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Le cure domiciliari: quali possibili sviluppi tra mutamenti socio
demografici, innovazionetecnologica e sostenibilità
18 novembre 2011 - Piacenza
Ing. Pietro AndreottiPresidente Istituto Cooperativo per l’Innovazione -
ICIE
“Esperienze di progetti innovativi:
dalla casa facile alla residenza con servizi”
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ICIE– Istituto Cooperativo per l’InnovazionE– promuove e coordina iniziative ed attività nell’ambito della ricerca, della sperimentazione e del trasferimento tecnologico e della consulenza organizzativa, principalmente nel settore delle costruzioni, industriale e dei servizi.Le principali attività di ICIE riguardano:• sviluppo e realizzazione di progetti di ricerca applicata in
cooperazione con imprese e centri di ricerca nazionali e internazionali
• consulenza ed assistenza tecnica agli enti locali per la realizzazione di programmi complessi
• servizi alle imprese per progetti di innovazione tecnologica di prodotto e processo produttivo e innovazione organizzativaI principali ambiti sono: nuovi prodotti, nuove tecnologie, domotica, sviluppo sostenibile, energia ambiente, beni culturali, recupero e manutenzione
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DOMOTICA
L’integrazione delle tecnologie domestiche degli apparecchi ed impianti con le nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione, della robotica e della microinformatica
MIGLIORARE I COMFORT
ENERGETICI E ACUSTICI
GARANTIRE LA SICUREZZA
DEGLI UTENTI
RIDURRE I CONSUMI
ENERGETICI
SVOLGERE NUOVE
FUNZIONI DOMESTICHE
(intrattenimento lavoro)
MIGLIORAMENTO CONDIZIONI DI
VITA (Benessere e indipendenza
autonomia)
SOSTEGNO ALLA CURA DI
PERSONE CON RIDOTTE ABILITA’
FISICHE E PSICHICHE
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IL PROGETTO FACILE
FACILE è un progetto di ricerca cofinanziato dalla UE a carattere sperimentale per l’applicazione di sistemi integrati tra tecnologie dell’informazione e della comunicazione con prodotti e sistemi domotici, finalizzati a migliorare la qualitàdi vita delle persone nelle loro abitazioni
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Fornire risposte ai bisogni delle persone con disabilità motorie e cognitive, per vivere meglio in un ambiente adatto alla loro nuova situazione, che sia nello stesso tempo sicuro e confortevole e garantisca l’autonomia e la socializzazione, e la sicurezza
Supportare le persone che, dopo un trauma eun lungo periodo trascorso in ospedale, devono affrontare il rientro nelle proprie abitazioni in funzione delle nuove e mutate condizioni fisiche e psicologiche
OBIETTIVI DI FACILE
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RISULTATI
STOCCOLMA (SE)MORELLI HOSPITALMORELLI HOSPITAL
SONDALO (IT)
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MORELLI HOSPITAL
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CASA FACILE A SONDALO
Realizzazione di un alloggio sperimentale per persone con disabilità motoria collegato con l’Ospedale Morelli a Sondalo
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CASA FACILE A SONDALO
Un salotto, due camere da letto, due bagni e una cucina. In tutto 100 mq privi di qualsiasi barriera architettonica e gestiti da un sistema integrato di dispositivi domotici e di tecnologie dell’informazione e della comunicazione
E’ stato il primo esempio italiano di appartamento per disabili inserito in una struttura ospedaliera pubblica
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CASA FACILE A SONDALO
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CASA FACILE A SONDALO
L’automazione è stata realizzata con il sistema “Konnex” di Siemens e le informazionisono gestite da un software di controllo sviluppato specificatamente nel progetto
Un’interfaccia vocale mobile o installato su una sedia a rotelle gestisce le apparecchiature elettriche dell’appartamento: accendere luci, aprire e chiuderele porte, le tapparelle, le finestre, alzare e abbassarela temperatura, identificare da un monitor un visitatore Particolare attenzione è stata poi riservata alla sicurezza: i sensori di fumo, i sensore di presenza, i sensore allagamento inoltrano gli allarmi ad una posizione centralizzata di monitoraggio esterno.
