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11 LA CONTABILITA’ GESTIONALE Cont.Anal.Gest.. 2 2 Scopi della Contabilità Gestionale Calcolare i...

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1 LA CONTABILITA’ GESTIONALE LA CONTABILITA’ GESTIONALE Cont.Anal.Ge st .
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LA CONTABILITA’ GESTIONALE LA CONTABILITA’ GESTIONALE LA CONTABILITA’ GESTIONALE LA CONTABILITA’ GESTIONALE

Cont.Anal.Gest.

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Scopi della Contabilità Gestionale

Calcolare i costi e la struttua dei costi

produttivi

Calcolare i risultati parziali

Accertare la remuneratività dei prezzi

di vendita

Supportare le decisioni aziendali

Valutare le rimanenze di prodotti

Valutare l’efficacia della gestione e

l’efficienza dei fattori produttivi

Classificazione dei costi

Costi fissi e variabili

Diagramma di redditività e break

even oint

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ORIENTAMENTO STRATEGICO

Pianificazione di medio-lungo periodo

Formulazione di Politiche specifiche

Programmazione di Breve Periodo

Attuazione Concreta dei Piani e delle Politiche

Controllo dei Risultati

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Aspetto Qualitativo e Quantitativo del Patrimonio

Patrimonio

Insieme dei beni economici a disposizione del soggetto aziendale in un dato momento

Attivo immobilizzato

Aspetto Qualitativo del Patrimonio

Attivo circolante

Costituisce la struttura dell’impresa

Beni a breve ciclo di utilizzo – investimenti finanziari a breve –

crediti a breve

Aspetto Quantitativo del Patrimonio1 2

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Attivo immobilizzato

Immobilizzazioni Materiali

Immobilizzazioni Immateriali

Immobilizzazioni Finanziarie

Terreni e fabbricati

Impianti e macchinari

Attrezzature industriali e commerciali

Arredamenti – automezzi ecc.

Oneri pluriennali (costi di Impianto – Ricerca e sviluppo –

pubblicità patrimonializzata)

Beni Immateriali (Diritti di brevetto – di utilizzazione di

opere dell’ingegno – concessioni -

licenze – marchi)

Avviamento

Crediti di natura finanziaria (a medio

e lungo termine)

Partecipazioni (in imprese collegate –

controllate ecc.)

Altri titoli (azioni proprie)

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Attivo circolante

Rimanenze Materiali e contabili

Crediti a breve (scadenza <

anno) Attività finanziarie non immobilizzate

Scorte di materie prime – sussidiarie –

prodotti ecc.

Risconti attivi (costi sospesi)

Verso clienti –società controllate, collegate, crediti

tributari

Azioni – Obbligazioni (a

condizione che non costituiscano

immobilizzazioni)

Valori in cassa

Assegni

c/c bancari e postali

Disponibilità liquide

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Valori Finanziari (sono espressi in

moneta)

Valori in cassa

Crediti e debiti

Ratei – fondi rischi e oneri futuri

Aspetto Quantitativo del PatrimonioInsieme di valori espressi nella

stessa moneta di conto

Valori Economici (non sono

espressi in moneta devono essere valutati)

Costi di competenza e

Pluriennali

Ricavi pluriennali (contributi e aggio

su prestiti)

Ricavi e costi sospesi

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Struttura Elementare

IMPRENDITORE

Impiegati e Operai

Nucleo Operativo

Adottata da imprese che operano in un solo mercato e producono un solo prodotto

Impiegati e Operai

Nucleo Operativo

Impiegati e Operai

Nucleo Operativo

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Struttura per Funzioni

Adottata da imprese che non presentano una gamma di prodotti eccessivamente differenziati, ma attuano una produzione

sostanzialmente standardizzata

DIREZIONE GENERALEServizio Segreteria

Servizio Legale

Pubbliche Relazioni

Pianificazione Strategica

Servizio Organizzazione e Sistema Informativo

DIREZ. PERS.

DIREZ. RICERCA E SVILUPPO

DIREZ. PRODUZ.

DIREZ. MARK. E

COMMERC.

DIREZ. LOGIST.

DIREZ. AMMIN. FINAN. E CONTR.

Gestione del Personale

Amministrazione del Personale

Formazione del Personale

Relazioni Industriali

Ricerca di Base

Ricerca Applicata

Studi e Progetti

Investimen. e nuove Tecnologie

Produzione Prototipi

Manutenzione Impianti

Programmazione della Produzione

Reparti Produzione

Controllo Qualità

Acquisti

Magazzino Materiali

Magazzino Prodotti

Depositi decentrati

Trasporti e spedizioni

Vendite

Assistenza clienti

Rete commerciale

Pubblicità e promozioni

Analisi di mercato

Finanziamenti

Tesoreria

Controllo di gestione

Contabilità fornitori e clienti

Contabilità generale e bilancio

Rapporti con il fisco

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1010

Struttura per Divisioni

Adottata da imprese di grandi dimensioni che operano su più mercati servendo talvolta alcuni segmenti, ovvero offrendo un Mix

qualitativamente e quantitativamente differenziato di prodotti

Pro- decentramento e specializzazione

Contro-Duplicazione uffici con funzioni uguali

DIREZIONE GENERALEAffari Legali Segreteria

Centro elaborazione dati

Direzione Organizzazione

Direzione Ricerca e Sviluppo

Direzione Amministrativa

Direzione Finanziaria

DIVISIONE FARMACEUTICA

DIVISIONE DIETETICA

DIVISIONE COSMETICA

Personale

Produzione

Marketink

Vendite

Investimenti

Impiantistica

Pubbliche relazioni

Logistica

Personale

Produzione

Marketink

Vendite

Investimenti

Impiantistica

Pubbliche relazioni

Logistica

Personale

Produzione

Marketink

Vendite

Investimenti

Impiantistica

Pubbliche relazioni

Logistica

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Struttura a Matrice

Mix Struttura per Funz-Divis. Adottata poco dalle imprese per la sua complessità. È utilizzata solo da grandi imprese che hanno carattere internazionale o tecnologia avanzata

Industrie Telematiche-Aeronautiche-Ricerca Scientifica-Grandi Costruzioni che realizzano contemporaneamente più

Progetti

DIREZIONE GENERALE

Affari Legali Segreteria

Organizzazione e sistema

Informativo

Direzione Finanziaria

Direzione Ricerca e Sviluppo

Direzione Progetto A

Direzione Progetto B

Direzione Progetto C

A A A A

Direzione Produzion

e

Direzione Personale

Direzione Commercial

e

Direzione Amministrativ

a

A

B B B B B

C CCC C

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1212

Lavori di Gruppo

UTE

CIRCOLI DI QUALITA’

Organizzazione a Rete

Alleanze strategiche basate sulla fiducia

rapporti permanenti

continuo scambio di informazioni con imprese sub fornitrici altamente specializzati

Lavori di Gruppo interni

Formata da oper. Gen. E spec.

