Istituto Comprensivo Roberto Bracco Scuola dell’Infanzia / Primaria e Scuola Secondaria di Primo grado
Via Arno 14 e Via Tevere 45 Napoli 80126
Distretto scolastico n.42 Tel./Fax 081 643686 – e-mail [email protected] – c.f. 80023420633
Sito web www.icbracconapoli.gov.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015
Riforma del Sistema Nazionale di Istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n.18 del 25.11.2016
aa. ss. 2016 – 2017, 2017 – 2018, 2018 – 2019.
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A cura del collegio dei docenti proff.:
Abate Donatella, Amendola Anna, Attanasio Emanuela, Barbato Giovanna, Bolognesi Viera,
Boschetti Debora, Brigida Concetta, Bruzzese Luciana, Buiano Roberta, Caggiano Gerardo,
Caporaso Domenica, Cappa Alessandra, Cappelli Elena Luigia, Caputo Anna, Cascella Angela,
Carrucolo Sergio, Cavallaro Luisa, Ciannella Francesco, Cieri Rita, Cilento Concetta, Cinicolo
Mariarosaria, Colatruglio Carmelina, Colucci Maria, Corleto Giovanna, Correra Viviana, Costa
Mariapia, Costumato Maria Cristina, D’Amato Maria Consiglia, D’Angelo Immacolata, D’Auria
Anna, D’Avino Annamaria, D’Isanto Stefania, De Cicco Stefania, De Fusco Marinella, De Luca
Miriam, De Marinis Ester, Della Corte Nicola, dott. De Riccardis Irene, Desiderio Gaetano, Di
Domenico Lucia, Di Guida Roberta, Di Ieso Marinella, Di Netta Maria, Di Pinto Rosanna,
D’Isanto Stefania, Errichiello Maria, Esposito Fabiana, Esposito Rosa Maria, Fedele Arianna,
Ferrazzano Angelina, Ferraro Marina, Fiorentino Maria, Fioretto Marina, Fortunato Ester, Frenda
Carmine, Fusco Emanuela, Greco Valerio, Iaboni Amelia, Iacovitti Rosaria, Improta Rosaria,
Innaro Paola, Infante Patrizia, Iodice Rosalba, Lancieri Angela, La Sala Gennaro, Liguori Luca,
Lucivero Lorella, Mangone Maristella, Martone Tiziana, Matrone Luigi, Mastrullo Maria, Merola
Angela, Migliacci Giovanni, Molfesi Silvana, Monaco Manuela, Monda Antonietta, Montefusco
Paola, Morelli Claudia, Nestorini Irma, Numis Antonella, Onorato Arianna, Onorato Danilo,
Orofino Filomena, Paciello Angela, Paolella Chiara, Pasquariello Giulia, Perrella Carmela,
Perretti Orsola, Perrucci Ginevra, Petrania Mariapia, Piacente Assunta, Pisani Annamaria,
Piscopo Giuseppina, Pizzo Valeria, Polito Giuliana, Puccini Monica, Ragucci Adelaide, Rainone
Silvana, Riccio Raffaelina, Rinaldi Marina, Romano Guido, Rosati Tarulli Annamaria, Rossano
Giovanna, Russo Paola, Salzano Antonio, Sammarco Maria Rosaria, Sapone Donatella,
Sarracino Biancamaria, Scafidi Daniela, Scielzo Rosa, Sica Antonella, Silvestro Mariarosaria,
Tinelli Giuseppe, Trezza Alessandra, Tucci Luisa, Ventrone Mirella, Viggiani Simonetta e Vitiello
Elena.
I nomi in dissolvenza sono dei docenti che hanno partecipato alla redazione del POFT a.s.2015 – 2016.
Il Collegio dei Docenti, rivolge un pensiero costante all’ indimenticabile collega prof. Giovanna Rossano
mancata prematuramente lo scorso 25 ottobre e Le dedica il lavoro in corso iniziato con la Sua preziosa ed
autentica collaborazione.
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STRUMENTI OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7)
organi collegiali
studenti
famiglie
DSGA e personale amministrativo
organico autonomia
organico potenziamento
personale ATA
ruolo del dirigente scolastico
staff di direzione
funzioni di coordinamento
funzioni strumentali
rendicontazione
trasparenza
valutazione
valorizzazione competenze linguistiche
potenziamento delle competenze matematico- logiche e scientifiche
potenziamento delle competenze nella musica e nell'arte
sviluppo di un migliore stile di vita che valorizzi l’attività sportiva ed una sana alimentazione
valorizzazione della comunità professionale scolastica e l'interazione con le famiglie ed il territorio
ampliamento dell'inclusione scolastica
CONTENUTI (comma 12, 14, 16, 57 e 124) VALUTAZIONE ED AUTOVALUTAZIONE
progettazione curricolare
progettazione extracurricolare
progettazione educativa e organizzativa
fabbisogno posti comuni
fabbisogno posti di sostegno
potenziamento offerta formativa
fabbisogno infrastrutture ed attrezzature
piani di miglioramento (rav)
principi pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni
scuola digitale: azioni in linea con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel piano nazionale
formazione del personale
qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti
valutazione dell'efficacia e dell'efficienza del sistema di istruzione e formazione
sviluppo e potenziamento del sistema e del procedimento di valutazione dell'istituzione scolastica
partecipazione alle iniziative del pon - programmazione 2014-2020
autodiagnosi dei fattori di criticità e proposte di azioni (fse/ fesr)
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PROGETTAZIONE CURRICOLARE AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
migliorare la qualità del sistema istruzione
innalzare il livello delle competenze
implementazione dei percorsi formativi e della partecipazione ai processi di apprendimento permanente
progettazione triennale dell'offerta formativa con le priorità' rinvenute dal RAV
ampliamento dell'offerta formativa
percorsi formativi per le eccellenze
percorsi progettuali e strumenti didattici innovativi
valorizzazione competenze linguistiche
percorsi funzionali alla premialita' e valorizzazione del merito
progettazione extracurricolare
potenziamento linguistico attraverso la metodologia clil
potenziamento capacita' informatiche
potenziamento didattica laboratoriale
potenziamento cittadinanza attiva
attività di orientamento
promozione e potenziamento del successo formativo
valorizzazione della scuola come comuinta' attiva
scuola aperta al territorio
INNOVAZIONE VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
comunicazione pubblica attraverso il sito della scuola
miglioramento sito web
aggiornamento della informatizzazione per la registrazione e la visualizzazione on-line delle valutazioni degli studenti
trasparenza e visibilità pubblica della mission e della vision del sistema scuola-territorio-famiglia
rientra nell’azione di promozione della cultura del merito e della qualità degli apprendimenti nel sistema scolastico
partecipazione degli studenti a varie competizioni e progetti deliberati cal collegio dei docenti
organizzazione di olimpiadi, gare, corsi intensivi, progetti finalizzati alla valorizzazione delle eccellenze
istituzione dell'albo delle eccellenze organizzato dalle funzioni strumentali e dai coordinatori di classe
aggiornamento periodico dell'albo
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ORIENTAMENTO
FORMAZIONE PER LA SALUTE E PER LA SICUREZZA
orientamento scolastico per competenze
iniziative e progetti per una didattica orientativa
azioni concrete, didattiche e formative, per l'orientamento ed il ri-orientamento nelle fasi di passaggio
visite guidate, programmi di conoscenza del mondo per mezzo delle discipline
laboratori sulla conoscenza di sé e del contesto di vita
programmi informativi
progetti e stage
valutazione e accertamenti di interessi, motivazioni e capacità.
progettazione integrata con enti locali, provinciali, regionali, nazionali, europei
recupero carenze e debiti formativi
orientamento formativo
formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi del d. lgs 81/08
formazione sulle manovre di primo soccorso
l'ascolto di se' e dell'altro
l'espressione di se': gli istinti naturali
lo sguardo, l'espressione e la parola
la sensibilità ed il gesto di cura
PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
CONTINUITA’ ORIZZONTALE E VERTICALE
possibilità di rimodulare il monte ore annuo
potenziamento del tempo scuola oltre i modelli e i quadri orario
programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo
articolazione dei gruppi di classe
orario flessibile del curricolo e delle singole discipline
orario potenziato del curricolo e delle singole discipline
unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria di lezione
percorsi didattici personalizzati ed individualizzati
PDP - PEI - PAI
accordi di rete
adeguamento calendario scolastico
garanzia di un percorso di educazione, istruzione e formazione completo
prevenzione della dispersione scolastica
rafforzamento della cultura della continuità
collaborazione e scambio di metodologie e strategie educative da un grado scolastico all'altro
impegni e progetti per una scuola che continui nello spirito e nei metodi a garantire un percorso di studi coerente e congruente
favorire una dimensione formativa trasversale e continua
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Indice
Premessa
p.1
Introduzione
p.2
Introduzione alla prima annualità del POFT
p.4
Allegati Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti prot. n.4231 C/23 del 30.09.2015
p.4
Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento
AREA 1
p.6
1.1 L’ubicazione nella città, i servizi e le infrastrutture del territorio
p.7
1.2 L’Istituto Comprensivo, le sedi e l’uso degli spazi
p.9
1.3 L’utenza e la prima annualità di autovalutazione di Istituto
p.12
1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
p.16
1.5 Il tempo scuola
p.17
1.6 Il regolamento delle classi ad Indirizzo Musicale
p.20
1.7 L’organizzazione
p.25
Allegati Atto costitutivo del Centro Sportivo Scolastico (C.S.S.)
Prot. n.5734/C32 del 30.11.2015;
Questionari di auto diagnosi di Istituto Prot. n.2485/C23 del 26.04.2016;
Risultati conseguiti dagli alunni in. . . . grafico Allegato fuori testo;
Figure ed Orari di Riferimento Allegato nel testo.
p.29
Capitolo 2 Curriculo, successo formativo ed inclusione
AREA 2
p.30
2.1 La verticalità del curriculo nell’Istituto Comprensivo
p.30
2.2 L’individuazione delle difficoltà: gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
p.31
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Allegati Curriculo Verticale Allegato fuori testo;
Piano di Inclusività Allegato fuori testo.
p.31
Capitolo 3 Continuità ed orientamento
AREA 3
p.32
3.1 Percorsi di continuità verticale
p.32
3.2 La formazione delle classi
p.35
3.3 La valutazione degli alunni
p.36
3.4 L’esame finale
p.39
3.5 Orientamento per il proseguimento degli studi e monitoraggio a distanza
p.42
Allegati Il modelli di iscrizione (agli atti della scuola) Il modello di pagella (agli atti della scuola) Il certificato delle competenze (agli atti della scuola)
p.44
Capitolo 4 I Progetti
AREE 4, 5 e 6
p.45
4.1 Le metodologie
p.46
4.2 Le programmazioni dei dipartimenti
p.49
4.3 Le programmazioni delle classi
p.52
4.4 I progetti curricolari ed extracurricolari
p.51
4.5 La scuola digitale
p.67
4.6 Le uscite didattiche e le visite guidate
p.76
Allegati Le programmazioni dei dipartimenti (agli atti della scuola);
Le programmazioni delle classi (agli atti della scuola);
Le programmazioni coordinate (agli atti della scuola);
I modelli di iscrizione (agli atti della scuola);
Il certificato delle competenze (agli atti della scuola);
Proposta di Progetti in relazione Avviso prot.n. AOODGEFID\prot.n.10862 del 16 settembre 2016 - “Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche” (delibera del Collegio dei Docenti del 18.10.2016 n.198 e del Consiglio di Istituto 21.10.2016 n.11)
p.77
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Allegato fuori testo;
Prospetto uscite scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria Allegato fuori testo.
Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione
del merito del Personale Docente
p.78
5.1 La formazione dell’organico e le funzioni nell’organizzazione scolastica
p.78
5.2 Fabbisogno organico 2016 - 2019
p.83
5.3 Prima annualità del piano di formazione triennale
p.87
Allegati Il Piano di Miglioramento Allegato fuori testo;
Programma di formazione a cura del Centro Ricerca Pedagogica - Accademia per la Formazione, a.s. 2016 – 2017 (agli atti della scuola)
p.92
Capitolo 6 Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie
p.93
6.1 I rapporti con gli enti e le istituzioni esterne
p.93
6.2 La partecipazione dei genitori
p.95
6.3 Il calendario degli incontri
p.98
Allegati Il patto educativo di corresponsabilità (agli atti della scuola)
p.99
Capitolo 7 La sicurezza dell’Istituto
p.100
Allegati Il Piano della Sicurezza (agli atti della scuola)
Il piano di evacuazione (agli atti della scuola)
Il regolamento di Istituto.
p.103
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
1
Premessa Rendere in forma semplice ciò che è complesso ed esporlo in forma lineare costituisce
l’obiettivo fondamentale della stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa che si
svilupperà in due forme descrittive parallele rivolte ad interlocutori diversi. Uno è costituito
dal Collegio dei docenti che ne è contemporaneamente relatore e fruitore nell’adozione
della propria identità e l’altro dalle famiglie come elemento di conoscenza per le scelte
nella pluralità delle offerte. Alla descrizione esplicitata formalmente nel testo ne verrà
sviluppata una seconda che procederà per mappe concettuali seguendo una forma di
linguaggio scrittografico, sintetico e di più immediata e facile lettura. Nella descrizione
testuale saranno citati gli articoli di riferimento del testo di legge di cui stiamo proponendo
un esperimento applicativo unitamente agli allegati cartacei che sono archiviati nel
protocollo dell’Istituzione Scolastica.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
2
Introduzione Il comma 14 della legge 107 del 13 luglio 2015, che sostituisce il precedente art.3 del
D.P.R. 8 marzo 1999 n.275, definisce il Piano Triennale dell’Offerta Formativa come il
documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche esplicitante la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. In tal senso il
comma intende dare piena attuazione alle disposizioni stabilite nel regolamento
dell’autonomia delle istituzioni scolastiche:
art.21 legge 15 marzo 1997 n.59.
L’identità dell’Istituto si costruisce e si sostituisce al precedente POF con una nuova forma
di aggregazione e scala di valori in cui vengono proposti come i più importanti quelli della
valutazione equa e della solidarietà cooperativa che dovrebbero costituire nelle intenzioni il
quadro di unione dei referenti delle varie aree, indirizzare all’unità di intenti, alla coerenza
dei lavori in corso ed alla futura applicazione fino a costituire una buona pratica quotidiana.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
3
L’inizio del processo di elaborazione del POFT è stato individuato nell’atto di indirizzo del
D.S. riproposto in allegato, che definisce le aree in cui il processo di elaborazione viene
suddiviso e ne descrive gli obiettivi. Tali obiettivi costituiscono anche la suddivisione in
capitoli in cui il piano sarà articolato nella sua esposizione e raccolta di documenti.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
4
Introduzione alla prima annualità del POFT.
La prima annualità del POFT ha conservato nelle intenzioni la struttura e la metodologia
della precedente edizione, arricchita dell’esperienza annuale maturata, in cui si è cercato di
tradurre le norme interpretative della Legge 107 del 13 luglio 2015 in buone pratiche
quotidiane come intravisto ed esplicitato nella Premessa alla edizione dello scorso anno.
La stesura della prima annualità del POFT ripercorrerà i tempi dello scorso anno in cui il
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del MIUR informava che
“considerata la recente approvazione della legge e tenuto conto che la scadenza del
dimensionamento scolastico da parte delle regioni [sarebbe avvenuta] entro il 31.12.2015,
il Piano Triennale dell’Offerta Formativa [si sarebbe concluso] entro il 15.01.20161. In
assenza di ulteriori calendari di riferimento sono stati applicati i tempi di riferimento dettati
dalla circolare e consolidati in fasi annuali ricorsive di revisione ed aggiornamento nel
primo triennio di sperimentazione.
Il processo di revisione ed aggiornamento del POFT da avuto inizio con la nomina da parte
della D.S. dei docenti interessati o individuati a svolgere le mansioni delle funzioni
strumentali (Collegio del 18.10.2016), proseguirà con l’apporto delle innovazioni ed
integrazioni annuali, seguirà con l’approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio di
Istituto e si completerà con la diffusione all’utenza del territorio per le iscrizioni dell’a.s.2017
– 2018. In questi tre cicli ricorsivi annuali saranno probabilmente inserite altre scadenze di
riferimento, inedite nell’applicazione, che verranno singolarmente valutate e raccordate alle
ineludibili scadenze annuali secondo la logica del problem solving.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa si consolida nei suoi valori di riferimento individuati
nella precedente annualità arricchendosi della trasformazione del Collegio dei Docenti che
anche per quest’anno ha conservato il proprio carattere di stabilità. Il corpo docente
continua ad essere costituito in prevalenza da docenti di ruolo che svolgono l’intero orario
nell’Istituto e sono stabili da almeno un triennio. Attualmente sono impegnati in un percorso
di formazione obbligatoria, permanente e strutturale in atto ed in linea con il Piano
Nazionale.
Alla rimanente parte dei docenti, che costituiscono in percentuale una minoranza, è affidato
il ruolo fondamentale del confronto con altre Istituzioni scolastiche le cui relazioni negli
ambienti fisici di apprendimento anticipano le connessioni telematiche della piattaforma in-
rete. A tal fine, secondo la nuova previsione normativa delle reti tra istituzioni scolastiche
(commi 70,71,72 e 74 dell’art. 1 della legge 107 del 2015), l’Istituto aderisce alle reti di
(1) 1 circolare prot.n.0002157 del 05.10.2015
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
5
ambito ed alle reti di scopo (comma 70 “costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del
medesimo ambito territoriale”) per l’adozione di più organiche ed efficaci iniziative tese alla
valorizzazione delle risorse professionali, all’arricchimento dell’offerta formativa, alla
realizzazione di progetti e/o iniziative didattiche, educative, formative, sportive e culturali.
Ai nuovi immessi in ruolo, alle funzioni dell’organico di potenziamento previste dalla
normativa vigente, ai docenti con cattedre orarie esterne, spetterà il compito di coniugare la
tradizione dell’Istituto con l’innovazione, di confrontarsi con altre istituzioni scolastiche per
migliorarsi progressivamente così come rilevato nel RAV e progettato nel Piano di
Miglioramento di Istituto.
Allegati Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti prot. n.4231 C/23 del 30.09.2015.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
6
Capitolo 1 L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
AREA 1
L’ambiente di apprendimento, più volte citato negli art. 153 e 160 del testo di legge a
proposito della sicurezza e dell’innovazione si riferisce all’insieme di persone e di oggetti
che operano nello spazio fisico di un edificio scolastico in cui si realizza una intricata rete
di relazioni educative tra studenti ed insegnanti ed è scandito dal tempo della vita
scolastica al segnale acustico di una campanella.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
7
1.1 L’ubicazione nella città, i servizi e le infrastrutture del territorio
L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco è situato nel Distretto scolastico n.42, nei quartieri
di Soccavo e Pianura, zona occidentale della città. I due quartieri sono descritti con
qualche analogia nella relazione della variante al P.R.G. della città di Napoli. Entrambi
originariamente interessati ad attività agricole ed estrattive come richiamate nel toponimo
sub-cava e collegati da varie diramazioni dell’antico tracciato della via Puteolana per
Colles, denominata poi via Antignana, che collegava i centri più antichi della città con la
collina del Vomero e con i Camaldoli con cui conservano un rapporto unicamente visivo,
senza nessun accesso carrabile. L’apertura di via Epomeo conferisce al territorio un
nuovo assetto commerciale ed abitativo, aumenta la densità edilizia ed i tracciati originari
rimangono inglobati e frammentati dallo sviluppo edilizio.
Il quartiere dove sono collocati gli edifici scolastici è un intervento Ina-Casa, realizzato nel
1959 dall’architetto Giulio De Luca, su modelli che si andavano realizzando in quegli anni
in nord Europa. L’impianto rivolge una particolare attenzione alla configurazione
geomorfologica del territorio, che risulta dominato a monte dalla presenza della chiesa
Nostra Signora di Fatima ed a valle servito dalla fermata di via Piave della ferrovia
circumflegrea.
Il quartiere è costituito da case basse ed infrastrutture, è dotato di ampi spazi verdi e di
piccoli giardini asserviti alle unità abitative dei piani terreni. Parte dell’Istituto
Comprensivo, quello di via Tevere 45, è dotato di un ampio spazio antistante l’edificio e di
un boschetto costituito da trentotto ippocastani che, nell’alternanza delle stagioni,
scandiscono lo scorrere dell’anno solare. Gli spazi verdi presenti risultano inseriti nel
programma di riqualificazione ambientale e nel sistema dei parchi territoriali previsti dalla
variante al P.R.G. della città.
Oltre all’originario sistema ferroviario circumflegreo il quartiere è collegato dalla linea
urbana dell’autobus C33 che collega il centro del Vomero con via Cinthia (Università),
passando per via Piave e da un sistema carrabile a percorrenza veloce di recente entrata
in funzione costituito dalla Tangenziale e dalla circumvallazione nord che da via Montagna
Spaccata porta allo svincolo di via Pigna.
L’Istituto è intitolato ad un celebre giornalista, scrittore e drammaturgo napoletano, nato a
Napoli il 10 novembre 1861 e morto a Sorrento il 20 aprile 1943.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
8
Roberto Bracco
Roberto Bracco collaborò alla stesura di diversi giornali tra cui il Corriere del Mattino,
Capitan Fracassa, Il Corriere di Napoli in qualità di critico teatrale e musicale. Fu autore di
numerose novelle, poesie ed opere teatrali, tra cui: Non fare ad altri, Una donna,
Maschere, Infedele, Il trionfo, Don Pietro Caruso, Sperduti nel buio, Il piccolo santo, Una
donna.
La sua produzione fu eclettica in considerazione dei vari generi letterari trattati. Fu
dimenticato per molti anni, e solo nel 2009 la compagnia teatrale "Gli Sbandati" decise di
ridare vita ad una delle sue opere teatrali più belle: "Infedele". L'omaggio è stato reso nel
"Teatro Bracco" sito in Napoli. Bracco è stato considerato dalla critica uno dei più grandi
autori italiani di teatro del Novecento.
Il quartiere in cui sorge l’Istituto Roberto Bracco è immortalato dal celebre film Matrimonio
all’italiana del 1964 diretto da Vittorio De Sica e tratto dalla commedia teatrale Filumena
Marturano di Eduardo De Filippo in cui in una delle più celebri scene interpretate da Sofia
Loren e Marcello Mastroianni è visibile la zona alta del quartiere in costruzione.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
9
1.2 L’Istituto Comprensivo, le sedi e l’uso degli spazi
L’istituto Comprensivo Roberto Bracco è dislocato in due sedi contigue l’una con accesso
da via Tevere 45 e l’altra da via Arno 14, che attualmente ospitano rispettivamente due cicli
di istruzione: Infanzia, Primaria e Secondaria di primo Grado.
La scuola dell’Infanzia è il percorso pre-scolastico, che si rivolge ai bambini dai tre ai
cinque anni, integrandosi come grado preparatorio all’educazione, istruzione e formazione
della scuola primaria. L’iscrizione è facoltativa per chi compie tre anni entro il 30 aprile
dell’anno successivo.
Il primo ciclo di Istruzione si articola in due percorsi scolastici: la Scuola Primaria, della
durata di cinque anni, obbligatoria per tutti i bambini italiani e stranieri che abbiano
compiuto sei anni di età entro il 31 dicembre. L’iscrizione è obbligatoria per tutti i bambini
italiani e stranieri che compiono sei anni entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello in
corso.
La Scuola Secondaria di Primo Grado, della durata di tre anni, obbligatoria per tutti i
ragazzi italiani e stranieri che abbiano concluso il percorso della scuola Primaria. Il primo
ciclo di istruzione si conclude con l’esame di Stato, il cui superamento costituisce titolo di
accesso al secondo ciclo. L’accorpamento dei cicli di istruzione risale gli inizi degli anni
novanta, con l’introduzione della legge dell’8 giugno 1990 n.142 nota come la legge delle
aree metropolitane.
Originariamente l’Istituto era costituito dal 65° Circolo Didattico Monsignor Alfano e dalla
Scuola Media Roberto Bracco, entrambe scuole di quartiere, poi successivamente
accorpate per contrastare il fenomeno dell’isolamento delle piccole comunità destinate alla
perdita di qualsiasi identità culturale, alle tipicità delle vocazioni territoriali cosi come
previsto dalla successiva legge n.97 del 31 gennaio 1994. In seguito al Dimensionamento
delle Istituzioni scolastiche, introdotto dal D.L. 98/2011 convertito in Legge 111/2011,
l'Istituto si configura come “Comprensivo”' di tre gradi scolastici: dalla scuola dell'infanzia
alla scuola secondaria di primo grado; sotto un'unica denominazione:
Istituto Comprensivo Roberto Bracco.
L’accorpamento delle sedi è lo stretto rapporto con il territorio hanno creato le premesse
per lo sviluppo di un curricolo unitario, ovvero di raccordo tra cicli diversi per promuovere la
continuità nel processo di apprendimento e rinnovando, nel passaggio tra un ciclo di
istruzione e l’altro la formazione del gruppo classe. L’offerta formativa dell’Istituto non è
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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rivolta unicamente al quartiere ed allo sviluppo verticale del curriculo, ma anche agli spazi
in esubero rispetto all’attuale popolazione scolastica, alla facile accessibilità ed al contesto
dotato di infrastrutture e di spazi verdi con cui gli alunni risultano a stretto contatto dopo le
ore di lezione.
L’edificio che ospita la scuola Primaria e dell’Infanzia è strutturato su tre piani ed è
circondato da spazi all’aperto:
Il seminterrato ospita un laboratorio creativo, un’aula multifunzione ed un palco attrezzato
per le rappresentazioni di musica e spettacolo.
Il pianoterra è collegato al primo piano attraverso due rampe di scale, dotato di scivolo per
disabili, uscite di sicurezza e porte antincendio. Esso ospita sei sezioni di Scuola
dell’Infanzia, una sala dei docenti, un’aula con fotocopiatrice, un laboratorio blindato di
informatica (dotato di server e computer in rete), due aule di psicomotricità con materiale
strutturato e non (una delle quali allestita specificamente per bambini diversamente abili),
una palestra coperta attrezzata, un’aula multifunzionale, un’aula con piscina di palline
colorate. Inoltre ospita sette classi della Scuola Primaria.
Il primo piano ospita dieci classi della Scuola Primaria, la biblioteca, un'aula sussidi, un
laboratorio scientifico, un’aula multimediale e un laboratorio di musica.
Il piano inferiore ospita quattro aule dove si svolgono attività laboratoriali (pittura, ceramica,
bricolage, ecc.) e rappresentazioni dove è prevista la partecipazione dei genitori e un
ampio spazio con tennis da tavolo. Inoltre è dotato di servizi igienici e di un’uscita
indipendente.
L’edificio che ospita la scuola Secondaria di Primo grado è strutturato su tre piani ed è
stato ristrutturato negli anni 1996 – ’97.
Il pianoterra è collegato ai due piani sovrastanti con due rampe di scale, un ascensore ed
una rampa esterna di sicurezza; è dotato di scivolo per disabili, alloggio per il custode e
uscite di sicurezza. Esso comprende: sala professori, quattro laboratori (n. 2 musicali, n. 1
artistico, n.1 scientifico), sette aule, di cui cinque provviste di LIM, n.2 aule attrezzate con
tavoli per il tennis da tavolo e una palestra coperta attrezzata sede del Centro Sportivo
Scolastico (C.S.S.) costituito il 27.11.2015.
Al primo piano è situata la Presidenza, tre uffici di Segreteria: una amministrativa, una
didattica, ufficio del DSGA, due laboratori blindati di informatica, dotati di server e computer
in rete, archivio e n.6 di aule, tutte provviste di LIM.
Il secondo piano è dotato di un laboratorio di ceramica, biblioteca e di 10 aule, di cui
quattro provviste di LIM. Nel piano sotterraneo c’è un altro archivio.
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Tutti i piani hanno i servizi per gli alunni, il piano terra ed il secondo anche per i professori.
L’edificio è circondato da spazi scoperti utilizzati per attività motorie.
L’edificio è dotato di aule in eccedenza rispetto all’attuale popolazione scolastica che è
costituita da tredici classi suddivise in quattro sezioni: A, B, C e D, e di una terza classe
residua di una estinta sezione E.
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1.3 L’utenza e la prima annualità di autovalutazione di Istituto.
L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco, è pubblico, ovvero finanziato ed organizzato a
livello statale, all’interno del cosiddetto Stato Sociale.
Pilastro dell'istruzione pubblica è l’obbligo formativo che consente la scolarizzazione di
massa, nato a metà Ottocento e diffuso nella maggior parte dei Paesi del mondo, come
strumento per combattere l’analfabetismo ed il lavoro minorile.
L'istruzione pubblica ha lo scopo di garantire l'inserimento occupazionale, così come la
piena realizzazione e felicità della persona nel suo tempo libero. Perciò, è previsto lo
studio di materie pratiche inerenti al lavoro, e allo studio di ciò che permette all'individuo di
emanciparsi dalla famiglia di origine e di costruire e gestire in autonomia una propria vita
sociale.
L’Istituto concorre all’offerta formativa con altre scuole limitrofe nella propria esclusività di
Comprensivo a riparo dal traffico cittadino, dotato di facile e differenziata raggiungibilità e
a stretto contatto di un piccolo polmone verde godibile dagli interni. Rivolge le proprie
prerogative ad un utenza che non è unicamente quella del quartiere residenziale Ina Casa
di cui fa parte.
Nel corso degli anni il quartiere ha subito un forte incremento demografico dovuto
all’insediamento di famiglie provenienti da altri centri cittadini. Da un quartiere dormitorio,
caratterizzato da un edilizia economica e popolare con riferimenti abitativi di tipologie nord
europee, si è trasformato, attraverso iniziative di edilizia privata in un quartiere ad alta
densità demografica con massiccia presenza del settore commerciale.
Il sistema di accesso alla scuola accoglie provenienze meno prossime al quartiere
offrendo possibilità differenziate che vanno dalla pedonalità, al trasporto su gomma, su
rotaie.
L’integrazione di fasce sociali molto diverse tra loro si pone come uno degli obiettivi
didattici fondamentali nell’applicazione della legislazione vigente che ricorre nei vari
articoli di legge unitamente all’inclusione territoriale ed al diritto allo studio come
predisposto nello specifico piano. In fine l’Istituto nelle proprie scelte organizzative
consente, nel passaggio da un ciclo di Istruzione all’altro, la ricomposizione dei vari
gruppi–classe in funzione delle scelte selettive maturate ed indirizzate soprattutto nelle
preferenze linguistiche e nelle vocazioni musicali e strumentali.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Quest’anno sono stati rielaborati i questionari di Rilievo Auto Valutazione di Istituto in
coerenza con la successiva redazione del POFT che costituiranno la base di supporto
ricorsiva annuale per la costruzione del Piano di Miglioramento.
E’ stato esaminato con successo l’accostamento del termine percezione a quello di
valutazione intesa come processo di elaborazione delle informazioni sensoriali che l’Istituto
è capace di diffondere sul territorio.
Il modello di autovalutazione che è stato somministrato è di tipo intergato, ovvero un
modello in cui le parti, Istituto ed Utenza, nei rispettivi ruoli, si costituiscono come sistema,
si valutano tra di loro e si auto valutano come di seguito riportato in una tabella
esemplificativa:
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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I compilatori dei
questionari
Distinzione delle parti
Discriminanti Campionature Is
titu
to C
om
pre
nsiv
o R
.Bra
cco
Doce
nti
I docenti si auto valutano e valutano il D.S., i collaboratori, le famiglie e gli alunni
Comunicazione
Immagine dell’Istituto
Coinvolgimento
Relazioni Sociali e Comportamenti
Clima
Ambiente di lavoro
Soddisfazione professionale
Tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo R. Bracco
Colla
bo
rato
ri
I collaboratori si auto valutano e valutano il D.S. ed il D.S.G.A., i docenti, le famiglie e gli alunni
Tutti i collaboratori dell’Istituto Comprensivo R. Bracco
Ute
nza
Alu
nn
i
Gli alunni valutano il D.S., i docenti e i collaboratori
L’organizzazione
Immagine dell’Istituto
Coinvolgimento/Inserimento
Trasparenza e Informazione
Offerta formativa
Tutti gli alunni delle classi quarte, quinte s. primaria e classi seconde della scuola Secondaria di primo grado
Ge
nito
ri
I genitori valutano il D.S., i docenti e i collaboratori
Tutti i genitori delle classi quarte, quinte s. primaria ,classi seconde della scuola Secondaria di primo grado e i genitori degli alunni di cinque anni delle sezioni della scuola dell’infanzia
Le affermazioni sono state selezionate, private dell’aspetto auto critico e circoscritte agli
ambiti in cui l’utenza è legittimata ad esprimersi, non equiparandola alla clientela di
acquisto di un prodotto ma alla valutazione del servizio scolastico. L’utenza in questo caso
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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è stata assimilata alla altra parte della comunità scolastica accomunata nell’obiettivo
comune del successo scolastico dei bambini/ragazzi, che all’inizio di ciascun anno
sottoscrive un patto di corresponsabilità con il personale docente, ciascuno nel proprio
ruolo e nelle proprie prerogative. Si è ritenuto pertanto di ascrivere alle figure dei genitori il
ruolo di utenti dell’Istituzione scolastica e di eliminare gli ambiti riguardanti l’attività didattica
in cui si ritiene non abbiano titolo ad esprimersi.
La valutazione è stata modificata aggiungendo alle quattro posizioni: Per niente d’accordo,
Poco d’accordo, D’accordo e Molto d’accordo, una quinta posizione: Non lo so, che è stata
inserita nel questionario Genitori per restituire il dato di partecipazione alla vita scolastica e
la identificazione della percezione che ne deriva. Questo dato è stato di supporto alla
scelta di somministrare i questionari ad entrambi i genitori che non sempre in sintonia
partecipano alla vita scolastica dei loro figli/e.
La quinta posizione: Non lo so, inserita in alcune parti del questionario Alunni ha avuto il
senso di concentrarsi sul termine percezione, non sempre elaborato in valutazione. E’ stato
osservato e discusso il fatto che i bambini/ragazzi spesso non hanno una propria idea sulla
valutazione delle discriminanti proposte dal questionario, ma la formulazione delle posizioni
con un linguaggio semplice ed accessibile potrà in futuro aiutarli a costruirsene una ed a
realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, come
recita l’art.1 della legge 107 del 31.07.2015.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti:
Apprendimenti nella Prima annualità del POFT
Con scadenza quadrimestrale sono stati svolti monitoraggi verticali sul binomio
Comportamenti/Apprendimenti attingendo ai dati dalle schede di rilevamento compilate
dai coordinatori di ogni classe e proiettati in grafico nel Collegio dei Docenti di fine a.s.
come elementi di auto-analisi di Istituto afferenti diffusamente al Piano di Miglioramento.
I grafici utilizzati sono stati:
IST
OG
RA
MM
I
Sono stati visualizzati i valori
delle valutazioni conseguite
nel primo quadrimestre e
differenziate in tre valori per i
comportamenti e cinque per
gli apprendimenti e colorati
con sfumature cromatiche di
due colori diversi dai più
scuri, corrispondenti ai valori
più bassi ai più chiari
corrispondenti ai valori più
alti.
Comportamenti/Apprendimenti per classi distinte
Il grafico identifica ogni singola classe e la confronta alle altre.
Comportamenti/Apprendimenti per classi parallele
Il grafico identifica i gruppi classe del triennio dividendoli in annualità e descrivendone l’avanzamento progressivo.
GR
AF
ICI A
TO
RT
A
Sono stati visualizzati i valori
delle valutazioni conseguite
nel primo quadrimestre e
generalizzate al livello di
Istituto Secondario di Primo
Grado e trasformati i valori in
percentuali. I colori usati sono
stati scelti in analogia con
quelli del semaforo e sfumati
in tonalità crescenti per
differenziarne le scale di
valori.
Le percentuali dei comportamenti
Il grafico ripartisce la totalità dei risultati in percentuali attribuendo a ciascuna un colore simbolico in base alle criticità.
Le percentuali degli apprendimenti
Il grafico ripartisce la totalità dei risultati in percentuali attribuendo a ciascuna un colore simbolico ed una sfumatura in base alle criticità.
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1.5 Il tempo scuola
La Scuola dell’Infanzia Monsignor Alfano, viste le richieste delle famiglie all’atto
dell’iscrizione per l’a.s. 2015/16, e considerata la disponibilità di organico assegnata
all’Istituzione scolastica dagli organi competenti, è organizzata secondo i seguenti modelli
orari:
25 ore settimanali per le classi a tempo ridotto con orario solo antimeridiano (con un docente di classe) dal lunedì al venerdì h 8,15-13,15;
40 ore settimanali per le classi a tempo normale (con due docenti di classe) dal lunedì al venerdì h 8,15-16,15.
