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Diventarefelici.it

Cambia la tua vita in 10 semplici passi Diventarefelici.it

2

Prima parte: come usare questa guida 4

Cosa trovi in questa guida 4

Introduzione 6

Come usare la guida 9

Qualche piccolo preparativo 12

Seconda parte: 10 semplici passi 15

Primo passo: alzati presto la mattina 15

Secondo passo: fai una colazione positiva 20

Terzo passo: metti la musica giusta 24

Quarto passo: cerca l’oro 29


3

Quinto passo: sorridi! 34

Sesto passo: rilassati 39

Settimo passo: viaggia con calma 44

Ottavo passo: resta in silenzio 51

Nono passo: tocca l’amore 57

Decimo passo: dona senza chiedere nulla 64

Terza parte: ora tocca a te! 71

Conclusioni 71

Libri consigliati 73

Checklist da stampare 76

Chi sono 77

Contatti e social 78

Credits 79


4

Grazie per la fiducia!

Ti spiego come è composta questa guida e cosa ci troverai.

La guida è divisa in 3 parti.

Nella prima parte trovi un’introduzione, dei consigli su come usarla

al meglio e i preparativi che ti suggerisco per poter poi applicare

facilmente tutti e 10 i passi che ho scelto per te.

Nella seconda parte potrai leggere tutti i 10 passi. Troverai i miei

consigli pratici per renderli più semplici e le risposte alle domande

che ricevo più spesso quando li propongo.


5

Inoltre ho scritto, per ogni passo, la mia esperienza personale, come

li ho vissuti, e come mi hanno aiutato.

La terza parte, infine, contiene un elenco di libri che ti consiglio di

leggere mentre usi la guida (a me hanno aiutato molto), qualche

parola su chi sono, i miei contatti e soprattutto la checklist.

Scoprirai tra poco di cosa si tratta, ma sappi che è lo strumento più

importante di questa guida, e se lo userai come ti suggerisco, farà

davvero la differenza anche per te.

Non aggiungo altro, ti ringrazio ancora per aver scaricato questa

guida e ti auguro un ottimo lavoro.

Giacomo Papasidero


6

Perché nasce Cambia la tua vita in 10 semplici passi? Semplice:

perché mi sono reso conto che, nonostante le buone intenzioni e i

propositi lusinghieri di cambiare, a volte serve una mano “concreta”

che ti ricordi che hai scelto di migliorare la tua vita.

Risorse gratuite in rete ce ne sono veramente molte, ma hanno tutte

lo stesso, inevitabile limite: ti spiegano cosa devi fare, magari anche

come, ma non possono essere sempre con te per ricordarti il

cambiamento da realizzare durante il giorno.

Il problema è che spesso ci si dimentica di agire in un certo modo,

magari non si ha il tempo o la serenità mentale per ricordarsi di

controllare un certo comportamento o non ricadere nelle solite

abitudini.


7

Allora ho pensato: perché non creare una piccola guida, una mappa,

che possa essere uno strumento concreto di cambiamento, ma al

tempo stesso sia adatta a essere portata con sé, in qualunque

posto?

Il vantaggio di Cambia la tua vita in 10 semplici passi, infatti, è di

poterla consultare durante la giornata, verificando se stai seguendo

correttamente tutti i consigli e le indicazioni che contiene.

Un po’ come accade in moltissime aziende, in cui ogni dipendente

ha la possibilità di controllare una checklist – ovvero un elenco

puntato di compiti da svolgere – tenendo così sotto controllo il

procedere del lavoro.

Allo stesso modo, non sarebbe perfetto nel caso del tuo percorso

personale avere una “guida” che, giorno dopo giorno, ti faccia

tenere a mente i cambiamenti da fare?


8

Cambia la tua vita in 10 semplici passi non ti propone idee

complicate da realizzare, ma semplici suggerimenti da mettere in

pratica nella tua quotidianità.

Si tratta di azioni che tutti possiamo compiere senza difficoltà, che si

basano sulla consapevolezza e che andranno a scardinare le

abitudini negative e limitanti radicate in tutti noi.

In alcuni casi ti troverai in difficoltà, ma non temere, perché questa

piccola guida, pensata appositamente per te, ti aiuterà a non

perdere di vista i 10 passi più importanti di cui hai bisogno, dandoti

gli stimoli e la motivazione per non arrenderti, ma procedere nel tuo

reale cambiamento.

Ti auguro di iniziare a cambiare la tua vita, sin da oggi.


9

Voglio darti alcuni consigli per sfruttare appieno il potenziale della

guida che ho preparato per te. Se li seguirai, otterrai i migliori

risultati in maniera rapida.

Prima di iniziare il vero e proprio cambiamento, devi pianificare

alcune delle attività che andrai a svolgere. Si tratta di preparativi

molto semplici e piacevoli, che risulteranno fondamentali per

compiere poi i 10 passi senza inutili interruzioni o contrattempi.

Grazie a quello che ti consiglierò nel prossimo capitolo, riuscirai a

realizzarli quotidianamente tutti, senza correre il rischio di

saltarne alcuni.

Al termine di questa guida, troverai una parte stampabile. Quella è la

tua checklist, cioè la lista che contiene tutte le attività da svolgere

giorno per giorno. Stamparla ti permetterà non solo di averla sempre

con te, ma anche di spuntare le caselle corrispondenti a ogni azione


10

svolta in quel dato giorno, così da avere sotto controllo i tuoi

progressi.

Stai attento a non cadere nell’errore di pensare di poter tenere a

mente i passi che giornalmente hai già svolto. Molti, così facendo,

finiscono col dimenticarne alcuni, creare una sorta di gerarchia o,

peggio ancora, col realizzare solo quelli che risultano più comodi.

Ogni singolo passo è fondamentale in questo processo di

cambiamento. Stampa quindi 30 copie del foglio con la checklist,

una per ogni giorno del mese, così sarà più facile tenere traccia del

tuo lavoro quotidianamente.

Ti suggerisco inoltre di portare la checklist sempre con te; dato il

pratico formato, potrai metterla in tasca, nel portafogli o in borsa.

Averla a portata di mano ti darà la possibilità di controllare spesso,

durante l’intero arco della giornata, le azioni che ancora devi

compiere e di pianificarle con più facilità, decidendo quando e come

metterle in pratica.


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Il penultimo suggerimento che voglio darti per ottenere il massimo è

di seguire il contenuto di questa guida alla lettera, perché

contiene gli elementi di base che ho pensato proprio per aiutarti a

vivere in maniera positiva.

A questo punto ti starai chiedendo: per quanto tempo dovrò mettere

in pratica i 10 passi che suggerisci per vederne gli effetti? Il mio

consiglio è di utilizzarla almeno per un mese, impegnandoti a

realizzare quotidianamente e correttamente tutto ciò che in essa è

contenuto, senza saltare nulla.

Prima di concludere, voglio ricordarti che non puoi trasformare la tua

vita “magicamente”, dalla sera alla mattina. Ogni passo ti permetterà

di migliorare, ma si tratta solamente di un inizio, grazie al quale

riuscirai ad acquisire nuove abitudini positive e a osservare la vita in

modo diverso.


12

Prima di scoprire quali sono i 10 passi che ti permetteranno di

cambiare la tua vita, dedichiamoci ad alcuni brevi e semplici

preparativi.

Seleziona alcune delle tue canzoni preferite, stando attendo a

scegliere solo quelle che ti mettono di buon umore. Una volta fatta la

tua scelta, prepara un cd, caricale nel lettore mp3 oppure nel

cellulare.

Scegli il supporto che potrai utilizzare facilmente mentre ti rechi a

lavoro o mentre svolgi alcune attività durante le quali è possibile

ascoltare della musica. Seleziona soprattutto canzoni che abbiano

un messaggio positivo, di amore e di speranza.


