE TERRE DI FEDERICO”

Percorsi finalizzati a promuovere le bellezze del territorio dell’Italia Meridionale con attività a carattere culturale ed ambientale attraverso viaggi d’istruzione.

Libreria “HAMELIN”

Percorsi di promozione alla lettura in forma animata e creativa.

Apulia FlavoursComunication (Cultura Alimentazione Sport)

Laboratori didattici e viaggi fuori classe.

Associazione culturale “Just immagine” Cinema a colazione

Progetto didattico di approfondimento filmografico di titoli vicini alla prospettiva dell’infanzia e dell’adolescenza e sociale. Attività finalizzate a sviluppare l'edutainment.

Cooperativa Re Artù (Religione Arte Turismo)

Valorizzazione, promozione e fruizione del patrimonio storico, artistico, culturale e gastronomico della città di Bitonto e del territorio pugliese.

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Social LAB

Percorso di educazione alimentare finalizzato a far comprendere in maniera giocosa le caratteristiche e le proprietà della frutta e della verdura.

Masseria didattica “Lama Balice”

Laboratori didattici finalizzati alla conoscenza delle attività agricole dei cicli produttivi e della biodiversità animale e vegetale.

Associazione culturale “Us Art Lab” Percorso di teatro: TEMPOFAVOLANDO

Coop. ULIXES

Percorsi di educazione ambientale e turismo sostenibile.

Artist Mind Production Musical e Show

Proposte spettacoli teatrali presso il Palaflorio di Bari

Associazione “Progetto Continenti”

Percorso di sensibilizzazione e raccolta fondi per i bambini dell’Etiopia.

AIRC

Sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca

MUSEO ARCHEOLOGICO “Fondazione De Palo-Ungaro”

Laboratori manipolativo-creativi

Appuntamenti annuali: Giornate dell’accoglienza finalizzate a favorire l’inserimento (classi prime Scuola Primaria e sezioni di Scuola dell’Infanzia)

� Festa dei nonni

� Festa del Natale

� Spettacoli di fine anno

� “Incontri” con il teatro, il cinema, il museo, il territorio per una continuità tra scuola e territorio.

SCUOLA INFANZIA

“Così… per Gioco” dell’ A.S.D. e Culturale “Laureati in Movimento” : a crescere bene si incomincia da piccoli.

Il percorso si avvale della presenza di esperti dell’A.S.D. e Culturale “Laureati in Movimento”, che incontreranno i bambini della S.I. affiancando l’insegnante. Sarà svolto dal 05/11/2018 al 31/05/2019 e coinvolgerà i bambini di 4 e di 5 anni di tutte le sezioni dei plessi Papa Giovanni XXIII, M.G.Murgolo e De Amicis e i bambini di cinque anni della sez. B del plesso Collodi. Percorso di educazione ludico-motoria che, prendendo le mosse dal gioco nelle sue molteplici forme e radici culturali, favorirà la piena integrazione tra i bambini, la socializzazione, la

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corretta condotta alimentare, l’acquisizione di un corretto stile di vita.

LIBRERIA HAMELIN

“A scuola … Ti racconto e ti InCanto” un laboratorio di sonorizzazione della fiaba presso la libreria e la scuola . Sarà svolto nel mese di marzo/ aprile, durante la compresenza delle insegnanti che adotteranno la flessibilità oraria. Plesso Papa Giovanni XXIII.

Progetto Comunale

“dell’ASSOCIAZIONE PANACEA”

Laboratorio di Musicoterapia, destinato a tutti i bambini di tutte le sezioni di Scuola Infanzia per un totale di 6 incontri.

Progetto Comunale di

EDUCAZIONE STRADALE

Percorso condotto da una vigilessa che coinvolgerà i bambini di cinque anni, per un totale di tre incontri di un’ora ciascuno, per ogni plesso di S.I.

FILOSOFIACOIBAMBINI

Approccio alla didattica filosofica che stimola la riflessione e la logica.

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PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA

FORMATIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA A.S. 2018/19

Le attività curriculari si integrano da diversi anni con progetti di particolare rilevanza. Essi offrono la possibilità di incontro con persone, ambienti e linguaggi nuovi costituendo occasioni formative uniche di apertura al territorio e alle sue risorse. I progetti, in parte comuni a tutte le Scuole dell’Istituto, in parte differenziati per plesso e/o per classi afferiscono nell’insieme alle seguenti principali aree:

1. Legalità 2. Continuità 3. Educazione ambientale 4. Potenziamento / inclusione

Alla loro realizzazione contribuiscono, inoltre, le uscite sul territorio, le visite d’istruzione, la fruizione di spettacoli teatrali e la partecipazione ai concorsi che ciascun team docente programma ad inizio anno scolastico per le proprie classi. Ogni progetto, accompagnato da una scheda completa nella declinazione degli obiettivi, nella metodologia, nella documentazione e verifica, è parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa.

Progetti PTOF 1 C.D. “N. Fornelli” - Ampliamento dell’Offerta Formativa a.s. 2018/19

PROGETTI DI CIRCOLO

TITOLI

CLASSI FINALITA’/OBIETTIVI

“IO LEGGO PERCHÉ”

Scuola Primaria e

Infanzia

Sensibilizzare e promuovere la lettura.

Rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa e

riconosciuta.

Ampliare il patrimonio librario della biblioteca

scolastica dell’Istituto.

“CODEWEEK”

*Scuola Primaria -Stimolare gli alunni all’apprendimento del problem

solving,del coding e del pensiero computazionale

CONTINUITA’

“L’AQUILONE DELL’AMICIZIA”

-Bambini di 5 anni

dei 4 plessi:

“De Amicis,

“M. Murgolo”, “Papa

Giovanni XXIII”,

“Collodi” e bambini

delle classi prime.

-Favorire il coinvolgimento degli alunni in

comportamenti e relazioni sociali costruttivi.

-Promuovere percorsi di crescita in un contesto di

convivenza civile e democratica.

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“SALVIAMO L’ARCOBALENO”

-Bambini di 5 anni

dei 4 plessi:

“De Amicis

“M. Murgolo”

“Papa Giovanni

XXIII”

“Collodi”

Classi quinte

-Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e

d’identità.

-Consentire ai bambini un approccio alla scuola

primaria che li faccia sentire parte attiva della

comunità scolastica.

-Progettare e realizzare lavori di gruppo in un clima di

reciproca collaborazione.

ANZIBAM

Scuola Infanzia e

Primaria

-Favorire relazioni efficaci tra bambini e anziani.

NATALE IN … CANTO! (Extracurricolare per la Scuola dell’Infanzia e Primaria)

SCUOLA INFANZIA:

Plesso “De Amicis”

Plesso “M. Murgolo”

Plesso “Papa Giovanni

XXIII”

Plesso “Collodi”

NATALE IN … CANTO!

SCUOLA PRIMARIA: Classi prime

seconde, terze

quinte

-Accogliere la diversità attraverso i valori del rispetto

e della tolleranza.

-Promuovere l’educazione alla legalità e alla

solidarietà. -Comprendere che la diversità è una

ricchezza

-Assumere atteggiamenti di accoglienza e di

inclusione nei confronti dell’altro.

-Riconoscere alcuni linguaggi simbolici (il presepe,

canti, festa) tipici del vissuto religioso.

-Vivere il messaggio natalizio come momento ricco

di esperienze da condividere

PROGETTI CURRICOLARI - Scuola Primaria

TITOLI (tempo di attuazione)

CLASSI FINALITA’/OBIETTIVI

“LEGGER…MENTE”

2^A -Essere motivati alla lettura

“TUTTI IN SCENA”

2^A

-Imparare ad esprimersi con la voce e con il corpo.

-Sviluppare competenze sociali e civiche.

“CODING@SCUOLA

2^A -Sviluppare le abilità di lavoro di gruppo,

l’attenzione, la concentrazione e la memoria.

-Sviluppare il pensiero creativo divergente.

-Incrementare le competenze logiche e decisionali.

Progetto di Scienze:

“MI TRASFORMO”

Interclasse di terza

-Conoscere le varie fasi del metodo scientifico

sperimentale.

32

Progetto Accoglienza :

“IL FIORE DELLA GENTILEZZA” Progetto lettura:

“I libri ali per volare” Progetto recupero e

supporto alla classe.

Progetto legalita’:

QUATTRO PASSI IN COMPAGNIA TRA…DIRITTI, DOVERI, RESPONSABILITA’

Interclasse di quarta

-Conoscere le regole che permettono il vivere

comune, spiegarne la funzione e rispettarle.

-Analizzare gli elementi di una storia e le relazioni di

causa-effetto.

-Esplorare le potenzialità di una storia attraverso la

lettura espressiva e la drammatizzazione.

-Sviluppare la consapevolezza che l’ambiente

scolastico è luogo deputato alla lealtà, al rispetto, alla

gentilezza, alla solidarietà e all’accoglienza delle

diversità.

“CONOSCERE BITONTO”

4^C -Conoscere il territorio bitontino.

“EMOZIONI TRA LE RIGHE”

5^A -5^B -5^C -5^D

5^E -5^F -5^G

-Vivere il libro come strumento di ricerca, di gioco, di

approfondimento, di conoscenza.

“CANTIAMO INSIEME”

5^B - 2^A Utilizzare la voce e gli strumenti musicali

PROGETTI EXTRACURRICULARI - Scuola Primaria

TITOLI (tempo di attuazione)

CLASSI FINALITA’/OBIETTIVI

“TEMPOFAVOLANDO”

1^ C

1^ D

-Promuovere la sensibilizzazione all’ascolto, potenziando la

creatività e la capacità di comunicare.

“IL MARE NASCONDE LE STELLE” (Progetto curricolare ed

extra)

2^F

-Approfondire lo studio delle tecniche e delle metodologie

delle arti drammatiche, uso della voce e movimento

scenico.

- Favorire un percorso di studio interdisciplinare avendo

come focus il VALORE DELL’AMICIZIA e la DIVERSITA’.

“PASSEGGIANDO NELLA PREISTORIA”

3^E – 3^F

- Saper ricercare fonti.

- Saper elaborare nuove conoscenze e trasferirle per nuove

competenze.

“A TEATRO CON …IL PICCOLO PRINCIPE”

4^A

-Sviluppo della conoscenza di sé.

-Sviluppo di capacità creative, espressive, motorie e di

ascolto.

“IL GRANDE GIGANTE GENTILE VA IN SCENA”

4^B -Acquisire la coscienza della propria dimensione

emozionale per sviluppare la consapevolezza del valore

della persona e della solidarietà.

“LA MERAVIGLIA DEL NATALE”

4^C -Sviluppare rapporti di inclusione e legalità, di amicizia e

condivisione.

“CRESCERE IN MUSICA”

4^D -Favorire la capacità di ascolto e la comprensione dei

fenomeni sonori e dei messaggi musicali.

33

“LeggiAMO… operiAMO…insceniAMO”

4^E

-Favorire l’acquisizione di nuove competenze linguistiche.

-Potenziare la capacità di ascolto, le capacità creative ed

espressive.

-Potenziare e rafforzare la conoscenza del sé e dell’altro.

-Educare al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla

cooperazione.

“INCONTRO CON L’ALTRO”

5^A

5^C

5^E

5^F

5^G

3^A

3^B

-Accettare e rispettare l’altro.

-Promuovere la capacità di socializzare e integrare.

-Partecipare a scambi comunicativi in modo pertinente ed

adeguato alla situazione.

-Esprimere vissuti ed emozioni in modo sempre più

adeguato.

-Essere disponibili al confronto e rispettare le opinioni

altrui.

-Sviluppare l’accoglienza.

“TEATRO A SCUOLA”

5^B

-Imparare ad esprimersi con la voce ed il corpo.

-Imparare a stare insieme rispettando le regole.

PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA NELLA SCUOLA INFANZIA

PROGETTI CURRICULARI CON ESPERTI Scuola Infanzia

PLESSO PAPA GIOVANNI XXIII :

1)Filosofiacoibambini I laboratori coinvolgeranno i bambini di 4 anni

2)Progetto “A scuola…Ti racconto e ti InCanto”. Sarà svolto nel mese di marzo/ aprile, durante la

compresenza delle insegnanti che adotteranno la flessibilità oraria.