Ai docenti di classe si affiancano un insegnante di religione cattolica e, laddove previsto,
uno o più docenti di sostegno.
La Scuola Primaria Monsignor Alfano, viste le richieste delle famiglie all’atto dell’iscrizione
per l’a.s. 2015/16, e considerata la disponibilità di organico assegnata all’Istituzione
scolastica dagli organi competenti, è organizzata secondo i seguenti modelli orari:
28 ore settimanali per le classi con orario antimeridiano dal lunedì al mercoledì h 8:00-14:00 giovedì e venerdì h 8:00-13:00
40 ore settimanali per le classi a tempo pieno dal lunedì al venerdì h 8:00-16:00
Il modello orario per le classi con orario antimeridiano prevede, di norma, un team docente
composto da un docente prevalente, responsabile di gran parte delle discipline di
insegnamento, un docente di supporto per il completamento del curricolo, un docente di
lingua inglese, (se il docente prevalente non è in possesso del titolo per insegnare la lingua
straniera), e un insegnante di religione cattolica; laddove previsto, il team docente viene
integrato con la presenza di uno o più docenti di sostegno.
Il modello orario da 40 h settimanali per le classi funzionanti a Tempo Pieno prevede la
tradizionale divisione delle discipline di studio in due ampie macro aree disciplinari: la prima
linguistico-antropologica e la seconda logico-matematico-scientifica. Ciascuno dei due
ambiti viene assegnato ad un singolo docente che assume la contitolarità del gruppo
classe, unitamente ai docenti di Religione Cattolica e Lingua Inglese (laddove all’ interno
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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del team non siano presenti insegnanti con tale competenza) e agli insegnanti di sostegno
laddove previsti.
La Scuola Secondaria di I grado, viste le richieste delle famiglie all’atto dell’iscrizione per
l’a.s. 2015/16, e considerata la disponibilità di organico assegnata all’Istituzione scolastica
dagli Organi competenti, è organizzata secondo i seguenti modelli orari:
30 ore settimanali per tutte le classi dal lunedì al venerdì h 8:00-14:00
2 ore curricolari in più di pratica strumentale per le sezioni di strumento musicale.
L’ orario scolastico prevede:
per la Scuola dell’INFANZIA:
Ingresso dalle ore 8.15 alle ore 8:45
Prima uscita senza refezione ore 13:15
Seconda uscita dalle ore 15.45 alle ore 16.15
per la scuola PRIMARIA 28 ore:
dal lunedì al mercoledì
Ingresso ore 8.00
Uscita ore 14:00
dal giovedì al venerdì:
Ingresso ore 8.00
Uscita ore 13:00
per la scuola PRIMARIA 40 ore, tempo prolungato:
dal lunedì al venerdì:
Ingresso ore 8.00
Uscita ore 16:00
per la SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
dal lunedì al venerdì:
Ingresso ore 8.00
Uscita ore 14:00
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CLASSI AD INDIRIZZO MUSICALE
Inizio 14.00
Rientro 15:30/16:00
Uscita Entro le 18:00
L’ingresso degli alunni dell’Istituto Comprensivo è così articolato secondo i diversi gradi
scolastici:
La scuola dell’Infanzia prevede che gli alunni siano accompagnati dai rispettivi
genitori direttamente nelle sezioni e che da queste siano prelevati all’uscita.
La scuola Primaria accoglie gli alunni nell’androne della scuola facendoli confluire in
classe con la presenza dei docenti della prima ora e l’aiuto dei collaboratori secondo
il criterio a scalare dalle classi quinte alle prime. Il medesimo tipo di organizzazione
viene rispettato anche per l’uscita. Sono esentate da tale procedura in uscita le
classi a tempo prolungato.
La scuola secondaria di Primo grado è organizzata in modo tale che gli alunni
vengano accolti nelle classi dagli insegnanti della prima ora. Al termine delle attività
didattiche i ragazzi vengono accompagnati in fila per due dagli insegnanti dell’ultima
ora, fino al cancello nel rispetto delle regole di svuotamento dell’edificio previste
dalla norme di sicurezza e regolate dai relativi segnali acustici differenziati per piani
di provenienza delle classi.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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1.6 Il regolamento delle classi ad Indirizzo Musicale
Il corso ad Indirizzo Musicale offre la possibilità ad alunni con interessi e doti musicali di
iscriversi alla scuola media seguendo, parallelamente alle altre materie, un percorso
triennale di strumento musicale. Sono presenti quattro specialità strumentali: flauto
traverso, percussioni, chitarra e pianoforte. La partecipazione al corso è completamente
gratuita.
L'iscrizione all’ indirizzo musicale dovrà avvenire contestualmente all'iscrizione alla scuola
media, attraverso il modello telematico predisposto dal Ministero. Nel corso del mese di
marzo si effettueranno le prove orientative fisico-attitudinali previste per l’accesso allo
studio dello strumento. All’alunno ammesso verrà assegnato lo strumento ritenuto più
idoneo dalla commissione, che terrà conto delle preferenze indicate dal candidato. Il
numero degli allievi prescelti varierà in base ai posti disponibili per le diverse specialità
strumentali. L’esito delle prove verrà reso noto al termine delle selezioni. Le lezioni singole
e di gruppo si svolgeranno in orario pomeridiano. Gli allievi formeranno gruppi di musica
d’insieme, esibendosi, durante l’anno, in saggi finali. Per partecipare alle selezioni è
necessario compilare il modulo richiesto e consegnarlo in segreteria.
Indirizzo musicale
Il corso ad indirizzo musicale risponde alla convinzione che la musica possa contribuire
attivamente alla formazione cognitiva ed espressiva dei ragazzi.
I Corsi ad Indirizzo musicale hanno un’importante funzione educativa e nascono
dall’esigenza di offrire agli alunni la possibilità di accostarsi alla cultura e alla tecnica
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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musicale non solo dal punto di vista teorico, ma anche e soprattutto da quello pratico,
attraverso lo studio triennale di uno strumento.
Viene, quindi, offerta l’opportunità di studiare concretamente uno strumento musicale (n.b.
la scelta dello strumento sarà legata al parere vincolante dei docenti) anche ad alunni
che altrimenti non avrebbero la possibilità economica di affrontare le spese relative ad un
corso privato, ma in particolare sarà possibile individuare quegli alunni che, per maggiore
attitudine ed impegno, sono portati a proseguire gli studi musicali. A questo scopo, il
curricolo didattico prevede, per la classe ad indirizzo musicale, uno/due rientri pomeridiani
per la pratica strumentale.
Delle classi ad indirizzo musicale entreranno a far parte gli alunni che ne avranno fatto
specifica richiesta al momento dell’iscrizione, che abbiano sostenuto una prova attitudinale
a seguito della quale si forma una graduatoria di merito in cui si trovino non oltre il 26°
posto.
Le ore di insegnamento, affidate alla competenza di insegnanti specializzati, sono destinate
alla pratica strumentale individuale e per piccoli gruppi, all’ascolto partecipativo, alle attività
di musica di insieme, nonché alla teoria e lettura della musica.
Nell’ambito dell’autonomia organizzativa e didattica i docenti di strumento potranno
adeguare il suddetto modello organizzativo alle situazioni particolari di funzionamento dei
corsi, al fine di realizzare l’impiego ottimale delle risorse, anche prevedendo attività di
approfondimento, potenziamento e recupero.
L’insegnante di strumento musicale in sede di valutazione periodica e finale, esprimerà una
valutazione sul livello di apprendimento raggiunto da ciascun alunno. Al termine del
triennio, In sede d'esame verrà verificata, nell'ambito del previsto colloquio pluri-
disciplinare, anche la competenza musicale raggiunta sia sul versante della pratica
esecutiva, individuale e/o d'insieme, sia su quello teorico.
Il Consiglio d’Istituto
Visto la normativa vigente in materia di insegnamento dello strumento musicale nella secondaria di I grado alla data di adozione del presente regolamento D.M. del 6 agosto 1999 n. 235 - Riconduzione ad ordinamento dei corsi sperimentali ad indirizzo musicale nella scuola media ai sensi della legge 3.05.1999 n. 124 art.11, comma 9; D.M. del 6 agosto 1990 n. 201- Corsi ad indirizzo Musicale nella scuola Media-Riconduzione e Ordinamento -Istituzione classe di concorso di "strumento musicale" nella scuola media;
Visto la normativa vigente in materia iscrizioni alle scuole di ogni ordine grado alla data di adozione del presente Regolamento;
Visto il POFT adottato dall’Istituto Comprensivo Roberto Bracco per 2016/19;
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Visto la delibera del Collegio Docenti n.169 del Comprensivo Roberto Bracco del 22/04/2016 di proposta di adozione del Regolamento del Corso ad Indirizzo Musicale
ha approvato con delibera n.196 del 22 aprile 2016 il
REGOLAMENTO DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE quale parte integrante del
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Premessa
L'insegnamento dello strumento musicale costituisce integrazione interdisciplinare ed
arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio
quadro delle finalità della secondaria di I grado e del progetto complessivo di formazione
della persona.
Esso concorre, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di
cui fornisce all'alunno una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnico-pratici con
quelli teorici, lessicali, storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza
dell'educazione musicale; orienta quindi le finalità di quest'ultima anche in funzione di un
più adeguato apporto alle specifiche finalità dell'insegnamento strumentale stesso.
Sviluppare l'insegnamento musicale significa fornire agli alunni, destinati a crescere in un
mondo fortemente segnato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione,
spesso soltanto subita, una maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, una
ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di sé.
Obiettivo del corso triennale, quindi, una volta fornita una completa e consapevole
alfabetizzazione musicale, è porre alcuni traguardi essenziali che dovranno essere da tutti
raggiunti. Il rispetto delle finalità generali di carattere orientativo della scuola media non
esclude la valorizzazione delle eccellenze.
Ammissione al corso Art. 1. Il Corso ad Indirizzo Musicale è opzionale. Esso ha la durata di tre anni ed è parte integrante del piano di studio dello studente e materia degli esami di stato al termine del primo ciclo d’istruzione. La volontà di frequentare il corso di ordinamento ad indirizzo musicale è espressa all’atto dell’iscrizione alla classe prima. Art. 2. Si accede al Corso ad Indirizzo Musicale previo superamento di una prova di ammissione orientativo attitudinale. La Commissione Esaminatrice è composta dagli insegnanti di Strumento Musicale, da un docente di Educazione musicale ed è presieduta dal Dirigente scolastico. Art. 3. Il numero di alunni ammessi a frequentare il Corso ad Indirizzo Musicale è determinato tenuto conto delle indicazioni espresse dall’art.2 del D.M. n°201/1999.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Art. 4. L’alunno può esprimere all’atto dell’iscrizione l’ordine di preferenza degli strumenti insegnati nel Corso ad Indirizzo Musicale. Le indicazioni fornite hanno valore informativo e orientativo, ma non vincolante. L’assegnazione dello strumento, è determinata dalla Commissione sulla base della prova orientativo-attitudinale. La Scuola predispone la prova orientativo-attitudinale entro il termine di scadenza delle iscrizioni e comunque non oltre i dieci giorni entro tale scadenza. Art. 5. Gli esiti della prova orientativo-attitudinale e l’attribuzione dello strumento di studio vengono pubblicati all’albo dell’istituzione Scolastica. Entro 10 giorni dalla data di pubblicazione è ammessa rinuncia da parte della famiglia alla frequenza da parte dell’alunno al Corso ad Indirizzo Musicale. Frequenza Art. 6. Una volta ammesso al corso ad indirizzo musicale, l’alunno è tenuto a frequentare l’intero triennio di corso. Art. 7. Non è consentito cambiare strumento nel corso del triennio. Art. 8. Non è consentito ritirarsi nel corso del triennio (salvo non ammissione alla classe successiva, vedi punto 12). Art. 9. Non è consentito entrare a far parte del corso negli anni successivi alla prima classe. Art. 10. È OBBLIGATORIO frequentare tutte le materie: teoria e solfeggio, musica d’insieme e strumento. Art. 11. Dopo 5 assenze continuative (non dovute a malattia) viene inviata lettera alla famiglia finalizzata ad un approfondimento complessivo della situazione. Art. 12. Nel caso in cui il Consiglio di classe disponga la non ammissione alla classe successiva si valutano le seguenti variabili: a) se l’alunno ha frequentato regolarmente le attività musicali di indirizzo rimane all’interno dello stesso corso, salvo diversa richiesta della famiglia o orientamento alternativo dei C.d.C.; b) se l’alunno ha frequentato in modo del tutto irregolare le attività musicali, lo stesso transita in uno dei corsi ordinari. Art. 13. Le assenze dalle ore pomeridiane devono essere giustificate il mattino successivo all’insegnante della prima ora. Per eventuali entrate e/o uscite anticipate vale il regolamento generale di Istituto. Se si è stati assenti anche il mattino è sufficiente una sola giustificazione per tutta la giornata. Art. 14. Nel caso di assenza del docente di strumento, la segreteria provvederà ad avvertire le famiglie degli alunni interessati. Art. 15. L’acquisto dello strumento, dei libri di testo e degli accessori vari è in capo alle famiglie degli studenti. Art. 16. E’ obbligatorio portare a scuola lo strumento e libri durante le ore di lezione.
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Art. 17. E’ possibile usufruire di un prestito temporaneo dello strumento flauto, previa compilazione di richiesta e compatibilmente con la disponibilità dello strumento . Orario Art. 18. Non è possibile cambiare l’orario personale stabilito all’inizio dell’anno scolastico, salvo diversa decisione del Dirigente Scolastico (in conseguenza di valide e comprovate motivazioni). Art. 19. Durante l’anno scolastico, in previsione di concerti, manifestazioni, partecipazione a concorsi e rassegne, è possibile una variazione dell’orario pomeridiano (accorpamento di più ore per prove d’insieme). Di tale variazione sarà data preventiva comunicazione alle famiglie degli interessati. Art. 20. Sarà possibile prevedere viaggi di istruzione della durata di più giorni, in previsione della partecipazione a concorsi e/o rassegne musicali. Art. 21. Durante la riunione con i genitori, per la stesura dell’orario pomeridiano, saranno agevolati gli alunni che abitano più lontano o che necessitano di mezzi di trasporto pubblici. Tali attività vengono collocate, in linea con gli ordinamenti vigenti, in orario pomeridiano. Art. 22. Le varie attività musicali(concerti, manifestazioni ,concorsi e rassegne) vedranno partecipazione di tutti gli alunni del corso ad indirizzo musicale, salvo diversa decisione dei docenti di strumento musicale per comprovati motivi(come ad es. la bassa frequenza o la mancanza di esercitazione a casa) o in seguito alla decisione dei docenti di creare una piccola ensemble. I docenti di strumento musicale inoltre stabiliranno in piena autonomia le modalità di organizzazione e di coinvolgimento degli alunni nelle suddette attività musicali.
Il Regolamento è vincolante per tutte le componenti (docenti, personale non docente, allievi, genitori) ed ha validità sino a che il Consiglio di Istituto non vi provveda con una nuova deliberazione.
Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Irene De Riccardis
firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell'art. 3, comma 2 del D.L.vo n° 39/1993
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1.7 L’organizzazione
L’organizzazione è l’insieme di persone, modalità operative, risorse e processi
consapevolmente strutturati e coordinati al fine di conseguire determinati obiettivi, volti al
raggiungimento di una Mission. Si tratta dell’enunciazione delle finalità che l’organizzazione
intende perseguire e dei valori in cui crede. Per il suo raggiungimento ha bisogno di essere
comunicata attraverso una Vision.
L’organizzazione di tutte le risorse umane della Scuola, l’organizzazione dell’orario
scolastico e delle attività di aggiornamento e formazione rientrano nelle strategie messe in
atto dall’Istituto secondo i riferimenti di legge: art. 21 della legge n. 59/97; il DPR n.275/99;
il D.lgs. 165/01 e la legge 107/15 nei commi 1 e 4 in cui si illustrano le finalità del
provvedimento: dare piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche.
La recente Riforma afferma il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e
richiama una serie di principi già presenti all’interno della normativa vigente, quali: il
successo formativo degli studenti, la partecipazione degli organi collegiali, la flessibilità
didattica ed organizzativa.
In relazione a quest’ultima, l’Istituto Comprensivo Bracco evidenzia due peculiari
organizzazioni:
1. Organizzazione del personale
2. Organizzazione delle attività di aggiornamento/formazione
1. Organizzazione del personale: organo direttivo, corpo docente e segreteria
scolastica.
Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria della Istituzione Scolastica e ne è il
Legale Rappresentante. Le sue responsabilità ricadono nella gestione delle risorse
finanziarie e strumentali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi e della qualità
del processo formativo, approntando gli strumenti attuativi del Piano Triennale dell’Offerta
Formativa. E’ cura del Dirigente Scolastico coinvolgere e valorizzare le singole
professionalità, tenendo conto delle competenze e delle esperienze realizzate, per
promuovere esperienze legate al contesto, nonché percorsi didattici formativi e
motivazionali nell’ambito della quota dell’autonomia riservata alle scuole. Nello svolgimento
delle proprie funzioni organizzative ed amministrative il Dirigente Scolastico è coadiuvato da
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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uno Staff di Direzione a cui sono affidati incarichi di Pianificazione dell’organizzazione
interna.
I Docenti
La nuova offerta formativa, così come delineata dalla Legge 107, va organizzata secondo il
fine di fornire base di legittimità all’organico: posti comuni sulla base delle classi; posti
sostegno sulla base dei disabili; posti di potenziamento secondo indicatori inseriti nel PTOF.
Si precisa che c’è un nuovo modello di titolarità che, per il momento, è sdoppiato: da una
parte, c’è la classica cattedra su singola scuola che va ad esaurimento (solo vecchi titolari)
dall’altra, la nuova titolarità su ambito territoriale che riguarderà tutti i nuovi assunti del piano
assunzioni. Nel tempo, esisterà solo questo secondo tipo: ambiti territoriali sostituiscono
organici provinciali, ma hanno estensione sub-provinciale e sub-città metropolitana.
Saranno predisposti entro il 30 giugno di ciascun anno e comprenderanno un certo numero
di scuole inserite nell’ambito.
La scelta dei docenti sarà, dunque, sempre in funzione del POFT, tenendo conto delle
richieste delle scuole e delle necessità formative integrate con iniziative di potenziamento e
da attività progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi, che dovranno essere
individuati per un triennio ed integrati annualmente.
Staff di Direzione: Coordinatore di Plesso
Le sue funzioni sono:
Controlla l’entrata e l’uscita degli alunni
Controlla che i turni di assistenza durante l’intervallo e di ricevimento, da parte dei
docenti siano rispettati;
Controlla quotidianamente la puntualità nella presa di servizio dei docenti;
Informa tempestivamente il Dirigente Scolastico o il docente Vicario di incidenti
avvenuti nel plesso a persone e cose e di sanzioni disciplinari comminate ad alunni,
nonché di non corrette esecuzioni di comunicazioni del Dirigente;
Crea tabelle di disponibilità dei docenti per eventuali sostituzioni di docenti assenti e
le invia in segreteria;
Coordina i Consigli di Interclasse nella scuola primaria e di Intersezione nella scuola
dell’infanzia.
Coordinatori di classe
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Le sue funzioni sono:
Predispone la distribuzione ottimale degli alunni in classe;
Decide ad inizio anno scolastico se nominare o meno il capoclasse ed altre figure;
Sottopone al Consiglio di Classe il piano annuale di lavoro dello stesso;
Nei consigli di classe parla ai rappresentanti dei genitori a nome di tutti i docenti;
Rappresenta il Dirigente Scolastico, se ha ricevuto delega, nei Consigli di Classe e
nella riunione che precede l’elezione dei rappresentanti dei genitori;
Riceve i genitori degli alunni in difficoltà o con problemi a nome dei componenti il
Consiglio di Classe;
Coordina e cura, in collaborazione con gli altri membri del Consiglio di Classe, la
stesura, la realizzazione e la verifica del PEI e del PDP per i casi previsti dalla
normativa vigente.
Prepara e propone al Consiglio di Classe la valutazione finale del 1° e 2°
quadrimestre;
Raccoglie i piani di lavoro annuali dei Docenti della classe;
Consegna le schede di valutazione degli alunni sia nel 1° che nel 2° quadrimestre;
Raccoglie fondi e permessi per le uscite didattiche, foto di gruppo e per altre attività
programmate;
Raccoglie in apposite cartelline le relazioni finali dei docenti ed eventualmente i
programmi per gli esami di licenza;
Prepara e sottopone al Consiglio di Classe la sua relazione finale della classe;
Collabora con il responsabile di plesso all’organizzazione e alla buona riuscita degli
esami di Stato;
In generale, favorisce buoni rapporti tra tutti i componenti il Consiglio di Classe.
Responsabili di Dipartimento
Le sue funzioni sono:
Garantire uniformità di percorso didattico orizzontale in tutte le sezioni dell’Istituto per
materia di insegnamento;
Condividere le programmazioni per classi parallele;
Uniformare, per quanto possibile, lo svolgimento dei programmi di studio finalizzati
alla maturazione delle competenze.
Collaboratori del Dirigente
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Le loro funzioni sono:
Attività di diretta collaborazione con il Dirigente nella gestione ordinaria dell’istituzione
scolastica;
Attività di supporto al Dirigente nella gestione ordinaria dell’istituzione scolastica e
nello specifico in relazione alle problematiche della scuola dell’Infanzia, primaria e
secondaria;
Partecipare alle riunioni dello staff di supporto del Dirigente, verbalizzano le sedute
del Collegio dei Docenti;
Sostituire il Dirigente nella gestione dell’Istituto in caso di assenza o impedimento di
vario genere;
Firmare gli atti contabili in caso di impedimento da parte del Dirigente;
Partecipare alle riunioni dello staff di supporto al Dirigente.
Il Dirigente è coadiuvato da un Direttore dei Servizi Generali Amministrativi per
l’espletamento delle funzioni organizzative ed amministrative. Il DSGA sovrintende,
nell’ambito degli indirizzi assegnategli, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali della
Scuola, occupandosi del coordinamento di assistenti amministrativi e di collaboratori
scolastici per la gestione delle risorse umane e materiali.
Nello specifico, i collaboratori scolastici, assegnati ai due plessi Bracco e Mons. Alfano, oltre
a curare l’ordine e la pulizia dei locali della scuola, hanno funzioni di sorveglianza degli
ambienti e di vigilanza sugli studenti, di assistenza in particolari necessità e di supporto per i
portatori di handicap.
2. Organizzazione delle attività di aggiornamento/formazione
La formazione e l’aggiornamento dei Docenti, in linea con le direttive della riforma e nel
quadro delle innovazioni scolastiche, costituisce un punto strategico fondamentale per lo
sviluppo professionale, nonché un aspetto necessario per il conseguimento degli obiettivi di
cambiamento e per l’attuazione di un'efficace politica delle risorse umane.
Obiettivi:
Sostenere ed incentivare la motivazione alla professione docente;
Migliorare le competenze progettuali, valutative, organizzative e relazionali in
riferimento alla qualità del servizio scolastico;
Rafforzare le competenze psicopedagogiche;
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Integrare la programmazione e la valutazione rispondendo alle richieste della nuova
riforma.
Azioni:
Pianificare ed organizzare corsi interni, predisposti dall'Istituto, per consentire un
adeguato sviluppo professionale;
Incentivare la partecipazione a corsi esterni inerenti la didattica innovativa per ogni
singola disciplina e/o che rispondano ad esigenze formative del sistema scolastico
nel suo complesso.
Risorse:
Esperti esterni che offrano la possibilità di mettere in opera un'attività di consulenza
mediante seminari e incontri-dibattito;
formazione a distanza e apprendimento in rete;
corsi di aggiornamento e formazione tenuti da Istituti riconosciuti per la formazione
in servizio.
Allegati Atto costitutivo del Centro Sportivo Scolastico (C.S.S.) Prot. n.5734/C32 del 30.11.2015;
Questionari di auto diagnosi di Istituto Prot. n.2485/C23 del 26.04.2016;
Risultati conseguiti dagli alunni in. . . . grafico Allegato fuori testo;
Figure ed Orari di Riferimento Allegato nel testo.
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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento - Paragrafo 1.7 L’organizzazione
Figure ed Orari di Riferimento
a cura del
Collegio dei Docenti
delibera del 18.10.2016
Allegato al Capitolo 1
L’ambiente di apprendimento
Paragrafo 1.7
L’organizzazione
a.s.
2016 – 2017
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento - Paragrafo 1.7 L’organizzazione
Figure di Riferimento
Dirigente Scolastica dott. Irene De Riccardis
Direttore Servizi Generali Amministrativi
dott. Rosanna Mercurio
Primo e Secondo Collaboratore Patrizia Infante e
Maria Rosaria Cinicolo
Responsabile di Plesso per la Scuola dell’Infanzia
Amelia Iaboni
Coordinatori di Interclasse Scuola Primaria
Prime Concetta Brigida
Seconde Maria Rosaria Silvestro
Terze Antonella Sica
Quarte Maria Colucci
Quinte Elena Vitiello
Coordinatori di Classe Scuola Secondaria di Primo Grado
1A Marinella Di Ieso
2A Chiara Paolella
3A Giovanna Di Donna
1B Rita Cieri
2B Filomena Orofino
3B Silvana Molfesi
1C Silvana Rainone
2C Giuseppina Piscopo
3C Rosalba Iodice
1D Donatella Abate
2D Adelaide Ragucci
3D Alessandra Trezza
3E Lorella Lucivero
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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento - Paragrafo 1.7 L’organizzazione
Responsabili per la Sicurezza RSPP
Responsabile Sicurezza e Protezione del Personale
arch. Alessandro Luongo
Medico Competente dott. Francesca Cimmino
RSL Responsabile Sicurezza dei Lavoratori
Infanzia e Primaria Secondaria di Primo Grado
Amelia Iaboni e arch. Elena Luigia Cappelli
Orari di Riferimento
Dirigente Scolastica dott. Irene De Riccardis
riceve il mercoledì dalle ore 10:00 alle 11:00 previo appuntamento
Direttore Servizi Generali Amministrativi
dott. Rosanna Mercurio
riceve il mercoledì dalle ore 10:00 alle 11:00
Gli Uffici di Segreteria Didattica ed Amministrativa
Assistenti Amministrativi Anna Rippa e Massimo Savino
Assistente Amministrativo Scuola dell’Infanzia e Primaria
Anna Lucente
Assistente Amministrativo Scuola Secondaria di Primo Grado
Giuseppina Sollazzo
ricevono nei seguenti orari: Lunedì dalle 8:10 alle 11:00
Mercoledì dalle 10:00 alle 11:00 Giovedì dalle 13:00 alle 15:00 Venerdì dalle 10:00 alle 11:00
Lo Sportello Genitori è funzionante dal mese di ottobre 2016 presso:
Scuola dell’Infanzia e Primaria Plesso Mons. Alfano -Via Arno 16
Docente referente
Carmine Frenda Giovedì dalle 12:00 alle 13:00
Scuola Secondaria di Primo Grado Plesso Bracco - Via Tevere, 45
Docente referente
Manuela Monaco Giovedì Dalle 12:00 alle 13:00
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento - Paragrafo 1.7 L’organizzazione
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
GIUNTA ESECUTIVA
COMPONENTE GENITORI
COMPONENTE DOCENTI
PRIMO COLLABORATORE
SECONDO COLLABORATORE
DIRIGENTESCOLASTICO
PERSONALE A.T.A.
ASSISTENTI AMMINISRATIVI
COLLABORATORI SCOLASTICI
DSGAFUNZIONI STRUMENTALI
TEAM DOCENTE
RESPONSABILI DI PLESSO
COMITATO DI VALUTAZIONE
COMMISSIONI
R.S.U.
ADDETTI ALLA SICUREZZA
COMITATO DIDATTICO
CONSIGLI DI INTERCLASSE/INT.SEZ.
COLLEGIO DOCENTI
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Capitolo 2 CURRICULO; SUCCESSO FORMATIVO E INCLUSIONE
AREA 2
2.1 La verticalità del curriculo nell’Istituto Comprensivo
Nella realtà dell’Istituto Comprensivo si concretizza l’esigenza di una effettiva continuità e
uniformità del percorso scolastico degli allievi, al fine di condurli all’acquisizione di
conoscenze, abilità e competenze via via più articolate e complesse, alla conquista di
capacità linguistiche, logiche, scientifiche, operative e creative adeguate alle differenti età,
all’acquisizione progressiva di un’immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà
nei suoi differenti aspetti.
La necessità di progettare un curricolo disciplinare unico che si sviluppi dalla scuola
dell’infanzia alla scuola secondaria risponde alle disposizioni previste dalle Indicazioni
Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo d’Istruzione”, senza
prescindere dall’ autonomia delle istituzioni scolastiche.
Durante il corrente anno scolastico, la Commissione per l’Aggiornamento delle
Programmazioni ha dato un ordine gerarchico agli indicatori-descrittori e, in base a ciò, ha
delineato il profilo delle competenze in uscita dalla scuola dell’infanzia, dalla scuola
primaria (scandite in due cicli: al termine della 3 classe e al termine della 5 classe) e dalla
scuola secondaria di primo grado.
Nel tentativo di realizzare un curricolo verticale sempre più completo e rispondente alle
esigenze dell’utenza dell’Istituto, si è manifestato il bisogno di condividere quelle linee
teoriche e didattiche che da tempo animano le scelte progettuali intraprese dai vari ordini di
scuola del Comprensivo e che hanno portato a riprogrammare l’apprendimento nell’ottica
dell’unitarietà e della verticalità.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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2.2 L’individuazione delle difficoltà:
gli alunni con Bisogni Educativi speciali
Sempre più numerosi sono gli studenti che presentano bisogni educativi speciali con
difficoltà di apprendimento, di sviluppo, di abilità e di competenze, con disturbi del
comportamento stabili o temporanei; essi richiedono strategie di intervento
individualizzato e personalizzato nonché adattamenti al contesto scolastico.
Ogni persona, infatti, nel corso della propria vita, può essere portatrice di bisogni specifici
o di limitazioni temporanee che implichino di volta in volta modelli flessibili, soggetti a
revisione. Includere vuol dire riconoscere e valorizzare le differenze; vuol dire superare gli
ostacoli che emarginano il diverso; vuol dire puntare sulla partecipazione di tutti e su una
didattica per tutti.
Protagonisti dell’inclusione sono, dunque, i docenti, che devono osservare e cogliere i
segnali di disagio; le famiglie, che devono porre fiducia in una scuola competente che
affermi il ruolo centrale dello studente e nello stesso tempo valorizzi le diversità
considerandole una risorsa per tutta la comunità scolastica.
Alla specificità individuale la scuola è chiamata a rispondere con interventi e competenze
didattiche e pedagogiche diversificate ma integrate tra loro, capaci di coinvolgere l’intero
contesto scolastico, le famiglie e le risorse presenti sul territorio.
Allegati Curriculo Verticale Allegato fuori testo;
Piano di Inclusività Allegato fuori testo.
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32
Capitolo 3 CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO
AREA 3
3.1 Percorsi di continuità verticale
PREMESSA:
Il progetto "continuità” nasce dall'esigenza di costruire percorsi didattici basati
sull’individuazione e la condivisione di obiettivi per favorire una graduale passaggio di ciclo
scolastico al fine di rendere meno brusco l’approccio con il nuovo percorso da
intraprendere.
Il passaggio tra i diversi ordini di scuola rappresenta per lo studente un momento delicato
attorno al quale si concentrano pensieri, paure e interrogativi. Pertanto diventa
fondamentale la condivisione di un progetto unitario, che riconosca ad ogni alunno il diritto
ad un percorso in continuità nei tre ordini di scuola che il nostro Istituto rappresenta.
FINALITA'
Garantire all'alunno un processo di crescita unitario, organico e completo nei tre
ordini di scuola;
Prevenire il disagio e l'insuccesso scolastico.
OBIETTIVI:
Mettere gli alunni nelle condizioni ideali di iniziare con serenità il futuro percorso
scolastico;
Favorire il processo di apprendimento attraverso la continuità didattica ed
educativa;
Promuovere l'integrazione degli alunni di culture diverse, degli alunni diversamente
abili e degli alunni con disagi sociali;
Proporre e sviluppare attività comuni e condivise dagli insegnanti dei diversi ordini
di scuola.
Sviluppare attività individuali e di gruppo
PARTECIPANTI E DESTINATARI:
Alunni e insegnanti delle classi prime, quarte e quinte della scuola Primaria.
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33
Alunni e insegnanti delle classi prime della scuola secondaria.
Alunni e docenti dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia.
SPAZI:
Aule
Palestra
Laboratori
Atrio della scuola
Cortile
TEMPI:
Da novembre a maggio
CONTINUITA’ INFANZIA/PRIMARIA
Durante l’anno scolastico sono previsti incontri tra i bambini delle classi della scuola
primaria e i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, i quali visiteranno “i luoghi”
della scuola primaria.
I primi incontri saranno avverranno con le classi prime nel periodo novembre/dicembre e le
attività saranno incentrate sul tema autunnale e ambientale. Le attività saranno
diversificate a secondo dei gruppi e nelle modalità d’intervento concordate dai docenti nel
corso dell’anno.
Nel periodo marzo/aprile gli incontri degli alunni della scuola dell’infanzia cinquenni
avverranno con gli alunni delle classi quarte che diventeranno loro “tutor” nel prossimo
anno scolastico.
Sarà organizzata una “caccia al tesoro” nei luoghi della scuola per scoprirne gli ambienti,
alla ricerca di oggetti e indizi, anche attraverso giochi con l’utilizzo dei 5 sensi. Le attività,
funzionali al tema scelto per l’Unità di Apprendimento che sarà sviluppata durante tutto
l’anno scolastico che ha per tema “S.O.S. PIANETA TERRA”, saranno finalizzate alla tutela
dell’ambiente ed in particolare verteranno sull’emergenza rifiuti, al fine di sviluppare nei
bambini una consapevolezza attiva verso la conservazione e il rispetto dell’ambiente
nell’ottica di garantire per loro stessi un futuro migliore.
A conclusione del percorso sarà prevista una merenda condivisa a base di frutta da
consumare in cortile o in altro luogo della scuola.
CONTINUITA’ PRIMARIA/SECONDARIA
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
34
Per la continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, verranno
effettuate anche visite guidate dei ragazzi delle classi quinte alla scuola secondaria di 1°
grado, al fine di far conoscere il funzionamento del nuovo corso di studi e di orientare i
ragazzi nella loro scelta futura. Durante gli incontri agli allievi, dopo una visita all’edificio
scolastico e una breve illustrazione dell’offerta didattica della scuola sarà data la possibilità
di partecipare in prima persona alle attività che si svolgono nelle classi e nei vari laboratori.
Saranno attivati percorsi laboratoriali di teatro e di lettura durante l’anno scolastico i cui
temi saranno concordati dai docenti interessati.
Gli alunni delle classi quinte saranno avviati allo strumento musicale dai docenti di
strumento della scuola secondaria di primo grado e coinvolti nella preparazione di uno
spettacolo di Natale.
OPEN DAY
Saranno programmate giornate di "OPEN DAY” rivolte agli alunni delle classi quinte e ai
bambini che si iscriveranno alla scuola primaria. In queste giornate, la scuola sarà aperta al
territorio e offrirà l’opportunità di far visitare agli alunni stessi e ai loro genitori, i vari plessi
per conoscere la realtà scolastica e le proposte educative e formative dell’Istituto.
Per l’occasione sarà allestita una mostra/mercato con manufatti degli alunni di ogni classe;
si organizzeranno, in con la collaborazione di alunni “tutor” della scuola Primaria, banchetti
di attività grafico-pittoriche-manipolative e giochi finalizzati alla socializzazione e alla
cooperazione allo scopo di costruire aspettative positive verso l'ingresso della scuola
primaria, curiosità verso la nuova scuola e i compagni che incontreranno
Per la scuola dell’infanzia si proporranno attività didattiche dimostrative in classe.
Per la scuola Primaria si organizzeranno attività laboratoriali dimostrative rivolte ai futuri
alunni.
Per la scuola secondaria, si organizzeranno mini-laboratori e si proporranno lezioni
interattive con la LIM. I docenti dell'indirizzo musicale presenteranno lezioni-concerto e gli
alunni delle classi terze accompagneranno i giovani ospiti e i loro genitori a visitare i locali
della scuola.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
35
3.2 La formazione delle classi
Al fine di formare delle classi equilibrate, si rende necessario acquisire preventivamente
delle informazioni sui livelli di apprendimento raggiunti dagli allievi nonché’ sul loro grado di
socializzazione. Pertanto si chiederà ai docenti delle classi in uscita di redigere delle
schede di profilo cognitivo e relazionale. Saranno concordati degli incontri tra le nostre
Funzioni Strumentali dell’area della continuità e dell’orientamento e i docenti delle scuole di
provenienza. I criteri per la formazione delle classi sono i seguenti:
Per la scuola dell’Infanzia:
sezioni quanto più omogenee possibile per fascia d’età’, con numero equilibrato, nei limiti
del possibile di maschi e femmine e rispetto delle richieste del tempo scuola.
