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SETTECENTO prof. Giuseppe
14. IL SETTECENTO
CORSO DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
. Giuseppe Tinelli
SETTECENTO
DELL’ARTE classe IV
SETTECENTO prof. Giuseppe
IL SECOLO DELLA RAGIONE
Nel corso del XVIII secolo si compie il pas-
saggio verso l’Età moderna. Storicamentequesta fase di transizione inizia con la crisiquesta fase di transizione inizia con la crisidell’assolutismo monarchico, manifestato-si alla fine del lungo regno di Luigi XIV diFrancia (1638-1715) e terminata con duegrandi avvenimenti: la Rivoluzione france-se del 1789 e l’ascesa al potere di Napoleo-ne Bonaparte.Durante questo periodo nasce in Europaun nuovo movimento di pensiero, l’Illumini-smo, che provoca importanti cambiamenti,
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smo, che provoca importanti cambiamenti,non solo culturali ma anche di natura poli-tica e sociale.Nato agli inizi del ‘700 in Inghilterra, l’Illu-minismo si diffonde presto in Europa e so-prattutto in Francia.
. Giuseppe Tinelli
DELL’ARTE classe IV
L’Europa dopo la Pace di Aquisgrana (1748), evento chepose fine alla guerra di successione austriaca.
Il nome, dato dagli stessi scrittori illumini-
sti a questa rivoluzionaria corrente di pen-
siero indica la nuova condizione dell’uomo
moderno che aspira a vivere seguendo i
“lumi” della ragione, cioè secondo quanto
la sua intelligenza gli suggerisce.
SETTECENTO prof. Giuseppe
la sua intelligenza gli suggerisce.
L’essere umano ha ora il compito di far
luce sulle conoscenze acquisite nei secoli
precedenti: con la sua razionalità indaga
tutti i campi del sapere e si pone nuove do-
mande.
Gli illuministi si battono per ottenere una
società più giusta, nella quale tutti i cittadi-
ni possano essere finalmente liberi e parte-ni possano essere finalmente liberi e parte-
cipare attivamente alla vita dello Stato.
Queste aspirazioni vengono riassunte nel
motto “Libertà, Uguaglianza e Fraternità”,
che diventerà uno degli slogan della Rivo-
luzione Francese.
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. Giuseppe Tinelli
DELL’ARTE classe IV
SETTECENTO prof. Giuseppe
L’ARTE DEL SETTECENTO
Gli stili artistici che si diffondono nelNeoclassicismo, due modi opposti ditestimoniano due modi di vivere e di pensaretestimoniano due modi di vivere e di pensare
•Il Rococò è uno stile nato e sviluppatosibizzarre e stravaganti, e mantienescenografici. Fu l‟arte della societàcorti.
Il neoclassicismo è uno stile severo
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•Il neoclassicismo è uno stile severoragione e che prese spunto dalle scopertePompei per la riscoperta degli ideali antichistile dell’ illuminismo e della Rivoluzione
. Giuseppe Tinelli
nel Settecento sono due: il Rococò ed ildi fare arte che nascono dal fatto che
pensare completamente diversi.pensare completamente diversi.
sviluppatosi in Francia, che propone formemantiene il gusto barocco per gli effetti
mondana, frivola e capricciosa delle
e sobrio, tutto rivolto a stimolare la
DELL’ARTE classe IV
e sobrio, tutto rivolto a stimolare lascoperte archeologiche di Ercolano eantichi dell’arte greca e romana. E‟ lo
Rivoluzione Francese.
