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13-trasformatore

Date post: 11-Feb-2018
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  • 7/23/2019 13-trasformatore

    1/22

    Trasformatore

    www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm

    (versione del 3-12-2010)

    2

    Schema di principio

    Il trasformatore una macchina elettrica statica

    (priva di parti in movimento)

    E costituito da due avvolgimenti (detti primario e secondario) aventi

    rispettivamente N1 e N2 spire avvolti su un nucleo di materiale

    ferromagnetico E un componente a due porte che consente di trasferire potenza

    elettrica tra due circuiti elettrici non collegati tra loro, ma accoppiati per

    mezzo di un circuito magnetico

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    2/22

    3

    Ipotesi sul campo magnetico

    Se gli avvolgimenti sono percorsi da corrente viene generato un campo

    magnetico

    Si assume che le linee di flusso abbiano andamenti qualitativi

    corrispondenti ai tre tipi indicati in figura linee che si sviluppano interamente nel nucleo e si concatenano con

    entrambi gli avvolgimenti

    linee che si sviluppano in parte in aria e si concatenano con un solo

    avvolgimento

    4

    Flussi di induzione magnetica (1)

    Il flusso di induzione magnetica dovuto a linee di campo che siconcatenano con entrambi gli avvolgimenti detto flusso principale

    I flussi concatenati con il solo avvolgimento primario o il solo

    avvolgimento secondario sono detti flussi di dispersione

    La riluttanza dei tubi di flusso di dispersione determinata

    prevalentemente dai tratti in aria

    sempre lecito trascurare gli effetti di non linearit del nucleo e

    assumere che i flussi di dispersione siano proporzionali alle correnti

    Ld1 e Ld2 sono correlate ai soli flussi dispersi, quindi nonrappresentano le induttanze dei due avvolgimenti

    222

    111

    iL

    iL

    dd

    dd

    Ld1, Ld2 induttanze di dispersione

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    3/22

    5

    Flussi di induzione magnetica (2)

    Flussi totali concatenati con gli avvolgimenti

    222222

    111111

    iLNNiLNN

    ddc

    ddc

    6

    Equazioni interne

    Circuito primario

    R1 resistenza dellavvolgimento primario Circuito secondario

    R2 resistenza dellavvolgimento secondario

    Circuito magnetico

    R riluttanza del nucleo

    dt

    dN

    dt

    dLtR

    dt

    dtRt d

    c

    11

    1111

    111

    i)(i)(i)(v

    R2211 ii NN

    dt

    dN

    dt

    dLtR

    dt

    dtRt d

    c

    22

    2222

    222

    i)(i)(i)(v

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    4/22

    7

    Equazioni in condizioni di regime sinusoidale

    Ipotesi

    Il primario alimentato da una tensione v1(t) sinusoidale

    Il secondario collegato a un carico lineare

    E possibile trascurare gli effetti non lineari nel nucleo

    In condizioni di regime tutte le grandezze dipendenti dal tempo

    variano con legge sinusoidale

    E possibile applicare la trasformata di Steinmetz alle equazioni

    interne

    II

    IV

    IV

    R

    2211

    22222

    11111

    )()(

    NN

    NjLjRNjLjR

    d

    d

    8

    Effetti dissipativi in un trasformatore

    Nel modello sviluppato fino a a questo punto si tenuto conto solo degli

    effetti dissipativi dovuti alle resistenze degli avvolgimenti

    perdite nel rame

    Altri fenomeni dissipativi avvengono allinterno del nucleo magnetico

    perdite nel ferro

    Perdite per correnti parassite (correnti di Foucault)

    Se il flusso di induzione magnetica nel nucleo varia nel tempo

    allinterno del nucleo si hanno delle forze elettromotrici indotte

    A causa della conducibilit del materiale ferromagnetico

    allinterno del nucleo si hanno delle correnti

    Dissipazione di energia per effetto Joule

    Perdite per isteresi

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    5/22

    9

    Correnti parassite (1)

    Induzione magnetica B uniforme, ortogonale alle sezioni trasversali e

    variabile con legge sinusoidale

    Si pu pensare che in ogni sezione trasversale del nucleo esistano deicircuiti elettrici elementari

    Se S indica larea della sezione racchiusa da un circuito elementare, ilflusso concatenato

    Forza elettromotrice indotta

    Se R la resistenza di un circuito elementare,la potenza media dissipata in un periodo

    tBtB M cos)(

    tSBM cos

    tEtSBdt

    d

    e MM

    sensen

    R

    BS

    R

    EP MMd

    22

    1 2222

    10

    Correnti parassite (2)