13 Compra subito un block notes e tienilo sempre a portata di mano.

Fai in modo di avere con te anche una penna o una matita. Se ti

viene scomodo e se possiedi uno smartphone, puoi utilizzare il

taccuino virtuale integrato. Va anche bene un’agenda o dei post-it,

insomma qualsiasi cosa ti possa permettere di scrivere e sia sempre

a portata di mano, ovunque vai. In alternativa potresti utilizzare

anche un registratore.

Scegli un luogo nel quale tu possa isolarti durante la giornata. Ti

suggerisco di individuarne uno a casa e uno sul posto di lavoro. Si

tratta di un elemento importantissimo, per cui sceglilo con cura.

Preoccupati che sia una sistemazione in cui tu possa rimanere solo,

senza correre il rischio di essere disturbato, ma fai attenzione a che

sia un luogo in cui sia “consentito” rimanere, o che non risulti

pericoloso.


14 Prepara un elenco di tutte le attività che compi quotidianamente o

quasi (ad esempio: fare la spesa, pulire, leggere la posta, sbrigare

delle commissioni, pagare le bollette, etc.), scrivendo accanto a

ognuna di esse qual è il tempo che impieghi per svolgerle.

Bene! Ora puoi iniziare i 10 passi per cambiare la tua vita. Mi

raccomando, però, prima di proseguire nella lettura di questa guida,

svolgi tutti i preparativi che ti ho suggerito.

Il mio consiglio è di iniziare il tuo mese di lavoro con la checklist il

giorno dopo aver completato questi preparativi. Così facendo non

avrai problemi con i passi che dovrai compiere.


15

Questo è il primo passo per cominciare al meglio la tua giornata.

Scegli l’orario che preferisci – non deve necessariamente essere

troppo presto –, cercando comunque di non alzarti dopo le otto. Io ti

consiglierei di scegliere le sette, ma non ti nascondo che nei periodi

in cui puntavo la sveglia alle sei, o anche prima, nel giro di qualche

giorno avvertivo una maggiore vitalità e avevo anche riposato meglio

del solito.

Infatti, alzarsi tardi non ci rende più riposati, ma meno lucidi e meno

in forma. Le ore migliori per dormire sono quelle a cavallo della

mezzanotte, e rimanere fino alle dieci del mattino sotto le coperte

non ci aiuta per niente. Se sei obbligato per motivi lavorativi a

svegliarti molto presto durante tutta la settimana, non concederti


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mattinate intere di “riposo” nei giorni liberi o durante le feste, ma

svegliati comunque entro le otto.

Così potrai andare a dormire non troppo tardi, con il conseguente

beneficio che ne trarrà la qualità del tuo sonno. Vedrai che appena

prenderai il ritmo e il tuo organismo si abituerà, ti sentirai meglio, con

il pieno di lucidità, energia e forza.

Metti la sveglia (magari il tuo cellulare) lontano dal letto, in modo da

costringerti ad alzarti per fermarla. Una volta in piedi sarà più

semplice resistere alla tentazione di rimanere a letto fino a tardi.

Stabilisci un orario per andare a dormire. Se prima di andare a

letto guardi la televisione oppure usi il computer, spegni tutto almeno

un’ora prima di coricarti. Leggi, scrivi o fai qualcosa che ti rilassi e ti

aiuti poi a prendere sonno più facilmente.


17

Una volta che sei giù dal letto (se non lo condividi con qualcuno che

invece non intende alzarsi presto come te!), disfalo immediatamente.

Tira via le coperte e le lenzuola e magari mettici sopra una scatola

per scoraggiare anche la sola tentazione di tornare a coricarti. Fidati,

più rendi difficile la vita alle vecchie abitudini, meglio è!

La mattina spesso non sento la sveglia, come faccio?

- Se vivi con altre persone che si svegliano presto, chiedi loro di

svegliarti. In alternativa punta più sveglie, o cambia la suoneria

che utilizzi (il tuo cervello potrebbe essersi ormai abituato!).

Potresti anche usare una radiosveglia, che ti faccia alzare con un

programma radiofonico che ti piace, oppure attivare il timer del

televisore perché si accenda all’orario che hai scelto. Potresti anche

chiedere a un amico che si alza presto al mattino di telefonarti per

svegliarti. Insomma, non c’è limite alla fantasia.


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Svolgo un lavoro notturno, come posso alzarmi presto se a quell’ora

torno a casa per dormire?

- In questo caso salta il primo passo, che ovviamente non puoi

realizzare, o almeno non in modo completo. Ciò che potresti

ugualmente fare è non dormire troppo durante il giorno. Il ritmo che il

tuo lavoro ti porta a seguire non è naturale per l’organismo, ma

nonostante questo non restare troppe ore a letto, così ti sentirai

sicuramente più in forma.

Spesso in estate mi piace alzarmi presto, vuoi perché l’aria è più

fresca, vuoi perché il sole sorge presto (e preferisco le ore di luce a

quelle di buio), vuoi perché, non essendoci nessuno in giro (non si

alzano mica tutti alle sei!), posso lavorare nel silenzio e con calma.

Ti assicuro che, così facendo, ho più energie e più voglia di fare.

Ovviamente la sera non faccio le ore piccole, e questo mi garantisce

comunque di dormire abbastanza per recuperare le forze.


19

Quando mi è capitato di modificare l’orario, magari spostandolo alle

otto di mattina, non solo mi trovavo ad avere meno tempo a

disposizione durante il giorno (la lucidità che hai la mattina non sarà

mai come quella che hai la sera!), ma anche meno energia. Ti

assicuro che sarai più riposato alzandoti prima.


20

Ogni giorno è importante partire con la giusta carica. Hai quindi

bisogno di una colazione positiva “mentale” . Inizia la giornata

leggendo idee, pensieri o frasi che abbiano un valore positivo,

che trasmettano speranza e ottimismo, che ti mettano di buon

umore.

Volendo puoi replicare questo passo la sera, quando torni dal lavoro

o finisci le tue attività quotidiane, magari subito dopo una bella

doccia rilassante.

Per semplificarti la vita ho creato un servizio gratuito che ti

consegna la colazione direttamente a casa tua: riceverai ogni

mattina, alle 8.00, un’email con una frase e una mia riflessione, o

un “gioco” o uno spunto per cominciare la giornata nel modo

migliore.


21

Per ricevere la tua colazione positiva ti basta iscriverti gratis:

aggiungo sempre molto volentieri un posto in più a tavola e sarò

felice di averti con noi: iscriviti subito alla colazione positiva.

Voglio anche consigliarti un libro che ho letto personalmente e che

può essere una fonte di riflessioni e frasi da leggere (e rileggere) per

fare la tua colazione positiva quotidiana: Zig Ziglar, 210 idee per

pensare positivo, edizione Gribaudi.

Queste frasi positive non sono forse solo un modo per illudersi e

per non guardare la realtà e i suoi problemi?

- Pensare positivo non vuol dire dimenticare i problemi e

credere che sia tutto facile. Significa invece cercare le soluzioni alle

difficoltà e non dimenticare che anche nei momenti complicati ci

sono sempre cose positive che ci circondano, se vogliamo cercarle.

http://diventarefelici.it/pensiero-positivo-del-giorno/

http://www.amazon.it/gp/product/8871527534/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8871527534&linkCode=as2&tag=giacomopapa04-21



22

Questa colazione deve aiutare la tua mente a imparare a notare le

possibilità, il bello, le soluzioni, invece di restare paralizzato sui

problemi.

La mattina incontro sempre persone pessimiste o scontrose,

rovineranno gli effetti della colazione positiva?

- Dipende da te! Il consiglio che ti do è di condividerla con loro. Alle

loro obiezioni o critiche pensa a come aiutarli a vedere in positivo la

situazione che magari vivono. Più ti abitui a cogliere le opportunità e

a cercare le soluzioni, anche per gli altri (pur se a loro non piacciono

o le sminuiscono!), più effetti positivi avrà questo semplice passo

quotidiano.

Quando ho cominciato a leggere libri “diversi”, libri con contenuti

positivi ricchi di frasi e spunti interessanti, mi sono reso conto della

differenza: la nostra mente assorbe quello in cui la immergiamo, e


23

se leggi sempre cose negative, il tuo modo di pensare diverrà

negativo.

