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10 NOVEMBRE 2006: PRIMA CONFERENZA DEI …...Ospedaliera introducendo la nuova riorganizzazione...

Date post: 13-Aug-2020
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P E R I O D I CO D I N F O R M A Z I O N E D E L L’A Z I E N DA O S P E DA L I E R O - U N I V E R S I TA R I A D I F E R R A R A Il 2006 è stato un anno cardine sotto molti aspetti. Innanzi tutto c’è stata la consegna del cantiere alla ditta che si è aggiudicata l’appalto per la costruzione del nuovo S. Anna a Cona. Un passo importantissimo per la nostra Azienda, compiuto a seguito della programmazione delle sedi ospedaliere, in cui si sono decisi i servizi che rimarranno nella sede attuale e quali si trasferiranno al polo di Cona. La Prima Conferenza dei Servizi dell’Azienda Ospedaliero-Univer- sitaria, la quale ha visto la partecipa- zione del mondo istituzionale della città e della provincia, oltre alla presenza dell’associazionismo locale e della parte sindacale, è stato un momento di dialogo, ma anche una fase di approfondimento delle tante tematiche presenti in una grande Azienda come la nostra. Tra i punti salienti trattati nella giornata quello della presentazione della nuova organizzazione dei Dipartimenti, approvata dal Collegio di Direzione che sarà operativa dai prossimi mesi. Inoltre, per il biennio 2006-07 è stato messo in atto anche un piano di investimenti per l’attrezzatura e l’edilizia del S. Anna, per un am- montare complessivo di 30 milioni di euro. Risultati positivi anche sotto il punto di vista della riorganizzazione del personale infermieristico: c’è stato l’accordo sulla nuova turnistica, sono state assunti 50 nuovi operatori e ci si è fatti carico dei problemi riguardanti i contratti atipici. Da segnalare, inoltre, una più consolidata collaborazione fra il S. Anna e l’Università degli Studi di Ferrara, che si andrà concretizzando nel corso del 2007. Quello in cui siamo entrati è un anno davvero importante per il futuro dell’Azienda Ospedaliero-Universita- ria di Ferrara. Assisteremo alla ripresa dei lavori nel cantiere del polo di Cona, grazie al lavoro dei nostri tecnici, all’impegno profuso dall’Am- ministrazione Comunale di Ferrara e alla volontà di Seg.Este, il Consorzio di imprese che gestirà l’appalto di costruzione del nuovo ospedale. Il mio augurio è rivolto prima di tutto ai dipendenti del S. Anna e ai miei più stretti collaboratori, grazie ai quali è stato possibile realizzare progetti importanti per tutta la città; infine, un grazie alle istituzioni cittadine per aver creduto nell’operato di questa Azienda. Riccardo Baldi Direttore Generale Editoriale SOMMARIO LA PRIMA CONFERENZA DEI SERVIZI 2 CONA: SI ENTRA NELLA FASE OPERATIVA 2 QUALITÀ E ACCREDITAMENTO 3 ORGANIZZAZIONE E SANITÀ 4-5 IL NUOVO LABORATORIO ANALISI 5 CLAUSER E FERRARI PRESIDENTI 6-7 A LIVELLO EUROPEO UNO SPAZIO PER GLI ADOLESCENTI 8 SOLIDARIETÀ IN CHIRURGIA PEDIATRICA 9 IL CENTRO PER I DISTURBI ALIMENTARI 9 TECNOLOGIA E INNOVAZIONE 10-11 L’ALBUM DEL S. ANNA 12 3 GENNAIO A lato: Conferenza dei Servizi - tavolo dei relatori. Segue a pag. 2 Si è svolta lo scorso 10 novembre nella prestigiosa sala del Ridotto del Teatro Comunale, la Prima Conferenza dei Servizi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. È stata un’occasione importante di incontro e confronto tra le diverse componenti aziendali e le istituzioni locali davanti a un nutrito pubblico di stakeholder interni ed esterni. Sindaci e assessori alla Sanità dei Comuni della provincia, direttori, dirigenti amministrativi, rappresentanti dell’Azienda USL di Ferrara hanno occupato i locali adiacenti al Teatro Comunale fin dalla mattina presto ascoltando, per la prima volta, dall’insediamento tutta la dirigenza aziendale. All’apertura e ai saluti del Direttore Generale Riccardo Baldi sono seguiti gli interventi del Presidente della Provincia, Pier Giorgio Dall’Acqua, del Sindaco del Comune di Ferrara, Gaetano Sateriale, del Magnifico Rettore dell’Università di Ferrara, Patrizio Bianchi, il preside della Facoltà di Medicina Adolfo Sebastiani. Ha chiuso la prima parte dell’intensa mattinata, Giovanna Riccipetitoni, presidente del Comitato di Indirizzo che ne ha presentato i nuovi componenti, gli scopi e gli obiettivi posti in relazione a tutti i cambiamenti in atto nell’Azienda Ospedaliero- Universitaria, soffermandosi sul valore strategico del nuovo polo di Cona e della riconversione degli spazi di Corso Giovecca. 10 NOVEMBRE 2006: PRIMA CONFERENZA DEI SERVIZI
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Page 1: 10 NOVEMBRE 2006: PRIMA CONFERENZA DEI …...Ospedaliera introducendo la nuova riorganizzazione dipartimentale, le infrastrutture in fase di ampliamento per quanto riguarda la ricerca

P E R I O D I C O D ’ I N F O R M A Z I O N E D E L L ’ A Z I E N D A O S P E D A L I E R O - U N I V E R S I T A R I A D I F E R R A R A

Il 2006 è stato un anno cardine sottomolti aspetti. Innanzi tutto c’è statala consegna del cantiere alla dittache si è aggiudicata l’appalto per lacostruzione del nuovo S. Anna a Cona.

Un passo importantissimo per lanostra Azienda, compiuto a seguito

della programmazione delle sediospedaliere, in cui si sono decisi i serviziche rimarranno nella sede attuale equali si trasferiranno al polo di Cona.

La Prima Conferenza dei Servizidell’Azienda Ospedaliero-Univer-sitaria, la quale ha visto la partecipa-zione del mondo istituzionale dellacittà e della provincia, oltre allapresenza dell’associazionismo localee della parte sindacale, è stato unmomento di dialogo, ma anche unafase di approfondimento delle tantetematiche presenti in una grandeAzienda come la nostra. Tra i punti

salienti trattati nella giornata quellodella presentazione della nuovaorganizzazione dei Dipartimenti,approvata dal Collegio di Direzioneche sarà operativa dai prossimi mesi.

Inoltre, per il biennio 2006-07 èstato messo in atto anche un pianodi investimenti per l’attrezzaturae l’edilizia del S. Anna, per un am-montare complessivo di 30 milioni dieuro. Risultati positivi anche sotto ilpunto di vista della riorganizzazionedel personale infermieristico: c’è statol’accordo sulla nuova turnistica,sono state assunti 50 nuovi operatori

e ci si è fatti carico dei problemiriguardanti i contratti atipici.

Da segnalare, inoltre, una piùconsolidata collaborazione fra ilS. Anna e l’Università degli Studi diFerrara, che si andrà concretizzandonel corso del 2007.

Quello in cui siamo entrati è unanno davvero importante per il futurodell’Azienda Ospedaliero-Universita-ria di Ferrara. Assisteremo alla ripresadei lavori nel cantiere del polo di Cona,grazie al lavoro dei nostri tecnici,al l ’ impegno profuso dall ’Am-ministrazione Comunale di Ferrara e

alla volontà di Seg.Este, il Consorziodi imprese che gestirà l’appalto dicostruzione del nuovo ospedale.

Il mio augurio è rivolto prima ditutto ai dipendenti del S. Anna e aimiei più stretti collaboratori, grazie aiquali è stato possibile realizzareprogetti importanti per tutta la città;infine, un grazie alle istituzionicittadine per aver creduto nell’operatodi questa Azienda.

Riccardo BaldiDirettore Generale

Editoriale

S O M M A R I OLA PRIMA CONFERENZA DEI SERVIZI 2CONA: SI ENTRA NELLA FASE OPERATIVA 2QUALITÀ E ACCREDITAMENTO 3ORGANIZZAZIONE E SANITÀ 4-5IL NUOVO LABORATORIO ANALISI 5CLAUSER E FERRARI PRESIDENTI 6-7A LIVELLO EUROPEO

UNO SPAZIO PER GLI ADOLESCENTI 8SOLIDARIETÀ IN CHIRURGIA PEDIATRICA 9IL CENTRO PER I DISTURBI ALIMENTARI 9TECNOLOGIA E INNOVAZIONE 10-11L’ALBUM DEL S. ANNA 12

3GENNAIO

A lato: Conferenza dei Servizi - tavolo dei relatori.