Responsabili della produzione di parti compiute del prodotto finale.

Segnalano ai vertici aziendali eventuali errori e\o migliorie da effettuare

Stessa comp. UTE

Analizzano i problemi inerenti al loro lavoro e presentano proposte di migl. o camb. alla direz.

Snellimento procedure

Riduz. Costi

Maggiore rapidità di realizzaz. del prodotto

Oggi Imprese in “Squadra”

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Concetto di costo CO.GE..

Costo di un fattore Produttivo

Acquisito

Costo di Competenza

Concetto di costo CO.GEST

Costo di un fattore Produttivo

Impiegato

Costo di un Prodotto

Costi Effettivi

Consuntivi

Previsti

Costi Specifici

Costi Comuni

Costi Generali

Costi Diretti

Costi Indiretti

Cessanti

Emergenti

Differenziali (incremento o decremento in seguito alla decisione presa)

Evitabili

Inevitabili

Reali

Figurativi Costi Standard

Preventivi

Consuntivi

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COSTI DELLA QUALITA’

COSTI DELLA COMPLESSITA’

Maggiori costi che l’impresa deve sostenere in seguito alla differenziazione dei prodotti e\o dei

mercati di sbocco (es. costi indiretti che variano non in funzione della produzione, ma in rapporto al grado di complessità dei processi produttivi e

distributivi)

Idoneità di un prodotto o servizio a soddisfare le aspettative dei clienti

(negatività sono rappresentate con il riscontro di difetti o nella non conformità alle

esigenze)

Sostenuti per evitare la fabbricazione di prodotti difettosi o

inferiori agli standard prefissati (selezione dei fornitori – scelta

impianti e macchinari – addestramento del

personale ecc.)

Costi di Prevenzione

Costi di Ispezione

Costi di Non Conformità

Costi per Perdite di

Opportunità

Sostenuti per verificare la qualità dei materiali da impiegare e dei prodotti

ottenuti – accertare il rispetto delle procedure stabilitè

dall’impresa

Costi che si subiscono in caso di fabbricazione di

prodotti difettosi

Riguardano i danni all’immagine dell’impresa e le vendite che si perdono per la “non qualità” – sono invisibili

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1 Incidenza dei costi fissi e dei costi variabili sul costo unitario di prodotto

2 Diagramma di Redditività e Break

Even Analysis

3 La Contabilità Gestionale Diverse modalità di tenuta

4 La Localizzazione dei Costi 5 Activity

Based Costing6 Costi Congiunti

7 Costi Standard

1

2

3

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1616

Costi Variabili

Variano al variare delle quantità prodotte

Proporzionalmente – più o meno –

Si sostengono solo se si produce

Incidono sul costo unitario in misura costante

CV= cv x q

CV = costo variabile progressivo

Q = quantità prodotta

Cv = costo variabile unitario

q

costo

10 15

200

0

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1717

Costi Fissi Non variano al variare delle quantità prodotte

(entro i limiti della capacità produttiva)

Il loro ammontare dipende dalla struttura tecnico-organizzativa e dalla capacità produttiva

Si sostengono anche in assenza di produzione, sono costi di struttura

Incidono sul costo unitario in misura decrescente rispetto alla quantità prodotta

costo

qCF = costi fissi

q = quantità prodotta

0

CF

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Costi Semifissi o

Semivariabili

Sono formati da:

Una parte fissa – si sostiene anche in assenza di produzione

Una parte variabile – si sostiene in funzione delle quantità prodotte

Semifissi se prevale la parte fissa

Semivariabili se prevale la parte variabile

Attualmente tutti costi aziendali, anche quelli della struttura produttiva,

tendono a modificarsi rapidamente; pertanto la distinzione tra costi fissi e costi variabili è valida solo nel breve

periodo e con riferimento a ogni specifica realtà aziendale

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1919

Un’impresa industriale ha:

Capacità produttiva annua di 400.000 unità di prodotto

Sostiene costi fissi per € 1.450.000

Costi variabili unitari € 40

Calcoliamo il costo unitario dei prodotti ipotizzando i seguenti volumi di produzione

A) 210.000 unità B) 320.000 unità C) 400.000 unità CT= CF + cv x q

A B C XCosti Fissi € 1.450.000,00 € 1.450.000,00 € 1.450.000,00 € 2.900.000,00

cv 40 40 40 40q 210.000 320.000 400.000 410.000

CT € 9.850.000,00 € 14.250.000,00 € 17.450.000,00 € 19.300.000,00

CT/q CT/q CT/qcosto tot. unitario € 46,90 € 44,53 € 43,63 € 47,07

Variabili Fissi Variabili Fissi210.000 8400000 € 1.450.000,00 40 € 6,90320.000 12800000 € 1.450.000,00 40 € 4,53400.000 16000000 € 1.450.000,00 40 € 3,63410.000 16400000 € 2.900.000,00 40 € 7,07

Quantità ProdotteCosti Complessivi Costi Unitari

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2020

Economie di Scala

Si realizzano incrementando i volumi di produzione, perché i costi fissi vengono spalmati su

una quantità maggiore di prodotti

Se l’obbiettivo è quello di ridurre i costi?