Personalmente mi rendo conto che quando rileggo frasi positive la

mia mente si concentra su una visione della vita differente. La realtà

non cambia, ma se trasformi il tuo modo di vederla, cambia la tua

vita. Ti sembra poco?

La fonte migliore, a mio avviso, è il Vangelo, nel quale trovo sempre

delle frasi perfette, adatte a qualsiasi situazione, e capaci di

orientare ogni volta la mia mente sulle cose giuste. Lettura super

consigliata, da ripetere ogni giorno.


24

Veniamo alla colonna sonora della tua giornata. Che sia in un cd, nel

cellulare o sul tuo lettore mp3 non ha importanza, quel che conta è

che ti faccia compagnia la musica che ti piace e ti fa stare bene.

Mentre vai al lavoro, invece del solito notiziario o delle chiacchiere in

radio, ascolta le tracce che tu stesso hai scelto, che ti trovi in

macchina o sui mezzi pubblici. Se non devi andare al lavoro, perché

studi o svolgi le tue attività in casa, allora sarà ancora più semplice

immergerti nella tua musica.

Attenzione, però, a non farti distrarre: ascoltala sempre durante

una pausa, mentre fai colazione o prima di iniziare la tua attività.


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Se, ad esempio, viaggi in auto, assicurati che la tua musica sia

sempre disponibile e ti serva solo un click per ascoltarla; se invece

sei a casa, tieni a portata di mano il supporto che usi di solito

(cellulare, lettore, pc). Ricorda che più rendi semplice un gesto,

più facilmente riuscirai a compierlo ogni giorno e farlo diventare

una buona abitudine.

Evita tutte quelle canzoni che magari ti piacciono, ma che hanno un

messaggio negativo. Amori finiti, vicende dolorose, canzoni che

parlano di rabbia, dolore o altri elementi negativi.

Questo passo deve permetterti di costruire una colonna sonora

positiva. Non temere, per pensare ai problemi c’è sempre tempo!


26 Tutta la musica che preferisco parla di relazioni finite e cuori

spezzati o persone sole. Scelgo le canzoni che sono meno

pesanti?

- No, evitale proprio. Questa potrebbe essere l’occasione per

imparare ad apprezzare cantanti o musicisti nuovi. Prova ad

ascoltare qualcosa di diverso, fai qualche ricerca su internet o fatti

dare qualche consiglio da persone che ascoltano musica differente

dalla tua. Se proprio non riesci a trovare canzoni che trasmettano un

messaggio positivo, puoi sempre puntare su brani di sola musica. È

dunque fondamentale non ascoltare testi che ti portino verso

emozioni negative.

Se a me piace un cantante, anche se le sue canzoni sono tristi,

perché non dovrei ascoltarle ugualmente?

- Anche se non ce ne rendiamo conto, tutto quello che ascoltiamo

incide sulla nostra mente. A furia di sentire più volte le stesse parole,

di ascoltare e interiorizzare certe frasi, queste diventano parte del


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nostro modo di pensare. In generale io ti consiglio di non ascoltare e

cantare magari centinaia di volte canzoni che hanno messaggi

negativi o che parlano sempre di sofferenza o tristezza: non ti fa

bene. In questo caso specifico, come passo per cambiare la tua vita,

non devi farlo assolutamente. È essenziale che anche la musica che

ascolti ti dia il suo prezioso contributo a cambiare in meglio le tue

giornate.

Da quando ho compreso l’importanza di quel che “mettiamo” nella

nostra mente, ho cambiato anche molte delle mie abitudini. Ad

esempio, non guardo più film horror o violenti, perché non ho certo

bisogno di imprimere nella mia mente immagini cruente e sgradevoli

per stare bene, anzi. Allo stesso modo non ascolto due volte una

canzone che ha un messaggio negativo.

Ti faccio un esempio: che diresti a un tuo amico che entra in casa

tua con le scarpe tutte sporche di fango e cammina sui tuoi tappeti?

Quando ascolti messaggi negativi, anche se sono contenuti nelle


28

canzoni del momento, anche se li ha scritti il tuo cantante preferito,

accade la stessa cosa. Magari certi testi incitano a essere rabbiosi

contro chi ci tratta male, oppure a provare rancore con chi ci delude,

o a vivere come se dipendessimo dagli altri.

Sono messaggi sbagliati che però plasmano la nostra visione della

vita. Hai mai provato a contare quante volte ripeti una canzone che ti

piace? Centinaia, o migliaia. Se qualcuno ti ripetesse ogni giorno

cose negative inizieresti a evitarlo perché ti rendi conto che non è

positivo per te, ma se a farlo è il tuo cantante del cuore, non ci fai

nemmeno caso. Fidati, cambia la colonna sonora della tua vita e ne

trarrai un grande miglioramento.


29

In ogni persona che incontri, devi cogliere sempre almeno un

aspetto positivo. Prendi il block notes o il taccuino che porti con te

(ma come detto anche il cellulare o un registratore andranno bene),

e quando entri in contatto con qualcuno scrivi un aspetto positivo

che hai notato: il modo di sorridere, l’abito che porta, un lato del

suo carattere, il suo modo di lavorare o qualsiasi altra cosa. Devi

concentrarti su ciò che di buono c’è negli altri.

“E se non trovo nulla di positivo?” Cercalo! Impegnati come fossi un

detective e scopri aspetti positivi che magari passerebbero a molti

inosservati, specie quelli che si danno per scontati come la cortesia

o la gentilezza. Ma non limitarti ad annotare “è gentile”, specifica

per quale motivo scrivi questo particolare.

Inizia a osservare con attenzione gli altri, impara a cogliere il bello

che tutti abbiamo, a non giudicare, a cercare sempre di scorgere un

motivo per apprezzare chi ci sta accanto. Considera che se ci sono


30

persone che ritieni antipatiche, l’esercizio diventa ancora più

importante; inoltre, ricorda di svolgerlo ogni giorno, anche se incontri

le stesse persone, individuando sempre almeno un nuovo aspetto.

Niente doppioni!

Una buona idea potrebbe essere quella di sfruttare i momenti in cui

sei fermo in un ambiente insieme ad altre persone. Ad esempio,

invece di lamentarti della fila in posta, mentre sei in attesa,

osserva tutti quelli che sono in coda con te e scrivi un aspetto

positivo per ciascuno. Avendo tempo hai anche modo di ascoltare

e scoprire ciò che altrimenti ti sfuggirebbe. In banca, al

supermercato mentre sei alla cassa, dal dottore, in un ufficio

pubblico, dal benzinaio. Le occasioni per fare questo esercizio si

sprecano, tu coglile tutte!

Se ti capita di ripetere questo lavoro con le stesse persone, fa’

anche questo: ricopia tutti i pregi che trovi giorno dopo giorno in una

pagina dedicata a quella persona. Quando dovrai incontrarla la


31

prossima volta, oppure quando ti capiterà di provare delle emozioni

negative nei suoi confronti, rileggi quel foglio e concentrati sui suoi

aspetti positivi. Le nostre emozioni sono legate ai nostri pensieri e se

ti concentri su quel che c’è di positivo negli altri, anche i sentimenti

nei loro confronti saranno altrettanto positivi e incideranno

meravigliosamente sulla tua capacità di rapportarti con loro.

Quando incontro una persona che proprio non ha qualità

positive cosa faccio?

- Apri gli occhi e inizia a guardare la realtà: queste persone non

esistono. Tutti abbiamo qualità e pregi, il punto è imparare a vederli

invece di soffermarci solo sui difetti. Qualsiasi persona ha

sicuramente un amico o qualcuno che la apprezza. Non confondere

il tuo giudizio (antipatia o simpatia) con la persona. Nessuno è

simpatico o antipatico, sei tu che provi queste emozioni per via del

tuo modo di giudicare gli altri. Vedrai che quanto più svolgi questo

esercizio, tanto più scoprirai che le persone sono simpatiche!


