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Bilancio di coerenza 2015
Indice
2 Organi sociali
4 Impresa bancaria
Impresa cooperativa
5 Impresa a mutualità prevalente
6 Impresa territoriale
I Valori
7 La Carta della Finanza del Credito CooperativoLa Carta dei Valori del Credito CooperativoLa Carta della Coesione del Credito Cooperativo
8 La BCC impresa a responsabilità limitata
14 Sintesi dei principali valori del Bilancio 2015
16 La Carta dei Valori
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2 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA
Organi sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente Massimo Cavallaro
Vicepresidente vicario Salvatore Gravina
Vicepresidente Vincenzo Caputo
Consiglieri Gabriele AcanforaAngela CarotenutoPasquale De VivoAlfonso PappalardoEugenio PassettiMaria Pisani*Francesco Tortora**
COLLEGIO SINDACALE
Presidente Vincenzo Abate
Sindaci Effettivi Carmela CasconeDomenico Catalano
Sindaci Supplenti Barone VitoFortunato Floriana
COLLEGIO DEI PROBIVIRI
Presidente Gabriella Pelosi
Probiviri effettivi Matteo De CrescenzoGermana Pagano
Probiviri supplenti Anna Rita MartoneFiliberto Pasca
DIREZIONE
Direttore Generale Vincenzo FerraraVice Direttore Giuseppe Cavallaro
* Cooptato in data 30/06/2015** Cooptato in data 15/05/2015
“Non fermatevi a guardare soltanto quello che avete saputo realizzare” ha affermato Papa Francesco alle Banche di Credito Cooperativo, ricevendo inudienza Confcooperative il 28 febbraio 2015.
“Continuate a perfezionare, a rafforzare e ad aggiornare le buone e solide realtà cheavete già costruito. Però abbiate anche il coraggio di uscire da esse, carichi di espe-rienza e di buoni metodi, per portare la cooperazione sulle nuove frontiere del cam-biamento, fino alle periferie esistenziali dove la speranza ha bisogno di emergere edove, purtroppo, il sistema socio-politico attuale sembra, invece, fatalmente desti-nato a soffocare la speranza, a rubare la speranza, incrementando rischi e minacce. Questo grande balzo in avanti vi darà conferma che tutto quello che già avete fattonon solo è positivo e vitale, ma continua anche ad essere profetico”.
L’attuale riforma del Credito Cooperativo trova conforto nelle parole di PapaFrancesco.Essa dimostra il coraggio del cambiamento, senza dimenticare le origini, i principied i valori che ne hanno contraddistinto la storia, perché, come scrive DeirdreMcCloskey, ordinaria di Economia all’Università dell’Illinois, il mondo ha bisognodi “Humanomics”, vale a dire un’economia dal volto umano.È stato riformato il modello del credito cooperativo, non certo superati i suoi ideali,i suoi principi, i suoi fondamenti.I Valori della mutualità rimangono attuali e noi lì testimoniamo nella societàmoderna, che ferita da una crisi di valori, trova ancora nel Credito Cooperativo ilcoraggio di rimanere fedele alla cooperazione. “Non abbiate paura” diceva Papa Giovanni Paolo II: perciò le BCC continuano adaprirsi ai soci. Le iniziative sociali e ricreative non mirano a stringere solo un rap-porto economico, istituzionale, ma rinsaldano le relazioni e testimoniano che i rap-porti vanno al di là della dimensione strettamente bancaria.
Scafati, 6 maggio 2016
Il PresidenteMassimo Cavallaro
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4 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA
Dal punto di vista metodologico, per la redazione del Bilancio sociale della Banca diCredito Cooperativo di Scafati e Cetara, si è fatto riferimento allo schema di reda-zione del Bilancio Sociale di Federcasse. L’attività mutualistica svolta nel corso del-l’anno si è svolta grazie alle attività dei suoi principali portatori d’interesse, gliAmministratori, i Soci, i Collaboratori, i Clienti, la Comunità, i Fornitori, l’Ambientee il Sistema del Credito Cooperativo.