PLESSO DE AMICIS : 1)Filosofiacoibambini.. Il progetto è diretto ai bambini di cinque anni e si svolgerà durante la

compresenza delle insegnanti, adottando eventualmente la flessibilità oraria. Si realizzerà nella

seconda parte dell’anno scolastico.

PROGETTI EXTRACURRICULARI - Scuola Infanzia A.S. 2018/2019

TITOLI

(tempo attuazione)

PLESSI

FINALITA’/OBIETTIVI

“FESTEGGIAMO INSIEME”

Plesso “De Amicis” -Usare linguaggi espressivi differenti per

trasmettere emozioni e sentimenti.

“UN MONDO SENZA CONFINI”

Plesso “M. Murgolo”

-Favorire percorsi di gruppo atti alla costruzione

di rapporti positivi con gli altri.

“CANTA…FAVOLANDO”

Plesso “Papa Giovanni

XXIII”

-Conoscere, rispettare e amare l’ambiente e il

proprio territorio.

“IL FESTIVAL DEI COLORI”

Plesso “Collodi”

(bambini di 5 anni)

-Interagire con gli altri nei giochi di movimento,

nella musica, nella danza e nella comunicazione

espressiva.

34

1-2-3- JUMPING

PLESSO “De Amicis”

(Bambini di 4 e 5 anni

sez. B)

-Migliorare le capacità di ascolto, di attenzione, di

comprensione e di memorizzazione.

-Acquisire gli elementi

lessicali del nuovo codice linguistico.

-Saper utilizzare i vocaboli legati alla realtà

quotidiana del bambino.

PROGETTI AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA Visite guidate e i viaggi d’ istruzione

1. Progetti area a rischio – se banditi

2. Progetto “La Filosofiacoibambini” – laboratori di formazione per la Scuola Primaria e dell’Infanzia

3. Progetti Lingua Inglese alunni sc. Primaria-Infanzia (finanziamento delle famiglie) eventuali 4. Progetto Sport di Classe promosso da MIUR, CONI e CIP destinato agli alunni delle classi 4 e 5

della scuola Primaria. 5. Progetti Piani di Miglioramento (anche in rete) 6. Progetto “Così per gioco” attività complementare di educazione fisica per primaria e infanzia

7. Programma “Frutta e verdura nelle scuole” anno scolastico 2018/19 destinato agli alunni della

scuola primaria su autorizzazione e finanziamento

8. POFT: Piano dell’Offerta Formativa Territoriale - su nuova proposta dell’Ente Locale alunni

primaria e infanzia.

9. Piani Integrati PON FSE 2014-2020:

• Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE).Obiettivo

Specifico 10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto

dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff.

Azione 10.2.1 Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia (linguaggi e multimedialità –espressione creativa

espressività corporea);

Azione 10.2.2. Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue

straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi, ecc.).

PON FSE - COMPETENZE DI BASE IN CHIAVE INNOVATIVA

TITOLO PROGETTO:“ARCOBALENO DELLE EMOZIONI “ (SCUOLA INFANZIA)

PROGETTO

SCUOLA INFANZIA

MODULI

3

FINALITÀ/OBIETTIVI

DESTINAT

ARI

PON FSE Asse I –

Istruzione – FSE

Ob. Specifico 10.2.

Azione 10.2.1.

“ARCOBALENO DELLE

1 - EMOZIONI IN GIOCO (Linguaggi)

- Imparare a riconoscere le emozioni

che si provano, attraverso le

occasioni e il piacere di creare,

sperimentare e inventare situazioni

di gioco e di scoperta.

- Stimolare, attraverso attività di

gruppo, a saper stare con gli altri

divertendosi nel rispetto

35

2 - GIOC’ARTE

SCUOLA INFANZIA

Potenziamento

delle

competenze di base in chiave innovativa a

supporto

dell’offerta

formativa

EMOZIONI “

3 - 'CREATIVA...mente...ARTISTI'

reciproco e comunicando non solo

con il linguaggio verbale, ma anche

attraverso il corpo e le arti creative

- Accrescere il bagaglio culturale dei

bambini fornendo nuovi stimoli e

aprendo nuovi orizzonti

- Sviluppare il piacere di esprimersi

liberamente attraverso l'uso del

colore

- Acquisire scioltezza, fiducia e

sicurezza nelle proprie potenzialità,

espressive, creative e manuali.

- Sviluppare la capacità di

osservazione, affinando di

conseguenza la capacità, percettiva.

- Sviluppare un atteggiamento di

accettazione e valorizzazione del

punto di vista dell’altro e delle

sue capacità espressive.

20alunni

anni 5

• PON FSE Asse I – Istruzione – FSE Ob. Specifico 10.2. Azione 10.2.2. Potenziamento delle competenze di base in chiave innovativa a supporto dell’offerta formativa SCUOLA PRIMARIA

Titolo progetto “Cre…ATTIVA… mente INSIEME” SCUOLA PRIMARIA

MODULI 4

FINALITA’ DESTINATARI

1 “C’era una volta… un LIBRO”

(italiano)

-Sviluppare il gusto della lettura come esigenza di

vita quotidiana, come fonte di piacere, di

arricchimento culturale e di crescita personale

- Educare al piacere dell’ascolto, alla condivisione e

al confronto

- Fornire al bambino le competenze necessarie per

realizzare un rapporto attivo-creativo e costruttivo

con il libro

- Formare la persona sotto l'aspetto cognitivo,

affettivo- relazionale e sociale in sinergia

con gli attuali sistemi multimediali

2- LA “BOTTEGA” DELLA MATEMATICA

(matematica)

- Incentivare il gusto per la matematica, attraverso

esperienze significative,

comprendendo l’utilità nella vita pratica

- saper applicare le conoscenze e competenze in

contesti quotidiani allo scopo di compensare

svantaggi culturali, economici e sociali

-sviluppare le capacità astrattive e deduttive

- favorire l’autonomia operativa e il pensiero critico

- sviluppare dinamiche relazionali per lavorare in

gruppo

Sviluppare l’interazione tra sapere teorico e

pratica, attività laboratoriale e apprendimento

informale

PRIMARIA

20 alunni

36

3- “OFFICINE DEGLI AROMI”: PERCORSO

ECOLOGICO-NATURALISTICO

(Scienze)

- Stimolare l’osservazione, l’attenzione e la capacità

di discernimento

- Favorire la valorizzazione di ogni forma di

intelligenza e il riconoscimento positivo delle

differenze e loro convivialità

- Offrire occasioni in cui poter sperimentare

concretamente un senso di auto-efficacia e pro -

positività verso lo studio in generale

- Stimolare il rispetto delle regole del gruppo,

valorizzando forme di comportamento adeguato e

la capacità cooperativa

Favorire la creatività, l’autonomia, e la

partecipazione attiva e condivisa

4- Windows on CLIL:

Content and Language Integrated Learning

(Inglese)

1.Sviluppare negli alunni una migliore padronanza

della lingua straniera attraverso lo

studio in L2 di contenuti disciplinari in situazioni di

apprendimento “reale”.

2.Formare ad una conoscenza "complessa" e

“integrata” del sapere.

3.Educare ad un approccio interculturale del sapere.

- Migliorare le competenze linguistiche e le abilità di

comunicazione nella lingua orale, attraverso

l'aumento del tempo di esposizione alla lingua.

- Aumentare la propria motivazione verso le lingue e

le materie non linguistiche apprese.

- Accrescere l' apertura personale sull’Europa e il

mondo.

- Accrescere la conoscenza interculturale, il rispetto

e l’accettazione di altre

***********************************

• PON FSE - Competenze di cittadinanza globale Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per

l’apprendimento” 2014- 2020. Avviso 3340 del 23/03/2017 “Potenziamento delle competenze di cittadinanza globale” Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo Specifico 10.2

Miglioramento delle competenze chiave degli allievi.

Azione 10.2.5 Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali

Sottoazione 10.2.5.A Competenze trasversali.

TITOLO PROGETTO: “Conoscere... per fare... per essere... CITTADINI DEL MONDO”

PROGETTO SCUOLA PRIMARIA

MODULI 5

FINALITA’ DESTINATARI

PON FSE Asse I –

Istruzione – FSE

Ob. Specifico

“Conoscere, fare, essere…

1-

Facciamo pace con il cibo

(cl 4^-5^)

-Prendere consapevolezza

dell'importanza della cura della propria

persona

-Fornire le linee guida per una sana

alimentazione

-Far acquisire abitudini alimentari sane

stimolando l'abbandono di

comportamenti errati.

20 alunni

Per modulo

37

10.2. Azione 10.2.5.

SCUOLA

PRIMARIA

10.2

Miglioramento

delle

competenze

chiave degli

allievi.

10.2.5 Azioni

volte allo

sviluppo delle

competenze traversali

CITTADINI DEL MONDO”

2- A scuola con gusto (cl1^-2^)

3-

Giochiamo Insieme (cl 1^-2^)

4-

Sportivi… Insieme

(cl 3-4-5)

5- “ORO BLU… risorsa preziosa comune” (cl 3^ 4^ 5^)

-Indirizzare ad un più generale

atteggiamento eco-sostenibile nei

confronti delle risorse del Pianeta

-Prendere consapevolezza del ruolo che

ha una corretta alimentazione

-Migliorare progressivamente la

conoscenza e la consapevolezza della

propria identità corporea e la cura della

propria persona (star bene);

-essere consapevoli delle opportunità

offerte dal gioco e dallo sport per lo

sviluppo di abilità prosociali (stare

insieme);

-riconoscere nell’attività motoria e

sportiva i valori etici alla base della

convivenza civile (star bene insieme);

-Sviluppare atteggiamenti e

comportamenti responsabili,

rispettosamente ecosostenibili e solidali

-riflettere sul concetto di cittadinanza

-educare al rispetto e all’accettazione del

“diverso da sé”

-riconoscere l’importanza dell’acqua per

l’equilibrio dell’ecosistema e per la vita

dell’uomo

-avvicinarsi a un consumo consapevole e

responsabile dell’acqua in un’ottica di

sostenibilità

-apprezzare la natura, l’ambiente e

prendersi cura dei propri spazi di vita

-creare attenzione alla coerenza fra il

sapere e l’agire, per realizzare una vera

educazione ambientale che si esprima in

comportamenti corretti

************************

11. Progetto “WEL.COM.E. Lab Laboratori di Welfare di/per Comunità Educanti”

Finanziato da Impresa sociale Con i Bambini - Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile -

Bando “Nuove generazioni”

FINALITA’ Promuovere processi e modelli di partecipazione in ambito educativo e sociale, per minori in fascia d’età 5-11 anni in contesti caratterizzati da periferizzazione in ambito urbano, sociale ed economico.

OBIETTIVI -Potenziare le competenze dei minori attraverso attività laboratoriali in ambito educativo e formativo,

rinforzando le competenze digitali e STEM;

-Promuovere e la valorizzare le comunità educanti, attraverso:

• percorsi e servizi di supporto alla genitorialità

• interventi di contrasto all’esclusione sociale ed economica.

PERCORSI educativi e formativi, rivolti ai bambini del nostro Istituto partner del progetto aperti al

contributo di tutte le comunità educanti.

L’intervento progettuale è stato strutturato in tre laboratori, come di seguito dettagliato:

38

‘EDU Lab’ - LA CITTÀ DEI PICCOLI Descrizione: percorso di urbanistica partecipata, dedicato all’elaborazione della visione di città e focalizzato su:

- spazi verdi

- luoghi di aggregazione

- mobilità

- la città del colore.

Obiettivi del percorso sono:

• agire sulla motivazione per contrastare l’abbandono scolastico;

• rafforzare il ruolo della scuola e di tutti gli attori del processo educativo;

• sviluppare il senso di riappropriazione degli spazi comuni;

• promuovere le competenze cognitive e non dei minori, anche in chiave di futura occupabilità.

OUTPUT: - applicazione digitale di progettazione urbanistica simulata, basata sul pensiero

computazionale e sul coding (mediante l’utilizzo di software dedicati).