32

Non corro il rischio di finire in un buonismo ipocrita e senza senso

visto che tutti abbiamo difetti e nessuno è perfetto?

- Tutti abbiamo difetti e tutti abbiamo pregi. Ti sembra sensato

vedere tutti i difetti degli altri e non riuscire a trovare in loro un solo

pregio? Questo lavoro ti permette di osservare solamente la realtà.

Imparerai ad apprezzare quel che degli altri oggi neppure vedi,

perché non osservi con attenzione, comprendendo davvero l’unicità

di ogni persona.

Per quanto avessi iniziato a vedere le cose in modo positivo e

cambiato moltissime abitudini, mi trovavo con un grosso problema:

provavo emozioni negative verso alcune persone. Mi giustificavo

pensando che fosse il loro comportamento a portarmi a certe

reazioni, ma ovviamente non era vero. Le nostre emozioni

dipendono da quello che pensiamo degli altri.


33

Così ho cominciato a fare un lavoro differente: per ogni persona con

cui avevo a che fare cercavo di individuare i pregi, le qualità.

Pensavo anche alle debolezze che potevano indurle ad agire in un

certo modo, immaginavo le loro emozioni come se fossero le mie.

Io provavo paura per certe cose, avevo incertezza, davo risposte

affrettate oppure reagivo con poca pazienza. Perché loro non

avrebbero dovuto avere il diritto di fare la stessa cosa? Più mi

concentravo sulle cose buone, più mi veniva semplice provare

emozioni differenti, fino a trasformare il fastidio in comprensione, la

rabbia in pazienza.

Ti assicuro che se inizierai seriamente a vedere il buono in ogni

persona che incontri, prima di quanto tu non possa immaginare

scoprirai di provare emozioni nuove e di saper amare gli altri in

maniera più autentica.


34

Ricordati sempre di sorridere: quando incroci per strada qualcuno,

sorridi; quando incontri un collega, sorridi; quando entri in un

negozio, sorridi; quando risali in macchina, sorridi; quando passi

davanti a una vetrina e ti vedi riflesso, sorridi; quando ritorni a casa,

sorridi; quando ti alzi dal letto, sorridi...

Puoi ricordartene mentre ti guardi allo specchio o mentre sei al

computer, mentre parli al telefono o in qualsiasi altro momento. Puoi

anche iniziare a sorridere adesso, mentre leggi queste parole...

Più sorridi, meglio sarà!

Metti dei post-it con su scritto “sorridi!” in posti strategici della tua

casa. Ad esempio, uno sullo specchio in bagno, uno sulla finestra

della tua stanza, sulla porta, sul volante dell’automobile (se la usi


35

per spostarti), sulla tua borsa, sulla cucina, sulla tazza della

colazione. Usa tutta la fantasia che hai, ma scegli posti in cui dovrai

per forza vedere il messaggio, leggerlo e lasciarti “scappare” un

sorriso.

Una buona idea potrebbe essere quella di comprare un

campanellino, come quelli che si mettono al collo di un gattino, e

farne un braccialetto. Il suono del campanello deve diventare per te

“il segnale del sorriso”, e aiutarti a prendere questa buona abitudine.

Un’altra idea interessante potrebbe essere quella di associare una

suoneria speciale (ad esempio una risata) ai numeri che ti chiamano

più spesso. Così, ogni volta che la senti, potrai ricordarti di sorridere.

In questo caso, se scegli una suoneria “simpatica”, ti sarà facile

sorriderci sopra per le facce divertite di chi la sente standoti vicino!

Un altro bel consiglio è di coinvolgere una o più persone in questo

passo, magari chi frequenti spesso e vedi ogni giorno. Usate un

segnale comune quando vi incontrate e ricordatevi a vicenda di

sorridere. Poiché ormai siamo sempre sui social e sempre connessi,


36

anche un messaggino con scritto “sorridi” sarà un bel modo di

mantenere attiva l’attenzione su questo passo, stimolandovi a

vicenda.

Sorridere in modo meccanico non sarà inutile?

- No! Anzi, sorridere sarà meccanico inizialmente, ma nei giorni

diventerà una vera e propria abitudine e risulterà spontaneo.

Considera che un sorriso ha effetti positivi sulla tua mente, anche

in modo inconsapevole. In più ti garantisco che col tempo ci si

prende proprio gusto!

Non rischio di apparire stupido o superficiale a sorridere

continuamente?

- Sorridere non significa ridere. Un sorriso è sintomo di calma,

serenità, relax, non apparirai uno sciocco, ma una persona rilassata

e positiva. Inoltre, considera che ogni sorriso sarà contagioso. Più


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sorridi e più sarà facile che inizierà a farlo anche chi ti sta attorno.

Se vuoi ricevere sorrisi dagli altri (e un atteggiamento più cortese nei

tuoi confronti), sta pur certo che sorridere per primo sarà il migliore

dei modi per riuscirci.

Da qualche anno sorrido sempre. Sorrido in macchina quando

incontro qualcuno, e anche quando sono solo, sorrido sull’autobus

alle persone che mi guardano (chissà cosa pensano!), a chi incrocio

per strada, alle cassiere dei negozi, a tutti.

Ho scoperto che sorridere fa bene a me stesso, mette di buon

umore e orienta la mente in modo positivo, ma fa benissimo anche

agli altri. Stranamente, le persone considerate antipatiche negli uffici

con me non lo sono mai: arrivo, saluto e sorrido con gentilezza, e la

loro risposta è sempre positiva.


38

Non dico che sorridere cambierà il mondo, ma sicuramente cambia

la qualità della tua vita e di chi ti sta vicino, dal momento che è

qualcosa di molto contagioso.


39

Durante la giornata devi ritagliarti almeno uno spazio di cinque o

dieci minuti, non di meno, in cui staccare la spina e rilassarti.

Sfrutta appieno il luogo che hai scelto durante la preparazione che ti

ho suggerito prima. Ecco cosa devi fare.

Primo: isolati dagli altri e dal caos, e resta in solitudine. Fai in

modo che nessuno ti disturbi e, se accade, ricomincia daccapo.

Secondo: non pensare a cosa farai dopo. Quando questi pensieri ti

vengono in mente, concentrati sul presente, su dove ti trovi, sulle

tue mani, su cosa vedi attorno a te.

Terzo: se puoi, guarda da una finestra la natura, le foglie, gli alberi,

gli animali.

Quarto: sorridi per tutto il tempo.


40

Quinto: se ti riesce, fallo due volte al giorno oppure ogni volta che

senti lo stress o la stanchezza venire a galla.

Io ti suggerisco di pensare alle cose di cui sei grato, agli aspetti

positivi della tua vita, di pregare ringraziando Dio per ogni dono che

hai ricevuto. Devi fermarti dalla corsa quotidiana e riflettere,

respirare con calma, osservare il mondo, la tua vita. Nessuna fretta,

nessun impegno: solo calma e rilassamento.

Potresti scrivere le cose di cui sei grato nella tua vita durante uno di

questi momenti di relax. Questo elenco potresti aggiornarlo giorno

dopo giorno, man mano che ti vengono in mente i tanti doni che

hai ricevuto, e ricevi, da Dio. Io ti suggerisco di rileggerlo all’inizio

delle pause che ti prendi: sarà un buon modo per disporti in

maniera positiva, mentre stacchi la spina per rilassarti.

Se ti capita di pensare “oggi proprio il tempo di staccare dieci minuti

non lo trovo!”, allora DEVI farlo immediatamente. Quand’è che vai in


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palestra? Quando hai messo su qualche chilo di troppo! Giusto? Se

non ti fermi quando sei sotto pressione, che senso ha farlo quando

puoi “permettertelo”? Devi prenderti l’abitudine di ritagliarti degli

spazi proprio nei momenti di maggiore stress, solo così questo

passo farà davvero la differenza.