    La trattazione precedente giustifica intuitivamente la formula

    semiempirica

    pCP potenza dissipata per unit di peso del materiale

    f frequenza

    BM induzione massima

    KCP costante dipendente dalla forma della sezione e dalmateriale (inversamente proporzionale alla resistivit)

    Per ridurre le perdite dovute alle correnti parassite

    si utilizzano leghe ad elevata resistivit (ferro-silicio)

    si ricorre alla laminazione del nucleo

    22

    MCPCP BfKp

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    6/22

    11

    Laminazione del nucleo (1)

    Il nucleo formato da sottili lamierini sovrapposti e isolati tra loro

    Le correnti parassite si possono richiudere solo allinterno dei lamierini

    i percorsi interessati dalle correnti parassite hanno sezione minore

    resistenza pi elevata a parit di f.e.m. indotta si hanno correnti minori

    larea delimitata dalle linee di corrente minore

    riduzione del flusso concatenato e quindi della f.e.m. indotta

    12

    Laminazione del nucleo (2)

    Nel caso di un nucleo laminato, la potenza dissipata per unit di

    peso pu essere espressa mediante la relazione

    pCP potenza dissipata per unit di peso del materiale

    f frequenza

    BM induzione massima

    spessore di un lamierino

    kCP costante dipendente dal materiale

    222MCPCP Bfkp

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    7/22

    13

    Perdite per isteresi (1)

    Si considera una bobina formata da Nspire avvolta su un nucleotoroidale di materiale ferromagnetico

    l lunghezza media del circuito magnetico S area della sezione trasversale

    R resistenza dellavvolgimento

    Vale la relazione

    Il flusso concatenato con lavvolgimento

    Dalla legge di Ampere si ottiene

    dt

    dR C

    iv

    NilH

    BNSC

    14

    Perdite per isteresi (2)

    In un intervallo infinitesimo dt lenergia assorbita

    dallavvolgimento

    Questa relazione pu essere posta nella forma

    Il primo addendo lenergia dissipata per effetto Joule HdB rappresenta lenergia per unit di volume assorbita dal

    campo magnetico

    CddtRdt iivi 2

    BHiBH

    ivi 22

    ddtRNSdN

    ldtRdt

    lS= volume del nucleo

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    8/22

    15

    Perdite per isteresi (3)

    Si fa variare periodicamente la corrente in

    modo che il materiale ferromagnetico sia

    soggetto a cicli di isteresi Complessivamente in ogni ciclo viene as-

    sorbita, per unit di volume, lenergia

    Dissipazione di energia (convertita in calore)

    Il valore dellenergia dissipata in un

    ciclo corrisponde allarea delimitata

    dal ciclo di isteresi

    BHw d

    16

    Perdite per isteresi (4)

    12

    BH d 21

    BH d

    1 2 2 1

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    9/22

    17

    Perdite per isteresi (5)

    Ad ogni ciclo di isteresi corrisponde unenergia dissipata per unit di

    volume pari allarea racchiusa dal ciclo stesso

    Le perdite per isteresi nel nucleo di un trasformatore dipendono

    dal numero di cicli di isteresi nellunita di tempo, determinato dalla

    frequenza f

    dallarea del ciclo di isteresi, determinata dal valore massimo

    dellinduzione magnetica BM

    La potenza dissipata pu essere espressa mediante la formula

    semiempirica

    pI potenza dissipata per unit di peso

    f frequenza

    BM induzione massima

    kI costante dipendente dal materiale

    6.1

    MII

    Bfkp

    18

    Dipendenza dalle tensioni e dalla frequenza

    Perdite per correnti parassite:

    Perdite per isteresi:

    Se si trascura la caduta di tensione su R1 e Ld1 si ha

    Se V1 fissata, il valore massimo dellinduzione magnetica BM circa inversamente proporzionale alla frequenza

    le perdite per correnti parassite sono praticamente costanti al

    variare di f

    le perdite per isteresi diminuiscono al crescere di f

    Se f fissata,BM direttamente proporzionale allampiezza di v1(t)

    le perdite aumentano allaumentare dellampiezza di v1(t)

    BV SNfjNj 111 2

    222

    MCPCP Bfkp 6.1

    MII Bfkp

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    10/22

    19

    Rappresentazione delle perdite nel ferro

    Per tenere conto delle perdite nel ferro si pu modificare il modello

    introducendo un terzo avvolgimento fittizio caricato da una resistenza Rf Il valore della resistenza e il numero di spire dellavvolgimento vanno

    scelti in modo che la potenza dissipata su Rfcoincida con la potenzadissipata a causa delle perdite nel ferro