L’identità della Banca di Credito Cooperativo si può sintetizzare in quattro elemen-ti centrali:
Impresa bancariaLa Banca di Credito Cooperativo, Cassa Rurale, Cassa Raiffeisen (BCC) è una bancafocalizzata sull’intermediazione con e per l’economia reale.È una banca cooperativa mutualistica del territorio. Il Testo Unico Bancario defini-sce la Banca di Credito Cooperativo quale unica banca del mercato a mutualità pre-valente.
Impresa cooperativaIl processo decisionale e la partecipazione democratica, denotano la peculiare gover-nance della BCC, sottolineando nel contempo il carattere cooperativo della Banca.
Assemblea dei soci, 9 maggio 2015 - “Cento anni... di rinnovato impegno”
In particolare:
1. Compagine sociale:
i soci devono risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità nell’ambitoterritoriale della banca. Essi sono i primi portatori di interesse della Banca perché nesono non solo i primi clienti ma anche i proprietari. Questo legame di appartenenzasi concretizza con la partecipazione attiva dei soci alla vita della Banca, che a suavolta, offre incentivazioni di carattere bancario attraverso i molteplici strumenti dipromozione e partecipazione all’economia ed alla vita aziendale. La rivista “Informati è meglio” ed il sito istituzionale con l’area dedicata ai socioffrono ulteriori elementi di condivisione ed appartenenza.
2. Partecipazione al capitale sociale:
un singolo socio non può possedere quote per un valore nominale superiore a 50 milaeuro. La limitazione al possesso di quote è stata lo strumento che ha consentito adogni socio di verificare quanto il processo di partecipazione democratica e decisio-nale sia equamente ripartito, al di là della ricchezza posseduta o del rango socialericoperto.
3. Diritto di voto democratico:
è assegnato secondo la formula “una testa un voto”; ciò vuol dire che ciascun sociopuò esprimere un solo voto indipendentemente dall’entità della partecipazione alcapitale sociale.
Impresa a mutualità prevalente1 Le BCC devono esercitare l’attività bancaria e finanziaria prevalentemente con i
soci. Il principio di prevalenza è rispettato quando più del 50 per cento delle atti-vità di rischio è destinato ai soci.
2 Obbligo di destinazione degli utili e limiti alla distribuzione degli stessi:almeno il 70 per cento degli utili d’esercizio deve essere destinato a riserva legale.
3 Le BCC devono rispettare (sulla base della normativa vigente) i seguenti vincoli:– divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all’interesse dei buoni posta-
li fruttiferi aumentato di due punti e mezzo;– divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci
cooperatori in misura superiore a due punti, rispetto al limite massimo previstoper i dividendi;
– obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell’intero patrimo-nio sociale a scopi di pubblica utilità conformi allo scopo mutualistico;
– divieto di distribuire le riserve tra i soci cooperatori;– obbligo di versare il 3 per cento degli utili netti annuali ai fondi per la promozio-
ne e lo sviluppo della cooperazione ovvero a Fondosviluppo.
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Impresa territorialeLa BCC appartiene al territorio per la proprietà (i soci devono avere sede o risiederenel territorio), per la governance (gli amministratori sono scelti unicamente tra isoci, dagli stessi soci) e per l’operatività (il 95 per cento del totale del credito deveessere obbligatoriamente erogato nel territorio).Il territorio di competenza non è assolutamente da intendersi come una limitazioneo un recinto; esso è piuttosto un’area all’interno della quale sovvenire alle esigenzeed alle aspettative delle comunità di appartenenza. È dinamico e la sua attitudine acrescere è direttamente legata alla capacità imprenditoriale e di sussidiarietà delnostro Istituto: è in questa prospettiva che ci siamo arricchiti della filiale diGragnano.