Un modo eccellente di utilizzare questo tempo è pregare. Niente di

formale, ma qualcosa di intimo e sincero. Parla con Dio,

semplicemente, come fosse un amico presente al tuo fianco. Sarà

un modo perfetto di rigenerarti e ricaricare le tue energie, fisiche e

mentali.

Ci sono giorni in cui ho troppi impegni e non posso permettermi

proprio materialmente di fermarmi nemmeno dieci minuti, che

faccio?

- Ti fermi ugualmente. Ho lavorato anche io a ritmi forsennati e so

perfettamente come funziona. Anche tu sei consapevole che dieci


42

minuti puoi prenderteli, fisicamente il tempo c’è e in più devi

considerare la qualità del tuo lavoro: una pausa che ti faccia

rilassare ti aiuterà a lavorare meglio. A me capita spesso di trovare

le migliori soluzioni quando smetto di pensare al problema (su cui

magari mi arrovello da un po’) e mi prendo del tempo per rilassarmi:

quando la mente si riposa funziona davvero meglio!

Se non riesco a trovare un posto dove isolarmi, come faccio?

- Inventalo tu! Suvvia, un posto dove poter restare soli per dieci

minuti non è difficile da trovare. Potrebbe essere il tuo ufficio o la tua

stanza (chiuditi a chiave se necessario!), oppure un prato vicino, o la

tua auto, addirittura il bagno, se proprio non hai alternative.

Ingegnati ma costruisciti uno spazio di solitudine, vedrai che sarà

una delle abitudini migliori che ti porterai dietro.

A volte capita anche a me di rimanere ingarbugliato nella frenesia

delle mille cose da fare e non trovare lo spazio di rilassarmi e


43

fermarmi dieci minuti. Sai cosa succede in questi casi? Mi rendo

conto che sto sbagliando, perché sento che non ho la calma e la

serenità di lavorare come vorrei. Il segnale è un po’ di nervosismo,

un segno anche lieve di frustrazione, ad esempio per qualcosa che

non funziona come dovrebbe (computer, adsl, telefono e via

dicendo!).

Che faccio? Chiudo. Stacco tutto e lascio perdere. Una passeggiata,

stare sdraiato dieci minuti, pregare Dio di darmi serenità e calma,

osservare fuori dalla finestra la natura che si muove. Non uso mai la

musica o la televisione, sarebbero distrazioni, ma torno dentro di

me, invece di restare intrappolato all’esterno, nelle cose da fare.

Basta poco, il tempo di riacquisire una visione più chiara delle cose,

di capire che non succede nulla se una e-mail non arriva o se il pc

non collabora come dovrebbe. Calma, pace. Rilassandomi trovo più

idee e soluzioni. Fidati, per quanto possa essere a volte difficile, è

un’abitudine davvero preziosa.


44

Riprendi l’elenco delle attività di routine e scegline una che ancora

devi svolgere. Invece di destinarle il solito tempo, per esempio dieci

minuti, programma di impiegarne il doppio, quindi venti. Non devi

finire prima, ma impiegare tutto il tempo in più che hai previsto.

Svolgi questa attività con calma e serenità, perché tanto hai il doppio

del tempo a disposizione. Pensa ad assaporare lentamente ogni

cosa, ogni gesto, ogni momento. Concentrati su quel che stai

facendo, sperimentando il piacere di non avere fretta.

Il segreto è prestare attenzione a ogni tuo gesto, dare valore a

ogni secondo, senza mai pensare a cosa farai dopo. Impara a

vivere lentamente.


45

Prima di dedicarti all’attività che hai scelto, prova a pensare a quelle

cose che di solito non fai proprio perché non hai tempo. Magari non

ti fermi a leggere qualcosa, non parli con le persone che incontri,

non ti concentri su cose che ti interessano, sempre per lo stesso

motivo: sei di fretta. Adesso che devi viaggiare con calma, pensare

a cosa vorresti fare – ma di solito non fai – ti aiuterà a impiegare al

meglio il tempo che ti stai ritagliando.

Fin da subito, scegli le attività che svolgi frettolosamente, magari

quelle che già adesso richiedono più tempo di altre e che reputi più

difficili. Se lavori su situazioni che di per sé durano poco (ad

esempio, fare colazione in dieci minuti invece che in cinque), l’effetto

positivo sarà molto marginale, forse neanche te ne accorgerai, e

rischierai di non dedicarti mai a quelle più impegnative, che in realtà

sono le più importanti. Il tuo deve essere prima di tutto un

cambiamento di mentalità, per cui sforzati!


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Prima di cominciare l’attività prescelta, fermati un paio di minuti e

scrivi su un foglio come solitamente la affronti, a cosa pensi mentre

la svolgi, che emozioni provi. Eseguila con calma, come detto, e

quando avrai finito prenditi ancora un paio di minuti e ripeti lo stesso

lavoro di analisi.

Come l’hai vissuta? A cosa hai pensato? Su cosa hai portato la tua

attenzione? Che emozioni hai provato? Questo ti serve per divenire

più consapevole delle tue emozioni ma anche per capire se hai

davvero vissuto con calma ogni momento trascorso oppure se hai

lasciato che le attività da fare ti distraessero. Questo esercizio ti

aiuterà a migliorare giorno dopo giorno questo passo.

Devo cercare di trovare i lati piacevoli di attività che non mi

piacciono? Su queste devo concentrarmi?

- No, qualsiasi attività va benissimo! Ciò che è importante è che

sia qualcosa che fai di routine, magari in modo frenetico. Quel che


47

voglio è che tu la svolga con calma. È una questione di velocità.

Imparare a gradire le cose che fai è importante, ma in questo passo

devi concentrarti su ciò che fai, farlo lentamente, essere presente e

non pensare ad altro. Usare il doppio del tempo che impieghi di

solito ti permette di fare le cose con calma. Ricorda che non devi

finire prima, devi utilizzare fino all’ultimo secondo.

Spesso ho troppe cose da fare per potermi permettere di dedicare

molto più tempo a una sola, salto questo passo?

- Assolutamente no! Le nuove abitudini richiedono impegno e lavoro,

uno sforzo non ti farà male. Organizza diversamente il tuo tempo,

sposta qualche impegno, costruisciti lo spazio, almeno una volta al

giorno, per eseguire questo passo. È importante. Alla fine potresti

anche rivedere le troppe cose che fai e magari iniziare a eliminare

quelle poco utili o poco positive, perché l’obiettivo è vivere con

calma, seguendo ritmi legati alla tua natura (spesso la nostra società

impone ritmi assurdi e dannosi!). Questo passo è un inizio per

imparare a ridisegnare il tuo tempo.


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Anche se posso riuscire a compiere questo passo ogni giorno, per

un mese, nella vita di sempre ho davvero molti impegni, come tutti,

tra lavoro, famiglia, amicizie. Come posso riuscire a ridurre il ritmo

con tante cose da fare?

- Corriamo troppo per arrivare non si sa nemmeno bene dove.

Siamo sinceri: se ti rimanesse una sola settimana di vita, davvero la

spenderesti facendo tutte le cose che fai normalmente? Oppure

daresti la priorità a quelle che contano davvero e che sono

importanti? Vivere facendo mille cose, in modo frenetico, è

sbagliato. Non devi adeguarti alla società se ti porta a un sistema di

vita distruttivo, devi invece adeguare le tue esigenze ai tuoi ritmi. Se

hai davvero troppe cose da fare, potresti cominciare a dargli un

ordine, delle priorità, e imparare a fare solo quello che davvero è

necessario con ritmi più sani per te.

Anche io, come quasi tutti, correvo come un pazzo. Lavoravo dieci

ore al giorno e facevo tutto alla massima velocità. A essere sincero,


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la spesa era forse l’unica cosa che facevo con calma, senza fretta.

Quel che è cambiato è la mia visione delle cose. Meno fretta, più

calma, più concentrazione, migliori risultati. È un’illusione credere

che correndo si faccia di più. Di solito lo si fa peggio!