SETTECENTO prof. Giuseppe
CARATTERISTICHE DELL’ARTE ROCOCO’
In architettura la semplicità degli esterniIn architettura la semplicità degli esternidecorazione ricca degli interni, comecostruiti lontano dalle città e immersiReggia di Caserta, realizzata dall‟architettoinsieme alla Palazzina di Caccia di Stupinigi,periodo che va dal 1729 al 1731.In pittura si rappresenta la vita socialedominano il colore e la luce, le forme
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dominano il colore e la luce, le formepittori più rappresentativi del rococò francese(1684 – 1721) che dipingeva soprattutto
. Giuseppe Tinelli
ROCOCO’
esterni dei palazzi contrasta con laesterni dei palazzi contrasta con laavviene negli splendidi palazzi reali,
immersi in parchi immensi. Uno di questi è la‟architetto Luigi Vanvitelli intorno al 1750,
Stupinigi, ad opera di Filippo Juvarra, nel
sociale mondana e raffinata; nei dipintiforme sono poco definite e sfumate. Tra i
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forme sono poco definite e sfumate. Tra ifrancese è da notare Antoine Watteau
soprattutto gli avvenimenti
SETTECENTO prof. Giuseppe
CORSO DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
Palazzina di Caccia di Stupinigi
. Giuseppe Tinelli
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SETTECENTO prof. Giuseppe
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Palazzina di Caccia di Stupinigi
. Giuseppe Tinelli
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CARATTERISTICHE DELL’ARTE NEOCLASSICA
Il Neoclassicismo, sviluppatosi nella secondadelle linee e la semplicità dell‟arte antica,rappresenta la bellezza ideale. L‟architetturarappresenta la bellezza ideale. L‟architetturapoche decorazioni: Gli edifici sono realizzatisimmetria e funzionalità.• Lo stile della pittura neoclassica è semplice
molto nitide nel disegno, all’insegnadell’antica Grecia. Il pittore neoclassicoLouis David,autore dell’opera “La mortesostenitore della Rivoluzione francese
• Gli ideali neoclassici trovano un degno
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• Gli ideali neoclassici trovano un degnoAntonio Canova. Le sue opere sonoeleganti, di proporzioni perfette, come– 1793) o nel ritratto di “Paolina Borghese”
. Giuseppe Tinelli
NEOCLASSICA
seconda metà del „700, imita la purezzaantica, rifiuta le frivolezze del Rococò e
L‟architettura neoclassica è sobria, lineare, conL‟architettura neoclassica è sobria, lineare, conrealizzati secondo criteri di ordine e
semplice nella composizione, con figuredella bellezza ideale secondo i canoni
neoclassico più famoso è sicuramente Jacques-morte di Marat”, del 1793, convinto
francese prima e di Napoleone poi.degno rappresentante nelle sculture di
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degno rappresentante nelle sculture disono caratterizzate da figure morbide edcome nel gruppo di “Amore e Psiche” (1787
Borghese” (1804 – 1808).
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Padre Carlo Lodoli ( Venezia 1690studioso matematico e scientifico galileiano:studioso matematico e scientifico galileiano:
• la funzione giustifica la forma• la “bellezza di un edifico consiste nella «rappresentazione della funzione »• gli arredamenti devono essere adatti alla forma delcorpo umano•Gli edifici classici hanno l’inconveniente di non «
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•Gli edifici classici hanno l’inconveniente di non «rappresentare » all’esterno la « funzione »
. Giuseppe Tinelli
( Venezia 1690 – Padova 1761)studioso matematico e scientifico galileiano:studioso matematico e scientifico galileiano:
la funzione giustifica la formala “bellezza di un edifico consiste nella «
rappresentazione della funzione »gli arredamenti devono essere adatti alla forma del
Gli edifici classici hanno l’inconveniente di non «
DELL’ARTE classe IV
Gli edifici classici hanno l’inconveniente di non «rappresentare » all’esterno la « funzione »
SETTECENTO prof. Giuseppe
Johan Joachim Winckelmann1717 – Trieste, 1768 )
•nuova concezione di collezione: le opere disposte•nuova concezione di collezione: le opere dispostecon ordine sistematico cronologico.• comprensione degli stili.•l’opera d’arte è espressione del bello idealeraggiungibile non imitando la natura, madepurandola dei difetto e fondendo le parti belle•L’opera graca come modello da imitare, poichésemplice nell’espressione e nell’atteggiamento.
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semplice nell’espressione e nell’atteggiamento.•Lo studio delle opere attraverso il contatto diretto ele scritture storiche.
. Giuseppe Tinelli
Winckelmann ( Stendal, Germania,
nuova concezione di collezione: le opere dispostenuova concezione di collezione: le opere dispostecon ordine sistematico cronologico.
l’opera d’arte è espressione del bello idealeraggiungibile non imitando la natura, madepurandola dei difetto e fondendo le parti belle
come modello da imitare, poichésemplice nell’espressione e nell’atteggiamento.
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semplice nell’espressione e nell’atteggiamento.Lo studio delle opere attraverso il contatto diretto e
SETTECENTO prof. Giuseppe
Robert Owen Newtown,1771
•Riforma sociale che prevedeva la costruzione dipiccole comunità autogestite, villaggi organizzati al dipiccole comunità autogestite, villaggi organizzati al difuori dei grandi agglomerati urbani, premessa per lacittà giardino inglese.