Per la scuola Primaria e Secondaria i criteri proposti sono:
equa distribuzione delle fasce di livello;
equa distribuzione delle problematiche: difficolta cognitive, difficoltà
comportamentali, difficoltà emotive relazionali.
Nei limiti del possibile, si terranno in considerazione le scelte reciproche (previa
consultazione dei docenti di provenienza)
Per la scuola secondaria, se richiesto, si procederà all’assegnazione dell’alunno al corso
frequentato da un fratello nell’anno precedente e si terrà conto della scelta della II lingua
comunitaria effettuata in sede di iscrizioni. Laddove per il corso di lingua spagnola
risultasse un esubero di richieste rispetto alla disponibilità di posti, si procederà con un
regolare sorteggio. Gli alunni iscritti, dopo una prova di controllo della predisposizione, al
corso ad indirizzo musicale, saranno assegnati ad un’unica sezione.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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3.3 La valutazione degli alunni
Alla scuola spetta il compito della valutazione degli alunni per monitorare i processi di
insegnamento-apprendimento, per ridefinire obiettivi, tempi e metodologie della
programmazione e per approntare idonei interventi di recupero, di sostegno a favore di
tutti gli iscritti – in particolare per gli stranieri e gli alunni BES.
La valutazione, infatti, rappresenta una dimensione importante dell’insegnamento perché
incide notevolmente sulla formazione della persona, contribuisce a determinare la
costruzione dell’identità nei ragazzi, può far crescere la fiducia in sé quale presupposto
della realizzazione e della riuscita nella scuola e nella vita. Gestire bene la valutazione è
fattore di qualità dell’insegnante e della sua stessa azione educativa e didattica. Per fare
ciò e necessario prima di tutto avere presenti le diverse funzioni da assegnare alla
valutazione e perseguirle in equilibrio senza sbilanciamenti verso l’una o l’altra.
Per consentire agli insegnanti l’acquisizione di sufficienti elementi di valutazione, il
collegio ha optato per la suddivisione dell’attività didattica in due quadrimestri, come
avviene per legge nella scuola primaria.
La scuola si propone due modelli di valutazione: la valutazione formativa e la valutazione
sommativa.
Con la valutazione formativa, l’alunno prende atto del suo processo di apprendimento e,
nei casi in cui gli obiettivi prefissati non siano stati raggiunti, riformula il proprio percorso
con l’aiuto dei docenti che modificano, a loro volta, la qualità e l’impostazione dell’azione
didattica, ricorrendo ad altre strategie, ritenute più idonee ed efficaci in quel determinato
contesto per quel determinato alunno. In sostanza l’alunno rileva, da un lato, i progressi o
i regressi rispetto alla situazione precedente e, per l’altro verso, se l’obiettivo non è stato
conseguito, impara a percorrere nuove strade, più rispondenti al proprio stile di
apprendimento, per conseguire il massimo risultato e, in ogni caso, acquisire livelli di
conoscenza, abilità e competenza irrinunciabili su cui poter costruire e sviluppare ulteriori
processi formativi.
La valutazione sommativa, invece, è la registrazione obiettiva, “esterna” degli
apprendimenti; viene attuata ricorrendo a strumenti di verifica che ignorano gli aspetti
soggettivi e personali di una prestazione per isolare solo le conoscenze e le abilità
raggiunte, che sono testate somministrando essenzialmente prove chiuse o semichiuse.
Quest’ultima valutazione è utilizzata in modo particolare a conclusione dei quadrimestri,
nonché nel corso degli esami finali. Per la valutazione (quadrimestrale e finale) si tiene
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conto della crescita globale dell’alunno dal punto di vista personale (psicologico –
comportamentale e relazionale) e dal punto di vista cognitivo (capacità, comprensione,
conoscenze). Le aree di rilevazione delle conoscenze e abilità acquisite sono quelle
riferite alle discipline e al comportamento.
Costituiscono oggetto della valutazione periodica ed annuale:
1. Gli apprendimenti: i livelli raggiunti dagli allievi nelle conoscenze/abilità
individuate negli obiettivi formativi formulati dai docenti per le diverse
unità di apprendimento elaborati dall’équipe dei docenti secondo le
Indicazioni Nazionali del MIUR.
2. Il comportamento dell’alunno: viene considerato in ordine al grado di
interesse e alle modalità di partecipazione alla comunità educativa della
classe e della scuola, all’impegno, alla capacità di relazione con gli altri.
In sintesi ciascuna sezione di scuola dell’infanzia, classe di scuola primaria e secondaria
di primo grado individua gli strumenti di verifica più idonei alla rilevazione della situazione
iniziale, intermedia e finale di ciascun alunno, alla verifica e valutazione dei percorsi
didattici, tenendo presenti:
Livello iniziale di ogni alunno
Sviluppo delle competenze e delle abilità a livello individuale
Sviluppo delle competenze e delle abilità medie del gruppo.
Competenze intermedie di ciascun alunno.
LE PROVE DI VERIFICA
L’Istituto ha individuato nel corso dell’anno scolastico tre momenti di verifica
1. una verifica di ingresso che avviene all’inizio dell’anno scolastico per ogni
classe attraverso un’indagine conoscitiva della realtà del bambino/ragazzo e dei
suoi prerequisiti;
2. una verifica intermedia alla fine del primo quadrimestre
3. Verifica finale al termine dell’anno scolastico
In aggiunta il docente in autonomia, nelle modalità e nei tempi da lui stabiliti, può avvalersi
di:
osservazioni (sistematiche, continue, formative);
prove oggettive di profitto (prove “chiuse” come schede, test, materiale strutturato,
ecc. e prove “aperte” come conversazioni, drammatizzazioni, espressioni grafico-
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
38
pittoriche, ecc.), per rilevare i cambiamenti rispetto agli obiettivi da raggiungere e i
risultati degli interventi di recupero, di consolidamento e potenziamento.
Al termine di ogni ciclo di istruzione, nel passaggio al grado successivo (classe quinta di
Scuola Primaria e classe terza della Scuola Secondaria di primo grado) viene rilasciata
una certificazione delle competenze acquisite.
Il documento di certificazione delle competenze, insieme con il documento di
valutazione, segue il percorso dell’alunno e fornisce informazioni utili, poiché descrive i
risultati del processo formativo, quinquennale e triennale.
I criteri di attribuzione voti Bracco (Infanzia, primaria, secondaria I grado) + voti
comportamento possono essere rilevati dagli allegati presenti all’interno del curricolo
verticale.
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3.4 L’esame finale
La valutazione riguarda lo sviluppo complessivo dell’alunno in connessione con gli
obiettivi formativi individuati; tiene conto, inoltre, degli alunni con disturbi specifici
dell’apprendimento e degli alunni con disabilità.
Le valutazioni periodiche e annuali disciplinari e comportamentali, si esprimono in decimi.
I criteri terranno conto:
Influenze socio – familiari
Analisi dei progressi compiuti dall’alunno rispetto al livello di partenza, alle abilità
di base, al ritmo di apprendimento, al raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
Grado di socializzazione e di responsabilità, del comportamento nel lavoro
individuale e/o di gruppo;
Grado di maturità raggiunto;
Apprendimento dei contenuti;
Sviluppo delle abilità;
Assiduità alla frequenza;
Interesse a partecipare alla vita di classe e al gruppo di lavoro;
Motivazione al mondo scolastico;
Comportamento nel contesto sociale della classe;
Impegno.
CRITERI PER LE PROVE SCRITTE DELL’ESAME DI STATO
Le prove scritte dell’esame saranno valutate in decimi secondo i descrittori e gli indicatori
condivisi di seguito esplicitati.
Italiano
aderenza alla traccia e coerenza logica
Esposizione degli argomenti
Correttezza ortografica e sintattica
Lingue straniere
Comprensione e produzione
Conoscenza ed uso delle funzioni e strutture grammaticali e sintattiche
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Matematica
Svolgimento
Presentazione dell’elaborato
Conoscenze di regole e proprietà
Il colloquio
Il colloquio sarà volto ad accertare il livello di conoscenza acquisito, il processo di
maturazione personale e senso di responsabilità rispetto alla sua situazione di partenza e
alle sue capacità cognitive.
Relativamente alle prove scritte d’esame, il Consiglio di classe ha deciso che queste
verteranno sui contenuti affrontati durante l’anno scolastico.
Inoltre, considerato che sia i programmi, sia i criteri di scuola media si propongono di
offrire opportunità di applicazione delle capacità acquisite che superino l’ambito delle
singole discipline, per alcune discipline sono stati articolati percorsi tematici attorno ad un
nucleo portante; tali percorsi hanno lo scopo di consentire agli alunni di collegare un
insieme di conoscenze. Gli alunni potranno proporre mappe concettuali, grafici,
illustrazioni da commentare, un testo da leggere e comprendere, un documento storico,
un’opera d’arte da esaminare insieme, una semplice situazione scientifico-sperimentale
da descrivere, un elaborato, una ricerca, un lavoro o un’esperienza da esporre.
Per gli alunni iscritti all’indirizzo musicale sono previste, durante il colloquio orale, una
prova pratica di strumento e delle domande di teoria musicale.
Potranno essere presi in considerazione gli elaborati scritti, in particolare per coloro che
hanno svolto la prova ad un livello inferiore alle loro effettive capacità per consentire loro
di auto correggersi evidenziando le loro reali conoscenze.
Gli alunni più preparati potranno dimostrare durante il colloquio la propria capacità di
rielaborazione personale delle conoscenze acquisite e di sapere operare collegamenti e
riferimenti tra le varie discipline.
Per gli alunni più deboli, con problemi di esposizione e di rielaborazione dei contenuti, si
pensa di orientare la prova su argomenti a loro congeniali preparati eventualmente con il
contributo delle varie discipline, in modo da far emergere i progressi conseguiti dell’allievo
nel corso del triennio.
In particolare per gli alunni che hanno effettive difficoltà di apprendimento e una
preparazione di base molto scarsa e lacunosa, si è pensato di partire con un argomento a
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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scelta per poi passare a collegamenti facili che dimostreranno il percorso che questi
ragazzi hanno realizzato.
Si ricorda, dunque, che gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento possono
avvalersi della legge 170/2010, art.7, comma 2 e successive disposizioni per l’anno
scolastico 2016/ 2017. Tali disposizioni prevedono che per l’esame di Stato, a chiusura
del primo ciclo di scuola secondaria di I grado, l’alunno può avvalersi per l’esame scritto di
tutte le misure compensative, dispensative e di tempi aggiuntivi.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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3.5 Orientamento per il proseguimento degli studi e monitoraggio a
distanza
In ottemperanza al nuovo decreto ministeriale i vari ordini di scuola devono contribuire a
realizzare la continuità del processo educativo, mediante forme di raccordo pedagogico,
curricolare ed organizzativo; anche il nostro Istituto Comprensivo, sulla base di positive
esperienze avute negli ultimi anni, ha ideato un progetto educativo che coinvolge la
continuità fra i tre ordini di scuola.
Il progetto continuità nasce, pertanto, dall’ esigenza di garantire all’ alunno un percorso
formativo organico e completo. La condivisione del progetto tra i tre ordini di scuola
(infanzia- primaria- secondaria I grado) consente di facilitare il passaggio da un istituto
all’altro, in quanto esso è un momento importante ma pieno di incertezze, novità ed
impegni sia scolastici che extrascolastici.
Il progetto mira a supportare l’alunno nell’ approccio con la nuova scuola, mettendolo a
contatto con gli ambienti fisici in cui andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo
di lavoro sempre più proficuo.
Valorizzando le competenze già acquisite e nel rispetto di quelle che sono le
caratteristiche proprie dell’età evolutiva dell’allievo, verranno promosse attività che
stimolino il desiderio di apprendimento.
OBIETTIVI GENERALI
Semplificare il passaggio graduale da un ordine di scuola all’altro
Favorire il processo di apprendimento attraverso la continuità didattica ed educativa
Promuovere la conoscenza reciproca e relazionale fra gli alunni dei vari ordini di
scuola
Proporre attività da svolgere con approccio interdisciplinare
FINALITA’
Favorire un rapporto di continuità metodologica e didattica
Consentire agli alunni di conoscere, in modo graduale, l’ambiente della scuola
dell’ordine successivo
Promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà
Realizzare fra i docenti uno scambio di informazioni utili alla conoscenza degli
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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alunni sotto l’aspetto cognitivo e metacognitivo e i percorsi didattici da loro effettuati
Per favorire il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria, gli alunni saranno
coinvolti nelle attività didattiche della scuola media in orario antimeridiano attraverso
progetti comuni di carattere sportivo e ludico o anche attraverso attività laboratoriali delle
discipline di base. Anche le giornate previste di OPEN DAY saranno utili per favorire la
conoscenza dei nuovi ambienti, dei nuovi docenti, dei nuovi compagni.
ORIENTAMENTO
“Scegliere il futuro” è il vero progetto di orientamento e tutte le attività e le metodologie
devono tendere a valorizzare le attitudini degli alunni; ad esso contribuiscono tutti i
docenti, soprattutto quelli che hanno seguito gli allievi in tutto il triennio.
OBIETTIVI GENERALI
Finalità dell’attività di orientamento è l’acquisizione della capacità di compiere scelte
autonome consapevoli e razionali da parte dei singoli alunni per valorizzare al massimo
le attitudini e le potenzialità di ciascuno. In tal senso gli obiettivi che si intendono
perseguire vanno ricondotti a quattro aree:
La conoscenza di sé
La conoscenza dei diversi percorsi scolastici e le prospettive di lavoro legati ad essi
La conoscenza del territorio, con particolare riguardo alle offerte formative ed
occupazionali, alle tradizioni locali nei vari settori produttivi, ai rapporti fra attività
economica e territorio
La conoscenza del mondo del lavoro nei suoi aspetti principali
FINALITA’
Il progetto di Orientamento si propone le seguenti finalità:
Sostenere la formazione dell’identità personale e l’autostima
Educare alla scelta favorendo comportamenti improntati alla progettualità
Sviluppare competenze strategiche in relazione alla gestione del sapere
Sviluppare competenze strategiche in relazione alla gestione del sapere
E’ appena il caso di ricordare che concorrono alle attività di Orientamento, in modo
trasversale, tutti quei progetti ed interventi adottati a scuola che aiutano a sviluppare la
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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conoscenza di sé, la consapevolezza di un percorso di crescita e che richiedono una
pluralità di risorse umane. I docenti di tutte le discipline contribuiscono in maniera
significativa a tale finalità. Questionari e test comuni verranno somministrati nel corso
dell’anno, prima delle iscrizioni, per fornire utili informazioni sulle scelte future.
Uno sportello fisso di Orientamento (1h settimanale) fornirà chiarimenti e materiale
informativo. Visite ed incontri con le scuole del territorio sono di solito previste nel primo
quadrimestre mentre a gennaio saranno accolti i referenti dell’orientamento degli Istituti
Secondari di II grado del territorio e quelli più richiesti che, in quell’ occasione
incontreranno alunni e genitori del nostro istituto per avere ulteriori chiarimenti sulle scelte
future.
Saranno, inoltre, monitorati nei limiti del possibile, i risultati conseguiti nel primo
quadrimestre da un gruppo campione di nostri ex alunni soprattutto nelle discipline nelle
quali sono state evidenziate delle criticità.
Allegati I modelli di iscrizione (agli Atti della scuola); Il modello di pagella (agli Atti della scuola); Il certificato delle competenze (agli Atti della scuola).
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Capitolo 4 I PROGETTI
AREE 1, 4, 5 e 6
La parola progetto assume significati diversi se riferita ad una azione o ad un oggetto
materiale. In entrambi i casi il progetto ha bisogno di una ideazione che precede l’azione o
la costruzione dell’oggetto o dell’evento. Azione e costruzione hanno in comune il fatto di
compiersi in un tempo, e sono entrambe conseguenza della progettazione e della
ideazione: azione di pensiero senza spazio e senza tempo che si manifesta con
immediatezza, creatività ed intuizione.
Ogni progetto, nella sua eseguibilità ha bisogno di un programma che ne definisce i tempi e
gli spazi di attuazione. Parte da un’analisi che contiene i presupposti e ne immagina i
risultati. A questo scopo la progettualità dell’Istituto individua i traguardi di sviluppo delle
competenze da perseguire a livello disciplinare e interdisciplinare e gli obiettivi di
apprendimento.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
46
4.1 Le Metodologie
Le metodologie dell'Istituto Bracco sono incentrate su scelte condivise finalizzate al
miglioramento della rapporto insegnamento - apprendimento. Gli interventi metodologici
sono calibrati ai bisogni educativi e formativi degli alunni, nel pieno rispetto e con la dovuta
valorizzazione delle conoscenze, degli interessi e degli stili cognitivi dei discenti. I docenti
mettono in atto tutte le strategie necessarie affinché gli studenti possano migliorare la
propria autostima e la fiducia in se stessi, a saper collaborare, a saper esprimere e gestire
le proprie emozioni. I docenti si impegnano nel creare le condizioni adatte affinché gli
alunni possano collaborare con gli altri, sia con il docente stesso che con i compagni.
Compito precipuo del Docente è quello di insegnare tenendo in debito conto lo stile di
apprendimento di ciascun allievo, ponendo delle domande sulle questioni in oggetto e
sviluppando la coscienza dell’autovalutazione negli studenti.
Le scelte metodologiche saranno, oltremodo, calibrate alle necessità degli alunni distinti
per fasce di età, per gruppi classe, per gruppi di interclasse, per gruppi di istituto (continuità
orizzontale e verticale).
Metodologie e Strumenti adottati dai Docenti:
La lezione frontale
L'apprendimento cooperativo
L'apprendimento per scoperta
L'apprendimento per ricerca- azione
Classi aperte
Gioco di ruoli
Il lavoro di gruppo
Mappe concettuali
Lo studio di casi
Problem-solving
Coding e pensiero computazionale
Laboratori creativi
L'apprendimento attraverso l'utilizzo di mediatori didattici nonché con hardware e
software specifici.
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Il metodo educativo adottato dai Docenti della Scuola dell'Infanzia è incentrato soprattutto
su:
l'osservazione del gruppo sezione, del gruppo piccolo e del singolo bambino
il gioco, risorsa privilegiata di apprendimenti e relazioni
l'esportazione e la ricerca, per stimolare la curiosità e l'atteggiamento critico nei
bambini
la narrazione e la drammatizzazione
classi aperte: attività di intersezione per piccoli e grandi gruppi
il laboratorio
Il metodo educativo adottato dai Docenti della Scuola Primaria e dai Docenti della Scuola
secondaria di secondo grado è incentrato soprattutto su:
analisi dei prerequisiti, delle conoscenze e delle abilità pregresse attuando
metodologie condivise (osservazione della realtà della classe e dei ritmi
d’apprendimento dei singoli alunni per programmare obiettivi didattici a medio e
lungo termine)
incoraggiare i rapporti di collaborazione interpersonale fra alunni e docenti
ricorrere frequentemente alla metodologia della comunicazione, nelle varie forme
possibili: iconica (disegni, immagini, audiovisivi), verbale (lezioni espositive, letture,
conversazioni, discussioni), grafica (relazioni, test liberi, composizioni,
rielaborazioni, interpretazioni); digitale e multimediale
favorire il rafforzamento delle capacità di astrazione e di sintesi, attraverso una
metodologia di tipo sistematico induttivo-deduttivo
avviare gli alunni alla conoscenza dei fondamenti delle singole discipline;
adottare la metodologia della ricerca, tenendo conto delle reali situazioni delle
singole classi, del livello culturale dei ragazzi e della effettiva disponibilità dei mezzi
necessari
Strategie didattiche
Lavori individuali e di gruppo, guidati e non
Interventi individualizzati
Esercizi differenziati
Ricerche guidate
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Attività progettuali
Attività di recupero, consolidamento e sviluppo
Iniziative di sostegno
Visite e viaggi d’istruzione
Interventi di esperti su specifici argomenti
Partecipazione a cineforum, spettacoli teatrali, manifestazioni sportive, concorsi
Attività laboratoriali
Strumenti didattici
Giochi, didattici e non
Libri di testo e libri integrativi
Sussidi audiovisivi
Materiale didattico strutturato, tecnico, artistico, musicale, sportivo, informatico
Strumenti e attrezzature presenti nei vari laboratori
Biblioteca di classe, di Istituto.
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4.2 Le Programmazioni dei Dipartimenti
La programmazione didattica è una delle attività fondamentali dell’attività scolastica
triennale come recita l’art.2 della legislazione vigente in cui tale attività viene finalizzata al
potenziamento dei saperi e della competenze ed all'apertura della comunità scolastica al
territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. Essa rappresenta
uno strumento fondamentale per il compimento dell’azione didattica per il progresso del
sistema scolastico secondo le Indicazioni Nazionali 2012.
Nella scuola secondaria di primo grado la programmazione disciplinare per classi parallele
è redatta dai dipartimenti suddivisi per materie di insegnamento:
1. Italiano, Storia, Geografia e Potenziamento - Materie Letterarie; 2. Lingua Inglese; 3. Seconda Lingua Comunitaria: Francese e Spagnolo; 4. Matematica e Scienze; 5. Tecnologia; 6. Arte ed Immagine; 7. Musica; 8. Scienze Motorie; 9. Religione 10. Strumento musicale.
I Dipartimenti si riuniscono prima dell’inizio delle lezioni ed hanno il compito di redigere Le
Programmazioni didattiche annuali puntualizzando:
1. Strumenti attivati per individuare la situazione di partenza; 2. Modalità e strumenti di rilevazione delle risorse e dei bisogni degli alunni; 3. Divisione in fasce di livello; 4. Obiettivi e competenze; 5. Competenze trasversali; 6. Unità di apprendimento per nuclei tematici e traguardi; 7. Laboratori; 8. Procedimenti personalizzati di recupero, consolidamento e potenziamento; 9. Metodi e Strumenti; 10. Verifiche e Monitoraggi 11. Criteri di Valutazione 12. Rapporti con le famiglie. I Dipartimenti sono stati ulteriormente raggruppati in quattro aree interdisciplinari:
1. Italiano, storia e geografia e potenziamento materie letterarie; Arte ed Immagine e Religione;
2. Lingua Inglese e Seconda Lingua comunitaria: Francese e Spagnolo; 3. Matematica e Scienze; Tecnologia e Scienze Motorie 4. Musica; Strumento musicale
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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allo scopo di confrontare gli insegnamenti per affinità e divergenze e di redigere percorsi
didattici integrati.
Le riunioni, programmate dalla dirigenza nel Piano annuale delle attività funzionali, vengono
rivalutate annualmente alla luce degli aggiornamenti delle varie normative vigenti ed
arricchite da nuove esperienze didattiche nel caso di nuove formazioni dell’organico di
Istituto.
Le programmazioni dei dipartimenti vengono consegnate in cartaceo al coordinatore delle
aree interdipartimentali ed aggiornate sulla piattaforma del registro elettronico nella
Condivisione Documenti / Area Docenti.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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4.3 Le Programmazioni delle Classi
La programmazione didattica annuale nella Scuola dell’Infanzia verte sul curriculo verticale
organizzato in quattro macro-aree:
1. Area socio-affettiva; 2. Area psicomotoria; 3. Area cognitiva; 4. Area linguistico-espressiva.
L’obiettivo prioritario della programmazione della Scuola Primaria è quello di selezionare
saperi, metodi, contenuti come punti di riferimento per elaborare percorsi individualizzati,
per valorizzare le esperienze e le conoscenze di ciascun alunno, rispettando i diversi stili
cognitivi, favorendo l’esplorazione e la ricerca, stimolando la fantasia ed il pensiero
divergente, dando il congruo valore all’apprendimento cooperativo, al problem solving ed
alla didattica laboratoriale; questo per formare cittadini dell’Europa e del mondo
consapevoli, autonomi, responsabili e critici.
Nella Scuola Secondaria di Primo grado le programmazioni delle classi rappresentano una
applicazione di quanto stabilito per materia nei dipartimenti. Vengono inserite da ogni
docente sulla piattaforma Argo-scuola del registro elettronico nella Bacheca Classi del
menù Comunicazioni dell’area riservata Docenti con una settimana di anticipo rispetto alla
data di convocazione dei primi Consigli di Classe, in modo da consentire ai docenti
coordinatori la consultazione dei dati per ogni singola materia necessaria alla redazione
della Programmazione coordinata per classe.
La costituzione del gruppo- classe si costituisce o ricostituisce secondo la suddivisione in
fasce di livello ottenuta dalla somministrazione delle prove di ingresso concordate e
condivise univocamente nelle riunioni dei dipartimenti.
La suddivisione in fasce di livello per singola materia concorre in media alla costruzione del
profilo generale di ogni singolo alunno ed all’inserimento nel relativo livello della classe
nella programmazione coordinata redatta dal coordinatore di classe sulla base dei profili
descritti dall’osservazione di ogni singolo docente del Consiglio di Classe. Esso costituisce
il primo passo per la costruzione triennale dell’orientamento dell’alunno secondo le attitudini
rilevate e le competenze maturate.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
L’Istituto Comprensivo “Roberto Bracco”, col fine di potenziare i processi di
insegnamento/apprendimento migliorando la qualità del servizio offerto alla propria utenza,
promuove iniziative formative alternative integrando nella didattica quotidiana con attività
laboratoriali e progetti di vario tipo, che consentano l’utilizzo delle differenti risorse
economiche disponibili, in maniera più sinergica ed efficace.
Si distinguono di seguito i seguenti Progetti di Arricchimento dell’Offerta Formativa, studiati
e calendarizzati tra loro in maniera integrata, per offrire ai bambini/ragazzi e alle loro
famiglie una qualificazione del Tempo Scuola e una estensione delle iniziative nell’ arco
dell’anno:
1) Progetti Curricolari di Arricchimento dell’Offerta Formativa compresi nel Curricolo
2) Progetti Curricolari di Arricchimento dell’Offerta Formativa a carico delle Famiglie
Denominazione del Progetto PROGETTO MADRELINGUA
a cura di S. Peter per progetto curricolare e Accademia delle Lingue in orario extracurricolare
Docenti referenti G. Piscopo, F. Orofino, e per la Scuola dell’ Infanzia e della Primaria M. De Luca
Destinatari e
Numero di partecipanti Coinvolge varie classi della scuola Primaria, Secondaria e dell’Infanzia. Tutti gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria. Solo per la Scuola dell’Infanzia è prevista un’ organizzazione in gruppi misti di alunni di 5 anni.
Eventuale suddivisione alunni Il progetto si svolgerà in classe con il docente di inglese
(che avrà la funzione di tutor) e l’esperto madrelingua che condurrà la lezione.
Durata 20 ore, un’ora alla settimana in orario curricolare
Obiettivi Arricchire l’offerta formativa rafforzando la fondamentale competenza di comunicazione in lingua inglese con l’ausilio di docenti madrelingua.
Contenuti Il corso è finalizzato ad arricchire l’offerta formativa
introducendo nell’ambito del programma curricolare d’inglese, la conversazione col docente madrelingua.
Costi Ogni alunno dovrà versare 28.00 euro.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Denominazione del Progetto PROGETTO QUADRIFOGLIO
Docente referente A. Fedele Scuola Secondaria A. Sica Scuola Primaria
Docenti coinvolti Scafidi, Silvestri, Buiano; Sarracino, Sica, Iacovitti; Costa ( Scuola Primaria); prof.sse Di Ieso, Rainone, Ragucci, Cieri, Martone.
Destinatari e
Numero di partecipanti Gli alunni delle 4 classi seconde e delle 3 terze della Scuola Primaria; classi seconde della scuola secondaria di I grado.
Eventuale suddivisione alunni Il progetto si svolgerà in classe con i docenti e gli esperti dell’ASL Napoli1, Centro promozione alla salute (Ex Ospedale Frullone).
Durata Da novembre a maggio.
Numero di incontri Da novembre a marzo gli insegnanti realizzeranno
percorsi educativi sui seguenti argomenti: educazione alimentare, prevenzione del tabagismo, promozione dell’attività fisica. Da marzo a maggio interverranno gli esperti nelle classi partecipanti secondo un calendario da concordare.
Obiettivi e Contenuti Il corso è finalizzato ad approfondire con gli alunni le
conoscenze relative all’educazione alla salute, alla promozione dell’attività fisica, all’educazione alimentare e alla prevenzione del tabagismo in ambito scolastico.
Verifica/Valutazioni A discrezione dei docenti coinvolti (es. produzione di
elaborati, colloquio orale, approfondimenti personali, partecipazione alla manifestazione finale che coinvolge tutte le scuole napoletane partecipanti al progetto, con il patrocinio del Comune di Napoli)
Spazi Aula, laboratorio informatico, aula docenti (nel caso di
incontri con l’esperto che coinvolgano più classi contemporaneamente).
Materiali di facile consumo dispense fornite dagli esperti, libri di testo, computer,
LIM
Costi Progetto interamente gratuito.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Denominazione del Progetto
LE SCUOLE ADOTTANO I MONUMENTI DELLA
NOSTRA ITALIA
Docente referente A. Fedele e M De Luca
Destinatari e Numero di partecipanti
E’ effettuata da tutto l’Istituto.
Durata L’adozione ha durata triennale (novembre 2015/ottobre
2018)
Motivazioni La scuola adotta un monumento, nato a Napoli nel dicembre 1992 su iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove, d’intesa con il Provveditorato agli Studi e le Soprintendenze, è un progetto di educazione permanente al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in generale dell'ambiente. Il progetto muove dal riconoscimento della centralità della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei cittadini ed individua nelle giovani generazioni il soggetto privilegiato per l'affermazione di una nuova consapevolezza del bene culturale. Cosa significa nuova consapevolezza? Significa imparare a riconoscere i beni culturali come emergenze monumentali e insieme manufatti antropologici, radicati nel tessuto culturale e sociale di una comunità, segno forte della sua identità e, al tempo stesso, veicolo di sentimenti di appartenenza, di solidarietà, di condivisione. La scuola adotta un monumento si inserisce in tale prospettiva formativa indicando, quale strumento privilegiato per l'acquisizione delle proprie radici culturali e di atteggiamenti propositivi nei confronti del futuro, la conoscenza del bene culturale: "adottare un monumento non significa solo conoscerlo ma anche prenderlo sotto tutela spirituale e dunque sottrarlo all'oblio e al degrado, averne cura, tutelarne la conservazione, diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizzazione."
Obiettivi Promuovere nei giovani studenti la conoscenza del proprio territorio con le sue bellezze storico artistiche. Sensibilizzare gli studenti sul tema dell’importanza della tutela e conservazione dei beni culturali; considerare il “monumento” una testimonianza della storia, della cultura, delle tradizioni di un territorio, nello specifico del nostro territorio napoletano. Accrescere negli studenti il sentimento di appartenenza, di solidarietà, di condivisione.
Contenuti La storia del monumento Certosa di San Martino, la
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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storia del presepe, le caratteristiche del manufatto artigianale, la musica sacra napoletana legata al Natale, l’arte presepiale. Il Presepe nella tradizione napoletana moderna: San Gregorio Armeno.
Metodologia Lezione interattiva, uscite didattiche, visite guidate presso il museo.
Verifica/Valutazioni La partecipazione delle classi quinte della Scuola Primaria al maggio dei monumenti.
Spazi Scuola; Certosa e Museo di San Martino, San Gregorio Armeno.
Costi Costo dei pullman per il trasporto alla Certosa.
Denominazione del Progetto
MENTORE: UN ADULTO PER AMICO
Docente referente M. Monaco
Destinatari e Numero di partecipanti
Tutti gli alunni della Scuola Secondaria
Durata Tutto l’anno scolastico.
Motivazioni Il Mentoring è una metodologia adottata per la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica ma viene utilizzata anche per affrontare le problematiche legate all’età adolescenziale e preadolescenziale, in particolare la scarsa autostima, l’assenza di fiducia nelle proprie capacità di apprendimento, insoddisfazioni e malesseri che talora sembrano non avere una causa evidente. Si tratta di un aiuto basato su uno scambio relazionale tra adulto e allievo, all’interno dell’ambito scolastico, che ha come obiettivo l’instaurarsi di un rapporto d’amicizia e di fiducia reciproca che rafforzi gradualmente il senso di sicurezza e l’autostima del giovane.
Obiettivi Si tratta di un programma della Società Mentore Fondazione Umaniter che applica il “metodo del Mentore” inteso all’incremento dell’autostima e delle motivazioni all’impegno al fine di prevenire l’insuccesso scolastico e il successivo abbandono.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Costi Gratuito.
Denominazione del Progetto INCONTRI A SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA’
Docente referente M. Monaco
Destinatari e Numero di partecipanti
Genitori degli alunni di tre classi della Scuola Secondaria.
Durata Quattro incontri da svolgersi durante l’anno scolastico.
Numero di incontri
Motivazioni /Obiettivi Nell’ambito delle attività di collaborazione tra Istituzione sanitaria (ASL NA 1, Distretto 26 - UOC di Psicologia Clinica) e Istituzione scolastica per la prevenzione del disagio in età infantile e adolescenziale, l’UOC propone un ciclo di quattro incontri che saranno tenuti dalla sua Dirigente responsabile, dott.ssa Vittoria Sardelli, sul tema dell’essere genitori nella complessità della società moderna.
Obiettivi Miglioramento della comunicazione con i figli e promozione dei fattori di protezione dal disagio e dai comportamenti a rischio.
Costi Gratuito.
Denominazione del Progetto
PROGETTO LEGALITA’
Docente referente A. Fedele e M. De Luca
Destinatari e Numero di partecipanti
A seconda della tematica, saranno coinvolti bambini e ragazzi dell’età adatta all’argomento proposto.
Eventuale suddivisione alunni Le classi parteciperanno in un numero di tre o quattro
per volta; nella stessa mattinata si terranno uno, max due incontri con le forze dell’ordine.
Motivazioni Il progetto prevede incontri a scuola con le forze dell’ordine allo scopo di informare e sensibilizzare gli alunni su problematiche cogenti della nostra attualità: il pericolo dei fuochi d’artificio, la sicurezza stradale, la sicurezza in rete.
Contenuti e Obiettivi Il progetto prevede incontri a scuola con le forze dell’ordine allo scopo di informare e sensibilizzare gli alunni su problematiche cogenti della nostra attualità: il pericolo dei fuochi d’artificio, la sicurezza stradale, la sicurezza in rete.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Spazi Aula dei professori del plesso Bracco.
Materiali Video e materiali informativi forniti dalle forze dell’ordine
Costi Gratuito
Denominazione del Progetto
PROGETTO AUSER: INCONTRI PIENI DI ENERGIA
Numero di incontri Tre incontri per classe ciascuno della durata di un’ora. I 3 incontri si terranno nel corso del mese di febbraio, dalle ore 9 alle ore 12 (un’ora per ogni classe per un totale di 3 ore per classe).
Motivazioni/Obiettivi Promuovere la conoscenza dell’importanza dell’energia, del risparmio energetico e dell’impatto della produzione dell’energia sull’ambiente per diffondere al contempo, tra gli studenti, la cultura del rispetto e della sostenibilità ambientale.
Contenuti L’ associazione di Volontariato “Auser Napoli Centro” svolgerà gratuitamente, come ogni anno, una serie di incontri con gli alunni delle classi quinte della scuola primaria in tutto il territorio cittadino per una prima alfabetizzazione sui molteplici aspetti dell’energia, del risparmio energetico, dell’ambiente, e del sicuro utilizzo dell’elettricità, per diffondere tra gli studenti una cultura rispettosa dell’ambiente.
Metodologia Lezione interattiva con l’ausilio delle TIC
Spazi Gli incontri si svolgeranno in classe in presenza della docente di scienze
Costi Gratuito.
Denominazione del Progetto
POTENZIAMENTO DELL’EDUCAZIONE MUSICALE
NELLA SCUOLA PRIMARIA
Destinatari e Numero di partecipanti
Le classi quarte e quinte della scuola Primaria.
Durata Il progetto sarà avviato presumibilmente ad inizio del nuovo anno scolastico e proseguirà per il resto dell’anno nella misura di 2 ore settimanali in orario
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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curricolare
Contenuti/Obiettivi Il progetto di potenziamento dell’educazione musicale nella scuola Primaria consiste in un percorso ludico-didattico basato sul gioco, diretto a promuovere il confronto, la cooperazione, e le capacità di sviluppare idee e progetti. Esso si realizza attraverso un percorso di apprendimento del linguaggio musicale, nel quale ciascun alunno possa sviluppare competenze musicali in proporzione ai propri bisogni e potenzialità, attraverso esperienze ludico espressive. La pratica musicale è dunque finalizzata a potenziare la socializzazione, la cooperazione e a stimolare la creatività di ciascun alunno.