    20

    Rappresentazione delle perdite nel ferro

    Per lavvolgimento fittizio vale la relazione

    Con il terzo avvolgimento lequazione del circuito magnetico diviene

    cio

    Le equazioni interne diventano

    0 I fff NjR

    II fKjNN R2211

    III R ffNNN 2211

    f

    f

    fR

    NK

    2

    IIIV

    IV

    f

    d

    d

    KjNN

    NjLjR

    NjLjR

    R2211

    22222

    11111

    )(

    )(

    I

    f

    f

    fR

    Nj

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    11/22

    21

    Trasformatore ideale (1)

    Il trasformatore ideale caratterizzato dalle seguenti propriet:

    avvolgimenti con resistenza nulla R1

    R2

    0

    assenza di flussi dispersi Ld1= Ld20

    nucleo con permeabilit infinita R0

    assenza di effetti dissipativi nel nucleo Kf0

    In queste condizioni le equazioni interne divengono

    02211

    22

    11

    II

    V

    V

    NN

    Nj

    Nj

    2

    1

    21

    2

    2

    11

    II

    VV

    N

    N

    NN

    22

    Trasformatore ideale (2)

    La potenza assorbita a primario viene trasferita integralmente in

    uscita al secondario

    2

    1

    N

    NK

    )(i1)(i

    )(v)(v

    21

    21

    tK

    t

    tKt

    rapporto di trasformazione (rapporto spire)

    SimboloEquazioni caratteristiche

    0)(i)(v)(i1

    )(v)(i)(v)(i)(v)p(22222211

    tttK

    tKttttt

    Potenza assorbita

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    12/22

    23

    Trasformazione dell impedenza di carico

    22

    2

    1

    21

    2

    2

    11

    IZV

    II

    VV

    C

    N

    N

    N

    N

    1

    2

    2

    12

    2

    11 IZIZV CC

    N

    N

    N

    N

    CeqN

    N

    ZI

    V

    Z

    2

    2

    1

    1

    1

    Limpedenza equivalente ai terminali del primario di un trasformatore

    ideale con il secondario caricato da un impedenza ZC pari allimpe-

    denza di carico moltiplicata per il quadrato del rapporto spire

    24

    Trasferimento di impedenza (1)

    222

    12

    2

    11 ZIVVV

    N

    N

    N

    N

    1

    2

    12 II

    N

    N

    1

    2

    2

    12

    2

    11

    1

    ZI

    V

    VV

    N

    N

    N

    N

    Un impedenza in serie al secondario pu essere portata in serie

    al primario moltiplicata per il quadrato del rapporto spire

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    13/22

    25

    Trasferimento di impedenza (2)

    Z

    VIII

    22

    1

    22

    1

    21

    N

    N

    N

    N

    1

    1

    22 VV

    N

    N Z

    V

    I

    II2

    2

    1

    12

    1

    21

    1

    NN

    N

    N

    Un impedenza in parallelo al secondario pu essere portata in

    parallelo al primario moltiplicata per il quadrato del rapporto spire

    26

    Corrente magnetizzante e corrente attiva (1)

    Lequazione del circuito magnetico pu essere posta nella forma

    Corrente magnetizzante

    La corrente magnetizzante coincide con la corrente che circolan-

    do nellavvolgimento primario con I20 produrrebbe il flusso

    Corrente attiva

    La corrente attiva determina le perdite nel nucleo

    1N

    I

    R

    I R1N

    I

    1NKj f

    a

    II fKjNN R2211 aN

    NIIII 2

    1

    21

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    14/22

    27

    Corrente magnetizzante e corrente attiva (2)

    Si indicano con E1 e E2 le f.e.m. dovute al flusso principale

    La corrente attiva Ia in quadratura con in fase con E1 Si pu porre

    La corrente magnetizzante I

    in fase con in quadratura con E1

    Si pu porre

    RR

    2

    1

    1

    110

    Nj

    N

    NjjX

    I

    E

    ffa K

    N

    N

    Kj

    NjR

    2

    1

    1

    110

    I

    E

    EE 2211 NjNj

    X0 = reattanza magnetizzante

    R0 = resistenza di perdita del nucleo

    28

    Circuito equivalente (1)