Il responsabile settore produzione cerca di sfruttare

al massimo la capacità produttiva

Ciò può causare

l’accumulo di scorte

che possono

risultare di difficile smercio

Logica del JUST IN TIME

La Domanda guida la

Produzione

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2121

Logica del Just in Time e calcolo dei Costi

Il reparto Beta della Francis S.p.A. ha una capacità produttiva di 16.000 prodotti (tute sub) e costi fissi per € 1.800.000. Il costo unitario variabile del prodotto (tuta sub) ammonta a € 90

a) Obiettivo Ottimizzare i COSTI DI PRODUZIONE

b) Obiettivo Ottimizzare il COSTO DEI PRODOTTI

VENDUTI

Costo Unitario =

CF + cv x q p

q p

q p quantità prodotta

quant. Prod CF cv c. u. unità prodottaa.1 12.000 1.800.000,00€ 90 240,00€ a.2 16.000 1.800.000,00€ 90 202,50€

quant. Venduta quant. Prod CF cv c. u. unità vendutab.1 12000 12000 1.800.000,00€ 90 240,00€ b.2 12000 16000 1.800.000,00€ 90 270,00€

Costo Unitario =

CF + cv x q p

q v

q p = quantità prodotta q v = quantità venduta

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Diagramma di Redditività e analisi Costi-volumi-risultati

La Tigullio s.r.l. produce giubbotti subacquei ed ha una capacità produttiva di 120.000 unità e costi fissi annui per € 607.500,00. I costi variabili ammontano a € 45,00 per unità di prodotto, venduto al prezzo di € 60,00.

Presentiamo:

Diagramma di redditività

Calcolo del punto di equilibrio

Calcolo del risultato economico derivante dalla vendita di 108.000 unità

q = unità di prodotti

cv = costo variabile unitario

p = prezzo unitario di vendita

CF (costi fissi) = € 607.500,00

CV (costi var. Progres.) cv x q = € 45 x q

CT (costi totali) CF + CV = € 607.500 + 45 x q

RT (ricavi totali) p x q = 60 x q

RT = CTp x q = CF + cv x q

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prezzo di vendita costi fissi costi variabili60,00€ 607.500,00€ 45,00€

quantità 40.500

p x q = CF + cv x qRT = CT

60 x q = 607.500 + 45 x q

60 x q – 45 x q = 607.500 q(60 – 45) = 607.500

q = 607.500

15= 40.500 unità

(p-cv) margine unitario di contribuzione – in che misura ogni prodotto partecipa ala copertura dei costi fissi

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24

40.500

quantità di Equilibrio

q

€ costoRT

CT= CF + CV

€ 607.500

€ 2.430.000

€ 6.007.500

€ 7.200.000

Area di perdita

Area di Utile

Volume di Equilibrio

Capacità ProduttivaX 100 =

40.500

120.000 = 33,75% Break even point

120.000

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25

Risultato Economico

Produzione di 108.000 unità

Vendita di 108.000 unità

RE = RT - CTRE = p x q – (CF + cv x q)

p q prod CF cv q vend60,00€ 108.000 607.500,00€ 45,00€ 108.000

RE 1.012.500,00€

RE = 60 x 108.000 – (607.500 + 45 x 108.000)

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26

Osservazioni tratte dal Diagramma di

Redditività

Per coprire i costi è necessario raggiungere un volume di attività pari a quello indicato dal punto di

equilibrio

Le imprese che hanno elevati costi fissi presentano un punto di equilibrio molto alto e una gestione rigida

quantità quantità quantità

€ €€

Imprese Commerciali

Imprese Industriali

Imprese di Servizi

L’analisi C.V.R. indica come si modifica il risultato aziendale se varia l’importo dei:

Costi variabili unitari

La quantità prodotta e venduta

Il livello dei prezzi di vendita

La struttura organizzativa e produttiva (variazione dei costi fissi)

COMPATIBILITA’ TRA POTENZIALITA’ DEL MERCATO E STRUTTURA PRODUTTIVA

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E’ utile individuare il

pareggio Economico ?

Se collegato alla dimensione

temporale della gestione è molto utile

Consente di individuare l’epoca più idonea per attuare operazioni di:

Incentivazione Sconti

Promozioni

Quando nel corso dell’anno si è certi di aver raggiunto il punto di

equilibrio, si possono attuare politiche commerciali aggressive

Qantità prodotte nel tempo mesi

dell’anno

CF

CT

RT

Settembre

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Limiti di applicazione impiego diagramma di

redditività per il calcolo del punto di equilibrio

Non sempre i costi variabili e i ricavi variano linearmente, se ciò

non avviene devono essere studiate fnzioni diverse dalle rette

Le quantità prodotte sono ipotizzate uguali a quelle

vendute, prescindendo dalle esistenze e rimanenze

Non è utilizzabile dalle imprese multiprodotto, infatti non è costante nel tempo il rapporto tra le vendite

dei vari prodotti

La distinzione tra costi fissi e variabili non sempre è facile e le

difficoltà crescono al crescere della complessità aziendale

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2929

La Contabilità Gestionale può essere tenuta Direct costing (a costi diretti)

Full costing (a costi pieni)Attribuisce all’oggetto di costo sia i costi variabili sia i costi fissi specifici

Oggetto di costo

ProdottoCentro

Reparto

Nella cont. a direct costing vengono calcolati due Margini di Contribuzione

Margine di Contribuzione di

1° Livello

Margine di Contribuzione di

2° Livello

Ricavi netti di Vendita

Costo Variabile Industriale del Venduto (costi diretti riferiti ai

prodotti)

= -

Margine di Contribuzione di

1° Livello

Costi Fissi Specifici= -

Calcolo

Pregi e Difetti

1 2

34

5 Procedimenti di Imputazione dei Costi indiretti

6 Esercitazione Direct e Full Costing: calcolo del Risult. Lordo di tre produzioni

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3030

Margine di Contribuzione di

1° Livello

Margine lordo di Contribuzione

Evidenzia in quale misura le vendite sono in grado di coprire tuti i costi fissi

Margine di Contribuzione di

2° Livello

Margine netto di Contribuzione

Misura il contributo delle

diverse produzioni alla copertura dei

costi fissi comuni e generali

Margine di Contribuzione

Unitario

E’ opportuno calcolarlo quando si devono compiere delle scelte, rapportando il

margine di contribuzione di primo livello alle vendite espresse in quantità fisiche o

monetarie

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3131

Calcolo dei Margini di Contribuzione di due produzioni

La Tigullio s.r.l. produce una tuta tipo classica e una tipo sportiva, per i quali sostiene costi fissi generali comuni per € 35.000.