- workshop di progettazione urbanistica partecipata

‘EDU Lab’ -‘U MEST D’ASC’. Descrizione: percorso di educazione ambientale focalizzato su:

- rifiuti e riciclo creativo;

- valorizzazione delle sapienze artigianali contadine

- orto intergenerazionale

Nel corso dei laboratori ci si potrà avvicinare, attraverso il coinvolgimento di anziani e “maestri artigiani” alla

conoscenza degli antichi mestieri, degli ambienti naturali locali, delle produzioni agricole tipiche.

OUTPUT: - esposizione temporanea allestita negli ambienti scolastici e aperta a tutte le comunità

cittadine, con gli studenti nel ruolo di guide e narratori;

- attivazione di Gruppi di Acquisto Solidale per la ‘vendita’ dei prodotti del riciclo creativo

e per le eventuali eccedenze di produzione dell’orto scolastico.

‘EDU Lab’ - ‘T.EX. – TIME’SEXPLORERS. Descrizione: percorso storico-culturale di conoscenza e valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico e culturale

locale. La conoscenza delle realtà archeologiche, artistiche e socio–culturali, è un momento importante per la

comunità in quanto si “ riappropria” delle sue tracce, attraverso la ricostruzione storica dei momenti che ne

hanno segnato il divenire nel tempo.

Obiettivo dell’azione è quello di:

• costruire percorsi e strumenti didattici mirati,

• realizzare strategie euristiche fondate sul recupero del patrimonio culturale sociale-storico del

territorio, conoscere, recuperare e valorizzare gli aspetti della tradizione,

• costituire poli museali permanenti come luogo di testimonianza del patrimonio locale e come centro

vivo di partecipazione e di ricerca, per rendere viva l’ identità storica della comunità ed attuare il

legame tra l’esperienza passata e la contemporaneità.

OUTPUT: - applicazione digitale di itinerari culturali, storico-archeologici e ambientali basati sul

pensiero computazionale e sul coding.

39

******************************

12. PROGETTI REGIONALI

Piano Strategico Per La Promozione Della Salute Nella Scuola TITOLO DEL PROGETTO: ARMONIE PER LA SALUTE A SCUOLA

FINALITA’ Diffondere le diverse espressioni musicali al fine di favorire il benessere scolastico e prevenire e/o ridurre il

disagio giovanile.

OBIETTIVI Formare ed informare il personale docente della scuola sulle possibilità che “El Sistema” Abreu offre nella

prevenzione del disagio e integrazione sociale e personale per un benessere diffuso; creare orchestre e cori

infantili .

DESTINATARI: alunni scuola primaria di età 6 -11 anni

LA METODOLOGIA: La metodologia è quella collaudata della didattica reticolare MusicaInGioco e della peer-

education utilizzate dal Sistema delle Orchestre infantili ispirato al metodo Abreu. L’attività musicale è intesa,

come “motore di sviluppo” della sicurezza individuale e della capacità di integrarsi con gli altri e, in senso più

generale, come mezzo per promuovere e sviluppare la capacità di “star bene insieme”.

VERIFICA/VALUTAZIONE

Verifiche in itinere e finali

******************************

TITOLO PROGETTO - OSPITALITÀ MEDITERRANEA

FINALITA’ Favorire l’adozione di stili di vita salutari e promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skill,)

nella popolazione scolastica. Il bambino, reso consapevole dei propri comportamenti alimentari e stile di vita,

attraverso l’esperienza diretta che lo coinvolgerà dal punto di vista emotivo, percettivo e cognitivo, è il

protagonista del processo di apprendimento.

OBIETTIVI Favorire stili di vita salutari e promuovere il potenziamento dei fattori di protezione nei bambini.

DESTINATARI Alunni tra i 6 e gli 11 anni

METODOLOGIA Didattica innovativa che attraverso un approccio esperenziale (compito di realtà) favorirà l’esplorazione del

mondo del cibo da diverse angolature così da incidere sui comportamenti e stili di vita in direzione della

promozione della salute. Brainstorming, discussioni, confronti, giochi, escursioni.

VERIFICA/VALUTAZIONE Verifiche in itinere e finali

*********************************

13. TITOLO PROGETTO – POLIBRIS- COMUNE BITONTO POR FESR PUGLIA 2014/2010 – Asse VI – tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali. Poli Librari innovativi specialistici Il progetto Polibris mira a costituire un sistema diffuso e specializzato di contenuti librari tradizionali e di

contenuti tecnologicamente avanzati…

Il progetto permetterà di realizzare un sistema policentrico costituito da 7 luoghi con vocazioni differenti di

cui la Biblioteca Comunale Rogadeo è il solo luogo già in funzione:

40

• Un centro biblioteca/mediateca/spazio tecnologico dedicato all’infanzia, alle famiglie e alle giovani

generazioni, ubicato presso il 1° C.D. “N. Fornelli”…

La biblio-ludo-mediateca sarà organizzata nelle aule del primo piano della scuola Fornelli e sarà allestita con

le seguenti forniture:

- Video proiettore e Avatar Multimediali

- Virtual BOX

- Desk Touch AR

- Touch WEB TV

- Postazioni WEB

- Diffusione Sonora

ATTIVITÀ POTENZIAMENTO Scuola Primaria

Nel nostro Istituto si svolgono, nelle ore di contemporaneità, attività progettuali di recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità di base: didattica compensativa, laboratoriale, prevenzione delle difficoltà di linguaggio.

ARTICOLAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA

L’azione educativa e didattica si esplica soprattutto attraverso la programmazione collegiale, declinata nelle singole progettazioni disciplinari, dove gli insegnamenti sono coordinati, integrati ed arricchiti.

I gruppi di lavoro elaborano i piani di lavoro basandosi sulle Indicazioni Nazionali, armonizzandoli con le finalità individuate nel presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Curricolo di base della scuola dell'infanzia

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

La progettazione annuale è stata elaborata dalle docenti tenendo conto delle grandi finalità enunciate dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia:

- Consolidare l’identità: imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in ambiente con relazioni sociali allargate, conquistare sicurezza, stima e fiducia in se stessi, ricoprire ruoli diversi e diverse forme di identità personale e culturale connessa alle differenze dei sessi e alla comprensione di altre culture.

- Sviluppare l’autonomia: capacità di orientarsi, di compiere scelte, di scoprire e interiorizzare valori, di pensare liberamente, di fare da sé e saper chiedere aiuto, di esprimere con diversità di linguaggi stati d’animo ed emozioni e sentimenti e assumere atteggiamenti via via più responsabili.

- Acquisire competenze: consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive; produzione ed interpretazione di messaggi, sviluppo di capacità cognitive e valorizzazione di intuizioni, immaginazione ed intelligenza creativa, sviluppare l’attitudine a fare domande, a riflettere, a negoziare i significati.

- Avvio alla cittadinanza: essere in grado di scoprire gli altri, i loro bisogni, rispettando il pensiero e il punto di vista dell’altro avviando relazioni e dialoghi in modo da porre le

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fondamenta di un ambito mentale democratico, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo – uomo, uomo – natura.

Le insegnanti si organizzano e scelgono l’itinerario più opportuno per consentire ai bambini il miglior conseguimento dei risultati attraverso azioni educative atte a:

• motivare il bambino attraverso esperienze dirette, sia all’interno che all’esterno del contesto scolastico;

• approfondire ed analizzare eventi e problemi, per scoprire e costruire insieme il significato, il senso, le ragioni degli accadimenti e delle cose;

• promuovere la conquista dell’autonomia personale;

• sollecitare le prime forme di rielaborazione delle esperienze, attraverso la formulazione di previsioni, di congetture, di ipotesi, affinché ciascuno impari a mettere a confronto le proprie idee, a rivederle, a migliorarle e a verificarle insieme ai coetanei;

• favorire la rielaborazione cognitiva attraverso i sistemi simbolico – culturali;

• promuovere competenze sensoriali, motorie, linguistiche, cognitive, di riorganizzazione delle esperienze.

I traguardi di sviluppo delle competenze, previsti nella progettazione, sono suddivisi per livelli di età, in relazione ai seguenti Campi di Esperienza:

� IL SÉ E L’ALTRO � IL CORPO IN MOVIMENTO � IMMAGINI,SUONI,COLORI � DISCORSI E LE PAROLE � LA CONOSCENZA DEL MONDO

METODOLOGIA

Per consentire a tutti i bambini di conseguire i Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze, è necessario che la scuola sia su misura di bambino, permeata da un clima sociale positivo in cui vi sia ascolto, attenzione ai bisogni di ognuno e tempi distesi. Particolare attenzione si presterà al gioco, al movimento, all’espressività e alla socialità. Saranno accolte, valorizzate ed estese le proposte dei bambini, le loro curiosità e suggerimenti, creando occasioni per stimolare e favorire in tutti degli apprendimenti significativi. Alla base del nostro “agire quotidiano” ci sarà pertanto un’intenzionalità didattica mirata alla valorizzazione delle seguenti metodologie:

Il gioco: risorsa privilegiata attraverso la quale i bambini si esprimono, raccontando ed interpretano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. L’esplorazione e la ricerca: le esperienze promosse faranno leva sulla originaria curiosità del bambino e verranno attivate attraverso le attività laboratoriali, in un clima di esplorazione e di ricerca dove i bambini confrontano situazioni, pongono problemi, costruiscono e verificano ipotesi. Si darà ampio rilievo al “fare” e “all’agire” dei bambini, alle esperienze dirette, al contatto con la natura, con le cose che li circondano, con l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le loro proposte e iniziative. La vita di relazione: l’interazione con i docenti e con gli altri bambini favorisce il gioco simbolico,

42

facilita lo svolgimento delle attività didattiche, sollecita a dare e a ricevere aiuto e spiegazioni. E’ necessario però avere un’attenzione continua ai segnali inviati dai bambini, soddisfacendo i loro continui bisogni di sicurezza e gratificazione. Riteniamo che la dimensione affettiva sia una componente essenziale nel processo di crescita di ognuno, affinché il bambino acquisti autostima, maturi gradualmente la propria identità nel confronto con l’altro, imparando a rispettare il prossimo e a condividere le regole. La mediazione didattica: per consentire a tutte le bambine e i bambini di raggiungere i traguardi programmati, è necessario organizzare in maniera intenzionale e sistematica gli spazi e l’uso dei materiali, sia informali che strutturati, da manipolare, esplorare, ordinare ecc. La sezione: è il luogo privilegiato per le esperienze affettive di socializzazione e di introduzione globale alle tematiche programmate; la sicurezza e la familiarità che questo ambiente trasmette al bambino aiuta a facilitare ogni forma di apprendimento. L’intersezione: è il luogo delle esperienze educativo-didattiche realizzate per gruppi omogenei; permette al bambino di confrontarsi e di socializzare con figure diverse dai propri insegnanti e compagni di sezione; offre maggiori stimoli per conseguire degli apprendimenti significativi. I laboratori: ogni bambino diventa autore e protagonista dell’attività didattica proposta nel laboratorio; tale esperienza è limitata nel tempo, ma risulta utilissima per la conquista dell’autonomia, la maturazione dell’identità e lo sviluppo della competenza. Le uscite didattiche: integrano ed approfondiscono gli apprendimenti avvenuti nella sezione, nell’intersezione e nei laboratori perché il bambino si trova ad operare a contatto diretto con la realtà. L’organizzazione dei Tempi e degli spazi: lo spazio, attentamente e consapevolmente organizzato, è elemento rassicurante che contiene, permette libertà d’uso e garantisce il movimento. E’ cura delle insegnanti, predisporre un ambiente accogliente e rassicurante, percettivamente invitante e stimolante, con angoli che richiamino al vissuto - gioco simbolico - atti a creare una continuità emozionale (scuola – casa); angoli con oggetti, giochi, materiali strutturati e didattici per il gioco e le attività individuali e/ o di gruppo, per le attività espressive e manipolative; spazio per le attività motorie; spazio dedicato alla lettura e alla conversazione. Spazi interni ed esterni come il giardino, organizzati per lo svolgimento di attività specifiche e spazi dedicati alle attività laboratoriali. Spazi interni alla sezione dedicati alla pulizia personale, al momento conviviale del pranzo e della merenda e lo spazio adeguatamente allestito per il riposo. Anche la scansione dei tempi è parte essenziale del contesto educativo. Il tempo costituisce da sempre una dimensione complessa e ricca di significati. La giornata scolastica è anch’essa scandita dal tempo in modo indicativo, modulabile e non rigido. Tale organizzazione, permette di mantenere una struttura per sezione e di realizzare ampi momenti di eterogeneità, fondamentali per la socializzazione, la conoscenza, la comunicazione e la relazione. Le insegnanti hanno cura di determinare il tempo, il ritmo della giornata scolastica tenendo conto delle finalità proprie della scuola dell’infanzia, proponendo un equilibrato e armonico alternarsi di attività fra momenti intensi e momenti distesi (attività libera e strutturata; esperienze individuali o di gruppo..). Le attività ricorrenti di vita quotidiana, infine, opportunamente programmate e agite, offrono ai bambini la possibilità di interiorizzare la scansione del tempo e assumono un significato rassicurante nella giornata scolastica.