Gragnano è famosa nel mondo per l’eccellenza della sua pasta ,“oro bianco”, e perle peculiarità dei suoi vigneti, il cui vino “Gragnano”, prodotto già al tempo deiromani beneficia del clima addolcito dal vicino mare e dall’Humus del Vesuvio.La città della pasta e del vino è ricca anche di prodotti caseari e specialità localiquali, il Panuozzo. La produzione di stoffe e tessuti è florida.Il territorio di competenza della nuova Filiale comprende i comuni di: Agerola,Castellammare di Stabia, Scala, Ravello, S. Maria La Carità, Casola di Napoli,Lettere, Pimonte, Sant’Antonio Abate, si estende cioè dalla provincia di Napoli aquella di Salerno, dai monti Lattari alle spiagge della costiera sorrentina. Aprirsi a questa comunità dall’economia estremamente diversificate rappresenta,per la nostra Banca, una nuova frontiera, una spinta per l’integrazione e per creareuna economia sostenibile.
I valoriI valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce sono delineati:– nell’articolo 2 dello Statuto;– nella Carta dei Valori;– nella Carta della Coesione;– nella Carta della Finanza.
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6 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA
Gragnano, Via Roma - anni 50
La Carta della Finanza del Credito CooperativoOccorre provocare una re-azione, nuove iniziative per avviare una fase di crescitadel nostro Paese che sia generale, sul piano economico, sociale, civile. La finanza haun ruolo strategico per il raggiungimento di questo obiettivo, perchè fornisce glistrumenti di inclusione per costruire il futuro.In questa prospettiva dare credito equivale a dare speranza, rappresenta l'impegno,continuamente rinnovato, degli attori delle diverse parti delle economie e dellasocietà, tra le quali certamente sono le banche. Abbiamo fiducia che le energie lerisorse messe in opera permetteranno al nostro Paese di ripartire.
La Carta dei Valori del Credito CooperativoLa Carta dei Valori è il “patto” che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali.Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della bancanei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori.
La Carta della Coesione del Credito CooperativoLa Carta della Coesione inserisce la BCC nel sistema del Credito Cooperativo, tra-ducendo i principi della Carta dei Valori in un contesto di “rete”. La storia “controcorrente”del Credito Cooperativo di Scafati e Cetara
22 febbraio 1914nasce la “Cassa Agraria di Prestiti di Scafati” ad opera di sessantaquattro agricolto-ri nello studio del notaio Stanislao Langella, il primo Presidente del Consiglio diAmministrazione fu il Dr. Giuseppe Cirillo, che si avvalse dell’opera di altri sei con-siglieri e del contabile della cassa signor Luciano Giuseppe.
13 ottobre 1935l’assemblea straordinaria dei soci approva il nuovo statuto, adeguandosi alla nuovanormativa e cambiando la denominazione in “ Cassa Agraria di Scafati”
27 marzo 1938l’assemblea straordinaria della società modificò nuovamente lo statuto, adeguando-lo al Regio Decreto del 26 agosto 1937 (testo Unico delle Casse Rurali edArtigiane), ed assumendo la nuova denominazione “Cassa Rurale ed Artigiana diScafati”
1941viene soppresso su sollecitazione della Banca d’Italia l’esercizio di vendita dei ferti-lizzanti e degli anticrittogamici
12 marzo 1950viene eletto Presidente l’avv. Donato Nastri
1959viene istituito il servizio dei conti correnti
1963la Cassa partecipa, come socio fondatore, alla costituzione dell’Istituto di Creditodelle Casse Rurali ed Artigiane
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1982la Cassa aderisce all’ABI – Associazione Bancaria Italiana
11 febbraio 1991viene inaugurata la prima Filiale della Banca a Santa Maria La Carità
1 giugno 1991viene inaugurata la seconda Filiale della Banca nel Comune di Pompei
9 dicembre 1991la Banca d’Italia autorizza la nostra Banca, ai sensi delle legge n. 1 del 02.01.1991allo svolgimento dei servizi di intermediazione mobiliare
1994viene modifica la denominazione da “Cassa Rurale ed Artigiana di Scafati” a“Banca di Credito Cooperativo di Scafati”
10 luglio 1994viene inaugurata la filiale di San Marzano Sul Sarno