La produzione della tuta classica, presenta i seguenti dati: Vendite annue 17.000 unità a € 9,50 ciascuna; Costi variabili di produzione € 5,12 per unità; Costi fissi specifici € 9,800,00

La produzione della tuta sportiva, presenta i seguenti dati: • Vendite annue 15.500 unità a € 13,70 ciascuna;• Costi variabili di produzione € 9,00 per unità;• Costi fissi specifici € 7.600,00

Calcoliamo

Margine di Contribuzi

one di Primo e Secondo

livelloL’impresa è in

grado di aumentare il

fatturato producendo 1,500

unità in più

Dobbiamo decidere quale delle due produzioni è più opportuno incrementare

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3232

Totalequant. prezzi quant. prezzi Totale

Ricavi di Vendita 17.000 9,50€ 161.500,00€ 15.500 13,70€ 212.350,00€ 373.850,00€

Costi Variabili 17.000 5,12€ 87.040,00-€ 15.500 9,00€ 139.500,00-€ 226.540,00-€

Marg. Contr. 1°liv 74.460,00€ 72.850,00€ 147.310,00€

Costi Fissi Spec. 9.800,00-€ 7.600,00-€ 17.400,00-€

Marg. Contr. 2°liv 64.660,00€ 65.250,00€ 129.910,00€

Costi Fissi Com. e Gen. 35.000,00-€

Risultato Economico 94.910,00€

Il Margine di contribuzione Unitario (di primo livello) sulle quantità vendute

74.460,00€

17.000 Margine delle Tute Classiche per unità vendute

72.850,00€

15.500 Margine delle Tute Sportive per unità vendute

18.500 9,50€ 175.750,00€ 17000 13,70€ 232.900,00€

18.500 5,12€ 94.720,00-€ 17000 9,00€ 153.000,00-€

81.030,00€ 79.900,00€

Incremento 6.570,00€ 7.050,00€

Tute Classiche Tute Sportive

4,38

4,7

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33

Metodologia del Direct Costing per calcolare il

costo dei prodotti Pregi

Difetti

E’una metodologia semplice ed

oggettiva

E’ poco significativa nelle imprese complesse (mix di prodotti-forti investimenti in ricerca, sviluppo e qualità) dove prevalgono i costi

comuni e generali a scapito dei costi specifici variabili e fissi

E’ utile se l’oggetto di misurazione sono i segmenti

dell’attività aziendale

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34

La Contabilità Gestionale a costi pieni (Full Costing) attribuisce all’oggetto di calcolo sia i costi

variabili sia i costi fissi

Si perviene a differenti Configurazioni di Costo

Una Configurazione di costo è:

graduale addensamento di oneri diretti e indiretti riferibili a un

determinato oggetto di calcolo

Costo Costo PrimoPrimo

Costo IndustrialeCosto Industriale

Costo Costo ComplessivoComplessivo

Costo Costo

Economico -Economico -TecnicoTecnico

Materie Prime

Manodopera Diretta

Altri Costi Diretti

Quote di costi generali di

produzione imputati indirettamente

Quote di costi generali di

amministrazione e di vendita, di oneri

finanziari e tributari, imputati

indirettamente

+

+

Quote di oneri figurativi (stipendio

direzionale e interesse di computo) imputati

indirettamente

+

È utilizzato per la valutazione dei

prodotti

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35

Imputazione SU BASE

AZIENDALE

Imputazione A GRADINI

BASE UNICA

BASE MULTIPLA

(dall’Impresa all’Oggetto di Costo)

(dall’Impresa ai Centri di Costo, dai centri di Costo all’Oggetto di Costo)

I risultati variano a seconda dei procedimenti di imputazione e delle

basi usate

Calcolo del Costo Industriale di tre Commesse

1

2

3

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36

Imputazione Imputazione su Base Unica su Base Unica

AziendaleAziendale Si sommano tutti i costi indiretti da ripartire in modo da ottenere un unico importo che viene suddiviso tra i vari oggetti di calcolo scegliendo una sola base di ripartouna sola base di riparto

Materia primaManodopera diretta

Costo primo

Fra i primi due si sceglie chi maggiormente incide sul costo primo

Sono più razionali i procedimenti a base multipla perché è difficile trovare una fondata relazione di proporzionalità tra un complesso

non omogeneo di costi indiretti e un’unica base

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37

Imputazione Imputazione su Base su Base MultiplaMultipla

Si classificano i costi da ripartire in gruppi omogenei.

Per ciascun gruppo si sceglie la base di riparto ritenuta più razionale e opportuna

BASI DI RIPARTO DEI COSTI COMUNI E GENERALI

Per i costi generali di Per i costi generali di produzione:produzione:

quantità fisiche materia consumata ore di manodopera diretta

impiegate ore di funzionamento delle

macchine kilowattora consumati quantità di produzione ottenute

quantità monetarie

costo delle materie consumate costo di manodopera diretta

impiegata costo primo

Per i costi generali Per i costi generali commerciali – amministartivi commerciali – amministartivi

– figurativi:– figurativi:

quantità monetarie

costo Primo costo Industriale costo Complessivo ricavo Presunto

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3838

La Francis S.p.A. ha in lavorazione tre commesse di cui si vuole conoscere il costo industriale. Dalle schede di lavorazione risultano i seguenti costi diretti:

Commessa Tute Commessa Maschere Commessa Giubbotti

Materie Prime 450.000€ 240.000€ 300.000€

Manutenzioni 32.000€ 21.000€ 25.000€

Manodopera Diretta 603.000€ 360.000€ 432.000€

Ore f unz. Macchine 2.500 1.800 2.260

I costi comuni e generali sono i seguenti:

Materie sussidiarie 101.475€

Manodopera I ndiretta 145.800€

Forza motrice 168.425€

Ammortamenti 702.300€

Costi Generali di Prod. 79.200€

Totale 1.197.200€

Calcoliamo il Costo Industriale su base aziendale nelle due seguenti ipotesi

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39

Criterio della Base Unica Aziendale – adottando come base unica le ore di funzionamento delle macchine

Criterio della Base Multipla, adottando come base di imputazione:

costo delle materie prime consumate per le materie sussidiarie

costo della manodopera diretta per la manodopera indiretta e i costi generali di produzione

ore di funzionamento delle macchine per i costi di forza motrice e per gli ammortamenti