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VALUTAZIONE DOCUMENTAZIONE

L’osservazione sarà effettuata in ogni momento della giornata e permetterà ai docenti di rilevare la qualità dell’interazione tra i bambini e le proposte formative. L’attività di osservazione consentirà di verificare i livelli delle abilità e delle conoscenze, per sostenere e sviluppare l’apprendimento dei bambini L’ osservazione permetterà alle insegnanti di progettare interventi che rispondano realmente ai bisogni specifici di ciascun bambino. La valutazione assumerà una funzione formativa e accompagnerà i processi di apprendimento/formazione, in un quadro aperto e dinamico, in continuo miglioramento.

USCITE CULTURALI, VIAGGI DI ISTRUZIONE E MOMENTI DI FESTA

FINALITA’ GENERALI La scuola considera i viaggi d’istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, le lezioni con esperti, le visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, europei, a campionati o gare sportive, i gemellaggi con scuole estere parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. Esse verranno effettuate con la collaborazione di tutti i docenti e sono parte integrante del PTOF e della progettazione didattica in quanto sono finalizzati a promuovere il contatto diretto con i diversi aspetti della realtà culturale, sociale, ambientale, economica e storica del proprio o di altri territori. Le visite guidate, i viaggi di istruzione e gli scambi culturali costituiscono iniziative complementari delle attività istituzionali di istruzione e formazione della scuola, sono coerenti con gli obiettivi educativi e didattici del corso di studi e devono essere capaci, per spirito e modalità organizzative, di suscitare l’interesse degli alunni in relazione anche alla fascia di età, alle provenienze non hanno, quindi, finalità meramente ricreative o di evasione dagli impegni scolastici. La loro caratteristica comune è quella di integrare la normale attività della scuola con la formazione generale della personalità degli alunni. Le visite e i viaggi sono considerati esperienze di apprendimento e occasioni di crescita degli alunni; richiedono, pertanto, una progettazione articolata e coerente con l’attività didattica e formativa dell’ Istituto. Fondamento di queste iniziative saranno quindi:

• le motivazioni culturali • le motivazioni didattico - educative indicate dai docenti nella programmazione annuale. In considerazione di ciò, deve essere favorita la partecipazione di tutti gli alunni alle iniziative programmate. È fondamentale prevedere, nello spirito della progettazione propria di ogni esperienza formativa, un momento finale di verifica e valutazione, elaborato attraverso la compilazione di una sintetica scheda di monitoraggio che consenta l’elaborazione dei dati e la relativa socializzazione finale.

44

LA VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE La valutazione è da considerarsi come momento sia formativo che conclusivo dell’attività didattica di cui rappresenta un fondamentale sostegno; viene strutturata secondo i criteri generali e specifici individuati, rispettivamente, dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Classe; i singoli docenti quindi, in seno ai dipartimenti, rielaborano i criteri in base alla specificità della propria disciplina. La VALUTAZIONE è pertanto coerente con:

- L’offerta formativa delle istituzioni scolastiche. - La personalizzazione dei percorsi - Le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee Guida di cui ai decreti del Presidente

della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89

La valutazione è effettuata dai docenti nell’esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell’Offerta formativa.

LA VALUTAZIONE

OGGETTO

- Il processo formativo - I risultati di apprendimento - Il comportamento

(comma 3 art.1 DPR 122/09 e D.L. 62, 13 aprile 2017)

FINALITA’

- Ha una valenza formativa ed educativa; - Concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo; - Documenta lo sviluppo dell’identità personale; - Promuove la tovalutazione di ciascuno in relazione alla acquisizione di

conoscenze, di abilità e competenze.

OBIETTIVI

- Valutare l’apprendimento, cioè il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e

meta cognitivi, con particolare attenzione al processo e non solo al

prodotto; quindi il miglioramento rispetto alla situazione di partenza;

- Valutare aspetti del comportamento, cioè il raggiungimento di obiettivi

relazionali: livello di rispetto delle persone, delle norme e regole

condivise e dell’ambiente scolastico, l’atteggiamento dello studente.

ATTORI

- Il docente:

rappresenta una forma di valutazione del proprio operato in classe ed ha lo

scopo di programmare gli interventi didattici successivi;

- Lo studente:

la valutazione è l’indicatore delle proprie tappe di apprendimento, di

eventuali livelli di difficoltà, nonché lo stimolo ad una migliore prosecuzione

del lavoro scolastico;

- La famiglia:

è momento di informazione e controllo del processo di apprendimento dei

propri figli. La valutazione non è riferita alla personalità o all’individuale

modo di porsi del singolo alunno.

- 1° FASE: è costituita dalla diagnosi iniziale, effettuata dal singolo docente di

ciascuna disciplina attraverso prove di ingresso comuni e osservazione in

classe.

45

FASI

- 2° FASE: è costituita dalla valutazione del docente, attraverso un’analisi del

percorso complessivo dell’allievo che terrà conto tra l’altro, di: - livello di partenza; - atteggiamento nei confronti della disciplina; - metodo di studio; - costanza e produttività; - collaborazione e cooperazione;

3° FASE: è costituita dalla valutazione complessiva del Consiglio di classe,

dove accanto al giudizio proposto dal docente curriculare, intervengono altri

elementi utili a completare la valutazione complessiva e a stendere il giudizio

finale, che sarà poi riportato sul documento di valutazione. La valutazione

complessiva è espressa con notazione numerica, in decimi, di norma non inferiore al 5.

I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di

alunni, i docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica e di

attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, partecipano alla

valutazione degli alunni che si avvolgono dei suddetti insegnamenti.

4° FASE: è costituita dalla elaborazione del documento certificazione delle

competenze, come atto conclusivo della valutazione, e stabilisce il livello di

competenze raggiunte dall’alunno nei diversi ambiti previsti dalla vigente

normativa al termine della Scuola Primaria ed alla fine del Primo Ciclo di

Istruzione.

CARATTERI

Il Collegio docenti definisce modalità e criteri (comma 2 art.1 DPR 122/09)

per assicurare:

- Chiarezza: gli alunni e le famiglie devono essere informati sull’acquisizione

delle competenze che sono oggetto di valutazione, sugli strumenti adottati e

sui criteri di misurazione;

- Trasparenza: individuazione dell'intervento migliorativo delle strategie

formative e dei criteri comuni nella formulazione di giudizi;

La trasmissione della valutazione alle famiglie avviene, mediante:

� Colloqui individuali secondo calendario inizio anno e su richiesta delle

famiglie. � Scheda di valutazione.

� Convocazione da parte di: docenti, Consigli di classe, Dirigente (note,

lettere, email, etc.).

Secondo il D.L. 62, 13 aprile 2017, la valutazione deve essere espressa in

decimi ed indicare i differenti livelli di apprendimento. Per i livelli

parzialmente raggiunti o in via di acquisizione, la scuola attiva, nell’ambito

della propria autonomia, specifiche strategie per il loro miglioramento.

La scuola si deve fare carico di assicurare alle famiglie una tempestiva

informazione sul processo di apprendimento e la valutazione dei propri figli,

nel pieno rispetto delle norme vigenti sulla privacy.

46

STRUMENTI

Verifiche intermedie e valutazioni periodiche e finali coerenti con gli obiettivi

del PTOF, al fine di effettuare:

- Una valutazione sommativa e certificativa: avviene di norma al termine di

fasi periodiche dell’attività didattica ed ha lo scopo di accertare il livello di

padronanza di abilità e conoscenze. Permette di verificare e attribuire valore

a ciò che l’alunno sa e definisce che cosa concretamente sa fare con ciò che

sa.

- Valutazione formativa: processo complessivo, che implica la registrazione dei

progressi fatti, dei fattori meta cognitivi che entrano in gioco, dei livelli

motivazionali e socio-affettivi, della riflessione sui fattori che ostacolano la

sicurezza nelle prestazioni.

Per uniformare i criteri di valutazione tra le classi, come obiettivo di

miglioramento, sono state predisposte prove comuni iniziali, intermedie e

finali, elaborate in area dipartimenti, per ogni classe della scuola Primaria

Relativamente al numero minimo di verifiche scritte, il Collegio del nostro

Istituto ha stabilito di effettuarne un numero minimo di 3 per ciascun

quadrimestre.

I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di

alunni, i docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica e di

attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, partecipano alla

valutazione degli alunni che si avvolgono dei suddetti insegnamenti.

ORGANI COLLEGIALI

Premessa Gli incontri collegiali costituiscono lo strumento privilegiato per promuovere una condivisione critica e corresponsabile delle scelte programmatiche e valutative a livello di Circolo.

COLLEGIO DOCENTI Costituisce momento di confronto e raccordo delle proposte emerse e discusse nei vari Consigli di Interclasse e di Intersezione, nonché un momento per un più ampio controllo collegiale della progettazione.

• Obiettivi • Analisi di problemi comuni a tutto il Circolo • Assunzione di decisioni che impegnano tutti i docenti • Verifica e valutazione periodica dell’andamento dell’attività didattica

Tempi

• In relazione ai principali adempimenti collegiali CONSIGLIO INTERCLASSE/INTERSEZIONE Continuando l’esperienza degli anni precedenti, si propone la valorizzazione del C.I. come luogo e momento di incontro dei docenti del medesimo plesso e come elemento base per il buon funzionamento del Collegio Docenti.

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Obiettivi • Discussione e confronto decentrato su problemi generali del Circolo • Gestione coordinata delle risorse umane e finanziarie del plesso • Organizzazione plesso: uso spazi, tempi, strutture, sussidi • Predisposizione di progetti comuni per l’arricchimento formativo

Tempi

• In relazione a specifiche esigenze di plesso • Strettamente correlati con i Collegi Docenti

CONSIGLIO INTERCLASSE/GENITORI Momento di incontro significativo fra Scuola e Famiglia. Obiettivi

• Promozione della partecipazione dei genitori alla gestione del progetto educativo scolastico • Programmazione e valutazione attività educativo-didattica • Formulazione proposte di azione educativa

Tempi

• Cadenza bimestrale

CONSIGLIO DI CIRCOLO Il consiglio d’Istituto e/o di Circolo rappresenta l’organo con poteri di indirizzo politico e di controllo Obiettivi

• Deliberare il bilancio • Adottare regolamento interno • Approvare il PTOF elaborato dal Collegio dei Docenti su l’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico • Adattare calendario scolastico • Acquistare, rinnovare, conservare attrezzature e sussidi didattici • Stabilire criteri per la programmazione e l’attuazione di attività para-inter-extra scolastiche (visite di

istruzione…).

COMITATO DI VALUTAZIONE

Il già esistente Comitato per la valutazione dei docenti è stato novellato dal comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, cosiddetta “Legge Buona Scuola”.

Il Comitato è istituito presso ogni istituzione scolastica ed educativa, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; nessun compenso previsto per i membri; dura in carica tre anni scolastici; è presieduto dal Dirigente Scolastico.

I componenti dell’organo sono: • tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di

istituto; • due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione; • un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione,

scelti dal consiglio di istituto; • un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e

dirigenti tecnici.