Spazi Aule e palestra.
Denominazione del Progetto
PROGETTO PSICOMOTRICITA’
Docente referente A. Iaboni.
Destinatari e Numero di partecipanti
Tutti gli alunni di tre, quattro, cinque anni della Scuola dell’Infanzia.
Numero di incontri Circa 12 incontri.
Motivazioni /Obiettivi Lo sviluppo delle capacità motorie dei bambini attraverso attività psicomotorie ludiche globali e introduzione di giochi strutturati.
Metodologia In corso di definizione.
Spazi La palestra.
Costi In corso di definizione.
Denominazione del Progetto
PROGETTO MINIVOLLEY
Destinatari e Numero di partecipanti
Tutte le classi della scuola Secondaria di Primo Grado
Eventuale suddivisione alunni
Durata Da novembre a maggio, per un’ora a settimana
Motivazioni Conoscere e praticare uno sport di squadra come la pallavolo con l’ausilio di docenti esperti in compresenza col docente di Educazione Motoria. Educare al rispetto delle regole e al rispetto dell’avversario nel gioco di
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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squadra.
Metodologia Lezione frontale e interattiva (fase della spiegazione delle regole del gioco); pratica sportiva in palestra.
Spazi Palestra.
Costi Gratuito.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Denominazione del Progetto PROGETTO DI COUNSELING
Docente referente M.R. Cinicolo
Destinatari e Numero di partecipanti
I genitori e operatori scolastici dell’I.C Bracco
Obiettivi 1. Favorire una dimensione comunicativa funzionale al
recupero delle risorse e al fronteggi amento dei
problemi presenti nella relazione educativa
2. Fornire uno spazio di ascolto delle emozioni nel
rispetto delle esperienze di genitori, insegnanti, alunni.
3. Sostenere il benessere individuale come risorsa
fondante per la costruzione di relazione sane
Contenuti Il counseling è un intervento che restituisce valore
anche a coloro che, provati dai problemi, si sentono
impotenti e senza risorse. Sono previsti colloqui di
counseling ad orientamento sistemico-relazionale per la
presa in carico di individui, coppie e famiglie. In base
alla richiesta e alla necessità, si prevede un numero di
1 e/o 2 incontri con un counselor esperto
dell’Associazione Caraxe. Gli incontri saranno di 50
minuti ciascuno.
Costi Gratuito.
Denominazione del Progetto
ALLESTIAMO AREE VERDI
NEGLI SPAZI SCOLASTICI
Docente referente Natacha Solange de Carvalho Fernandes, Melania Ospite, Enzo Bolano.
Destinatari e Numero di partecipanti
Tutti gli Utenti del Plesso Mons. Alfano: alunni, genitori, docenti.
Motivazioni Promuovere l’importanza dell’ambiente per diffonderne
il rispetto.
Obiettivi Il progetto promuove, attraverso attività didattiche mirate, l’importanza dell’ambiente al fine di diffonderne il rispetto e la cura.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
62
Spazi Le aiuole antistanti il plesso Alfano.
Costi Gratuito.
Denominazione del Progetto ARTEVUTAMM
I BENI CULTURALI MI APPARTENGONO Docente referente A. Trezza e R.Iodice
Destinatari e Numero di partecipanti
Classi III sez. B, III sez. D, III sez. E; I sez. C, II sez A. Tutte le altre classi della Scuola Secondaria sono invitate ad approfondire le tematiche proposte con contributi personali.
Durata Da dicembre a maggio.
Obiettivi Adozione di un monumento. Il nostro istituto ha scelto di adottare Palazzo Reale e la Chiesa di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito.
Motivazioni L’adozione di un monumento ha lo scopo prioritario di far conoscere più approfonditamente agli alunni il nostro patrimonio storico artistico e di renderli consapevoli dell’immenso valore che esso possiede suscitando in essi il vivo desiderio di proteggerlo e tutelarlo.
Contenuti Nel trecentesimo anniversario della nascita del re Carlo III di Borbone (1716-2016), la Scuola Secondaria di Primo Grado ha aderito alla proposta di adozione di monumenti particolarmente rappresentativi per la storia del regno borbonico a Napoli e, in occasione della succitata ricorrenza, strettamente legati alla figura del re Carlo III. Palazzo Reale e Chiesa di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito saranno pertanto oggetto di studio e di approfondimento da parte di diverse classi della scuola secondaria. Il progetto è suddiviso in tre fasi: la ricerca, intesa come primo momento di conoscenza del monumento, della sua storia e delle sue caratteristiche più essenziali; la visita guidata, che consentirà il contatto diretto con il Bene, una sua conoscenza concreta e approfondita e durante la quale gli alunni potranno raccogliere materiale fotografico e video che diventerà la risorsa più importante per il lavoro successivo; la terza ed ultima fase ovvero la realizzazione di un e-book contenente elaborati ed immagini foto e video che documentino la ricchezza storico-artistica del monumento.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
63
Metodologia Brain storming, ricerca autonoma e guidata soprattutto attraverso internet; lavoro di gruppo.
Verifica/Valutazioni Sarà valutato il processo finalizzato alla realizzazione del prodotto finale (l’e-book).
Spazi Aula, laboratorio informatico, spazi esterni (Piazza del Plebiscito, Palazzo Reale, Biblioteca Nazionale, chiesa di San Francesco di Paola)
Costi 3.00€ per la guida a Palazzo Reale e 3.00€ circa per i biglietti della Ferrovia Circumflegrea
Denominazione del Progetto
REPUBBLIC@SCUOLA
Docente referente S. Molfesi
Destinatari e
Numero di partecipanti Classe III sez. B della Scuola Secondaria
Durata Da dicembre a maggio.
Obiettivi Avvicinare gli studenti alla lettura dei quotidiani; sviluppare nei giovani l’interesse alla conoscenza degli eventi dell’attualità locale, nazionale ed internazionale.
Contenuti Partecipazione alle attività proposte dalla piattaforma on line Repubblic@scuola e cioè: lettura del quotidiano La Repubblica, stesura di articoli, compilazione di didascalie, produzione di disegni e foto originali, scrittura creativa, partecipazione a concorsi.
Metodologia Brain storming, ricerca autonoma e guidata soprattutto attraverso internet; lavoro di gruppo.
Verifica/Valutazioni Saranno valutati il processo e il prodotto finale
Spazi Aula, laboratorio informatico
Costi Gratuito
Denominazione del Progetto
CODING: IMPARA L’INFORMATICA ATTRAVERSO IL GIOCO
Docente referente S. Molfesi
Destinatari e
Numero di partecipanti Classi III sez. B, II sez A.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
64
Durata Da ottobre a maggio.
Obiettivi Sviluppare il pensiero computazionale; imparare i principi della programmazione informatica attraverso il gioco
Motivazioni Il pensiero computazionale è un processo mentale per la risoluzione di problemi attraverso una specifica metodologia che richiede capacità di analisi a capacità logica. Tali capacità sono indispensabili per tutti, non solo in ambito informatico, ma in tutti gli ambiti disciplinari.
Contenuti Partecipazione all’attività denominata: “L'Ora del Codice”. Questa è la modalità base di avviamento al pensiero computazionale consistente nello svolgimento di un'ora di attività di gioco preceduto dalla somministrazione di istruzioni, fornite agli alunni prima dell’inizio dell’attività stessa. Solo la precisa esecuzione delle istruzioni consentirà agli alunni di risolvere il gioco proposto (primo step) e di costruirne uno proprio (secondo step)
Si suggerisce che questa attività avvenga nelle settimane 15-23 ottobre 2016 oppure 5-11 dicembre 2016, in concomitanza con analoghe attività in corso in tutto il mondo. Tuttavia è possibile partecipare al progetto in qualsiasi momento accedendo alla piattaforma in rete: “Programmailfuturo.it”
Metodologia Pensiero computazionale, problem solving, cooperative
learning.
Verifica/Valutazioni la risoluzione delle attività proposte in piattaforma
Spazi Aula, laboratorio informatico
Costi Gratuito.
Denominazione del Progetto
GENERAZIONI CONNESSE
Docente referente S. Molfesi
Destinatari e
Numero di partecipanti Classe II sez. A , III sez. B, II sez. B, III sez. C.
Durata Da dicembre a maggio.
Obiettivi Promuovere un sano rapporto tra i giovani e i nuovi media attraverso esperienze educative e formative; promuovere la sicurezza in rete ed attività di contrasto al bullismo e al cyberbullismo.
Motivazioni il Progetto “Generazioni Connesse”, nella sua nuova edizione, co-finanziata dalla Commissione Europea
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
65
nell’ambito del programma The Connecting Europe Facility (CEF) - Safer Internet, promuove strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani, promuovendone un uso positivo e consapevole. Il progetto è coordinato dal MIUR, in partenariato col Ministero dell’Interno-Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, Università degli Studi di Firenze, Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Skuola.net, Cooperativa E.D.I. e Movimento Difesa del Cittadino.
Contenuti Le attività proposte dalla piattaforma on line
“generazioniconnesse.it”.
Metodologia Didattica digitale, cooperative learning.
Verifica/Valutazioni Valutazione del processo e del prodotto finale
Spazi Aula, laboratorio informatico
Costi Gratuito.
Denominazione del Progetto
Docente referente M.R. Cinicolo
Destinatari e Numero di partecipanti
Tutti gli alunni della scuola Primaria
Durata L’organizzazione e i tempi sono incorso di definizione.
Motivazioni/Obiettivi Incoraggiare i bambini ad adottare buone abitudini alimentari.
Contenuti Nutrirsi bene. Un insegnamento che frutta.
Metodologia Il progetto prevede la somministrazione di frutta ai bambini nelle scuole.
Spazi Il plesso Alfano
Materiali di facile consumo La frutta.
Costi Gratuito.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
66
Denominazione del Progetto SPORT IN CLASSE
Destinatari e Numero di partecipanti
Gli alunni di tutte le classi della scuola Primaria
Durata In via di definizione.
Obiettivi La valorizzazione dell’educazione fisica e sportiva nella Scuola Primaria
Contenuti Il progetto intende promuovere la valorizzazione
dell’educazione fisica e sportiva nella Scuola Primaria, favorendo lo star bene con se stessi e con gli altri. Il progetto prevede l’insegnamento dell’educazione fisica per due ore settimanali e l’affiancamento di un Tutor Sportivo due volte al mese.
Metodologia In via di definizione.
Spazi La palestra.
Costi Gratuito.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
67
4.5 La Scuola Digitale
LE INFRASTRUTTURE DIGITALI DELLA SCUOLA
Negli ultimi anni sono state promosse “nel mondo della scuola azioni e strategie dirette a
favorire l’uso delle tecnologie nella didattica e a potenziare le competenze dei docenti e
degli studenti nel campo digitale”, come recita il Piano Nazionale per la Scuola Digitale.
Grazie al PNSD e ai finanziamenti FSE (Fondi Strutturali Europei) e FESR, attualmente si
ha un diffuso utilizzo delle nuove tecnologie.
Tutte le aule della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado sono
corredate da LIM. Resta da rinnovare la dotazione LIM in alcune aule dell’istituto,
dove negli anni la strumentazione non è più efficiente, e nei laboratori di
informatica.
Una LIM è a disposizione della scuola dell’infanzia in uno dei laboratori della
scuola “Mons. Alfano”.
Sono presenti nell’istituto tre laboratori di informatica, ma anche questi hanno
attrezzature in parte obsolete.
Si sta cercando di diffondere una didattica digitale per l’inclusione grazie all’uso
degli strumenti compensativi per alunni con specifiche difficoltà di apprendimento.
I laboratori di informatica delle due sedi sono stati cablati, i due edifici sono anche
dotati di connessione internet in Wi-Fi.
In virtù di disposizioni ministeriali le iscrizioni alle nuove classi avvengono online.
La governance della scuola si realizza su piattaforma digitale.
L’istituto ha creato e usa il sito web di cui si è dotato quale strumento di diffusione
delle informazioni.
L’albo pretorio è online.
I docenti utilizzano il Registro elettronico per l’archiviazione degli adempimenti
professionali e la redazione dei giudizi quadrimestrali degli alunni.
E’ in uso la pagella online.
Il processo di alfabetizzazione digitale dei docenti è in corso, nonostante vi siano
nell’istituto docenti in possesso di diversi livelli di padronanza delle competenze.
Sono progettate esperienze di clouding computing, di educazione al pensiero
computazionale e di educazione alla navigazione internet.
Ancora lungo resta il cammino verso una padronanza delle competenze digitali per una
didattica realmente innovativa.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
68
L’introduzione delle TIC a scuola non è solo una questione di attrezzature o infrastrutture: è
anche e soprattutto una questione culturale che mette in gioco la professionalità e le
competenze didattiche dei docenti. La sola presenza della dotazione tecnologica di per sé
è, infatti, scarsamente significativa e non è in grado di modificare i processi. Le tecnologie
consentono, attraverso gli ambienti virtuali, attraverso la rete e l’interconnessione, di
apprendere in modo naturale, non formalizzato, fondato sul contributo e la cooperazione tra
pari, in una grande community dove tutti i soggetti concorrono a definire e ad accrescere le
competenze comuni.
Il progetto triennale d’istituto individua, in merito al piano di digitalizzazione delle proprie
sedi obiettivi e azioni rivolti a:
A) STUDENTI;
B) DOCENTI;
C) ORGANIZZAZIONE;
D) INFRASTRUTTURE
A) STUDENTI Obiettivo prioritario individuato sarà quello di approntare anche oltre il
triennio di riferimento con esperienze pilota e laddove le risorse logistiche lo consentano
nuovi ambienti di apprendimento (con l’obiettivo di trasformare gradualmente le tradizionali
aule che ospitano le classi in aule-laboratorio digitalizzate).
Verranno promosse la conoscenza e la partecipazione a progetti nazionali e la
partecipazione a Piattaforme “sicure italiane” di Social Learning. Si provvederà
all’installazione di software dedicati alla formazione a distanza, sia per favorire eventuali
casi di istruzione domiciliare, sia per agevolare la realizzazione e tabulazione di prove di
ingresso e/o di verifica in itinere e finali digitalizzate.
Tutto ciò consentirà la realizzazione di attività volte allo sviluppo di competenze digitali per
favorire la trasformazione del modello organizzativo-didattico, promuovendo ruoli attivi degli
studenti, in modo da garantire il processo di costruzione delle competenze, superando i
parametri tradizionali di organizzazione dello spazio e del tempo a scuola e a casa.
B) DOCENTI E PERSONALE ATA: formazione per l’innovazione didattica e per lo
sviluppo della cultura digitale.
In merito a ciò si è proceduto con l’individuazione nel corso dell’a.s. 2015-16 di un
animatore digitale con il compito di seguire il processo di digitalizzazione triennale della
scuola, ovvero attività e laboratori sulle nuove tecnologie e di operare per la diffusione di
una cultura digitale condivisa tra docenti e studenti, con l'obiettivo di stimolare soprattutto la
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
69
partecipazione e la creatività degli studenti. Il piano triennale dell’animatore digitale è in
Allegato a questa sezione del PTOF.
Per la formazione del personale si intende:
promuovere e favorire la partecipazione a iniziative di formazione personali di tipo
istituzionalizzato;
promuovere la conoscenza e la partecipazione a progetti nazionali (Progetto di
educazione al pensiero computazionale” Programma il futuro”, Progetto
“Generazioni Connesse”, ecc.).
promuovere azioni formative interne all’inizio di ogni anno scolastico del triennio
(obbligatorie e gestite per interesse tematico) relativamente a Clouding Computing,
partecipazione a piattaforme italiane di social learning, gestione della piattaforma
del registro elettronico e infine gestione pagine internet.
allestire focus group e workgroup con docenti esterni testimoni di esperienze
significative di scuola digitalizzata, al fine di realizzare entro il triennio un
CURRICOLO DELLE COMPETENZE DIGITALI in linea con le Raccomandazioni
del Parlamento Europeo e delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo.
C) ORGANIZZAZIONE: strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la
trasparenza, la condivisione di dati, lo scambio di informazioni e strumenti didattici e
laboratoriali per migliorare formazione ed innovazione.
D) INFRASTRUTTURE: potenziamento delle infrastrutture di rete e in particolare
implementazione e il completamento di dotazioni tecnologiche nelle classi e nei laboratori
di informatica dell’Istituto.
RISULTATI ATTESI
cambiamento dell’ottica delle situazioni di insegnamento/apprendimento;
l’implementazione di dotazioni multimediali nonché il potenziamento delle strutture
di rete.
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali:
Lavagne interattive multimediali
Nel prossimo triennio si prevede di incrementare la dotazione di Lavagne Multimediali
Interattive dell’istituto e di sostituirne alcune. Nell’ottica di un funzionamento ottimale delle
LIM e della gestione dei plessi sarà necessario anche l’acquisto di altrettanti notebook.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
70
Laboratori multimediali
La dotazione informatica di gran parte dei laboratori multimediali dell’istituto risulta obsoleta
e il parco macchine deve essere completamente rinnovato. Nello specifico, si rendono
necessari questi interventi:
per il Laboratorio multimediale della Scuola Secondaria di I grado: acquisto di n. 15 pc, 15
notebook e n.1 server per la postazione docenti, 2 stampanti laser multifunzione, 2
Document Camera, 50 tablet per creare un ambiente di apprendimento digitale alternativo
alla classe tradizionale;
Per il Laboratorio multimediale della Scuola Primaria: acquisto di n. 15 pc, 15 notebook e
n.1 server per la postazione docenti, 2 stampanti laser multifunzione, 2 Document Camera,
50 tablet per creare un ambiente di apprendimento digitale alternativo alla classe
tradizionale. Si prevede, inoltre, di dotare di LIM i due laboratori multimediali principali
attualmente presenti nell’istituto e l’aula magna della sede di Presidenza.
Ufficio amministrativo
Il parco macchine dell’ufficio amministrativo è stato di recente rinnovato, ma va
ulteriormente implementato con i seguenti acquisti: n. 1 server PC, n. 3 PC client (2 per
segreteria, e 1 per la vicepresidenza), 2 stampanti multifunzione. Sarebbe, inoltre,
auspicabile un potenziamento della connessione di rete che risulta particolarmente lenta sia
in upload che in download.
La scuola ha partecipato per i PON annualità 2007-2013 ai FSE e FESR con vari progetti,
ultimi dei quali in ordine di tempo sono il FESR E-1-FESR-2014-720, e i nuovi PON “Per la
scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” annualità 2014-20 con il Progetto
“FESR 10.8.1.A1 Realizzazione rete LAN/WLAN” e il Progetto “10.8.1.A3 Ambienti
multimediali”.
PIANO TRIENNALE ANIMATORE DIGITALE
Ins. Sapone Donatella
Premessa
L’Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n° 17791 del 19/11/2015)
”destinatario di un percorso formativo ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD inteso a
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
71
sviluppare le competenze e le capacità dell’animatore digitale nei suoi compiti principali
(organizzazione della formazione interna, delle attività dirette a coinvolgere la comunità
scolastica intera e individuazione di soluzioni innovative metodologiche e tecnologiche
sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola) e dovrà, quindi, “favorire il
processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate
all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio
del Piano nazionale Scuola digitale”. Si tratta di una figura di sistema che ha un ruolo
strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola e il Piano Nazionale Scuola
Digitale prevede un’azione dedicata, la n°28.
Il suo profilo (cfr. azione n° 28 del PNSD) è rivolto a:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del
PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la
partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività,
anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle
famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di
particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia
comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole…), coerenti con l’analisi dei
fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta
da altre figure.
Coerentemente con quanto previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale in qualità di
Animatore Digitale dell’Istituto e in attesa della formazione prevista dalla nota 17791 del
19/11/2015, la sottoscritta presenta il Piano-Progetto di intervento, sottolineando che il
piano seguente essendo parte di un Piano triennale, potrebbe essere modificato o subire
delle variazioni in itinere, secondo le necessità espresse dall’utenza con cui la scuola
opera.
Prima annualità : a.s. 2016-17
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
72
Nel sito della scuola www.icbracconapoli.gov.it verrà pubblicata una versione in pdf del
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE con spazio dedicato al Piano realizzato dall’AD
per avviare una seria riflessione sul merito.
Ricognizione
Tale ricognizione terrà presenti i risultati del recente RAV (rapporto di autovalutazione)
redatto e pubblicato e dei Piani di Miglioramento.
Mappatura e verifica funzionalità delle attrezzature presenti nella scuola;
Indagine sull’uso (quanto e come) delle attrezzature: aula informatica, LIM, computer
portatili, computer fissi, tablet ecc.).
Individuazione di Buone pratiche (digitali) attuate nell’ istituto, attraverso questionari.
Analisi dei bisogni
Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione delle esigenze di
formazione.
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite;
Interventi ad hoc
Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.
Formazione specifica per Animatore Digitale.
Partecipazione ai corsi e a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con
la rete nazionale.
Formazione del sottoscritto Animatore Digitale all’utilizzo di piattaforme didattiche condivise
(tipo ARGO Scuola Network Plus, MY STUDIO o GOOGLE Classroom), per
l’organizzazione, la condivisione dei documenti e per la didattica, all’utilizzo di Repository
per archiviare le prove di ingresso e di uscita in formato digitale.
Valutazione ed Autovalutazione
Redazione di un rapporto comprendente alcune preliminari conclusioni sui primi interventi
ed approcci per eliminare eventuali criticità.
AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal DS, dal DSGA, dall’AD e da un piccolo
numero di docenti che possano e vogliano mettere a disposizione le loro competenze
digitali nell’ottica di una crescita condivisa.
Partecipazione alla Programmazione operativa nazionale – PON “Per la Scuola” 2014-2020
- creazione di ambienti “leggeri” e flessibili pienamente adeguati all’uso del digitale:
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
73
Aule aumentate dalla tecnologia
Laboratori Mobili
Spazi Alternativi per l’apprendimento - Atelier creativi e laboratori per le competenze
chiave;
Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al
PNSD.
AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Approfondimenti sull’uso del registro elettronico e della piattaforma ARGO ScuolaNext (ed
eventuale estensione della piattaforma alla versione PLUS).
Monitoraggio della Realizzazione di una rete cablata nei due plessi, grazie al finanziamento
con i fondi PON FESR A1 appena ottenuto.
Primo approccio con la creazione di un Repository d’istituto per la condivisione di materiali
didattici. Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le
attrezzature in dotazione alla scuola.
Seconda annualità : a.s. 2017-18
AMBITO: FORMAZIONE INTERNA
Pubblicizzazione PNSD
Pubblicizzazione e socializzazione dei risultati ottenuti nella prima annualità del PNSD nella
sezione dedicata nel sito dell’istituto www.icbracconapoli.gov.it
Interventi ad hoc
Sportello di assistenza permanente.
Formazione docenti per l’uso di software open source per la LIM, l’utilizzo di Repository per
archiviare le prove di ingresso e di uscita in formato digitale, l’utilizzo di piattaforme come
GOOGLE Classroom o MY STUDIO per condividere materiali didattici online; strumenti per
la realizzazione di test, web quiz online.
Formazione all’utilizzo del Registro elettronico per i nuovi docenti d’istituto.
Valutazione ed Autovalutazione
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze acquisite attraverso la
somministrazione di questionari ad hoc per verificare i punti critici e i punti di forza del
Piano valutazione ex ante - in itinere e finale.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
74
AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con il gruppo di lavoro.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali;
Organizzazione di workshop e attività per condividere con le famiglie e il territorio i temi del
PNSD;
Momenti formativi dedicati alle famiglie dedicati al tema del cyber bullismo e dell’utilizzo
consapevole e responsabile della rete.
Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al
PNSD;
Creazione di un calendario condiviso per il piano delle attività.
AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Aggiornamento del Repository d’Istituto per la condivisione del materiale prodotto delle
varie discipline d’insegnamento;
Attività rivolte a diffusione tra gli alunni di buone pratiche nell’utilizzo della rete e degli
strumenti di comunicazione (cyber bullismo, social network ecc.);
Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con
l’utilizzo di nuove metodologie.
Promuovere la costruzione di laboratori mobili per stimolare la creatività.
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in
dotazione alla scuola.
Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato
digitale;
Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.
Terza annualità : a.s. 2018-19
AMBITO: FORMAZIONE INTERNA
Pubblicizzazione PNSD
Pubblicizzazione e socializzazione dei risultati ottenuti nella prima annualità del PNSD nella
sezione dedicata nel sito dell’istituto www.icbracconapoli.gov.it
Interventi ad hoc
Sportello di assistenza permanente.
Formazione all’utilizzo del Registro elettronico per i nuovi docenti d’istituto.
Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi.
Azioni di segnalazione eventi/opportunità formative in ambito digitale;
Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali (tablet).
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
75
Valutazione ed Autovalutazione
Somministrazione di questionari ad hoc per verificare i punti critici e i punti di forza del
Piano valutazione ex ante - in itinere e finale.
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze acquisite.
Relazioni finali
AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con il gruppo di lavoro.
Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione;
Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato
digitale;
Organizzazione di workshop e attività per condividere con le famiglie e il territorio i temi del
PNSD;
Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni
relative al PNSD.
AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Implementazione del Repository d’istituto per la condivisione del materiale prodotto delle
varie discipline d’insegnamento;
Potenziamento delle attività rivolte allo sviluppo delle competenze dell’area computazionale
degli alunni;
Implementazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con
l’utilizzo di nuove metodologie.
Implementazione di laboratori mobili per stimolare la creatività.
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in
dotazione alla scuola.
Creazione di un calendario condiviso per il piano delle attività.
Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni del
PNSD.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
76
4.6 Le Uscite Didattiche e la Visite Guidate
I docenti dell’Istituto Comprensivo “Roberto Bracco” scelgono, per le visite guidate, mete e
tematiche in linea con le rispettive programmazioni didattico-educative. Si presta
particolare attenzione all’età, agli interessi e all’esperienza degli alunni allo scopo di
proporre attività e destinazioni istruttive e, al contempo, stimolanti.
La partecipazione degli alunni alle visite e, in generale, alle uscite sul territorio e/o alla
visione di spettacoli teatrali, ha come obiettivi prioritari:
stimolare culturalmente bambini e ragazzi;
favorire una loro maggiore affezione al patrimonio ambientale, artistico e culturale;
accrescere il senso di appartenenza al proprio territorio con le sue tradizioni
artistiche ed artigianali;
favorire l’acquisizione di una maggiore autonomia e capacità di relazione e
socializzazione.
Pertanto, nella scelta delle mete, si adottano i seguenti criteri:
scegliere gli itinerari sulla base di percorsi didattici comuni;
far precedere sempre le visite dall’approfondimento dei contenuti disciplinari
pertinenti;
valutare la ricaduta didattico-educativa dell’esperienza.
Sulla base di tali criteri, i Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione sottopongono
gli itinerari scelti al Collegio dei Docenti e in seguito, al Consiglio di istituto.
Le visite guidate vengono effettuate, laddove possibile, con mezzi pubblici per la riduzione
del costo e, con gli autobus privati della ditta di trasporti vincitrice del bando pubblico
indetto dall’Istituto.
Criteri per la programmazione delle uscite didattiche e viaggi di istruzione così come
deliberato dal Consiglio di Istituto (stralcio).
Per le uscite didattiche della scuola dell’Infanzia dovrà essere garantito il rapporto alunni /
accompagnatori di 1 a 5 mentre per la scuola Primaria e Secondaria il rapporto dovrà
essere di 1 a 10: per raggiungere tale rapporto si prevede anche la presenza dei
collaboratori scolastici e dei rappresentanti di classe o di altri genitori da sorteggiare e/o
individuare possibilmente il giorno delle elezioni del rappresentante di classe. Per
l’accompagnamento degli alunni diversamente abili oltre al docente di sostegno è possibile
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
77
la presenza del collaboratore scolastico, dove previsto dell’assistente materiale e di uno dei
genitori.
Per la scuola Secondaria: saranno esclusi gli alunni che avranno tenuto comportamenti
scorretti in classe, che abbiano avuto ammonizioni o rapporti sul registro. L’eventuale
esclusione sarà decisa dal Consiglio di classe tutto, che provvederà tempestivamente a
darne avviso alla famiglia , motivando la decisione.
Per le classi terze della scuola secondaria: in caso di scarsa adesione, laddove gli alunni
richiedenti siano particolarmente meritevoli, si stabilisce che gli stessi, previa accettazione
dei docenti accompagnatori, possono aggregarsi ad altri gruppi di alunni di altre sezioni.
Per le visite è necessaria l’adesione e la reale partecipazione di 2/3 della classe.
Inoltre, si è constatato che spesso i genitori dopo aver autorizzato il proprio figlio a
partecipare alla visita e/o al viaggio, all’atto del versamento della quota, revocano
l’autorizzazione. Si precisa, pertanto, che unitamente all’autorizzazione per le uscite
didattiche, il genitore dovrà versare la quota prevista, precisando che la stessa non verrà
restituita in caso di mancata partecipazione.. per i viaggi, altresì si richiede, insieme alla
conferma definitiva dell’adesione/autorizzazione, l’anticipo del 50% della quota da versare
entro 10 giorni dalla comunicazione della dirigente scolastica. Tale quota non verrà
restituita in caso di mancata partecipazione.
Allegati Le programmazioni dei dipartimenti (agli atti della scuola);
Le programmazioni delle classi (agli atti della scuola);
Le programmazioni coordinate (agli atti della scuola);
I modelli di iscrizione (agli atti della scuola);
Il certificato delle competenze (agli atti della scuola);
Proposta di Progetti in relazione Avviso prot.n. AOODGEFID\prot.n.10862 del 16 settembre 2016 - “Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche” (delibera del Collegio dei Docenti del 18.10.2016 n.198 e del Consiglio di Istituto 21.10.2016 n.11) Allegato fuori testo;
Prospetto uscite scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria Allegato fuori testo.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
78
Capitolo 5 LE RISORSE UMANE DELL’ ISTITUTO E LA
VALORIZZAZIONE DEL MERITO
DEL PERSONALE DOCENTE
5.1 La formazione dell’organico e le funzioni nell’organizzazione scolastica
L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco è costituito dalle seguenti figure preposte allo
svolgimento dei relativi compiti:
Il Dirigente Scolastico dott. Irene De Riccardis
Valorizza le risorse umane e professionali, sostiene ed agevola lo sviluppo dei processi formativi e dei progetti didattici dell’Istituto;
Costruisce un clima di lavoro positivo per sostenere e sviluppare la ricerca e l’innovazione didattica e metodologica dei docenti, per garantire l’esercizio della libertà di scelta delle famiglie e il diritto di apprendimento degli alunni;
Garantisce un efficace livello di comunicazione tra gli organismi scolastici, favorisce la circolazione delle informazioni, il confronto delle idee e la collaborazione;
Assicura la collaborazione con le Istituzioni Culturali, Sociali ed Economiche del Territorio.
Direttore Servizi Generali Amministrativi
dott. Rosanna Mercurio
Cura l’organizzazione ed ha autonomia operativa rispetto ala gestione dei servizi
Primi e Secondo Collaboratore Patrizia Infante e Maria Rosaria Cinicolo
Responsabile di Plesso per la Scuola dell’Infanzia
Amelia Iaboni
Nel rispetto delle direttive ricevute dal Dirigente Scolastico:
Svolgono le funzioni assegnate e/o delegate;
Sostituiscono il DS in caso di assenza o impedimento;
Predispongono le sostituzioni dei docenti assenti in relazione alle necessità;
Gestiscono in prima istanza i rapporti con l’utenza;
Predispongono con il D.S. ordini del giorno di Collegi e riunioni varie;
Attuano provvedimenti disciplinari nei confronti degli alunni.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
79
Funzioni Strumentali all’Offerta Formativa
AREA 1 ELABORAZIONE E GESTIONE DEL POFT
Scuola dell’Infanzia e Primaria Angela Cascella e Scuola Secondaria di Primo Grado Viera Bolognesi
AREA 2 SUCCESSO FORMATIVO ED INCLUSIONE
Scuola dell’Infanzia e Primaria Carmine Frenda e Scuola Secondaria di Primo Grado Manuela Monaco
AREA 3 CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO
Scuola dell’Infanzia e Primaria Roberta Buiano e Scuola Secondaria di Primo Grado Rosalba Iodice
AREA 4 COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA
Scuola dell’Infanzia e Primaria Donatella Sapone e Scuola Secondaria di Primo Grado Silvana Molfesi
AREA 5 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
Scuola dell’Infanzia e Primaria Miriam De Luca e Scuola Secondaria di Primo Grado Arianna Fedele
AREA 6 REALIZZAZIONE VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
D’intesa con Enti ed Istituzioni esterni
Scuola dell’Infanzia e Primaria Giuliana Polito e Scuola Secondaria di Primo Grado Maria Fiorentino
Sono individuate annualmente sulla base delle aree scelte dal Collegio dei docenti, in base alle disposizioni previste a livello contrattuale dall’attuale normativa vigente (Art.33 del CCNL 2007);
Svolgono attività di progettazione, di coordinamento, di consulenza, di supporto, di rinforzo organizzativo nel settore per il quale hanno ricevuto l’incarico.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
80
Coordinatori di Interclasse
Scuola Primaria
Prime Concetta Brigida
Seconde Maria Rosaria Silvestro
Terze Antonella Sica
Quarte Maria Colucci
Quinte Elena Vitiello
Coordinatori di Classe
Scuola Secondaria di Primo Grado
1A Marinella Di Ieso
2A Chiara Paolella
3A Giovanna Di Donna
1B Rita Cieri
2B Filomena Orofino
3B Silvana Molfesi
1C Silvana Rainone
2C Giuseppina Piscopo
3C Rosalba Iodice
1D Donatella Abate
2D Adelaide Ragucci
3D Alessandra Trezza
3E Lorella Lucivero
Rappresentano il punto di riferimento e di coordinamento delle problematiche formative e didattiche del gruppo-classe rispetto ai colleghi del Consiglio di Classe ed alle famiglie;
Garantiscono un confronto sereno tra i componenti del Consiglio di Classe, favorendo un clima di relazioni positive con le famiglie;
Informano periodicamente la D.S. sull’andamento didattico-disciplinare e sulle problematiche della classe;
Illustrano ai genitori degli alunni le linee generali dell’andamento disciplinare della classe e della programmazione didattica in corso di svolgimento.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
81
Figure professionali individuate nell’ambito del PNSD:
Animatore Digitale Ins. Donatella Sapone
Team per l’Innovazione Digitale Ins. Nicola della Corte
Prof. Arianna Fedele
Prof. Silvana Molfesi
Presidio Pronto Soccorso Ins. Roberta Buiano
Sig.ra Giuseppina Sollazzo
Sig.ra Anna Rippa
10 Docenti da formare su Tecnologie ed Approcci Metodologici Innovativi
Ins. Giuliana Polito
Ins. Stefania de Cicco
Ins. Alessandra Cappa
Ins. Angela Cascella
Ins. Maria Rosaria Cinicolo
Ins. Maria Di Netta
Ins. Antonella Sica
Prof. Francesco Ciannella
Prof. Manuela Monaco
Prof. Simonetta Viggiani
Referente B:E.S. Ins. Emanuela Attanasio
Prof. Alessandra Trezza
Referente formazione docenti Prof. Alessandra Trezza
Gruppo Inclusività Ins.. Carmine Frenda Ins. Emanuela Attanasio Prof. Manuela Monaco Prof. Alessandra Trezza
Gruppo Curriculo Ins. Emanuela Attanasio Ins. Giuliana Polito Ins. Miriam De Luca Ins. Concetta Brigida Prof. Rita Cieri Prof. Alessandra Trezza
Addetti al Primo Soccorso e all’uso del defibrillatore
Proff. Alessandra Trezza e Patrizia Infante.
Addetti lotta antincendio Proff. Patrizia Infante e Alessandra Trezza (Secondaria); Inss. Alessandra Cappa, Maria Rosaria Silvestro, Carmelina Colatruglio e Nicola Della Corte (Primaria); Sigg. Savino, Ferrara (ATA).