    Si riscrivono le equazioni interne facendo uso delle definizioni

    precedenti

    1

    00

    2

    1

    21

    1

    1

    22222

    11111

    11

    )(

    )(

    EIIII

    EIV

    EIV

    X

    jRN

    NN

    NLjR

    LjR

    a

    d

    d

    IIIV

    IV

    f

    d

    d

    KjNNNjLjR

    NjLjR

    R2211

    22222

    11111

    )(

    )(

    0

    1

    1

    0

    1

    1

    11

    RN

    Kj

    Xj

    N

    Nj

    f

    a

    EI

    EI

    E

    R

    E possibile rappresentare

    queste equazioni mediante

    un circuito equivalente

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    15/22

    29

    Circuito equivalente (2)

    1

    00

    2

    1

    21

    1

    1

    22222

    11111

    11

    )(

    )(

    EIIII

    EIV

    EIV

    X

    jRN

    N

    NNLjR

    LjR

    a

    d

    d

    30

    Circuito equivalente riferito a primario

    1

    22122

    2

    2

    1212

    2

    12122

    2

    2

    1212

    N

    N

    N

    NLL

    N

    N

    N

    NRR

    dd II

    VV

    Si utilizza la propriet ditrasferimento dellimpedenza

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    16/22

    31

    Circuiti equivalenti semplificati (1)

    Di solito la caduta di tensione su R1 e Ld1 molto piccola

    In queste condizioni si ha E1

    V1

    Si pu semplificare il circuito equivalente, spostando il ramo R0 -X0

    In questo modo R1 e Ld1 risultano in serie con R12 e L12

    2

    2

    2

    1211211

    2

    2

    2

    1211211

    NNLLLLL

    N

    NRRRRR

    dddcc

    cc

    32

    Circuiti equivalenti semplificati (2)

    Facendo uso della propriet di trasferimento dellimpedenza, il ramo

    R1ccL1cc pu essere sostituito con un ramo posto in serie al secondario

    22

    1

    2

    212

    1

    2

    212

    22

    1

    2

    212

    1

    2

    212

    ddcccc

    cccc

    LN

    NL

    N

    NLL

    RN

    NR

    N

    NRR

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    17/22

    33

    Circuiti equivalenti semplificati (3)

    Se I0 trascurabile rispetto a

    I1 (come avviene in generale

    per un trasformatore in condi-

    zioni nominali) possibile sem-

    plificare ulteriormente i circuiti

    equivalenti eliminando il ramo

    formato da R0 e X0

    reti equivalenti di Kapp

    34

    Dati di targa

    Un trasformatore caratterizzato da un insieme di valori nominali che

    ne definiscono le prestazioni ai fini delle garanzie e del collaudo

    Questi valori, assieme ad altre informazioni, sono riportati su una targa

    apposta sul trasformatore (dati di targa)

    Alcuni dei principali dati di targa sono:

    Frequenza nominale: fn [Hz]

    Tensione nominale primaria (valore efficace): V1n [V]

    Tensione nominale secondaria a vuoto (valore efficace): V20 [V]

    Rapporto nominale di trasformazione: K0V1n / V20 Potenza nominale (apparente): SnV1n I1nV20I2n [VA]Corrente nominale primaria (valore efficace): I1n [A]

    Corrente nominale secondaria (valore efficace): I2n [A]

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    18/22

    35

    Prova a vuoto (1)

    Al primario viene applicata una tensione di valore nominale

    Il secondario viene lasciato aperto I20 Corrente del primario

    il valore molto inferiore al valore nominale

    le perdite nel rame sono trascurabili

    La caduta di tensione su R2 e Ld2 nulla

    La caduta di tensione su R1 e Ld1 e molto piccola rispetto al valore incondizioni nominali

    il rapporto V1/V2 si identifica con quello di un trasformatore ideale

    E1 e quindi Ia hanno praticamente i valori nominali

    le perdite nel ferro coincidono con quelle relative al funzionamentonominale

    01 IIII a

    0

    2

    1

    2

    1 KNN

    VV (rapporto di trasformazione nominale)

    36

    Prova a vuoto (2)

    Il comportamento a vuoto del trasformatore pu essere descritto

    mediante i parametri:

    Corrente a vuoto percentuale

    Potenza a vuoto percentuale

    Fattore di potenza a vuoto

    I tre parametri non sono indipendenti tra loro dato che risulta

    100%n1

    10

    0

    I

    Ii

    100%n

    00

    S

    PP

    10n1

    00cos

    IV

    P

    00

    1n1

    010n10 cos%100

    cos%

    i

    IV

    IVP

    n

    I10 = corrente a vuoto del primario

    P0 = potenza attiva assorbita a vuoto

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    19/22

    37

    Prova a vuoto (3)