Andare con calma mi ha permesso di assaporare meglio quello che

faccio, di viverlo anziché attraversarlo, inoltre ho modo di

relazionarmi davvero con gli altri, senza scappare per il prossimo

impegno. Ovviamente ho fatto delle scelte. Alcune cose sono

importanti e le faccio ugualmente, ma con calma. Impara a dare

priorità alle cose e fare solo quello che davvero conta e richiede il

tuo lavoro.

Coltivare la terra mi ha dato occasione di rendermi conto di quale sia

il vero ritmo della natura. Non puoi mettere fretta a un seme. Lo

metti nella terra, lo innaffi e lui cresce secondo i suoi tempi. Se

andasse velocemente finirebbe per rovinarsi, se cercassi di

rallentarne il percorso morirebbe, o comunque non crescerebbe

come dovrebbe. Lontani dalla terra dimentichiamo la natura e il


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corretto ritmo che dovremmo seguire. Anche gli animali, se li

osservi, non vanno mai di fretta, vivono con calma.


51

Scegli un momento della giornata che preferisci, in cui ti trovi con

altre persone, e rimani in silenzio per un’ora intera. Non parlare né

dire nulla, rispondi alle domande con monosillabi (sì o no), se puoi,

ma non iniziare discorsi – non preoccuparti, un’ora passa in fretta e

potrai farlo dopo.

Ovviamente scegli un momento in cui non sia necessario parlare (ad

esempio, come accadrebbe sul lavoro), e impegnati a tacere per

tutta l’ora. Se ci prendi gusto, espandi pure la durata dell’esercizio o

la sua frequenza; se puoi, stai anche un giorno intero senza parlare,

ne trarrai grande giovamento: ricorda che impariamo ascoltando,

non parlando.

Inoltre, se parli poco, quando lo farai, sarai ascoltato con più

attenzione. Considera anche che, quando facciamo silenzio,

gestiamo meglio le nostre emozioni e pensiamo con maggior


52

chiarezza, creando più facilmente i presupposti giusti per

comprendere meglio gli altri. Infine, potrai sperimentare

personalmente che parlare troppo richiede anche molta energia, e

fare silenzio ti aiuterà a risparmiarne parecchia.

Mentre resti in silenzio concentrati su quello che dicono gli altri. Dato

che non puoi rispondere o replicare, pensa a cosa intendono con le

loro parole, poniti delle domande su quel che senti, rifletti sui

possibili motivi per cui dicono certe cose, prova a immaginare

che stati d’animo possano vivere. Osserva anche i gesti con

attenzione: il movimento degli occhi, delle mani, del corpo.

Insomma, impiega questo tempo non solo per ascoltare con

attenzione, ma anche per osservare chi ti circonda per capirlo

meglio.

Mentre fai silenzio, potresti pensare alla libertà che deriva dal non

dover per forza dire la tua, rispondere alle frasi degli altri o

giustificarti. In questa ora non puoi spiegare perché hai fatto questo


53

o quello. Quando inizi a sperimentare la sensazione di liberazione

che nasce dal non doverti sempre spiegare, chiarire, potresti

cominciare davvero a prenderci gusto. Considera per questo una

cosa importante: se agli altri non interessa quello che diresti,

insistere non servirà. Se dovesse interessargli, saranno loro stessi a

chiedertelo, e, finita l’ora di silenzio, potrai rispondere con calma.

Durante il silenzio, non potendo rispondere subito a quello che ti

dicono gli altri, pensa a cosa avresti detto. Dato che non puoi farlo,

rifletti sulle conseguenze delle tue parole: avrebbero offeso

qualcuno? Sarebbero state eccessive? Le pensi davvero? Hai

l’occasione di riflettere molto su quel che di solito diresti in modo

impulsivo. Cogli questa occasione per divenire più consapevole delle

cose che pensi e imparare a valutare al meglio quello che vuoi dire.


54

Restando in silenzio potrebbe sembrare che non so cosa dire o

mi trovi a disagio, non sarebbe opportuno, in alcuni casi, fare

un’eccezione e rispondere?

- No, anzi, più sarà difficile tacere, più effetti positivi avrà questo

passo. Considera una cosa molto importante: cosa pensino gli altri

non conta nulla. Se finora hai lasciato che il loro giudizio pesasse,

anche poco, è venuto il momento di cominciare a cambiare. Tu fai

silenzio e se gli altri vorranno pensare male di questo, è un

problema loro. Ricorda sempre che l’opinione che le persone hanno

di noi non dipende da cosa facciamo, ma da quello che loro

pensano. Giudicarti male per non aver detto la tua è un

comportamento superficiale, impara a non fartene un problema.

Inoltre, è spesso per convincere chi ci circonda di qualcosa che

parliamo tanto. Ti assicuro che la strada giusta è lasciare che

pensino e dicano ciò che vogliono, senza dargli peso.


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Come posso comunicare se attraverso questo passo prendo

l’abitudine a stare in silenzio?

- La comunicazione presuppone l’ascolto. Se non sai ascoltare,

senza interrompere, senza giudicare, senza replicare per dimostrare

che hai ragione o per giustificarti agli occhi degli altri, non saprai

nemmeno farti capire. Il primo passo è comprendere, e non è

possibile ascoltare davvero senza restare sinceramente in silenzio.

Ovviamente non devi fare silenzio pensando ad altro, ma portando

la tua attenzione sugli altri. Se impari a fare silenzio, saprai

comprendere meglio chi ti sta vicino (oltre che te stesso),

comunicando in modo più efficace e dando anche più valore alle tue

parole. Chi parla poco viene ascoltato molto di più.

Ho cominciato a fare silenzio perché mi sono reso conto di quanto

facessi fatica a gestire l’impulsività nel replicare immediatamente a

quello che gli altri dicevano. Spesso rispondevo (e ancora mi capita!)


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prima che finissero di parlare, magari prima di aver capito bene cosa

volessero dire. Fraintendere le persone è una cosa facilissima!

Quando riesco a stare in silenzio, ascolto, resto calmo (parlare e

“difendere” le nostre opinioni spesso ci agita), capisco meglio cosa

gli altri vogliono dire, riesco anche a riflettere con molta lucidità sulle

soluzioni ai problemi. È una delle lezioni più utili che ho imparato,

ma non è facile.

Le prime reazioni sono sempre poco positive, alla gente non piace il

silenzio e se smetti di parlare, anche per una sola ora, potresti

suscitare fastidio o nervosismo. Ma poi passa, tu prendi forza e

impari a comunicare meglio, con serenità. Io faccio questo passo

ogni giorno, e non intendo smettere, perché ho visto che basta poco

per farci dominare dalle parole dette di fretta, senza ragionare.


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Trasmetti amore attraverso il tuo corpo. Per prima cosa abbraccia

ogni giorno tutte le persone che in questo momento hai vicino e

sono per te più importanti. Con tutti gli altri sii sempre disponibile a

una calorosa stretta di mano. Incoraggiali con una mano su una

spalla, oppure con un “cinque” d’intesa. Insomma, entra in contatto

con le persone, fisicamente.

Se non sei tipo da abbracci, è il momento di farne una nuova

abitudine. Il contatto fisico è un modo semplice per trasmettere

comprensione, disponibilità, “presenza” a chi ci circonda. Basta poco

per far sentire che ci siamo.

Prenditi l’abitudine di salutare con un abbraccio le persone con cui

vivi. La prima cosa da fare, appena le incontri, è abbracciarle.

Anche se inizialmente potrà sembrare strano, insolito, nel giro di


58

poco tempo diventerà una delle migliori abitudini che tu possa

acquisire nel tuo rapporto con loro.

Quando incontri qualcuno, saluta sempre con una stretta di mano.

Usala come punto di incontro, come primo contatto. Non

accontentarti di un saluto a distanza quando hai la possibilità di

“toccare” gli altri. Dare la mano abbatte le distanze e ci mette in una

posizione più vicina agli altri.