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
82
Responsabili per la Sicurezza
RSPP Responsabile Sicurezza e Protezione
del Personale
arch. Alessandro Luongo
Medico Competente dott. Francesca Cimmino
RSL Responsabile Sicurezza dei Lavoratori
Infanzia e Primaria Secondaria di Primo Grado
Amelia Iaboni e arch. Elena Luigia Cappelli
Sono state individuate le figure sensibili (addetti primo soccorso, lotta antincendio, ecc.…. Il Piano di Aggiornamento e di formazione dell’Istituto viene deliberato dal Collegio docenti ogni anno scolastico, coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POFT, considerando anche esigenze ed opzioni individuali. Il piano tiene conto dei contenuti della direttiva annuale del Ministro e si avvale di corsi organizzati dal MPI, dall’ USP, dall’USR a livello regionale, da altri enti territoriali o istituti e comprende le iniziative progettate dalla stessa scuola, autonomamente o in rete con altre in base ai fabbisogni del personale. Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico offerto, sono favorite le iniziative che fanno ricorso alla formazione on line e all’autoformazione. Il personale docente ed ATA, individualmente o a gruppi, potrà aderire ad eventuali corsi proposti in itinere conformemente alle linee programmatiche del POF e alla propria professionalità.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
83
5.2 Fabbisogno organico 2016 – 2019
La legge 107/15, introducendo una novità rispetto al passato, imprime una autentica svolta,
alla individuazione del personale docente e ATA necessario alla vita della scuola.
Le legge prevede di garantire alle scuole, in proporzione al numero degli studenti iscritti,
sino al 10%, un “organico potenziato”, cioè “aggiuntivo” all’ordinario “organico di diritto”
conseguente al calcolo degli indirizzi e delle classi autorizzate.
L’obiettivo dichiarato è offrire a tutte le scuole concrete opportunità di miglioramento e
potenziamento della propria offerta formativa, sia in termini di integrazione dei percorsi
curricolari ed extra-curricolari, sia per rendere più funzionale e flessibile la sua
organizzazione della scuola, attraverso lo “staff dirigenziale”.
Organico ordinario e organico aggiuntivo vanno dunque a costituire, con periodizzazione
triennale, l’organico della autonomia (commi 7, 64 e 85 dell’art. 1 legge 107/2015).
Ogni scuola, sulla base del RAV e del Piano di Miglioramento, ma in relazione, anzitutto,
alle nuove domande formative degli utenti, sono chiamate a prevedere le aree culturali,
riconducibili agli insegnamenti, e quindi alle classi di concorso, che possono sostenere e
rispondere alle diverse esigenze, secondo un ordine di priorità. Il fabbisogno dei posti
comuni e di sostegno è calcolato sulla base delle iscrizioni e delle relative classi che si
formeranno rispetto alle quali, da un punto di vista quantitativo, è possibile fare solo ipotesi
numeriche previsionali.
In via previsionale, considerando le richieste medie dell’utenza nei prossimi anni scolastici
l’Organico di Istituto dovrà essere tarato sul seguente assetto organizzativo:
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
84
A - POSTI COMUNE E DI SOSTEGNO Scuola Infanzia e Primaria
Annualità
Fabbisogno per il triennio
Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi…)
Posto comune
Posto di sostegno
Scuola dell’infanzia
a.s. 2016-17 11
4 sezioni a 40 ore
3 sezioni a 25 ore a.s. 2017-18
11 4 sezioni a
40 ore 3 sezioni a
25 ore a.s. 2018-19 11
4 sezioni a 40 ore
3 sezioni a 25 ore Scuola
primaria
a.s. 2016-17 24
8
12 classi a 28 h
5 classi a 40 h
8 alunni H di cui 3
Sentenza TAR
a.s. 2017-18 26
6
10 classi a 28 h
7 classi a 40 h
6 alunni H di cui 3
Sentenza TAR
a.s. 2018-19 28
3
8 classi a 28 h 9 classi a 40 h 3 alunni H con gravità
B - CLASSE DI CONCORSO E DI SOSTEGNO Scuola Secondaria di Primo Grado
Classe di
concorso/sostegno
a.s.
2016-17
a.s.
2017-18
a.s.
2018-19
Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche
A043 Lettere
7 catt.+ 4h
6 catt.+ 12h
6 catt. +12h
a. s. 2016/17 n. 13 classi di cui n. 3 ad indirizzo musicale sentenze TAR + 2 con gravità n.10 al. div. abili di cui 4 con
A059
Matematica/scienze
4 catt.+ 6h
4 catt.
4 catt.
a. s. 2017/18 n. 12 classi di cui n. 3 ad indirizzo
b. musicale c. n.8 al. div. abili di
cui 1 con sentenze TAR + 2 con gravità
A345 Inglese
2 catt.+ 3h
2 catt.
2 catt.
a. s. 2018/19 n. 12 classi di cui n. 3 ad indirizzo musicale n.7 al. div. abili di cui 3 con sentenze TAR + 1 con gravità
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
85
A445 Spagnolo
6 h
6h
6h
A245 Francese
1 catt. 2h
1 catt.
1 catt.
A033 Ed. tecnologica
1 catt.+ 8h
1 catt.+ 6h
1catt.+6h
A028 Ed. artistica
1 catt.+ 8h
1 catt.+ 6h
1catt.+6h
A032 Ed. musicale
1 catt.+ 8h
1 catt.+ 6h
1catt.+6h
A030 Ed. fisica
1 catt.+ 8h
1 catt.+ 6h
1catt.+6h
AG77 flauto
18h
18h
18h
AJ77
pianoforte
18h
18 h
18 h
AB77 chitarra
18h
18h
1 h
AI77 percussioni
18h
18h
18h
AD00 sostegno
11 catt.
8 catt.
7 catt.
C – POSTI PER IL POTENZIAMENTO
Tipologia
(es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*
n. docenti
Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al
capo I e alla progettazione del capo
III)
Scuola secondaria classe di concorso A059 Matematica/scienze
1
Laboratori con didattica innovativa per il potenziamento delle competenze chiave scientifico/matematiche in continuità classi 5 primaria da realizzare attraverso una diversa articolazione del rapporto classe/docente, mediante lavori in piccoli gruppi, in orario curricolare e/o extra
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
86
Scuola secondaria classe di
concorso A028 Artistica e/o
A033 TECNICA
1
Laboratori di ampliamento dell’offerta formativa per il potenziamento delle competenze chiave e di cittadinanza da realizzare attraverso una diversa articolazione del rapporto classe/docente, mediante lavori in piccoli gruppi, in orario curricolare e/o extra
Scuola secondaria classe di
concorso A345
1
Laboratori di ampliamento dell’offerta formativa per il potenziamento delle competenze chiave di lingua inglese da realizzare attraverso una diversa articolazione del rapporto classe/docente, mediante lavori in piccoli gruppi, in orario curricolare e/o extra
Scuola primaria posto comune
4
Laboratori di ampliamento dell’offerta formativa per il potenziamento delle competenze chiave scientifico/matematiche, musicali, artistiche motorie; da realizzare attraverso una diversa articolazione del rapporto classe/docente, mediante lavori in piccoli gruppi, in orario curricolare e/o extra
D – POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO
nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia numero
Assistente amministrativo 5
Collaboratore scolastico 12
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
87
5.3 Prima annualità del Piano di formazione triennale
La scuola assicura e sostiene la formazione del proprio personale quale elemento
fondamentale per la crescita professionale individuale e per il miglioramento della qualità
dei servizi offerti. La formazione del personale, obbligatoria, permanente, viene pianificata e
realizzata attraverso la redazione di un Piano della formazione che copre un orizzonte di
tre anni, in modo da avere un respiro sufficientemente ampio da consentire di governare gli
effetti e le ricadute degli interventi formativi e di assicurare la copertura graduale e
distribuita su più anni di tutto il personale.
Il Piano della formazione che, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge 107/2015 (in
particolare commi 121-125), definisce in forma sintetica le iniziative formative che saranno
attuate, dà conto delle criticità e delle proposte emerse dal Rapporto di Autovalutazione, dal
Piano di Miglioramento, che hanno coinvolto, a vario titolo, diversi attori, in particolar modo
in sede di rilevazione ed analisi dei fabbisogni formativi.
Considerato, pertanto, che nel prossimo triennio la formazione sarà chiamata a svolgere un
ruolo fondamentale nell’assicurare l’accompagnamento e lo sviluppo delle innovazioni in
atto, considerato che il relativo processo di revisione al momento della redazione del
presente documento risulta appena avviato, è verosimile che l’attuale programmazione
della formazione, per quanto già prenda in considerazione tali aspetti, possa, tuttavia,
subire delle variazioni.
La programmazione della formazione:
tiene conto della programmazione degli obiettivi strategici definiti sulla dimensione
triennale e degli obiettivi operativi annuali;
garantisce il diritto del singolo alla formazione permanente e la trasparenza sugli
obiettivi formativi perseguiti, anche in termini di trasferibilità dei risultati raggiunti e
della loro capitalizzazione nel percorso formativo individuale;
tiene conto dei principi di contenimento della spesa pubblica ed è realizzata
attraverso un efficiente utilizzo delle risorse finanziarie disponibili garantendo al
contempo la qualità delle azioni formative;
presta attenzione alla qualità, all’efficacia e all’efficienza dell’attività formativa, che deve
rispondere a standard qualitativi elevati e il cui risultato deve essere valutato in termini di
cambiamento prodotto (incidenza sulla crescita professionale dei partecipanti, impatto
organizzativo, miglioramento qualitativo e quantitativo del servizio ecc.).
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
88
saranno privilegiate le attività formative che si basano su metodologie innovative
(laboratori, workshop, ricerca-azione, peer review, social networking, mappatura delle
competenze) con un equilibrato dosaggio di attività in presenza, riflessione, lavoro in rete,
rielaborazione e documentazione.
Le esigenze formative accolte dal Piano della formazione possono essere soddisfatte:
1. mediante iniziative di aggiornamento in sede realizzate dalla scuola, ricorrendo alla
collaborazione di docenti esterni o di altre amministrazioni o enti (selezionati con le
procedure previste per l’acquisizione di beni e servizi), che realizzano gli interventi
necessari secondo le puntuali indicazioni della scuola medesima;
2. facendo partecipare il personale ad iniziative progettate e svolte da soggetti esterni
presso scuole in rete o Enti accreditati dal MIUR.
3. mediante l’autoformazione attraverso le iniziative che fanno ricorso alla formazione
on-line 4.favorendo la partecipazione del personale ad attività di orientamento
formativo (seminari, giornate di inter confronto, congressi, conferenze)
4. attraverso modalità di affiancamento e addestramento con o senza esperto
esterno. In particolare, per il personale di segreteria, laddove possibile, saranno
privilegiati tali percorsi formativi rappresentati da attività di formazione per
affiancamento/addestramento svolta, di norma, tra operatori della scuola nei casi in
cui sia necessario trasferire delle conoscenze e competenze da un operatore
all’altro in seguito a specifiche circostanze come il rientro dopo prolungata
assenza, il trasferimento ad altra sede, l’avvicendamento a causa di
pensionamento. L’affiancamento può essere realizzato anche mediante il
coinvolgimento di un esperto qualora sia necessario acquisire specifiche
competenze non reperibili all’interno dell’amministrazione.
Va, altresì, ricordato che l’aggiornamento professionale avviene anche attraverso l’uso
autonomo di testi, riviste tecniche e altro materiale bibliografico.
Il finanziamento del Piano
Il permanere delle condizioni di incertezza finanziaria derivanti da una crisi economica
nazionale e le norme di contenimento della spesa pubblica hanno prodotto, negli ultimi
anni, una importante contrazione della disponibilità finanziaria complessiva destinata alle
attività di formazione dei pubblici dipendenti; tuttavia, pur tenendo conto di queste criticità,
le previsioni annuali consentono alla scuola di destinare alla formazione risorse finanziarie
certe e sufficienti a garantire una formazione iniziale.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
89
Nell’ottica dello sviluppo di un sistema di opportunità formative per i docenti e di tutti gli
operatori scolastici, è previsto un incremento di fondi destinati alla formazione, sia in forma
di carta elettronica per i singoli docenti (v. DPCM 23 /09/2015) sia come risorse per
l’organizzazione di attività formative (art.1 comma 125 della citata legge 107).
Monitoraggio della qualità e dell’efficacia delle attività formative
Le azioni di formazione saranno oggetto di monitoraggio per validarne la qualità e l’efficacia
e documentare gli esiti della formazione.
Altresì, sarà curata la diffusione dei contenuti formativi e del materiale didattico.
I partecipanti alle iniziative formative, ivi comprese quelle erogate da soggetti esterni alla
scuola, saranno tenuti a trasmettere le conoscenze acquisite agli altri operatori impiegati
nell’ambito lavorativo oggetto delle iniziative medesime. Ciò potrà avvenire, mediante
esemplificazione pratica (da attuarsi anche nell’ordinario contesto lavorativo), attraverso
comunicazione orale/teorica, infine, in caso di partecipazione ad eventi esterni alla scuola,
trasmettendo il materiale e la documentazione acquisiti, corredati di una relazione sintetica
sugli aspetti più significativi dell’intervento formativo, alla segreteria didattica che
provvederà ad assicurarne la circolazione attraverso le forme della consultazione, del
prestito, della riproduzione, nella misura e nei modi consentiti e la pubblicazione nella
sezione “Formazione” dell’area riservata del sito.
A coloro che partecipano ai corsi di formazione organizzati dalla scuola verrà fornito del
materiale didattico a supporto delle lezioni in aula, messo a punto dai docenti/esperti e reso
comunque disponibile a tutti gli operatori mediante la pubblicazione nella sezione
“Formazione” dell’area riservata del sito.
Le iniziative di formazione d’Istituto sono progettate tenendo conto dei bisogni formativi
relativamente ai temi delle competenze educativo- didattiche, relazionali e metodologiche,
nonché delle necessità di aggiornamento professionale sui cambiamenti normativi e/o
strutturali in corso.
Al fine, quindi, di garantire migliore qualità e organizzazione dei corsi che si terranno presso
il nostro Istituto, si è predisposto un questionario, in modalità on-line, in cui i docenti
indicano delle priorità rispetto alle aree tematiche, alla struttura organizzativa del percorso
formativo , alle modalità di pagamento, ai tempi.
Come da questionario di seguito riportato:
Al fine di coordinare la progettazione e l’organizzazione delle attività formative, si richiede
ai docenti di indicare le priorità in scala decrescente da 9 a 1 (uno rappresenta max
priorità).
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
90
AREE TEMATICHE RELATIVE ALLE
ATTIVITA’ DI FORMAZIONE
Autonomia organizzativa e didattica
Valutazione e miglioramento
Didattica per competenze e innovazione metodologica
Competenze di lingua straniera: formazione linguistica CLIL
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento:
Alternanza scuola e lavoro
Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile – istituzionale
Inclusione e disabilità: BES e DA
Nuove tecnologie
Problematiche relazionali e gestione classi
Dispersione scolastica
Intercultura
AMA: Apprendimento, memorizzazione e arte oratoria
Struttura Organizzativa del percorso formativo
Attività in presenza
Attività mista: on-line e in presenza
Tutti i docenti della stesa scuola
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
91
Destinatari del percorso formativo
Docenti divisi per ordini di scuola
Per dipartimenti disciplinari
Per docenti referenti
Modalità di pagamento
Sei disposto/a ad utilizzare parte del bonus?
In caso di risposta affermativa indicare la quota:
50 euro
100 euro
150 euro
200 euro
Tempi
Settimanale
Quindicinale
Mensile
Intensivo( Concentrato in giorni
consecutivi)
I nuclei tematici sui quali saranno declinati i percorsi di formazione dei docenti verteranno
su:
1. la valutazione: definizione e uso di criteri comuni di valutazione per i diversi
ambiti/discipline, uso di prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti
(discipline e classi), adozione di criteri comuni per la correzione delle prove, uso di
strumenti quali prove di valutazione autentiche o griglie di valutazione, progettazione e
realizzazione di interventi didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti.
2. la didattica per competenze, in particolare per: l’elaborazione del curricolo relativo a
competenze trasversali di educazione alla cittadinanza ; modalità di valutazione delle
competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso
di legalità e di un’etica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo),
modalità di valutazione delle competenze chiave degli studenti come l’autonomia di
iniziativa e la capacità di orientarsi (osservazione del comportamento, individuazione di
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
92
indicatori, questionari, ecc.).
Il laboratorio come ambiente di apprendimento finalizzato alla prevenzione del disagio e
alla valorizzazione del talento.
3. Sviluppo delle competenze digitali (vedi Progetto Scuola Digitale )
4. Autonomia organizzativa e didattica
5. Competenze di lingua straniera
6. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile-istituzionale
7. Inclusione e disabilità
8. Problematiche relazionali e gestione classi
9. Intercultura
10. Apprendimento, memorizzazione e arte oratoria
Per quanto concerne il Piano di aggiornamento/formazione del personale A.T.A. di
Segreteria, i nuclei principali della formazione verteranno su:
1. l'innovazione digitale nell’amministrazione: strumenti organizzativi e tecnologici per
favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati. In particolare saranno
attivati percorsi di formazione relativi alla conservazione giornaliera del Registro di
protocollo informatico;
2. produzione, conservazione e archiviazione dei documenti informatici;
3. contabilità finanziaria e patrimoniale, l’acquisto dei beni e dei servizi, l’esecuzione
dei lavori compresa la fase dei controlli (anche PON).
4. le relazioni interne ed esterne: strumenti e strategie per una comunicazione verbale
efficace.
I nuclei tematici individuati saranno declinati ulteriormente in base agli accordi con i relatori
esterni nell’ambito di eventuali accordi di rete.
Per tutto il personale sono fatti salvi:
gli obblighi informativi e formativi per tutto il personale in materia d’igiene e di sicurezza nei luoghi di lavoro;
le formazioni previste per i docenti neo immessi in ruolo.
Allegati Il Piano di Miglioramento Allegato fuori testo;
Programma di formazione a cura del Centro Ricerca Pedagogica - Accademia per la Formazione, a.s. 2016 – 2017 (agli atti della scuola).
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
93
Capitolo 6 IINTEGRAZIONE CO IL TERRITORIO E RAPPORTI CON
LE FAMIGLIE
6.1 I rapporti con gli enti e le istituzioni esterne
L’iscrizione rappresenta l’atto di ingresso nel sistema di Istruzione e Formazione.
Istruzione e formazione sono ambiti che dipendono da diversi livelli istituzionali: lo Stato, le
Regioni e gli Enti Locali, tutti con ruoli propri ed interagenti.
La riforma della Costituzione del 2001 ha ridefinito i livelli istituzionali di competenza,
attribuendo allo Stato il potere di definire le norme generali del sistema di istruzione e alle
Regioni e agli Enti territoriali la competenza di organizzare il servizio d’istruzione e
formazione sul territorio. Stato e Regioni devono comunque concorrere a definire insieme
molte funzioni inerenti al sistema di istruzione ed all’istruzione e formazione professionale.
Anche il ministero dell’istruzione è stato riformato ed ha trasferito poteri e competenze in
sede regionale e territoriale. In tutte le regioni sono nati gli Uffici Scolastici Regionali Statali,
alle dipendenze di un direttore generale per l’Istruzione. Contemporaneamente, sempre
nella logica del decentramento e del rafforzamento dell’autonomia territoriale, talune
funzioni e competenze amministrative già del ministero dell’istruzione sono state trasferite
alle Regioni, ai Comuni e alle Province:
L’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione
degli strumenti di programmazione;
la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche;
i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con
handicap o in situazione di svantaggio;
il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d’intesa con le
istituzioni scolastiche;
la sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti;
le iniziative e le attività di promozione relative all’ambito delle funzioni conferite;
la costituzione, i controlli e la vigilanza, ivi compreso lo scioglimento, sugli organi
collegiali scolastici a livello territoriale;
sono competenze degli Enti Locali.
Inoltre i Comuni esercitano, anche d’intesa con le istituzioni scolastiche, iniziative relative
all’educazione degli adulti, ad interventi integrati di orientamento scolastico e professionale,
ad azioni tese a realizzare le pari opportunità di istruzione e la coerenza tra i diversi gradi e
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
94
ordini di scuola, ad interventi di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione
alla salute.
L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco intesse rapporti con i seguenti enti ed istituzioni:
Centri socio Educatici
Attivita Ludiche ed Aggregative
Educazione alla Salute Servizi Sociali
ASL NA1 – distretto Soccavo-Pianura
Educazione alla Sicurezza ed alla Legalità
Vigili del Fuoco Polizia Polizia Municipale Carabinieri Guardia di Finanza
Federazioni ed Associazioni Sportive
Asociazioni Inserimento Disabili
Servizio Neuropsichiatria Infantile
Interazioni con il Territorio Continuità Secondaria di Secondo Grado
I.T.C. De Nicola L.S. Galileo Galilei I.T.N. Duca degli Abruzzi I.T.I. Francesco Giordani, Enzo Striano e Augusto Righi I.T.G. Porzio Rossini L.C. Pansini Nitti I.P.I.A. Giustino Fortunato, Bernini, Vittorio Emanuele Secondo, Casanova I.S.A. Boccioni
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
95
6.2 La partecipazione dei genitori
Nel rispetto della competenza educativa e della libertà di insegnamento ad essi
riconosciuta, i docenti ritengono indispensabile portare avanti il proprio lavoro in un
rapporto di fiducia e di collaborazione con i genitori degli alunni.
Per questo motivo hanno elaborato questo documento, che si presenta come strumento di
informazione agile e sintetico dell’offerta formativa dell’Istituto, in cui si è tenuto conto tra
l’altro:
degli indirizzi generali forniti dal Consiglio di Istituto, nel quale operano otto rappresentanti dei genitori;
dell’indice di gradimento espresso dai genitori sulle attività del piano dell’offerta formativa dell’anno scolastico trascorso;
delle valutazioni – sia di apprezzamento sia critiche – da essi espresse.
Al fine di assicurare costantemente una corretta informazione, si ritiene necessario
stabilire un costante rapporto con i genitori, in particolare all’inizio dell’anno scolastico,
quando si programmano i percorsi didattici ed è indispensabile conoscere appieno i
bisogni formativi degli alunni.
Inoltre, un estratto del Piano sarà consegnato ad ogni genitore rappresentante di
intersezione, interclasse, classe e ai genitori degli alunni che, nel prossimo mese di
gennaio, si iscriveranno ad uno degli ordini di scuola di questo Istituto Comprensivo che
funzioneranno nell’anno scolastico 2017/2018.
Il nostro Istituto, in collaborazione con le strutture sanitarie pubbliche, organizza incontri,
in orario pomeridiano, con esperti di educazione sanitaria.
Il Patto di Corresponsabilità è illustrato ai genitori nel corso degli incontri programmati,
affisso all'Albo di ogni plesso scolastico e pubblicato sul sito-web dell'Istituto. Sarà altresì
illustrato ed analizzato con gli studenti nel corso delle attività di Educazione alla
cittadinanza. Il Patto Educativo di Corresponsabilità ha l’obiettivo esplicito di definire in
maniera chiara e condivisa i diritti e i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le
famiglie, le studentesse e gli studenti. Si basa su un positivo dialogo fra tutti i soggetti
coinvolti per una responsabile crescita qualitativa tesa a garantire il successo educativo-
formativo e a prevenire i disagi e gli insuccessi.
La vita della scuola si esplica infatti attraverso la responsabile collaborazione tra tutte le
componenti scolastiche, nell’esercizio delle rispettive competenze. A tal fine viene redatto
dal nostro Istituto un Patto educativo di corresponsabilità, previsto dal D.P.R. 21
novembre 2007, 235.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
96
Le famiglie si assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei propri figli,
nell’ambito di una definizione più dettagliata e condivisa dei diritti e dei doveri verso la
Scuola. La sottoscrizione del Patto implica il rispetto dei documenti fondamentali
dell’Istituto: Piano Triennale dell’Offerta formativa e Regolamento di Istituto. Questi
documenti vengono revisionati annualmente, nel collegio dei docenti e sono sempre
disponibili per la consultazione. Il rispetto del Patto costituisce la condizione
indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per consentire, attraverso la
partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica, il confronto e
la mediazione, finalizzati al conseguimento del successo degli alunni.
La scuola si impegna a:
fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente;
offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;
offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza;
favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;
garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy.
garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy.
Lo studente si impegna a:
prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature;
rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;
accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti.
La famiglia si impegna a:
valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;
rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
97
alle lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola;
discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica
stringere con l’Istituto una. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ALLEANZA EDUCATIVA
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
98
6.3 Il calendario degli incontri
L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco attiva un dialogo costante con le famiglie degli
alunni che ha la durata di un quinquennio per la scuola Primaria ed un triennio per la
Secondaria di primo grado. Il dialogo è costituito da incontri fisici, messaggi cartacei e
telecomunicazioni attraverso gli spazi visibili alle famiglie sul sito dell’Istituto.
Nel Piano annuale delle attività funzionali per anno scolastico il collegio dei docenti prevede
spazi e tempi destinati agli incontri nel rispetto del art.29 del CCNL del 29.09.2007 dei
docenti.
Nella Scuola dell’Infanzia
l’incontro con i genitori è quotidiano. I docenti incontrano i genitori a scadenze bimestrali in orario pomeridiano.
Nella Scuola Primaria
i docenti incontrano i genitori a scadenze bimestrali in orario pomeridiano. In caso di necessità i genitori, previo appuntamento, sono ricevuti il lunedì, giorno dedicato alla programmazione dalle ore 14.20 alle 14.50.
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado
le comunicazioni e le telecomunicazioni dei docenti con le famiglie avvengono per gruppo classe attraverso i colloqui dei rappresentanti dei genitori presenti nei consigli di classe nel rispetto della privacy di ciascun alunno e singolarmente nell’ora di disponibilità che ciascun docente dedica a questi incontri nella prima settimana dei mesi di novembre, gennaio, marzo e maggio. Le riunioni di tutti i docenti con le famiglie sono stati previsti nei mesi di dicembre, febbraio ed aprile e suddivisi in due giornate consecutive:
nella prima giornata riceveranno i docenti di Italiano, Storia e Geografia, prima e seconda lingua comunitaria, Arte ed Immagine ed Educazione Musicale;
nella seconda giornata riceveranno i docenti di Matematica e Scienze, Tecnologia, Educazione Motoria, Strumento Musicale e Sostegno.
Inoltre, ogni docente mette individualmente a disposizione per i colloqui con le famiglie un’ora (nella prima settimana di ogni mese). Nei colloqui generali con i genitori, i docenti di tutte le discipline scolastiche forniscono informazioni sui livelli di maturazione raggiunti dai ragazzi sia nell’area comportamentale, sia nell’area cognitiva.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
99
È attivo già da alcuni anni nella scuola uno sportello rapporti scuola/famiglia per quei
genitori che vogliano avvalersi della collaborazione dei docenti per problematiche
riguardanti i figli. Esso è curato dai docenti:
Carmine Frenda per la scuola dell’Infanzia e Primaria
e
Rosalba Iodice per la scuola secondaria di Primo Grado.
Allegati Il Patto Educativo di Corresponsabilità (agli atti della scuola)
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
100
Capitolo 7 LA SICUREZZA DELL’ISTITUTO
L’Istituto è dotato di un Piano di Emergenza per entrambi gli edifici. Nel corso di ogni anno
scolastico verranno effettuate delle prove di evacuazione durante le quali gli alunni ed il
personale scolastico saranno guidati ad adottare i comportamenti adeguati ad affrontare
un’emergenza.
L’Istituto dispone del piano integrato della Sicurezza:
Datore di Lavoro Dirigente Scolastico
Lavoratori Tutto il personale Gli alunni Tutti coloro che entrano occasionalmente nell’edificio scolastico
Obblighi e attribuzioni del Dirigente Scolastico
Obblighi non delegabili:
Valutare i rischi
Designare i responsabili
Verificare il rispetto
Compilare il Registro Infortuni
Custodire la cartella di Rischio
Consentire al RLS di verificare l’applicazione delle misure di sicurezza
Designare il R.S.P.P., gli addetti al servizio di prevenzione e protezione, gli incaricati di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di pronto soccorso e di gestione dell’emergenza
Incaricare il medico competente
Servizio di prevenzione e protezione
Il servizio, designato dal D.S., è composto da un responsabile e da lavoratori o persone
interne o esterne alla scuola.
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione
E’ lo strumento organizzativo di supporto al D.S., con il quale collabora nel predisporre ed
attuare le misure di prevenzione e protezione nella scuola.
Il Responsabile del S.P.P
è incaricato del coordinamento per la sicurezza
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
101
promuove iniziative di formazione e informazione
è responsabile della valutazione dei rischi
Il Servizio di Prevenzione e Protezione si riunisce almeno una volta l’anno su convocazione
del datore di lavoro.
Compiti del R.S.P.P.
Individuare e valutare i fattori di rischio, ed elaborare le misure di prevenzione e sicurezza e le procedure per i relativi controlli
Informare i lavoratori sui rischi nella scuola, sulle procedure di prevenzione, sulle misure antincendio, le emergenze, il pronto soccorso e sull’organizzazione della sicurezza nella scuola
Proporre programmi di informazione e formazione dei lavoratori
Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione Collaborano con il responsabile del S.P.P.
a:
Valutare i rischi, individuare le misure di prevenzione e protezione in base alla specifica conoscenza dell’organizzazione scolastica
Elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività scolastiche e i sistemi di controllo della loro attuazione
Collaborare nella definizione di informazione e/o formazione del personale scolastico e degli studenti
Partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza di cui al D.lgs. 81/2008
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Eletto o designato dai lavoratori, svolge i
seguenti compiti:
Ha libero accesso ai luoghi di lavoro e alla documentazione della scuola relativa all’igiene e alla sicurezza
Promuove iniziative e fa proposte in materia di prevenzione e protezione
Partecipa alle riunioni periodiche
Segnala al responsabile i rischi da lui individuati.
E’ consultato preventivamente per
1. La valutazione dei rischi 2. Il programma di prevenzione e protezione 3. La designazione del Responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione
e protezione, degli addetti all’antincendio, al pronto soccorso e all’emergenza 4. La formazione di tutto l’organico (docenti ed ATA) e degli studenti 5. L’adozione dei dispositivi di protezione individuale
La consultazione deve essere preventiva, tempestiva ed effettiva; oltre a sottoscrivere il
verbale dell’avvenuta consultazione, il RLS ha la facoltà di formulare a verbale proposte,
opinioni ed osservazioni.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
102
Riceve informazioni inerenti a:
Valutazione dei rischi e misure di prevenzione per l’uso delle sostanze, delle macchine e degli impianti
L’organizzazione degli ambienti di lavoro
Gli infortuni e le malattie professionali
Le prescrizioni degli organi di vigilanza
Addetti a compiti speciali
Previa consultazione con il RLS, il D.S. designa tra l’organico della scuola, per ogni posto di
lavoro o area, il Personale addetto ai servizi di emergenza relativi a:
Prevenzione e lotta antincendio
Primo soccorso
Salvataggio
Evacuazione in caso di emergenza per pericolo grave ed immediato Chi è designato non può rifiutare il compito, salvo gravi e particolari motivi, ed ha diritto ad
una formazione specifica per assolvere l’incarico.
Compiti degli addetti
Verifica della manutenzione delle attrezzature antincendio, controllandone la validità, la scadenza e la loro sostituzione
Cura della manutenzione dei presidi medici, dell’approvvigionamento e della sostituzione alla data di scadenza
Prestare le cure di primo soccorso in attesa degli operatori sanitari
In caso di emergenza mettere in atto un primo intervento antincendio in attesa dei VV.FF.
Medico competente - Obblighi art.25 Collabora con il Dirigente scolastico e il RSPP a:
valutazione rischi
predisposizione delle misure di prevenzione e protezione
pianificazione della in-formazione
programmazione della sorveglianza sanitaria
organizzazione del servizio di primo soccorso
programma ed effettua la sorveglianza sanitaria (protocolli sanitari)
istituisce, aggiorna e custodisce (o concorda con il DS il luogo della custodia) le “cartelle sanitarie e di rischio”
fornisce informazioni ai lavoratori, e, a richiesta, ai RLS, sul significato della sorveglianza sanitaria
visita gli ambienti della scuola almeno una volta all’anno o con cadenza diversa.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
103
Informazione/Formazione
L’Accordo Stato-Regioni del 21 /12/2011 disciplina la durata, i contenuti minimi, le modalità
della formazione ed aggiornamento dei lavoratori, dei dirigenti e preposti ai sensi dell’art.37
del D.lgs. 81/2008.
Sono, pertanto, programmati i corsi per la formazione e/o aggiornamento delle figure
sensibili; il corso di primo soccorso è stato già svolto nel mese di ottobre 2015.
Tutto il personale ha ricevuto un’informazione adeguata sui rischi per la salute e sicurezza
sul lavoro (art.36 del D.lgs. 81/2008) connessa alle attività scolastiche, sulle procedure
relative al primo soccorso, lotta antincendio, evacuazione sui luoghi di lavoro.
A partire dall’anno scolastico in corso si prevede di effettuare per gli alunni della scuola
secondaria di I grado un corso di conoscenza delle tecniche di primo soccorso.
Allegati Il Piano della Sicurezza (agli atti della scuola)
Il piano di evacuazione (agli atti della scuola)
Il regolamento di Istituto.
Risultati conseguiti dagli alunni. . . . in grafico
a cura della
AREA1
Allegato al Capitolo 1
L’ambiente di apprendimento
Paragrafo 1.4
Il Monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti
nella prima annualità del POFT
a.s.
2016 – 2017
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
1
SCUOLA PRIMARIA
1A; 7 1B; 7 1C; 3 1D; 0 2A; 1 2B; 0 2C; 10
3A; 0 3B; 0 3C; 1 4A; 2 4B; 0 4C; 1 5A; 1 5B; 5 5C; 4
TOTALE; 42
1A; 12 1B; 11 1C; 22 1D; 24 2A; 19 2B; 20 2C; 14 3A; 22 3B; 23 3C; 21 4A; 20 4B; 22 4C; 21 5A; 19 5B; 16 5C; 19
TOTALE; 305
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
RILEVAZIONE DEI COMPORTAMENTI
COMPORTAMENTO 0 COMPORTAMENTO +
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
2
0
50
100
150
200
250
300
350
COMPORTAMENTO 0 COMPORTAMENTO +
RILEVAZIONI DEI COMPORTAMENTI
1A
1B
1C
1D
2A
2B
2C
3A
3B
3C
4A
4B
4C
5A
Comportamento + Voto 8/9/10
Comportamento 0 Voto 7/6
Comportamento - Voto insufficiente
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
3
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
1A
1B
1C
1D
2A
2B
2C
3A
3B
3C
4A
4B
4C
5A
5B
5C
MONITORAGGIO COMPORTAMENTO I E II QUARIMESTRE
COMPORTAMENTO + I QUADR.
COMPORTAMENTO + II QUADR.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
4
1 2 3
0 0
90,66%
87,89%
PERCENTUALI A CONFRONTO RILEVAZIONE COMPORTAMENTO (+)
2014/15 2015/16
COMPORTAMENTO 0 = MEDIO = 6-7
COMPORTAMENTO += ELEVATO = 8-9-10
ANNO SCOLASTICO 2014/15 MONITORAGGIO COMPORTAMENTO :
301 SU 332 ALUNNI HANNO CONSEGUITO LA VOTAZIONE COMPRESA TRA 8/10
ANNO SCOLASTICO 2015/16 MONITORAGGIO COMPORTAMENTO :
305 SU 347 ALUNNI HANNO CONSEGUITO LA VOTAZIONE TRA 8/10
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
5
2014/15 2015/16
90,66 87,89
71,98 72
PERCENTUALI A CONFRONTO RILEVAZIONE COMPORTAMENTO/APPRENDIMENTO
2014/15 2015/16 APPRENDIMENTO COMPORTAMENTO
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
6
1A 4%
1B 4%
1C 7%
1D 8%
2A 6%
2B 7%
2C 5%
3A 7% 3B
8%
3C 7%
4A 7%
4B 7%
4C 7%
5A 6%
5B 5%
5C 6%
COMPORTAMENTO +
0
5
10
15
20
25
30
1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 3A 3B 3C 4A 4B 4C 5A 5B 5C
COMPORTAMENTO +
COMPORTAMENTO +
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
7
0
5
10
15
20
25
1A 1C 2A 2C 3B 4A 4C 5B
APPRENDIMENTO (10)
APPRENDIMENTO(10)
6% 4%
8%
8%
6%
7%
8% 6%
8%
6%
5%
5%
4%
6%
6%
7%
APPRENDIMENTO (10)
1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 3A
3B 3C 4A 4B 4C 5A 5B 5C
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
8
apprendimento classi sez A - apprendimento classi sez. B
apprendimento classi sez. C apprendimento classi sez. D
1A 22%
1B 17%
1C 31%
1D 30%
CLASSI PRIME
2A 28%
2B 32%
2C 40%
CLASSI SECONDE 3A
29%
3B 40%
3C 31%
CLASSI TERZE
4A 36%
4B 36%
4C 28%
CLASSI QUARTE 5A 30%
5B 33%
5C 37%
CLASSI QUINTE
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
9
0 5 10 15 20 25 30 35
1A
1B
1C
1D
2A
2B
2C
3A
3B
3C
4A
4B
4C
5A
5B
5C
MONITORAGGIO APPRENDIMENTO I E II QUADRIMESTRE
APPRENDIMENTO (10) I QUADR.