48

I COMPITI DEL COMITATO

• Individua i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti sulla base di

quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell’art.11; il comma 130 stabilisce che al termine del

triennio 2016/2018 sarà cura degli uffici scolastici regionali inviare al Ministero una relazione sui

criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti e che sulla

base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro

dell’istruzione, dell’università e della ricerca, predisporrà le linee guida per la valutazione del

merito dei docenti a livello nazionale.

• esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale

docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto dal dirigente

scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2 dell’art.11 e si integra con la

partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor il quale dovrà presentare

un’istruttoria;

• valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta

dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la

riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione).

Per queste due fattispecie il comitato opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la

valutazione del docente riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di istituto.

49

SCUOLA DELL’INFANZIA

DESCRITTORI DI VALUTAZIONE DEI CAMPI DI ESPERIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA

IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO E IL

MOVIMENTO

IMMAGINI, SUONI E

COLORI

I DISCORSI E

LE PAROLE

CONOSCENZA DEL

MONDO

LIVE

LLO

Il bambino ha instaurato rapporti

positivi con i pari e con gli adulti, partecipa e

collabora alle attività di gruppo, rispetta regole

e ruoli di ciascuno. Gestisce positivamente

gli insuccessi, tollerando l’errore e

cercando soluzioni alle difficoltà

Il bambino riconosce la

globalità del corpo e le

parti che lo

Compongono.

Sperimenta schemi

posturali e motori e li

applica nei giochi,

orientandosi nello

spazio e riconoscendo

la propria lateralità.

Il bambino si esprime

con produzioni

grafico-pittoriche e

usa appropriatamente

diverse tecniche e

materiali. Produce

suoni e ritmi con il

corpo. Esplora la voce

per cantare.

Il bambino si esprime

con chiarezza e usa la

lingua madre con

ricchezza di lessico e

creatività. Riconosce e

riproduce segni grafici

e simbolici.

Ascolta, comprende

e rappresenta brevi

storie.

Ha sviluppato

buone capacità di

ordinamento,

raggruppamento,

classificazione

secondo criteri,

identifica qualità e

proprietà. Usa i

numeri e conta

entro la decina. Si

orienta nel tempo

della vita

quotidiana.

A

Il bambino interagisce

con i pari e con gli adulti,

riconosce e rispetta le

regole.

Il bambino vive

pienamente la propria

corporeità, ne

percepisce il potenziale

comunicativo e

interagisce con gli altri

nei giochi di

movimento, inclusione

e integrazione.

Il bambino ha

interiorizzato i primi

alfabeti musicali,

utilizzando simboli

per codificare i suoni.

Usa tecniche diverse

nelle varie attività in

modo spontaneo e

guidato.

Il bambino si esprime

con un linguaggio

corretto, si avvicina

alla lingua scritta,

esplora e sperimenta

prime forme di

comunicazione.

Ascolta e comprende

brevi storie.

Il bambino sa

discriminare,

abbinare e

raggruppare

oggetti. Conosce i

concetti spazio-

temporali e si

orienta sulla base

di indicazioni.

Riconosce i numeri e li associa alla

quantità

B

Il bambino sviluppa il

senso

dell’identità personale,

ma non ha ancora

raggiunto la piena

accettazione delle

regole e nei rapporti

interpersonali incontra

qualche difficoltà.

Il bambino percepisce

e riconosce il

potenziale

comunicativo ed

espressivo della

propria corporeità.

Esegue con sufficiente

sicurezza percorsi

motori.

Il bambino utilizza, se

guidato, materiali,

strumenti e tecniche

espressive.

Interiorizza i primi

alfabeti musicali.

Disegna solo su

consegna.

Il bambino esprime con un linguaggio semplice bisogni,

sentimenti e pensieri. Ascolta brevi storie e le ripete se motivato.

Il bambino conosce

e discrimina la

successione delle

azioni, raggruppa

ed ordina oggetti e

materiali con diversi

criteri.

Riconosce i numeri

ma li associa alla

quantità solo se

opportunamente

guidato.

C

Il bambino ha difficoltà a

relazionarsi pienamente

con il gruppo,

preferendo il rapporto

individuale.

Il bambino osserva il

proprio corpo e lo usa

come strumento di

socializzazione. Trova

difficoltà nel

coordinamento visuo-

motorio.

Il bambino riconosce i

colori, usa le tecniche

di base se guidato.

Riconosce i primi

alfabeti musicali.

Esprime poca curiosità

e va guidato nelle

esperienze creative.

Il bambino si esprime

con un linguaggio

elementare e poco

articolato, e con

lessico essenziale. Ha

tempi di attenzione e

di ascolto ancora

brevi. Ripete con

difficoltà ime e

filastrocche.

Il bambino descrive

i fenomeni osservati

ma evidenzia

ancora difficoltà nel

raggruppare ed

ordinare oggetti.

Riconosce i numeri

solo se guidato. Si

orienta nel mondo

digitale. Utilizza

funzioni basilari del

computer.

D

50

DESCRITTORI DI VALUTAZIONE BAMBINI DI 5 ANNI

Livelli di competenza da considerare in fase di compilazione della certificazione al termine della scuola dell’infanzia.

IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO E IL

MOVIMENTO

LINGUAGGI,

CREATIVITA’

ESPRESSIONE

I DISCORSI

E LE

PAROLE

CONOSCENZA DEL

MONDO

LIVELLO

Collabora con gli altri, usa

strutture e risorse comuni. Rileva la

necessità del rispetto della

convivenza civile.

Riconosce la globalità

del corpo e le parti

che la compongono..

Si esprime con

produzioni grafico-

pittoriche e usa

diverse tecniche e

materiali.

Comprende e

decodifica messaggi.

Sviluppa capacità di

ascolto. Rielabora brevi

narrazioni.

Sa raggruppare,

ordinare e classificare

oggetti; discrimina e

nomina le

caratteristiche di

colore, forma e

dimensione; riconosce

forme geometriche

semplici.

INIZIALE

Sa instaurare positivi rapporti

interpersonali con

coetanei e adulti,

Partecipa e

collabora

alle attività di

gruppo.

Percepisce e

riconosce il

potenziale

comunicativo ed

espressivo della

propria

corporeità.

Esplora i primi

alfabeti musicali,

utilizzando simboli

per codificare i suoni.

Si esprime con lessico

corretto. Sa

comunicare bisogni.

Esprime sentimenti ed

emozioni.

Usa numeri e conta

entro la decina.

Conta quantità e

stabilisce relazioni

tra quantità.

BASE

Riconosce le

diverse identità,

le tradizioni

culturali e

religiose in

un'ottica di

dialogo e di

rispetto reciproco.

Usa l'attività

motoria come

strumento di

socializzazion

e, inclusione

ed

integrazione.

Produce suoni, canti

ritmi con la voce, con

il corpo.

Riconosce segni grafici e simbolici. Esplora e

sperimenta prime forme di

comunicazione scritta.

Conosce discrimina e

analizza la

successione delle

azioni. Conosce i

principali misuratori

del tempo.

INTERMEDIO

Sa riconoscersi

come

appartenente a

una famiglia, a un

gruppo, a una

comunità.

Prova piacere nel

movimento e

sperimenta schemi

posturali e dinamici

- individuali e di

gruppo

E’ creative. Inventa storie. Sviluppa viva

attenzione per il disegno, la pittura e le attività

manipulative.

Sperimenta semplici

forme comunicative

di lingue diverse

dalla propria.

Conosce i concetti

spazio-temporali e

si orienta sulla

base di indicazioni.

Si orienta nel

mondo digitale.

Utilizza funzioni

basilari del

computer.

AVANZATO

51

SCUOLA PRIMARIA GRIGLIE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Scala docimologica - ITALIANO

5

Lettura stentata - Gravi carenze nella comprensione - Esposizione orale scorretta e disorganica -

Povertà e improprietà lessicale - Scarsa conoscenza dei contenuti - Presenza di numerosi errori

ortografici e morfo-sintattici - Carenza nella strutturazione della frase e dei periodi– Applicazione

guidata

6

Lettura lenta – Comprensione approssimativa del contenuto - Esposizione orale incerta su

contenuti minimi - Possesso di un lessico semplice e generico - Conoscenza dei contenuti

superficiali - Presenza di errori ortografici e morfo-sintattici - Strutturazione sostanzialmente

corretta della frase minima - Applicazione semi guidata

7

Lettura corretta - Comprensione dei contenuti - Esposizione orale esenziale - Possesso di un lessico

semplice, ma sostanzialmente appropriato - Conoscenza dei contenuti di base - Presenza di

qualche errore ortografico e morfo-sintattico e di qualche improprietà lessicale - Strutturazione

corretta della frase, dei periodi e di semplici testi - Capacità di applicare conoscenze semplici

8

Lettura espressiva - Comprensione e capacità di riesposizione semplice dei contenuti – Proprietà

lessicale - Conoscenza completa dei contenuti - Uso linguistico corretto - Esposizione logica e

coerente - Padronanza autonoma dei contenuti

9

Sicurezza nella lettura e nella comprensione - Padronanza e varietà lessicale - Padronanza dei

contenuti - Uso linguistico corretto - Utilizzo di un registro adeguato - Esposizione logica, coerente

e organica – Produzione con elementi di creatività - Applicazione autonoma e capacità di stabilire

relazioni

10

Padronanza della lettura e della comprensione - Padronanza lessicale e formale completa -

Conoscenza ampia dei contenuti - Esposizione logica, coerente, organica, ampia - Produzione con

elementi di creatività e originalità - Capacità di applicazione e di rielaborazione personale dei

contenuti

Scala docimologica – INGLESE

5 Ascolto frammentario – Comprensione scarsa – Produzione orale stentata – Lettura insicura –

Scrittura frammentaria

6 Ascolto discontinuo – Comprensione minima – produzione orale incompleta – Lettura stentata e

non sempre corretta – scittura stentata

7 Ascolto, comprensione e produzione orale essenziali – Lettura comprensibile - Uso di un lessico

semplice e generico della lingua scritta

8 Ascolto adeguato – Comprensione globale –- Produzione orale adeguata e corretta - Lettura

adeguata - Uso adeguato delle conoscenze acquisite

9 Ascolto attento – Comprensione completa - Produzione orale pertinente e corretta - Lettura

corretta - Uso corretto della lingua scritta

10 Ascolto consapevole - Comprensione completa e analitica - Produzione orale sicura e creativa -

Lettura chiara, scorrevole e sicura - Uso consapevole e appropriato della lingua scritta

52

Scala docimologica - STORIA – GEOGRAFIA – SCIENZE

5

Comprensione e capacità espositiva confusa e frammentaria - Conoscenza incerta o parziale dei

contenuti - Uso stentato del linguaggio specifico - Scarsa capacità di individuare i problemi e di

cogliere i nessi causali e spazio – temporali

6

Comprensione essenziale dell'argomento - Conoscenza del contenuto essenziale – Usa con

difficoltà

il linguaggio specifico - Sufficiente capacità espositiva - Applica sufficientemente gli elementi della

realtà storico –geografica

7

Comprensione essenziale dell’argomento - Conoscenza del contenuto essenziale - Uso di un

linguaggio specifico ecorretto - Sufficiente capacità espositiva - Riconosce e risolve semplici

problemi; coglie in modo autonomo i nessi causali e spazio – temporali

8

Comprensione compiuta e agevole - Conoscenza adeguata dei contenuti - Uso di un linguaggio

specifico e corretto - Adeguata capacità espositiva - Riconosce e risolve semplici problemi; coglie in

modo autonomo i nessi causali e spazio – temporali

9

Comprensione completa e immediata - Conoscenza ampia dei contenuti - Pertinenza e

appropriatezza lessicale nell'uso del linguaggio specifico - Adeguata e pertinente capacità espositiva

- Coglie in modo corretto ed immediato le relazioni tra eventi; collega e rielabora in modo

personale le conoscenze

10

Comprensione approfondita e immediata - Conoscenza ampia e approfondita dei contenuti -

Padronanza, pertinenza e ricchezza lessicale nell'uso del linguaggio specifico - Chiarezza e

organicità espositiva - Coglie in modo corretto ed immediato le relazioni tra eventi; collega e

rielabora in modo personale le conoscenze

Scala docimologica-MATEMATICA

5

Comprensione confuse e frammentaria - Conoscenza incerta dei contenuti –

Incerta capacità espositiva - Assente capacità di individuare i problemi e di cogliere i nessi logici

6

Comprensione minima e frammentaria - Conoscenza parziale dei contenuti - Sufficiente capacità

espositiva - Uso stentato del linguaggio specifico - Scarsa capacità di individuare i problemi e di

cogliere i nessi logici

7

Comprensione essenziale dell'argomento - Conoscenza del contenuto essenziale -

Discreta capacità espositiva - Uso sufficiente del linguaggio specifico - Applicazione

sufficiente degli elementi della realtà scientifico – matematica.