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40

Commessa Tute Commessa Maschere Commessa GiubbottiMaterie Prime € 450.000 € 240.000 € 300.000Manutenzioni € 32.000 € 21.000 € 25.000

Manodopera Diretta € 603.000 € 360.000 € 432.000Costo Primo € 1.085.000 € 621.000 € 757.000Quota Costi com. e gen. Industr. € 456.250 € 328.500 € 412.450Costo Industriale € 1.541.250 € 949.500 € 1.169.450

Ripartizione su Base Unica (ore di funzionamento macchine)

Quota Costi Comm. Gen. Industriali

Totale Costi da Ripartire

Totale Ore funzion. Macchine

= =

1.197.200

2.500+1.800+2.260

= 182,50

182,50

2.260

1.800

2.500

X

=

=

=

456.250

328.500

412.400

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41

Commessa Tute Commessa Maschere Commessa GiubbottiMaterie Prime € 450.000 € 240.000 € 300.000Manutenzioni € 32.000 € 21.000 € 25.000

Manodopera Diretta € 603.000 € 360.000 € 432.000Costo Primo € 1.085.000 € 621.000 € 757.000Quota Costi com. e gen. Industr.

Materie Sussidiarie € 46.125,00 € 24.600,00 € 30.750,00Manodopera Indiretta e costi Generali € 97.258 € 58.065 € 69.677Forza Motrice e Ammortamenti € 331.831 € 238.918 € 299.975Costo Industriale € 1.560.214 € 942.583 € 1.157.403

Costo Industriale su Base Unica € 1.541.250 € 949.500 € 1.169.450

Ripartizione su Base Multipla

Totale Costi Mat. Sussid.

Totale Costo Materia Prima

=101.475

450.000+240.000+300.000

Imputazione Costi Mat.

Sussid.

=

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42

La Localizzazione La Localizzazione dei Costi dei Costi Attribuzione dei Attribuzione dei

Costi ai Centri nei Costi ai Centri nei quali o per i quali quali o per i quali

sono stati sostenutisono stati sostenuti

Centri di Costo

RealiRealiDi ComodoDi Comodo

Reparto – Magazzino“Centro Esercizio

Fabbricati”

(per es. l’insieme dei fitti passivi di fabbricati - i costi di manutenzione -

pulizia dei fabbricati-

Costi Diretti Costi Indiretti

Oggetti di Calcolo

Localizzazione per Centri di Costo

Esercitazione1

2

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43

Localizzazione dei costi per Centri di Produzione

L’impresa industriale Tigullio s.r.l. produce due prodotti 1)Fucili subacquei 2) Coltelli subacquei.

I costi variabili unitari di produzione ammontano rispettivamente a € 160 e € 204. La lavorazione dei fucili è effettuata nel solo reparto M e se ne ottengono 10.000 pezzi; i coltelli

sono invece lavorati sia nel reparto M sia nel reparto F e se ne ottengono 15.000 pezzi.

Nel periodo considerato la Tigullio s.r.l. ha sostenuto costi per ammortamenti, personale, energia e manutenzione per € 720.000 nel reparto M e per € 483.000 nel reparto F.

Calcoliamo il costo di ogni pezzo dei due prodotti ripartendo i costi comuni in base alle unità prodotte, dato che queste richiedono un uguale tempo di lavorazione nel reparto M.

I costi nel reparto F sono riferibili solo ai prodotti Coltelli, mentre i costi del reparto M sono comuni ad entrambi le produzioni.

Reparto M

Reparto F

Prodotto Fucili

Prodotto Coltelli

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4444

Costi Rep. M 288.000€ 432.000€

Costi Rep. F 483.000€

Costo della Produzione 1.888.000€ 3.975.000€

Costo Unitario di Prodotto 188,80€ 265,00€

Se non si eff ettuasse la localizzazione dei costi si commetterebbe

l'errore di considerare comune ad entrambe le serie di prodotti

1,203,000 € di costi sostenuti, mentre 483,000 € non lo sono

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45

Tipologia di Centri di Costo in Relazione all’attività svolta

Centri Produttivi

Centri Ausiliari

Centri Comuni di Servizi alla Produzione Produttivi

Centri Funzionali

Come si effettua l’imputazione ?

1

23

4 Centri di Responsabilità

5

6

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46

Centri Produttivi

Reparti in cui si effettuano le trasformazioni delle materie prime o l’assemblaggio delle parti componenti i prodotti

I reparti produttivi possono essere distinti a seconda della fase di

lavorazione che vi si svolge

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4747

Centri Ausiliari

Forniscono servizi ad altri centri

Le prestazioni possono essere misurate in unità fisiche

Es. Reparti che producono energia

elettrica, calore, ecc.

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48

Centri Comuni di servizi alla Produzione

Forniscono prestazioni agli altri centri

Le attività non possono essere misurate in unità fisiche

Es. Ufficio studi e ricerche – ufficio collaudi e controllo qualità – reparto manutenzioni e riparazioni impianti e

macchinari

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Centri Funzionali

Sono aggregazioni a cui si riferiscono i costi sostenuti

per le funzioni comuni

Es. Ufficio ragioneria – servizi finanziari, ecc.

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50

I costi dei I costi dei centri centri

ausiliariausiliari

Sono ripartiti tra i centri che

ne hanno utilizzato i

serviziI costi dei I costi dei

centri comuni centri comuni di servizi alla di servizi alla produzioneproduzione

Sono ripartiti tra i centri produttivi

I costi dei I costi dei centri centri

produttiviproduttiviSono ripartiti tra le

commesse, i processi o i lotti di produzione che in essi vengono svolti e

ottenuti

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51

Centro di Centro di ResponsabilitResponsabilit

àà

Unità organizzativa dove si svolge una certa attività sotto la

direzione e il controllo di un capo che ne è il responsabile

Centri di Ricavo

Centri di Profitto

Unità organizzativa commerciale in grado di influenzare in modo diretto e

significativo l’ammontare dei ricavi di vendita (es. una filiale).

Generalmente detta unità è responsabilizzata oltre che per i ricavi,

anche per alcuni costi inerenti strettamente all’attività di collocamento

dei prodotti sul mercato

Unità organizzativa dotata di ampia autonomia decisionale autorizzata a gestire un ramo aziendale a ciclo

completo “acquisto fattori produttivi – li trasforma – li colloca

sul mercato” (es. una sede all’estero, una divisione per

prodotto). Essa è responsabilizzata per i risultati economici ottenuti.