Segue a pag. 2

Si è svolta lo scorso 10 novembrenella prestigiosa sala del Ridotto delTeatro Comunale, la PrimaConferenza dei Servizi dell’AziendaOspedaliero-Universitaria di Ferrara.È stata un’occasione importantedi incontro e confronto tra le diversecomponenti aziendali e leistituzioni locali davanti a unnutrito pubblico di stakeholderinterni ed esterni.Sindaci e assessori alla Sanità deiComuni della provincia, direttori,dirigenti amministrativi,rappresentanti dell’Azienda USL diFerrara hanno occupato i localiadiacenti al Teatro Comunale findalla mattina presto ascoltando, perla prima volta, dall’insediamentotutta la dirigenza aziendale.

All’apertura e ai saluti del DirettoreGenerale Riccardo Baldi sono seguitigli interventi del Presidente dellaProvincia, Pier Giorgio Dall’Acqua,del Sindaco del Comune di Ferrara,Gaetano Sateriale, del MagnificoRettore dell’Università di Ferrara,

Patrizio Bianchi, il preside dellaFacoltà di Medicina AdolfoSebastiani. Ha chiuso la prima partedell’intensa mattinata, GiovannaRiccipetitoni, presidente delComitato di Indirizzo che ne hapresentato i nuovi componenti,

gli scopi e gli obiettivi posti inrelazione a tutti i cambiamenti inatto nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, soffermandosi sulvalore strategico del nuovo polodi Cona e della riconversione deglispazi di Corso Giovecca.

10 NOVEMBRE 2006:PRIMA CONFERENZADEI SERVIZI

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Lo scorso 7 novembre il Direttore Generale dell’AziendaOspedaliero-Universitaria, Riccardo Baldi (assiemealla “squadra” aziendale di responsabili e tecnici cheopera su Cona), il sindaco Gaetano Sateriale e ilresponsabile della Prog.Este, Ruben Saetti, si sonoincontrati per firmare la convezione-contratto con lesocietà vincitrici dell’appalto.In quell’occasione è stato fatto il punto sulleimportanti novità che riguardano la costruzione delnuovo ospedale dei ferraresi: il Direttore Generale haevidenziato qualche numero in grado di dare un’ideadell’importanza che ricopre questo progetto perFerrara e per la sua provincia: “si tratta di 170milametri quadrati – ha messo in evidenza Baldi - datrasformare, un costo a carico dell’Azienda ospedalieradi 96.9 milioni di euro, altri 42 milioni che sarannospesi dalle imprese, una parte delle quali gestirà i

servizi no core per 30 anni con un introito di 23.6milioni di euro.Il S. Anna dovrà sostenere, inoltre, un costosupplementare per l’adeguamento anti-sismico,previsto dalla nuova normativa, “un lavoro – haprecisato Saetti – molto complesso e non ancoraquantificato a livello economico“.Si è poi parlato anche di Università (“per ricavare glispazi didattici – ha riferito il Direttore Baldi – sarannonecessari fondi per i quali abbiamo già contattato ilmondo bancario ferrarese) e anche dell’acquisto diattrezzature della diagnostica per immagini, il cuicosto è però già incluso nel piano finanziario.Sul finale dell’incontro c’è stata un’importanteassicurazione che è venuta proprio dal presidente diProg.Este: “il contratto – ha messo in rilevo Saetti –induce a consegnare i lavori il prima possibile”.

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IN PRIMO PIANO

DOPO LA FIRMA DEL CONTRATTOSI ENTRA NELLA FASE OPERATIVA

CONA: IL CANTIERE E I LAVORI

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Riccardo Baldi e Gaetano Sateriale al momento della sigla del contratto

Durante il suo intervento Riccardo Baldi, DirettoreGenerale ha fatto una panoramica sull’AziendaOspedaliera introducendo la nuova riorganizzazionedipartimentale, le infrastrutture in fase diampliamento per quanto riguarda la ricerca e leinnovazioni, la creazione di un Comitato etico unicoper tutta la provincia di Ferrara e il nuovo assettotecnico amministrativo e di staff. Ha proseguito conl’illustrazione dei dati e degli obiettivi dellaprogrammazione sanitaria. Non ha tralasciato diindicare le sinergie in atto con l’Azienda USL. Puntosaliente della relazione è stata la descrizione dellaprogrammazione degli investimenti e delledestinazioni dei locali attualmente e in futuro adisposizione del S. Anna, protagonisti ovviamentela nuova sede a Cona, ma anche le risorse adisposizione per il personale.L’intervento del Direttore Sanitario, Davide Fabbri,si è concentrato sulle tappe che porteranno altrasferimento a Cona, in modo particolare l’impegnoa seguire tutte le fasi della costruzione del nuovoospedale, “è importante impostare fin da subitouna nuova organizzazione dipartimentale chemeglio si possa integrare con l’esigenze strutturalie preparare una nuova dirigenza medica eassistenziale” (per approfondimenti vedi pag.4 ndr).È stata poi la volta del Direttore AmministrativoAdriano Grassi, il quale ha ripreso la descrizione dellariorganizzazione aziendale che coinvolge tutti a

livello strutturale, per laridefinizione dei ruoli edella politica delpersonale, nonché tuttala gestione per processi apartire da una maggioree auspicata integrazionecon l’Università di Ferrarae un ampliamento delleattività con l’Azienda USL.Ha toccato, infine, unargomento complessocome quello dellacollaborazione con l’areavasta Bologna-Ferrara perquanto riguardal’acquisizioni di beni, letematiche comuni sulle politiche e l’amministrazionedel personale e la pianificazione dell’impiego dellegrandi tecnologie.La Prof.ssa Maria Rosaria Tola, Direttore delDipartimento di Neuroscienze, ha fatto un quadrosul contesto epidemiologico nel quale si trova aoperare, ha esposto i principi guida che sottostannoall’attività dipartimentale sottolineando l’importanzadella formazione, del confronto tra professionisti edi una cultura indirizzata all’innovazione e almiglioramento; in chiusura una riflessionesull’importante esperienza dell’accreditamento.

Matilde Battaglia ha spiegato il ruolo della DirezioneTecnico assistenziale della quale è Responsabile,sottolineandone l’importanza nella gestione evalorizzazione di molteplici figure professionalicon competenze sempre più specifiche che operanoin sinergia in una struttura complessa quale è ilS. Anna. (per approfondimenti vedi pag.5 ndr)Sono seguiti gli interventi di Giuseppina Caroselli,presidente del Comitato Consultivo Misto e diPierluigi Api, Segretario aziendale Anaao AssomedIn chiusura è stato il turno di Cristiano Zagattiin qualità di coordiantore RSU aziendale.

LA DIREZIONE GENERALEINCONTRA ISTITUZIONI E DIPENDENTI

PRIMA CONFERENZADEI SERVIZI DELL’AZIENDAOSPEDALIERO-UNIVERSITARIAUna riflessione a 360° su tutte le componentiaziendali e sul futuro di Cona

Segue da pag. 1

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INTERVISTAA CATIA CREPALDIRESPONSABILE ASSISTENZIALEDEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA

Che cosa ha significato per Leil’esperienza dell’accreditamento sia nellafase della preparazione che nel momentostesso della visita ispettiva?In generale il processo dell’accredi-tamento ha rappresentato un’occasionedi crescita in termini di conoscenza edentusiasmo, soprattutto nella faseiniziale. Il processo di accreditamentorichiede la produzione di numerosidocumenti e quindi offre l’opportunitàdi cercare informazioni e di conseguenzadi accrescere le proprie conoscenzeprofessionali.

Quali difficoltà avete incontrato?Ci sono stati momenti di ansia einsicurezza, soprattutto nella fase finale,poiché non sempre era chiaro capirequale materiale si doveva produrre.Gli operatori della sanità, in genere,lavorano molto, ma scrivono poco; noneravamo abituati a mettere sempre periscritto tutto ciò che facciamo e, diconseguenza, abbiamo incontratoqualche difficoltà.

Come avete vissuto il giorno della visitaispettiva?La visita ispettiva ha creato in tutti noilo stesso stato d’animo che creaqualunque altro tipo di esame, ma devod i re c h e i co m p o n e nt i d e l l aCommissione hanno saputo rapportarsicon noi in modo estremamente correttoe cordiale.

