1066 - Guillaume le Conquéreur© éDITIONS DU LOMBARD (DARGAUD-LOMBARD S.A.) 2011, by Weber & Tenderiniwww. lelombard.comAll rights reserved
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CraaaC !
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il duca re che aveva sfidato uomini ed elementi per ritagliarsi un reame ormai era solo carne decomposta. Dio non manca mai di ricordare agli
uomini qual è il loro posto.
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23 anni prima, nella foresta di winchester.
chi va là!
oh, perdona-temi, sire!
vi sentite male, sire?
no, sto bene, non ti preoccupa-
re...
dovreste mangiare qualcosa.
andiamo.
quando una decisione è presa, è inutile tempo-
reggiare.
devo di-giunare per compiacere
Dio. il nostro povero regno
ne ha un grande bisogno.
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messer aroldo! Che gioia vedervi. Il re desi-
dera parlarvi al più presto.
sorella. fratello.
il tuo messo mi ha colto nel pieno di una battuta di
caccia.
ho lasciato fuggire un ca-
priolo vigoroso per rispondere al pressante
invito.
l’animale te ne sarà
eternamente grato!
Vostra maestà.
fate attenzio-ne a non affa-ticare troppo il
mio sposo.digiuna nella
speranza di ri-scattare i peccati del suo regno.
sto per domandarti
di servire il tuo peggior ne-
mico...
mio buon aroldo, devo affidarti una missio-
ne della massima importanza. Solo un uomo come te, che
conosce il prezzo dell’assen-za e della lontananza,
ne è degno.
!!?
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ci spingere-mo fino a Bosham. Sono impaziente
di vedere il mare...
aroldo, la tua mente è altro-
ve. Non è da te, fratello.
qual è il problema
che ti assilla tanto?
hai intuito la mia preoccupa-zione. mi conosci,
tostig. Quella vecchia volpe di edoardo vuole tendermi una
trappola.
mi invierà in ambasciata in
normandia per te-stimoniare a duca guglielmo la sua volontà di farlo
suo erede.
suo erede? Ma in virtù di che diritto?!
quel demonio ci disprezza, lascia marcire nelle car-ceri i membri della nostra famiglia!
sì, ma la madre di edoardo era la
sorella del nonno di Guglielmo, e ha vissu-to a lungo in esilio
in normandia.gli è sufficiente a fare di quel
bastardo un erede.
ma aroldo, sei tu il legitti-mo erede del-
la corona!
edoardo è astuto, vuole eliminare i rivali norvegesi, pre-
tendenti al trono d’inghilterra.
la decisione spetta a lui, ed è il
nostro re. noi pos-siamo solo obbedire.
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non posso per-mettere che si compia una tale ingiustizia.
prego che il cielo mi conceda il tempo neces-
sario...
molto lontano dagli uomini, dai loro regni e dalle loro ambizioni...
fratelli! amici! Levo il mio nappo alla fortuna della famiglia godwin* e alla memoria
del nostro compian-to padre!
e alla mia bella amata dal collo di
cigno...a nostro
fratello aroldo... il migliore di
tutti noi!
aroldo! aroldo! aroldo!
* la famiglia di aroldo.
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dunque? Leo-fwine! Gyrth! Miei
fratelli godwin... a-vete perso il gusto
della risata?
Aldith, mia cara sposa. Che bella
sorpresa! Ti unisci a noi?
mio sposo, ho saputo che attraverserete
il mare.
sì... non vi fidate,
aroldo, siete troppo sicuro di voi, come tutti i
figli della vostra fa-miglia...
ma edoardo è una vecchia vol-pe, riesce sempre a vincere i suoi
avversari!
nostro fratello ha dalla sua l’intelligenza e la giovinezza. La nostra
famiglia non si lascerà usurpare dei suoi diritti.
che dio vi ascolti. Ma sappiate che non mi batto mai per del-
le cause perse.
mi avete già bandita dal vostro letto, non mi cac-
cerete anche dal trono!
amici miei, domani ci at-
tende una lunga traversata!
alla salute di duca Gu-
glielmo!
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fratello... sono preoccupata. Non
cadere nelle trappole che ti tenderanno.
abbi fiducia, sorella. la santa
mano di dio mi pro-tegge, egli sa ricono-
scere i suoi uomini.
non essere troppo sicuro di te, aroldo.
dovresti diffidare della presunzione che rende gli uo-
mini ciechi...
perché vi preoccupate tutti per me? ho già fallito?
Guglielmo è un uomo pericoloso.
Hai forse dimenticato che da anni tiene prigioniero nostro fratello, e an-che il nostro povero
nipote?
stiamo ten-tando di farli
liberare!
invano, finora! La tua vanità senza limiti
sarà la tua rovina, aroldo!
essere mio fratello non ti dà il diritto di fare qualsiasi cosa,
leofwine!
se mi man-chi di rispetto, ti farà assag-giare la lama
della mia spada!
fratelli, calmatevi! Ve ne prego, in nome
di dio!
non sperare che mi getti nelle fauci del lupo! Se gyrth e tostig decidono di accom-
pagnarti, buon per loro! non abbandonerò il suolo inglese.
puoi anche non credermi, io per primo spero davvero
di sbagliarmi!
la differenza tra te e loro è che loro conoscono il significato della
parola onore.
perdonalo...
non c’è spazio per i debo-li nella stirpe dei
godwin.
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non appena il vento lo permetterà, aroldo e i suoi uomini salperanno.
guarda, tostig, anche il mio falco sembra
impaziente di prende-re il largo.
deve essere il richiamo del mare aperto.
no. il mio rapace è un temibile
cacciatore, ha fiutato che la sua preda lo
attende laggiù, all’orizzonte.
al di là del mare, sulla costa opposta.
aroldo, il vento non ci è favorevole... temo che siamo andati
alla deriva.
non importa; una volta a terra, i cavalli faranno il loro dovere.
delle vele? Tanto peggio per quei viaggiatori incauti... chiama a raccolta
i miei uomini.
ma, sire... non temete la
reazione di duca Guglielmo?
non mi risulta che il duca sia dio in terra...
sono suo vassallo, non suo
servo! Dio mi è testi-mone, non faccio che
godere del mio legitti-mo diritto di
varech*.
* il diritto di depredare ciò che si arena sulla spiaggia.
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eccola dunque, la terra normanna.
Voglio essere il primo a posarvi piede.
la spiaggia è deserta. Mostrerò ai miei uomini come
si comporta un comandante.
andiamo, e ricordate i miei ordini!
sire, ma... che significa?!!! fratello,
lasciaci com-battere!
aspetta!
sarete trattati bene, come vuole la nostra antica
tradizione.
a partire da questo momento, considera-
tevi nostri ospiti.
ostaggi sarebbe una
definizione più aderente alla
realtà.
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