23 novembre 1996l’assemblea straordinaria dei soci delibera la fusione con la BCC di Cetara e lamodifica dell’art. 1 dello Statuto, assumendo la nuova denominazione di Banca diCredito Cooperativo di Scafati e Cetara, gli sportelli di Vietri Sul Mare e Cetaradiventano Filiale della Banca
24 aprile 1998viene acquisita la Banca di Credito Cooperativo di Bracigliano
20 dicembre 1999viene aperta la Filiale di San Pietro di Scafati
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8 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA
I soci premiati per gli anni di appartenenza da sinistra in alto: Ambruoso Francesco (50 anni), Di Lallo Anna Rosa,Santoriello Esto, De Prisco Raffaele, Concilio Antonio, De Felice Marco. (25 anni)
11 settembre 2000la Filiale di Bracigliano viene trasferita a Cava de Tirreni
8 dicembre 2002viene inaugurata la Filiale di Angri
9 maggio / 6 settembre 2003viene eletto Presidente il Dott. Massimo Cavallaro
15 settembre 2004la Banca aderisce al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
20 aprile 2008viene inaugurata la nuova Filiale di San Marzano Sul Sarno
16 maggio 2010viene inaugurata la nuova Filiale di Pompei
6 dicembre 2013viene presentato il logo del Centenario
22 febbraio 2014viene celebrato il Centenario della Banca
luglio 2014viene inaugurata l’area Self in via Della Resistenza a Scafati
8 novembre 2014viene inaugurata la Filiale di Gragnano
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Passaggio del testimone a fine assemblea tra il presidente Nastri e il presidente Cavallaro
La BCC impresa a responsabilità limitata…Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valoreeconomico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbri-care” fiducia… (art. 2)La Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara è legata alla comunità localeche la esprime da un’alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di unaparte degli utili della gestione, promuove il benessere della comunità locale, il suosviluppo economico, sociale e culturale.La Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara esplica un’attività imprendito-riale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell’econo-mia civile.
Nel corso del 2015 sono stati effettuati molteplici interventi, soprattutto nel campoculturale tra cui:
Giornata Europea dello Sport Integrato
Durante la celebrazione della giornata Europea dello Sport Integrato la nostra Bancaha affiancato le Istituzioni per offrire un contributo concreto alle iniziative per l'in-clusione sociale delle persone con disabilità, attraverso la pratica sportiva. Sabato 3 maggio, nella nuova palestra comunale di via della Resistenza, 25 bambi-ni diversamente abili si sono, “confrontati” con i loro compagni di classe normodo-tati, in diversi percorsi di destrezza e psico-attitudinali di avviamento alla praticasportiva. E' stata una giornata meravigliosa, che ha consentito a grandi e piccoli dicomprendere quanto grande sia la forza di coesione dello sport praticato per il suostesso piacere, e quanto importante possa essere la funzione della nostra Banca.
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Progetto di Educazione Finanziaria per gli alunni del “Liceo Caccioppoli” diScafati
Gli studenti del “Liceo Caccioppoli” di Scafati che hanno partecipato al corso bien-nale di educazione finanziaria dal titolo: “La cultura della Banca per lo sviluppodella Comunità”, che hanno concluso con uno stage in Banca nel mese di giugno ilprogetto, nato dalla collaborazione tra la BCC ed il Liceo, intendeva far conoscere aigiovani la missione del Credito Cooperativo e farli riflettere sulla importante funzio-ne del risparmio e sui vantaggi sociali del profitto.Lo stage è stato la conclusione pratica di un percorso fatto di incontri e seminari conesponenti della Banca che hanno illustrato agli studenti del Liceo la funzione dellaintermediazione finanziaria.
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Viaggio di istruzione: Ostensione della sacra Sindone
Nello scorso mese di giugno, in occasione della ostensione della Sacra Sindone aTorino, i soci della nostra Banca hanno avuto la possibilità, nel corso della visitad’istruzione, di osservare da vicino il Sacro Lenzuolo. La Sindone non è semplice-mente una reliquia ma un rimando diretto ed immediato alla riflessione sul sensoprofondo della vita e le prospettive della nostra fede.
