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Date post: 13-Mar-2016
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comic book on guillaume le conquerer
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1066 - Guillaume le Conquéreur © éDITIONS DU LOMBARD (DARGAUD-LOMBARD S.A.) 2011, by Weber & Tenderini www. lelombard.com All rights reserved 1066_interni.indd 2 26/10/11 11.27
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1066 - Guillaume le Conquéreur© éDITIONS DU LOMBARD (DARGAUD-LOMBARD S.A.) 2011, by Weber & Tenderiniwww. lelombard.comAll rights reserved

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CraaaC !

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il duca re che aveva sfidato uomini ed elementi per ritagliarsi un reame ormai era solo carne decomposta. Dio non manca mai di ricordare agli

uomini qual è il loro posto.

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23 anni prima, nella foresta di winchester.

chi va là!

oh, perdona-temi, sire!

vi sentite male, sire?

no, sto bene, non ti preoccupa-

re...

dovreste mangiare qualcosa.

andiamo.

quando una decisione è presa, è inutile tempo-

reggiare.

devo di-giunare per compiacere

Dio. il nostro povero regno

ne ha un grande bisogno.

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messer aroldo! Che gioia vedervi. Il re desi-

dera parlarvi al più presto.

sorella. fratello.

il tuo messo mi ha colto nel pieno di una battuta di

caccia.

ho lasciato fuggire un ca-

priolo vigoroso per rispondere al pressante

invito.

l’animale te ne sarà

eternamente grato!

Vostra maestà.

fate attenzio-ne a non affa-ticare troppo il

mio sposo.digiuna nella

speranza di ri-scattare i peccati del suo regno.

sto per domandarti

di servire il tuo peggior ne-

mico...

mio buon aroldo, devo affidarti una missio-

ne della massima importanza. Solo un uomo come te, che

conosce il prezzo dell’assen-za e della lontananza,

ne è degno.

!!?

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ci spingere-mo fino a Bosham. Sono impaziente

di vedere il mare...

aroldo, la tua mente è altro-

ve. Non è da te, fratello.

qual è il problema

che ti assilla tanto?

hai intuito la mia preoccupa-zione. mi conosci,

tostig. Quella vecchia volpe di edoardo vuole tendermi una

trappola.

mi invierà in ambasciata in

normandia per te-stimoniare a duca guglielmo la sua volontà di farlo

suo erede.

suo erede? Ma in virtù di che diritto?!

quel demonio ci disprezza, lascia marcire nelle car-ceri i membri della nostra famiglia!

sì, ma la madre di edoardo era la

sorella del nonno di Guglielmo, e ha vissu-to a lungo in esilio

in normandia.gli è sufficiente a fare di quel

bastardo un erede.

ma aroldo, sei tu il legitti-mo erede del-

la corona!

edoardo è astuto, vuole eliminare i rivali norvegesi, pre-

tendenti al trono d’inghilterra.

la decisione spetta a lui, ed è il

nostro re. noi pos-siamo solo obbedire.

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non posso per-mettere che si compia una tale ingiustizia.

prego che il cielo mi conceda il tempo neces-

sario...

molto lontano dagli uomini, dai loro regni e dalle loro ambizioni...

fratelli! amici! Levo il mio nappo alla fortuna della famiglia godwin* e alla memoria

del nostro compian-to padre!

e alla mia bella amata dal collo di

cigno...a nostro

fratello aroldo... il migliore di

tutti noi!

aroldo! aroldo! aroldo!

* la famiglia di aroldo.

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dunque? Leo-fwine! Gyrth! Miei

fratelli godwin... a-vete perso il gusto

della risata?

Aldith, mia cara sposa. Che bella

sorpresa! Ti unisci a noi?

mio sposo, ho saputo che attraverserete

il mare.

sì... non vi fidate,

aroldo, siete troppo sicuro di voi, come tutti i

figli della vostra fa-miglia...

ma edoardo è una vecchia vol-pe, riesce sempre a vincere i suoi

avversari!

nostro fratello ha dalla sua l’intelligenza e la giovinezza. La nostra

famiglia non si lascerà usurpare dei suoi diritti.

che dio vi ascolti. Ma sappiate che non mi batto mai per del-

le cause perse.

mi avete già bandita dal vostro letto, non mi cac-

cerete anche dal trono!

amici miei, domani ci at-

tende una lunga traversata!

alla salute di duca Gu-

glielmo!

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fratello... sono preoccupata. Non

cadere nelle trappole che ti tenderanno.

abbi fiducia, sorella. la santa

mano di dio mi pro-tegge, egli sa ricono-

scere i suoi uomini.

non essere troppo sicuro di te, aroldo.

dovresti diffidare della presunzione che rende gli uo-

mini ciechi...

perché vi preoccupate tutti per me? ho già fallito?

Guglielmo è un uomo pericoloso.

Hai forse dimenticato che da anni tiene prigioniero nostro fratello, e an-che il nostro povero

nipote?

stiamo ten-tando di farli

liberare!

invano, finora! La tua vanità senza limiti

sarà la tua rovina, aroldo!

essere mio fratello non ti dà il diritto di fare qualsiasi cosa,

leofwine!

se mi man-chi di rispetto, ti farà assag-giare la lama

della mia spada!

fratelli, calmatevi! Ve ne prego, in nome

di dio!

non sperare che mi getti nelle fauci del lupo! Se gyrth e tostig decidono di accom-

pagnarti, buon per loro! non abbandonerò il suolo inglese.

puoi anche non credermi, io per primo spero davvero

di sbagliarmi!

la differenza tra te e loro è che loro conoscono il significato della

parola onore.

perdonalo...

non c’è spazio per i debo-li nella stirpe dei

godwin.

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non appena il vento lo permetterà, aroldo e i suoi uomini salperanno.

guarda, tostig, anche il mio falco sembra

impaziente di prende-re il largo.

deve essere il richiamo del mare aperto.

no. il mio rapace è un temibile

cacciatore, ha fiutato che la sua preda lo

attende laggiù, all’orizzonte.

al di là del mare, sulla costa opposta.

aroldo, il vento non ci è favorevole... temo che siamo andati

alla deriva.

non importa; una volta a terra, i cavalli faranno il loro dovere.

delle vele? Tanto peggio per quei viaggiatori incauti... chiama a raccolta

i miei uomini.

ma, sire... non temete la

reazione di duca Guglielmo?

non mi risulta che il duca sia dio in terra...

sono suo vassallo, non suo

servo! Dio mi è testi-mone, non faccio che

godere del mio legitti-mo diritto di

varech*.

* il diritto di depredare ciò che si arena sulla spiaggia.

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eccola dunque, la terra normanna.

Voglio essere il primo a posarvi piede.

la spiaggia è deserta. Mostrerò ai miei uomini come

si comporta un comandante.

andiamo, e ricordate i miei ordini!

sire, ma... che significa?!!! fratello,

lasciaci com-battere!

aspetta!

sarete trattati bene, come vuole la nostra antica

tradizione.

a partire da questo momento, considera-

tevi nostri ospiti.

ostaggi sarebbe una

definizione più aderente alla

realtà.

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