Guarda sempre negli occhi. Lo so, lo sguardo non è proprio un

contatto fisico, ma ti garantisco che a volte ha più forza. Guarda

sempre dritto negli occhi le persone con cui interagisci, invece di

girare lo sguardo intorno o perderlo nel vuoto. In questo modo crei

subito un canale di contatto e sarà poi molto più facile arrivare al

contatto fisico di una stretta di mano o di un abbraccio.


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A me non piace entrare in contatto con le persone, mi dà fastidio.

Posso saltare questo passo?

- No. A meno che tu non abbia un certificato medico che ti

giustifichi! Scherzi a parte, se provi una sensazione di fastidio a

entrare in contatto con gli altri, dovresti affrontare questa situazione

e risolverla. Ovviamente tale avversione nei confronti della vicinanza

fisica dipende da te. Sforzarti di abbracciare, almeno una volta al

giorno, le persone che ti vivono accanto, sarà senza dubbio una

“fatica” che varrà la pena di compiere.

Ad alcune persone potrebbe dare fastidio che io le abbracci, non

gradendo questo mio comportamento. Cosa dovrei fare in questo

caso?


60

- Hai due possibilità. La prima è di aiutarle ad abituarsi a questa

novità. Certo, la prima volta magari suonerà strano questo tuo

atteggiamento, ma potrebbero prenderci gusto anche loro facendo

diventare l’abbraccio un’abitudine comune. Altrimenti potresti

sostituire questo tipo di contatto fisico, se proprio ti sembra fuori

luogo (ma deve esserci un motivo reale!), con una mano sulla spalla,

un “cinque” d’intesa, una semplice stretta di mano. Insomma, il

contatto lo devi creare comunque, a te la scelta del modo migliore,

anche perché, a seconda di chi hai vicino, è sul momento che ti

rendi conto dell’opzione più corretta.

Non sempre ci sono le occasioni per entrare in contatto con gli altri,

a volte le circostanze lo proibiscono, come faccio?

- Se ti trovi in un ambiente che non prevede alcun contatto fisico, hai

sempre due alternative: adeguarti alle regole, oppure rivalutare la

tua presenza in questo ambiente. Quasi certamente si tratta di un

contesto non familiare, quindi capisco che ci possano essere più

difficoltà, ma trova il modo di superarle. Passando molte ore a

lavoro, ha senso vivere come fantasmi tra colleghi? Siamo persone,


61

non robot, un contatto è qualcosa di naturale. Trova il modo,

gradualmente, di accorciare le distanze con gli altri. Se invece il tuo

ambiente familiare è restio alle manifestazioni d’affetto, ti consiglio di

portare tu una grande rivoluzione, cominciando a cambiare le regole

del gioco.

Leo Buscaglia, autore italiano scomparso qualche anno fa, scriveva

spesso della sua abitudine di abbracciare tutti, anche coloro che non

conosceva. Quando gli facevano presente questo fatto, coglieva

l’occasione per presentarsi.

Non a tutti piaceva questo approccio, ma lui continuava a farlo

perché sapeva quanto fosse un modo positivo di comunicare con gli

altri, accettando la possibilità che qualcuno, a lungo andare,

cambiasse strada appena lo vedeva arrivare!


62

Detto tra noi, se qualcuno volesse evitarmi, preferire che lo facesse

perché voglio mostrargli affetto, piuttosto che per essermi

comportato male con lui.

Ti consiglio di leggere un libro di Buscaglia, davvero molto bello, che

si intitola Amore.

Da quando ho capito l’importanza del sentirsi vicini, ho cambiato le

mie abitudini. Le persone con cui vivo le saluto con un abbraccio e,

quando mi sembra il caso, anche con un bacio. Non baci tuo padre,

tuo fratello o tua madre? Che motivo hai per non farlo?!

Non solo questa è stata una delle migliori abitudini che ho preso, ma

ha migliorato il mio rapporto con tutti. Considera che dopo un

abbraccio si crea una maggiore sintonia, si spezza un clima teso, si

eliminano le scorie di un’incomprensione o un piccolo (o grande)

litigio. Un abbraccio rende tutto più semplice, quasi come se si

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sciogliesse la diffidenza che abbiamo imparato a usare come difesa

nei confronti degli altri.

Ogni volta che abbraccio qualcuno ci parlo meglio, diventiamo più in

sintonia, ci sono meno barriere, più fiducia, più serenità. Sembrerà

davvero una “magia” quando avrai cominciato a farne una nuova

abitudine, e migliorerai qualsiasi rapporto.


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Se davvero vogliamo cambiare la nostra vita ed essere felici, amare

è la scelta più importante. Amare deve essere un modo di agire

concreto, gratuito, infinito e illimitato, altrimenti non sarà amore.

Dai qualcosa a chi non può ricambiare: potrebbe essere un favore a

un collega, del tempo per una persona che ne ha bisogno. Qualsiasi

cosa decidi di dare, fallo senza chiedere nulla, né ora né in futuro,

magari senza che chi riceve ne sappia niente. Abituati, ogni

giorno, a dare senza ricevere, neppure la gratitudine. Fallo per il

piacere di amare, di dare il tuo contributo alla vita degli altri. Questo

è sicuramente il passo più importante di tutti.


65

Fai una ricerca nella tua zona e trova le associazioni di volontariato

presso cui potresti dedicare anche solo un’ora alla settimana a

persone bisognose. Per quel giorno potrebbe essere quello il

modo di compiere questo passo, e ti darà così l’opportunità di

fare qualcosa per chi è più sfortunato o in difficoltà.

Potresti risparmiare, diciamo cinque euro, ogni giorno, mettendoli da

parte per poi utilizzarli, a fine mese, in favore di qualche ente che si

occupa di aiutare persone in difficoltà, per comprare qualcosa a

persone di cui conosci eventuali disagi. Potresti darli in beneficenza.

Basterebbe rinunciare a qualche caffè se lo bevi, a un paio di

pacchetti di sigarette se fumi (cosa che ti farebbe anche bene alla

salute!), usare una o due volte in meno l’automobile facendo una

passeggiata. Basta poco, ma varrà tantissimo.

Potresti fare un elenco di persone che conosci e fare dei favori

“anonimi” a ciascuna di loro. Ad esempio, regalare un buono in un


66

negozio che frequentano, fare una ricarica telefonica direttamente

sulla loro scheda del cellulare. Usa la fantasia, non limitarti a favori

in cui devi usare del denaro!

Potresti dedicare del tempo a qualcuno. Chiunque andrà benissimo.

Basterebbe semplicemente che ascoltassi questa persona (un

amico, uno sconosciuto in coda alla posta, un cliente) con interesse.

Evita i soliti discorsi di cortesia o le ovvie banalità, ascolta con

attenzione, fai domande, cerca di capire e comprendere, non

giudicare. Questo sarebbe un grandissimo atto d’amore.

Come mi devo comportare se le persone reagiscono male a

questo mio nuovo atteggiamento?

- Con amore! Quando agiamo senza avere un secondo fine,

potremmo spesso ottenere diffidenza o incredulità. Purtroppo siamo

abituati ad aspettarci sempre secondi fini dagli altri. Parti, dunque,

dal presupposto che di fronte a gesti sinceri da parte tua ci possa


67

essere diffidenza. La cosa fondamentale è non curarti di come le

persone reagiscono. Questo significa dare senza condizioni. Tu dai

e continua a dare nonostante il loro comportamento. Anzi, verso

coloro che reagiscono male cerca di trovare nuovi modi di essere

disponibile. Se compi questo passo solo verso chi “se lo merita”,

capisce le tue intenzioni, ti ringrazia o dimostra gratitudine, non hai

fatto nulla, non vale niente. Datti questa regola: “Se reagisce male,

gli darò ancora di più”.

Va bene anche se compio questi gesti sempre verso le stesse

persone?

- Certo, a patto che questo non sia un modo per escludere tutti gli

altri. Lo scopo di questo passo è spingerti ad aprirti al mondo. Se hai

occasione di interagire sempre con le stesse persone va benissimo,

ma se ne eviti alcune perché ne preferisci altre, allora non va bene.