APPRENDIMENTO (10)II QUADR.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
10
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
11
Punti di forza e di debolezza per la redazione del PdM
IST
OG
RA
MM
I
Sono state visualizzate le
valutazioni conseguite dagli
alunni nel Primo e nel
Secondo quadrimestre e
differenziate in tre valori per i
Comportamenti e in cinque per
gli Apprendimenti.
COMPORTAMENTI / / APPRENDIMENTI
per classi distinte
Il grafico visualizza l’andamento singolare di ogni classe e lo confronta alle altre.
I valori comportamento/ apprendimento appaiono indipendenti: nella costituzione del gruppo classe.
Ogni classe si identifica nel proprio carattere diffuso del gruppo.
Ogni Consiglio di Classe si riconosce nella propria valutazione. Il grafico invita alla riflessione sulla costituzione dei gruppi classe e
sui criteri di assegnazione dei docenti alle classi.
COMPORTAMENTI / / APPRENDIMENTI
per classi parallele
l grafici identificano i gruppi classe del triennio dividendoli in annualità e descrivendone l’avanzamento progressivo.
I valori dei comportamenti appaiono identici nello sviluppo temporale dei due quadrimestri e in evoluzione nel corso del triennio conferendo uno specifico significato nei processi di crescita dei preadolescenti.
Ogni annualità assume un significato specifico nel percorso triennale delle competenze e della scolarizzazione.
Il grafico invita alla riflessione sull’inserimento dei singoli casi nella generalità del gruppo (piano di inclusione), sui tempi degli apprendimenti (elaborazione delle unità di apprendimento) e sulla maturazione delle competenze (triennalità dei traguardi).
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
12
COMPORTAMENTI / APPRENDIMENTI per classi distinte Primo e Secondo Quadrimestre
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 2D 2E 3A 3B 3C 3D
Cattivo comportamento
Comportamento accettabile
Buon comportamento
Apprendimento insufficiente
Apprendimento sufficiente
Apprendimento buono
Apprendimendo distinto
Apprendimento ottimo
0
5
10
15
20
25
1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 2D 2E 3A 3B 3C 3D
Cattivo comportamento
Comportamento accettabile
Buon comportamento
Apprendimento insufficiente
Apprendimento sufficiente
Apprendimento buono
Apprendimendo distinto
Apprendimento ottimo
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
13
COMPORTAMENTI / APPRENDIMENTI per classi parallele - Primo e Secondo Quadrimestre
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Prime Classi Seconde Classi Terze Classi
Cattivo comportamento
Comportamento accettabile
Buon comportamento
Apprendimento insufficiente
Apprendimento sufficiente
Apprendimento buono
Apprendimendo distinto
Apprendimento ottimo
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Prime Classi Seconde Classi Terze Classi
Cattivo comportamento
Comportamento accettabile
Buon comportamento
Apprendimento insufficiente
Apprendimento sufficiente
Apprendimento buono
Apprendimendo distinto
Apprendimento ottimo
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
14
Istituto Comprensivo Roberto Bracco – Via Tevere, 45 – 80126 Napoli – www icbracconapoli.it
Punti di forza e di debolezza per la redazione del PdM
GR
AF
ICI
A
TO
RT
A
Sono state visualizzate le
valutazioni conseguite dagli
alunni nel Primo e nel
Secondo quadrimestre,
nella generalità dell’ Istituto
Secondario di Primo Grado
e trasformate in
percentuali.
I colori usati sono stati
scelti in analogia con quelli
del semaforo e sfumati in
tonalità crescenti per
differenziarne le scale di
valori.
LE PERCENTUALI dei
COMPORTAMENTI
I grafici ripartiscono la totalità dei risultati in percentuali attribuendo a ciascuna un colore simbolico in base alle criticità.
I valori in percentuale sostituiscono all’identità delle classi la generalità dell’Istituto.
Tra il Primo e Secondo Quadrimestre si registra un visibile miglioramento dei comportamenti come risultato positivo verso l’applicazione ed i rispetto delle norme del Regolamento di Istituto.
LE PERCENTUALI degli
APPRENDIMENTI
I grafici ripartiscono la totalità dei risultati in percentuali attribuendo a ciascuna un colore simbolico ed una sfumatura in base alle criticità.
I valori in percentuale sostituiscono all’identità delle classi la generalità dell’Istituto.
Tra il Primo e Secondo Quadrimestre si registra un visibile miglioramento degli apprendimenti come risultato positivo generalizzato delle Programmazioni annuali per materia di Insegnamento.
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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
15
LE PERCENTUALI DEI COMPORTAMENTI Primo Quadrimestre
Secondo Quadrimestre
5%
37%
58%
Cattivo Comportamento
Comportamento Accettabile
Comportamento Buono
1%
24%
75%
Cattivo Comportamento
Comportamento Accettabile
Comportamento Buono
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT
16
LE PERCENTUALI DEGLI APPRENDIMENTI - Primo e Secondo Quadrimestre
14%
35% 31%
15% 5%
Apprendimento Insufficiente
Apprendimento Sufficiente
Apprendimento Buono
Apprendimento Distinto
Apprendimento Ottimo
6%
41%
34%
15% 4%
Apprendimento Insufficiente
Apprendimento Sufficiente
Apprendimento Buono
Apprendimento Distinto
Apprendimento Ottimo
Curriculo Verticale
a cura della
AREA2
Allegato al Capitolo 2
Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione
Paragrafo 2.1
La verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo
a.s.
2016 – 2017
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.1 La Verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo
1
COMPETENZE TRASVERSALI
In riferimento alle competenze –chiave (Documento 2006/962/CE), si riportano le competenze trasversali alla fine del percorso didattico dell’alunno:
Competenza in madrelingua, ossia la capacità di esprimere e interpretare concetti, sentimenti, pensieri, fatti sia in forma orale, sia in forma
scritta per meglio interagire in ogni contesto culturale e sociale.
Competenza in lingua straniera, ossia l’abilità di comprendere ed esprimere in forma orale e scritta altri contesti culturali diversi da quelli
d’origine; si ricorda anche che la comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali mediazione e comprensione
interculturale, senza le quali è impossibile ogni forma di comunicazione.
Competenza matematica, ossia l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico al fine di risolvere problemi nel quotidiano.
Competenza scientifica, ossia la capacità di applicare il pensiero scientifico per conoscere e spiegare il mondo che ci circonda.
La competenza tecnologica ci consente di dare una risposta ai desideri e ai bisogni avvertiti dagli esseri umani. Competenza digitale, ossia
la capacità di saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la
comunicazione.
Imparare ad imparare: saper acquisire, elaborare e assimilare nuove conoscenze e abilità per usarle e applicarle nei vari contesti con una
gestione efficace del tempo e delle informazioni.
Competenze sociali e civiche: saper partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita in società sempre più diversificate.
Consapevolezza ed espressione culturale: saper utilizzare in modo creativo le idee, esperienze ed emozioni nell’ampia varietà dei mezzi di
comunicazione.
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2
ITALIANO Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
I discorsi e le parole
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
mantiene l’attenzione per un tempo adeguato allo svolgimento delle attività
si esprime con semplici pensieri in forma chiara
racconta , ascolta e comprende la lettura di storie e chiede spiegazioni
usa il linguaggio per progettare le attività e definire le regole del gioco
Scuola Primaria
Ascolto parlato Lettura e comprensione Scrivere Riflessione linguistica
Al termine della terza classe, l’alunno:
interagisce e comunica verbalmente in contesti di diversa natura.
legge , analizza e comprende diversi tipi di testi
produce testi in relazioni a diversi scopi comunicativi
rispetta le principali convenzioni ortografiche e riflette sulla lingua
Ascolto e parlato Lettura e comprensione Scrivere Riflessione linguistica
Al termine della quinta classe, l’alunno:
partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro adeguato alla situazione
comprende testi di vario tipo (letti o ascoltati) individuando le informazioni essenziali.
legge, in modo funzionale, e comprende vari tipi di testo.
individua, in testi di diverso genere, le informazioni essenziali e le organizza
produce semplici testi orali e scritti in forme e per scopi diversi, correttamente
conosce ed usa le convenzioni ortografiche apprese
sa riconoscere le parti principali del discorso e distingue in una frase le componenti fondamentali
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3
ITALIANO Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola Secondaria di Primo Grado
Ascolto e parlato Lettura
Al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado, l’alunno:
Ascolta testi prodotti da altri, anche quelli trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente;
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri;
Interviene in una conversazione o in una discussione in modo adeguato e fornendo un contributo personale;
Utilizza le informazioni raccolte e selezionate durante l’ascolto per rielaborare quanto appreso;
Riconosce in un testo poetico elementi ritmici e sonori;
Narra e descrive in modo chiaro ed esauriente situazioni, esperienze ed eventi, selezionando informazioni e ordinandole in base ad un criterio logico- cronologico, usando un registro adeguato;
Rielabora oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici( schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.);
Ascolta e confronta opinioni e punti di vista diversi, sostenendo con pertinenti argomentazioni, il proprio.
Legge ad alta voce in modo espressivo e fluido;
Legge in modo silenzioso testi di varia natura, applicando tecniche di supporto alla comprensione, come sottolineature, note a margine, appunti e mettendo in atto strategie differenziate( lettura selettiva, orientativa, analitica);
Legge e seleziona da più fonti le informazioni più significative e affidabili per rielaborarle in modo personale;
Comprende testi descrittivi, individua gli elementi della descrizione( soggettiva ed oggettiva), la loro collocazione nello spazio ed il punto di vista dell’osservatore
Legge semplici testi argomentativi, individuando tesi centrale e argomenti a sostegno;
Legge e riconosce il contenuto e le caratteristiche principali di testi letterari di diverso tipo
Applica in modo autonomo procedure di pianificazione per la stesura di un testo scritto;
Sa revisionare un testo;
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4
Scrittura
Acquisizione ed espansione
del lessico ricettivo e
riproduttivo
Elementi di grammatica esplicita e riflessioni sull’uso della lingua
Scrive testi di diverso tipo e forma, corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale.
Sintetizza testi letti ed ascoltati;
Scrive testi adottando programmi di videoscrittura;
Realizza forme diverse di scrittura creativa, in prosa o in versi.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base;
Riconosce il significato delle parole in senso figurato;
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso;
Sceglie un lessico adeguato alle diverse situazioni comunicative ed agli interlocutori
Riconosce ed utilizza diversi registri linguistici;
Riconosce le caratteristiche e le strutture dei principali tipi di testo;
Riconosce i rapporti di significato tra le parole, rilevando i campi semantici e le famiglie lessicali;
Conosce i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione;
Riconosce le relazioni logiche e sintattiche nella frase semplice;
Riconosce la costruzione della frase complessa; individua i rapporti tra le singole proposizioni;
Riconosce ed analizza in un testo le parti del discorso ed i loro tratti grammaticali e li sa analizzare;
Conosce ed utilizza i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica;
Riconosce e riflette sui propri errori per autocorreggersi nella produzione scritta.
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5
STORIA Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
Il se e l’altro La conoscenza del mondo
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
sa collocare le azioni quotidiane nel tempo :prima – dopo /ieri – oggi – domani
esprime graficamente storie e/o il proprio vissuto
conosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi delle principali tradizioni culturali e religiose.
elabora graficamente successioni e contemporaneità
Scuola Primaria
Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali
Produzione scritta e orale
Al termine della terza classe, l’alunno:
colloca fatti e fenomeni storici nello spazio e nel tempo.
individua relazioni fra fatti e fenomeni storici stabilendo nessi causali e inter relazionali
riconosce le componenti costruttive e le caratteristiche dei diversi periodi preistorici
conosce e utilizza le fonti per compiere semplici operazioni di ricerca storica
raggruppa tematicamente e riferisce le conoscenze apprese
Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali
Produzione scritta e orale
Al termine della quinta classe, l’alunno:
comprende che i fenomeni storici e sociali possono essere conosciuti solo con la ricerca storica e l’uso di fonti documentate.
sa riconoscere le tracce storiche presenti sul territorio e comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
conosce gli elementi essenziali delle civiltà studiate e saper operare confronti.
sa riconoscere ed indicare gli elementi di interdipendenza fra ambiente e attività umane.
sa trarre informazioni da testi, carte, immagini e strumenti informatici e organizzare le conoscenze
sa raccontare in sintesi i fatti studiati.
sa produrre semplici testi storici e mappe concettuali
Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno
Sa reperire fonti;
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6
Scuola Secondaria di Primo Grado
Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali Produzione orale e scritta con uso del lessico specifico
Usa fonti di diverso tipo( documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti.
Seleziona e organizza informazioni utilizzando mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali;
Costruisce grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate;
Colloca la storia locale in relazione con la storia italiana, europea, mondiale.
Comprende aspetti e strutture di processi storici italiani, europei e mondiali;
Conosce il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati;
Usa le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile;
Espone oralmente e con scritture, anche digitali, le conoscenze storiche acquisite,
operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni;
Produce testi utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazioni diverse;
Argomenta su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina
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GEOGRAFIA Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
La conoscenza del mondo Il corpo in movimento
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
individua le posizioni di oggetti e persone.
segue un percorso sulla base di indicazioni verbali.
sa occupare ed organizzare uno spazio delimitato in accordo con i compagni.
colloca nello spazio se stesso, oggetti e persone
si orienta nell’ambiente seguendo le principali indicazioni topologiche
Scuola Primaria
Orientamento
Linguaggio della geograficità’ Paesaggio
Al termine della terza classe, l’alunno:
legge l’organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio e gli strumenti specifici della geografia
comprende il rapporto di interazione tra ambiente fisico e antropico
distingue i diversi paesaggi geografici e ne riconosce le principali caratteristiche fisico-antropiche
Orientamento
Linguaggio della geograficità’ Paesaggio Regione e sistema territoriale
Al termine della quinta classe, l’alunno:
conosce e localizza i principali oggetti geografici fisici ed antropici dell’Italia e delle sue regioni
sa interpretare carte geografiche e ricavarne informazioni.
individua le caratteristiche degli spazi geografici e le loro funzioni in relazione all’ intervento antropico
Orientamento
Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno
Si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali, alle coordinate
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8
Scuola Secondaria di Primo Grado
Il linguaggio della geograficità Paesaggio Regione e sistema territoriale
geografiche e ai punti di riferimento fissi; sa orientare una carta geografica facendo ricorso a
punti di riferimento fissi;
Si orienta nelle realtà territoriali vicine e lontane anche attraverso l’utilizzo di programmi
multimediali di visualizzazione dall’alto.
Legge ed interpreta diversi tipi di carte geografiche( da quelle topografiche al planisfero),
utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia;
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie (attuali e d’epoca), immagini da
telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per
comunicare efficacemente informazioni spaziali e fenomeni territoriali.
Interpreta e confronta alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei, mondiali anche in relazione
alla loro evoluzione nel tempo;
Conosce temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e
progetta azioni di valorizzazione.
Consolida il concetto di regione geografica( fisica, climatica, storica, economica) applicandolo
all’Italia, all’Europa e agli altri continenti;
Analizza in termini di spazio le interrelazioni fra fatti e fenomeni demografici, sociali ed
economici di portata nazionale, europea e mondiale;
Valuta l’effetto dell’azione dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
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CONVIVENZA CIVILE
Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
Il se’ e l’ altro
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
ha sviluppato il senso dell’identità personale e familiare.
ha una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
è in grado di lavorare in gruppo gestendo almeno in parte i conflitti.
Scuola Primaria
Conoscenza e rispetto delle regole
della convivenza civile
Conoscenza e rispetto della
realtà ambientale
Conoscenza e comprensione
delle regole e delle forme della
convivenza democratica e
dell’organizzazione sociale
Al termine della terza classe, l’alunno:
riconosce ed applica le fondamentali regole del vivere insieme
ha sviluppato un atteggiamento cooperativo e di condivisione
distingue ruoli, compiti e funzioni in ambito familiare, scolastico e sociale
Al termine della quinta classe, l’alunno:
aderisce consapevolmente ai valori sociali condivisi con un atteggiamento cooperativo che
gli consente di praticare la convivenza civile.
continua la costruzione del senso di legalità, iniziata nella scuola dell’Infanzia sviluppando
l’etica della responsabilità.
inizia a conoscere la Costituzione della Repubblica italiana e impara a riconoscerne i
principi.
identifica e distingue procedure, compiti, ruoli e poteri
Conoscenza generale delle principali
norme socio-giuridiche
Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno
Sa prendersi cura di se stesso, degli altri, dell’ambiente;
Sa essere collaborativo e solidale;
Ha acquisito il senso di legalità e di responsabilità;
Sceglie e agisce in modo consapevole;
Elabora idee e promuove azioni finalizzate al miglioramento del proprio contesto di vita, a
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Scuola Secondaria di Primo Grado
Conoscenza della storia
costituzionale e dell’ordinamento
della repubblica
Conoscenza dell’unione europea, dell’Onu e delle organizzazioni internazionali
partire dalla scuola.
Conosce la Costituzione della Repubblica italiana
Conosce l’Unione Europea, l’Onu e le organizzazioni internazionali
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
I Discorsi e le Parole
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
è consapevole della propria lingua e comprende l’esistenza di altre lingue.
confronta in modo semplice lingue diverse.
Scuola Primaria
Ascolto (comprensione orale)
Parlato (produzione e interazione orale) Lettura (comprensione scritta) Scrittura (produzione scritta)
Al termine della terza classe, l’alunno:
riconosce e comprende semplici messaggi orali.
interagisce nel gioco in scambi di semplici informazioni.
legge e comprende istruzioni e brevi messaggi scritti
scrive vocaboli abbinando suoni/parole
Al termine della quinta classe, l’alunno:
comprende attraverso l’ascolto semplici strutture linguistiche
comprende attraverso la lettura semplici strutture linguistiche
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produce oralmente semplici messaggi
produce per iscritto semplici messaggi
Scuola Secondaria di Primo Grado
Ascolto Lettura Parlato Scrittura
Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno:
Comprende globalmente e analiticamente i messaggi;
Riconosce espressioni idiomatiche;
Comprende il senso generale di una comunicazione.
Riconosce lo stile di un brano;
Comprende globalmente e analiticamente un brano letto;
Ricava l’idea centrale di un testo.
Riferisce un fatto noto;
Sintetizza ed espone un testo letto;
Esprime opinioni;
Si esprime in modo autonomo e personale.
Esegue sintesi;
-Scrive comunicazioni di vario genere.
ARTE E IMMAGINE
Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
Immagini, suoni, colori
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
si esprime attraverso linguaggi non verbali.
usa diverse tecniche espressive, grafiche, pittoriche e plastiche per rappresentare e comunicare.
rappresenta graficamente il proprio corpo nelle sue parti essenziali.
osserva luoghi, oggetti, immagini anche attraverso la multimedialità.
manipola, taglia, infila, punteggia.
Esprimersi e comunicare con le immagini (anche multimediali)
Sperimentare materiali,
Al termine della terza classe, l’alunno:
osserva , descrive ed interpreta le immagini.
rielabora , modifica e compone immagini con l’uso di tecniche e materiali diversi
esprime e comunica emozioni ed esperienze attraverso il linguaggio visivo
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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12
Scuola Primaria
strumenti e tecniche. Osservare, esplorare,leggere e descrivere immagini
Esprimersi e comunicare con le
immagini (anche multimediali)
Sperimentare materiali, strumenti
e tecniche. Osservare,
esplorare,leggere e descrivere
immagini
Apprezzare alcuni beni artistico-
culturali del proprio territorio.
AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE, L’ALUNNO:
Usa tecniche grafico-pittoriche miste a fini espressivi
Rielabora in maniera creativa un’immagine.
Sperimenta in maniera autonoma scelte significative di materiali diversi a seconda dello scopo comunicativo
Comprende ed apprezza le opere d’arte.
Scuola Secondaria di Primo Grado
Ideare, progettare, realizzare elaborati
Conoscere e usare strumenti e tecniche
Osservare, leggere e descrivere immagini Conoscere la produzione artistica nel tempo e le problematiche del patrimonio artistico
Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno: Approfondisce le capacità di osservazione e analizza elementi della realtà; Conosce gli elementi del linguaggio visuale e le loro funzioni comunicative; Conosce e sa usare la terminologia specifica, sa descrivere l’elaborato prodotto e il suo
contenuto espressivo
Usa gli strumenti e i materiali inerenti le più semplici tecniche artistiche; Applica correttamente le tecniche proposte. Sa esprimersi con un linguaggio grafico adeguato
Sa rielaborare temi, soggetti e messaggi visivi.
Ha acquisito e sa applicare un corretto metodo di lettura di un’opera d’arte
Conosce ed usa una terminologia semplice ma appropriata
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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MATEMATICA Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
La conoscenza del Mondo
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
raggruppa e ordina secondo criteri diversi
intuisce il concetto di insieme
confronta e valuta quantità ed esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata
conosce i più semplici concetti topologici
Scuola Primaria
Numeri Spazio e figure
Relazioni, dati e previsioni
Al termine della terza classe, l’alunno:
utilizza con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali.
rappresenta, confronta ed analizza figure geometriche a partire da situazioni reali.
rileva dati significativi, sa analizzarli, interpretarli e sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo.
riconosce e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici
Numeri Spazio e figure
Relazioni, dati e previsioni
Al termine della quinta classe, l’alunno:
comprende l’importanza del valore posizionale delle cifre.
utilizza il calcolo scritto e orale con i numeri naturali e decimali.
comprende ed utilizzare in modo consapevole il linguaggio e i simboli matematici.
affronta e risolve facili problemi, rendendosi conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni.
descrive e classificare figure in base a caratteristiche geometriche.
conosce e utilizzare le regole per il calcolo di perimetri e aree.
sa usare le unità di misura convenzionali.
utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa usare in situazioni significative per ricavarne informazioni
Numeri
Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno
Si muove con sicurezza nel calcolo aritmetico ed algebrico, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni;
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite: utilizza i concetti di proprietà e di definizione;
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Scuola Secondaria di Primo Grado
Spazio e figure
Relazioni, dati e previsioni
Utilizza ed interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con il linguaggio naturale.
Riconosce e determina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie relazioni tra gli elementi.
Riconosce e valuta nei problemi, anche in contesti diversi, le informazioni ricevute, confronta più procedimenti per giungere a soluzione ed infine spiega il procedimento seguito.
Analizza ed interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.
Nelle situazioni di incertezza si orienta con valutazioni di probabilità.
Ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni
SCIENZE
Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
Il corpo e il movimento
La conoscenza del mondo
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
conosce caratteristiche stagionali e intuisce le trasformazioni della natura nelle diverse stagioni
riflette sul mondo animale e vegetale, sui loro ambienti, sui fenomeni naturali e ne rileva caratteristiche e cambiamenti
individua caratteristiche percettive degli oggetti
riconosce materiali semplici: plastica, vetro, legno, metallo.
Scuola Primaria
Oggetti, materiali e trasformazioni Osservare e sperimentare sul campo L’uomo, i viventi e l’ambiente
Al termine della terza classe, l’alunno:
osserva, analizza e descrive fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana.
problematizza la realtà osservata, formula ipotesi e ne verifica la validità con semplici esperimenti.
relaziona i contenuti appresi con linguaggio specifico, utilizzando anche semplici schematizzazioni
Al termine della quinta classe, l’alunno:
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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Oggetti, materiali e trasformazioni Osservare e sperimentare sul campo L’uomo, i viventi e l’ambiente
conosce le forme e le fonti energetiche.
conosce ed ha cura del proprio corpo, con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari.
sa indagare la realtà e problematizzarla partendo dalle proprie esperienze o da altre fonti
Scuola Secondaria di Primo Grado
Fisica e chimica
Biologia
Astronomia e Scienze della Terra
Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno
Esplora e sperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce la loro diversità e i bisogni; fondamentali negli specifici contesti ambientali.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti ed è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra e adotta modi di vita ecologicamente responsabili;
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’Uomo;
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza, nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
TECNOLOGIA Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
Immagini, suoni , colori La conoscenza del mondo
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
riconosce materiali semplici: plastica, vetro, legno, metallo;
utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative
esplora le funzioni delle nuove tecnologie
L’ uomo e il mondo esterno L’ uomo e le macchine
Al termine della terza classe, l’alunno:
esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo individuando le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina.
usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e nel rispetto delle norme di
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.1 La Verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo
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Scuola Primaria
sicurezza.
impiega le TIC e i loro principali linguaggi multimediali.
L’ uomo e il mondo esterno L’ uomo e le macchine
Al termine della quinta classe, l’alunno:
individua le caratteristiche, la funzione e il funzionamento di un artefatto.
si dimostra sensibile ai problemi ambientali.
compone e scompone oggetti riconoscendo le parti costituenti, i materiali impiegati e le modalità di assemblaggio.
classifica i materiali conosciuti in base alle loro caratteristiche.
utilizza schemi per sintetizzare il lavoro svolto.
utilizza le nuove tecnologie per eseguire, sintetizzare e documentare il lavoro svolto e cercare informazioni (Internet).
riflette sulle potenzialità, i limiti e i vantaggi dei mezzi di telecomunicazione.
Scuola Secondaria di Primo Grado
Fonti e forme di energia
Macchine Disegno geometrico
Il PC e la grafica computerizzata
Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno:
Riconosce i vari processi di trasformazione di risorse e beni e le diverse forme di energia coinvolte;
Affronta la complessità dei fenomeni ambientali e delle questioni che vi si riconnettono;
Si interfaccia alle varie tipologie di strumenti e macchine attraverso la lettura e la comprensione di manuali d’uso;
Legge, interpreta e traduce in forma grafica sequenze di istruzioni.
Individua, analizza e supera errori nell’esperienza grafica;
Legge e consulta il libro di testo e le immagini;
Si orienta nello spazio cartesiano e cambia punti di vista.
Si approccia al rapporto uomo-macchina nell’uso del PC;
Accede ed apprende autonomamente software di computer grafica nella logica del problem-solving
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MUSICA Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
Immagini, suoni, colori
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
segue con curiosità e piacere spettacoli teatrali, musicali, di animazione
riconosce i suoni dell’ambiente circostante e ha imparato ad apprezzare quelli della natura
utilizza la musica come linguaggio espressivo
Scuola Primaria
Imparare ad ascoltare
“l’ambiente circostante”
Imparare “ la musica come linguaggio” Sviluppare la capacità creativa
Al termine della terza classe, l’alunno:
utilizza la voce nel canto e semplici “strumenti” musicali per esprimersi
comprende e utilizza linguaggi sonori e musicali diversi
esprime e comunica emozioni ed esperienze attraverso il linguaggio musicale
Ascoltare, analizzare e
rappresentare fenomeni sonori
e linguaggi musicali
Esprimersi con il canto e la
musica
Al termine della quinta classe, l’alunno:
canta in coro ed individualmente mantenendo ritmo e controllo della voce
ascolta con attenzione brani musicali e dimostra di averne compreso il significato attraverso la descrizione scritta e/o orale e il disegno.
coglie all’ascolto gli aspetti fondamentali di un brano musicale
conosce ed apprezza alcuni aspetti del patrimonio musicale della propria regio
Scuola Secondaria di Primo Grado
Comprensione ed uso dei linguaggi specifici
Espressione vocale ed uso
dei mezzi strumentali
Capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali con rielaborazione personale dei materiali sonori.
Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno
Comprende ed usa sistemi di notazione funzionali alla lettura di brani musicali.
E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione, messaggi musicali, utilizzando anche sistemi informatici.
Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture diversi.
Comprende e valuta eventi ,materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali;
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali.
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EDUCAZIONE FISICA
Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze
Scuola dell’infanzia
Il corpo e il movimento
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:
riconosce il proprio corpo e le sue parti essenziali.
dimostra autonomia nel movimento e nella cura di sé
si mette in relazione con gli altri, lo spazio e i materiali attraverso il corpo.
sfrutta le basilari capacità sensoriali, ritmiche ed espressive del proprio corpo.
ha sperimentato schemi dinamici e posturali, di equilibrio e disequilibrio.
Scuola Primaria
Il corpo in relazione a
spazio e tempo
Il linguaggio del corpo
Il gioco , lo sport e le regole Salute, benessere prevenzione
Al termine della terza classe, l’alunno:
acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali
partecipa in modo corretto alle attività ludiche e pre-sportive rispettando le regole, cooperando con gli altri, accettando le decisioni arbitrali e la sconfitta
si muove nell’ ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri
adotta semplici comportamenti igienico-alimentari per il proprio benessere
Il corpo in relazione a
spazio e tempo
Il linguaggio del corpo
Il gioco , lo sport e le
regole
Salute, benessere
prevenzione
Al termine della quinta classe, l’alunno: utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico – musicali. ha sperimentato una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare
molteplici discipline sportive. ha sperimentato in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche. comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle si muove nell’ ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli
altri riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio corpo ed a un corretto regi
Scuola Secondaria di Primo Grado
Il corpo e la sua relazione con
lo spazio e il tempo
Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno
E’ consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazioni;
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Il linguaggio del corpo
Il gioco , lo sport , le regole e il fair play Salute, benessere prevenzione e sicurezza
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri.
Pratica attivamente i valori sportivi come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole
E’ capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti per favorire il proprio “star bene” assumendo un sano stile di vita e una attenta prevenzione;
Rispetta criteri di sicurezza per sé e per gli altri.
Piano annuale per l’Inclusività
a cura di
Miriam De Luca e Giuliana Polito
per l’Infanzia Emanuela Attanasio, Concetta Brigida ed Elena Vitiello
per la Primaria Rita Cieri, Giuseppina Piscopo ed Alessandra Trezza
per la Secondaria
Allegato al Capitolo 2
Curriculo, Successo Formativo ed
Inclusione
Paragrafo 2.2
L’individuazione delle difficoltà:
gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
a.s.
2016 – 2017
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.2 L’ individuazione delle difficoltà: gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
1
UNO SGUARDO ALLA NORMATIVA
LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Art.3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. Art. 34
La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi…..
LA NORMATIVA ITALIANA 1992:Legge n. 104; Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate;
2006:Documento generale di indirizzo per l'integrazione degli alunni per l'integrazione degli alunni stranieri e per l'integrazione interculturale;
2010:Legge n. 170/2010 - Norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento;
2012:Direttiva MIUR del 27/12/2012- Strumenti di intervento con alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica
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2
CHE COSA E’ L’INCLUSIVITA’?
L’inclusione è ciò che avviene quando” ognuno sente di essere apprezzato e (sente) che la
sua partecipazione è gradita”(Center for studies on inclusive education). L’inclusione non
riguarda solo gli alunni disabili, ma ogni forma di esclusione derivante da differenze
culturali, etniche, socioeconomiche, sessuali.
Dalla scuola dell’integrazione alla scuola dell’inclusione
I sempre più differenti bisogni educativi degli alunni portano la scuola tradizionale a
cambiare veste: essa non ha più solo il compito di integrare le diversità ad un contesto già
precostituito, ma modificare il contesto stesso.
Recenti studi hanno dimostrato che la scuola dell’integrazione è:
1. statica, ossia individua mezzi, strumenti, metodologie con i quali trasmettere servizi
educativi a soggetti che ne sono esclusi;
2. a-problematica, cioè non si pone il problema di rivisitare e trasformare il contesto e
le strategie adoperate che hanno prodotto l’esclusione;
3. promuove l’uguaglianza ma separata dal rispetto della diversità.
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3
La scuola dell’integrazione, in sostanza, adatta il diversamente abile, il DSA, il BES, il NAI
ad un’organizzazione scolastica strutturata per gli alunni normodotati; usa strategie e
metodi per livellare tutti gli alunni .
La scuola inclusiva, invece, tiene conto delle diversità, le rispetta adottando percorsi,
strategie comprensibili a tutti e adattando il suo insegnamento ai vari stili di apprendimento
(ricordiamo la teoria delle intelligenze multiple di Gardner). La scuola inclusiva, dunque,
presenta delle novità; è:
1. Processuale, ossia pone in questione lo status quo, si pone il problema di
modificare, di trasformare i propri percorsi per superare l’esclusione;
2. Favorisce contesti educativi accoglienti e stimolanti per tutti;
3. Trasforma il curriculum, le strategie organizzative, i metodi nel rispetto delle diversit
OBIETTIVO DELLA SCUOLA INCLUSIVA
SVILUPPARE LE COMPETENZE DELL’ALUNNO NEGLI
APPRENDIMENTI,NELLA COMUNICAZIONE, NELLA
RELAZIONE, NELLA SOCIALIZZAZIONE
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DISTURBO
BES
DIVERSE TIPOLOGIE DI CONDIZIONI
DA
ALUNNI DIVERSAMENTE
ABILI
L.104/1992
Disturbi del
linguaggio
Disturbi da danno
neurologico
(epilessia-
microcefalia)
Disturbi
psicologici-
psicomotori
SVANTAGGIO
Alunni con svantaggio
familiare
socio-economico
linguistico – culturale
Comportamentale-relazionale
C.M 27/12/2012
C. n.8 del 6/03/2013
DSA
ALUNNI CON
DISTURBI SPECIFICI
DI APPRENDIMENTO
L.170/2010
SOSPETTI DSA NON
ANCORA CERTIFICATI
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QUALI SOLUZIONI PER UNA SCUOLA INCLUSIVA?
Soluzioni pedagogiche e didattiche: grazie alla professionalità docente si può creare un ambiente di apprendimento/insegnamento coerente con gli obiettivi prefissati e cioè integrare/ includere gli alunni con bisogni educativi speciali;
Strategie compensative, ossia l’insieme di procedimenti, strategie, stili di lavoro che possano ridurre le disabilità il disturbo;
Soluzioni tecnologiche: i docenti devono integrare il loro insegnamento con supporti tecnologici atti a ridurre gli impedimenti della disabilità/disturbo, considerando che l’ausilio tecnologico deve essere visto come una forma di comunicazione che valorizzi tutte le risorse comunicative (linguistiche, vocali, motorie, ecc)
QUALE INTERVENTO?
PEI Piano educativo individualizzato
Per alunni con certificazioni di abilità
PDP PIANO
EDUCATIVO PERSONALIZZAT
O
PER ALUNNI CON DISTURBI
SPECIFICI DELL’APPREN
DIMENTO
PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI
NON ESPLICITATI DALLA L. 170/2010 ma
richiamati dalla C. 8/03/2013,(deficit da
disturbo dell’attenzione/iperattività , funzionamento cognitivo
limite, anche non certificati
ALUNNI CON SVANTAGGIO
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PROCEDURE DA ATTUARE DA PARTE DELLA SCUOLA
Azioni Svolte da Inserimento delle procedure per gli alunni BES nel POF
Docenti e funzioni strumentali
Incontri di continuità con colleghi di ordine precedenti
Referenti BES- H Coordinatore di classe
Accoglienza famiglie: colloqui preliminari con i genitori di V primaria anche in occasione degli Open day
Referenti BES -H
icezione, custodia e archiviazione delle certificazioni
Dirigente scolastico Referenti BES- H
Condivisione documentazione
Dirigente scolastico Referenti BES- H Coordinatore di classe
Presentazione dell’allievo ai Consigli di classe
Coordinatore di classe
Presa d’atto delle indicazioni presenti nelle diagnosi
Consiglio di classe
Attività di accoglienza nella classe
Consiglio di classe Referenti BES- H Studente e compagni
Individuazione, esplicitazione e formalizzazione di percorsi didattici personalizzati ed individualizzati (PDP-PEI)
Consiglio di classe Referenti BES- H Genitori Servizi sanitari
Controlli e verifiche in itinere e globali
Consiglio di classe Referenti BES- H
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I PROTAGONISTI La problematica dei BES mette alla prova continuamente la scuola: è necessario agire a
livello di sistema, modificando il sistema tradizionale organizzativo e la formazione dei
singoli docenti.
La nostra scuola ,infatti, sempre attenta a questo tipo di bisogni si apre e collabora
costantemente con il territorio e con le famigli
I PROTAGONISTI
SCUOLA
FAMIGLIA
SERVIZI
SANITARI
DIRIGENTE
SCOLASTICO
REFERENTI DSA -H
DOCENTI
ALUNNI
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PERSONALE COINVOLTO
Dirigente scolastico
Promuove, tra tutte le componenti, il processo di integrazione e di inclusione all’interno dell’Istituto, favorendo attività di formazione e aggiornamento.