8

Comprensione agevole - Conoscenza adeguata dei contenuti - Adeguata capacità espositiva

Uso appropriato del linguaggio specifico - Risoluzione corretta di quesiti logico –matematici.

53

9

Comprensione complete - Conoscenza complete - Adeguata e pertinente capacità espositiva -

Uso appropriato e corretto del linguaggio specifico - Uso appropriato e corretto del linguaggio

specifico - Risoluzione corretta e completa di quesiti logico –matematici.

10

Comprensione approfondita e immediate - Conoscenza ampia e approfondita dei contenuti -

Chiarezza , ricchezza e organicità espositiva - Padronanza, pertinenza e ricchezza lessicale

nell'uso del linguaggio specifico - Coglie in modo corretto ed immediato le relazioni logico–

matematiche; collega e rielabora in modo personale le conoscenze.

Scala docimologica – TECNOLOGIA

5

Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo scarso. Realizza modelli/rappresentazioni grafiche e usa gli strumenti in modo non adeguato. Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti e linguaggio in modo scarso.

6

Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo accettabile. Realizza modelli/rappresentazioni

grafiche e usa gli strumenti in modo sufficiente. Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti e

linguaggio in modo adeguato.

7

Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo essenziale. Realizza modelli/rappresentazioni grafiche e usa gli strumenti in modo adeguato. Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti e linguaggio in modo corretto.

8

Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo corretto. Realizza modelli/rappresentazioni grafiche e usa gli strumenti in modo corretto e preciso. Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti e linguaggio in modo consapevole.

9

Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo completo. Realizza modelli/rappresentazioni

grafiche e usa gli strumenti in modo consapevole. Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti

e linguaggio in modo articolato.

10

Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo originale e creativo. Realizza

modelli/rappresentazioni grafiche e usa gli strumenti in modo creativo.

Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti e linguaggio in modo critico.

Scala docimologica – MUSICA

5

Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo scarso - Gestisce diverse possibilità

espressive in modo inadeguato - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche,

applicando schemi elementari in modo scarso - Esegue da solo e in gruppo semplici brani musicali e

vocali in modo poco

rispettoso - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano musicale in modo non pertinente

6

Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo poco accettabile - Gestisce diverse possibilità

espressive in modo mediocre - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando

schemi elementari in modo confuso - Esegue da solo e in gruppo semplici brani musicali e vocali in

modo rispettoso - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano musicale in modo mediocre

54

7

Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo accettabile - Gestisce diverse possibilità

espressive in modo adeguato - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando

schemi elementari in modo consapevole - Esegue da solo e in gruppo semplici brani musicali e

vocali in modo partecipativo - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano musicale in

modo

adeguato

8

Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo completo - Gestisce diverse possibilità

espressive in modo consapevole - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche,

applicando schemi elementari in modo articolato - Esegue da solo e in gruppo semplici brani

musicali e vocali in modo collaborativo - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano

musicale in modo partecipativo

9

Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo originale - Gestisce diverse possibilità

espressive in modo creativo - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando

schemi elementari in modo critico Esegue da solo e in gruppo semplici brani musicali e vocali in

modo attivo - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano musicale in modo attivo

10

Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo originale e creativo - Gestisce diverse

possibilità espressive in modo creativo e consapevole - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e

melodiche, applicando schemi elementari in modo critico - Esegue da solo e in gruppo semplici

brani musicali e vocali in modo attivo e originale - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un

brano musicale in modo attivo

55

Scala docimologica - ARTE E IMMAGINE

5

Osserva la realtà in modo frammentario - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo

superficiale - Produce e rielabora immagini in modo scarso - Utilizza gli elementi della grammatica

visuale e le diverse tecniche espressive in modo improprio e confuso - Conosce i principali beni

artistico - culturali del territorio in modo scarso

6

Osserva la realtà in modo superficiale - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo

superficiale - Produce e rielabora immagini in modo essenziale - Utilizza gli elementi della grammatica

visuale e le diverse tecniche espressive in modo essenziale - Conosce i principali beni artistico -

culturali del territorio in modo generico

7

Osserva la realtà in modo essenziale - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo

appropriato - Produce e rielabora immagini in modo adeguato - Utilizza gli elementi della grammatica

visuale e le diverse tecniche espressive in modo significativo - Conosce i principali beni artistico -

culturali del territorio in modo adeguato

8

Osserva la realtà in modo completo - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo completo e

globale - Produce e rielabora immagini in modo ricco e completo - Utilizza gli elementi della

grammatica visuale e le diverse tecniche espressive - Conosce i principali beni artistico - culturali del

territorio in modo soddisfacente

9

Osserva la realtà in modo consapevole - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo

completo e analitico-Produce e rielabora immagini in modo originale e completo - Utilizza gli elementi

della grammatica visuale e le diverse tecniche espressive in modo pertinente e sicuro - Conosce i

principali beni artistico - culturali del territorio in modo ampio

10

Osserva la realtà in modo consapevole - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo

completo, analitico e critico - Produce e rielabora immagini in modo creativo, originale e completo

Utilizza gli elementi della grammatica visuale e le diverse tecniche espressive in modo pertinente,

sicuro e creativo - Conosce i principali beni artistico - culturali del territorio in modo eccellente

56

Scala docimologica - EDUCAZIONE FISICA

5

Non adeguata consapevolezza del proprio corpo - Mediocre capacità di comunicare attraverso il corpo

Scarsa padronanza degli schemi motori e posturali - Scarsa capacità di orientarsi nello spazio

conosciuto e non - Non accettabile conoscenza e rispetto delle regole in attività di gioco-sport

Scarsa conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere psico-fisico

6

Parziale consapevolezza del proprio corpo - Sufficiente capacità di comunicare attraverso il corpo

Sufficiente padronanza degli schemi motori e posturali - Parziale capacità di orientarsi nello spazio

conosciuto e non - Scarsa conoscenza e rispetto delle regole in attività di gioco-sport

Non adeguata conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere psico-fisico

7

Adeguata consapevolezza del proprio corpo - Accettabile capacità di comunicare attraverso il corpo

Buona padronanza degli schemi motori e posturali - Adeguata capacità di orientarsi nello spazio

conosciuto e non - Buona conoscenza ma discontinuo nel rispetto delle regole in attività di gioco-sport

Accettabile conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere psico-fisico

8

Completa consapevolezza del proprio corpo - Discreta capacità di comunicare attraverso il corpo

Adeguata padronanza degli schemi motori e posturali - Sicura capacità di orientarsi nello spazio

conosciuto e non - Costante e corretta conoscenza del rispetto delle regole in attività di gioco-sport

Pertinente conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere psico-fisico

9

Sicura consapevolezza del proprio corpo - Ottima capacità di comunicare attraverso il corpo

Sicura padronanza degli schemi motori e posturali - Completa capacità di orientarsi nello spazio

conosciuto e non - Consapevole conoscenza e rispetto delle regole in attività di gioco-sport

Sicura conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere psico-fisico

10

Sicura consapevolezza del proprio corpo - Eccellente capacità di comunicare attraverso il corpo

Sicura e completa padronanza degli schemi motori e posturali - Completa e immediata capacità di

orientarsi nello spazio conosciuto e non - Consapevole e corretta conoscenza del rispetto delle regole

in attività di gioco-sport - Sicura e completa conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere

psico-fisico

57

DESCRITTORI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE SCU OLA PRIMARIA

DESCRITTORI VOTO Giudizio IRC

L’alunno possiede conoscenze approfondite. Abilità sicure,

corrette ed autonome, di comprendere, applicare, eseguire,

formalizzare, giustificare e motivare concetti, di trovare

procedimenti e strategie originali in situazioni complesse e nuove

di apprendimento. Il metodo di studio è preciso e organico.

10

ECCELLENTE

L’alunno possiede conoscenze complete. Acquisizione

completa delle competenze. Abilità stabili di

comprendere, applicare, eseguire, formalizzare,

giustificare e motivare concetti, procedimenti e

strategie in situazioni diverse e nuove di

apprendimento.

9

OTTIMO

L’alunno possiede conoscenze esaurienti in relazione alle proprie

capacità, dimostra impegno e attenzione costanti. Abilità

abbastanza stabili di comprendere, applicare, eseguire,

formalizzare, giustificare e motivare concetti, procedimenti e

strategie in situazioni anche nuove di apprendimento.

8

DISTINTO

L’alunno possiede conoscenze e soddisfacenti, evidenziando

potenzialità di miglioramento. Abilità complessivamente

acquisite di comprendere, applicare, eseguire, formalizzare,

giustificare e motivare concetti, procedimenti e strategie in

situazioni note o simili di apprendimento.

7

BUONO

L’alunno possiede conoscenze, ma impegno non sempre

continuo. Il metodo di studio non è ancora del tutto

autonomo. Abilità complessivamente, ma non stabilmente

acquisite, di comprendere, applicare, eseguire e giustificare

concetti e procedimenti in situazioni semplici e simili di

apprendimento.

6

SUFFICIENTE

L’alunno possiede conoscenze modeste e non raggiunge ancora

gli obiettivi prefissati. Abilità non acquisite di comprendere,

eseguire, formalizzare, giustificare concetti e procedimenti in

situazioni semplici, simili e guidate di apprendimento.

5

INSUFFICIENTE

58

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il DPR n.122 del 8/09/09 e il D.Lgs n. 62/2017 regolamentano la valutazione del comportamento degli studenti: “La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazion” … (art 2 comma 5.Lgs n. 62/2017” e in relazione a questa definizione il Collegio docenti ha deliberato di utilizzare il giudizio sintetico per la valutazione del comportamento degli alunni della scuola primaria. L’attenzione dei docenti, oltre che sull’effettivo rispetto delle regole, è focalizzata sulla comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche nella scuola primaria il percorso formativo degli alunni passa attraverso l’acquisizione di strumenti di autovalutazione.

Infatti, la capacità di riflettere sul proprio comportamento e sul modo di far fronte ai propri doveri e alle proprie responsabilità costituisce un importante indice di maturazione dell’identità personale nell’ambito delle relazioni con gli altri.

Per la valutazione del comportamento nella scuola primaria si osservano i seguenti indicatori:

• INTERESSE E PARTECIPAZIONE: ascolto e attenzione, interventi pertinenti e ordinati nelle conversazioni, partecipazione alle iniziative scolastiche comuni;

• IMPEGNO : impegno e costanza nel lavoro scolastico individuale e di gruppo; • RELAZIONE CON GLI ALTRI : rispetto e condivisione delle regole comuni, rispetto del

personale scolastico, relazioni positive con i coetanei, disponibilità a collaborare con i compagni e con gli adulti;

• AMBIENTE SCOLASTICO : rispetto degli ambienti e del materiale della scuola, uso appropriato degli spazi

Criteri per l’attribuzione del giudizio sintetico n el comportamento

OTTIMO Partecipa attivamente alle attività della classe apportando un contributo

costruttivo e propositivo; si impegna proficuamente con costanza ed attenzione, rispettando modalità e scadenze delle consegne. E’ disponibile a collaborare con tutti, rispetta e usa in modo appropriato materiale e spazi della scuola.

DISTINTO Partecipa con interesse alle attività della classe con attenzione costante nel tempo; si impegna con continuità e raramente non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della scuola.

BUONO Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attività della classe; si impegna in modo settoriale e l’attenzione non è sempre costante, qualche volta non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo e normalmente rispetta spazi e materiali della scuola.