Rispetto al suo ruolo specifico qualicontributi ha potuto dare?Durante quel periodo è avvenuto ilcambio del Direttore di Dipartimento equesto ha implicato un maggiorimpegno da parte mia per la stesura delm a n u a l e d i p a r t i m e nt a l e , n o npotendomi dedicare come avrei volutoal suppor to nei confronti deiCoordinatori delle singole unitàoperative.

Come è stato il rapporto con i colleghi,in modo particolare nelle fasi critiche?C’è stato comunque sempre un fortespirito di collaborazione fra di noi,soprattutto nella fase finale quandoc’era frenesia e timore di non riuscirea completare il lavoro in manieraadeguata. Alcuni infermieri hannolavorato molto per l’accreditamento,anche fuori dal loro orario di lavoro e

sono molto orgogliosa dell’impegno chehanno manifestato, del materiale chehanno prodotto, e soprattutto dellaco m p e t e n za e p ro fe s s i o n a l i t àdimostrata di fronte alla Commissione.

Quali sono stati i maggiori benefici?Sicuramente ne è valsa la pena!Tutte le esperienze di questo tipolasciano qualcosa perché non solo sonol’occasione per conoscere meglio lepersone con cui si lavora, ma dannoanche l’opportunità di confrontarsi conaltre figure professionali, di conoscerele loro idee e le loro problematiche chep r i m a s i c o n o s c e v a n o s o l omarginalmente.Inoltre è stata un’occasione per impararee approfondire molti aspetti del mio

lavoro.Quali sono stati gli aspetti più critici?L’aspetto critico è dato dal fatto che tuttinoi continuavamo a svolgere le nostrequotidiane attività e contempo-raneamente ci occupavamo dell’accredi-tamento, quindi siamo partiti un po’ arilento per dare poi una brusca accele-rata verso la fine; lavorando piùgradatamente avemmo probabilmenteraccolto frutti maggiori rispetto al lavorosvolto.

Che insegnamenti ha potuto trarreda quest’esperienza?Se dovessi ripetere oggi quella stessaesperienza cercherei di sfruttare almeglio e fin dal primo giorno il tempoa disposizione.

INTERVISTAAL DOTT. CARLO DANIELEDIRETTORE DELL’ UNITÀ OPERATIVADI UROLOGIAE ALLA DOTT.SSA LORELLA SPISANIMEDICO DI UROLOGIA

Come avete vissuto la fase dipreparazione che ha portato alla visitadell’accreditamento?La procedura che ha portato all’accre-ditamento è stata lunga e articolata, haimplicato principalmente due aspettiuno di tipo soggettivo, ovvero l’interessee la crescita personale dal punto di vistaprofessionale e un aspetto più generaleche riguarda tutto l’ospedale in quantol’accreditamento è stato fortementevoluto da tutti in quanto validazionedelle capacità professionali e del lavorodell’Unità Operativa.

Quali difficoltà avete incontrato?È stato difficile affiancare il lavoro dichirurgia a quello di organizzazionedella nuova prassi richiesta.Questo è stato possibile grazie all’ap-poggio del team su cui parte del lavoroin sala operatoria è ricaduto.

Ci sono state periodiche riunioniaffinché tutti fossero informati di ogninovità e venisse condiviso il lavorosvolto.

Quali sono stati gli aspetti più critici?In modo particolare non sempre è statofacile conciliare due tipi attività cosìdiverse, quello dell’attività chirurgica equella dell’analisi, dell’elaborazione estesura del manuale che richiede unlinguaggio apposito.

Come avete vissuto il giorno della visitaispettiva?Il carico di lavoro che ha preceduto lavisita è stato molto, ma il giornodell’ispezione sapevamo di esserepronti. La giornata è stata moltosoddisfacente, in quanto da subito èstato espresso un giudizio davveropositivo: è stato certificato un’attivitàche era iniziato già anni prima, e glielogi della commissione andavanoproprio in questa direzione.

Rispetto al suo ruolo specifico qualicontributi ha potuto dare e che cosa haricevuto?È stato un momento prima di crescitae poi di grande gratificazione non solopersonale, ma per tutto il team, senzalo sforzo di tutti non sarebbe statopossibile raggiungere questi importantirisultati.In modo particolare è stato prezioso ilcoinvolgimento dei 3 coordinatoriinfermieristici Antonella BeatriceMalaguti (degenza e Day Hospital),Anna Moretti (Sala Operatoria), LorellaMorelli (ambulatori).

Quali sono stati i maggiori benefici?Grazie all’accreditamento ci si è resitutti meglio conto di tutte le procedure.

Che insegnamenti ha potuto trarre daquest’esperienza?Questo lavoro è un buon punto dipartenza per il futuro, per le prossimevisite ispettive saremo più preparati eil lavoro sarà meno impegnativo.Bisognerà naturalmente tenersiaggiornati.

Accreditamento: un lavoro quotidianoche necessita il coinvolgimentodi tutto il Dipartimento

QUALITÀ EACCREDITAMENTO

CONTINUIAMO LE INTERVISTE AD ALCUNE FIGURE PROFESSIONALI CHE SONO STATE

IMPEGNATE IN PRIMA PERSONA NELL’ATTIVITÀ DI ACCREDITAMENTO DEL

DIPARTIMENTO IN CUI LAVORANO. DOPO AVER CONOSCIUTO L’ESPERIENZA DEI

DIPARTIMENTI DI NEUROSCIENZE APPLICATE ALLA CLINICA E DI MEDICINA

RIABILITATIVA, APPROFONDIAMO COME È STATO VISSUTO L’ACCREDITAMENTO

NEL DIPARTIMENTO CHIRURGICO E NEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA.

Dott. Carlo Daniele Dott.ssa Lorella Spisani

LE PROSSIME TAPPE DELL’ACCREDITAMENTOEcco il calendario secondo le priorità stabilite dalla Regione Emilia-Romagna:

maggio 2007 prima visita ispettiva per il Dip. Riproduzione e Accrescimento,I° semestre 2008 prima visita ispettiva per il futuro Dip. Diagnostica per Immaginie Medicina di Laboratorio.

II° semestre 2008 e I° semestre 2009 i quattro Dipartimenti finora visitati sarannooggetto di valutazione, a distanza di tre anni dalla prima visita.

Fra il II° semestre 2008 e la fine del 2009 tutti i restanti Dipartimenti dovrannoessere accreditati.

Per informazioni: [email protected]

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Incontriamo il Direttore Sanitario DavideFabbri per entrare nello specifico della nuovaorganizzazione che è stata annunciatadurante la Conferenza dei Servizi.

Quali sono le novità più rilevanti?La nuova organizzazione non può che partire dallaconferma del modello dipartimentale che da anni èin atto nella nostra azienda e che rappresenta ormaiun punto saliente della storia e dell’esperienza delS. Anna. Le Unità Operative sono state accorpateprincipalmente alla luce della futura allocazione nelnuovo polo ospedaliero di Cona.Si passa inoltre dai Dipartimenti Misti con missionprevalentemente assistenziale ai Dipartimenti adAttività Integrata (DAI) che coniugano assistenza,ricerca, didattica e formazione.Alcuni di questi Dipartimenti, inoltre, sono suddivisiin Settori che raggruppano Unità Operative con

particolari affinità, come ad esempio il Settoredell’Onco-Ematologia nel Dip. Medico Specialistico oil Settore Apparato Cardio-Respiratorio nel Dip. diEmergenza, allo scopo di valorizzare l’unitarietàassistenziale.

Nella nuova organizzazione è prevista anche lacreazione di aree aziendali funzionali. Cosa si intendeper Area Funzionale?I dipartimenti sono stati costruiti secondo una logicaclinica e assistenziale. Ciò non toglie che i percorsi ele esigenze sanitarie siano talmente varie darichiedere collaborazioni tra unità operative, servizie funzioni comprese in Dipartimenti diversi.Ecco che allora tramite le AAF (Aree AziendaliFunzionali) creiamo le condizione perché questenecessarie integrazioni siano definite e valutate peri risultati che raggiungono.Alcuni esempi possono essere l’area dell’Oncologiae quella delle Alte Tecnologie.

Quando entrerà in vigore la nuova organizzazione?La nuova strutturazione dei DAI è stata già approvatadal Collegio di Direzione. Prevedo che all’inizio del2007 saremo pronti con l’elezione dei Comitati diDipartimento e la successiva convocazione degli stessiper nominare i nuovi Direttori dei dipartimentali.

Oltre alla diversa distribuzione delle U.O. neiDipartimenti quali cambiamenti avverranno a livelloprofessionale?Con questa nuova assetto ci aspettiamo una miglioreorganizzazione del lavoro.