Francois Charles Fourier
•Convinto che ’uomo necessitasse di un’armonicaconvivenza collettiva, ipotizzava la costruzioni di
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convivenza collettiva, ipotizzava la costruzioni digrandi edifici autosufficienti, atta ad ospitare 1620persone, detta falange, anticipando le teorie di LeCorbusier.
. Giuseppe Tinelli
,1771 - 1858
Riforma sociale che prevedeva la costruzione dipiccole comunità autogestite, villaggi organizzati al dipiccole comunità autogestite, villaggi organizzati al difuori dei grandi agglomerati urbani, premessa per la
Convinto che ’uomo necessitasse di un’armonicaconvivenza collettiva, ipotizzava la costruzioni di
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convivenza collettiva, ipotizzava la costruzioni digrandi edifici autosufficienti, atta ad ospitare 1620persone, detta falange, anticipando le teorie di Le
I pensatori illuministi sottopongono ad
un’indagine razionale anche l’arte. A que-sta vengono affidate nuove funzioni: nonpiù imitare la natura o affermare le verità diuna religione bensì analizzare in modo qua-si “scientifico” la realtà del mondo e delle
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si “scientifico” la realtà del mondo e dellesue forme.Tuttavia nei primi decenni del ‘700 il gustopredominante è ancora quello barocco chetendeva a privilegiare l’effetto scenografi-co, l’invenzione fantastica e le decorazionipreziose. Ne consegue un’inevitabile spac-catura: da un lato si assiste al perduraredell’arte barocca che, continuando a ripro-porre i propri temi diviene ripetitiva e fine
Edificio
porre i propri temi diviene ripetitiva e finea se stessa (Rococò), dall’altro comincia asvilupparsi il Neoclassicismo, un grandemovimento culturale che recupera la clas-sicità greca e romana, influenzato anchedalla scoperta di Pompei ed Ercolano.
Edificio
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. Giuseppe Tinelli
Edificio in stile Rococò
Edificio in stile Neoclassico
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Un’originale commistione di elemen-
ti classici ed influenze barocche èquella elaborata da Filippo Juvarra(1676-1736), un architetto messinesetra i più importanti progettisti europeidell’epoca, attivo in Piemonte al ser-vizio dei Savoia.
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vizio dei Savoia.Egli si ispira a Michelangelo e a Bor-romini ed interpreta secondo la pro-pria creatività i modelli elaborati daquesti grandi maestri.La Basilica di Superga è una delle sueopere più importanti: voluta da Vitto-rio Amedeo II come ringraziamentoper la liberazione di Torino dall’as-sedio dei Francesi nel 1706, questa
CupolaRoma.Michelangelo
sedio dei Francesi nel 1706, questabasilica presenta una pianta centrale,un’alta cupola michelangiolesca, duecampanili di gusto borrominiano ed èpreceduta da un pronao classico.
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Basilica di Superga, Torino
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Cupola S. Pietro,Roma.Michelangelo
Pantheon con prònaod’ingresso
Campanile SantaAgnese, Roma.Borromini
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Sempre per il medesimo sovrano Juvarra progetta
edificio complesso e articolato che si inseriscecostante, utilizzato dal re come padiglione diL’idea di partenza è quella di un grande salonepartono quattro bracci più bassi disposti a crocetende poi anteriormente racchiudendo un vasto
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tende poi anteriormente racchiudendo un vastoGli interni sono un tipico esempio di Rococònetto degli specchi, gabinetto cinese, salottiniporcellane, stucchi dorati e radiche rare.
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progetta la Palazzina di caccia di Stupinigi, un
inserisce perfettamente nell’ambiente naturale cir-caccia.
salone centrale di forma ellittica dal quale si di-croce di Sant’Andrea. La costruzione si pro-
vasto cortile ottagonale.
. Giuseppe Tinelli
vasto cortile ottagonale.italiano con saloni da ballo, da gioco, gabi-
salottini e anticamere ricchi di decorazioni, lacche,
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Tutti i monarchi europei si fanno costruireresidenze e regge fuori città. Il nuovo redi Napoli e di Sicilia, Carlo VII di Borbone,commissiona all’architetto napoletanoLuigi Vanvitelli (1700-1773) la costruzionedella Reggia di Caserta, un immenso edi-
. Giuseppe Tinelli
della Reggia di Caserta, un immenso edi-ficio rettangolare con quattro cortili inter-ni, immerso in un vasto parco ispirato aquello di Versailles abbellito da numerosefontane.Vanvitelli, pur su una solida base barocca,era molto sensibile ai temi della classicitàche la cultura illuminista stava rivalutan-do, tanto che è considerato il primo archi-tetto neoclassico italiano.Nel parco la natura è geometrizzata se-Nel parco la natura è geometrizzata se-condo uno stile chiamato “all’italiana”che prevede un utilizzo “architettonico”delverde,dell’acquaedellerocceinmododa creare fondali e quinte prospettiche.