Auguri di Natale nel Santuario dedicato alla Madonna dei Bagni
Lo scorso 8 dicembre, nel giorno dedicato all’Immacolata Concezione della BeataVergine in coincidenza con l’inizio del Giubileo della Misericordia, la Banca diCredito Cooperativo di Scafati e Cetara ha organizzato per soci, dipendenti ed amiciun evento augurale articolato in tre momenti significativi: la Santa Messa, il concer-to del giovane artista americano Shannon Rives e lo scambio di auguri natalizi.
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Ospedale Scafati condizionatori nella cappella
La Banca ha donato, alla cappella del nostro Ospedale, dei condizionatori che alle-viano dal caldo nella stagione estiva, per rendere più confortevole la partecipazionealle cerimonie eucaristiche e per consentire ai malati il raccoglimento e la preghierain un ambiente più accogliente.
Defibrillatori
La vicinanza a chi soffre e l'aiuto a chi ha bisogno è stato il criterio che ha guidatoil Consiglio di amministrazione a dotare di defibrillatori il campo sportivo dellaParrocchia di San Pietro ed il IV Circolo della Scuola di Infanzia e Primaria diScafati.
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Sintesi dei principali valori del Bilancio 2015
Indicatori Patrimoniali al 31.12.2015 (dati espressi in migliaia di euro)
La raccolta diretta è stata pari a 240.498 mila euro.
2010 2011 2012 2013 2014 2015210.494 196.288 222.131 225.838 245.879 240.498
La raccolta allargata è stata pari a 263.554 mila euro.
2010 2011 2012 2013 2014 2015266.635 262.683 262.904 259.719 272.109 263.554
Il patrimonio netto di vigilanza è pari 37.296 mila euro.
2010 2011 2012 2013 2014 201537.405 38.388 38.558 38.529 37.154 37.296
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Indicatori Patrimoniali al 31.12.2015
Gli impieghi sono pari a 123.092 mila euro.
2010 2011 2012 2013 2014 2015137.072 145.828 135.298 129.695 111.976 123.092
Questi indicatori patrimoniali, mostrano un consolidamento di tutti i valori, nell'ul-timo quinquennio, nonostante la crisi che ha colpito l'economia internazionale.Il risultato è la conseguenza dell'impegno del Consiglio di Amministrazione e del-l'attaccamento ai principi cooperativistici di tutta la struttura.Testimonia anche – ed è motivo di orgoglio – quanto il radicamento della Banca sulterritorio abbia indotto i diversi operatori a continuare ad avere fiducia in essa.
Altri indicatori
Il numero dei clienti al 31.12.2015 è pari a 17.420I clienti affidati alla fine del 31.12.2015 sono pari a 1.942Il numero dei mutui in essere al 31.12.2015 è pari a 1.029 per un valore di capita-le di 41.165 mila euroLe carte di Credito Cooperativo alla fine del 31.12.2015 sono pari a n. 1.555I collegamenti con l’Home Banking al 31.12.2015 sono 2.034
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16 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA
Nel 1999 il Credito Cooperativo ha presentato la propriaCarta dei Valori, un documento che rappresenta, da un latola Carta Costituzionale di riferimento; dall’altro, la Carta diorientamento per l’azione delle BCC.La Carta dei Valori è, dunque, al tempo stesso fondamentoe meta. Esprime i valori sui quali si fonda l’azione delleBanche di Credito Cooperativo, la loro strategia e la loroprassi; racchiude le regole di comportamento e rappresentagli impegni della categoria. In questo senso la Carta deiValori è il suggello del Patto tra il Credito Cooperativo e leComunità locali, e attraverso esse con il Paese.
1. Primato e centralità della personaIl Credito Cooperativo ispira la propria atti-vità all’attenzione e alla promozione dellapersona. Il Credito Cooperativo è un sistemadi banche costituite da persone che lavoranoper le persone. Il Credito Cooperativo inve-ste sul capitale umano – costituito dai soci,dai clienti e dai collaboratori – per valoriz-zarlo stabilmente.