Cosa cambia per i cittadini?È ovvio che ogni novità deve tendere, in ultima analisi,proprio al potenziamento dell’assistenza al paziente.Un miglioramento dell’organizzazione del lavoro peri medici e gli operatori dell’ospedale avrà neces-sariamente una ripercussione positiva sul servizioofferto ai cittadini.

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ORGANIZZAZIONEE SANITÀ

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UNA NUOVAORGANIZZAZIONEDIPARTIMENTALEI NUOVI DIPARTIMENTI AD ATTIVITÀ INTEGRATA

Il DirettoreSanitario,Davide Fabbri

RIPORTIAMO QUI DI SEGUITO L’ELENCO DELLE UNITÀ OPERATIVEE DEI MODULI DIPARTIMENTALI DIVISI NEI DIPARTIMENTI DI CUI FARANNO PARTE.

DIP. MEDICO

DIP. RIPRODUZIONEE ACCRESCIMENTO

Unità Operative:Medicina Interna UniversitariaMedicina Interna OspedalieraGastroenterologiaMalattie InfettiveGeriatriaModuli Dipartimentali:Ecografia InterventistivaMedicina Alta RotazioneCIADiagnostica VascolareEndoscopia DigestivaDay Hospital Internistico

Unità Operative:Pediatria OspedalieraPediatria UniversitariaChirurgia PediatricaNeonatologia e Ter In. NeonataleOstetricia e GinecologiaGenetica MedicaModuli Dipartimentali:Ter. Int. Neonatale e Pediatrica

DIP. MEDICO SPECIALISTICO

DIP. DELL’EMERGENZA

Settore Medicina SpecialisticaUnità Operative:ReumatologiaEndocrinologiaDiabetologiaDermatologiaNefrologiaModuli Dipartimentali:Dietologia clinica

Settore Onco-EmatologiaUnità Operative:OncologiaEmatologiaModuli Dipartimentali:Fisiopatologia Coagulazione

Settore EmergenzaUnità Operative:Anestesia e Rianimazione Osp.Anestesia e Rianimazione Uni.Medicina d’UrgenzaOrtopedia

Settore App. Cardio RespiratorioUnità Operative:CardiologiaPneumologiaFisiopatologia RespiratoriaModuli Dipartimentali:Emodinamica

DIP. CHIRURGICO

DIP. NEUROSCIENZE /RIABILITAZIONE

Unità Operative:Clinica ChirurgicaChirurgia GeneraleChirurgia VascolareChirurgia PlasticaUrologiaModuli Dipartimentali:Chirurgia ToracicaChirurgia Generale, Centro di Senologia

Settore NeuroscienzeUnità Operative:NeurologiaClinica NeurologicaNeuroradiologiaNeurochirurgiaPsichiatriaModuli Dipartimentali:Neurofisiologia

Settore RiabilitazioneUnità Operative:UMRUGCModuli Dipartimentali:Attività ambulatorialeRiabilitazione Cardiologica

DIP. CHIRURGICO SPECIALISTICO

DIP. DIAGNOSTICA PER IMMAGINEE MEDICINA DI LABORATORIO

Unità Operative:O.R.L.AudiologiaMaxillo-faccialeOculisticaModuli Dipartimentali:Odontoiatria

Settore Diagnostica per immaginiUnità Operative:Radiologia UniversitariaRadiologia OspedalieraMedicina NucleareRadioterapia

Settore Medicina di LaboratorioUnità Operative:Anatomia patologiaLaboratorio AnalisiServizio TrasfusionaleModuli Dipartimentali:MicrobiologiaDiagnostica Citopatologica

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UN CENTRO ALL’AVANGUARDIA PER UN’ASSISTENZA PIÙ SNELLA

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IL NUOVOLABORATORIO ANALISI

ORGANIZZAZIONEE SANITÀ

Il laboratorio analisiIl nuovo laboratorio analisi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara è in grado di gestire in manieratotalmente automatica 1.600 campioni per ora afronte di un lavoro giornaliero di circa 5.500 prove-nienti da tutta la provincia di Ferrara.Si tratta di una realizzazione unica in Italia perpotenza e qualità del servizio: a pieno regimel’Ospedale S. Anna gestirà uno strumento d’eccellenzasia per il tipo di apparecchiature sia per larivoluzionaria struttura organizzativa garantita dalprogetto Sole.

Il progetto SoleIntende realizzare una rete che integri a livelloprovinciale il lavoro dei medici di medicina generale,dei pediatri di libera scelta con i presidi territoriali eospedalieri. In questo modo si vuole semplificare evelocizzare la relazione tra cittadino e servizi sanitari.I medici di medicina generale e i pediatri diventanoil punto di attivazione e di riferimento clinico.Al paziente basterà recarsi dal medico per averecontemporaneamente la prescrizione e laprenotazione degli esami da effettuare. Una voltaeseguito il prelievo i risultati delle analisi verrannoautomaticamente inviate al medico di base,riducendo in modo consistente l’impegno delpaziente che verrà richiamato dal medico solo in casodi necessità.

I vantaggiMiglioramento dei processi di comunicazione tra imedici di medicina generale/pediatri di libera sceltae i medici specialisti territoriali e ospedalieri.Facilitazione nella definizione e gestione deipercorsi diagnostici.Riduzione degli adempimenti burocratici sia per imedici sia per i cittadini.Disponibilità in tempo reale delle informazionisanitarie in formato elettronico (prestazioni, ricette,referti, cartelle cliniche, ricoveri).Standardizzazione delle codifiche a livello regionale.

Razionalizzazione e omogeneizzazione dei sistemiinformativi aziendali.

Come funziona?Il nuovo Laboratorio Analisi è dotato di attrezzaturaspecifica e all’avanguardia che comprende:Una robotizzazione avanzata delle accettazioni deicampioni biologici dei Reparti Ospedalieri e dei Centriprelievo esterni; siamo ora in grado di accettare,smistare e archiviare in maniera automatica etracciata un volume di 1.600 campioni/ora su unaquantità di circa 5.500 campioni giornalieri.Una robotizzazione spinta della fase preanalitica chepermette la distribuzione delle provette alle singolefiliere analitiche; questa apparecchiatura è la piùcomplessa in Italia.Una piattaforma informatica intraospedalieraintegrabile in un network informatico provincialeche permette l’omogeneizzazione dei dati in ununico sistema informatico globale.Il consolidamento intraziendale è garantito da duelinee parallele che permettono di completare in 7ore tutti gli esami interni ed esterni di tutta laprovincia. Su queste linee si possono svolgere 130tipi di analisi diverse con la stessa provetta.Consolidamento interaziendale provinciale, con laconcentrazione nell’Azienda di tutti gli esami dispecialistica di 2° e 3° livello della provincia.

Il nuovo laboratorio analisi.

La Direzione Assistenziale è una strutturaorganizzativa che offre a tutti i professionistidelle aree sanitarie (Infermieri, Ostetriche,Tecnici sanitari e Terapisti della riabilitazione)l’opportunità di occupare spazi di responsabi-lità e di agire in piena autonomia rispetto alleprestazioni di propria competenza.La tendenza nella nostra Azienda è sempre piùquella ispirata a una forte integrazione epartecipazione di tutte le professioni, anche informa autonoma, ai vari livelli direzionaligestionali nonché alle fasi di produzione di benie servizi.Gli assetti organizzativi delle strutture sanitariesi sono preparati, in questi anni, a far fronte adambienti sempre più complessi.Anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria diFerrara si sta conformando a questa necessitàattraverso il decentramento di poteri decisionalie di responsabilità che richiedono ilcoinvolgimento di tutte le professionalitàpresenti per rendere immediatamentedisponibili sia competenze che soluzioniorganizzative a favore di una cittadinanzasempre più informata e coinvolta in tema didiritto alla salute.La struttura organizzativa implica dei valorie delle strategie aziendali che configuranoun’organizzazione moderna a rete nelle qualei nodi rappresentano gli attori e i fili checollegano i nodi “le relazioni di interdipendenza”tra gli attori stessi.La competenza distintiva può essere identificataper tutti i profili di ruolo e per tutte le professioni.Nel percorso assistenziale la differenza di ruolotra il Professionista Sanitario, Il Coordinatoreed il Dirigente, si concretizza attraversol’espressione della competenza distintiva.La competenza distintiva del ProfessionistaSanitario è la presa in carico assistenziale, peril coordinatore è la presa in carico organizzativa;per il Dirigente è la presa in carico dellacomplessità, dello sviluppo professionale eorganizzativo.Le professioni sanitarie che fanno riferimentoalla Direzione Assistenziale aziendale,partecipano ampiamente al funzionamentodell’organizzazione contribuendo all’equilibriodelle diverse parti del sistema.Ed è proprio questa consapevolezza dicondividere un risultato comune che genera lamotivazione dei professionisti a partecipare,dando corpo a sinergie di successo e di scopo ealimentando il lavoro di squadra.La complessità dei problemi che devono essereaffrontati da ora al Nuovo Polo Ospedalierodi Cona richiedono sviluppo e miglioramentocontinuo che vengono ottenuti attraversol’intelligenza collettiva dei professionisti,la capacità e sensibilità organizzativa alcambiamento, di cui la Direzione Assistenzialesi propone come una delle parti attive.

