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SPORT: OLTRE IL GESTO TECNICO
Corso di formazione base per dirigenti sportivi, allenatori e appassionati
Area medica - 29 ottobre 2007
ENZO VENTURA
URGENZE ED EMERGENZE
NELLA MEDICINA DELLO SPORT
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Perché questo incontro?Perché questo incontro?• Conoscere da vicino lo medicina dello
sport e il suo ruolo nella prevenzione
• Stabilire delle linee guida tra staff medico e “addetti ai lavori”
• Scambio di informazioni sulle problematiche mediche e societarie
• Organizzare il servizio di emergenza
• Dare nozioni di primo intervento in situazioni critiche
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•Medici dello sport
•Cardiologi
•Fisiatri
•Ortopedici
•Fisioterapisti riabilitatori
•Massoterapisti
•Osteopati-chiropratici
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Importanza della visita di idoneità:Importanza della visita di idoneità:
• Valutazione cardiologica
• Valutazione ortopedica
• Aspetto medico-legale
• Valutazioni funzionali
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-AcutoAcuto
-Da sovraccaricoDa sovraccarico
Lesioni muscolari
Traumi distorsivi
Traumi diretti da impatto
Fratture
Danno muscolo-tendineo da iperuso
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61% arto inferiore
15% testa e rachide cervicale
14% arto superiore
8% tronco
Piede e caviglia 25%
Coscia 20%
Ginocchio 16%
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Primo intervento: ESTEST
CECE
OMPRESSIONOMPRESSION
LEVATIONLEVATION
Microtraumi ripetuti sulle strutture
Frequenza
Achilleo-calcaneo-plantare
Ischiocrurali
Quadricipite
Bendeletta ileo-tibiale
Zampa d’oca
peronei
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Tra:
medico e allenatore-preparatore
Come è avvenuto il trauma?
Quanto deve “stare fermo”?
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Riscaldamento, stretching, terreno, condizioni atmosferiche, materiali tecnici, allenamento specifico (ripetitività nel gesto, sovraccarico!)
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Eccessiva specificità per la forza → alterazione rapporto agonisti/antagonisti
Corsa eccessivamente prolungata
Modalità di esecuzioni di salto e velocità
Superfici di allenamento
Calzature inadatte
Scarso uso di esercizi di allungamento su strutture maggiormente deficitarie(nel calciatore il gastrosoleo, ischio-crurari, ileopsoas, medio glutei, adduttori, dorsali)
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Fattori di rischio: Misure di prevenzione:
Assenza o inadeguato riscaldamento (come qualità o durata)
Esercizi di riscaldamento generale e locale (stretching, corsa leggera, massaggio
Sovrallenamento o gare troppo ravvicinate
Programmazione adeguata sulla progressione dei carichi di lavoro, sulla distribuzione delle gare
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Fattori di rischio: Misure preventive:
Errori dietetici Sistematica idratazione-ristoro prima, durante e dopo la gara
Malattie intercorrenti, alterazioni elettrolitiche (Ca, Mg), utilizzo di sostanze dopanti (in particolare anabolizzanti)
Controlli periodici delle condizioni ematochimiche, conoscenza delle normative anti-doping e degli effetti lesivi
Conoscenza dei fattori costituzionali predisponenti (età, aumento della tensione muscolare, ecc…)
Programma di allenamento personalizzato (possibile nell’atletica, meno negli sport di squadra)
Alterazioni morfo-strutturali Correzioni posturali, utilizzo di ortesi
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Fattori di rischio: Misure preventive:
Alterazioni neuro-muscolari: squilibrio tra muscoli agonisti/antagonisti,scarsa coordinazione nel gesto atletico
Test di valutazione muscolare, correzione del gesto tecnico (video-tape, feed-back, ripetizione del gesto tecnico)
Fattori anatomici: particolari inserzioni muscolari ossee, muscoli fisiologicamente contratti, specificità delle fibre muscolari (tipo I o II)
Esercizi di allungamento attivo, specificità del lavoro di potenziamento
Materiali o terreni di allenamento inadatti (superfici dure o troppo elastiche)
Scelta delle calzature, scelta dei materiali
Fattori climatici (freddo, umidità, temperature elevate)
Riscaldamento, preparazione al clima, abbigliamento adatto all’allenamento
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TENS, LASER, U.S. , ONDE D’URTOTENS, LASER, U.S. , ONDE D’URTO
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MASSOTERAPIA, STRETCHING, MANIPOLAZIONI, ECC…
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POTENZIAMENTO ISOMETRICO,POTENZIAMENTO ISOMETRICO,
ELETTROSTIMOLAZIONE,ERGOMELETTROSTIMOLAZIONE,ERGOMETRI ISOCINETICI CHE CI ETRI ISOCINETICI CHE CI INDICANO:LA FORZA,IL LAVORO INDICANO:LA FORZA,IL LAVORO E LA MASSIMA POTENZAE LA MASSIMA POTENZA
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ESERCIZI DI EQUILIBRIO SU SUPERFICI INSTABILI, TAVOLETTE, ECC…
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ESERCIZI SU ERGOMETRI, CORSA ESERCIZI SU ERGOMETRI, CORSA O CYCLETTEO CYCLETTE
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ETA’ EVOLUTIVA DAI 6 AI 17 ANNIETA’ EVOLUTIVA DAI 6 AI 17 ANNI
ANOMALIE DI SVILUPPO TRA MUSCOLO E OSSOANOMALIE DI SVILUPPO TRA MUSCOLO E OSSO
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CRESCITA
Fattori genetici
60%
ATTIVITA’ FISICA E SPORT
FATTORI ENDOCRINI
ALIMENTAZIONEFATTORI AMBIENTALI
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CONSEGUENZE DELL’AUMENTO DI PESO NELL’ADOLESCENZA
• Negli USA il 25% dei bambini è obeso
• I bambini obesi diventeranno adulti obesi
• Comparsa in età adulta della s. metabolica cioè l’insieme di rischi cardiovascolari come ipertensione, ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia, alterazioni del metabolismo glucidico.