Verifica che nel POF siano presenti progetti e azioni mirate ai BES e ai DVA con linee guida su: accoglienza, presa in carico degli alunni, compilazione dei PDP e PEI
Individua le risorse esterne e interne per rispondere alle esigenze di inclusione
Assegna i docenti di sostegno
Gestisce le risorse umane e strumentali
Garantisce i rapporti con gli enti coinvolti
Promuove attività di formazione e aggiornamento per il conseguimento di di competenze specifiche diffuse
Promuove e valorizza progetti mirati, assicurandone il coordinamento delle azioni(tempi, finalità, finanziamenti)
Definisce il Piano Annuale per l’Inclusività
Collegio docenti
Delibera il Piano Annuale per l’Inclusività
Referente BES
Approfondisce le tematiche sui BES per attuare tutte le procedure del caso
Realizza il modello PDP d’Istituto
Fornisce indicazioni operative al fine di sostenere la “presa in carico” dell’allievo, mediante una didattica inclusiva
Sensibilizza i colleghi, anche supplenti, e divulga le norme vigenti
Supporta i colleghi con indicazioni su materiali, strategie didattiche e valutazione
E’ punto di riferimento rispetto ai BES e fornisce informazioni su associazioni, enti di ricerca, istituzioni, università, agenzie formative accreditate, siti web, ecc.
Cura i primi colloqui con i genitori, specialisti e fa da mediatore tra docenti, genitori, allievi, operatori servizi sanitari
Collabora con i colleghi nella ricerca di modalità di verifica e di valutazione specifiche per ogni alunno
Informa su nuove tecnologie e software
Ricorda a tutti i colleghi di redigere ogni anno il PDP per i nuovi ingressi e di aggiornare quelli dell’anno precedente
Ricorda a tutti i colleghi di inserire nei verbali(compresa la relazione finale di presentazione della classe) tutte le misure e gli strumenti adottati durante l’anno in base al PDP
Avvisa i colleghi che occorre utilizzare strategie, misure dispensative e strumenti compensativi idonei anche quando l’alunno è in via di diagnosi.
In sede d’esame, per garantire l’utilizzo di misure
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dispensative e strumenti compensativi
è necessaria la diagnosi;
Ricorda ai colleghi che durante l’anno e agli esami di Stato il DSA può essere dispensato dalle prestazioni scritte in lingua straniera o esonerato dalla lingua straniera solo in casi di certificazione, richiesta della famiglia e conseguente approvazione del Consiglio di classe. Nel caso dell’esonero( solo in gravi casi di disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbo o patologie)l’alunno seguirà durante l’anno un percorso didattico differenziato e sarà valutato dal C.d.c. relativamente allo svolgimento di tale piano e sosterrà prove d’esame differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art. 13 del D.P.R. n.323/1998
tempi aggiuntivi
prove non differenziate;
Crea raccordi tra i diversi ordini di scuola per garantire la continuità;
Promuove azioni di formazione e aggiornamento per insegnanti e genitori;
Avvisa la segreteria di indicare per le prove INVALSI, la presenza di alunni con DSA;
Prepara per il Presidente di Commissione d’esame, l’elenco degli alunni con DSA, con riferimento al PDP e alla relazione finale di classe;
Consiglia ai genitori un aggiornamento della diagnosi, se redatta nei primi anni della scuola primaria, prima del passaggio alla scuola secondaria di secondo grado;
Predispone un archivio delle certificazioni e dei materiali creati per /da alunni con DSA
Segreteria didattica
Istituisce un’ anagrafe d’istituto e comunica i nominativi ai refernti;
Aggiorna il fascicolo personale dello studente inserendo PDP, PEI;
Riceve dalla famiglia la certificazione dell’eventuale diagnosi, dandone comunicazione al Dirigente scolastico e al Referente BES e al referente di sostegno;
Accetta e svolge tutte le pratiche per l’iscrizione di alunni stranieri
Contatta la famiglia per chiarimenti, aggiornamenti o integrazioni
Il docente
Accoglie tutti gli alunni DSA,DVA, NAI;
Approfondisce le tematiche relative ai BES, DVA,NAI;
Osserva le prestazioni e gli stili di apprendimento dei suoi allievi;
Sa cogliere i campanelli d’allarme e comunica al Consiglio di classe quanto rilevato;
Individua eventuali DSA e concorda con il referente DSA le forme di comunicazione alla famiglia;
Attua una didattica personalizzata in attesa di diagnosi;
Prende visione delle diagnosi( DSA, DVA) e si confronta con i referenti, i colleghi, la famiglia;
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Inserisce in tutti i verbali( compresa la relazione finale di presentazione della classe)tutte le misure e gli strumenti adottati durante l’anno indicati nel PDP;
Collabora collegialmente alla compilazione annuale del modello di PDP d’Istituto;
Si aggiorna sulle nuove tecnologie e le utilizza
Funzione strumentale
Docente di sostegno
GLI
Collaboratore scolastico
Su richiesta, aiuta l’alunno negli spostamenti interni
PRINCIPALI FASI DELL’ ACCOGLIENZA NELLA NOSTRA SCUOLA ISCRIZIONE Entro il mese di gennaio, la famiglia incontra il Dirigente Scolastico ed eventualmente il docente Funzione Strumentale; visita la scuola; presenta la domanda di iscrizione in Segreteria entro i termini di legge, corredata di certificazione e diagnosi funzionale secondo la L.104/1992 CONOSCENZA Tra gennaio e giugno Sono previsti diversi incontri che vedono coinvolte, a vario titolo, le seguenti figure: il Dirigente, il docente Funzione Strumentale, futuri insegnanti, la famiglia, gli specialisti e gli insegnanti dell’ordine di scuola precedente. Tali riunioni sono volte a conoscere la situazione dell’alunno e a predisporre al meglio il suo ingresso nel nuovo ordine di scuola. Inoltre si organizzano attività tra i diversi ordini di scuola interni all’Istituto, in linea con i progetti di continuità ed orientamento per l’alunno e i suoi compagni, per favorire la conoscenza del nuovo ambiente e dei nuovi insegnanti. INSERIMENTO A settembre I nuovi insegnanti incontrano la famiglia e i docenti del precedente ordine di scuola, per ricercare le condizioni migliori per creare l’ambiente didattico più adatto all’alunno. Il bambino inizia la sua nuova esperienza scolastica!
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Nel caso della Scuola dell’Infanzia o di specifiche situazioni di particolare complessità, si può prevedere un inserimento graduale: per alcune ore al giorno, fino aggiungere alla frequenza ritenuta ottimale per l’alunno. Naturalmente queste decisioni vengono prese dalla famiglia, in accordo con il Dirigente, il docente Funzione Strumentale, i docenti di sostegno o di classe o sezione e sentito il parere degli specialisti che hanno incarico il bambino. INCLUSIONE Durante l’intero anno scolastico si realizza nella pratica il processo di integrazione e di inclusione: dopo un’iniziale fase di osservazione, si procede alla realizzazione del P.E.I. e P.D.P; quotidianamente si portano a compimento le attività per favorire il benessere dell’alunno, il suo pieno inserimento nell’ambiente scolastico ed il suo cammino nel progetto di vita. Periodicamente gli insegnanti incontrano la famiglia e gli specialisti per discutere dell’andamento didattico ed educativo dell’alunno e per apportarvi eventuali modifiche, al fine di condividere una linea pedagogica comune, base imprescindibile per la realizzazione di un vero progetto di vita.
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PROGRAMMAZIONE
Punto di riferimento per la programmazione di un alunno con DSA sono le caratteristiche
del disturbo, che tutti gli insegnanti devono conoscere per poter adottare le strategie
necessarie.
L’adozione di strategie didattiche specifiche all’interno della normale attività didattica delle
scuole non richiede pre-condizioni particolari (tranne la delibera dei competenti Organi
Collegiali), mentre l’adozione di specifiche misure compensative e dispensative in sede di
valutazione finale può essere effettuata esclusivamente in presenza di diagnosi
specialistiche di disturbo specifico.
Il Piano Didattico Personalizzato
La scuola, la famiglia, il servizio sanitario (o lo specialista privatamente scelto dalla
famiglia), devono costruire rapporti di reciproca collaborazione, nel rispetto delle diverse
competenze e dei ruoli, con lo scopo di giungere alla definizione e all’attuazione di un
Piano Didattico Personalizzato, effettivamente tarato sulle specifiche condizioni di ciascun
alunno, e a forme di valutazione dell’efficacia degli interventi che producano – ove
necessario - rapide modifiche.
Struttura del Piano Didattico Personalizzato
Come ogni programmazione educativa, il Piano Didattico Personalizzato per un allievo con
DSA deve contenere, essenzialmente, i seguenti punti:
1) Analisi della situazione iniziale dell’alunno L’analisi della situazione dell’alunno deve riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto la segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia e dall’allievo stesso ed i risultati del lavoro di osservazione condotto a scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che l’allievo presenta ed anche i suoi punti di forza. 2) Livello dell’apprendimento Nelle diverse materie o nei diversi ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di apprendimento, con le modalità più adeguate a valorizzare le effettive competenze dell’allievo “oltrepassando” le sue specifiche difficoltà: la didattica consigliata per chi ha DSA è adatta a favorire e a facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni. Molta importanza assume ogni attività metacognitiva, verso cui occorre indirizzare l’intervento didattico, per potenziare i processi “altri” legati all’anticipazione, alle rappresentazioni mentali e alle mnemotecniche visive. 3) Obiettivi e contenuti di apprendimento per l’anno scolastico Per ciascuna materia o ambito di apprendimento vanno individuati gli obiettivi essenziali ed i contenuti fondamentali che l’allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi, ma, al contempo, assicurando un volume di lavoro compatibile
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con le specifiche modalità di funzionamento (tenere conto che ciò che ad un altro “costa cinque”, ad esempio, ad un allievo con DSA “costa dieci”). 4) Metodologie Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le metodologie più adatte ad assicurare l’apprendimento dell’allievo in relazione alle sue specifiche condizioni (ad es. metodologie uditive e visive per alunni con problemi di lettura). 5) Azione didattica
Deve adattare i compiti agli alunni Deve alternare stimoli visivi, uditivi, cinestetici Deve prevedere attività individuali, di coppia, di gruppo, di classe Deve sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli studenti e
assicurando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie d’insegnamento Deve rafforzare i punti di debolezza, adattando gli studenti ai compiti e
promuovendo strategie di apprendimento.
6) Misure e strumenti compensativi e dispensativi Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuati gli strumenti compensativi e dispensativi necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. Tra questi nella Scuola Secondaria di Secondo Grado, vanno individuati con particolare cura gli strumenti compensativi e dispensativi che sarà possibile assicurare anche in sede di Esame di Stato; tali strumenti vanno indicati nel Documento del 15 maggio in cui il Consiglio di Classe dovrà esattamente indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti per le prove d’esame, corrispondenti a quanto attuato durante l’anno. Strumenti compensativi
Tabelle delle misure delle formule geometriche e chimiche…. Calcolatrice Registratore Cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo Computer con programmi di videoscrittura e correttore automatico Cassette registrate Audiovisivi Dizionari elettronici
Misure dispensative
Le “misure dispensative” sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento (es. la lettura ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso del vocabolario, lo studio mnemonico delle tabelline). L’adozione delle misure dispensative, al fine di non creare percorsi immotivatamente facilitati, che non mirano al successo formativo degli alunni con DSA, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale, comunque, da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dello studente in questione. Esempi di misure dispensative sono: • Dispensa, ove necessario e comprovato dalla diagnosi, dallo studio della lingua straniera in forma scritta, a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia; • Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa, ovvero diminuzione della quantità di prove assegnate; • Assegnazione di compiti a casa in misura adeguata alle effettive possibilità dell’allievo; • Possibilità di uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine;
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• Privilegiare le verifiche orali consentendo l’uso di mappe durante l’interrogazione; • Organizzazione di interrogazioni programmate; • Valutazione delle prove scritte ed orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma, utilizzando anche prove con domande a risposta multipla. Dispensa da: Lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura; scrittura alla lavagna; copiatura dalla lavagna; copiatura di testi o esercizi nelle verifiche, nelle esercitazioni e nei compiti a casa; disegni tecnici; uso del vocabolario; scrittura e lettura di numeri romani; studio mnemonico ( poesie, regole grammaticali, definizioni, tabelline); prendere appunti. 7) Valutazione formativa e valutazione finale Si devono specificare le modalità attraverso le quali si intende valutare i livelli nelle diverse discipline. 8) Esami di Stato Le Commissioni degli Esami di Stato, al termine del secondo ciclo di istruzione, tengono in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Sulla base del disturbo specifico, anche in sede di esami di Stato, le Commissioni possono riservare ai candidati tempi più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni assicurano, altresì, l’utilizzazione di idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, sia in fase di colloquio. Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni con DSA l’apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale, nonché ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune. Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA. Si possono dispensare alunni DSA dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d’anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni […] In sede di esami di Stato, conclusivi del secondo ciclo di istruzione, modalità e contenuti delle prove orali – sostitutive delle prove scritte – sono stabiliti dalle Commissioni, sulla base della documentazione fornita dai consigli di classe. I candidati con DSA che superano l’esame di Stato conseguono il titolo valido per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado ovvero all’università. Solo in casi di particolari gravità […] l’alunno può […] essere esonerato dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. In sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti:
Secondaria
Primaria
Infanzia
DISABILITA’ CERTIFICATE (L.104/92 art..3 commi 1 e3)
minorati vista minorati udito psicofisici 12 9 1
DISTURBI SPECIFICI EVOLUTIVI
DSA 12 4 SOSPETTI DSA non certificati 4 9 ADHD/DOP BORDELINE COGNITIVO DISTURBO DEL LINGUAGGIO 9 7 DISTURBI DA DANNI NEUROLOGICI
(epilessia, microcefalia, ecc…) 1 1
DISTURBI PSICOMOTORI 1 1 SVANTAGGIO (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 2 1 Linguistico-culturale 2 3 Disagio comportamentale/relazionale 2 5 Disagio familiare 1 5
Totali % su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLH
12
9
1
N° PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazioni sanitaria
12
4
N° PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazioni sanitaria
12
4
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Risorse professionali specifiche
Prevalentemente utilizzate in (indicare SI/ NO)
Secondaria
Primaria
Infanzia
Insegnanti di sostegno
Attività individualizzate e di piccolo gruppo
SI
SI
SI
Attività laboratoriali integrate(classi aperte, laboratori, protetti, ecc.)
NO
NO
NO
AEC ( Assistente educativo culturale)
Attività individualizzate e di piccolo gruppo
NO
NO
NO
Attività laboratoriali integrate(classi aperte, lab, protetti)
NO
NO
NO
Assistenti alla comunicazione
Attività individualizzate e di piccolo gruppo
NO
NO
NO
Attività laboratoriali integrate(classi aperte, lab, protetti)
NO
NO
NO
Funzioni strumentali / Coordinamento
SI
SI
SI
Referenti di istituto (DSA,BES)
SI
SI
SI
Psicopedagogisti e affini esterni
Sportello Counseling
SI
SI
SI
Docenti tutor/mentor
NO
NO
NO
Altro Operatore OSA
SI
SI
NO
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Coinvolgimento personale ATA
Assistenza
alunni disabili
Secondaria
si
Primaria
si
Infanzia
si
Progetti di inclusione
NO
NO
NO
Coinvolgimento
docenti curricolari
Secondaria
si
Primaria
si
Infanzia
si
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione ai GLI
NO
NO
NO
Rapporti con le famiglie
SI
SI
SI
Tutoraggio alunni
NO
NO
NO
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
NO
NO
NO
Altro
Docenti di specifica preparazione
Partecipazione ai GLI
NO
NO
NO
Rapporti con le famiglie
NO
NO
NO
Tutoraggio alunni
NO
NO
NO
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
NO
NO
NO
Altro
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Altri docenti
Partecipazione ai GLI
NO
NO
NO
Rapporti con le famiglie
SI
NO
NO
Tutoraggio alunni
NO
NO
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
SI
(GALLERIA BRACCO)
SI
NO
Altro
Coinvolgimento famiglie
Secondaria
Primaria
Infanzia
Informazione/ formazione su genitorialità
SI
(ASL NA1.DIST.26)
SI
SI
Coinvolgimento in progetti di inclusione
NO
NO
NO
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante
SI
( dott. Sardelli )
NO
NO
Altro
Rapporti con servizi socio-sanitari Territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza
Accordi di programma /protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
NO
NO
NO
Accordi di
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programma /protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
SI (PROGETTO MONITORE)
NO NO
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
SI
SI
SI
Procedure condivise di intervento sul disagio e simili
SI
SI
SI
Progetti territoriali integrati
NO
NO
NO
Progetti integrati a livello di singola scuola
NO
NO
NO
Rapporti con CTS/ CTI
SI
NO
NO
Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati
SI
SI
NO
Progetti integrati a livello di singola scuola
NO
NO
NO
Formazione docenti Strategie e metodologie educative-didattiche /gestione della classe
SI
SI
SI
Didattica speciale e progetti educativi didattici a prevalente tematica inclusiva
SI
SI
NO
Didattica interculturale
NO
NO
NO
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Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA,ADHD,ecc.)
NO
NO
NO
Formazione su specifiche disabilità (autismo,ADHD,dis.intellettive, sensoriali)
NO
NO
NO
Sintesi dei punti di forza e di criticità Assegnare un punteggio * 0/1/2/3/
0
1
2
3
4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola ,in rapporto ai diversi servizi esistenti
x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano delle attività didattiche
x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
x
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Valorizzazione delle risorse esistenti
x
Acquisizione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione di progetti di inclusione
x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico,la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
x
Altro
* 0= per niente ; 1= poco ; 2= abbastanza ; 3 =molto; 4=moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno. Aspetti organizzativi e gestionali Si propone di costituire un Gruppo di lavoro per l’inclusività (GLI)coordinato dal Dirigente scolastico ( o da un sostituto su delega) e da : n° 2 coordinatori per il sostegno e n° coordinatori per il disagio, che partecipano a seminari di formazione ed informazione, che facciano da mediazione tra ciò che esperiscono e la scuola, tra le strutture esterne a supporto degli alunni EH, DSA, BES e gli insegnanti ,che curino gli incontri e la documentazione necessaria per i vari interventi.
Progetti di inclusione sociale lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle
scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle
periferiche
a cura della
AREA 4
Allegato al Capitolo 4
I Progetti
Paragrafo 4.4
I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
a.s.
2016 – 2017
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
1
Proposta di Progetti per l’Istituto Comprensivo “R.Bracco” in relazione all'Avviso prot. n° AOODGEFID\prot. n. 10862 del 16 settembre 2016
- “Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico
soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche” (delibera del Collegio dei Docenti del 18.10.2016 n.198 e del Consiglio di Istituto
21.10.2016 n.11).
Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE).
Obiettivo specifico 10.1. – Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – Interventi
di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità (azioni di tutoring e mentoring, attività di
sostegno didattico e di counselling, attività integrative, incluse quelle sportive, in orario extrascolastico, azioni rivolte alle famiglie di
appartenenza, ecc.)"
N di progetti richiesti: 6 (8 MODULI PON FSE)
Ambito e titolo dei progetti:
Potenziamento delle competenze di base (matematica):
“PASSEGGIATE MATEMATICHE”
1 modulo per la scuola primaria
Potenziamento delle competenze di base (italiano) :
“SCRITTURA CREATIVA”
1 modulo per la scuola sec. di I grado
Educazione motoria, sport, gioco didattico:
“RUGBY PER TUTTI”
1 modulo per la scuola primaria + 1 modulo per la scuola sec. di I grado
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2
Potenziamento della lingua straniera:
“ENGLISH SUMMER CAMP”
1 modulo per la scuola primaria
Laboratorio creativo e artigianale per la valorizzazione delle vocazioni territoriali:
“ARTE PRESEPIALE”
1 modulo per la scuola sec. di I grado
Innovazione didattica e digitale:
“CODING E PENSIERO COMPUTAZIONALE”
1 modulo per la scuola primaria + 1 modulo per la scuola sec. di I grado
PASSEGGIATE MATEMATICHE: "TUTTI FUORI!"
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO E OBIETTIVI SPECIFICI Fare scuola fuori dall’aula, portare i bambini a guardarsi intorno con spirito di osservazione e voglia di scoprire, ad guardare la realtà che li circonda da diversi punti di vista. Gli studenti saranno i costruttori e i protagonisti di una passeggiata urbana vissuta attraverso uno sguardo matematico . La realtà sarà solo il punto di partenza per catturare l’attenzione dei discenti, per “fare matematica” in modo non tradizionale e per scoprire la storia e le curiosità di un pezzo della loro città. In questo modo saranno approfondite le competenze di base sia dall’area logico –matematica che di quella linguistica. Inoltre sarà messa in evidenza l’importanza dell’osservare uno stesso oggetto da prospettive diverse. Tutto con una didattica laboratoriale (svolta dentro e fuori la scuola) che si presta naturalmente a stimolare la curiosità e favorire il coinvolgimento dei ragazzi. DESTINATARI Destinatari 19 bambini di classe 5^ scuola primaria. Il progetto vuole dare ai discenti un’idea diversa di scuola: una scuola dinamica, che non li tenga sempre dietro un banco, che li sappia appassionare e che li porti a pensare che il loro sguardo deve essere aperto a prospettive diverse. Inoltre, partire dalla propria città, dalla scoperta di luoghi vicini, ma che i bambini probabilmente non conoscono, farli uscire dai confini del quartiere in cui vivono significa incidere sul loro senso di appartenenza ad una comunità che è più ampia di quella che sono abituati a vivere e a sentire come “la loro città”. Significa, insomma, cercare di portarli a sentirsi cittadini e cittadini di Napoli e non solo di un quartiere ( come spesso accade a Soccavo) attraverso strumenti come la decontestualizzazione e un insegnamento outdoor, alleati preziosi per avvicinarli alla scuola, nell’ottica di gettare le basi per combattere la dispersione scolastica, molto forte nel quartiere in cui sorge l’istituto.
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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
3
FASI REALIZZATIVE Prima fase (5 ore): la scoperta. Saranno effettuate due uscite in cui i bambini dovranno osservare lo spaccato urbano che li circonda e fotografarlo. Da una parte forme geometriche, numeri sui palazzi, scalinate, discese e salite, linee curve, … sono tanti gli elementi urbani che si prestano ad una lettura matematica, dall’altra lo stile di una pavimentazione, la facciata di un palazzo, gli affreschi di una chiesa, le leggende che si narrano sul nome di un castello… particolari che sapranno raccontare la storia di quei luoghi. In questa fase si vuole stimolare la curiosità dei bambini, portarli ad osservare in maniera differente e a scoprire o riscoprire una parte della loro città. Seconda fase: (22 ore): la costruzione. Gli incontri di questa fase avranno come obiettivo la familiarizzazione con gli aspetti matematici e storici incontrati nella prima fase, attraverso attività laboratoriali dinamiche e divertenti. L’obiettivo sarà la costruzione delle varie tappe della passeggiata. I bambini, a partire dalle foto fatte precedentemente, saranno portati a riflettere: alcuni sulla matematica come strumento di descrizione della realtà e ad approfondire le loro competenze logico-matematiche, altri su come un luogo sia la somma della storia che ha vissuto, scoprendo curiosità e stranezze di un pezzettino di Napoli e approfondendo sia le competenze linguistiche che quelle di cittadinanza. Terza fase (3 ore): il racconto, tutti insieme fuori dall’aula! Sarà svolta una passeggiata in cui, a turno, i bambini racconteranno ai genitori tutto quanto scoperto. Inoltre si sfideranno, divisi in gruppi, in una caccia al tesoro matematica. La gara avrà l’obiettivo di promuovere una sana competizione tra bambini, di essere una verifica divertente e non “ canonica” di quanto da loro appreso e di essere da stimolo durante le fasi precedenti del modulo per ottenere, ancora di più, la loro attenzione. BENI E ATTREZZATURE Lim, pc, dispositivi fotografici digitali, materiali di cancelleria, materiali grafici, noleggio bus per il trasporto dei bambini. APPROCCI METODOLOGICI PROPOSTI Il progetto propone una modalità non convenzionale per conoscere e comunicare la matematica. L’approccio informale, dinamico e coinvolgente, renderà gli alunni protagonisti attivi del processo di insegnamento-apprendimento, attraverso attività di problem posing e problem solving, l’osservazione, la sperimentazione, il gioco, il confronto orizzontale. La metodologia didattica impiegata sarà laboratoriale, basata su cooperative learning, peer education, role play e sulla creazione di un clima empatico sia tra gli studenti ( che dovranno collaborare tra loro) sia tra docenti e discenti.
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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
4
PROGETTO
DESTINATARI
TEMPI
DOCENTI E ORE PRO CAPITE
SPESA ESPERTI ESTERNI
SPESA COSTI di gestione
PASSEGGIATE MATEMATICHE "TUTTI FUORI!"
N° 19 alunni di
5^ classe Scuola
Primaria
Marzo-maggio 2017 n°10
incontri pomeridiani.
da 3 ore
Esperto matematica 30 h 1 docente interno tutor 30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro capite)
30h x70 € lordi = 2.100,00€ lordi
SPESA TUTOR
30 h x 30,00€ lordi = 900,00€ lordi
(materiali didattici, personale ATA, referente
per la valutazione pubblicità)
30h x 20 alunni x €3,47=2.082€ lordi
SPESA TOTALE Docenti 3.000€ lordi
SPESA tot. COSTI digestione
2.082€ lordi
SPESA TOTALE
PROGETTO 5.082€
lordi
PROGETTO LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA
Corso di impostazione narrativa del racconto breve per giovanissimi
(Da svolgersi preferibilmente con un incontro di un’ora e mezza-due alla settimana a partire da gennaio fino a maggio 2017)
Il nostro percorso di scrittura narrativa è un’officina, appunto, in cui praticare, come in una palestra, l’addestramento alla scrittura. Come? Nel solo
modo in cui si può imparare a scrivere: scrivendo. E leggendo, soprattutto.
Il percorso è basato su esercitazioni pratiche che mirano al potenziamento, alla ricerca, al perfezionamento della propria pratica di scrittura, intesa
inizialmente come scrittura libera o come flusso o onda di coscienza, attraverso una serie di sollecitazioni che permettono di seguire il filo della nostra
memoria più antica e profonda e le radici della propria consapevolezza emotiva. Inoltre sulla lettura e divulgazione di brani letterari sempre allo scopo
di perfezionare la propria capacità nella scrittura.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
5
Modulo numero 1
Primo approccio alla pagina: Sciogliere le articolazioni. Cominciare da una parola; l’uso degli incipit e le sollecitazioni sensoriali. Cominciare e
proseguire: da dove vengono le idee? Memoria emotiva e di finzione.
Lettura e analisi di brani di autori in cui è vivissimo l’elemento della narrazione emotiva e autobiografica fondata sul ricordo. Nello specifico alcuni brani di Althènopis di Fabrizia Ramondino, ‘L’armonia perduta’ di Raffaele La Capria e i ‘Racconti’ di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Modulo numero 2 Come si realizzano il punto di vista e la focalizzazione del narratore. Lettura e analisi di brani di autori nello specifico; ‘Il mio nome è rosso’’ di Orhan Pamuk, ‘Memorie di Adriano’ di Marguerite Yourcenar, ‘Il barone rampante’ di Italo Calvino. Esercitazioni pratiche di scrittura sul punto di vista all’interno della narrazione. Modulo numero 3 La temporalità, l’intreccio e le svolte nel racconto breve. Ci accosteremo ai tempi della narrazione breve, alle sue svolte e all’intreccio della trama attraverso l’analisi di alcuni racconti specifici di Guy de Maupassant e Dino Buzzati e di altri autori. Esercitazioni pratiche sui tempi della narrazione e realizzazione del passaggio dalla scrittura libera alla vera e propria elaborazione di alcune piccole narrazioni. N.B. Si prevede all’interno del progetto una passeggiata letteraria in un parco napoletano dialogando su un autore da scegliersi durante il laboratorio di scrittura.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
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PROGETTO
DESTINATARI
TEMPI
DOCENTI E ORE
PRO CAPITE
SPESA ESPERTI
ESTERNI
SPESA
COSTI di gestione
SCRITTURA CREATIVA
N° 19 alunni di 1^ e 2^ classe
Scuola SEC.I grado
Gennaio-maggo
2017 N°15 incontri da 2h
Esperto 30 h 1 docente interno tutor 30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro capite)
30h x70 € lordi = 2.100,00€ lordi
SPESA TUTOR
30 h x 30,00€ lordi =
900,00€ lordi
(materiali didattici,
personale ATA, referente per la
valutazione pubblicità)
30h x 20 alunni x €3,47= 2.082€
lordi
SPESA TOTALE docenti
SPESA TOTALE PROGETTO
5.082€
lordi
3.000,00€ lordi
RUGBY PER TUTTI “ANDIAMO IN ‘‘META”
FINALITÀ Il Rugby è uno sport nato nella scuola e, con la Scuola, contribuisce alla formazione dell’Uomo Cittadino attraverso il “gioco della meta”. LA SCUOLA CON LO SPORT OBIETTIVO: FORMARE L’UOMO CITTADINO Capace di pensare liberamente, valutare e scegliere razionalmente, mirare alle mete più alte possibili in ragione delle proprie possibilità e nel rispetto dei diritti e della libertà altrui
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
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OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Educazione alla convivenza civile Far vivere giuste esperienze di successo ai partecipanti nel contesto scolastico Aiutare a colmare il disavanzo che intercorre tra la domanda di “agio” da parte dei fruitori dell’istituzione scolastica e la relativa offerta Potenziare l’esercizio della produzione nel rispetto coerente dei bisogni, aspettative ed interessi dei praticanti Potenziare la capacità di far parte di un progetto comune mettendo l’individualità a servizio della collettività senza modificarla Favorire l’abitudine a mantenere un livello ottimale di attenzione e motivazione OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI
Ascoltare e interagire con compagni ed adulti
Accettare i propri errori e quelli degli altri
Correggere i propri errori
Rispettare le regole del gioco o della proposta
Accettare il risultato scaturito dal gioco
Esprimersi correttamente nei vari linguaggi
Proporsi puntualmente ed opportunamente
Usare correttamente regole e sussidi didattici
Saper operare con autonomia
OBIETTIVI MOTORI Consolidamento e potenziamento di:
Abilità motorie generali
Capacità percettive
Schemi motori di base e posturali
Mobilità articolare
Capacità coordinative
Intelligenza motoria e capacità di comprensione di situazione
Capacità condizionali
Disponibilità al movimento in ambiente naturale
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
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METODO Il metodo è basato sulla proposta del “gioco sport della meta” mediante l’applicazione delle sue regole fondamentali e dei suoi principi:
attenersi al regolamento;
rispettare le regole;
non contestare le decisioni dell’educatore e dell’arbitro;
andare avanti verso la meta sia per segnare punti sia per non fare segnare punti;
aiutare (sostenere) chi avanza per segnare o per non far segnare;
perseverare nell’avanzare e nel sostenere;
verifiche sistematiche anche con altri gruppi scolastici
Festa finale con coinvolgimento attivo dei genitori
PROGETTO DESTINATARI TEMPI DOCENTI E ORE PRO CAPITE
SPESA ESPERTI ESTERNI
SPESA COSTI di gestione
RUGBY PER TUTTI “ANDIAMO IN META”
Due moduli da 30h ciascuno
N° 20 alunni di 1^ e 2^ classe
Scuola SEC.I grado
N° 20 alunni di Classe
Scuola primaria (2 moduli)
(per ciascun modulo)
Gennaio-maggo 2017
N°15 incontri da 2h
Oppure N°10 incontri da 3h
(per ciascun modulo)
1 Esperto di rugby 30 h pro capite 1 docente interno tutor 30h pro capite (oppure 2 tutor interni, 15 ore pro capite)
(per ciascun modulo)
30h x70 € lordi= 2.100,00€ lordi SPESA TUTOR
30 h x 30,00€ lordi =
900,00€ lordi
(per ciascun modulo)
(materiali didattici, personale ATA, referente per la
valutazione pubblicità)
30h x 20 alunni x €3,47=2.082€ lordi
SPESA TOTALE Docenti
(per ciascun modulo)
SPESA TOTALE (per
ciascun modulo) 5.082€
lordi 3.000€ lordi
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
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Progetto ENGLISH SUMMER CAMP - campo estivo in lingua inglese:
Si basa sull’impianto teorico dell’approccio umanistico affettivo (Paolo Balboni) e l’approccio REAL (Rational, Emotional, Affective, Learning) dell’ACLE, che coinvolge e stimola la globalità affettiva e sensoriale del discente, aiutandolo ad acquisire la lingua in modo naturale (S. Krashen). L’ approccio umanistico affettivo ha il grande vantaggio di motivare la volontà di apprendere e fissare l’esperienza nella memoria a lungo termine, stimolando la sinergia tra discente e docente. La metodologia applicata nel progetto fonda le proprie basi sulle più recenti scoperte della neurolinguistica, della glottodidattica e della pedagogia umanistica (Le Doux, Greenspan, Gardner, Goleman, Damasio, Titone, Hasher) che sostengono l’insegnamento e l’acquisizione della lingua attraverso un approccio dinamico e affettivo
Nel progetto ENGLISH CITY CAMP le competenze “aural comprehension” e “oral production” vengono stimolate mediante l’approccio ludico e attraverso attività di drama, learning games, graded manuals, action songs, competitions, creative works, arts and crafts, sports, CLIL activities.
Il progetto intende:
motivare i ragazzi e incoraggiarli a esprimersi in inglese in modo spontaneo e naturale grazie alle avvincenti attività proposte dagli esperti madrelingua inglese provenienti da tutto il mondo;
attraverso le attività ludiche e formative svolte interamente in inglese, stimolare la relazione e il confronto con gli altri, favorendo l’apertura a nuovi modelli culturali;
aiutare i ragazzi ad assimilare e consolidare le strutture e le funzioni linguistiche, ampliare il proprio lessico e migliorare la capacità di comprehension, la fluency e la pronunciation.
Al termine del Summer Camp, la consegna dell’English Certificate e l’English Final Show trasmetteranno l’entusiasmo e i frutti di questa life changing experience e farà amare l’inglese per la vita!!!
Il corso proposto in questo progetto, da realizzare nell’ambito del PON, prevede una frequenza di 30 ore annue, da svolgersi possibilmente nel mese di giugno 2016, per 20 alunni di scuola elementare (classi 3^-4^). L’inglese è una chiave d’apertura nel mondo, e l’istituto “R. Bracco” sarebbe lieto di contribuire, con questo progetto, ad aiutare i propri alunni a conoscerla ed utilizzarla attraverso un apprendimento spontaneo ed efficace. Soggetti da reclutare tramite bando pubblico: associazione che abbia esperienza nell’insegnamento della lingua inglese usando l’approccio umanistico e l’approccio R.E.A.L. e che fornisca esperti madrelingua inglese nel settore di competenza. Esperti coinvolti: uno o due esperti madrelingua (per un totale di 30 ore di lezione). Docenti coinvolti: uno o due docenti interni di lingua inglese in qualità di tutor (per un totale di 30 ore). Personale coinvolto: un collaboratore scolastico
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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
10
PROGETTO DESTINATARI TEMPI DOCENTI E ORE PRO CAPITE
SPESA ESPERTI ESTERNI
SPESA COSTI di gestione
ENGLISH SUMMER CAMP
N° 30 alunni di 3^ e 4^ classe
Scuola primaria
Giugno 2017 N°6 incontri da 5h (full immersion dal lun al sab) oppure n°10 incontri da 3 ore (2 settimane)
Esperto madrelingua 30 h 1 docente interno tutor 30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro capite)
30h x70 € lordi = 2.100,00€ lordi
SPESA TUTOR
30 h x 30,00€ lordi =
900,00€ lordi
(materiali didattici, personale ATA, referente per la
valutazione pubblicità)
30h x 20 alunni x €3,47= 2.082€
lordi
SPESA TOTALE docenti
SPESA TOTALE PROGETTO
5.082€
lordi
3.000,00€ lordi
ARTE PRESEPIALE In naturale prosecuzione della tradizione settecentesca, il tema presepiale diventa occasione di recupero e di rivitalizzazione di tale memoria, intesa come patrimonio artistico, cultura materiale, testimonianza di riti e di mestieri, spaccato di vita quotidiana, in sintesi, un percorso nella stratificazione storica della comunità. II Presepe diventa cosi veicolo di aggregazione e sviluppo, volto alla crescita delle capacita espressive per un migliore inserimento nel mondo della cultura e del lavoro. L'attività presepiale si pone come obiettivo la motivazione, il recupero sociale, estendendo questa attività a diversi campi dell'agire, legati soprattutto alla capacità di esprimersi, a concepire e portare a termine dei progetti che consentano di trasformare in pratica le idee. PREMESSA L'attività della Sezione e presente e nota nella citta di Napoli e all'estero da venti anni. Ha promosso l'inserimento della qualifica di 'Artigiano del Presepe' nell' apposita Tabella regionale, tenendo Corsi di formazione Professionale, autofinanziati, per giovani disoccupati consentendo cosi uno sbocco lavorativo. Opera con corsi di formazione e convegni, anche in altre regioni.