Matilde Battaglia

La direzioneassistenzialeUn ruolo attivo e dinamiconella gestione aziendale

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SPECIALE

C H I RU RGIA MAXI LLO-FAC

I PRESIDENTI DELLE SOCIETÀ EU

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Interviste a Luigi Claus

Cosa significa per Lei diventare presidente dellaSocietà europea di Chirurgia Cranio Maxillo-Facciale?L’essere diventato Presidente della Società Europeadi Chirurgia Cranio Maxillo-Facciale rappresentauna tappa molto importante e molto ambita nelladisciplina in campo Europeo. Questo perché èl’incarico più alto che possa avere un ChirurgoMaxillo-Facciale e rappresenta la “consacrazione”di un Comitato Esecutivo formato da eminentiChirurghi Cranio Maxillo-Facciali.È un incarico molto importante in quanto dato forseper la prima volta a un Medico Ospedaliero e nonUniversitario, a trentanni dal 1976, il secondo inItalia (il primo è stato il Prof. Camillo Curioni, mioMaestro).Il mio compito è di guidare e organizzare la ChirurgiaCranio Maxillo-Facciale in tutta Europa con incarichianche di tipo Internazionale. Per me la Presidenzanon rappresenta un punto di arrivo, ma un puntodi partenza con il quale indirizzare i colleghi europei.

Che valore ha questo incarico per il nostro ospedalee per la città di Ferrara?L’importanza di questo incarico per il nostroOspedale e per Ferrara è di notevole impatto.L’essere Presidente (la Presidenza dura due anni 2006- 2008 con comunque prolungamento dell’incaricofino al 2010 come Past President) comprende il fattoche l’Ospedale di Ferrara e la città stessa vengonoidentificati come leader in Italia e in Europa.Per Ferrara, piccola città, rappresenta sicuramenteun evento prestigioso anche per la cittadinanza inquanto il Presidente viene anche riconosciuto perla sua attività Chirurgica oltre che Scientifica.È da sottolineare anche che il Centro da me direttoha rapporti di scambio culturale con tutta Europae Chirurghi di tutta Europa vengono a frequentarel’Unità Operativa.La Chirurgia Maxillo-Facciale di Ferrara ha ancherapporti da circa 15 anni (da quando ero ancora aVicenza) con l’Università di Amiens il cui DirettoreProf. Bernard Devauchelle è stato il primo al mondoa eseguire un trapianto di faccia parziale.La nostra amicizia si è consolidata anche dal fattoche la prima Conferenza dopo il trapianto è statafatta a Ferrara il 7 Aprile di quest’anno.

Quale sarà il futuro della Chirurgia Cranio Maxillo-Facciale a Ferrara?Il futuro della Chirurgia Maxillo-Facciale a Ferrararappresenta una continuità di quanto fatto fin d’ora,il mantenimento del Centro di EccellenzaInternazionale e l’erogazione di prestazioni di gradosempre più elevato in quanto è importante questomantenimento per l’utenza, per l’Ospedale e per iMedici che collaborano con me e che hanno giàrilevanza Internazionale.

Quali prospettive in campo internazionale perquesta disciplina?Le prospettive Internazionali della disciplina sonorivolte verso un perfezionamento della tecnologiagià in atto e al consolidamento definitivo di questa“Superspecialità” nata originalmente come chirurgiadi guerra per il trattamento dei mutilati del viso.

Quali sono gli impegni e i progetti di rilievo che lavedranno coinvolta nei prossimi mesi?Il fatto di essere Presidente mi coinvolgerà per iprossimi quattro anni in progetti di lavoro con variCentri Europei, la partecipazione a Seminari eCongressi sia attivamente sia per dare il salutoEuropeo a eventi che abbiano l’egida dell’EACMFS(European Association for Cranio-Maxillo- FacialSurgery). Inoltre, negli anni a venire nel centro diFerrara saranno sempre più coinvolti i colleghipreovenienti dall’Est Europa, come obiettivodell’EACMFS. Sempre più risorse oltre a quelle giàin atto, saranno investite nel campo della ricercascientifica.

Dal 1997 è il Direttore dell’U.O. di Chirurgia CranioMaxillo-Facciale presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria diFerrara. È Professore a contratto presso la Scuola di Specializ-zazione in Chirurgia Maxillo Facciale dell’Università di Ferrara.

QualificheLaureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studidi Padova e ha conseguito la Specializzazione in Odonto-stomatologia presso l’Università di Padova e in Chirurgia MaxilloFacciale a Verona.

Aree di interesse specifico e specializzazioniSi occupa di tutta la chirurgia cranio-maxillo-facciale tradizionale,chirurgia dell’oftalmopatia endocrina, distrazioneosteogenetica, chirurgia delle malformazioni congenite.

Cariche in Società ScientificheÈ stato eletto Presidente della Società Europea di ChirurgiaCranio Maxillo Facciale (E.A.C.M.F.S.) per il biennio 2006-2008.È coordinatore del Gruppo per lo Studio e la Cura dell’Oftal-mopatia Endocrina e del Centro di Riferimento per leMalformazioni Cranio Facciali istituito a Ferrara.È stato allievo del Prof. Curioni con cui ha lavorato per 24 anninell’Ospedale di Vicenza.Ha operato a Parigi per 2 anni con il Dr. Paul Tessier, pionierericonosciuto di tutta la chirurgia Cranio Facciale mondiale.Ha seguito numerosi stage di aggiornamento negliStati Uniti e in Europa in Centri d’avanguardia.È stato chiamato da varie università statunitensie europee come docente della disciplina.

PubblicazioniÈ autore di 200 pubblicazioni su riviste stranieree italiane, di due monografie e di tre capitolisu testi pubblicati in USA e UK.

CURRICULUM VITAE LUIGI CLAUSER

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Che cosa significa per Lei diventare presidente dellaSocietà Europea di Cardiologia(ESC)?È la prima volta che un cardiologo italiano è stato elettoa presiedere la società. Queste elezioni poi hanno unsignificato particolare: sono le prime condotte“democraticamente”. Di solito, il Presidente eranominato dal collegio dell’ESC. A seguito di alcunecritiche si è deciso che il direttivo proponesse quattrocandidati per poi essere votati cinque associazioni,23 working group e 50 società cardiologiche nazionaliche costituiscono la società stessa.Quindi, sono stato scelto sulla base del mio programmae credo anche che il mio impegno nella cardiologiaabbia giocato un ruolo importante. Quindi… è unabella soddisfazione.

Che valore ha questo incarico per il nostro ospedale eper la città tutta?La Società Europea di Cardiologia è tra le più importantidel mondo. Ha oltre 50.000 soci appartenenti a 40nazioni europee. Ha 5 associazioni che coprono i filoniprincipali della Cardiologia: diagnostica, prevenzione,aritmie, scompenso cardiaco e cardiologia interveniva.La società riunisce in un congresso annuale oltre 40.000

medici, stabilisce le linee guida per la cura delle malattievascolari ed è responsabile dei programmi educativiin Europa e nel mondo. Di conseguenza, essendo io ilresponsabile della Cardiologia di Ferrara, il nostroospedale e la città, dal 2008 saranno al centro di tuttoquesto. Ma anche da ora: in maggio si riunirà a Ferraraper discutere futuri progetti il Consiglio Direttivodell’ESC con la leadership delle multinazionali delsettore. A giugno organizziamo un congresso mondialecoinvolgendo le antiche Università Italiane: Bologna,Padova, Ferrara e Pavia. Ferrara sarà la sede delle varieaffiliate asiatiche e in particolare di quella giapponeseche per 2 giorni discuterà dell’impiego di cellulestaminali in cardiologia...

Quale sarà il futuro della Cardiologia a Ferrara?La Cardiologia di Ferrara è e diventerà importante inEuropa. Possiamo rappresentare un modello diefficienza e agilità, sia per la clinica che per la ricerca.È fondamentale costruire una rete che coinvolga lecardiologie della provincia, essenziali per questotraguardo. Di conseguenza la mia presidenza è unabuona opportunità per la Cardiologia della nostracittà e della sua provincia. Mi auguro che le forzeamministrative e politiche ci aiutino a essere all’altezzadi questo incarico.