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5252

Esercitazione Direct e Full Costing: calcolo del Risultato Lordo di tre produzioni

La Francis S.p.A. fabbrica tre serie di prodotti:

A – B – C relativamente ai quali dispone dei dati racoolti nella seguente tabella:

A B C

Costo unitario Materie Prime 85,80€ 91,00€ 233,65€

Costo unitario Manodopera Diretta 114,00€ 137,20€ 338,00€

Altri Costi variabili di Produzione 49.380,00€ 23.580,00€ 29.900,00€

Costi Fissi specifi ci diProduzione 65.000,00€ 32.085,00€ 23.400,00€

Costi Comuni I ndustriali 314.008,76€

Quantità Prodotta 2.000 900 500

Prezzo Unitario di Vendita 468,00€ 572,00€ 845,00€

Calcoliamo:

In base a Direct Costing Margine di Contribuzione di 1° e 2° livello e il Ris. Econ. Lordo di ciasc. Prod. e complessiva; Il Margine Unitario

In Base alla Contabilità a Full Costing il Costo Industriale di ciascuna produzione e il risultato economico lordo( si procede alla localizzazione dei costi fissi specifici e al riparto su base unica dei costi comuni industriali in proporzione al costo primo delle tre produzioni); Utile Unitario

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5353

Contabilità Direct Costing

A B C Totale

Ricavi di Vendita 936.000,00 € 514.800,00 € 422.500,00 € 1.873.300,00 €

Costi Variabili -448.980,00 € -228.960,00 € -315.725,00 € -993.665,00 €

Marg. Contr. 1° 487.020,00 € 285.840,00 € 106.775,00 € 879.635,00 €

Costi Fissi Spec. -65.000,00 € -32.085,00 € -23.400,00 € -120.485,00 €

Marg. Contr. 2° 422.020,00 € 253.755,00 € 83.375,00 € 759.150,00 €

Costi Com. I ndu. 314.008,76 €

Risultato Ec. Lordo Compl. 445.141,24 €

RT

CV448,98

936

2.000

Val.

q0

Produzione. A

CV

RT

900

228,96

514,80

Zone in rosso: area di contribuzione 1°

livello

Val. Val.

315,725

422,50 RT

CV

qq

Produzione. CProduzione. B

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5454

Il Margine di Contribuzione Unitario mette in evidenza la diversa redditività delle tre

produzioni

La produzione A consente di realizzare i ricavi e il margine di contribuzione assoluti

più elevati.La produzione B

è la più redditizia ( che

varrebbe la pena di

incrementare, mercato e capacità

produttiva permettendo)

La produzione C presenta invece un margine di

contribuzione unitario inferiore

produzione A

produzione B

produzione C

2000

487.020 = 243,51

285.840

900=317,60

106.775

500 = 213,5

5

Margine 1° liv. Quantità prodotta

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5555

Contabilità a Full Costing con imputazione su base unica

La contabilità a full costing evidenzia i seguenti risultati lordi delle tre produzioni e dell’impresa nel complesso

A B C Totale

Ricavi di vendita 936.000,00€ 514.800,00€ 422.500,00€ 1.873.300,00€

Materie prime 171.600,00€ 81.900,00€ 116.825,00€ 370.325,00€

Manodop. Diretta 228.000,00€ 123.480,00€ 169.000,00€ 520.480,00€

Costo Primo 399.600,00€ 205.380,00€ 285.825,00€ 890.805,00€

Costi I mp. X Centri di costo

Altri costi Variabili 49.380,00€ 23.580,00€ 29.900,00€ 102.860,00€

Costi fi ssi specifi ci 65.000,00€ 32.085,00€ 23.400,00€ 120.485,00€

Costi Comuni 140.859,00€ 72.396,45€ 100.753,31€ 314.008,76€

Costo I ndustriale 654.839,00€ 333.441,00€ 439.878,00€ 1.428.159,00€

Risultato Econ. Lordo 281.161,00€ 181.359,00€ 17.378,00-€ 445.141,00€

I costi comuni industriali, non localizzati per centro di costo, sono stato imputati alle tre produzioni in base al costo primo:

399.600+205.380+285.825

314.008,76= 0,3525

285.825

205.380

399.600

X

=

=

=

140.859

72.396,45

100.753,31

L e produzioni A e B danno un

risultato lordo positivo, mentre la

C genera un risultato lordo

negativo

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56

Risultati Unitari:

Contabilità a Full Costing con imputazione su base unicaA B C

Prezzo di Vendita Unit. 468,00€ 572,00€ 845,00€

Costo I ndustr. Unitario -€ 327,42 -€ 370,49 -€ 879,76

Utile Unitario € 140,58 € 201,51 -€ 34,76

produzione A

produzione B

produzione C

2000

654.839= 327,42

333.441,45

900=370,49

439.878,31

500 = 879,7

6

Costo industriale

Quantità prodotta=Costo industriale

Unitario

Considerazioni Finali

In base al Full Costing la produzione C genera una perdita. Se esaminiamo i dati che emergono dalla contabilità a

Direct Costing notiamo che anche il prodotto C partecipa alla copertura dei costi fissi e quindi concorre alla

formazione del risultato positivo finale.

Sarebbe quindi un errore sopprimere la produzione

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57

ABC

Il Costo Pieno (full costing) dell’oggetto di calcolo è dato dalla somma

Costi Diretti

Costi Indiretti delle attività svolte per realizzarlo e collocarlo sul mercatoPer adottare il

metodo ABC l’impresa cosa

deve fare?

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58

Individuare le attività svolte per realizzare

l’oggetto di misurazione

Individuare gli elementi che generano il costo di tali

attività ( Cost Driver)

Per fare ciò è necessario disaggregare i processi aziendali in ATTIVITA’

ELEMENTARI (es. programmazione della

produzione – assistenza tecnica al cliente – controllo della completezza degli ordini)

L’impresa deve

procedere a:

I Cost Driver( sono gli elementi nei quali si manifesta l’attività produttiva e spiegano il consumo delle attività da

parte dell’oggetto (es. l’assistenza tecnica ai clienti si espleta in

interventi a supporto del cliente; dunque il numero di interventi è il

Cost Driver di tale attività, maggiore è il numero di interventi richiesti per un prodotto, più quel prodotto “assorbe”

l’attività di assistenza tecnica

Determinare il costo di ogni attività elementare (sommando i costi delle

risorse utilizzate per realizzarla es. personale –

ammortamenti – forza motrice ecc.)