DELL’ARTE classe IV
Nel Settecentonascono nuo-
vi generi pittorici tra i quali ilvedutismo. Uno dei maggioriesponenti è il veneziano Gio-vanni Antonio Canal (1697-1768), detto Canaletto.
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1768), detto Canaletto.Il paesaggio era stato giàraffigurato molte volte nelcorso dei secoli ma semprecome sfondo su cui agivanoi personaggi. Adesso la ve-duta diventa un genere a sée la natura o la città gli uniciprotagonisti del dipinto.Con il vedutismo vengonoCon il vedutismo vengonoabbandonate le finzioni otti-che e i trucchi scenograficitipici del barocco in favoredella rappresentazione il piùpossibile realistica.
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. Giuseppe Tinelli
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Le vedute di Canaletto, in particolare, sono moltovedutisti, il pittore utilizza si aiuta con una “camerauna camera oscura che proietta l’immagine suridisegnati i contorni delle figure.Come in una macchina fotografica l’immagine,
SETTECENTO prof. Giuseppe
Come in una macchina fotografica l’immagine,semplice foro stenopeico, è riflessa su uno specchiosparente sulla quale Canaletto adagiava il foglioLe vedute di Canaletto, però, non sono freddeaccesi e luminosi riesce a dare il senso della
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molto dettagliate anche perché, come altricamera ottica”. Si tratta, essenzialmente disu una superficie liscia dove possono essere
l’immagine, passando attraverso un obiettivo o un
. Giuseppe Tinelli
l’immagine, passando attraverso un obiettivo o unspecchio e proiettata su una superficie tra-
foglio e ricalcava le figure.fredde riproduzioni: il pittore, con tocchi di coloredella luce e dell’atmosfera di Venezia.
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- collocareall’occhione (il terrazzo
ll fatto di essere figlio di uno scenografo professionista
re perfettamente le tecniche della prospettivaportò ad individuare alcuni espedienti nelle sue
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ne (il terrazzoaltro);- produrrescena al dizie ad un’così un’ampiezza
Tela di Canaletto
La stessa scena fotografata con un 35 mm
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collocare il punto di vista in posizione rialzata rispettoall’occhio oppure in luoghi poco accessibili alle perso-
terrazzo di un palazzo, una barca in un canale o
professionista consentiva a Canaletto di utilizza-
prospettiva in funzione dello strumento. Tale perizia losue rappresentazioni come ad esempio:
. Giuseppe Tinelli
terrazzo di un palazzo, una barca in un canale o
produrre delle viste grandangolari rappresentando ladi là del suo naturale quadro prospettico gra-
un’accostamento di più prospettive, conferendoampiezza particolare alla rappresentazione.
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Il Neoclassicismo
di formeso. Indel Neoclassicismoe all’esamel’idea
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l’ideaperabileimitareuna bellezzaesistono
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Neoclassicismo si indirizza verso la realizzazione
forme chiare, pure, liberate da ogni tipo di ecces-base alle idee espresse dal massimo teorico
Neoclassicismo Johann Joachim Winkelmannall’esame di importanti reperti antichi, si diffonde
che la perfezione artistica dei greci sia insu-
. Giuseppe Tinelli
che la perfezione artistica dei greci sia insu-perabile e, dunque, non si debba imitare la realtà maimitare gli antichi perché le loro opere possiedono
bellezza e un’armonia che nel mondo reale nonesistono.
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L’artista più importante del Neoclassicismo è
non si limita a recuperare le forme degli antichile riproporre non solo la bellezza ma anche ilvalore dell’uomo-eroe che combatte per la propriaNel 1775 vince il Prix de Rome, ossia un soggiornola scultura antica e conosce le teorie sul Classicismo
SETTECENTO prof. Giuseppe
la scultura antica e conosce le teorie sul Classicismoin Francia dipinge episodi tratti dalla mitologia
intenti moralizzanti.