Quali prospettive in campo internazionale per questadisciplina?Le malattie cardiovascolari sono la causa di oltre il 50%dei decessi nei paesi occidentali. La “mission” dellasocietà Europea è di ridurre questo triste primatoattraverso varie azioni. Innanzi tutto incidere sullapolitica di Bruxelles, sensibilizzando la ComunitàEuropea sulla necessità di prevenire prima ancora dicurare le malattie cardiovascolari. Altri obiettivi sonoquelli di formare “il cardiologo europeo” in base aparametri comunemente accordati e di promuoverecon ogni mezzo la ricerca.

Quali sono gli impegni e i progetti di rilievo che lavedranno coinvolta nei prossimi mesi?Al momento ho il compito di istituire una FondazioneEuropea per la ricerca. Questo è il progetto piùambizioso e forse più difficile che l’ESC si è prefissatonegli ultimi anni. Di fatto, fino a oggi non si è investitoa sufficienza in ricerca. È una sfida importante perchéla ricerca oggi in molti Paesi Europei è una sofferenzaeconomica e intellettuale, non è globalmentecoordinata, rischia di sprecare, facendoli emigrare,cervelli importanti e promettenti, è scarsamentecompetitiva rispetto i nuovi mondi emergenti. Eppurel’Europa è e deve essere il cuore della Ricerca: la storia,le tradizioni, i successi ottenuti ci pongono su unpiedistallo a cui dobbiamo stare saldamente ancorati.È necessario valorizzare l’Est dove spesso i ricercatorinon hanno le possibilità di esprimersi al meglio.

ACC IALE E CAR DIOLOGIA:

UROPEE, PRIMARI DEL S. ANNA

7

auser e Roberto Ferrari

Professore Ordinario di Cardiologia, Università di Ferrara,Direttore del Centro di Fisiopatologia Cardiovascolare"Salvatore Maugeri", Gussago, Brescia.

Qualifiche

Laureato in Medicina e Chirurgia con lode,Università di Bologna 1974, Specializzato in Cardiologia,Università di Parma 1976, Specializzato in Radiologia,Università di Bologna 1980, PhD sul metabolismo cardiacoall’Università di Londra 1982

Aree di interesse specifico e specializzazioniCaratterizzazione dei meccanismi molecolari del miocardioischemico e scompensato.Trattamento clinico dell’ischemia miocardica e delloscompenso cardiaco.Interesse particolare negli studi interdisciplinari ecollaborativi.

Cariche in Società ScientifichePresidente Eletto della Società Europeadi Cardiologia 2006-2008Presidente della World Section dell’InternationalSociety for Heart Rsearch, 2004-2007

Pubblicazioni23 volumi, oltre 600 lavori su riviste straniere.Editore di: European Heart Journal Supplement, 1996-2004Dialogues in Cardiovascular Medicine, 1996

Comitati DirettiviCoinvolto nello Steering Committee nei trial multicentrici:EUROPA, PREAMI, SENIORS, PACMAN,BEAUTifUL and Shift

CURRICUM VITAE ROBERTO FERRARI

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G E N N A I O 2 0 0 7

CONVEGNIE CONFERENZE

8

Dal 1 Settembre 2006 è stata attivata un’area diricovero, nell’ambito della degenza pediatrica,dedicata agli Adolescenti (ragazzi dai 10 ai 17 anni).

Questa necessità è nata per vari motivi:k evitare il disagio degli adolescenti, ricoverati nel

reparto di pediatria, di essere accanto a bambini;k offrire spazi riservati agli adolescenti;k creare una specificità assistenziale in ambito

medico per le patologie dell’adolescenza.

Le problematiche che più comunemente vengonotrattate sono:k i traumi;k le patologie infettive;k le patologie gastroenterologiche;k le patologie endocrine e metaboliche;k i disturbi del comportamento alimentare;k le patologie croniche (diabete, talassemia,

ex talassemici).

La Divisione Pediatrica della Azienda OspedalieroUniversitaria dell’Arcispedale S. Anna di Ferrara, damolti anni si occupa di adolescenti e sei anni fa hafondato nella nostra città la Società Mediterraneae del Medio Oriente di Adolescentologia (MAGAM)di cui fanno parte 13 Paesi.Per svolgere adeguatamente questa attività è

necessaria un’integrazione con il territorio, la scuola,i servizi sociali, i servizi di psicologia e psichiatria.In questo modo si potranno mettere a fuoco lediverse problematiche tipiche della etàadolescenziale, individuare le possibili soluzioni,costruire i collegamenti tra le varie strutture egestire al meglio le problematiche emergenti,tipiche della adolescenza.

A pochi mesi di distanza dall’inizio di questoprogetto è emerso che i ragazzi sono soddisfatti diquesta soluzione e di trovare un personaleinfermieristico, dedicato alla fascia di età 10-17 anni.Per meglio comprendere le esigenze dei giovanipazienti è stata fatta un’indagine da cui è emersoche gli adolescenti desiderano riempire meglio illoro tempo libero in ospedale, desiderano uno spaziodedicato dove possono incontrarsi con i coetanei,chiedono di poter continuare il percorso scolasticoanche durante le lunghe degenze.La “Scuola in Ospedale”, presente al S.Anna, pertanto,rappresenta un’ulteriore opportunità per far frontealle necessità dei ragazzi.

PEDIATRIA:UNO SPAZIODEDICATO AGLI ADOLESCENTI

Il dott. Vincenzo De Sanctis, primario di Pediatria al S. Anna.

XIII Congresso Nazionaledi Medicina dell’AdolescenzaDal 19 al 21 Ottobre si è svolto nella nostracittà il XIII Congresso Nazionale della SocietàItaliana di Medicina dell’Adolescenza (S.I.M.A.).Il congresso è stato il riconoscimento diun’intensa attività scientifica che ha vistoFerrara e in particolare il Dr. Vincenzo DeSanctis impegnati nella attività assistenzialee di ricerca nel campo della adolescentologia.Le competenze necessarie per l’assistenza agliadolescenti sono molteplici, in particolare:• capacità di instaurare un corretto rapportocon l’adolescente,• conoscenza della variabilità fisiologica,• conoscenza delle patologie che inizianodurante l’età adolescenziale,• capacità di riconoscere le implicazionipsichiche, relazionali e sociali dei problemimedico-adolescenziali.È in questa ottica che si è svolto il CongressoNazionale della SIMA che ha trattato leproblematiche più attuali nel campodell’Adolescentologia.I lavori del Congresso sono stati di elevato

valore scientifico. Sono intervenuti 52 Relatori,Presidenti di sessione e Moderatori italianie stranieri (Spagna, Stati Uniti) e oltre180 partecipanti.

PRINCIPALI TEMI TRATTATI• I problemi endocrinologici e metabolici inetà adolescenziale con particolare riferimentoagli aspetti epidemiologici e clinici;• l’outcome dell’adolescente con pubertàanticipata o ritardata;• l’accoglimento e trattamentodell’adolescente con trauma cranio-spinale;• la diagnosi e terapia delle vulvovaginiti;• i problemi psicologici e psichiatrici;• l’adolescentologia specialistica.

Il Congresso si è concluso positivamentesia per la qualità degli interventi sia perl’organizzazione e il calore che la cittàdi Ferrara ha saputo offrire ai numerosipartecipanti.

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I l Centro per i Disturbi delComportamento Alimentare (DCA) èstato istituito all’interno dell’AziendaOspedaliera-Universitaria S. Anna diFerrara nel 1997.Il Centro è costituito da vari specialistiche si occupano dei diversi aspettidel Disturbo Alimentare: un medicointernista (Malvina Gualandi) che hail compito dell’inquadramento globaledella situazione organica del paziente,una psichiatra (Emilia Manzato) chevaluta il quadro psicopatologico deldisturbo, una dietista (Puntone Laura)che indaga lo stile alimentare epsicologi (Zanetti, Leoni, Mori, De Paoli, Poppi)che collaborano per le psicoterapie individualie di gruppo.L’attività si svolge prevalentemente a livello ambula-toriale e nel Day Hospital Medico, per i casi gravi ladegenza avviene presso i reparti di Medicina InternaOspedaliera o di Medicina di alta rotazione.I disturbi del comportamento alimentarecomprendono 3 forme principali: Anoressia nervosa;

Bulimia nervosa; Binge Eating Disorder (Sindromeda alimentazione incontrollata associata aobesità) e forme cosidette “parziali” perché nonsono accompagnate da tutti i sintomi specifici.