    Noti i parametri Sn, V1n, i0% e cos0, facendo riferimento al circuitiequivalenti semplificati, possibile calcolare i valori diR0 e X0

    0

    2

    10

    0

    2

    n10

    000

    n00

    0

    )tan(arccos

    100

    cos%

    Q

    VX

    P

    VR

    PQ

    Si

    P

    n

    38

    Prova in cortocircuito (1)

    Se il secondario chiuso in cortocircuito V2= 0 V12= 0

    Limpedenza R0 X0 in parallelo con limpedenza R12 Ld12

    R0 e X0 possono essere trascurate perch normalmenteR12 eLd12sono molto piccole

    Corrente del primario

    ccccdd LjRLjRLjR 11

    1

    121211

    11

    VV

    I

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    20/22

    39

    Prova in cortocircuito (2)

    Le impedenze dovute alle resistenze di degli avvolgimenti e alle

    induttanze di dispersione sono molto piccole

    Se la tensione a primario ha valore nominale le correnti possono

    risultare molto grandi rispetto ai valori nominali

    eccessivo surriscaldamento dovuto alleffetto Joule

    possibili danni dovuti alle forze tra gli avvolgimenti prodotte

    dalle correnti

    Nella prova in cortocircuito il trasformatore viene alimentato con

    una tensione V1cc , di valore efficace inferiore a V1, tale da fare

    circolare nel secondario una corrente di valore nominale

    40

    Prova in cortocircuito (3)

    Le correnti I1 e I2 hanno valore nominale (a rigore questo vale

    solo per il I2, ma con ottima approssimazione si pu ritenere

    verificato anche per I1)

    le perdite nel rame sono praticamente coincidenti con quelle

    relative al funzionamento nominale

    V1 ha un valore molto inferiori a quello nominale

    la corrente Ia e I hanno valori molto piccoli rispetto ai valori

    in condizioni nominali

    le perdite nel ferro sono trascurabili

    il rapporto I1/I

    2si identifica con quello di un trasformatore

    ideale

    1

    2

    2

    1

    N

    N

    I

    I

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    21/22

    41

    Prova in cortocircuito (4)

    Il comportamento del trasformatore in cortocircuito pu essere

    descritto mediante i parametri:

    Tensione di cortocircuito percentuale

    Potenza di cortocircuito percentuale

    Fattore di potenza in cortocircuito

    I tre parametri non sono indipendenti tra loro dato che risulta

    100%n1

    cc1cc

    V

    Vv

    100%n

    cccc

    S

    PP

    n1cc1

    cc

    cccos IV

    P

    cccc

    n1n1

    ccn1cc1cc cos%100

    cos%

    v

    IV

    IVP

    (V1cc = Tensione di cortocircuito del primario)

    (Pcc = potenza attiva assorbita in cortocircuito)

    42

    Prova in cortocircuito (5)

    Noti i parametri Sn, V1n, V20, vcc%e coscc, facendo riferimento ai circuitiequivalenti semplificati, possibile calcolare i valori diR1cc e X1cc o di

    R2cc e X2cc

    2

    n2

    cccc22

    n1

    cccc1

    2

    n2

    cccc22

    n1

    cccc1

    20

    nn2

    1

    nn1

    cccccc

    ncccc

    )tan(arccos

    100

    cos%

    I

    QX

    I

    QX

    I

    PR

    I

    PR

    V

    SI

    V

    SI

    PQ

    Sv

    P

    n

    cc

  • 7/23/2019 13-trasformatore

    22/22

    43

    Rendimento

    Trasformatore alimentato a primario da una tensione sinusoidale

    con il secondario collegato ad un impedenza di carico

    Rendimento

    I trasformatori, essendo macchine statiche, hanno rendimenti

    molto elevati (oltre il 99.5% per i trasformatori di grande potenza)

    La definizione non adatta per la misura del rendimento P1 e P2 sono poco diverse tra loro la valutazione del

    rapporto molto sensibile agli errori di misura

    Le potenze in gioco possono essere molto elevate

    1

    2

    P

    P P1 potenza attiva assorbita dal primario

    P2 potenza attiva ceduta al carico

    Rendimento convenzionale

    Il rendimento convenzionale definito dalla relazione

    Sn potenza nominale del trasformatore

    PCu potenza dissipata a causa delle perdite nel rame

    PFe potenza dissipata a causa delle perdite nel ferro

    La misura del rendimento convenzionale del trasformatore

    richiede la valutazione delle perdite nel rame e nel ferro

    pu essere effettuata mediante una prova in cortocircuito e una

    prova a vuoto

    FeCun

    nC

    PPS

    S


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