SUFFICIENTE Partecipa con interesse discontinuo alle varie attività della classe; si impegna in modo irregolare e fatica a rispettare modalità e scadenze delle consegne. E’ collaborativo solo in alcune attività e con alcuni compagni. Fatica a rispettare le regole comuni, spazi e materiali della scuola.

59

La valutazione con giudizio analitico, richiesta dalla normativa sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno alla fine di ciascun quadrimestre, viene espressa su quattro fondamentali “dimensioni” osservate sistematicamente nel corso delle prestazioni scolastiche: partecipazione, impegno, autonomia, ritmi e modi dell’apprendimento.

VALUTAZIONE DI SISTEMA

Per l’anno scolastico in corso si prevede la partecipazione delle classi seconde e quinte alle rilevazioni dell’INVALSI per la valutazione del sistema scolastico nazionale.

Nel nostro Istituto a livello di interclasse/intersezione vengono effettuate periodicamente le verifiche sull’andamento delle progettazioni di classe, sui progetti di plesso, sui laboratori.

A conclusione dell’ anno scolastico, nell’ultimo Collegio Docenti unificato, dai vari referenti di progetto o di commissione, dai responsabili di plesso e dalle Funzioni Strumentali, viene dato conto del lavoro svolto allo scopo di riflettere sugli aspetti positivi, ma soprattutto per intervenire sui limiti e le carenze al fine di elevare la qualità del sistema.

60

L’ORGANIZZAZIONE LA PROGETTUALITÀ DIDATTICA ED EDUCATIVA L’impegno della scuola per il successo formativo si concretizza attraverso:

• la progettualità didattica ed educativa; • la flessibilità dell’organizzazione didattica; • ricerca, sperimentazione e aggiornamento degli insegnanti; • le funzioni strumentali al progetto di Circolo; • l’autovalutazione; • i rapporti con il territorio.

La progettualità didattica ed educativa della scuola si fonda sulla stretta interrelazione tra: efficacia dell’insegnamento e successo formativo, intesa come capacità di promuovere negli alunni lo sviluppo delle potenzialità personali. Nello specifico, tre sono le variabili ritenute essenziali per una didattica efficace:

- la qualità delle relazioni interpersonali all’interno del gruppo classe. - l’individuazione di metodologie adeguate, innovative.

- la personalizzazione degli interventi.

MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA DIDATTICA Il periodo didattico è organizzato in due quadrimestri. Tutti i docenti sono riuniti per intersezione o interclasse secondo un calendario bimestrale. Il Tempo Scuola viene considerato dalla nostra Scuola un elemento determinante per la realizzazione del Progetto Educativo e parte del tessuto connettivo della proposta formativa.

Pertanto, Tempo e relativa Gestione non rivestono aspetti di puro carattere organizzativo, ma assumono precisa rilevanza in base:

• Ai bisogni delle famiglie

• Alla flessibilità nella gestione organizzativo – pedagogica delle scansioni temporali • Rapporto gruppo classe ed attività per piccoli gruppi • Relazione “tempo gioco” e “tempo di apprendimento”.

La normativa vigente (Legge 169/08 e Regolamento attuativo, D.P.R n. 89/2009 ) prevede le seguenti opzioni:

• 24 ore settimanali; • 27 ore settimanali (curricolo di base); • 30 ore settimanali (curricolo potenziato), compatibilmente con le disponibilità dell’organico; • 40 ore settimanali (tempo pieno).

Peraltro, lo stesso Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99) consente alle Istituzioni scolastiche di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni. Nel nostro Istituto, attualmente, tutte le classi funzionano con un curricolo di base a 27 ore.

61

MODELLO DIDATTICO ORGANIZZATIVO TEMPO SCUOLA PRIMAR IA- 27 ORE DISCIPLINE CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 3^ CLASSE 4^ CLASSE 5^ Italiano 7 6 6 6 6 Storia 2 2 2 2 2 Geografia Cittadinanza

2 2 2 2 2

Matematica 6 6 5 5 5 Scienze 2 2 2 2 2 Tecnologia 1 1 1 1 1 Arte 1 1 1 1 1 Musica 1 1 1 1 1 Scienze motorie

2 2 2 2 2

Inglese 1 2 3 3 3 I.R.C. 2 2 2 2 2 Tot. 27 ore Tot.27 ore Tot.27 ore Tot.27 ore Tot.27 ore

ORGANIZZAZIONE SETTIMANALE Il quadro orario settimanale, pur rispettando il monte ore complessivo obbligatorio, terrà conto delle esigenze didattiche dell’insegnamento per un utilizzo ottimale delle risorse tempo.

Pertanto si farà fede al seguente orario:

Orario settimanale Scuola primaria

Classi I , II, III, IV,V

Dal lunedì al giovedi 8,05 – 13,35 Venerdi 8,05 – 13,05

Orario settimanale Scuola dell’Infanzia

Tutti i Plessi

Dal lunedì al venerdì 8, 05 – 16, 05 8, 05 – 13, 05 (in assenza di mensa)

62

RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA Ogni docente riceve i genitori in orario antimeridiano (non coincidente con le lezioni) a settimane alterne (prima settimana completa e terza settimana di ogni mese), previo appuntamento (facoltativo), a partire dal lunedì 15 ottobre 2018 sino a sabato 18 maggio 2019. Il calendario di ricevimento è stabilito dai docenti all’inizio dell’anno scolastico ed è consegnato a tutti gli alunni. Inoltre sono fissati due incontri pomeridiani, nei mesi di dicembre e aprile. La comunicazione alle famiglie per casi urgenti e/o problematici, sarà a cura del coordinatore della classe, previo avviso all’Ufficio di Dirigenza.

I genitori, primari responsabili dell’educazione dei figli, partecipano in maniera attiva e responsabile alla vita della comunità scolastica per tale motivo vengono organizzati nel corso dell’anno periodici incontri Scuola – Famiglia, in vista di un costruttivo dialogo educativo che si esplica nella partecipazione ai Consigli di interclasse e di intersezione. I genitori possono incontrare i docenti in qualunque periodo dell’anno scolastico a richiesta o per appuntamento; infatti, ogni docente riceve i genitori in orario antimeridiano (non coincidente con le lezioni) a settimane alterne (prima settimana completa e terza settimana di ogni mese), previo appuntamento (facoltativo). Il calendario di ricevimento è stabilito dai docenti all’inizio dell’anno scolastico ed è consegnato a tutti gli alunni. Inoltre sono fissati due incontri pomeridiani, nei mesi di dicembre e aprile. La comunicazione alle famiglie per casi urgenti e/o problematici, sarà a cura del coordinatore della classe, previo avviso all’Ufficio di Dirigenza.

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ (DPR n° 235/2007) Il frutto di tale confronto si manifesta nell’impegno comune che i genitori, i docenti e gli alunni stessi della Scuola Primaria sottoscrivono nel Patto di Corresponsabilità: un documento che, coinvolgendo tutte le componenti educative, traccia le linee guida dell’azione pedagogica dell’Istituto.

63

FORMAZIONE DEL PERSONALE

(Decreto n. 797/2016 Piano nazionale di formazione del personale docente per il triennio 2016-2019)

Il Collegio dei Docenti dovrà definire aree per la formazione professionale triennale che siano coerenti con i bisogni emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento dei risultati dell’Istituzione scolastica in termini di esiti di apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza. Dovrà essere individuata la ricaduta attesa delle iniziative di formazione nell'attività ordinaria della scuola. Potranno essere previste attività di condivisione di buone pratiche e gruppi di lavoro per la produzione di materiali/strumenti, utili per la comunità professionale.

Strategia formativa privilegiata sarà da ritenere la ricerca/azione.

Per quanto riguarda la formazione del personale ATA si ritiene fondamentale tenere conto del parere del DSGA e dei bisogni formativi che espressi nelle assemblea del personale ATA.

PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO TRIENNIO 201 6/2019 ATTIVITÀ FORMATIVE DESTINATE AL PERSONALE DOCENTE E ATA

Il Piano triennale delle attività di aggiornamento e formazione destinate al Personale Scolastico (deliberato dal Collegio dei Docenti), ai sensi della recente normativa (commi 121-125 Legge n. 107/2015, nota MIUR Prot. n. 35 del 7/01/2016, Decreto n. 797/2016 Piano nazionale di formazione del personale docente per il triennio 2016-2019. Nota MIUR prot.0009684 del 06/03/2017, Decreti Legislativi 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66 attuativi della legge n. 107/2015 pubblicati in Gazzetta Ufficiale n. 112 del 16 maggio 2017; CCNL comparto scuola 2018 del 19/04(2018 Capo VI artt. 63-71; DM Prot. n. 850 del 27/10(2015 e nota MIUR Prot. n. 35085 del 02/08/2018 - formazione neoassunti), deve essere progettato, in coerenza con gli obiettivi e i tempi della programmazione dell'attività didattica delineati dal PTOF, sulla base delle priorità nazionali, dei esigenze ed opzioni individuali (auto-aggiornamento) del personale Docente ed ATA e dell’Istituto emerse dal RAV e dal PdM, della vision e della mission della Scuola, delle sue criticità e delle sue eccellenze nonché dei processi di ricerca didattica, educativa e di sviluppo che si intendono perseguire. Il comma 124 della Legge 107/2015 dispone che “ Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo e' obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria Il Piano di formazione tiene conto dei contenuti delle Direttive Ministeriali per l'aggiornamento e la formazione, e si può avvalere delle offerte di formazione promosse dall'amministrazione centrale o periferica e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati (comunque "riconosciuti") dall'Amministrazione. Le istituzioni scolastiche ed educative (singole, in rete o consorziate) vengono individuate quale luogo privilegiato per progettare e realizzare le iniziative di formazione e aggiornamento del personale, attraverso l’elaborazione del Piano annuale di cui all’art.66 c.c.n.l. 29/11/2007. Per portare a compimento tale disegno organizzativo è necessario che le istituzioni scolastiche ed educative diventino, per tutto il personale, laboratori di sviluppo professionale, con particolare attenzione al potenziamento dei processi di autoformazione, all’avvio di progetti di ricerca-azione e alla formazione a distanza, con la previsione anche di particolari forme di attestazione e di verifica delle competenze. A tal fine, le metodologie adottate saranno quelle dei laboratori, workshop, ricerca-azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, secondo un’articolazione che prevede attività in presenza, studio personale, riflessione e documentazione, lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti realizzati I temi formativi strategici individuati dal MIUR (n ota MIUR Prot. n. 35 del 7/01/2016) riguardano:

• Competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica; • competenze linguistiche; • alternanza scuola-lavoro e imprenditorialità; • inclusione, disabilità, integrazione, competenze di cittadinanza globale;

64

• potenziamento delle competenze di lettura e comprensione, logico-argomentative e matematiche degli studenti;

• valutazione Così, il Piano delle attività di aggiornamento e di formazione, della Scuola, si articola in iniziative: - promosse prioritariamente dall'Amministrazione Centrale (MIUR) e Regionale (U.S.R. Puglia) - promosse prioritariamente dall'amministrazione: Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per la formazione del personale Docente e ATA che disciplina la formazione in ingresso ed in servizio, sottoscritto il 24 luglio 2013, i cui obiettivi, finalità e contenuti sono definiti all’art. 8 - progettate dalla Scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con gli Enti Formatori (anche in regime di convenzione), con le associazioni professionali, con i soggetti pubblici e privati qualificati e/o accreditati; - proposte da soggetti esterni e riconosciute dall'Amministrazione. Il personale che partecipa a corsi di formazione organizzati dagli uffici centrali e periferici del Ministero della pubblica istruzione nonché dalle istituzioni scolastiche, anche organizzate in rete, è considerato in servizio a tutti gli effetti. Il personale ATA può partecipare, in qualità di formatore e/o corsista, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, in relazione alle esigenze di funzionamento del servizio, ad iniziative di aggiornamento organizzate dall'amministrazione o svolte dall'Università o da enti accreditati. La partecipazione avviene nel limite delle ore necessarie alla realizzazione del processo formativo, da utilizzare prioritariamente in relazione all'attuazione dei profili professionali. In quest'ultimo caso il numero di ore può essere aumentato secondo le esigenze, tenendo conto anche del tempo necessario per raggiungere la sede dell’attività di formazione. Il personale docente ha diritto ad usufruire, con esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della vigente normativa sulle supplenze brevi, di 5 giorni nel corso dell’anno scolastico, per partecipare ad iniziative di formazione. Con le medesime modalità, e nel medesimo limite di 5 giorni, hanno diritto a partecipare ad attività musicali ed artistiche, a titolo di formazione, i docenti di strumento musicale e di materie artistiche. Le stesse opportunità di cui ai precedenti commi 4 e 5 devono essere offerte al personale docente che partecipa in qualità di formatore, esperto e animatore ad iniziative di formazione.