Per informazioni:www.alimentari.orgwww.ospfe.itE-mail: [email protected]

CHIRURGIA PEDIATRICA

9N U M E R O 3

CONVEGNIE CONFERENZE

Dal 19 al 21 gennaio Ferrara presso la sededi Palazzo Bonacossi si terrà il II ConvegnoNazionale Organizzato dall’Associazioneferrarese per il progresso della chirurgia infantile“Chirurgo e Bambino ONLUS” (fondata dallaChirurgia Pediatrica del S.Anna nel 2003)a cui parteciperanno chirurghi pediatri, medici,anestesisti, infermieri e tecnici che, comevolontari, prendono parte a missioni a favoredei bambini dei paesi in via di sviluppo.

L’attività di questi gruppi si esplica attraversoun’azione diretta, ma anche grazie all’istituzionedi rapporti di collaborazione con il personalelocale, volti, questi ultimi, alla formazioneteorico-pratica degli operatori del luogo,affinché questi paesi possano iniziare a

compiere i primi passi verso l’autonomia.Il primo Convegno si svolse nel gennaio 2003e il grande successo ottenuto fece emergerela volontà di ritrovarsi dopo alcuni anni peraggiornare l’esperienza maturata e discuterenuove problematiche.

Le risorse umane e tecnologiche di tali paesi,in genere scarse, condizionano il tipo diintervento che può essere messo in atto erendono ogni esperienza un’esperienza a sé,proprio legata alle caratteristiche del luogo.Perciò è estremamente utile il confronto tra igruppi che partecipano a queste missioni inpaesi diversi. L’iscrizione al convegno è gratuita.

Per informazioni [email protected].

ACQUISTATOUN ECO COLOR DOPPLERGRAZIE ALL’INIZIATIVA

“UN PITTORE PER AMICO”Ha dato ottimi risultati l’iniziativa organizzata

presso il Centro Commerciale “Il Castello”intitolata “Un pittore per amico” e coordinatadal Fondo per la Ricerca Pediatrica Renzo Melotti.

Nella settimana dal 2 al 7 ottobre 27 artistinazionali e locali hanno esposto le proprie opere

devolvendo i ricavati della vendita all’U.O. diChirurgia Pediatrica. In questo modo è statopossibile acquisire un Eco Color Doppler,

strumento che permette di diagnosticare ilvaricocele giovanile.

Questa patologia maschile porta a unimpedimento nel deflusso del sangue venoso deltesticolo e rappresenta in molti Paesi la principalecausa di disturbo della fertilità nell’età adulta.

Le ricerche condotte recentemente hannoevidenziato che 1 ragazzo su 6 presenta questotipo di problema che se diagnosticato per tempo

può essere risolto.Grazie a questa manifestazione benefica

patrocinata da Renzo Melotti, in collaborazione

con il dott. Andrea Franchella Direttore dellaChirurgia Pediatrica, alla quale hanno

contribuito in modo rilevante i cittadini con leproprie donazioni spontanee, può essere attivatoun progetto di screening del varicocele giovanileche prenderà il via nei prossimi mesi nella nostra

Provincia, in collaborazione con gli istitutiscolastici e i medici di base.

A Ferrara nei giorni 6-7 ottobre 2006 si èsvolto il Corso Residenziale di secondo livellosu “Obesità e BED” organizzato dal Centro DCA(Responsabile Dr.ssa Emilia Manzato) edall’Unità di Medicina Interna Ospedaliera(Direttore Dr. Massimo Gallerani).

Il corso ha trattato la tematica “obesità” comearea complessa in cui i sintomi somatici sonoaccompagnati da complicanze psichiatriche esono influenzati da fattori sociali e culturali chetendono a cronicizzare il quadro clinico.

È stata proposta una visione multi-disciplinare del “problema obesità” dove lagestione degli aspetti psicologici è parteintegrante della cura.

Inoltre si è focalizzata l’attenzionesull’associazione obesità e Disturbi Alimentari,in particolare sul Bed (Binge Eating Disorder oDisturbo da Alimentazione Incontrollata) esulle necessità diagnostico - terapeuticheche quest’associazione necessita.

Il corso aveva come obiettivo quello di mi-gliorare le capacità diagnostiche nei confrontidell’obesità e di proporre percorsi terapeuticimultidisciplinari necessari per i pazienti obesicon Bed.

L’evento ha anche avuto lo scopo di metterea confronto diverse professionalità per trovareuna maggiore integrazione tra le diversespecialità.

Obesità e Bed

Il personale del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare.

Iniziative di solidarietàa Ferrara

IL CENTRO MULTIDISCIPLINAREPER I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Dal 19 al 21 gennaiocongresso per ibambini dei Paesiin via di Sviluppo

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Dall’Aprile 2005 l’Azienda Ospe-daliero-Universitaria partecipa alProgetto IQIP, con funzioni di coor-dinamento per il livello italiano.IQIP, il Quality Indicator Project iniziònel 1985 come progetto pilota nellostato del Maryland (USA), è il piùgrande progetto e databaseinternazionale relativo a indicatoriclinici. Il sistema fornisce con granderapidità e cura metodologica unreport trimestrale confidenziale alladirezione di ogni ospedale,permettendo di valutare il proprioposizionamento non solo rispettoalla media delle 600 strutturepartecipanti, ma anche rispetto agruppi di strutture selezionate inbase a caratteristiche analoghe.

Che cosa è un indicatore diperformance clinica?L’Organizzazione Mondiale dellaSanità definisce un indicatorecome: “Informazione o variabileselezionata che consente di

descrivere fenomeni complessi emisurare variazioni in relazione acriteri definiti, allo scopo di orientaredecisioni volte a ottenere omantenere cambiamenti.” Gliindicatori di performance clinicasono percentuali, tassi o misuresimili che permettono di valutare laqualità tecnica, clinica di unastruttura sanitaria. Possono riferirsia esiti positivi (efficacia clinica) onegativi (complicanze ecc.). Negliultimi anni stanno diventandosempre più importanti gli indicatorirelativi alla sicurezza dei pazienti.

Quali sono gli indicatori di IQIP?Alcuni esempi di “indicatori” perospedali:

k mortalità perioperatoria ritornonon pianificato in sala operatoria

k cadute accidentali dei pazienti

k ulcere da pressione (“da decubito”)

k profilassi antibiotica per determi- nate procedure chirurgiche

k riammissioni non pianificate- mortalità neonatale (suddivisaper classi di peso).Una volta entrato nel progetto, ogniospedale può scegliere per quali equanti indicatori del set vuoleiniziare la raccolta dei dati, abitual-mente fra 2 e 4, aumen-tandoprogressivamente, in base al propriointeresse e alle proprie possibilità.

IQIP e miglioramento della qualitàLa filosofia di base del progetto IQIPassume che la misurazione possaavvenire globalmente con metodi estrumenti omogenei, mentre lavalutazione debba avvenire inriferimento alle variabili di contestogeografico, economico, valorialedelle singole realtà partecipanti.È sottinteso che la registrazione diun significativo scostamentorispetto ai valori ritenuti accettabiliinduca una considerevole spinta almiglioramento nelle organizzazionistesse.

IQIP in ItaliaAl momento partecipano i seguentiospedali italiani:1. Azienda Ospedaliero - Univer-sitaria “S. Anna”, Ferrara (capofila)2. Azienda Ospedaliero- Univer-sitaria “S. Orsola”, Bologna3. Azienda Ospedaliera “S. MariaNuova”, Reggio Emilia4. Ospedale “S. Chiara”, Trento5. Ospedale Maggiore, Bologna.È previsto per il 2007 l’ingresso dialtri 2 ospedali. La partecipazioneitaliana è supportata per una fasedi avvio di 2 anni dal gruppo “epos”di Francoforte che si occupa delladiffusione, della formazione e delcontrollo dei dati a livello europeo(sono collegati a “epos” gli ospedalidi Lussemburgo, Svizzera, Cina eGermania).