Calcolare il costo unitario dei cost driver di ogni

attività

Dividendo il costo dell’attività per il numero di volte in cui il cost driver è

stato attivato (es. nel mese di maggio l’attività di assistenza tecnica ai clienti

è costata € 7.500 e ha richiesto 150 interventi, il costo unitario del cost

driver “intervento al cliente” è di € 50

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59

L’imputazione dei costi indiretti delle varie attività agli oggetti di calcolo

avviene moltiplicando il costo unitario di ciascun cost driver per il numero di cost

driver assorbiti da ogni oggetto es. se nel mese di maggio il prodotta A ha richiesto 80

interventi ai clienti, gli verranno imputati € 400 (50 x

80) di costo dell’attività di assistenza tecnica

I costi imputati ai prodotti sono COSTI VARIABILI

Alcuni in funzione del volume di produzione

Altri in funzione della complessità delle produzioni (costi indiretti)

Esercitazione

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6060

Calcolo del costo di lotti di produzione con il metodo ABC

La Francis S. p. A. produce maschere subacquee in tre varianti (B1 – B2 – B3) che ottiene rispettivamente in 79.700, 49.800, 29.900 unità. Ogni unità prodotta richiede due Kg di materia primaa € 1,50 il Kg. La lavorazione delle tre varianti di prodotto è realizzata in una cella produttiva a cui sono imputati costi di manodopera, manutenzione, attrezzaggio macchine, trasferimento materie, controllo qualità, ecc., per € 39.850. Calcoliamo

Calcoliamo il costo industriale delle tre varianti di prodotto nelle seguenti ipotesi:

il costo di produzione della cella è ripartito in base alla quantità di materia prima:

il costo di produzione della cella è ripartito, con il metodo ABC, in base ai cost driver individuati per ciascuna attività svolta.

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6161

Attività Cost Driver NumeroCosto Unitario B1 B2 B3

Lavorazione. Mat. Prima ore macchina 500 72,00€ 210 160 130Attrezzaggio set up 9 150,00€ 3 3 3Movimentazione interna trasf erimenti 40 15,00€ 18 10 12Controllo qualità controlli 19 100,00€ 8 5 6

Quantità Materia Prima Kg 2 2 2Costo unitario Mater. Prima 1,50€ 1,50€ 1,50€ Prodotti Ottenuti 79.700 49.800 29.900 Costo indir. Della cella produttiva 39.850,00€

Riparto su Base Unica Aziendale (in base al consumo di materia prima)

B2 B3 B4 Totali

Materie Prime 239.100€ 149.400€ 89.700€ 478.200€

Costi di produzione 19.925€ 12.450€ 7.475€ 39.850€

Costi Totali (a) 259.025€ 161.850€ 97.175€ 518.050€

Volumi di Produzione(b) 79.700 49.800 29.900

Costo unitario(a:b) 3,25 3,25 3,25

(79.700+49.800+29.900)X2

39.850= 0,125

29.900x2

49.800x2

79.700x2

X =

=

19.925

12.450

7.475

Costo per Kg materia prima

= Costo da imputare A

Costo da imputare B

Costo da imputare C

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6262

Riparto con metodo ABC in base ai Cost Driver

A B C Totali

Materie prime € 239.100 € 149.400 € 89.700 € 478.200

Costi ind. Di Produzione

per lavor. Materi prima € 15.120 € 11.520 € 9.360 € 36.000

per attrezzaggio 450 450 450 € 1.350

per movimentazione interna 270 150 180 € 600

per controllo qualità 800 500 600 € 1.900

Totale Costi I ndiretti € 16.640 € 12.620 € 10.590 € 39.850

Totale Costi (a) € 255.740 € 162.020 € 100.290 € 518.050

Volume di Produzione (b) 79.700 49.800 29.900

Costo Unitario Riparto ABC € 3,21 € 3,25 € 3,35

Costo Unitario Riparto Base Unica 3,25 3,25 3,25

Riparto del costo dell’attività di lavorazione della materia prima

€ 72 x 210= € 15.120 Costo lavorazione materia prima assorbito da A

€ 72 x 160= € 11.510 Costo lavorazione materia prima assorbito da B

€ 72 x 130= € 9.360 Costo lavorazione materia prima assorbito da C

Allo stesso modo si effettua il riparto dei costi delle altre attività svolte dall’impresa per ottenere le tre produzioni

Considerazioni finali sul metodo ABC

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Il calcolo effettuato in base ai volumi produttivi,

sottovaluta la complessità della produzione della variante C evidenziata invece dall’ ABC mediante i costi

driver che misurano le risorse assorbite dalle attività necessarie (in diversa misura) per la fabbricazione dei

tre lotti A B C.

La metodologia ABC,( richiedendo la scomposizione dei processi gestionali in attività elementari) consente di migliorare la conoscenza dei fenomeni aziendali e quindi di

ottimizzare la gestione.

Per es., individuando le attività che non creano valore si possono valutare la possibilità e

l’opportunità di eliminarle oppure si può cercare di ridurre il costo dei Cost Driver delle attività troppo

costose

Il limite della metodologia ABC

complessità

costo del suo avvio

richiede infatti molto tempo e molte elaborazioni per individuare e valutare i cost driver

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Costi CongiuntiCosti comuni ai prodotti ottenuti

La Comunanza deriva da esigenze Tecniche

- non è possibile produrre certi prodotti senza ottenerne altri -

Es. Aziende chimiche - petrolchimiche

Modi di determinazione del costo di ogni prodotto

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65

Costo di ogni prodotto

Costo Industriale del processo produttivo

Vari prodotti congiuntamente ottenuti

=

Criteri di Riparto dei Costi Congiunti

Indice quantitativo Quando tutti gli articoli possono essere espressi in un’unica unità di misura fisica, si sceglie come base di riparto tale unità di misura fisica (metri, litri, grammi,

ecc.)

Ricavi Quando tuttigli articoli ottenuti hanno la medesima importanza commerciale (non ci sono sottoprodotti o

prodotti secondari), si possono utilizzare come base di riparto i ricavi di vendita effettivi o presunti.