2. L’impegnoL’impegno del Credito Cooperativo si concentra, in partico-lare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti,ricercando il miglioramento continuo della qualità e dellaconvenienza dei prodotti e dei servizi offerti.Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e van-taggi, è creare valore economico, sociale e culturale a bene-ficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare“fiducia.Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio,l’eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l’approcciosolidale, la cura della professionalità costituiscono lo sti-molo costante per chi amministra le aziende del CreditoCooperativo e per chi vi presta la propria attività profes-sionale.
3. AutonomiaL’autonomia è uno dei princìpi fondamentali del CreditoCooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coor-dinato, collegato e integrato nel “sistema“del CreditoCooperativo.
4. Promozione della partecipazioneIl Credito Cooperativo promuove la partecipazione al pro-prio interno e in particolare quella dei soci alla vita dellacooperativa.Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli ope-ratori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie ele piccole imprese; promuove l’accesso al credito, contribui-sce alla parificazione delle opportunità.
5. CooperazioneLo stile cooperativo è il segreto del successo. L’unione delleforze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obietti-vi sono il futuro della cooperazione di credito. La coopera-zione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali,regionali, nazionali e internazionali è condizione per conser-varne l’autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti.
6. Utilità, servizio e beneficiIl Credito Cooperativo non ha scopo di lucro.Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzio-ne del profitto, è la meta che guida la gestione del CreditoCooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento perperpetuare la promozione del benessere dei soci e del terri-torio di riferimento, al servizio dei quali si pone il CreditoCooperativo.Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale emisura dell’efficienza organizzativa, nonché condizione
indispensabile per l’autofinanziamento e lo sviluppo dellasingola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo conti-nuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve –in misura almeno pari a quella indicata dalla legge – e adaltre attività di utilità sociale condivise dai soci.Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservaree da difendere nel rispetto dei fondatori e nell’interesse dellegenerazioni future.I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità piùopportune, ottenere benefici in proporzione all’attività
finanziaria singolarmente svolta con la propriabanca cooperativa.
7. Promozione dello sviluppo localeIl Credito Cooperativo è legato alla comunitàlocale che lo esprime da un’alleanza durevoleper lo sviluppo.Attraverso la propria attività creditizia emediante la destinazione annuale di una partedegli utili della gestione promuove il benesseredella comunità locale, il suo sviluppo economi-co, sociale e culturale.Il Credito Cooperativo esplica un’attività
imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltantofinanziaria, ed al servizio dell’economia civile.
8. Formazione permanenteIl Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescitadelle competenze e della professionalità degli amministra-tori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusionedella cultura economica, sociale, civile nei soci e nellecomunità locali.
9. SociI soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprioonore a contribuire allo sviluppo della banca lavorandointensamente con essa, promuovendone lo spirito e l’ade-sione presso la comunità locale e dando chiaro esempio dicontrollo democratico, eguaglianza di diritti, equità e soli-darietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spiri-to dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codi-ce etico fondato sull’onestà, la trasparenza, la responsabi-lità sociale, l’altruismo.
10. AmministratoriGli amministratori del Credito Cooperativo si impegnanosul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza edautonomia, a creare valore economico e sociale per i soci ela comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico,a curare personalmente la propria qualificazione professio-nale e formazione permanente.
11. Dipendenti*I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul pro-prio onore a coltivare la propria capacità di relazione orien-tata al riconoscimento della singolarità della persona e adedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla for-mazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimen-to degli obiettivi economici e sociali della banca per la qualelavorano.
12. Giovani*Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loropartecipazione attiva nel suo percorso di innovazione.Attraverso un confronto costante, si impegna a collaborarecon loro, sostenendoli nella diffusione e nella concretizza-zione dei principi della cooperazione di credito.
Riva del Garda, 12 dicembre 1999
* Articolo introdotto nel XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo
La Carta dei Valori
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