A che punto siamo?Sono state istruite dai docentitedeschi e americani circa 40persone (degli staff di 5 ospedaliitaliani) all’uso di IQIP.Attualmente si stanno rilevandodati per i seguenti indicatori:k Mortalità neonatalek Parti cesareik Mortalità intraospedalierak Tempo di permanenza in Pronto

Soccorsok Riammissioni non pianificatek Procedure endoscopiche cancel-

late il giorno stesso dell’esamek Cadute accidentalik Ritorni non pianificati in Pronto

Soccorsok Mortalità perioperatoriak Pazienti che lasciano il Pronto

Soccorso precocemente

Per approfondimenti:Ulrich Wienand,responsabile aziendale del [email protected]

G E N N A I O 2 0 0 7

TECNOLOGIAE INNOVAZIONE

10

Un progetto internazionalesugli Indicatori di QualitàLA NOSTRA AZIENDA PARTECIPA INSIEMEAD ALTRI 600 OSPEDALI

Stati Uniti(300+)

Italia(5)

Portogallo(27)

Irlanda(2)

Inghilterra(86)

Lussemburgo(1) Germania

(5) Austria(24)

Svizzera(5)

Giappone (5)

Cina (4)Taiwan (77)

Sigapore (5)

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11N U M E R O 3

TECNOLOGIAE INNOVAZIONE

Azienda Ospedaliera, Università eConsorzio Ferrara Ricerche hanno datovita al SICT, il Sistema Integrato diComunicazione Territoriale che daqualche mese sta contribuendo adallargare, ma soprattutto integrare gliambiti della comunicazione di questitre importanti enti cittadini. L’intentodi quest’unione è quello di condivideree diffondere in modo particolare leinformazioni riguardanti le attività diassistenza, ricerca e didattica.

“Due i tipi di comunicazione che il SICTsi propone”, ha messo in evidenza ilDirettore Sanitario del S. Anna, DavideFabbri nel corso della conferenzastampa di presentazione dell’iniziativa:“una interna, condivisa fra i tre enti, euna esterna , rivolta ai cittadini.Tutto questo in un’ottica di rivisita-zione della comunicazione a livello

aziendale, che ha visto il rinnovamentodella news letter e la realizzazione di“Sant’Anna & Notizie”, un nuovoprogetto editoriale trimestrale rivoltoal mondo istituzionale provinciale eregionale. Principale obiettivo del SICTdovrà essere quello di ampliare ilrapporto di collaborazione conl’Università e il CFR sul fronte dellacomunicazione”.

All’incontro di presentazione del SICTerano presenti, oltre al responsabile delprogetto per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria, Patrizia Fabbri e ilresponsabile dell’Ufficio Stampa, MarcoMalossi, Stefano Corsi per il CFR e ancheil coordinatore del SICT, Andrea Maggi,il quale ha evidenziato come “azioni dicomunicazione coordinate, sia a livellolocale che nazionale, possano diventareun forte strumento per rafforzare la

consapevolezza da parte dei cittadinidelle attività svolte dai tre enti.Anche per il CFR il SICT è uno strumentoimportante per realizzare i propriobiettivi attaverso azioni sinergiche.

Il SICT - ricorda Maggi - rappresenta untentativo reale e unico di mettereassieme risorse e competenze percomunicare con maggiore efficacia evisione strategica”.

Nasce il SICT per una comunicazioneintegrata tra Ospedale, Università e CFR

Andrea Maggi, Davide Fabbri e Patrizia Fabbri.

Che cosa è?È un sito web riservato al personaledella nostra azienda che intendeporre la persona al centro dell’orga-nizzazione, dall’individuazione degliobiettivi fino alla scelta di qualiservizi offrire.È uno strumento pensato peragevolare e sostenere il cambia-mento organizzativo.L’analisi organizzativa è stata af-frontata sia in termini di sviluppo,definendo responsabilità, mecca-nismi e regole, sia in termini digestione, stabilendo ruoli, politichedei contenuti e logiche di coinvol-gimento degli utenti interni.Sul piano tecnologico è stata pia-

nif icata la scelta del la piat-taforma e definiti gli standardstabiliti dalla Direttiva del MinistroStanca che detta precise norme intermini di accessibilità dei sitiinternet e intranet delle pubblicheamministrazioni.Il sito realizzato si avvicina a queimodelli di intranet definiti di“knowledge management” , cioèfinalizzati sia alla divulgazione delleinformazioni sia al coinvolgimentodel personale.

Come funziona?I l software è di tipo “contentmanagement system”, ovverogestisce la pubblicazione delle

pagine in maniera dinamica,permettendo di modificare in ognimomento le impostazioni del sitoe dei modelli per la creazione dipagine direttamente da parte deiredattori, senza vincoli per ciò cheriguarda impaginazione e grafica.Attualmente, in azienda esiste unaredazione di oltre 50 dipendentiche hanno partecipato a corsi diformazione per imparare a utilizzareil sistema “Priscilla”, con cui vieneaggiornato anche il sito aziendaleesterno www.ospfe.it.

Quali sono i benefici?• Diminuisce la perdita di tempo

nella ricerca delle informazioni;• si riduce la quantità di inform-

azioni obsolete;• si restituisce il controllo delle

i n f o r m a z i o n i a i s e r v i z icompetenti;

• si riduce il peso della burocraziasul lavoro quotidiano;

• si favorisce la collaborazione trale persone fornendo un ambienteunico e facilmente accessibile incui condiv idere le idee , laconoscenza ed i documenti dilavoro;

• si incrementa la visibilità dei datie delle procedure aziendali;

• si aumenta la produttività comeeffetto globale.

Che cosa contiene?Oggi è possibile trovare:• la rassegna stampa• la newsletter mensile• la modulistica dell’ufficio forma-

zione e dell’ufficio presenze• le selezioni interne• una sezione gestita direttamente

dal club aziendale• i dati del controllo di gestione ed

i report statistici in aree riservate• i comitati aziendali• gli incontri clinico-scientifici• le trattative sindacali• il programma triennale di ricerca• le raccomandazioni farmaceutiche• l’agenda formativa• le procedure e i regolamenti.

Altri strumenti interattivi possibili• Prenotazioni delle aule on-line• l’agenda degli appuntamenti• forum di discussione• chat e blog.

Indirizzi del sito intranet• rete ospedaliera: inospfe.it• rete universitaria: cli2.unife.it

Per informazioniFederica Fiorini, [email protected] Dall’Acqua, [email protected]. 0532.237408

La Home Page del sito intranet

IL NUOVO SITO INTRANET DEL SANT’ANNADa alcuni mesi l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara ha un sito intranetper favorire la condivisione e lo scambio della conoscenza tra tutti i dipendenti

Page 12: 10 NOVEMBRE 2006: PRIMA CONFERENZA DEI …...Ospedaliera introducendo la nuova riorganizzazione dipartimentale, le infrastrutture in fase di ampliamento per quanto riguarda la ricerca

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’AZIENDAOSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARAANNO 2 - N. 3 - GENNAIO 2007

Laboratorio analisi anni ‘30

Ambulatorio ORL anni ‘30

Pediatria anni ‘60, tende a ossigeno

Viale interno

Unità Mobile Trasfusionale anni ‘60

Direttore responsabileMarco Malossi

SedeC.so Giovecca, 20344100 Ferrara

Strategia e comunicazioneSegest S.p.a.Viale Cavour, 14744100 Ferrara

StampaSATE s.r.l.Via C. Goretti, 8844100 Ferrara

Capo ServiziSandra BombardiOlga GamberiniLorenza PassariniFederica FioriniAdriano Verzola.

L'Arcispedale S. Anna è unadelle istituzioni più storiche eantiche del nostro territorio:per questo abbiamo deciso didedicare una pagina in ogninumero di questo periodico allepiù belle foto d'archivio chesono state conservate.

Sarà l'occasione per ricordarcicom'era il nostro ospedalee quali cambiamenti havissuto nei decenni, non solonell'aspetto degli edifici,ma anche nelle eccezionalievoluzioni dell'assistenzae della tecnologia.

Cogliamo l'occasione perringraziare il personale dellaBiblioteca ospedalieraper il lavoro di raccolta emanutenzione del materiale.

RedazioneClementina Grigatti,Anna Casoni, Patrizia Fabbri,Paola Ghelli, Maria Rita Lodi,Paola Antonioli,Marco Cruciani, Flavia Sani.

Per questo numero hanno collaborato:Carlo Daniele, Lorella Spisani, Catia Crepaldi, Eleonora Belletti,Vincenzo De Sanctis, Andrea Franchella, Ulrich Wienand, Emilia Manzato,Luigi Clauser, Elena Michelini, Roberto Ferrari, Andrea Maggi, GianniCarandina, Davide Fabbri, Matilde Battaglia. Le fotografie dellaConferenza dei Servizi sono di: Daniele Canella e Aroldo Squarzola.

Testata in corso di registrazione presso il Tribunale di Ferrara. Per ricevere una copiadella pubblicazione e per contattare la redazione scrivere a: [email protected] di redazione: Alessandra Guerra


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