Presunto Ricavo al Prodotto Secondario

Quando si ottengono prodotti principali e secondari si può attribuire al prodotto secondario un costo pari al presunto

ricavo di vendita. Il rimanente costo industriale del processo è ripartito fra i prodotti principali con uno dei

precedenti criteri.

Imputazione al Prodotto Principale

Quando il prodotto secondario uno scarto di lavorazione o comunque ha un trascurabile importanza commerciale, il costo del processo produttivo è interamente attribuito

al prodotto principale

Esempio

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Riparto di Costi Congiunti

La Tigullio s.r.l. attua un processo di trasformazione avente un costo di € 305.100,00 dal quale ottiene tre prodotti congiunti. Il prodotto 3A ha un peso unitario di 100 Kg, il suo prezzo di vendita è di € 68,00 per unità ed è ottenuto in 1.500 unità. Il prodotto 3B ha un peso di 120 Kg, prezzo unitario di € 60,00 ed è ottenuto in 1.800 unità. Il prodotto 3C ha un peso unitario di 120 Kg, prezzo unitario di vendita di € 50,00 e se ne ottengono 2.600 unità.

Calcoliamo il costo industriale dei tre prodotti in base a un indice quantitativo (peso) e in base al presunto ricavo di vendita.

Dati

Peso Kg Quantità Prezzo Vend. Unit.

100 1500 68 Prodotti 3A

120 1800 60 Prodotti 3B

120 2600 50 Prodotti 3C

305.100,00€ Costo I ndustriale dei Prodotti Congiunti

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6767

Criterio dell' I ndice Quantitativo

Peso Quant. Peso Tot.

Kg 100 1.500 150.000 Peso Prodotti 3A

Kg 120 1.800 216.000 Peso Prodotti 3B

Kg 120 2.600 312.000 Peso Prodotti 3C

678.000 Peso Totale della Produzione in KgUnitario

Costo ind. Tot. € 305.100,00 Coeff . Rip € 0,45 € 67.500,00 Costo dei Prodotti 3A € 45,00

678.000 € 97.200,00 Costo dei Prodotti 3B € 54,00

€ 140.400,00 Costo dei Prodotti 3C € 54,00

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Criterio del presunto ricavo di vendita

Unità Prod. Ric. Vendita

1500 68 102.000,00€ Presunto Ricavo Prodotti 3A

1800 60 108.000,00€ Presunto Ricavo Prodotti 3B

2600 50 130.000,00€ Presunto Ricavo Prodotti 3C

340.000,00€ Ricavo Totale Presunto

Costo industr. 305100 € 0,90 € 91.530 Costo dei Prodotti 3A

340000 € 96.914 Costo dei Prodotti 3B

€ 116.656 Costo dei Prodotti 3C

€ 61,02 Costo unitario 3A € 45,00

€ 53,84 Costo unitario 3B € 54,00

€ 44,87 Costo unitario 3C € 54,00

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Costi Standard

Costi predeterminati con riferimento a:

dati oggetti

date quantità prodotte

Determinate ipotesi prese a base della loro costruzione

La Contabilità Gestionale diviene un valido strumento informativo (per il controllo e la valutazione delle performance) se si elaborano Costi Standard da

confrontare con i Costi Effettivi

Costi che l’impresa sosterrebbe qualora

operasse nelle condizioni ipotizzate per il loro

calcolo

Sono:

Parametri di riferimento (con i quali vanno confrontati i costi

effettivamente sostenuti)

Costi-Obiettivo (rappresentano il livello di costi

che l’impresa dovrebbe sostenere per operare in condizioni di efficienza)

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Costi Standard

Scopi

Controllo e Riduzione dei costi di produzione attraverso la costruzione di “modelli di

efficienza. Tipologia

Fasi

Determinazione dei costi standard

Confronto fra costi consuntivi e costi standard (individuazione di eventuali scostamenti)

Indagini sulle cause che hanno provocato gli scostamenti

Azioni correttive per evitare che in futuro le differenze riscontrate abbiano a ripetersi

Determinazione dei dati standard

Determinazione dei dati effettivi

Calcolo e analisi degli scostamenti

2 Azioni correttive

Fase Preventiva Fase di ControlloFase Consuntiva

1

23

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CaratteristicheTipologia

Costruiti con riferimento a un grado di efficienza presunto normale, calcolato tecnicamente attraverso prove di laboratorio e di officina.

Vengono modificati solo in seguito a variazioni nei prodotti o nei metodi produttivi

Standard di base

Costruiti con riferimento a livelli di efficienza superiori a quello corrente, ma inferiori a quello massimo; sono quindi soppressi solo gli

sprechi e i tempi morti per i quali vi è la possibilità effettiva di eliminazione. Sono realizzabili e migliorabili, quindi di utilizzo più

consigliabili al fine di ottenere la riduzione dei costi

Standard normali-realistici-possibili

Costruiti con riferimento al massimo livello di efficienza operativa, per cui non è prevista la possibilità di sprechi e tempi morti. Costituiscono il

livello minimo di costo teoricamente ipotizzabile, perciò non sono praticamente realizzabili

Standard teorici o ideali

Costruiti con riferimento a un livello di efficienza normalmente riscontrabile nell’impresa; quindi implica l’accettazione dei metodi

presenti e di possibili inefficienze. Sono i meno rigorosi, quindi i meno consigliabili in quanto non si pongono come obiettivi di efficienza

futura.

Standard Correnti

Tipologia di Costi Standard in relazione al livello di efficienza

Standard AttesiCalcolati con riferimento ailivelli di efficienza previsti per la

realizzazione degli obiettivi programmati. Non sono veri e propri costi standard, bensì costi previsti o costi di Budget

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7272

Se dal confronto fra costi effettivi e costi standard emergono delle differenze, queste devono essere

analizzate per:

scoprirne le cause

individuare l’eventuale responsabile

intraprendere azioni correttive

Revisione degli standard (se sono stati determinati in modo errato);

Aggiornamento degli standard (per renderli meglio rispondenti a eventuali variazioni intervenuti)

Richiamo ai responsabili che non hanno operato, o fatto operare, le persone loro sottoposte gerarchicamente, in

conformità alle pratiche operative standard


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