Le predette opportunità di fruizione di 5 giorni per la partecipazione ad iniziative di formazione come docente o come discente non sono cumulabili I criteri per poter usufruire di tali permessi saranno concordati in sede di contrattazione decentrata con le figure RSU. Al fine di promuovere un effettivo miglioramento ed un’efficace crescita professionale del personale docente e ATA l’Amministrazione prevede iniziative di formazione da destinare a tutti i profili professionali del personale della scuola, con particolare riferimento agli interventi indicati nella citata normativa vigente, di seguito indicati:

- in relazione ai processi d’innovazione sono previsti interventi formativi per: � la formazione in ingresso per il personale docente e ATA neo assunto; � iniziative di formazione per il personale ATA inquadrate nell’ambito dell’Intesa 20/7/2004 (così

come integrata dalla successiva Intesa 19/11/2004 nonché dall’Intesa 15/5/2007) ed ai sensi degli artt. 48, 49 e 50 c.c.n.l. 29/11/2007, così come novellati dalla sequenza contrattuale del 25/6/2008;

� percorsi formativi di riqualificazione e riconversione professionale, da realizzare in relazione al vigente c.c.n.l., previo confronto con le OO.SS. di categoria; sono previsti, inoltre, interventi (relativamente al segmento formativo di appartenenza), che attengono, in particolare alla:

� rielaborazione/aggiornamento dei curricoli nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo; � applicazione delle disposizioni in materia di esami di Stato; � miglioramento degli apprendimenti di base degli studenti nel percorso dell’obbligo di istruzione

(matematica, scienze ed educazione linguistica); � aggiornamento professionale dei docenti di religione cattolica in attuazione del D.P.R. 16/12/1985

n.751; � integrazione degli alunni diversamente abili; � miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro; � formazione Privacy Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (UE/2016/679) � sviluppo delle conoscenze e delle competenze necessarie alla realizzazione di una didattica digitale

trasversale per un’efficace integrazione dei supporti multimediali (LIM, e-book, altro)

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� legge n. 107 del 13/07/2015: la BUONA SCUOLA e l’attuazione della autonomia_ Decreti legislativi attuativi della legge 13 luglio 2015, n. 107 del 13 aprile 2017 pubblicati sulla G. U. . n.112 del 16-5-2017 - Suppl. Ordinario n. 23 in vigore dal 31 maggio 2017

- in relazione al potenziamento dell’offerta di formazione sono previsti interventi formativi per:

a) l’aggiornamento delle competenze professionali in relazione all’evoluzione degli apprendimenti disciplinari (“Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione testo definitivo”) ed alle innovazioni metodologiche (nel cui ambito rileva la promozione di competenze in tema di valutazione), con particolare riferimento all’uso di strumenti per la formazione ed alla valorizzazione delle pratiche di ricerca-azione;

b) promozione di attività di orientamento finalizzate a far acquisire agli studenti la consapevolezza delle proprie attitudini e dei propri interessi, rapportati alle opportunità di studio, ricerca e lavoro per perseguire anche il recupero delle carenze di apprendimento e la valorizzazione delle eccellenze;

c) diffusione della pratica musicale come fattore educativo dei giovani. d) sostegno del personale docente ed ATA nella promozione dell’acquisizione da parte degli studenti,

di corretti stili di vita, con riferimento ad iniziative finalizzate a: - educazione alla legalità e contrasto al bullismo; - attività di formazione rivolte a docenti e genitori, affinché possano sviluppare competenze

specifiche circa la tutela dei diritti dei minori - percorsi educativo-didattici e di formazione ai fini di una sensibilizzazione e prevenzione

relativi ai rischi dello sfruttamento, ivi compresi quelli derivanti dall’utilizzo errato delle nuove tecnologie,anche in riferimento ai temi della sessualità e della affettività

- superamento di nuove forme di razzismo, xenofobia e antisemitismo; - educazione ad una corretta alimentazione; - educazione sportiva, con particolare riferimento agli sport meno praticati ed alla lotta contro

la violenza nello sport ed il doping; - educazione allo sviluppo sostenibile; - formazione alla salute e alla sicurezza nelle scuole destinato al personale scolastico - attività di formazione rivolte a docenti, genitori e ATA affinché possano sviluppare

competenze specifiche relative a strategie di accoglienza e di inclusività ( C.M. n.8 del 6 marzo 2013 - Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni Operative).

e) formazione del personale ATA inquadrato nel profilo professionale di collaboratore scolastico, anche per l’assistenza non specialistica agli alunni diversamente abili.

Preso atto di quanto: 1. previsto nel PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) anni scolastici 2016/19 dell’I.C. Sylos,

approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19/01/2016 e successivi aggiornamenti che, come da nota MIUR del 07/01/2016, individua, come previsione di massima, azioni formative pluriennali da rivolgere, a:

- docenti neoassunti - gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti il RAV e il PdM) - docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica

(PNSD) - consigli di classe, team docenti, persone coinvolte nei processi di inclusione e integrazione per

azioni conseguenti il RAV e il PdM - insegnanti impegnati in innovazioni curriculari ed organizzative - figure sensibili impegnante nei temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso (D.lgs 81/2008 e

successivi aggiornamenti). - la realizzazione di un portfolio della formazione nel quale ogni Docente dovrà documentare la

formazione realizzata e gli esiti, attraverso un sistema di autovalutazione della propria formazione e di validazione delle esperienze svolte al fine di verificare la ricaduta positiva sugli esiti scolastici degli alunni.

2. Indicato dal Decreto n. 797/2016 Piano nazionale di formazione del personale docente per il triennio 2016-2019 e dalla successiva Nota MIUR prot.0009684 del 06/03/2017

3. proposto e deliberato nella seduta del Collegio Docenti del 11 settembre 2018

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le attività formative da realizzare nel 1° C.D. “N. Fornelli” nell’a.s. 2018/2019 con sviluppo triennale riguarderanno: � Formazione docenti neoassunti � Formazione/autoformazione dei gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti il RAV e

il PdM)_ formazione in rete Ambito BA 002 � Attività di formazione per docenti, ATA genitori e alunni Piano Nazionale per la Scuola Digitale

(PNSD) � Formazione/autoformazione per la implementazione/innovazioni curriculari ed organizzative del

curricolo disciplinare verticale alla luce delle sulle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012

� Formazione/autoformazione valutazione alunni diversamente abili; formazione/autoformazione autismo

� Attività di formazione/autoformazione, anche in rete, nei processi di inclusione e integrazione per azioni conseguenti il RAV e il PdM

� Attività di formazione per docenti, genitori e ATA sulle tecniche di primo soccorso_prosieguo � Formazione/autoformazione sui pericoli del cyber bullismo - sicurezza in INTERNET e sul D.Lgs.

n.39/2014 Lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori per personale scolastico e famiglie � Piano Triennale di intervento dell’Animatore Digitale: Formazione/autoformazione per lo sviluppo

dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica (PNSD) e delle conoscenze e delle competenze necessarie per un’efficace integrazione nella didattica quotidiane e nei vari ambiti disciplinari di PC, tablet e LIM , nonché dei laboratori e degli ambienti multimediali in dotazione della scuola

� Formazione finalizzata al miglioramento della Sicurezza e della Salute dei lavoratori durante il lavoro destinato a tutti i docenti e personale ATA in servizio nella Istituzione scolastica_ prosieguo

� Attività di formazione, approfondimento, sulle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012

� formazione Privacy Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (UE/2016/679) � Attività di formazione sull’utilizzo del Registro elettronico (processo di dematerializzazione - Legge

135/2012):_ eventuale prosieguo � Formazione (eventuale) da definire in sede di Dipartimenti Si definisce, inoltre, che : - le tematiche comuni, cioè quelle che tutti sono impegnati a seguire (certificazione per competenze,

valutazione, inclusione, …) saranno svolte nella Istituzione Scolastica, cioè con corsi organizzati dalla stessa o dalla rete che organizza la formazione

- la misura minima annuale di formazione/autoformazione (in termini di ore) che ciascun docente deve certificare non deve essere inferiore a n. 20 ore per ogni attività (Unità Formativa), come da indicazione MIUR Piano Nazionale

- la misura minima triennale di formazione/autoformazione (in termini di ore) che ciascun docente deve certificare non deve essere inferiore a n. 60 ore

- si possono prevedere attività di istituto e anche attività individuali che ognuno sceglie liberamente; in tal caso i percorsi realizzati autonomamente devono risultare coerenti con il Piano di formazione deliberato dal Collegio dei Docenti.

Se il Piano Nazionale indicherà una misura superiore/inferiore, se ne terrà conto negli anni successivi. La formazione deve essere “certificata”, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR, pertanto, tutti i soggetti formatori devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento. Per la stessa ragione, l’autoformazione individuale non può concorrere al raggiungimento del minimo previsto. Il Piano di Istituto è ancorato principalmente alle risultanze del RAV e, quindi, alle priorità già indicate nel Piano di Miglioramento La partecipazione a questi momenti formativi deliberati, se attuati, è obbligatoria; le assenze devono essere previamente autorizzate dal Dirigente scolastico e giustificate con adeguata certificazione

Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.

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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell’Offerta formativa sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi. La valutazione degli alunni, che deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs. 122/09, art. 1), ha valore sia formativo che amministrativo ed è uno strumento essenziale di articolazione delle azioni didattiche e di supporto all’orientamento personale dell’allievo. Indirizzi orientativi per l’attività di progettazione della valutazione degli alunni:

• definizione di criteri comuni di valutazione per ambiti/discipline • costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione di criteri comuni di correzione • inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli

studenti, coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di condotte cognitive ed affettivo-motivazionali (es. rubriche di valutazione, diari di bordo, rubriche di valutazione per compiti autentici, portfoli, ecc)

• progettazione di interventi didattici specifici in esito alla valutazione degli studenti così da costruire una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati.

RENDICONTAZIONE SOCIALE

Nella nota MIUR Prot. n. 0017832.del 16/10/2018 avente ad oggetto; Il Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF) 2019/2022e la Rendicontazione sociale (RS) - sono state fornite le prime informazioni per la predisposizione della Rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche, statali e paritarie prevista dall'art.6, comma l, lettod) del D.P.R. 28 marzo 2013, n.80. La rendicontazione sociale delle amministrazioni pubbliche risponde alle esigenze conoscitive dei diversi interlocutori, consentendo loro di comprendere e valutare gli effetti dell’azione amministrativa . Essa può essere considerata come una risposta al deficit di comprensibilità dei sistemi di rendicontazione pubblici, di esplicitazione delle finalità, delle politiche e delle strategie, di misurazione dei risultati e di comunicazione IL DPR del 28 marzo 2013, n. 80, in merito al procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche, all'art. 6, comma 1, lettera d, identifica quest'ultima fase con la ''pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza". La nota della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del 28 febbraio 2017, n. 2182 ha già evidenziato "la necessità di armonizzare la tempistica del procedimento di valutazione con quella di attuazione del PTOF, in modo da prevedere l'effettuazione della Rendicontazione sociale allo scadere del triennio di vigenza del PTOF',

CONCLUSIONE L’effettiva realizzazione del Piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

Le eventuali revisioni del PTOF saranno pubblicate sul sito della scuola e sul Portale Unico. Allegato al PTOF:

- Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico_ Triennio 2019/2022 pubblicato sul sito web della scuola www.scuolafornelli.edu.it

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Maria Mangini

Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell'art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 39/1993


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