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CASA FACILE A SONDALO
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CASA FACILE A SONDALO
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CASA FACILE A SONDALO
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CASA FACILERICHIESTA UTILIZZO
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CASA FACILEMODALITA’ ACCESSO
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CASA FACILEQUESTIONARIO
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DANDERYDS HOSPITAL
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CASA FACILE A STOCCOLMA
Realizzazione di un alloggio sperimentale per persone con disabilità cognitive collegato conl’Ospedale Danderyda Stoccolma
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CASA FACILE A STOCCOLMA
La casa Facile è dotata di un sistema di monitoraggio ambientale indiretto TOS su protocollo Konnex.
Il sistema permette di attivare un monitoraggio delle azioni di vita quotidiana di tipo passiva e di supporto ai fisioterapisti nei cicli riabilitativi.
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CASA FACILE A STOCCOLMA
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CASA FACILE A STOCCOLMA
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CASA FACILE A STOCCOLMA
La casa Facile aumenta autonomia della persona affetta da deficit cognitivo, nel prendere farmaci o nel riconoscere le persone quando ricevono una telefonata
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CASA FACILE A STOCCOLMA
Alcuni sistemi di sicurezza introdotti nei bagni
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CASA FACILE A STOCCOLMA
La casa Facile è dotata di una funzionalità di“Buon giorno”che attiva al risvegliotutte le apparecchiature e di “Buona notte”da attivare primadi coricarsi che le disattiva
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PROTOCOLLO D’INTESA MANTOVA
• Programma di sperimentazione di interventi relativi a nuove forme di vita sociale e di erogazione dei servizi agli anziani mediante il supporto delle tecnologie innovative e di servizi domotici
• Il programma ha previsto la realizzazione di un nuovo edificio di 28 alloggi per persone anziane autosufficienti oltre al recupero del magazzino comunale per un nuovo centro socio-assistenziale
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Roma 29 Settembre 2006
Circolo del Ministero delle Infrastrutture - Lungotevere Thaon de Revel, 1 CITTADELLA : PLANIMETRIA CON DESTINAZIONI D’USOCITTADELLA : PLANIMETRIA CON DESTINAZIONI D’USO
SEPRIS
Residenze
Centro Servizi
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AVANZAMENTO COMPLESSO PORTA GIULIA AVANZAMENTO COMPLESSO PORTA GIULIA AVANZAMENTO COMPLESSO PORTA GIULIA AVANZAMENTO COMPLESSO PORTA GIULIA INTERVENTO A CITTADELLA: RESIDENZA E SPAZI COMUNIINTERVENTO A CITTADELLA: RESIDENZA E SPAZI COMUNI
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AVANZAMENTO COMPLESSO PORTA GIULIA AVANZAMENTO COMPLESSO PORTA GIULIA AVANZAMENTO COMPLESSO PORTA GIULIA AVANZAMENTO COMPLESSO PORTA GIULIA INTERVENTO A CITTADELLA: IL CENTRO SERVIZI INTERVENTO A CITTADELLA: IL CENTRO SERVIZI
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PROTOCOLLO D’INTESA SIENA
• Recupero di due ex conventi ad una nuova funzione residenziale con l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della domotica per utenti anziani e/o con ridotte capacità motorie.
• Il programma ha previsto la realizzazione di 7 mini-alloggi per disabili motori all’interno di un centro servizi e la realizzazione di 28 alloggi destinati a persone anziane mediante una progettazione attenta agli aspetti funzionali, distributivi e impiantistici.