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Orario svolgimento Corso: da concordare Le lezioni saranno a carattere essenzialmente pratico ma sempre permeate e sorrette da informazioni teoriche a cura dei docenti. Scenografia. IL corso prenderà inizio dalla presentazione e trattazione dei materiali che saranno usati progressivamente: sughero, vari tipi di esso, varie specie e relative caratteristiche. Saranno eseguite scenografie per figure medie e per figure grandi. Progressiva esecuzione di tali manufatti fino alla dipintura. Accessori in legno (sedie, tavoli, ecc) Eventuale intreccio di cestini in fibra vegetale. Tot. 10 Modellato Accenni sull'anatomia della testa. Proporzioni della testa e del corpo in scala. Modellatura, con maestro. Esercitazione da parte di tutti i frequentanti. Si sproneranno gli allievi fino ad individuare le eventuali innate attitudini. Cottura in apposito forno, problemi attinenti la cottura. Tot. 10 ore ORGANIZZAZIONE DEL CORSO PROGRAMMA DIDATTICO. Accessori. Creazioni di accessori per la scenografia ed i pastori. Tot. 10
PROGETTO DESTINATARI TEMPI DOCENTI E ORE PRO CAPITE
SPESA ESPERTI ESTERNI
SPESA COSTI di gestione
Arte Presepiale N° 19 alunni di 1^ e 2^ classe
Scuola SEC.I grado
Gennaio-maggio 2017
N°15 incontri da 2h
Esperto 30 h
1 docente interno tutor 30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro capite)
30h x70 € lordi = 2.100,00€ lordi
SPESA TUTOR 30 h x 30,00€
lordi = 900,00€ lordi
(materiali didattici, personale ATA, referente per la
valutazione pubblicità) 30h x 20 alunni x
€3,47= 2.082€ lordi
SPESA TOTALE docenti
SPESA TOTALE
PROGETTO
5.082€ lordi
3.000,00€ lordi
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PROGETTO: Coding e pensiero computazionale Nel mondo odierno i computer sono dovunque e costituiscono un potente strumento di aiuto per le persone. Per essere culturalmente preparato a
qualunque lavoro uno studente di adesso vorrà fare da grande è indispensabile quindi una comprensione dei concetti di base dell’informatica.
Esattamente com’è accaduto in passato per la matematica, la fisica, la biologia e la chimica.
Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere
problemi in modo creativo ed efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero
computazionale è attraverso la programmazione (coding ) in un contesto di gioco.
Obiettivi: ● sviluppare percorsi nell’area tecnologica-scientifica;
● coinvolgere gli alunni nel loro processo di apprendimento e di costruzione delle conoscenze, promuovendo il pensiero creativo;
● intrecciare le competenze della tecnologia e delle scienze in un rapporto di scambio reciproco;
● utilizzare l’operatività, stimolare la capacità di analisi, la capacità organizzativa e la capacità di comunicare;
● far acquisire metodi per risolvere problemi
Destinatari: -Destinatari 19 bambini di scuola primaria (classi terze e quarte) -Destinatari 19 ragazzi di scuola secondaria di 1°gr. (classi prime e seconde) Tempi: Dieci incontri pomeridiani di tre ore ciascuno da tenersi dal mese di aprile a quello di giugno Beni e attrezzature: Lim, pc, notebook, tablet, materiali di cancelleria, materiali grafici.
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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
13
PROGETTO
SC. PRIMARIA
DESTINATARI TEMPI DOCENTI E ORE
PRO CAPITE
SPESA ESPERTI ESTERNI
SPESA
COSTI di gestione
CODING -N° 15-20 alunni di
3° e 4° cl.
Scuola primaria
Aprile-giugno 2017
n°10 incontri pomer. da 3
ore
Esperto di di Coding 30 h
1 docente interno tutor
30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro
capite)
30h x70 € lordi =
2.100,00€ lordi
SPESA TUTOR
30 h x 30,00€ lordi =
900,00€ lordi
(materiali didattici, personale ATA, referente
per la valutazione pubblicità)
30h x 20 alunni x €3,47=
2.082€
lordi
SPESA TOTALE
docenti
3.000€
lordi
SPESA tot
COSTI digestione
2.082€
lordi
SPESA TOTALE PROGETTO
5.082€
lordi
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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari
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PROGETTO SC.SECONDA
RIA
DESTINATARI TEMPI DOCENTI E ORE PRO CAPITE
SPESA ESPERTI ESTERNI
SPESA
COSTI di
gestione
CODING -N°15-20 alunni di
1° e 2° cl.
Scuola secondaria
Aprile- Giugno 2017
n°10 incontri pomer. da 3
ore
Esperto Coding 30 h
1 docente interno tutor
30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro
capite)
30h x70 € lordi =
2.100,00€ lordi
SPESA TUTOR
30 h x 30,00€ lordi =
900,00€ lordi
(materiali didattici, personale ATA, referente
per la valutazione pubblicità)
30h x 20 alunni x €3,47=
2.082€
lordi
SPESA TOTALE
docenti
3.000€
lordi
SPESA tot.
COSTI digestione
2.082€
lordi
SPESA TOTALE
PROGETTO
5.082€
lordi
Le uscite didattiche e le visite guidate
a cura delle docenti
dell’Infanzia e Primaria
Secondaria di Primo Grado
Giovanna Polito e
Maria Fiorentino
Allegato al Capitolo 4
I Progetti
Paragrafo 4.6
Le uscite didattiche e le visite guidate
a.s.
2016 – 2017
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate
1
Scuola dell’Infanzia
Sezione Destinazione Durata Periodo
Sez. A
Teatro Palapartenope
“Il canto di Natale di Topolino” Mezza giornata 14 Dic.
Teatro “Il Piccolo”
“Il racconto di Biancaneve e i sette nani” Mezza giornata Dal 13 Marzo al 26 Aprile
Cioccolateria Perzechella
Laboratorio Mezza giornata Prima decade di Maggio
Sez. B-D-E-F-G In sede
Teatro dei burattini Orario scolastico Febbraio
Sez. C-E
Museo di San Martino
Museo Presepiale Mezza giornata Gennaio
Pianura Fattoria Didattica Balestrieri Mezza giornata
Maggio
Sez. C In sede
“Io amica ape” Associaz. Verdeterra
Orario scolastico Marzo/Aprile
Sez. D-G In sede
Teatro in tour “La magica storia di Babbo Natale”
Orario scolastico Dicembre
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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate
2
PROPOSTE VISTE GUIDATE; SPETTACOLI E LABORATORI
Scuola Primaria
Classe Destinazione Durata Periodo
I A-B-C-D
Fuorigrotta Teatro il Piccolo
Hansel e Gretel “La favola del saper mangiare”
Mezza giornata 14-15 Marzo
Fattoria Didattica Vigna di San Martino “Piede per la terra ONLUS”
“Km 0 dall’orto alla pentola” Mezza giornata Aprile/Maggio
II A-B-C-D
In sede La Bottega di Will – Teatro “Le fruttavventure di re carciofone” – corretta alimentazione e salute
Orario scolastico Febbraio
Fattoria Didattica Vigna di San Martino “Piede per la terra ONLUS”
“Il mondo delle api” Mezza giornata Aprile/Maggio
Città della Scienza
Mostra sul Mare Lab. “Il mondo marino” oppure Lab. “proprietà dell’acqua ”
Mezza giornata Aprile
III A-B-C
In sede La Bottega di Will – Teatro “Le fruttavventure di re carciofone” – corretta alimentazione e salute
Orario scolastico Febbr/Marzo
In sede (in aula) Neapolis Itinera Lab. “Un giorno da…paleontologo!”
Orario scolastico Febbr/Marzo
In sede (in aula) Neapolis Itinera Lab. “Un giorno da…preistorico!”
Orario scolastico Febbr/Marzo
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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate
3
In sede THEATRINO ACLE in lingua inglese Spettacolo interattivo
Orario scolastico Marzo
Brusciano Laboratorio di ceramica Mezza giornata Aprile
IV A-B-C
- Sant’Agata dei Goti - Aversa
Fattoria Didattica “Biancaneve” oppure Fattoria Didattica“Fuori di zucca”
Mezza giornata Maggio
Museo Nazionale + laboratorio a scuola
Sez. Egizia
Museo dell’acqua oppure Città della Scienza
Mezza giornata Aprile
In sede THEATRINO ACLE in lingua inglese Spettacolo interattivo
Orario scolastico Maggio
V A-B-C
Pompei Visita agli scavi Visione di un filmato tridimensionale
Mezza giornata Marzo/Aprile
Città della Scienza
Il nuovo planetario (visita guidata)
Mezza giornata Aprile
Museo di San Martino
Mezza giornata Gennaio Maggio
In sede THEATRINO ACLE in lingua inglese Spettacolo interattivo
Orario scolastico Marzo
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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate
4
Scuola Secondaria di Primo Grado
CLASSE SPETTACOLI
TEATRALI
VISITE ½ GIORNATA VISITE INTERA GIORNATA VIAGGIO D’ISTRUZIONE 3
gg.
PERIODO
3B
3C
Museo di San Martino 20 Ottobre
3A
3B
3C
Palazzo Madama 07 Novembre
3D
3E
Museo di San Martino 17 Novembre
3B
3D
3E
1C
Palazzo Reale 15 Dicembre
1A SAN CARLO
“Il Flauto Magico”
Fattoria didattica
“ Le Parissienne ”
APRILE
24 Aprile
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5
1B “Le favole sottoterra”
Museo del Sottosuolo
SAN CARLO
“Il Flauto Magico”
Fattoria didattica
“ Le Parissienne ”
23 Febbraio
APRILE
24 Aprile
1C “Le favole sottoterra”
Museo del Sottosuolo
“Dr. Jekyll and Mr. Hyde”
Teatro in lingua Inglese
Fattoria didattica
“ Le Parissienne ”
23 Febbraio
21 Marzo
24 Aprile
1D “Le favole sottoterra”
Museo del Sottosuolo
“Dr.Jekyll and Mr. Hyde”
Teatro in lingua Inglese
Fattoria didattica
“ Le Parissienne ”
23 Febbraio
21 Marzo
24 Aprile
2A “ Sotto lo stesso cielo“ CITTA’ della SCIENZA
“ Corporea “
07 Febbraio
07 Marzo
2B “ Il coraggio di avere
paura “
CITTA’ della SCIENZA
“ Corporea “
Caserta Vecchia
San Leucio
06 Febbraio
07 Marzo
09 Maggio
2C “ Il coraggio di avere
paura “
“Dr. Jekyll and Mr.Hyde”
Teatro in lingua Inglese
Caserta Vecchia
San Leucio
06 Febbraio
21 Marzo
09 Maggio
2D “Dr. Jekill and Mr.
Hyde”
CITTA’ della SCIENZA
“ Corporea “
Caserta Vecchia
San Leucio
21 Marzo
07 Marzo
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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate
6
Teatro in lingua
Inglese
09 Maggio
3A “ Sotto lo stesso cielo“ CITTA’ della SCIENZA
“ I Terremoti “
BASILICATA
o
PUGLIA
29/30/31 Marzo
05/06/07 Aprile
10/11/12 Maggio
07 Febbraio
24 Gennaio
3B “ Il coraggio di avere
paura “
BASILICATA
o
PUGLIA
29/30/31 Marzo
05/06/07 Aprile
10/11/12 Maggio
06 Febbraio
3C “ Il coraggio di avere
paura “
BASILICATA
o
PUGLIA
29/30/31 Marzo
05/06/07 Aprile
10/11/12 Maggio
06 Febbraio
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate
7
3D “ Il coraggio di avere
paura “
CITTA’ della SCIENZA
“ Corporea “
Caserta Vecchia
San Leucio
BASILICATA
o
PUGLIA
29/30/31 Marzo
05/06/07 Aprile
10/11/12 Maggio
06 Febbraio
07 Marzo
09 Maggio
3E “ Il coraggio di avere
paura “
Caserta Vecchia
San Leucio
BASILICATA
o
PUGLIA
29/30/31 Marzo
05/06/07 Aprile
10/11/12 Maggio
06 Febbraio
09 Maggio
Si richiede al Consiglio di Istituto l’ autorizzazione per le uscite a costo zero (solo i biglietti dei mezzi pubblici).
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Allegato al Capitolo 5
Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del
personale docente
a.s.
2016 – 2017
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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente
1
Nome e Cognome
Ruolo nell’organizzazione scolastica
Ruolo nel team di miglioramento
Irene De Riccardis
Dirigente Scolastico
Responsabile del Piano Responsabile Monitoraggio
Elena Luigia Cappelli
Docente scuola secondaria di Primo Grado
I° collaboratore Dirigente Coordinatore del Piano scuola secondaria di Primo Grado
Mariarosaria Cinicolo
Docente scuola primaria
II° collaboratore Dirigente Coordinatore del Piano scuola primaria
Emanuela Attanasio
Docente scuola primaria
Referente azione di miglioramento
Progetto formazione docenti sulla didattica delle competenze
Alessandra Trezza
Docente scuola secondaria di Primo Grado
Referente azione di miglioramento
Progetto formazione docenti sulla didattica delle competenze
Carmine Frenda
Docente scuola primaria
Referenti processi di monitoraggio valutazione del piano
Angela Cascella
Docente scuola primaria
Referente processi di monitoraggio e valutazione del piano
Miriam De Luca
Docente scuola infanzia
Coordinatore del Piano per la scuola per l’ infanzia
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente
2
Rita Cieri
Docente scuola secondaria di Primo Grado
Referente azione di miglioramento Progetto definizione di strumenti di valutazione
Arianna Fedele
Docente scuola secondaria di Primo Grado
Referente azione di miglioramento Progetto definizione di strumenti di valutazione
Brigida Concetta
Docente scuola primaria
Referente azione di miglioramento Progetto definizione di strumenti di valutazione
Silvana Molfesi
Docente scuola secondaria di Primo Grado
Referente Pubblicizzazione
Donatella Sapone
Docente scuola primaria
Referente Pubblicizzazione
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente
3
PRIMA SEZIONE
SCENARIO DI RIFERIMENTO
Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento
La compilazione del RAV ha consentito alla Scuola di mettere a fuoco i punti di forza e di criticità dell’Istituto, nel quadro delle azioni di miglioramento.
L’intento è quello di mettere in connessione esigenze formative con risorse umane e materiali della scuola e proporre azioni concrete, sulla base di
traguardi ed obiettivi prioritari individuati.
Nell’avviare il processo di autoanalisi e di miglioramento all’interno della Istituzione Scolastica, si è tenuto debito conto sia della realtà esterna,
relativa alle esigenze e le opportunità offerte dal territorio, sia della realtà interna attraverso un approccio concertativo nei confronti delle opportunità
educative, formative ed istruttive per consentire una congrua ed esaustiva interpretazione dei bisogni formativi ed un’analisi costante
sull’organizzazione didattica e sui risultati.
L’intento è quello di mettere in atto un sistema partecipato per definire con chiarezza le priorità ed i traguardi necessari allo sviluppo delle
competenze chiave e quelle di cittadinanza.
Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita
(Reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali dell’ambiente in cui la scuola è inserita, modelli educativi di riferimento, offerte per la gestione del
tempo libero)
L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco è situato nel distretto scolastico n.42 del quartiere di Soccavo, zona occidentale della città. La realtà socio-
culturale in cui si innesta è alquanto variegata per la presenza nella zona di fasce sociali diverse e distanti tra loro tra loro. Esso ha avuto nel corso
degli anni un notevole sviluppo urbano ed un incremento demografico dovuto all’insediamento di famiglie provenienti dal centro cittadino. Da
“quartiere dormitorio” caratterizzato da un’edilizia di tipo popolare, si è trasformato, attraverso iniziative di edilizia privata, in un mega-quartiere ad
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente
4
alta densità demografica con la preponderanza del settore commerciale in alcune zone, mentre persiste il lavoro saltuario e la disoccupazione
giovanile. Le strutture sociali esistenti sono esigue, costituite in genere dai centri giovanili della parrocchia, associazioni sportive private che fungono
da autentici centri di aggregazione. Gli spazi verdi pubblici sono pochi, ma è presente nei pressi della sezione municipale, il parco pubblico
Costantino (dal nome del celebre maratoneta più volte campione italiano) che consta di pista di atletica e spazio attrezzato per bambini.
Parte dell’Istituto Comprensivo, quello di via Tevere 45, è dotato di un ampio spazio antistante l’edificio e di un boschetto. Gli spazi verdi
presenti nei pressi dell’Istituto risultano inseriti nel programma di riqualificazione ambientale e nel sistema dei parchi territoriali previsti
dalla variante al P.R.G. della città. E’ presente una biblioteca pubblica comunale in Piazza Giovanni XXIII. Le famiglie sono in generale
attenti ai problemi dell’ educazione, tuttavia, sono presenti alcuni casi di disadattamento su basi socio-culturali.
Il contesto strutturale della scuola
(caratteristiche degli ambienti educativi, condizioni e risorse strutturali, spazi laboratoriali, spazi esterni, logistica e posizione urbanistica)
L’istituto Comprensivo “Roberto Bracco” è dislocato in due sedi contigue, l’una con accesso da via Tevere 45 e l’altra da via Arno 14, che
attualmente ospitano rispettivamente due cicli di istruzione: Secondaria di Primo Grado, Primaria e dell’Infanzia. L’edificio che ospita la scuola
Primaria e dell’Infanzia è strutturato su tre piani ed è circondato di spazi all’aperto. Il pianoterra è collegato al primo piano attraverso due rampe di
scale, dotato di scivolo per disabili, uscite di sicurezza e porte antincendio a norma. Esso ospita otto sezioni di scuola dell’infanzia e un reparto di
scuola Primaria (il reparto ha 5 aule). Inoltre comprende una sala insegnanti e un’aula con fotocopiatrice, un laboratorio blindato di informatica
(dotato di server e computer in rete), una stanza giochi per i bambini della scuola dell’infanzia, un’ ampia palestra coperta attrezzata e un’aula più
piccola per la psicomotricità dotata di materiale strutturato.
Il primo piano ha tre reparti per la scuola primaria (ogni reparto è formato da 5 aule); la biblioteca, un'aula sussidi, un laboratorio scientifico, un’aula
multimediale, un laboratorio di musica. Tutte le aule di scuola primaria sono dotate di Lim .
Il piano inferiore comprende tre aule laboratorio, un bagno, un ampio spazio multifunzionale è dotato di un’uscita indipendente. L’edificio che ospita
la scuola Secondaria di Primo grado è strutturato su tre piani ed è stato ristrutturato negli anni 1996 – 1997. Il pianoterra è collegato ai due piani
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente
5
sovrastanti con due rampe di scale, un ascensore interno ed una rampa esterna di sicurezza; è dotato di scivolo per disabili e uscite di sicurezza a
norma. Esso comprende sala professori, n.4 laboratori (1 artistico, 2 musicali e 1 scientifico), n. 5 aule provviste di LIM ,un una palestra coperta
attrezzata, 2 aule per il tennis da tavolo.
Al primo piano è situata la Presidenza, tre uffici di Segreteria: una amministrativa, una didattica, ufficio del DSGA, due laboratori blindati di
informatica, dotati di server e computer in rete, archivio e n. 6 di aule, tutte provviste di LIM.
Il secondo piano è dotato di un laboratorio di ceramica, biblioteca e di 10 aule di cui n. 4 dotate di LIM.
Nel piano sotterraneo c’è un altro archivio. Tutti i piani hanno i servizi per gli alunni, il piano terra ed il secondo anche per i professori. L’edificio è
circondato da spazi scoperti protetti utilizzati per attività motorie e per attività di giardinaggio. Parte dell’Istituto Comprensivo, quello di viaTevere, è
dotato di un ampio spazio antistante l’edificio e di un boschetto costituito da trentotto ippocastani che, nell’alternanza delle stagioni, scandiscono lo
scorrere dell’anno solare. Gli spazi verdi presenti risultano inseriti nel programma di riqualificazione ambientale e nel sistema dei parchi territoriali
previsti dalla variante al P.R.G. della città.
L’organizzazione scolastica
(Composizione popolazione scolastica alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POFT, modalità di condivisione
metodologica e didattica tra insegnanti, gestione della scuola, sistemi di comunicazione)
La popolazione scolastica risulta fortemente eterogenea, come conseguenza di una posizione logistica legata a quartieri di diversa
strutturazione abitativa, insediativa e culturale. Tenendo conto della comunità di riferimento, l’Istituto si impegna nella implementazione
dell’offerta formativa attraverso una progettualità ricercata per favorire un innalzamento ed un adeguamento delle competenze,
promuovendo una maggiore partecipazione ai percorsi formativi ed ai processi di apprendimento permanente attraverso azioni di
continuità e di condivisione metodologico-didattiche tra i diversi gradi scolastici. Il fine è quello di garantire una ‘governance’ in linea con
le direttive ministeriali nel quadro dell’autonomia scolastica. La promozione di una comunicazione efficace interna ed esterna è l’obiettivo
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente
6
prioritario che l’Istituto ha richiesto e richiede sempre più, perché consapevole dell’ importanza che essa riveste nella motivazione dei
Docenti, del territorio e della platea scolastica. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, a parte quelli
formalizzati (consigli di intersezione, Interclasse, classe) che tuttavia producono esiti di buona qualità. Sono presenti spazi per la
condivisione di materiali didattici (collegamento wi fi diffuso nei due plessi, biblioteca magistrale, materiale didattico strutturato per alunni
BES e D. A.). Lo scambio e il confronto professionale tra docenti è presente in modalità differenti nei vari ordini di scuola, tenendo conto
della diversa organizzazione dei segmenti di scuola.
Il lavoro in aula e organizzazione della didattica
(attenzione alle relazioni docenti-alunni, attenzione alle dinamiche tra pari, cura degli ambienti di apprendimento, progetti di recupero e
potenziamento degli apprendimenti, personalizzazione, utilizzo di nuove tecnologie per la didattica)
L’attenzione alle elazioni docenti-alunni nasce dalla analisi delle necessità dell’utenza e si rinviene nelle azioni di miglioramento tese alla
motivazione e rimotivazione alla frequenza scolastica. Ciò richiede una qualificazione professionale ed una formazione permanente con azioni
finalizzate ad aumentare l’appeal della scuola attraverso la riqualificazione delle infrastrutture e il potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli
ambienti di apprendimento, studiando spazi adeguati a nuovi ed innovativi approcci della didattica. La proposta progettuale dell’Istituto è in line acon
l’inclusione sociale e la personalizzazione degli apprendimenti, e incentrata su approcci curriculo – disciplinari congruenti con i bisogni educativi e
formativi degli alunni.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità
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IDEE GUIDA PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
PROCESSI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
RISULTATI DELLA VALUTAZIONE ESTERNA
Criticità individuate/piste di miglioramento
RISULTATI DEI PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE
Criticità individuate/piste di miglioramento
Da una attenta lettura dei dati INVALSI è emerso che il livello delle
competenze chiave e di cittadinanza non omogeneo.
Si evidenziano più difficoltà nelle classi con maggiore concentrazione di
alunni svantaggiati con un background familiare e socio- economico-
culturale basso. Per tali alunni le difficoltà sono legate alla comprensione
e all’uso della lingua italiana in tutti gli ambiti disciplinari.
Alla luce di tali riflessioni si rileva che:
è necessario evitare la formazione di classi composta da alunni con provenienza simile;
bisogna intensificare e favorire il lavoro di progettazione per classi, interclassi, intersezioni, dipartimenti/assi discipinari e gruppi docenti.
Criticità 1: Risultati scolastici disomogenei nelle classi e fra le classi. Priorità: Innalzare il livello delle competenze di base degli alunni. Obiettivo di processo: Portare tutti gli alunni al successo formativo, misurando il miglioramento delle competenze con prove oggettive condivise e griglie di valutazione. Criticità 2: Competenze chiave e di cittadinanza: riduzione di alcune situazioni di criticità. Priorità: Il curricolo di scuola va integrato con la definizione delle competenze trasversali e strumenti di valutazione condivisi. Obiettivo di processo: Far conseguire a tutti gli alunni comportamenti adeguati a divenire cittadini autonomi e responsabili. Criticità 3: Mancanza di un monitoraggio dei risultati a distanza. Priorità: Verificare l'efficacia dell'intervento educativo e dell'azione di orientamento dell'Istituto. Obiettivo di processo: Avviamento di un'azione di monitoraggio degli esiti degli alunni in uscita dall'Istituto.
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Linea strategica del Piano
L’Istituto Comprensivo Bracco intende dare priorità alla coerenza dell’azione progettuale rispetto agli esiti del processo di autovalutazione ed in
particolare alle priorità ed ai traguardi individuati nel RAV; si darà spazio ad azioni innovative ispirate alla metodologia della ricerca; si individueranno
indicatori coerenti con il monitoraggio e la valutazione delle azioni; si avvierà l’azione di documentazione degli esiti e delle competenze chiave e di
cittadinanza in modo da rendere nel tempo sempre più trasparenti, concreti e fruibili i materiali di ricerca e le metodologie realizzate.
Una scelta di fondo è quella di investire nella formazione dei docenti per garantire una adeguata implementazione della pianificazione dell’offerta
formativa in relazione allo sviluppo delle competenze chiave e trasversali ed alla loro valutazione, e per innovare gli approcci didattico-metodologici e
le strategie d' insegnamento.
Le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con l'offerta formativa e risultano valide. Per incrementare ulteriormente i legami positivi
con il territorio si stanno avviando diverse iniziative e progetti curriculari nell’ottica di un’apertura al contesto sociale territoriale e alle sue risorse. (es.
Progetto Quadrifoglio sull’alimentazione e Progetto Salute in collaborazione con la ASL 1 di Napoli, accordo di rete con altre scuole per l’animatore
digitale, protocolli di intesa con diverse associazioni di volontariato). La scuola tenterà di coinvolgere maggiormente i genitori a partecipare alle sue
iniziative, alle attività di orientamento, cercando di accoglierne idee i suggerimenti validi.
Il nostro Piano di Miglioramento investirà le aree delle pratiche educative e didattiche interessando trasversalmente la DIMENSIONE
ORGANIZZATIVA - GESTIONALE (controllo dei processi, organizzazione e sviluppo delle risorse umane e di prassi di lavoro per gruppi, gestione
degli incarichi) DIMENSIONE SOCIO-TERRITORIALE (maggiore coinvolgimento e partecipazione attiva delle famiglie; partecipazione a iniziative in
rete tra scuole; incremento dell'integrazione con il territorio e degli accordi con enti e associazioni), e la DIMENSIONE CURRICOLARE (formazione e
valorizzazione dei docenti per realizzare interventi didattici innovativi nel quadro della continuità curricolare, migliorare le competenze progettuali del
personale docente, sviluppare una didattica per competenze, implementare i processi di valutazione e verifica condivisi).
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La definizione delle competenze trasversali e degli strumenti di valutazione più idonei, accanto ad un’attenta e precisa opera di valutazione delle
competenze disciplinari, consentirà il raggiungimento dei traguardi relativi alle competenze chiave di cittadinanza e una più precisa opera di
orientamento in uscita.
In Sintesi: le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere:
ESITI: competenze chiave e trasversali
PROCESSI: Curricolo ,progettazione e valutazione
PROCESSI: Continuità e orientamento
La coerenza e l’ integrabilità degli interventi previsti nel piano si evidenziano dalla condivisione del lavoro messo in
atto per produrre il piano stesso di miglioramento, dalla aderenza dei progetti di seguito illustrati, dalla costante lettura
della situazione di partenza e dei bisogni formati.
Priorità
Traguardi
Risultati attesi
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Priorità
Traguardi
Risultati 1° anno
Risultati 2° anno
Risultati 3° anno
Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni. Riduzione della varianza tra le classi e nelle classi rispetto agli esiti di apprendimento.
Portare tutti gli alunni ad un successo formativo e ad un apprendimento autonomo, misurando il miglioramento delle competenze con prove oggettive e condivise e griglie di valutazione. Adozione di una progettazione curricolare trasversale di pratiche metodologiche valutative comuni. Garantire una reale integrazione dei gruppi classe curando la formazione, l’eterogeneità del gruppo e le relazioni interne.
Miglioramento dei risultati di appendimento del 2%. Definizione e percentuale di utilizzo di strumenti oggettivi di valutazione (Prove standardizzate e test di ingresso e di uscite). Partecipazione dei docenti ad attività di formazione sulla didattica delle competenze. Aumento del 3% degli studenti che ottengono 8/9 come voto di comportamento. Miglioramento dell’omogeneità dei risultati del 2%. Miglioramento del 2% dell’omogeneità tra le varie classi dei risultati di comportamento.
Miglioramento dei risultati dei apprendimento del 5%. Percentuale del 40% di utilizzo di strumenti oggettivi di valutazione(prove standardizzate e test di ingresso e di uscita). Condivisione strategica del 30% dei docenti che utilizza tecniche di progettazione ispirate allo sviluppo delle competenze. Aumento del 3% degli studenti che ottengono 8/9 come voto di comportamento. Miglioramento dell’omogeneità dei risultati del 3%. Miglioramento del 3% dell’omogeneità tra le varie classi dei risultati di comportamento.
Miglioramento dei risultati di apprendimento del 5%. Implementazione di un ulteriore 30% di utilizzo di strumenti oggettivi di valutazione (prove standardizzate e test di ingresso e di uscita). Implementazione di un ulteriore 30% che utilizza in modo condiviso strategie e tecniche di progettazione ispirate allo sviluppo delle competenze. Aumento del 5% degli studenti che ottengono 8/9 come voto di comportamento. Miglioramento dell’omogeneità dei risultati del43%. Miglioramento del 5% dell’omogeneità tra le varie classi dei risultati di comportamento.
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PIANIFICAZIONE
AREA di INTREVENTO
Priorità
Azioni
Tempi
INDICAZIONI per il Monitoraggio
Esiti di apprendimento
Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.
Formare i docenti alla progettazione per competenze per arrivare a strutturare un curriculo verticale.
Anno solare 2016
Percentuale di presenza alla formazione sulla progettazione per competenza (registro delle presenze).
Esiti di apprendimento
Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.
Realizzare una progettazione curricolare trasversale attraverso incontri di lavoro di gruppo.
Primo anno
Percentuale di condivisione del modello di programmazioni didattico - educative per competenze. Numero di docenti che programma per competenze. Numero di iniziative a supporto della didattica e dell’innovazione progettuale.
Esiti di apprendimento
Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.
Realizzare di una unità di apprendimento per competenze trasversali per migliorare la capacità degli studenti di lavorare in gruppo, sviluppando senso di iniziativa e spirito di responsabilità.
Secondo anno
Numero di iniziative e di progetti con gruppi di alunni a formazione mista (primaria e secondaria). Rilevazione degli esiti dei test di ingresso e uscita al termine del percorso formativo.
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Numero di progetti realizzati con l’organico interno e potenziato.
Esiti di apprendimento
Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.
Realizzare una unità di apprendimento per competenze trasversali comune ai tre ordini di scuola.
Terzo anno
Numero di progetti realizzati con l’organico interno e potenziato. Numero di progetti realizzati con l’organico interno e potenziato. Numero di alunni che partecipa ai progetti.
Esiti di apprendimento
Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.
Definizione di moduli formativi curricolari di ampliamento dell’offerta formativa (con organico interno e potenziato).
gennaio - giugno 2016
Numero progetti realizzati Numero di alunni che partecipano ai progetti.
Esiti di apprendimento
Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.
Definizione di moduli formativi curricolari ed extracurricolari di ampliamento dell’offerta formativa (con organico interno e potenziato).
Settembre 2016 – giugno 2017
Numero di percorsi didattici e di prove di verifica comuni.
Esiti di apprendimento
Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.
Partecipazione a progetti PON FSE
Tempistica da definire, in attesa dei bandi
Esiti di apprendimento
Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali
Definizione di una valutazione condivisa.
Entro il secondo anno.
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degli alunni.
Esiti di apprendimento
Riduzione della varianza tra le classi e nelle classi rispetto agli esiti di apprendimento.
Incontri di lavoro di gruppo per la definizione di strumenti di valutazione (Test di ingresso/Uscita della commissione “Formazione classi” per la costituzione di gruppi di alunni eterogenei.
marzo/maggio/giugno/settembre 2016
Numero di incontri del gruppo di lavo.ro che definisce i criteri comuni di valutazione e gli strumenti di verifica. Percentuale di diffusione/utilizzo degli strumenti di verifica e di valutazione predetti. Campionamento esiti delle verifiche. Controllo variabilità interna alle classi come da rilevazione statistica fine primo e secondo quadrimestre con modello condiviso. Percentuale di omogeneità dei risultati.
Esiti di apprendimento
Riduzione della varianza tra le classi e nelle classi rispetto agli esiti di apprendimento.
Incontri di lavoro di gruppo per la definizione di strumenti di valutazione (prove comuni di verifica in itinere).
settembre 2016/gennaio 2017
Percentuale omogeneità dei risultati. Numero di presenze di partecipazione agli OO.CC. dei docenti.
Esiti di apprendimento
Migliorare le azioni di orientamento
Consigli di intersezione/interclasse/classe per la revisione sistematica dele UU.AA. e la condivisione di criteri di progettazione e
incontri collegiali bimestrali
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valutazione.
Esiti di apprendimento
Migliorare le azioni di orientamento.
Sportello fisso di orientamento.
In funzione.
Somministrazione di questionari attitudinali agli alunni prima delle iscrizioni.
Esiti di apprendimento
Incontri con i referenti dell’orientamento degli Istituti Secondari di Secondo grado. Incremento della comunicazione scuola-famiglia per un efficace azione di orientamento.
da gennaio 2016
Raccolta dati statistici sugli esiti formativi degli ex studenti frequentanti le scuole superiori che hanno accolto il maggior numero di alunni uscenti.
PROGETTI DI MIGLIORAMENTO
Priorità
Area di processo
Progetto
Innalzare il livello di competenze di base e trasversali degli alunni.
Curriculo, progettazione e valutazione. OBIETIVO STRATEGICO: Formare i docenti alla progettazione per competenze per arrivare a strutturare un curriculo verticale.
Progetto di formazione docenti sulla didattica per competenze.
Innalzare il livello di competenze di base e trasversali degli alunni.
ESITI DI APPENDIMENTO
Progetto “Accoglienza”; Progetto “Legalità”; Progetto triennale “Le scuole adottano un monumento della nostra Italia”;
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Progetto “Young Leaners”; Progetto “Auser”; Lezioni di Yoga “Sviluppo armonico dell’essere umano”; Progetto di educazione alla salute “Quadrifoglio”; Progetto di giornalismo “La Repubblica @scuola”; Progetto “Sport in classe”.
Innalzare il livello di competenze di base e trasversali degli alunni.
Continuità ed orientamento. OBIETTIVO STRATEGICO: Rafforzamento dell’identità della scuola come Istituto Comprensivo con azioni e progetti di continuità tra i tre ordini di scuola
Progetto “Continuità”.
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Monitoraggio del Piano Tempi di attuazione
Metodologia Si prevedono momenti intermedi e finali di monitoraggio con produzione di materiale cartaceo e digitale (predisposizione di schede per annotare in progress le attività, gli eventuali eventi ostacolanti e i percorsi di aggiustamento). Al termine dell’anno scolastico in corso, concluse le prime azioni del Piano di Miglioramento, il percorso sarà sistematizzato in ordine alla procedura adottata in tutte le sue parti: figure coinvolte, ruoli e compiti, scansione temporale delle azioni realizzate e dei risultati ottenuti in modo da verificare la tenuta del piano rispetto ai tempi e alle risorse che verranno di seguito assegnate alla scuola.
Indicatori Numero di azioni attivate;
Numero di alunni che ha partecipato alle azioni /numero complessivo alunni numero di docenti coinvolti nelle azioni/numero dei docenti in servizio incremento dei livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni; Incremento del numero di alunni che segue il consiglio orientativo Percentuale di azioni attivate e concluse.
Tempi La realizzazione dell'intero piano investe l'a.s. 2015/16 ; 2016/17 ; 2017/18.
Documentazione e diffusione del Piano
Sintesi dei materiali prodotti saranno pubblicate sul sito della scuola. La diffusione dell’intero percorso, parte integrante del POFT, avverrà attraverso specifica presentazione al Collegio e Consiglio di Istituto. Ulteriore presentazione del Piano avverrà per l’utenza esterna durante appositi incontri informativi e con presentazione sul sito web istituzionale.