• Insorgenza precoce di osteoporosi
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CARICO MECCANICO ECCESSIVO
• MICROLESIONI• SOVRACCARICO CARTILAGINI DI
ACCRESCIMENTO• SALDATURA PRECOCE E RIDUZIONE
DELL’ACCRESCIMENTO DEFINITIVO• DETERMINANTE LA SOMMINISTRAZIONE DEI
CARICHI DI LAVORO(ANCHE TEMPORALE)• INCONGRUITA’ FRA ETA’ CRONOLOGICA E
BIOLOGICA
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IL MUSCOLO E’ RELATIVAMENTE
PIU’ CORTO
QUINDI TRAZIONE SULLE STRUTTURE ARTICOLARI
ES. ILEO- PSOAS → ADDUTTORI → PUBALGIA
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• Dolori di varia naturaDolori di varia natura
• Facile affaticabilità Facile affaticabilità
• ZoppiaZoppia
• Gonfiori Gonfiori
• Asimmetrie dei gesti tecnici o della corsaAsimmetrie dei gesti tecnici o della corsa
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- Caratteristica di ogni atletaCaratteristica di ogni atleta
- mobilità della colonnamobilità della colonna
- Forza muscolareForza muscolare
- Allineamento degli arti inferiori con il bacino, spalle, Allineamento degli arti inferiori con il bacino, spalle, ecc.ecc.
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Progressività negli esercizi, gradualità, individualità, evitare carichi unidirezionali variando gli esercizi, recuperi ampi per defaticamento, allenamento di compensazione anche di muscoli non specifici, potenziare la colonna vertebrale, stimolare le capacità coordinative e acrobatiche(capovolte, salti in ogni posizione, ecc…) e aerobiche.
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La “farmacia”Antinfiammatori ad az.topica e sistemica
Antidolorifici ad effetto rapido, antipiretici
Miorilassanti,antiemetici,antidiarroici
Guanti in lattice, mascherine per ventilazione
Cortisonici- valigetta “rianimatore”
Stecche per immobilizzazione
Disinfettanti jodati,cerotti,garze sterili,ghiaccio
Bendaggi per taping funzionali
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NOZIONI DEL 1° INTERVENTONOZIONI DEL 1° INTERVENTO
Da parte di tutti gli operatori dello sportDa parte di tutti gli operatori dello sport
• Dirigenti Dirigenti
• TecniciTecnici
• MassaggiatoriMassaggiatori
• PreparatoriPreparatori
• MagazzinieriMagazzinieri
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EMERGENZA
• Deterioramento delle funzioni generali dell’organismo con compromissione imminente delle funzioni vitali con pericolo per la vita tale da rendere necessario un intervento immediato con priorità assoluta
• Ripristinare le funzioni vitali
• ( manovre salva vita)
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URGENZA
• Evento acuto che comporta un rischio a breve termine potenzialmente in grado di mettere in pericolo di vita e tale da richiedere un intervento rapido ma comunque articolato
• Stato di massima allerta ma con più tempo per ragionare e organizzare gli aiuti
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1.1.SVENIMENTOSVENIMENTO
2.2.ASSENZA DI RESPIRO E POLSOASSENZA DI RESPIRO E POLSO
3.3.TRAUMI DELLA TESTA E DEL TRAUMI DELLA TESTA E DEL COLLOCOLLO
4.4.SOFFOCAMENTOSOFFOCAMENTO
5.5.FRATTURE,SANGUINAMENTOFRATTURE,SANGUINAMENTO
6.6.CONVULSIONICONVULSIONI
7.7.TRAUMI DELL’OCCHIOTRAUMI DELL’OCCHIO
8.8.IPOTERMIE, IPERTERMIEIPOTERMIE, IPERTERMIE
9.9.DOLORE TORACICODOLORE TORACICO
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!! Tenere in VITA in attesa di soccorsi professionali !!
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IMPORTANTE
• Capacità di valutare immediatamente le condizioni vitali
• Intervenire per correggere le cause scatenanti
• Mantenere la situazione stabile (limitarsi al minimo indispensabile)
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1° stepse la vittima non risponde
Aiuto! chiamate il 118!!!
Aiuto! chiamate il 118!!!
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2° step2° steplibera le vie aeree estendendo il capolibera le vie aeree estendendo il capo
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3° stepsolleva la mandibola per impedire che la
lingua cada indietro ostruendo le vie aeree, controlla il polso carotideo
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4° stepguarda,ascolta e senti se respira
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MANOVRE
42
MANOVRE
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Manovra di Heimlich
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Valutare la coscienza…è cosciente?
Rivalutare il polso dopo 1 minuto (4 cicli) e successivamente ogni 3 minuti (12 cicli)
Valutare il respiro…respira?
Valutare il circolo…c’è polso?
Iniziare la CTEProseguire con cicli di vent/compr.
2/30 sempre
Continuare a ventilare se respiro assente(12-16 atti/minuto)
Praticare 2 insufflazioni
Mantenere pervie le vie aereePLS
Allertare la COPosizionare la vittima, scoprire il torace
Garantire la pervietà delle vie aeree
Controllare le funzioni vitali SI
SI
SI
NO
NO
NO
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TEMPI
MorteMorte
Ore/giorniOre/giorni Giorni/settimaneGiorni/settimane MinutiMinuti