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Protocollo d’intesaProtocollo d’intesa per la città di Sienaper la città di Siena
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STATO DI FATTO
6.892 Slp
1.669 Slp 4.240 Slp
9.635 Slp
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IPOTESI DI TRASFORMABILITÀ
L’IDEA FORTE
Rifunzionalizzare e trasformare il Complesso dell’Istituto Principe di Piemonte secondo un Modello polifunzionale di intervento, facendo riferimento a 5 aree tematiche principali:
Area Anziani; Area Disabili acquisiti post-acuti; Area Disabili psichici; Area Giovani (sostegno allo studio); Area Benessere e Salute
IL MODELLO POLIFUNZIONALE
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IPOTESI DI TRASFORMABILITÀ
IL NUOVO COMPLESSO POLIFUNZIONALE
1° PIANO
(uffici, 188 mq.)
(4 alloggi domotici da 80 mq. ciascuno)
(13 alloggi da 45 mq.)
(servizi collettivi,ambulatori, sale polivalenti)(nucleo da 20 posti letto)
RSA ANZIANI
RSA ANZIANI
CENTRO DIURNOCENTRO DIURNO
ALLOGGI RIDALLOGGI RID
ALLOGGI STUDENTI
ALLOGGI STUDENTI
ADIADI
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IL PROGETTO RID
Il percorso di ritorno a domicilio è uno degli aspetti più importanti nella riabilitazione.
Si è potuto riscontrare che è difficile individuarne uno valido per tutti.
Occorre un approccio multidisciplinare e va posta particolare attenzione ai bisogni individuali di autonomia, integrazione sociale e familiare
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IL RITORNO A CASA
Le persone disabili ed i loro familiari hanno difficoltà a trovare risposte adatte ai loro bisogni ma in specifico hanno più difficoltà nel realizzare soluzioni idonee ad affrontare il ritorno a casa dopo un periodo di ricovero presso le strutture specializzate
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IL PROGETTO RID
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IL PROGETTO RID
Il servizio RID consiste nello sviluppo di attività e servizi complessiche hanno inizio con la presa in caricodel paziente durante la fase di dimissione ospedaliera, e si sviluppano con il suo reinserimento nell’ambiente familiare e soprattutto nel suo ambiente domestico modificato in funzione del progetto sia architettonico che impiantistico e definito congiuntamente con il suo staff medico riabilitativo.
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IL PROGETTO RID
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IL PROGETTO RID
•La palestra all’occorrenza può ospitare un assistente, per questo motivo si propone che sia adiacente alla camera principale.
•Bagno accessibile
•Disimpegno accessibile
•Nuovo passaggio
•Zona accessibile L=150 cm , come prescrivono le norme tecniche, per consentire in qualunque punto la rotazione di 360 senza manovre composte
•Cucina accessibile
•indicazione degli spazi in cui è consentita la rotazione della carrozzina di 360o senza manovre composte
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IL PROGETTO RID
•La palestra all’occorrenza può ospitare un assistente, per questo motivo si propone che sia adiacente alla camera principale.
•Bagno accessibile
•Nuovo passaggio
•Cucina accessibile ed indicazione degli spazi in cui è consentita la rotazione di 360o
•indicazione degli spazi in cui è consentita la rotazione della carrozzina di 360o senza manovre composte
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IL PROGETTO RID
•La palestra all’occorrenza può ospitare un assistente, per questo motivo si propone che sia adiacente alla camera principale e vicina al bagno degli ospiti.
•Zona distributiva L=150 cm , come prescrivono le norme tecniche, per consentire in qualunque punto la rotazione di 360 senza manovre composte•Bagno per gli ospiti (ed
eventualmente per l’assistente). Non è accessibile, ma tra i sanitari deve essere presente uno spazio min. di 70 cm per consentire il transito della carrozzina.
•Bagno di pertinenza della camera da letto – è accessibile e garantisce la massima privacy
•Se richiesto può essere mantenuta anche l’apertura originariamente presente verso il soggiorno
•indicazione degli spazi in cui è consentita la rotazione della carrozzina di 360o senza manovre composte