Morte di Socrate
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è Jacques-Louis David (1748-1825), il quale
antichi, ma anche i loro ideali etici: l’artista vuo-mondo di valori dell’Antichità. Tra questi il
propria patria anche a costo della vita.soggiorno di studio a Roma. Qui studia Raffaello,Classicismo proposte da Winkelmann. Tornato
. Giuseppe Tinelli
Classicismo proposte da Winkelmann. Tornatomitologia, dalla storia antica o moderna, con chiari
Patroclo
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IL GIURAMENTO DEGLI ORAZI (1784) - Jacques
David predilige soggetti ispirati alla storia: qui raffigura
appartiene alla storia leggendaria di Roma. Nel VII se
romani Orazi furono scelti per combattere contro i
SETTECENTO prof. Giuseppe
guerra tra Roma e Albalonga senza provocare ulteriori
uno solo degli Orazi si salvò, decretando la vittoria di
padre consegna le spade ai fratelli mentre questi giurano
sono limpidi,illuminati da una luce intensa. I
determinazione che si legge negli sguardi degli uomini
Questa estrema chiarezza nellacomposizione, in cui non c’è nientedi fastoso, niente di decorativo,niente di inutile ai fini dellaniente di inutile ai fini dellanarrazione dell’episodio
serve al pittore per indirizzarel’attenzione dell’osservatore nontanto verso l’aspetto esteriore deldipinto, quanto sul suo contenutomorale.
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Jacques-Louis David (Parigi, Louvre)
raffigura il giuramento degli Orazi, un episodio che
se. a. C., durante il regno di Tullo Ostilio, i tre fratelli
tre fratelli albani Curiazi per decidere le sorti della
. Giuseppe Tinelli
ulteriori spargimenti di sangue. I tre Curiazi morirono e
di Roma. Il momento rappresentato è quello in cui il
giurano di combattere eroicamente per la patria. I colori
sentimenti che esprimono I personaggi vanno dalla
uomini al dolore contenuto delle donne.
DELL’ARTE classe IV
La composizione è essenziale, le figure sono disposte
spazi differenti, secondo la tripartizione formata dal
colonne dipinto sul fondo.
SETTECENTO prof. Giuseppe
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disposte in tre
portico a
. Giuseppe Tinelli
Il punto di fuga della prospettiva centrale si
colloca tra le mani e le spade.
Anche le linee del pavimentocontribuiscono a rafforzare la prospettiva.
DELL’ARTE classe IV
Un’altra opera fondamentale di David
è La morte di Marat, il giacobino rivo-luzionario ucciso a tradimento mentrefaceva il bagno da Charlotte Corday,seguace della parte avversa. La so-brietà e l’essenizalità dell’arredo qua-
SETTECENTO prof. Giuseppe
brietà e l’essenizalità dell’arredo qua-si monastico stanno a testimoniare lavirtuosa povertà di Marat, repubblicanoincorruttibile e martire della rivoluzionea cui David rende omaggio.Non a caso il pittore costruisce l’imma-gine del defunto come se si trattasse diuna Deposizione di Cristo o una Pietà:la ferità aperta sul costato sanguina, latesta è riversa, il braccio abbandonato
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testa è riversa, il braccio abbandonatoe il lenzuolo macchiato come un suda-rio.Il parallelo con la morte di Cristo è unmodo per elevare Marat al di sopra de-gli altri uomini.
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Mic
he
lan
ge
lo
. Giuseppe Tinelli
Ca
rava
gg
ioM
ich
ela
ng
elo
Ra
ffa
ell
o
DELL’ARTE classe IVDELL’ARTE classe IV
Diversamente dal suo maestro David a
Jean-Auguste-Dominique Ingres non inte-ressa l’antico per i suoi contenuti moralima per la perfezione delle sue forme.Nei suoi dipinti, per la maggior parte ritratti
SETTECENTO prof. Giuseppe
Nei suoi dipinti, per la maggior parte ritrattie nudi femminili, Ingres si richiama all’artedi Raffaello: le forme sono definite da un di-segno puro e rigoroso, i colori sono chiarie luminosi. È la rappresentazione della bel-lezza ideale, una bellezza senza tempo.