Cerca invece di coinvolgere tutti quelli con cui puoi entrare in

contatto. Più è grande il cerchio in cui doni, più grande sarà il

cambiamento dentro di te.


68

Ci sono persone che si comportano male con me, ovviamente dovrei

compiere questo passo anche nei loro confronti?

- Certo! Anzi, se metti in pratica questo passo verso chi si comporta

male con te e, nel sentire comune, non “meriterebbe” certi gesti,

farai di questo lavoro una risorsa ancora più preziosa nella tua vita.

Amare significa dare senza chiedere e senza escludere. Il vero

errore è che diamo solo a chi può restituirci qualcosa o a chi si

comporta come piace a noi. Così non amiamo affatto, neppure

coloro che crediamo di amare. Agisci gratuitamente soprattutto

verso coloro che non farebbero mai una cosa simile per te.

Io dovrei agire bene sempre e comunque anche quando il

comportamento negativo degli altri ha superato ogni limite?

- Sì, sempre e comunque. Considera che se vuoi essere felice devi

agire con amore. Quando non lo fai, magari perché gli altri si

comportano male con te, sei tu a pagarne le conseguenze. Se non

ami non sei felice. Non curarti del modo in cui si comporta la gente:

se hai compreso che amare è giusto, allora agisci sempre nel modo


69

giusto. Attraverso questo passo hai l’occasione di imparare che non

ha senso negarti la gioia e la felicità che derivano dall’amare solo

perché gli altri non hanno compreso tutto questo.

Questo passo devo compierlo quotidianamente? Scelgo una cosa

da fare e una persona ogni giorno e agisco?

- Io direi almeno una volta al giorno. Se lo ripeti più volte non ti farà

certo male. Anzi! Questo, come detto, è il passo più importante dei

dieci che ti ho proposto per cambiare la tua vita, per cui deve

diventare il perno del tuo modo di vivere. Più agisci con amore, più

persone vengono toccate dal tuo amore, più tu sarai felice. Quindi

non porti limiti, anche in questo ricorda che amare significa agire

senza misura.

Perché passo ore a rispondere gratuitamente a email e messaggi di

persone che mi chiedono aiuto? Tante volte hanno bisogno di un

consiglio e ci parlo senza alcun secondo fine, solo per dare una


70

mano. Spesso, anzi sempre, sono persone che non ho mai visto e

moltissime di loro probabilmente non le incontrerò mai, non le

conoscerò personalmente e difficilmente potranno ricambiare il

tempo che gli sto dedicando. Ma lo faccio perché è una sensazione

meravigliosa dare.

Ho scoperto qualcosa che non ci viene insegnato: rende più felici

dare che ricevere. Garantito! Tante volte in cui non ero “in vena” o

magari ero stanco, ho scoperto che aiutare qualcuno, anche se

richiedeva energie che pensavo di non avere in quel momento, era il

miglior balsamo! Più dai, più hai la forza per farlo.

Sono sincero con te, io ho tutta questa voglia di dare perché so che

è il solo modo di essere felici. E funziona. Gesù ha detto

esattamente questo e credere in Lui, secondo me, significa donare

davvero se stessi agli altri, ogni giorno. Scoprirai che è meraviglioso,

ti libera da ogni vincolo (dare senza chiedere è libertà pura!) e ti

rende felice. Cos’altro desideri?


71

Noi siamo ciò che scegliamo di essere, la nostra vita dipende dalle

nostre scelte, e queste dipendono dalle cose in cui crediamo

autenticamente. Lo scopo di questa breve guida è di aiutarti ad

acquisire comportamenti e abitudini che vanno nella direzione

giusta, quella in grado di fare della fiducia, dell’amore e della

speranza gli ingredienti della tua giornata.

Considerala un primo passo per intraprendere la tua nuova strada.

Adesso ti lascio alla checklist vera e propria, un foglio che ti

consiglio di stampare (30 copie in totale) e tenere sempre con te.

Seguila per almeno un mese, mettendo in pratica tutti i passi che ti


72

ho suggerito. Ovviamente ti invito a farne un’abitudine quotidiana per

tutta la tua vita e non solo per i prossimi trenta giorni.

In qualunque momento, se vorrai, io sono a tua disposizione per

aiutarti. Scrivimi se hai bisogno di un consiglio o fatichi a mettere in

pratica qualche passo. Scrivimi se vuoi chiarimenti o suggerimenti

su come fare di queste semplici azioni delle solide abitudini capaci di

trasformare profondamente la tua vita.

Hai in mano uno strumento prezioso e i risultati che otterrai

dipenderanno dal tuo impegno e dal tuo atteggiamento. Io ti darò

una mano se ti serve, e anche due se sarà necessario. Chiedi e ti

sarà dato, ricordi?

Buon lavoro!

Giacomo Papasidero

Il Tuo Mental Coach


73

Voglio suggerirti alcuni libri che per me sono stati molto utili. Spesso,

mentre mettevo in pratica i passi che ti ho consigliato, stavo anche

leggendo qualcosa che mi aiutava ad agire, mi permetteva di

riflettere o di osservare con maggiore attenzione quello che

accadeva dentro e fuori di me.

Sono solo libri che ho letto personalmente e che, soprattutto, mi

hanno dato qualcosa in più rispetto agli altri. Nei 30 giorni in cui

utilizzerai questa guida (usala almeno per un mese, mi

raccomando!), penso che sarebbero davvero preziosi. Eccoli tutti.

Messaggio per un’aquila che si crede un pollo. Un libro di

Anthony De Mello che ti aiuta a mettere in discussione tanti

meccanismi considerati normali.

Vivere, amare, capirsi. Un libro di Leo Buscaglia che ti aiuta a

riflettere a 360° sulla tua vita.




74

La forza di amare. Un libro di Martin Luther King che trasmette

davvero forza ed entusiasmo, offrendoti spunti interessanti per

la tua vita quotidiana.

L’arte di amare. Un libro di Erich Fromm davvero prezioso per

cominciare a osservare l’amore sotto un punto di vista

differente e molto concreto.

I miei martedì col professore. Un libro di Mitch Albom, un

racconto in apparenza, un ottimo punto di partenza per riflettere

sulla nostra vita.

Come trattare gli altri e farseli amici. Un libro di Dale Carnegie

che ti aiuterà a osservare le tue relazioni in modo diverso e ti

suggerirà come migliorarle.

Il gusto di essere felici. Un libro di Matthieu Ricard che ti aiuterà

a riflettere sulla felicità osservandola anche da angolature

differenti.





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75

Indipendenza emotiva, Imparare a essere felici. Questo, a dire

il vero, non l’ho letto mentre facevo questi passi, l’ho scritto! È

forse il libro più importante che tu possa leggere per cambiare

la tua vita. Almeno fino a che non scriverò il prossimo ;)

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Checklist del ________________

Alzati presto al mattino

Fai una colazione positiva

Metti la musica giusta

Cerca l’oro

Sorridi

Rilassati

Viaggia con calma

Resta in silenzio

Tocca l’amore

Dona senza chiedere nulla

Mi chiamo Giacomo Papasidero e sono un Mental Coach

professionista. Il mio lavoro consiste nell’aiutarti a diventare più forte

di qualsiasi problema, allenando le tue capacità e insegnandoti

come tirare fuori il meglio di te.

Da anni mi occupo di felicità, aiutando le persone a trasformare la

propria vita. Condivido la mia esperienza personale e quello che

imparo ogni giorno, soprattutto da coloro che aiuto.

Scrivo libri, tengo seminari e corsi, creo gli strumenti che penso più

efficaci per dare a tutti la possibilità di migliorarsi. Diventarefelici.it

nasce proprio per offrirti le migliori risorse per cambiare la tua vita.


78

Per parlare con me puoi utilizzare i contatti qui sotto, social

compresi. Sarà un piacere conoscerti.

In più, se vorrai, sarò felice di sapere cosa ne pensi di questa guida.

Potrei migliorarla? È davvero utile? Trovi sia difficile metterla in

pratica? Hai visto qualche errore?

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