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. Giuseppe Tinelli
Raffaello, La fornarina
DELL’ARTE classe IV
Un caso a parte è quello del-
lo spagnolo Francisco Goya(1746-1828) in quanto le sueopere non sono inquadrabili innessuna corrente artistica. Lasua pittura riflette le contrad-
SETTECENTO prof. Giuseppe
sua pittura riflette le contrad-dizioni della Spagna dell’epo-ca: allo stesso tempo poverae ricca, religiosa e laica, su-perstiziosa e illuminista. Tuttoquesto si traduce nella raffigu-razione dei sogni e degli incu-bi e nell’espressione dei senti-menti del popolo. In tal sensoil suo maggiore capolavoro èil suo maggiore capolavoro èun dipinto storico, il 3 maggio1808, che riprende un dram-matico episodio della resisten-za del popolo spagnolo control’invasione di Napoleone.
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. Giuseppe Tinelli
DELL’ARTE classe IV
Particolarmente coinvolgenti sono le incisioni
la perdita della ragione porta alla violenza e all’abuso.
SETTECENTO prof. Giuseppe
Il sonno della ragionegenera mostri
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incisioni della serie I disastri della Guerra nelle quali
all’abuso.
. Giuseppe Tinelli
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Il più grande scultore del SettecentoNeoclassicista è l’italiano AntonioCanova (1757-1822): egli recupera ilmodello di bellezza ideale del mondoantico e lo ripropone in sculture raffinateed eleganti.
SETTECENTO prof. Giuseppe
ed eleganti.Svolse quasi tutta la sua attività a Roma,dove già da molto tempo era possibileammirare le opere dell’antichità cheCanova ricrea cercando il modelloideale di bellezza e perfezione. Nelle suesculture, infatti, sono sempre fusi ilnaturalismo e l’idealizzazione: da una latoegli prende spunto dalla realtà,dall’altro la trasforma per renderla piùdall’altro la trasforma per renderla piùbella del vero, più perfetta, idealizzata.Dal mondo antico recupera anche temimitologici, come Amore e Psiche, i dueamanti del racconto di Apuleio ai qualiCanova dedica una bellissima scultura.
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. Giuseppe Tinelli
DELL’ARTE classe IV
Anche quando i soggetti non sono tratti dalla
come nei monumenti funebri, le sue figure
sempre bellezze classiche e mitologiche, come
Borghese, sorella di Napoleone, rappresentata come
vincitrice o lo stesso Napoleone realizzato in bronzo
SETTECENTO prof. Giuseppe
vincitrice o lo stesso Napoleone realizzato in bronzo
vesti di Marte pacificatore.
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dalla mitologia,
figure ricordano
come Paolina
come Venere
bronzo nelle
. Giuseppe Tinelli
bronzo nelle
DELL’ARTE classe IV
LE TRE GRAZIE (1812-1816) - Antonio Canova (San Pietroburgo, Hermitage)
Dagli affreschi di Pompei
a Botticelli, da Raffaello a
Rubens fino a Canova il tema
SETTECENTO prof. Giuseppe
Rubens fino a Canova il tema
delle tre Grazie ha sempre
affascinato gli artisti. Si
tratta della raffigurazione delle
tre figlie di Zeus (Aglaia,
Eufrosine e Talia) che in
genere accompagnano Venere.
simboleggiano la castità, la
bellezza e l’amore e sono
protettrici degli artisti, in quantoprotettrici degli artisti, in quanto
da loro proviene tutto ciò che
c’è di bello nel mondo. Canova
le raffigura abbracciate e
disposte a circolo ma nessuna è
totalmente di Spalle.
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Antonio Canova (San Pietroburgo, Hermitage)
. Giuseppe Tinelli
Pompei, I sec d.C.
Botticelli, 1482
Rubens, 1638 Raffaello, 1501
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È un’opera
perfezionebellezza idealesenso di dolcecenda, formanomarmoreecreando effetti
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Le tre figure
co. La figuracandosi concompagne.di mani e di
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un’opera pienamente neoclassica: Canova raggiunge qui la
perfezione delle forme, il controllo delle passioni, un ideale diideale ed eterna. L’incrociarsi delle membra imprime undolce abbandono alle figure che, nel sostenersi a vi-
formano un unico gruppo di reciproci affetti. Le superficimarmoree sono estremamente levigate: la luce scorre su di esse
effetti di morbido chiaroscuro.
. Giuseppe Tinelli
figure sono legate tra loro e creano, infatti, un unico bloc-
figura centrale e quella a sinistra, inclinano il capo cer-con lo sguardo. La dea a destra guarda entrambe le sue
compagne. Il velo lega tra loro le tre donne così come l’intrecciodi braccia.
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